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https://www.pupia.tv - Roma - Interrogazioni a risposta immediata - Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste
Alle ore 13.30, la Commissione Agricoltura ha svolto interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. (19.11.25)
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Alle ore 13.30, la Commissione Agricoltura ha svolto interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. (19.11.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Il rivolgimento di interrogazioni a risposta immediata su questione di competenza del Ministero dell'Agricoltura e del Solanitale Metale e del Foreste.
00:07Avverto che la pubblicità dei lavori sull'interrogazione a risposta immediata sarà assicurata anche mediante la trasmissione attraverso la web tv della Camera dei Deputati.
00:15Iniziamo dall'interrogazione della collega Gatta sull'iniziativa da intraprendere per il contrasto del batterio e dell'axilella fastidiosa.
00:21Do ora la parola al presentatore che ha la facoltà di illustrarla per non più di un minuto.
00:25L'interrogazione muove le sue mosse dall'individuazione del batterio in zona garganica, dal Salento in cui ha falciviato oltre 12 milioni di ulivi.
00:53Adesso è stato individuato anche nel territorio garganico, precisamente in agro di Cagnano-Varano.
00:58Sappiamo bene quanto sia stata fallimentare la gestione di questa emergenza che da essere un fatto episodico è diventato un fatto strutturale ed endemica da parte della regione Puglia.
01:08E così come conosciamo tutto quello che è stato fatto invece dal Governo centrale, sostituendosi di fatto quella che era la gestione.
01:16E' con tavoli tecnici, ecco lo stanziamento con il provvedimento Coltiva Italia di 300 milioni di euro per impiantare ulivi con cultivar molto più resistenti di quelli purtroppo forestamente colpiti dall'axilella fastidiosa.
01:29Il quesito che pongo al Ministro è quali ulteriori iniziative di competenza statale naturalmente intenda porre in essere per il contrasto al dilagare del contagio dell'axilella fastidiosa,
01:43con particolare riferimento al controllo sul come siano state utilizzate le risorse assegnate e alla velocizzazione delle misure di ristoro delle imprese colpite,
01:54al fine di rafforzare l'economia dell'olio di oliva che è strategico per la regione Puglia.
02:00Grazie.
02:01Grazie, do la parola al rappresentante del Governo per la risposta per non più di tre minuti.
02:05Prego.
02:06Grazie Presidente, onorevoli deputati.
02:10L'interrogazione presentata mi consente di riaffermare con chiarezza l'impegno politico di questo Governo nel fronteggiare la diffusione dell'axilella.
02:19Difendere un settore strategico per l'economia regionale come l'olivicoltura pugliese non rappresenta soltanto una necessità produttiva,
02:29ma costituisce un dovere verso un territorio che merita risposte per il ruolo che riveste nel settore.
02:36È bene ricordare che sin dall'inizio la lotta all'axilella rappresenta una delle emergenze fitosanitarie più complesse che il nostro Paese abbia mai affrontato,
02:46di fronte alla quale anche la comunità scientifica internazionale non disponeva all'epoca di conoscenze adeguate.
02:54Sul piano delle risorse il Governo ha intervenuto con strumenti straordinari a partire dal piano per la rigenerazione olivicola della Puglia.
03:02Tale piano, adottato con decreto interministeriale numero 2484 del 6 marzo del 2020, con una dotazione finanziaria di 300 milioni di euro,
03:16è volto alla rinascita del patrimonio olivicolo pugliese nelle aree colpite da xilella fastidiosa,
03:22nonché al rafforzamento delle misure fitosanitarie preventive.
03:26Esso si articola in 14 misure, la cui attuazione è attribuita in parte all'amministrazione centrale per 62 milioni e 700 mila euro,
03:37e in parte alla Regione Puglia per 237 milioni e 300 mila euro.
03:42Riguardo allo stato di attuazione delle misure di competenza della Regione Puglia,
03:51il 27 ottobre scorso detta amministrazione ha trasmesso a questo Ministero l'aggiornamento sullo stato di attuazione del piano al 30 settembre 2025
04:01per le misure di propria competenza, i cui tali dati sono in fase di verifica da parte del Ministero.
04:10Dall'analisi dei dati trasmessi dalla Regione Puglia risulta che le misure di sua competenza sono in un differente stato di attuazione.
04:22Alcune, come il sostegno al reddito delle imprese agricole, sono già completamente liquidate,
04:27mentre altre, come i riempianti con olivi resistenti e la salvaguardia degli olivi monumentali, sono solo parzialmente impegnate e liquidate.
04:39Altre misure, come la riconversione ad altre colture, devono ancora essere avviate.
04:45Si registrano dunque indubbiamente i ritardi lamentati dall'interrogante.
04:49Inoltre, per consentire a questo Ministero di valutare qualsiasi ulteriore richiesta di intervento compensativo
04:57al fine di verificarne la compatibilità con la normativa nazionale ed europea in materia di aiuti di Stato,
05:04alla Regione Puglia è stato chiesto di fornire dettagliate informazioni
05:08circa l'utilizzo delle risorse precedentemente assegnate alle varie misure.
05:13Con la predetta nota del 27 ottobre 2025, la Regione Puglia ha fornito gli elementi richiesti
05:20e con riferimento agli interventi compensativi in favore delle aziende agricole,
05:25ha dichiarato che, dal controllo condotto attraverso la consultazione del fascicolo aziendale
05:32e delle ortofoto su un campione del 5% delle ditte ammesse ai benefici per più di un'annata agraria,
05:41non sono emerse situazioni di mancato rispetto degli impegni assunti.
05:48È in corso la verifica ministeriale di tutti i documenti trasmessi.
05:53Diverso è lo stato di attuazione delle misure di competenza statale.
05:57Gli interventi compensativi ai frantoio leari e ai contratti di filiera risultano interamente liquidati,
06:04mentre ricerca e sperimentazione sono in corso con progetti già avviati e risorse impegnate.
06:10Anche il monitoraggio e la diagnostica, generalizzati alla predisposizione del catastro olivicolo
06:17e del geoportale delle fitopatie, risultano completamente finanziati.
06:24Riguardo poi in particolare alla misura 6, rimpianto con olive resistenti,
06:31si precisa che lo stanziamento di 80 milioni di euro recato dal Piano per la rigenerazione olivicola della Puglia
06:39è stato integrato con 30 milioni di euro provenienti dal Fondo sviluppo e coesione 2014-2020
06:46e ulteriori 30 milioni di euro sono stati resi disponibili dall'articolo 3,8 bis del decreto legge del 15 maggio 2024-63.
06:57Ricordo inoltre che con decreto interministeriale dell'11 febbraio 2025-63-001
07:05sono stati invece disciplinati criteri per la concessione di ulteriori 30 milioni di euro
07:12ai sensi dell'articolo 3,8 bis del decreto legge 15 maggio 2024-63
07:19per l'attuazione di misure di investimento per i rimpianti e le riconversioni tramite cultivar di olio resistenti
07:27e altre colture. Tale decreto è in corso di modifica su richiesta della stessa regione
07:32e pertanto risulta in corso di perfezionamento.
07:36Come ricordato dall'interrogante, l'impegno del Governo sarà ulteriormente rafforzato
07:41con l'approvazione del Coltivo Italia che metterà a disposizione 300 milioni di euro
07:47per un piano destinato a sostenere le imprese agricole
07:50e nelle azioni di contrasto alle fitopatie che interessano il settore olivicolo
07:55gli investimenti per i rimpianti e le riconversioni verso cultivar di olio resistenti
08:01nonché per le riconversioni verso altre colture. Grazie.
08:06Grazie, do la parola alla presentatrice per la replica.
08:10Il presentatore, Presidente.
08:11Il presentatore, chiedo scusa, per la replica.
08:13No, non mi confonda con la collega Gadda.
08:16Allora, intanto l'occasione mi è gradita per esprimere un applauso pubblico
08:23a quanto il Governo sta facendo e che lei, sottosegretario, ha riassunto in modo estremamente compiuto
08:29parlo dei 30 milioni, più i 30, più i 30 per la riconversione dei terreni
08:35con l'impianto di cultivar molto più resistenti, per il piano di rigenerazione
08:40con il piano di vicolo nazionale triennale.
08:42Nello stesso tempo, però, non posso che stigmatizzare il comportamento della Regione
08:47il quale è assolutamente deficitario e questo purtroppo alimenta la contestazione degli agricoltori
08:54danneggiati per la lentezza dei ristori dei danni e dei sostegni al rimpianto.
09:00D'altra parte, che il fenomeno sia stato colpevolmente sottovalutato dalla Regione
09:06è in Reipsa il fatto stesso che oggi il batterio sia stato individuato in area garganica
09:12e precisamente in agro di Cagnano, la dice tutta sulla inadeguatezza, sulle inefficienze
09:18e sull'inefficacia delle misure poste in essere dalla Regione per contenere il propagarsi del batterio.
09:24Nello stesso tempo, però, come dicevo, le misure, ecco, in un passaggio lei ha avuto modo di riferire
09:32che le misure di competenza regionale versano in un differente stato di attuazione.
09:37Sarebbe opportuno, è un auspicio, signor Sottosegretario, che il Governo solleciti la Regione Puglia
09:45ad accelerare, ad imprimere una svolta e un'accelerazione in tutto ciò che attiene alle misure di sostegno al reddito,
09:53ma anche nello stesso tempo alla riconversione di quei terreni che hanno visto purtroppo mietuti
09:5812 milioni di ulivi, con un danno che supera abbondantemente i 3 miliardi di euro,
10:06facendo in modo che la Regione si assuma le proprie responsabilità, tenuto al tesi conto del fatto
10:12che l'assessore regionale qualche tempo fa ha avuto modo di dire che le risorse assegnate inizialmente
10:17pari a 300 milioni di euro erano in fase di ultimazione e invece ci risulta che alcune misure
10:26relative a quei 300 milioni di euro non siano state poste in essere.
10:29Quindi c'è questa discrasia, noi chiediamo che il Governo centrale sproni, stimoli la Regione Puglia
10:36ad ottemperare a quelle che sono le proprie incombenze e nello stesso tempo che si forniscano risposte
10:43agli agricoltori che oggi si dedicano all'olivicoltura che come lei ha felicemente letto non è soltanto
10:49un fatto economico ma anche un fatto culturale ed identitario per tutta la Puglia.
10:54Grazie.
10:55Grazie, ora passiamo all'interrogazione 4.700 della collega Gadda in merito al circolare AGEA.
11:02Do ora la parola alla presentatrice che ha la facoltà di illustrarla per non più di un minuto.
11:05Grazie Presidente, Sottosegretario d'Eramo, la legge 116 del 2014 stabilisce che nelle zone
11:13svantaggiate di montagna, comuni prealpini di collina, piede montagna e di pianura non in rigua
11:18agli agricoltori possono inserire nei fascicoli aziendali particelle di superficie catastale
11:24inferiore ai 5.000 metri quadri senza obbligo di disporre del relativo titolo di conduzione.
11:29La circolare di AGEA del 25 settembre 2025 afferma che l'esonero opera fino a un massimo
11:37di 2.000 metri quadri per fascicolo aziendale, quindi chiedo al Governo se non ritenga che
11:43la circolare di AGEA sia restrittiva rispetto alla normativa primaria e che quindi non sia
11:48illegittima e che quindi se il Governo intende sospenderne gli effetti.
11:54Aggiungo poi una questione stigmatizzando il fatto che AGEA ha già risposto a questa
12:01interrogazione fuori dalla discussione parlamentare e quindi chiedo anche al Governo di sensibilizzare
12:09AGEA a rispondere al Parlamento nelle sedi opportune.
12:12Grazie, ora la parola al rappresentante del Governo per la risposta.
12:14Signor Presidente, onorevoli deputati, in via preliminare desidero innanzitutto ricordare
12:26che la tutela degli interessi finanziari dell'Unione Europea e dei fondi della PAC è
12:30un principio imprescindibile cui ogni Stato membro e dunque anche questa amministrazione
12:35è tenuto a conformarsi. Il Regolamento UE 2021-2116 richiede infatti controlli rigorosi,
12:44misure efficaci contro frodi e irregolarità e la piena tracciabilità dei titoli che giustificano
12:51l'accesso agli aiuti comunitari. Le indagini condotti da OLAF, dalla Corte dei Conti Europei
12:57e dalle autorità giudiziarie, hanno mostrato che le aree montagne svantaggiate sono particolarmente
13:07esposte a fenomeni di accaparramento artificioso dei terreni e quindi responsabilità dello Stato
13:14membro adottare strumenti di verifica più incisivi capaci di garantire che chi richiede
13:20un aiuto PAC disponga realmente e legittimamente dei terreni dichiarati. In questo quadro la giurisprudenza
13:27della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, richiamata anche dalla Commissione nel documento
13:33Ares 2021-4784-36, afferma chiaramente che l'accesso ai finanziamenti PAC presuppone un titolo
13:44giuridico valido di conduzione senza eccezioni. Da ciò discende la necessità che lo Stato membro
13:51disponga di strumenti di controllo più incisivi capaci di garantire la legittimità dell'aiuto
13:57e di comprovare che l'accesso ai fondi PAC sia sostenuto da un valido titolo giuridico
14:07di conduzione, esigenza resa ancora più stringente dalle numerose indagini giudiziarie in corso.
14:15Ciò premesso, entrando nel merito delle interrogazioni, occorre considerare che l'articolo
14:191 bis comma 12 del decreto legge 24 giugno 2014 numero 91, richiamato dall'interrogante,
14:27stabilisce che per i terreni agricoli con superficie inferiori a 5.000 m2 ubicati nei comuni montani,
14:34ricompresi nelle zone svantaggiate e in alcune aree prealpine, gli agricoltori non siano tenuti
14:40a disporre del titolo di conduzione ai fini della costituzione del fascicolo aziendale.
14:46Pertanto l'esonero previsto dalla norma riguarda esclusivamente la costituzione del fascicolo
14:53aziendale e non già l'accesso ai finanziamenti PAC per i quali, come chiarito dal diritto
15:00dell'Unione, permane l'obbligo di disporre di un valido titolo giuridico.
15:05In questa prospettiva interpretativa si colloca la circolare AGEA numero 73 919 del 25 settembre
15:13del 2025, la quale non modifica in alcun modo la normativa primaria né introduce restrizioni
15:20illegittime, ma si limita a precisare e chiarire la portata applicativa dell'articolo 1 bis
15:26comma 12 del decreto legge 91 numero 91 barra 2014 con l'obiettivo di allineare la prassi
15:34amministrativa ai principi europei di controllo, prevenzione delle frodi e tutela degli interessi
15:40finanziari dell'Unione. La circolare inoltre semplifica l'ambito operativo per le piccole
15:46realtà agricole, delimitando l'esenzione ai terreni di superficie fino a 2 ettari, dove
15:53il rischio di frode risulta statisticamente non significativo. Tale limitazione risponde
16:00all'esigenza di armonizzare i controlli degli organismi pagatori, garantendo la verifica
16:05della disponibilità legittima dei terreni dichiarati ai fini dell'aiuto.
16:11B. Prevenire frodi e irregolarità, come richiesto dalla Commissione europea e della Corte dei
16:19Conti europea, soprattutto su superfici più estese e potenzialmente esposte a condotte
16:24elusive. C. Mantenere un adeguato equilibrio tra semplificazione amministrativa e tutela degli
16:31interessi finanziari dell'UE, facilitando allo stesso tempo i controlli amministrativi
16:35incrociati in territori caratterizzati da elevata frammentazione fondiaria. Una diversa
16:41interpretazione della norma, che estendesse l'esonero anche all'accesso ai pagamenti PAC,
16:47determinerebbe infatti l'espansione incontrollata dalle superfici prive di titolo di conduzione,
16:52con conseguenti criticità in termini di controlli ambientali, erogazioni, indennizie e verifiche
16:58sull'utilizzo dei prodotti fitosanitari, oltre a ostacolare gravemente i controlli previsti
17:03dalla normativa europea, esponendo il sistema a rischio di errori e frodi.
17:09Pertanto, anche alla luce delle risultanze delle indagini giudiziarie e dei rilievi delle
17:13istituzioni europee, la citata circolare fornisce indicazioni operative necessarie per armonizzare
17:19il sistema dei controlli e per prevenire e correggere in modo efficace eventuali irregolarità,
17:24andando oltre la semplice verifica di sovrapposizioni tra domande relative a una medesima particella.
17:31Resta fermo che gli organismi pagatori devono comunque disporre di una procedura specifica
17:40per verificare l'effettiva conduzione del fondo da parte del beneficiario, comunicando
17:46all'organismo di coordinamento le modalità operative adottate in piena coerenza con le
17:51norme unionali e con la giurisprudenza della Corte di Giustizia.
17:56In ogni caso, il Ministero segue con attenzione l'evoluzione dei lavori parlamentari relativi
18:02ad una normativa proposta dalle forze di maggioranza rivolta alla semplificazione e alla
18:10digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore
18:17dei cittadini e delle imprese.
18:20Grazie.
18:22Bene, ora la parola alla rappresentatrice per la replica.
18:26Grazie Presidente, Sottosegretario d'Eramo sono totalmente insoddisfatta.
18:30Iniziamo ad applicare la normativa che è già vigente, che prevede la soglia dei 5.000
18:36metri quadri, perché lei oggi ha fatto l'avvocato difensore di Agea, ha fatto l'avvocato difensore
18:43della burocrazia, perché trasformando in concretezza il tema di cui stiamo parlando oggi, stiamo
18:49parlando di aree del Paese dove ci sono delle proprietà altamente frammentate, dove molte
18:56volte per questioni ereditarie, per il fatto che non si trovano i legittimi proprietari dei
19:02terreni, terreni che effettivamente sono coltivati dagli agricoltori e questo è utilizzabile,
19:09visibile e tangibile con i mezzi che la tecnologia si offre, perché Agea può benissimo controllare
19:15se un terreno è incolto oppure no e quindi si scarica la capacità di controllare sugli
19:22imprenditori agricoli che stanno in quelle aree montane, di collina e pedemontane e che
19:28ritengono manutenuti i territori, quindi voi di fatto state confondendo l'inserimento
19:33del terreno nel fascicolo con il fatto che i terreni sono ammissibili per i pagamenti.
19:37Il fatto di abbassare la soglia a 2.000 metri quadri cosa comporta? Che si porteranno queste
19:42aziende agricole vere ed effettive a non rispettare alcune questioni, per esempio sull'utilizzo
19:49dei fitofarmaci, a non accedere agli indennizi sulla fauna selvatica, all'impossibilità di
19:54espandere i reflui zootecnici, quindi non parliamo soltanto dei fondi PAC, ma parliamo
19:58di cose molto concrete, quindi anziché parlare di proposte di legge che ancora devono avvenire
20:03a tutela della montagna, forse si dovrebbe evitare di dare il colpo di grazia ad aziende
20:09che sono lì e piuttosto il Governo dovrebbe impegnarsi a fare il decreto attuativo sull'effettiva
20:14zonizzazione delle aree.
20:16Ora passiamo all'interrogazione della collega Forattini in merito all'iniziativa
20:20che deve adottare per il rilancio del comparto ittico nazionale.
20:25Sì, grazie Presidente, ma con questa interrogazione chiediamo al Governo come intende appunto intervenire
20:32di fronte ad una situazione ormai critica per la pesca italiana.
20:37La nuova proposta della Commissione europea per il 2028-2034 riduce i fondi della PAC della
20:45pesca a meno di 119 milioni, un terzo di quelli attuali.
20:50Un taglio che arriva dopo anni in cui l'Europa ha già imposto un 40% in meno della capacità
20:57di pesca, mentre i bilanci delle imprese calavano del 30%.
21:03Ecco, nel Mediterraneo la crisi climatica sta aggravando tutto questo, mareggiate, danni
21:08alle infrastrutture, mortalità negli allevamenti di cozze e vongole, un settore in cui siamo
21:14leader europei.
21:15Intanto la dipendenza dell'import è esplosa dal 30 al 90% del pesce consumato, con 840.000
21:24tonnellate di prodotto estero a fronte di 130.000 tonnellate di produzione nazionale.
21:31Quindi a queste difficoltà si aggiungono i fermi pesca, c'è un'interrogazione anche
21:36dopo, il ritardo nel rinnovo della flotta, la mancanza di giovani e la concorrenza dei paesi
21:42extra-UE nel Mediterraneo. Per questo chiediamo appunto al Ministro quali iniziative anche
21:49in sede europea intende adottare per garantire lavoro, reddito, competitività e assicurare
21:56un vero equilibrio tra sostenibilità ambientale, economica e sociale.
22:01Signor Presidente, onorevoli deputati, in riferimento alle interrogazioni in oggetto rappresento
22:17quanto segue. Il Governo ha costantemente sostenuto in tutte le fasi negoziali la necessità di
22:23mantenere e rifinanziare integralmente sia il Fondo per la Pesca, FEAMPA, sia la politica
22:29comune della pesca, PCP, ritenendo non adeguata la proposta di istituire un fondo programmatorio
22:37unico. Tale posizione è stata recentemente ribadita nella relazione governativa al Parlamento
22:43del Regolamento UE, Fondo NRP 2028-2034, redatta in attuazione della legge numero 234 del 2012,
22:59costituendo un passaggio fondamentale nella fase ascendente di formazione degli atti dell'Unione
23:05Europea. Il Governo continua a individuare le priorità per lo sviluppo della filiera pesca,
23:12ponendo al centro la tutela della biodiversità marina e l'uso sostenibile delle risorse acquatiche
23:18senza trascurare gli effetti socio-economici delle misure ambientali. Tutto ciò viene fatto
23:25nel pieno rispetto delle direttive comunitarie, cercando di conciliare la sostenibilità ambientale
23:31con la crescita economica e la salvaguardia del lavoro e delle comunità legate al settore.
23:37Per offrire prospettive concrete al settore abbiamo predisposto un piano di azioni che
23:42prevede l'utilizzo ottimale delle risorse comunitarie disponibili. A tal fine sono stati
23:48attivati diversi bandi e misure del FEAMPA 2021-2027.
23:56Tra questi interventi specifici sostengono le imprese di acquacultura, colpite da eventi
24:07calamitose e dagli effetti dei cambiamenti climatici, con indenizi volte a mitigare i
24:11danni economici e a stabilizzare il reddito di impresa. Altri interventi mirano a rafforzare
24:16la competitività delle imprese e delle organizzazioni dei produttori, promuovendo attività di trasformazione
24:22e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell'acquacultura e incentivando forme di
24:28aggregazione lungo la filiera, con particolare attenzione ai settori della molliscultura,
24:34troticultura e piccola pesca costiera. Inoltre sono state attivate le misure di fermo pesca e di
24:43arresto definitivo delle attività di pesca, con priorità alla demolizione delle unità più vetuste,
24:53in linea con l'obiettivo di modernizzare la flotta e garantire sostenibilità e sicurezza.
24:58I pagamenti relativi all'annualità 2023 sono in corso di liquidazione, mentre per
25:04il 2024 è in fase di emanazione il decreto ministeriale che individua risorse e criteri
25:11per la concessione dei contributi. Nell'ambito degli interventi nazionali a favore del settore
25:18segnalo che il programma triennale della pesca e acquacultura 2025-2027 è in fase di attuazione.
25:26Tale programma affida alle associazioni di settore il compito di coadiuvare lo Stato
25:31nell'adozione e nell'attuazione delle strategie politiche della pesca a livello territoriale.
25:37La procedura di attuazione è stata preceduta da un'indagine esplorativa e dall'emanazione
25:43dell'avviso pubblico di attuazione con la presentazione di programmi triennali, esecutivi
25:48e finanziari. Le attività proposte sono state valutate secondo criteri stabiliti nell'avviso
25:54e tutte le proposte ammissibili sono risultate finanziabili, come dimostrano le gradatorie
26:00definitive pubblicate il 4 novembre 2025. Da ultimo rappresento che nel Consiglio dei
26:06Ministri di Agricoltura e Pesca tenutasi a Bruxelles il 17 novembre 2025, il Ministro
26:12ha evidenziato la necessità urgente di garantire il rispetto delle regole comuni da parte di
26:17tutte le unità attive nel Mediterraneo, sottolineando le disparità che penalizzano i prodotti
26:24ittici europei a favore di quelli extraeuropei. Il Ministro ha richiesto una moratoria per
26:30il 2026 sui limiti di cattura sugli sforzi di pesca, unitamente all'attivazione di meccanismi
26:44di compensazione per sostenere il settore, che si trova in una fase di profonda crisi a causa
26:49delle continue limitazioni comunitarie. È stato inoltre ribadito che pur perseguendo l'obiettivo
26:55di sostenibilità ambientale della PCP, le misure adottate hanno spesso impedito il raggiungimento
27:01degli altri obiettivi economici e sociali della politica comune della pesca. Per questo
27:06motivo il Governo sollecita un riallineamento della PCP alla sua triplice missione tutela della
27:13risorsa, dei lavoratori e dell'economia del settore. Grazie.
27:20D'ora la parola alla presentatrice onorevole Forattini per la replica, per non più di due minuti.
27:25Sì, grazie sottosegretario, ma siamo tutti contrari al fondo unico della PAC, forse l'unico
27:32ad essere d'accordo è Fitto che di fatto ha sostenuto questa scelta in sede europea, per
27:38cui noi ci batteremo e saremo al fianco appunto delle organizzazioni e anche in questo caso
27:44al fianco del Governo perché si torni ai due pilastri. Per quanto riguarda invece il settore
27:51della pesca, ritengo che i fondi che sono stati messi a disposizione sono pochi, ma questa
27:58non può essere come dire una risposta. Il fermo pesca di fatto di un mese e tra l'altro
28:05a fine anno è annunciato come dire in fretta e furia, mette in seria difficoltà il settore
28:12della pesca. Alcuni consorsi sono veramente in ginocchio e sono stati anche esclusi da questi
28:25riparti, per cui riteniamo che ci debba essere sicuramente più attenzione, debbano essere
28:32messe più risorse perché tutti i meccanismi di transizione che accompagnano le imprese
28:39verso la sostenibilità e le transizioni vadano comunque sostenute dal punto di vista
28:44economico e oggi qui di risorse ne vediamo ben poche.
28:51Grazie, passiamo quindi all'interrogazione 504702 del collega Pierro in merito alla revisione
28:58del sistema di calcolo delle giornate di fermo pesca. Do ora la parola al presentatore che
29:02ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto.
29:05Sì, grazie Presidente. Vado ad illustrare l'interrogazione del collega Pierro appunto
29:13relativa al fermo pesca. Ne abbiamo già parlato poc'anzi anche sull'interrogazione del collega
29:19e voglio ringraziare anche il Governo per alcune informazioni che ci ha dato. Come tutti
29:23sappiamo dal 1 ottobre è scattato un nuovo fermo pesca che prevede un'interruzione fino
29:28al 30 di novembre con un divieto di pescare anche proprio in via accidentale. Quindi vogliamo
29:34chiedere al Governo quale iniziativa eventualmente intende assumere anche a livello proprio normativo
29:40o a livello di ristoro per riuscire a sostenere questo fermo pesca e andare appunto in aiuto
29:48agli operatori del settore. Grazie.
29:51Ora la parola al rappresentante del Governo per la risposta per non più di tre minuti.
29:55Signor Presidente, onorevoli deputati, preliminarmente evidenzio che il prolungamento del fermo pesca
30:03nel Mediterraneo occidentale si è reso necessario al fine di consentire alle imprese di pesca
30:08di svolgere la propria attività anche nel mese di dicembre 2025. Infatti come è noto
30:14nel corso del Consiglio AgriFish di dicembre 2024 la Commissione europea ha stabilito per il
30:212025 un taglio delle giornali di pesca nel terreno pari al 38%, riducendo significativamente
30:29le opportunità operative delle flotte italiane rispetto all'anno precedente. Grazie agli
30:35intensi negoziati con la Commissione europea si è ottenuta la possibilità di recuperare
30:40parte del taglio mediante l'azione, l'adozione di misure di compensazione successivamente inserite
30:48nel regolamento TAC e quote e recepite dall'Italia nel mese di aprile 2025. Tuttavia la Commissione
30:57ha riconosciuto solo due delle misure proposte consentendo di recuperare esclusivamente il 18%
31:06delle giornate aggiuntive. Ciò ha comportato che a fine settembre le giornate di pesca disponibili
31:13per le flotte del terreno fossero già esaurite, rendendo indispensabile l'adozione di ulteriori
31:19misure di compensazione. In consultazione con le associazioni di categoria e le organizzazioni
31:27sindacali sono state individuate ulteriori azioni che hanno permesso di recuperare almeno
31:32un ulteriore 13% di giornate di pesca. Tra queste si è previsto l'allungamento del fermo pesca nel
31:45mese di novembre al fine di garantire continuità operativa alle imprese e limitare l'impatto
31:51economico negativo sulle comunità costiere. Il Governo è pienamente consapevole delle esigenze
31:59del settore della pesca italiano e prosegue nella propria azione volta a individuare e
32:03sostenere le attività prioritarie per il rafforzamento della filiera pesca. In tale ambito è stato
32:10predisposto un piano di interventi che comprende l'utilizzo ottimale delle risorse comunitari
32:15disponibili, con particolare riferimento al Fondo Europeo per gli affari marittimi la pesca
32:22e l'acquacultura FEAMPA 2021-2027. Attraverso l'emanazione di specifici bandi FEAMPA le imprese
32:30ittiche e gli acquacoltori, comprese cooperative e consorsi, possono ottenere contributi per
32:39mitigare gli effetti di cali produttivi derivanti da eventi calamitosi, fenomeni ambientali e
32:46cambiamenti climatici, nonché per la gestione di emergenze sanitarie e climatiche. Inoltre,
32:52anche le organizzazioni produttori possono accedere a finanziamenti destinati a potenziare
32:56la commercializzazione e la trasformazione dei prodotti ittici e il potere contrattuale
33:03dei produttori, rafforzando la sostenibilità economica del settore, al fine di ristorare
33:10le imprese di pesca che effettuano l'attività di pesca, è attivata già dal fermo pesca dell'anno
33:202021, la misura di cui all'articolo 21 del regolamento UE 2021-1139 FEAMPA, arresto temporaneo
33:31dell'attività di pesca. Allo Stato si sta procedendo con i pagamenti relativi all'annualità
33:36di fermo pesca 2023 che saranno liquidati entro dicembre 2025. Per quanto attiene invece
33:43l'annualità 2024 è in fase di emanazione l'apposito decreto ministeriale di individuazione
33:49delle risorse e dei criteri per gli aiuti che consentiranno alle imprese di presentare
33:55le istanze di richiesta di contributo che saranno valutate e per le quali sarà adottata
34:00apposita graduatoria. Inoltre è stata attivata anche la misura dell'arresto definitivo delle
34:10attività di pesca con graduatorie già adottate per le unità non a strascico e in corso di
34:18pubblicazione per quelle a strascico. Per quanto concerne le iniziative future, il governo italiano
34:26ha sostenuto in tutte le sedi la necessità di mantenere e rifinanziare integralmente il
34:31fondo FEAMPA e la politica comune della pesca, PCP, opponendosi all'istituzione di un fondo
34:37programmatorio unico ritenuto non adeguato alle esigenze del settore. Nel contesto del
34:44consiglio agrificio del 17 novembre 2025, durante la discussione del nuovo regolamento
34:49TAC e quote 2026, il ministro ha evidenziato l'urgenza di garantire il rispetto delle regole
34:54comune del Mediterraneo, sottolineando l'iniquità della concorrenza derivante dal mancato rispetto
35:00delle normative da parte di operatori extraeuropei. Il ministro ha inoltre ribadito la necessità
35:11di un approccio equilibrato della PCP in grado di conciliare sostenibilità ambientale, economica
35:18e sociale, chiedendo misure di compensazione che sostengono concretamente il settore e la
35:24sua filiera. Infine ha sostenuto insieme alla Finlandia la semplificazione del fondo FEAMPA
35:31per migliorarne l'efficacia, promuovere il ricambio generazionale, accelerare la transizione
35:37energetica e ampliare l'accesso ai finanziamenti da parte degli Stati membri.
35:42Grazie.
35:44Grazie, ora la parola all'onorevole Bergamini per la replica per non più di due minuti.
35:50Grazie Presidente, voglio ringraziare il sottosegretario Adéramo per l'esposizione puntuale
35:55di quanto si sta facendo per affiancare il settore della pesca, nonostante il periodo sia
36:01molto difficile, ma comunque da quanto lei ci ha appena esposto è evidente che il Governo
36:08attraverso il Masaf è vicino all'azienda della pesca e ha cercato di rimediare anche
36:13quello che era un taglio delle giornate che è appunto certo era pari al 38% e siamo riusciti
36:18anche grazie ad un'azione incisiva a recuperare una parte. Sicuramente il settore della pesca
36:22ha bisogno di un sostegno importante, quindi chiediamo ovviamente in questa sede al Governo
36:29di continuare queste battaglie anche in sede europea per mantenere e riconsolidare, come
36:36ci è stato appena esposto il fondo FEAMP e anche la politica comune della pesca per
36:42fare in modo che si possano identificare maggiori risorse e anche un quadro normativo che vada
36:49ovviamente ad affiancare gli operatori del settore, soprattutto chiedendo anche magari
36:53delle azioni di controllo mirate e soprattutto delle norme anche più severe per quanto concerne
36:58il contrasto della pesca illegale e soprattutto delle normative che possano contrastare anche
37:04l'introduzione di pesce derivanti all'estero, perché comunque come abbiamo visto dai dati
37:09abbiamo visto abbiamo circa 840 milioni di chili di pesce straniero sul nostro mercato nazionale
37:15contro i 130 milioni di chili del nostro pescato. Quindi proprio perché ci sono regole diverse
37:20però credo che con questa risposta ci sia stato dimostrato in modo concreto che il Ministero, il Ministro
37:29sta svolgendo quell'azione a fianco delle aziende di pesca per riuscire anche a rimediare e riportare
37:35attraverso azioni che potranno essere espresse anche in futuro a cercare di portare un maggiore equilibrio
37:44all'interno del comparto. Chiediamo anche che ci sia una massima attenzione su quello che deve essere
37:50una giusta conciliazione fra la sostenibilità che ci viene ovviamente richiesta dalle politiche europee
37:57ma anche cercando di andare incontro con le esigenze appunto del comparto che non sempre hanno la stessa velocità
38:03di adattamento e a volte mettono, anzi a volte spesso mettono a repentaglio anche appunto le aziende
38:10perché non riescono ad avere quella velocità nel riuscire ad identificarsi nelle norme europee
38:18che vengono spesso ad essere troppo incisive nei confronti dei nostri pescatori. Grazie.
38:23Passiamo quindi all'interrogazione numero 504703 del collega Borrelli in merito alle iniziative
38:31per una riconversione del settore zootecnico. Do ora la parola al presentatore che ha facoltà
38:36di illustrarla per non più di un minuto.
38:43Grazie Presidente.
38:45Grazie Presidente.
38:46Il sistema di insediamento industriale alimentati da fondi pubblici ha un impatto che supera
38:52l'aspetto economico e la sofferenza degli animali. Il costo nascosto degli allevamenti
38:57intensivi e l'impatto ambientale, l'inquinamento, il maltrattamento animale, la scomparsa progressiva
39:04delle piccole aziende agricole schiacciate dalle più grandi, vittime di un meccanismo che
39:09impoverisce il tessuto economico e sociale del Paese. Oltre alle grandi difficoltà citate,
39:15gli allenamenti intensivi sono associati a potenziali rischi per la salute pubblica,
39:22per il confinamento e i fatti ristretti che determinano stress e favoriscono la diffusione
39:26di agenti patogeni, come è documentato da studi scientifici. Nonostante ciò, gli effetti
39:32comprovati, il numero degli impianti intensivi in Italia continua a crescere. Secondo i dati
39:37Eurostat, l'Italia ha perso oltre 320 mila aziende in poco più di 10 anni, con un calo
39:45del 38% tra le piccole e a fronte di un aumento del 21% delle aziende molto grandi e del 23%
39:53di quelle grandi. In un contesto di crisi economica, geopolitica ed ecologica, che vede l'aumento
40:00dei prezzi delle materie prime e il calo di potere di acquisto dei cittadini. Spesso gli animali
40:05in questi allevamenti, come emerso dal blitz, effettuato anche il 6 aprile scorso dall'attivista
40:11Enrico Rizzi, presso un allevamento della frazione aquiliana di Roio, subiscono disumani
40:16maltrattamenti che calpestano nel profondo la loro dignità. Cavalli, fecore e cani tenuti
40:21in condizioni raccapriccianti, nonché carcazze di animali moribondi lasciati nel pango. La mia
40:28interrogazione è per chiedere quali iniziative di competenza intenda adottare il governo,
40:35volte a promuovere una riconversione del settore zootecnico che favorisca le aziende
40:39agricole di piccole dimensioni, che adottano metodi agroecologici creando le condizioni di
40:45un sistema produttivo che sia ripensato su piccola scala, con margini di guadagni più
40:50equi per i produttori e con politica di sostegno ai prezzi che permettono a tutti di accedere
40:54a cibi sani e di qualità.
40:56Signor Presidente, onorevoli deputati, in riferimento all'interrogazione presentata
41:08dall'onorevole Borrelli rappresento quanto segue. Nell'ambito della politica agricola
41:14comune PAC l'amministrazione ha avviato una strategia articolata finalizzata a promuovere
41:19il benessere animale negli allevamenti, in linea con l'obiettivo specifico europeo
41:29di migliorare le condizioni degli animali da allevamento. Tale approccio mira sia a
41:35incentivare pratiche di allevamento sostenibile, sia a supportare gli agricoltori che intendono
41:41convertire le proprie strutture verso modelli estensivi. Alla luce di tali esigenze, il piano
41:47strategico della PAC, PSP, nell'ambito del periodo 2023-2027 prevede strumenti concreti
41:56per favorire la transizione dell'intero sistema allevatoriale. In primo luogo, la condizionalità
42:05rafforzata stabilisce criteri obbligatori per il percepimento dei pagamenti a superficie
42:11per capo o per uba, orientando l'intero comparto verso standard più elevati di benessere animale.
42:20Per gli allevatori che intendono aderire volontariamente a ulteriori misure di sostenibilità,
42:25il PSP prevede l'eco schema 1 denominato pagamento per la riduzione della resistenza agli
42:34antimicrobici e il benessere animale ai sensi dell'articolo 31 del regolamento 2 e numero 2115
42:43barra 2021. Tale ecoschema si articola su due livelli strettamente connessi. Il livello 1 prevede il
42:58rispetto di soglie di impiego dei farmaci veterinari, espresse in DDD, definite daily dose,
43:05calcolate per ciascuna tipologia zootecnica. Il monitoraggio effettuato tramite il sistema
43:11integrato Classi Farm, gestito dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia
43:17e dell'Emilia-Romagna, integrato nel portale nazionale della veterinaria. Il rispetto delle soglie
43:24DDD consente di ridurre l'insorgenza di malattie cliniche e subcliniche, migliorando
43:31l'efficienza produttiva e diminuendo il ricorso ai medicinali veterinari, con evidente beneficio
43:36per il benessere degli animali e per l'ambiente. Il livello 2 incentiva invece l'adesione al sistema
43:42di qualità nazionale per il benessere animale, SQNBA, con pascolamento, che prevede requisiti
43:50di salute e benessere superiori a quelli stabiliti dalle normative europee e nazionali.
43:56Il SQNBA, approvato con decreto interministeriale del 3 agosto 2022, di concerto tra il Ministero
44:06delle politiche agricole, alimentari e forestali e il Ministero della Salute, comprende controlli
44:11rigorosi a cura di organismi di certificazione accreditati e il pagamento è subordinato alla
44:18pratica del pascolamento per almeno 60 giorni l'anno. In questa fase il sistema si applica
44:24ai bovini da latte, da carne e a duplice attitudine, nonché ai suini allevati allo stato semibrado,
44:32con successiva estensione alle altre categorie. Tali strumenti rappresentano un passo concreto
44:38verso la modernizzazione del sistema allevatoriale italiano, favorendo la transizione verso pratiche
44:46più sostenibili, la tutela del benessere animale e una maggiore trasparenza del mercato
44:51agroalimentare. Assicuro che il Ministero continuerà a monitorare e a sostenere la produzione di
44:58misure virtuose che coniugliano sostenibilità produttiva, tutela animale e competitività
45:04del settore. Grazie.
45:06Ora la parola al presentatore onorevole Borrelli per non più di due minuti.
45:12ci sente microfono? No, onorevole non c'è il microfono. Mi sentite adesso? Ora sì, grazie.
45:31Scusate, ero io che avevo chiuso il microfono. Allora, in termini assoluti posso essere anche
45:37d'accordo su alcune delle enunciazioni che ha fatto il governo. Il problema è che noi
45:41faccio un'interrogazione per dare una linea. La linea che noi non comprendiamo è andiamo
45:47ancora per grandi allevamenti intensivi che comportano sfruttamento, violenza nei confronti
45:54degli animali e soprattutto pochi margini per i piccoli e tantissimi margini per pochi, potentissimi
46:01e ricchi che concedono nelle loro mani un potere economico e anche, diciamo, di strutture
46:12enorme. Allora, noi abbiamo da una parte gli animali che vengono fatti soffrire, che vengono
46:16spinti a una produttività esagerata, quando ovviamente non sono destinate alla macellazione,
46:23a cui fanno indurcitare di tutto. E dall'altra parte, quello che noi proponiamo, cioè i piccoli,
46:28che sono anche più controllati, che hanno una possibilità di distribuire meglio il reddito
46:34alla ricchezza, noi continuiamo ad andare nella concentrazione di pochi soggetti, se
46:38non multinazionali o grandi imprese, grandi poteri e grandi economie, che non si ridistribuisce
46:43sul territorio, perché infatti quello che vediamo è che in pochi si arricchiscono e
46:47in tanti invece diventano più poveri. Questo a spese della sofferenza degli animali e da
46:53questo punto di vista noi purtroppo non riscontriamo, che ho fatto il caso specifico dell'animalistica
46:58di vista rigorissima, potremmo farne tanti altri, anche di trasmissioni come report, che
47:04hanno verificato che non c'è più neanche umanità nel saper interagire con un animale
47:09che purtroppo è destinato alla macellazione o a servire i nostri bisogni alimentari.
47:15E allora rispetto a questo noi chiediamo al governo di fare uno sforzo maggiore, perché
47:18la direzione in cui stiamo andando è una direzione che non reggerà né dal punto di vista
47:23economico né di sfruttamento degli animali. Ed è per questo che insistiamo nel dire che
47:30soprattutto poi con costi che aumentano oltremente, abbiamo sempre più una superproduzione in mano
47:37a pochi che sfruttano le risorse degli animali in modo assurdo e poi addirittura i prezzi
47:43aumentano anche. Quindi invitiamo al governo a fare uno sforzo maggiore anche nei confronti
47:48dell'Unione Europea, ma anche a lanciare un messaggio sui nostri territori. Grazie.
47:54Passiamo infine all'interrogazione numero 504704 della collega Cherchi, in merito all'inserimento
48:01nel nuovo disciplinare di produzione del pecorino romano DOP dell'elenco delle razze ovine
48:06ammesse la produzione. Dovrò la parola alla presentatrice che ha facoltà di illustrarla
48:11per non più di un minuto.
48:12Sì, grazie. Il 25 ottobre in gazzetta ufficiale è stato pubblicato il nuovo disciplinare di
48:20produzione del pecorino romano DOP che non prevede la restrizione della produzione di latte
48:26alle sole pecore di razza sarda. È assurdo pensare di usare delle razze ovine anche estere
48:34e non solo quelle sarde. Senza una chiara tutela delle razze autoctone, molti pastori
48:40non riuscirebbero più a competere e sarebbero spinti ad abbandonare la loro preziosissima
48:46attività di nicchia. La forza di questo prodotto non sta solo nel marchio, ma in queste pecore
48:52che danno al latte quelle caratteristiche uniche che nessun allevamento intensivo e nessuna razza
49:00può replicare, perché l'oro è un pascolo allo Stato brado. Così scritto il disciplinare
49:05minaccia le caratteristiche di questo prodotto, che è unico al mondo ed è patrimonio esclusivo
49:10della Sardegna. Per questo chiediamo di inserire nell'elenco delle razze ovine sarde, solo quelle
49:18tradizionali, per difendere non solo la qualità del formaggio, ma anche la storia, l'economia
49:24rurale e l'identità stessa della Sardegna. Grazie.
49:32Ora la parola al rappresentante del Governo per la risposta, per non più di tre minuti.
49:38Signor Presidente, onorevoli colleghi, la tutela delle nostre denominazioni di origine
49:43e delle eccellenze agroalimentari nazionali rappresenta una priorità strategica che il Governo
49:48intende per seguire anche con la partecipazione attiva dei territori e degli operatori. Infatti
49:56è solo attraverso procedure rigorose, trasparenti e inclusive che possiamo difendere la qualità
50:02delle nostre produzioni e rafforzare la competitività del Paese. In questo quadro si colloca la
50:09procedura di modifica del disciplinare di produzione regolata dal Regolamento UE 2024-1143 e dal Decreto
50:19Ministeriale del 14 ottobre 2013, strumenti che garantiscono trasparenza, partecipazione
50:25e piena conformità con il quadro normativo europeo. Queste norme definiscono in modo chiaro
50:32i soggetti che possono presentare domanda di modifica del disciplinare e la documentazione
50:38necessaria per dimostrare che le proposte siano realmente condivise dalla base produttiva.
50:45Pertanto ogni cambiamento deve essere ampiamente giustificato, fondato su motivazioni solide e
50:52coerente con gli standard europei, proprio a tutela della credibilità delle nostre DOP e
50:59del lavoro dei produttori. Il procedimento attribuisce grande rilievo al ruolo delle regioni che rappresentano
51:07le comunità territoriali e produttive interessate e prevede un passaggio di evidenza pubblica
51:14indispensabile per raccogliere osservazioni, criticità e contributi da parte di tutti i
51:21soggetti coinvolti, assicurando al tempo stesso democraticità e responsabilità in ogni fase.
51:30rispetto a quanto rappresentato dall'interrogante mi preme rilevare che la pubblicazione nella
51:36gazzetta ufficiale numero 249 del 25 ottobre 2025 della proposta di modifica del disciplinare
51:44della DOP pecorino romano ha aperto ufficialmente la procedura nazionale di opposizione. Da questo
51:52momento qualsiasi persona fisica o giuridica con interesse legittimo e residente sul territorio
51:58nazionale può intervenire garantendo che ogni voce del territorio possa essere ascoltata
52:04e considerata. Desidero rassicurare l'interrogante che qualora dovessero essere presentate opposizioni
52:11il ministero procederà alla loro valutazione con la massima attenzione insieme alle regioni
52:16competenti come previsto dalla normativa per favorire una soluzione quanto più possibile
52:22condivisa e rispettosa di tutte le sensibilità coinvolte e altresì prevista una fase di confronto
52:29diretto tra i produttori proponenti e gli eventuali opponenti che può portare anche a ulteriori
52:36integrazioni o modifiche della proposta iniziale. Ad oggi siamo in attesa dell'eventuale presentazione
52:44di opposizioni alla proposta di modifica del disciplinare dell'ADOP percorino romano.
52:51L'amministrazione garantirà come sempre un'istruttoria attenta e imparziale nell'interesse
52:57delle filiere e dei consumatori. Grazie.
53:00Grazie Presidente. Ringrazio il Sottosegretario Deramo per l'intervento e per aver chiarito
53:16lo stato dell'arte. Io ci tengo a sollecitare per quanto è di mia competenza ma anche per
53:25quanto è nella facoltà e nella possibilità del Ministero affinché venga preso in attento
53:31esame e ci si metta nella prospettiva effettiva di inserire nel disciplinare l'elenco positivo
53:39delle razze ovine destinate al cui latte è destinato alla produzione del pecorino romano.
53:50perché se si consentisse di destinare alla produzione del latte altre razze, in particolare
53:59razze all'octono o esotiche rispetto alla pecora di razza sarda, si andrebbe a svuotare quella
54:10che è la funzione propria del DOP. Ricordiamo che appunto il DOP ha sesso intanto in quanto
54:20contraddistingue e tutela un prodotto particolare, tipico e non ripetibile in condizioni diverse
54:26da quelle originarie. Il pecorino romano è prodotto al 95% in Sardegna e la DOP è giustificata
54:34proprio dal fatto perché il latte viene prodotto da pecore di razza sarda con pascolamento naturale
54:45e non intensivo e quindi non in allevamenti intensivi e stallini. Conseguentemente se si
54:54consentisse l'apertura a diverse tipologie ovine, di razze ovine e quindi di tipologie
55:01di razze che viceversa sono focate all'allevamento intensivo e quindi in stalle e quindi sostanzialmente
55:08si modificasse radicalmente il tipo di allevamento degli ovini dai quali proviene il latte destinato
55:15al pecorino romano, si stravolgerebbe completamente il senso del tutto. Noi ricordiamo che nel 2022
55:28ci fu una delibera del Consorzio di tutelare del pecorino romano che a grandissima maggioranza
55:34deliberò per l'inserimento delle razze, dell'elenco specifico delle razze e quindi mi auguro
55:42che anche in sede di opposizione il Ministero prenda, o in via autonoma, il Ministero prenda
55:47in considerazione quello che è stato deliberato dalla maggioranza degli avventi diritto.
55:52Grazie.
55:54Dichiaro concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata. Buon pomeriggio.
55:58Grazie.
55:59Grazie.
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