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  • 12 ore fa
Trascrizione
00:00A presto
00:30Questa settimana, speciale ODB, omaggio di Wonderland all'onnivoro, infaticabile, imprevedibile, Oreste del Buono.
00:45Era davvero come un musicista di free jazz, gli davi un tema e lui sviluppava così all'impronta.
01:01Aveva sempre letto tutti i libri, cioè tu parlavi di qualunque libri, diceva no sì ma io l'ho letto nel 54, ho letto la prima edizione.
01:08Era una persona senza bisogni primari, non mangiava, non dormiva.
01:15Nelle piccole cose ti coglieva quello che poi sarebbe sviluppato, sarebbe diventato grande.
01:20Io non credo che ci sia un ambito della cultura in cui Oreste non abbia prodotto qualcosa.
01:24Mi azzardai dopo qualche tempo di frequentazione a parlargli con il tu e lo sentii borbottare, siamo già al tu.
01:33Ho lavorato per gran parte della mia vita, che è lunga, soltanto nelle cose frivole, quelle che mi proibiva mio padre.
01:40Mi diceva non leggere i fumetti, non leggere i libri gialli, non andare al cinema, non andare a partite di calcio.
01:45Tu vuoi farmi un ritratto in forma di piano?
01:51E me lo vuoi fare in forma di treno?
02:02Il contributo di Oreste del Buono all'industria culturale italiana del dopoguerra è stato appassionato, lucido, anticonformista.
02:09Per oltre mezzo secolo ha attraversato la temperie culturale novecentesca con un'audacia che a volte sconfinava nella provocazione,
02:17con l'insaziabile curiosità dell'esploratore, con una certa vocazione all'azzardo,
02:22con il carattere ispido di un elbano trapiantato nella Milano del dopoguerra
02:26e soprattutto con una straordinaria libertà di pensiero.
02:30Dire che Dio creò l'uomo a propria somiglianza è un errore umano.
02:36In pratica l'uomo ha creato Dio a propria somiglianza.
02:39Una libertà che gli ha consentito di creare un corto circuito tra la cultura cosiddetta alta
02:46delle più prestigiose e autorevoli case editrici
02:49e la nuova cultura pop intrisa degli umori ribellistici e contestatari
02:53che si respiravano nelle strade tra la fine degli anni 60 e i primi 70.
02:57Oreste del Buono è narratore, critico cinematografico, scrittore, giornalista, traduttore,
03:03curatore di varie antologie, esperto di fumetti, un diffusore traduttore egregio.
03:07Anche un cronista, un cronista di cronaca nera.
03:10Esperto soprattutto di libri polizieschi.
03:12Giornalista, scrittore, lettera, direttore di quotidiani, di periodici, direttore di...
03:17di che altro direttore?
03:22Il lavoratore tra le altre testate di Epoca, Il Corriere della Sera,
03:26Quaderni Milanesi, Europeo, Cinema Nuovo, Playboy, La Repubblica, L'Espresso, La Stampa.
03:33Io appartengo alla categoria dei lettori versati.
03:37Fu consulente e curatore di collane per Mondadori, Bompiani, Einaudi, Rizzoli, Feltrinelli, Garzanti,
03:45Baldini e Castoldi, Ballecchi, Sugar, Sonzogno, Cappelli, Teoria, Sansoni e chissà quante altre.
03:52Scrivere intanto per uno che scrive di mestiere non fa bene.
03:58Scrisse saggi su Alberto Moravi e su Piero della Francesca.
04:01Ospite e conduttore in Rai, occasionalmente fu anche commediografo e autore di un originale televisivo,
04:07L'Infedele, trasmesso sul secondo canale nel 1962.
04:11Lo sai, Pucci.
04:13Non chiamarmi Pucci!
04:16Fu romanziere tormentato, incline alla riscrittura, insoddisfatto al punto che di alcune sue opere già stampate,
04:22arrivò a chiedere, prima che arrivassero in libreria, il ritiro o, peggio, la spedizione al macero.
04:28Finora sono stati romanzieri di insuccesso.
04:31Era un mondo l'ultimo, si sbagliava da professionista.
04:34Sostenne con ardore quella che chiamò la rivoluzione in tasca,
04:38ovvero l'avvento e la diffusione delle edizioni economiche,
04:41quei tascavili guardati con diffidenza e sprezzo dagli intellettuali,
04:45eppure fondamentali nel processo di democratizzazione della cultura.
04:49Sulla sua strada incrociò Elio Vittorini e Andrea Pazienza,
04:52James Bond e Charlie Brown, Gianni Rivera e Federico Fellini,
04:56Alain Rob Grier e Iacobitti,
04:58i ragazzi terribili del gruppo 63 e Don Lorenzo Milani,
05:01Filippo Marlov e Renzo Iannacci.
05:04Le leggende che fioriscono sulla sua avventura
05:06includono le oltre 100 lettere di dimissioni, spesso ritirate,
05:10e le due ore di sonno notturno, precedute e seguite da telefonate, letture e scritture.
05:15Io vado in metropolitana, alzo la faccia ogni tanto in metropolitana
05:19e vedo che sono arrivati i personaggi di Love,
05:24un'emozione, e io sono uno di loro.
05:26Scrittore, editore, sceneggiatore di fumetti, saggista, consulente editoriale,
05:42Daniele Brolli ci aiuta a districarci nel lungo e avventuroso rapporto
05:46tra Oreste Del Buono e il fumetto.
05:47La vera riqualificazione del fumetto in Italia inizia non con Linus,
05:53ma sempre da parte di Del Buono e Vittorini allora,
05:57inizia con il Politecnico, dove Del Buono convince Vittorini
06:00dell'importanza del fumetto.
06:04Nell'aprile del 1965, in apertura del primo numero della rivista Linus,
06:09fondata e diretta da Giovanni Gandini,
06:11appare un dialogo a tre voci tra Umberto Eco, Elio Vittorini
06:15ed Oreste Del Buono.
06:17Ho scoperto che i fumetti di Charlie Brown sono assolutamente realistici.
06:21È avvenuta addirittura un'identificazione.
06:24Charlie Brown, sono io.
06:26Da questo punto ho cominciato a capirlo, altro che comico.
06:29Era tragico, una tragedia continua, ed ecco, finalmente,
06:33ne ho cominciato a ridere.
06:35Un fumetto come Diagnosi, Prognosi ed Esorcismo.
06:40Del Buono succede a Gandini nel 1972,
06:43segnando con la sua direzione un nuovo, rivoluzionario corso di Linus.
06:48Perché Oreste, chiamava Dick Tracy e Crazy Cat,
06:51non si accontenta di coltivare gli eroi della sua adolescenza
06:53e traghetta Linus nel suo tempo, gli anni 60 e 70,
06:57trasformandolo in una rivista a un tempo popolare e politica
07:00attraverso gli iscritti militanti,
07:03le incursioni di talenti giovani e iconoclasti
07:05come Andrea Pazienza e Filippo Scozzari, la satira.
07:08Ma in Italia si può?
07:14Pregevole conferenza del direttore di Linus,
07:17Oreste Del Buono.
07:18In America, Pfeiffer pubblica le caricature,
07:21la satira dei presidenti americani.
07:23Le pubbliche in America non gli succede niente
07:26e le pubbliche in America è molto feroce,
07:29sia con Nixon, sia con Johnson.
07:31Noi pubblichiamo, abbiamo un contratto con Pfeiffer,
07:34pubblichiamo la traduzione di questi fumetti americani.
07:36Ora, pubblicare Pfeiffer in America non è un reato.
07:40In Italia, secondo le leggi vigenti, è un reato,
07:43perché è vilipendio di capo di Stato estero.
07:46Noi siamo una nazione con una certa tendenza
07:50al servilismo per qualsiasi capo di altra nazione.
07:53Lui ha capito che negli anni 70
07:56non si poteva evitare di avere un punto di vista
08:00forte politico sulla realtà.
08:03E che il fumetto aveva tutte le potenzialità per farlo.
08:05L'Uno, questo supplemento tabloid
08:09che aveva infilato dentro...
08:11L'Uno è un'importantissima testimonianza politica di quegli anni.
08:16E crea anche un'adesione stranissima,
08:21trasversale, tra i Peanuts e la sinistra italiana.
08:25Fin dagli anni 60, Del Buono contribuisce a una galassia di strani oggetti editoriali
08:31che prenderà, negli anni, forme sempre nuove.
08:34Alibaba e O. Robinson, L'Uno, Alter Alter, Alter Linus, Dolce Vita.
08:41Progettò perfino un'enciclopedia che morì su un nascere.
08:44Con Del Buono, invece, siamo scesi in piazza.
08:47Fulvia Serra è la memoria storica di Linus.
08:50Entrata nella neonata redazione durante la gestione Gandini,
08:53è al fianco di Del Buono direttore
08:54e prenderà il suo posto nel 1981,
08:57quando il nostro abbandona la Rizzoli,
08:59coinvolta nelle vicende della Fidue.
09:01Ha avuto la coincidenza che è venuto dopo il 68,
09:04quindi ha pestato un periodo in cui c'erano molti movimenti.
09:09Tra il 68 e il 77 era un periodo molto ricco di fermenti.
09:14Linus ha venduto sempre intorno alle 60-70 mila copie.
09:19È partito che ne vendeva 3 mila, 4 mila, 5 mila.
09:24Poi ha avuto un picco con Del Buono,
09:28è uscito dai 60 mila e è andato verso i 70, gli 80.
09:31Linus è stata una rivista,
09:35la prima antologia del mondo di strip.
09:38A nessuno era mai venuto in mente
09:41di raccoglierle in una rivista contenitore
09:43perché le strip venivano pubblicate regolarmente nei quotidiani.
09:49Fumettista, musicista,
09:51fondatore delle case editrici Coconino Press e Oblomov,
09:54romanziere, saggista e da poco anche regista cinematografico,
09:59Igort ha cominciato 40 anni fa a collaborare con diverse riviste specializzate,
10:03tra cui Linus, di cui oggi è direttore.
10:07Del Buono pubblicò i Fantastici Quattro per la prima volta in Italia.
10:10Su Linus era come un cuoco capace di preparare
10:14tante diverse portate per palati differenti.
10:17Diabolic, tenete conto che nasce nel 1962,
10:23cioè è una creatura nata dopo l'antologia dei Novissimi
10:28con cui si propongono i nuovi poeti
10:30e prima che nasca lo stesso gruppo 63.
10:33Diabolic è una creatura fondamentale,
10:37fondamentale sempre con le relative proporzioni,
10:40per capire quegli anni.
10:41Aveva questa grandissima capacità di far convivere,
10:47mischiare dimensioni completamente distanti.
10:52Favorisce lo sviluppo di un personaggio come Corto Maltese
10:55che con la satira politica aveva niente a che vedere.
10:58Con Guido Crepac siamo molto amici
11:00e io sono un ammiratore del suo disegno
11:02e anche della sua insistenza,
11:05della sua tenacia, del suo non cambiare idea.
11:07Però se calasse un po' di Braghe di meno
11:10e le facesse calare di meno i personaggi
11:14e invece cercasse di sviluppare più determinate cose,
11:18determinate posizioni, anche politiche,
11:20non sarebbe male.
11:23Quel montaggio analogico,
11:24quel montaggio in cui c'è una contemporaneità rappresentata
11:31da dettagli, quella è una ricerca di Crepac
11:35che nessun altro aveva mai fatto prima di Crepac.
11:38De Buono non aveva mai questa indicazione,
11:41se mi fai guadagnare io ti pubblico.
11:43No, non era mai questa l'indicazione.
11:45L'indicazione è se sei qualcosa di veramente nuovo,
11:49importante, tu vai pubblicato.
11:51Ovviamente io non posso imporre a Crepac un contenuto
11:54né posso tagliare le cose di Crepac.
11:58Posso pensare che non le pubblicherei, ma le pubblico.
12:02Era un direttore faticoso,
12:04nel senso che lui, quando ti parlava,
12:09era una fucina,
12:10tu devi stare attentissimo,
12:11creava una tensione tra chi ascolta e chi parla,
12:14che era lui, fortissima.
12:17Non era autoritario,
12:19aveva delle idee precise,
12:20ti diceva che cosa avrebbe voluto
12:23e ti lasciava libero di gestirti tutto quanto come volevi.
12:29Cioè come arrivavi a quel risultato
12:30non gli interessava lui,
12:31voleva arrivare a quel risultato.
12:33Chi comincia a lavorare adesso,
12:35chi vuole fare dei fumetti nuovi,
12:37non trova facilmente lo spazio,
12:40non trova facilmente un editore.
12:42È uno dei soliti guai
12:44della cosiddetta industria culturale,
12:47che invece di creare cultura,
12:49la maggior parte delle volte sfrutta
12:51le cose che già non sono più culturale.
12:53Nel 1976 del buono finanzia Metallo Orlanta.
12:57Metallo Orlanta esiste in quegli anni
13:00grazie alla Milano Libri,
13:03a Rizzoli allora diventata.
13:06Lui vede in questo gruppo delle potenzialità enormi,
13:09compra in anticipo per poterli finanziare
13:12perché vadano avanti.
13:13Sennò avrebbe chiuso Metallo Orlanta.
13:15Oreste era molto complice con gli autori
13:17e Linus e poi Alter Linus,
13:20che poi si trasforma in divenne Alter Alter,
13:22era il territorio nel quale gli autori
13:27sognavano di scorrazzare,
13:29di inventare, raccontare.
13:31E lui era sempre uno sparring partner,
13:33non era mai assente.
13:36Lui sapeva esserci
13:37quando l'autore aveva bisogno
13:40di confrontarsi.
13:41Lui c'era sempre.
13:43Il cinema è cominciato in me
13:52presso a poco con la mia vita,
13:54dice Oreste.
13:55E infatti comincia a scrivere di film
13:57nel 1949 su Milano Sera.
13:59Nel frattempo manda alle stampe
14:01anche una monografia su Billy Wilder.
14:04Diventa infine titolare
14:05della rubrica cinematografica dell'Europeo,
14:07una cui antologia sarà raccolta
14:09nel volume Il Comune Spettatore.
14:13Pasolini e il pubblico.
14:15In un incontro tra Pasolini e il pubblico,
14:18mi pare che sia bene cominciare
14:21proprio dal chiedere a Pasolini
14:23un parere sul pubblico.
14:25Per la RAI ha intanto condotto
14:31il programma Cinema 70
14:32intervistando tra i molti
14:34Pierpaolo Pasolini
14:36e Federico Fellini
14:37di cui è già grande amico.
14:39In questa intervista radiofonica
14:41sul Casa Nova di Fellini,
14:43tratta dal programma PrimoNip
14:44del 1977,
14:46i due si divertono a giocare
14:48sulla dialettica tra regista
14:49e critica cinematografica.
14:50Il pubblico vede una contrapposizione
14:54col personaggio e poi reagisce.
14:56Dove forse c'è stata
14:58l'esagerazione da parte tua
14:59è stato nel non considerare
15:01che la maggior parte
15:02della critica non pensa.
15:05Tu pensi?
15:06Penso.
15:07Non faccio parte della critica,
15:09sono uno spettatore
15:09e lo dico sempre.
15:11Oreste del Buono
15:13è un critico cinematografico
15:14indisciplinato e scettico.
15:16A raccontarci quanto poco di comune
15:18c'è nel comune spettatore del Buono
15:21è Alberto Pezzotta,
15:23saggista, docente universitario
15:25e a sua volta
15:26critico cinematografico.
15:28Del Buono non vuole essere
15:29un critico specialista.
15:31Il suo modello, in questo senso,
15:32è sicuramente quello di Giuseppe Marotta.
15:34C'è l'antintellettualismo,
15:35sicuramente,
15:36c'è il gusto di riosincrasia,
15:38c'è il gusto bizzarro,
15:40umorale,
15:41che dà sfogo
15:42a tutte le sue bizze,
15:43a tutte le sue abbiature
15:44e così via.
15:46Però sicuramente
15:46non possiamo dire
15:47che De Buono
15:47è un critico anti-intellettuale.
15:49Cioè, quando andiamo a vedere
15:49i film che gli piacciono,
15:51il regista che più ama
15:52De Buono in assoluto
15:53è Fellini,
15:54gli piace Carmelo Bene,
15:56gli piace Sergio Citti,
15:57uno dei primi a capire
15:58che è osti
15:58è un grandissimo film,
16:00gli piace Ferreri,
16:01insomma,
16:02c'è la faccia
16:02dell'anti-intellettuale
16:03uno che gli piace
16:04Carmelo Bene
16:05è Fellini.
16:06Il primo titolo del film,
16:08un titolo su cui Fellini
16:09è stato incerto
16:10fino all'ultimo,
16:10doveva essere il borgo.
16:12In Amarcord
16:13Fellini vede
16:14il suo paese
16:15d'origine
16:17e l'intera Italia
16:19come un borgo medievale.
16:21È l'Italia
16:22di durante il fascismo,
16:23quindi è un paese
16:24tagliato fuori
16:26dal resto del mondo,
16:27chiuso dentro le mura,
16:29dentro le mura
16:30di un esperimento
16:31totalitario.
16:32è un critico
16:34affidabile del buono,
16:35è un modello
16:36per fare la critica?
16:37Forse no,
16:38ma appunto
16:38non lo dobbiamo
16:39prendere come critico,
16:40dobbiamo prendere
16:41come scrittore,
16:41come scrittore
16:42che usa questo format
16:44della critica cinematografica
16:46per parlare di sé.
16:47Gli scrittori
16:48che diventano critici
16:49hanno sempre
16:49un ego gigantesco,
16:51un ego narcisista,
16:52un io con le I maiuscole.
16:54L'io del buono,
16:54l'io che comunque
16:55è presentissimo
16:56in tutte queste recensioni,
16:57è un io minuscolo,
16:58è un io
16:59che si autodenigra,
17:00che si automiglia,
17:01che si sminuisce,
17:02non pretende di avere
17:03nessuna verità,
17:04è veramente
17:04un ritratto
17:05della crisi
17:06dell'intellettuale
17:07alla fine degli anni 70
17:07quando finiti
17:09i sogni
17:09di paningenesi sociale
17:11di rinnovamento
17:12che ci potrebbero essere
17:13negli anni 50,
17:14ormai,
17:15come divene,
17:15l'intellettuale
17:16ammette la sua resa.
17:17Oreste del buono,
17:32critico letterario.
17:33Reca scritto
17:34già nel 1943
17:36quando venne deportato
17:37dai tedeschi
17:37il suo biglietto da visita.
17:40Oreste apre
17:41senza esitazioni
17:42e non senza
17:42bispolemica
17:43alla letteratura
17:44di genere
17:45recensendo
17:45tra gli altri
17:46Lovecraft,
17:47Le Carré
17:47e Chandler
17:48perché ovunque
17:49si possono annidare
17:50grandi scrittori.
17:52Non sono specialista,
17:53in queste cose
17:53non esiste
17:54lo specialista
17:56ma esiste
17:56il lettore,
17:57l'appassionato
17:57è come esser tifosi
17:58di una squadra di calcio.
18:03È una battaglia
18:04che condurrà
18:05in prima persona
18:05anche come consulente editoriale
18:07e come direttore
18:08dei gialli mondadori.
18:10Determinato
18:11nel dimostrare
18:12che non esistono
18:12generi di serie B
18:13ma solo autori mediocri
18:15e autori di talento
18:16e, a volte,
18:17di genio.
18:19Tra i tuoi eroidazioni
18:20qual è il predimento?
18:21Partono da
18:22Sam Spade
18:23di Deschilemet
18:25o da quella gente
18:26senza nome
18:27che c'è nei romanzi
18:28di Deschilemet
18:29che parla in prima persona
18:30e poi arrivano
18:32a Chandler,
18:34al Philip Marlowe
18:34di Chandler.
18:35Gli anni 70
18:36in generale
18:37sono un periodo
18:38per il quale
18:38il romanzo
18:39poliziesco italiano
18:40è assolutamente
18:41fuori dalle librerie.
18:48Chi meglio
18:49dell'inventore
18:50del brigadiere
18:50Sarti Antonio,
18:52autorevole decano
18:53del giallo italiano,
18:54può narrare
18:54il rapporto
18:55tra del buono
18:56e il genere?
18:56Il primo incontro
18:57di lavoro
18:58fu un contatto
18:59telefonico.
19:00Per me
19:01le 11 di sera
19:02sono già
19:02notte fonda.
19:04Sono reste del buono.
19:06Io rimasi
19:06abbastanza perplastici.
19:07ho bisogno di parlarle
19:09se non le dispiace
19:10vorrei che venisse qui
19:11Segrate
19:14alla Mondadori.
19:16Aveva già preso
19:16la direzione
19:17della colana
19:18gialla Mondadori.
19:19Per la prima volta
19:20entrai in questo tempio
19:21e mi fece una proposta
19:22scandalosa
19:23perché
19:24mi disse
19:25ho intenzione
19:27di inventare
19:28il premio tedeschi
19:29da abbinare
19:30al Festival di Cattolica.
19:32L'autore
19:33non verrà più
19:33pubblicato
19:34da altri casi editrici
19:36ma lo pubblicheremo
19:37sempre noi.
19:38Quando gli italiani
19:39si provano a scrivere
19:39gialli
19:40sono portati
19:41nei loro romani
19:42a non mettere
19:44mai la soluzione
19:45quasi mai la soluzione.
19:46I gialli italiani
19:47finiscono un po'
19:48nel vuoto
19:49oppure si si avvicina
19:50al colpevole
19:51quando entra un po'
19:52di politica
19:52e tutto si vanifica.
19:54E disse
19:54ho intenzione
19:55di aprire
19:56la collana
19:57ai gialli italiani
19:58di autori italiani.
20:00Desidero partire
20:01con un buon romanzo
20:02e ho pensato
20:05che il primo
20:06della serie
20:08il primo vincitore
20:10della serie
20:10dovrebbe essere lei.
20:11Voglio partire
20:12con Loriano Machiavelli
20:13e contemporaneamente
20:15le faccio
20:15un contratto
20:16per altri due
20:17quindi tre romanzi
20:18di Sarti Antonio.
20:19Non era una cosa
20:20molto onesta
20:21e io fui anche
20:22vigliacco
20:22che accettai
20:23ma cosa volete fare
20:25quando si è giovani
20:25si fa di questo
20:26e anche altro.
20:27Qualche tempo dopo
20:29Oreste del Buono
20:30sempre di sera
20:31mi telefonò
20:32e mi disse
20:33Machiavelli
20:35ho dato alcuni
20:37libri suoi
20:38a Federico Fellini
20:41io per un po'
20:44rimasi muto
20:45come sempre
20:46perché tanto
20:47davanti a queste cose
20:48che fai.
20:49Ha letto
20:49qualche suo romanzo
20:50e gli piace molto
20:51il personaggio
20:52di Sarti Antonio
20:53dico subito
20:54che poi non se ne fece nulla
20:55ma con la sua ironia
20:57con l'ironia
20:58che lo contraddiste
20:59le dispiace
21:00se ho mandato
21:01io
21:03preso la sforesta
21:05e dissi
21:05come uno sciocco
21:06no no
21:07non mi dispiace
21:08figuratevi.
21:12La passione
21:13per l'art
21:13boiled school
21:14americana
21:15testimoniata anche
21:16dalle tante antologie
21:17curatele
21:18e traduzioni
21:19si estende nel tempo
21:20al romanzo
21:20giallo e noir
21:21italiano
21:22che del buono
21:23incoraggerà
21:24e difenderà
21:25in tutti i modi
21:26ad esempio
21:26spronando Giorgio
21:28Scerbanenco
21:29a raccontare
21:29il lato oscuro
21:30della Milano
21:31degli anni 60
21:32Scerbanenco
21:33è stato
21:34uno dei miei primi amici
21:36alla Rizzoli
21:37quando lavoravo
21:38alla Rizzoli
21:38lo vedevo sempre
21:40nella stanza
21:41davanti alla mia
21:41che lavorava
21:42tutto il giorno
21:43zitto
21:44anche abbastanza
21:46cupo
21:47sembrava
21:47io l'ammiravo molto
21:48perché
21:49era una macchina
21:50per scrivere
21:51era una macchina
21:52per scrivere storie
21:53proprio
21:53per fabbricare storie
21:55e gli ammiravo molto
21:56il rapporto
21:57con i lettori
21:57Giorgio Scerbanenco
21:59è stato
21:59l'apripista
22:00per noi
22:01è stato colui
22:02che ha dimostrato
22:03anche ai palati
22:05più raffinati
22:06che era
22:06importante
22:08se non
22:09indispensabile
22:10ambientare
22:11dei gialli
22:12nelle città italiane
22:13ci ha dimostrato
22:14che era una strada
22:15percolibile
22:16ma non a noi
22:17che lo sapevamo già
22:18ma a coloro
22:19che dovevano
22:20stampare
22:21i nostri romanzi
22:22Oreste del Buono
22:23gli ha dato
22:24lo spazio
22:24che si meritava
22:25Oreste era
22:26un vero provocatore
22:27lui grande
22:28parte
22:29della sua
22:30fortuna
22:31così
22:34dal punto di vista
22:35culturale
22:35l'ha costruita
22:37provocando
22:38metto
22:39diecimila
22:39virgolette
22:40ma
22:41il senso
22:41era proprio
22:42quello
22:42era un senso
22:43costruttivo
22:44della provocazione
22:45dal 1976
22:49Gino Vignali
22:50e Michele Mozzati
22:51amici fin dai tempi
22:53dell'università
22:53sono semplicemente
22:55Gino e Michele
22:56sodalizio nel segno
22:57dell'umorismo
22:58che li ha visti passare
22:59da radio popolare
23:00a drive-in
23:01dal teatro dell'elfo
23:02a smemoranda
23:03da Linus
23:04a Zelig
23:05la collaborazione
23:06e l'amicizia
23:07con Oreste del Buono
23:07cominciano a fine anni 70
23:09proprio sulle pagine
23:10di Linus
23:11e si prolungheranno
23:12per un paio di decenni
23:13culminando
23:14nella cosiddetta
23:15operazione formiche
23:17un caso editoriale
23:19e a suo modo
23:19uno scandalo
23:21ai piani alti
23:22dell'editoria
23:22noi abbiamo cominciato
23:25a lavorare a Linus
23:26secondo me
23:27alla fine degli anni 70
23:29quindi già
23:31in piena gestione
23:33del Buoniana
23:36ed è stata
23:38come dire
23:39la prima tappa
23:41di un percorso
23:42molto lungo
23:43perché la nostra
23:44frequentazione
23:45con Oreste
23:46è stata
23:47lunga
23:48decenni
23:48siamo qui
23:49nella redazione
23:50di Linus
23:51Linus
23:53non era solo
23:54del Buono
23:54era del Buono
23:55e una redazione
23:56che del Buono
23:57aveva costruito
23:58e scelto
23:59devo dire
24:00straordinaria
24:01di sole donne
24:02tutte innamorate
24:03di Oreste
24:04professionalmente
24:05ma anche
24:06amichevolmente
24:08dal punto di vista
24:09personale
24:10era un po'
24:11intimidito
24:12dalla presenza
24:12di tutte queste
24:13signori
24:14ragazze
24:15no signore
24:15eravamo ragazze
24:16allora
24:17la situazione
24:18in clima di democrazia
24:20è questa
24:20uno può pensare
24:21esprime una sua opinione
24:22viene contestato
24:23dalla redazione
24:24che dice
24:24ma no
24:25poverino
24:26carino
24:26così
24:27la genesi delle formiche
24:35è molto semplice
24:36nel senso che
24:36noi lo facevamo
24:37per divertimento
24:38quello
24:39di raccogliere
24:41le battute
24:42più divertenti
24:42che sentivamo
24:43leggevamo
24:44vedevamo
24:45eccetera
24:46eccetera
24:46e
24:47le
24:48tenevamo
24:50in un cassetto
24:51insomma
24:51quasi
24:52quasi
24:53fosse una raccolta
24:54personale
24:55poi
24:55un giorno
24:56venne a trovarci
24:57Oreste
24:58che era stato
24:59appena nominato
24:59direttore
25:00dei Tascabili
25:01e Inaudi
25:02e
25:03praticamente
25:04ci dice
25:04ma avete niente
25:05per me
25:06e noi
25:07gli abbiamo detto
25:07no
25:08perché
25:08i Tascabili
25:08e Inaudi
25:09pubblicavano
25:10Tolstoi
25:11Proust
25:12Balzac
25:13e noi
25:14avevamo una raccolta
25:15di battute
25:15per cui
25:17all'ultimo momento
25:17gli avevo detto
25:18bacio
25:18abbiamo questa
25:19raccolta
25:20di battute
25:21andatemela
25:21andatemela
25:22e
25:23niente
25:24così sono nate
25:25lui le ha portate
25:26in Inaudi
25:27naturalmente
25:28scoppiò
25:30la rivoluzione
25:30in Inaudi
25:31perché era
25:32l'Einaudi
25:32ancora
25:33di Giulio
25:34e Inaudi
25:35insomma
25:35e quindi
25:37era impensabile
25:38che una casa editrice
25:40di quel livello
25:42potesse pubblicare
25:43una raccolta
25:43di battute
25:44ma lui
25:44si impuntò
25:45e disse
25:45se non la pubblicate
25:47mi dimetto
25:47addirittura
25:48a noi
25:48arrivò
25:49un contratto
25:50con scritto
25:51anche le formiche
25:52nel loro piccolo
25:53tre puntini
25:54allora io telefonai
25:56in amministrazione
25:57non in redazione
25:58chiedendo scusate
25:59ma il titolo
26:00non è questo
26:00si lo so
26:02ma sa scrivere
26:03si incazzano
26:04su carte intestate
26:05in Inaudi
26:05non ci sembrava opportuno
26:07quando fece
26:08la prefazione
26:09del libro
26:10che racchiudeva
26:11tutte le formiche
26:12cioè dell'opera
26:13omnia
26:13la intitolò
26:14l'uomo
26:15che stuprò
26:16lo struzzo
26:17questo per aggiungere
26:19la ciliegina
26:20sulla torta
26:21insomma
26:21Erohan
26:22si divertiva così
26:23straordinario
26:24insomma
26:25veramente straordinario
26:26Oreste
26:27da
26:28diciamo
26:29si
26:30si
26:30si infuria
26:31il nipote
26:33Alessandro Dalai
26:34era uno dei responsabili
26:36dei manager
26:37della
26:37della casa editrice
26:38e insieme
26:40decidono
26:40di uscire
26:41da Inaudi
26:42siccome però
26:43lui aveva un grande
26:44fiuto editoriale
26:45se ne va
26:46col libro
26:46con il libro
26:47di Gide Michele
26:48e diventa
26:49il primo libro
26:50di questa
26:51vecchia casa editrice
26:52che aveva chiuso
26:53di cui però
26:54nessuno rivendicava
26:55il marchio
26:55loro acquistano
26:56il marchio
26:57credo
26:57per due lire
26:58Baldini e Castoldi
26:59la fanno rinascere
27:01e uno dei primissimi titoli
27:03è proprio
27:04le formiche
27:04nel loro piccolo
27:05si incazzano
27:06che vendono
27:06centomila copie
27:08la prima settimana
27:09centomila copie
27:09la seconda
27:10Fino Corrias
27:12che lo ha conosciuto
27:13bene ai tempi
27:14dell'avventura
27:14alla Baldini e Castoldi
27:15traccia un ritratto
27:17dell'uomo
27:17e del consulente
27:18editoriale
27:18rievocando anche
27:19gli anni milanesi
27:20e la sua passione
27:21per il calcio
27:22lui era appassionatissimo
27:23di calcio
27:24andava allo stadio
27:25era un milanista
27:27sfegatato
27:28andava
27:29andava a mangiare
27:31all'assassino
27:32era molto amico
27:34di Nereo Rocco
27:35del Paron
27:36e faceva delle litigate
27:38furibonde
27:39con gli interisti
27:40era amico
27:43di Gli Annacci
27:44di Rivera
27:45di tutto un mondo
27:46che stava
27:47nel vecchio Milan
27:48io non c'entro niente
28:03in questo
28:04per quanto mi riguarda
28:06ho dato soltanto
28:07le idee
28:07l'autore
28:08è Oreste del Buono
28:10non mi andava più
28:11di scrivere romanzi
28:12con personaggi inventati
28:14e mi sono trovato
28:15a fare i conti
28:16con un personaggio vero
28:17e un personaggio
28:18molto interessante
28:19come era Rivera
28:20quindi io ho avuto
28:22tutto da imparare
28:23da questa esperienza
28:24e la mia parte
28:26la mia partecipazione
28:28anche come tifoso
28:29come tifoso
28:30della squadra
28:30per cui gioca Rivera
28:32ha forse dato al libro
28:34qualche parte
28:35criticabile
28:38vorrei dire così
28:40perché il tifoso
28:41è un essere irrazionale
28:42è un essere fazioso
28:44un certo giorno
28:45Rivera
28:48non so cosa gli è venuto in mente
28:50perché a me non sarebbe mai venuto in mente
28:51conoscendo del buono
28:52e ha detto
28:53beh adesso
28:53Oreste ci possiamo dare del tu
28:56non ha più voluto
28:59sentir parlare di Rivera
29:00non l'ha più incontrato
29:02e Rivera credo che ancora
29:03si interroga
29:04che cosa potesse averli mai fatto
29:05di male
29:06io ho conosciuto
29:07Oreste del Buono
29:08
29:08alla fine degli anni Ottanta
29:10l'ho conosciuto
29:11in realtà
29:12perché stavo scrivendo
29:13la biografia di Luciano Bianciardi
29:15Vita Agra
29:16di un anarchico
29:16il titolo è
29:17di Oreste del Buono
29:18che lui mi ha detto
29:19questo lo intitoliamo
29:20Vita Agra
29:21di un anarchico
29:21ho detto va bene
29:22e lui l'aveva letto
29:24io l'avevo intervistato
29:25perché Oreste
29:26era amico di Bianciardi
29:28Oreste è stato amico
29:29di tutti gli eccentrici
29:31e i solitari milanesi
29:34nello sport
29:35tra i disegnatori
29:36giornalisti
29:37tristi e solitari
29:40scrittori
29:40misconosciuti
29:42oltre ad aver frequentato
29:44tutto il mondo
29:45delle case editrici
29:46e dei giornali
29:47allora mi sembra
29:48che qui poi
29:49conosci ancora tutti
29:50no qualcuno
29:52però vedi
29:53è come se li conoscessi tutti
29:54perché
29:55le persone sono cambiate
29:57ma le facce
29:58i tipi
29:59sono rimasti gli stessi
30:01neanche i discorsi
30:03io mi ricordo
30:03lo scandalo
30:04di quando
30:06lui si mette a scrivere
30:07a recensire
30:09gli spot pubblicitari
30:10sull'Espresso
30:11cosa che non aveva mai fatto nessuno
30:13il fare della pubblicità
30:14che prende da tutte le arti
30:16a disposizione
30:17per mettere insieme
30:18non è per qualcuno
30:19per i pubblicitari scadenti
30:21per i creativi scadenti
30:23creativi non creatori
30:24è una citazione
30:25per il preziosissimo
30:26il discorso
30:27per altri no
30:28è una necessità
30:29di contaminare
30:31era stato a Francofort
30:32alla fiera del libro
30:33aveva scoperto
30:35questo americano
30:36che si chiamava
30:37Stephen King
30:38e si era preso
30:40uno dei primissimi libri
30:41di Stephen King
30:41tipo di 1200 pagine
30:43era corso in albergo
30:45si era messo a leggere
30:46questa cosa
30:47alle 7 del mattino
30:48aveva chiamato
30:49la casa editrice
30:51che forse era
30:52Mondadori
30:53e aveva detto
30:53comprate tutto
30:54Stephen King
30:55perché lui era convinto
30:56che fosse
30:58il più grande narratore
30:59del 900 americano
31:00fino all'ultimo
31:02l'ha pensato
31:02e forse
31:03c'era anche ragione
31:05anche se era uno scrittore
31:06di genere
31:06horror
31:07il thriller
31:08però
31:10lui non aveva
31:11steccati
31:12per cui
31:13appunto
31:14uno scrittore
31:15eccentrico
31:16come Stephen King
31:17secondo lui
31:18era più bravo
31:19di Philip Roth
31:19lei non è molto amato
31:21dai suoi colleghi letterati
31:22vero?
31:23no perché non mi considerano letterato
31:24è stata una scomparsa lenta
31:33giorno dopo giorno
31:34e quando persone
31:36di quel calibro
31:38di quello spessore
31:40di quell'intelligenza
31:41si rendono conto
31:42che se ne stanno andando
31:43tendono a uscire di scena
31:46e quindi
31:48a non farsi vedere
31:49non farsi trovare
31:50e con Oreste
31:52è stato così
31:53oggi l'editoria
31:54è basata su
31:55su strumenti di marketing
31:57e di posizionamento
32:00del titolo
32:00come se fosse un prodotto
32:02del buono
32:04vedeva i lettori
32:06che è una cosa diversa
32:07era un vero editoriale
32:09perché vedeva i lettori
32:10sentiva i lettori
32:11sentiva dove stavano i lettori
32:13li andava a stanare
32:14con qualcosa
32:15dice questa è la cosa giusta
32:17io li vado a prendere
32:18quel mondo
32:19quella stagione
32:20è perduto per sempre
32:21probabilmente è anche giusto
32:22che sia così
32:22che quel mondo
32:24è irripetibile
32:25e a un certo punto
32:26Oreste
32:26mentre lavoravamo insieme
32:27aveva perduto
32:28l'olfatto
32:29e quindi lui
32:31una volta
32:33mi disse che aveva
32:33mangiato le scatolette
32:34dei gatti
32:35gli ho detto
32:35ma si matto
32:36ma cosa fai
32:37però lui
32:38questo fa parte
32:39ma c'era parte
32:40di Oreste
32:41siccome non aveva
32:42l'olfatto
32:42poteva rischiare
32:43ecco questa capacità
32:46di giocare
32:47con la vita
32:47con la cultura
32:48con il mondo
32:49questo secondo me
32:50è quello che manca
32:51l'importante
32:52è che non si cominci
32:52senza tirare noi
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