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Alle ore 14.30, la Commissione Affari sociali ha svolto interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero della Salute. (22.10.25)
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Alle ore 14.30, la Commissione Affari sociali ha svolto interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero della Salute. (22.10.25)
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00:00minuti. Iniziamo con l'interrogazione 45-60 Malavasi sulla carenza, sulle carenze di risorse
00:08strutturali e finanziarie relative ai consultori familiari. Prego Onorevole Malavasi.
00:13Grazie Presidente. Questa interrogazione prende avvio da uno studio che è stato pubblicato
00:22nei giorni scorsi che ha analizzato ovviamente i dati messi a disposizione dal Ministero
00:29insieme ovviamente ai dati del nostro servizio statistico che evidenzia come i consultori
00:37familiari stanno vivendo una situazione di sottodimensionamento e di sottofinanziamento
00:44che ha comportato e ha visto in questi anni ad una diminuzione di strutture. Negli ultimi
00:49dieci anni infatti sono state chiuse 258 strutture, una ventina solamente nel 2023 che è l'ultimo
00:57anno che si è potuta analizzare con un numero di consultori oggi attivi pari a 2140 che
01:05corrisponde ovviamente ad un dato tra il rapporto previsto comunque dalla legge decisamente inferiore.
01:13Non abbiamo infatti oggi nel nostro Paese un consultorio ogni 20.000 abitanti come è previsto
01:20comunque dalla legge 34 del 96 ma in pratica uno circa ogni 27-28.000 abitanti.
01:28Servirebbero oggi quindi 810 consultori in più per garantire quel rapporto previsto comunque
01:35dalla legge e quindi avere un rispetto comunque della normativa vigente.
01:40Questo tema ovviamente ci preoccupa perché i consultori sono luoghi di comunità, di educazione,
01:48di prevenzione importanti che offrono comunque servizi a tutela della salute pubblica delle donne
01:57ma anche ovviamente degli adolescenti, rispetto comunque alle famiglie, a tutto il tema dell'accompagnamento
02:05alla maternità, alla genitorialità. Quindi ci interessa capire quali sono ovviamente le
02:10intenzioni del Governo, se il Ministro ovviamente è a conoscenza di questi dati e io do per scontato
02:16che sia così, se è a conoscenza della situazione in cui versino i consultori dei tagli alle strutture
02:24ma anche ai servizi che sono stati registrati nelle regioni e se non si ritiene opportuno adottare
02:31iniziative per quanto di competenza affinché possa essere sostenuto comunque un investimento
02:37adeguato e anche professionalità adeguate per garantire comunque i servizi ma anche tutte
02:44quelle politiche di prevenzione e tutela della salute delle donne di cui ovviamente sentiamo
02:50sempre più la necessità. Grazie.
02:53Grazie, prego.
02:54Grazie Presidente. Con questo quesito posto dell'onorevole Malavasi evidenzio che la gestione
03:06e la riapertura e quindi la chiusura, l'erogazione delle prestazioni sanitarie afferente ai consultori
03:12familiari è materia ascrivibile alla diretta competenza delle regioni nell'ambito della propria
03:18autonomia gestionale e programmatica così come disposta dalla riforma del titolo quinto
03:24della Costituzione. Infatti ai sensi della legge 405 del 29 luglio del 1975 è la normativa
03:33regionale che definisce come devono essere organizzati e gestiti i consultori familiari.
03:39Nello specifico evidenzo che le regioni pongono in essere le azioni di propria competenza afferenti
03:44alla gestione dei consultori anche sulla base delle risorse che annualmente vengono erogate
03:51tramite il Fondo Sanitario Nazionale e a tal proposito devo ancora una volta evidenziare
03:55che il Governo Meloni questo fondo ha raggiunto livelli record rispetto al passato. In tre anni
04:05infatti sono state incrementate le risorse disponibili di ben 10,5 miliardi di euro, un livello record
04:13rispetto al passato. In particolare devo segnare che con questa legge di bilancio, la nuova
04:18legge di bilancio, quella che stiamo approvando, che si approverà fra qualche settimana, sono
04:23previsti incrementi ulteriori pari a 2,4 miliardi di euro per il 2026. Questi nuovi dati configurano
04:30un incremento assoluto del fondo pari rispetto al 2025 di oltre 2,3 miliardi. Il valore, chiedo
04:38scusa, di oltre 6,3 miliardi, in sostanza 4 miliardi più 2,3. Il valore più alto di incremento
04:47mai assegnato, superiore anche a quello del 2020, questo è un dato importante, in epoca
04:53pandemica, confermando quindi l'inversione di tendenza avviata dal Governo Meloni rispetto
04:58ai governi precedenti che evidentemente avevano definanziato il fondo. Pertanto il Governo ha
05:03garantito alle Regioni risorse adeguate per l'erogazione nell'EA e quindi nell'EA anche
05:08per l'erogazione delle prestazioni afferenti ai consultori. Con riferimento al dato riportato
05:14in premessa dall'onevole Malavasi, rispetto al quale reggo un virgolettato, dal 2014 al
05:242023, quindi dal 2014 al 2023, sono stati chiusi 258 consultori, facendo emergere un
05:32quadro di sottodimensionamento e di sottofinanziamento, quindi sottofinanziamento dal 2014 al 2023 e di
05:40tutte evidenze, soprattutto in riferimento al sottofinanziamento, che tali chiusure non
05:45sono certamente ascrivibili all'operato di questo Governo, che, lo ricordo, è in carica
05:50soltanto dal novembre del 2022, quindi, ma evidentemente ai governi che si sono succeduti
05:57dal 2014 al 2022. A tal proposito, infatti, devo segnalare che il Governo centrale ha come
06:04principale strumento di contribuzione alle Regioni l'incremento annuale del Fondo Sanitario
06:10Nazionale, dal quale le Regioni possono attingere risorse adeguate a potenziare i servizi erogati
06:18dai consultori. In tal senso, il Governo Meloni, in discontinuità con i governi che si sono
06:23succeduti dal 2014 al 2022, periodo segnalato dall'annorevole interrogante nel quale sono stati
06:29chiusi appunto i 258 consultori, ha, come già detto, incrementato cospicuamente il Fondo Sanitario
06:36Nazionale, garantendo così alle Regioni anche la possibilità di potenziamento dei consultori,
06:41cosa evidentemente non resa possibile dai governi precedenti, tant'è che sono chiusi 258 consultori.
06:48In tal senso, auspico che le Regioni possano disporre un miglior utilizzo dei maggiori fondi
06:54che questo Governo sta mettendo loro a disposizione anche nel potenziamento dei servizi erogati
06:59dai consultori. Fermare, stando l'autonomia delle Regioni nella determinazione del numero
07:03dei consultori, nella loro distribuzione e nelle relative modalità operative, il valore
07:09strategico dei consultori familiari è stato sempre riconosciuto dalle istituzioni con numerose
07:15azioni legislative e programmatiche. Infatti il Ministero della Salute ha riconosciuto
07:20l'importanza di questi servizi adottando numerose iniziative tra le quali deve evidenziare
07:25lo sviluppo nel 2024 di un sistema informativo dei consultori familiari, acronimo SICOF, previsto
07:34dalle linee di intervento del PNRR a mezzo del quale è possibile effettuare il monitoraggio
07:40delle prestazioni svolte da queste strutture in fatture dei minori, delle donne, delle coppie,
07:46delle famiglie, permettendo analisi aggregate per il calcolo degli indicatori in materia
07:50di assistenza sanitaria e sociosanitaria. Il SICOF rappresenta uno strumento utile
07:56per raccogliere dati precisi, per monitorare i livelli essenziali di assistenza, nell'ottica
08:00di garantire una maggiore uniformità e qualità di servizi su tutto il territorio nazionale.
08:05Grazie, onorevole Germato, onorevole Malavasi per la replica.
08:10Allora ringrazio il sottosegretario, devo dire che mi dispiace un po' perché le risposte
08:15sembrano sempre un po' fatte sulla difensiva. Non mi sembra che nel testo che ho depositato
08:21ci sia nessuna accusa al Governo in carica, ma c'è una descrizione oggettiva di dati,
08:29che sono tra l'altro i dati del Ministero, che evidenziano secondo me una difficoltà
08:35di tenuta di un sistema. Vorrei ricordare al sottosegretario, che lo sa benissimo,
08:40che i consultori sono stati uno snodo importante, forse anche imprescindibile di un welfare pubblico,
08:49proprio per sostenere l'educazione, la prevenzione, l'inclusione per tutto quel che riguarda
08:56la salute delle donne, degli adolescenti, delle coppie, delle famiglie.
09:00E nel costruire un nuovo sistema di prossimità, visto anche il PNRR che è stato citato,
09:07mi sembra che siano servizi importanti nel garantire quella vicinanza, quella prossimità
09:12della cura che si incardineranno ovviamente nelle case di comunità, ma che dovranno vedere
09:18un sistema nuovo. E quindi anche una necessità di educare i nostri cittadini ad utilizzare
09:23meglio il territorio, anche perché abbiamo visto quanto la rete del territorio ci sia mancata
09:29comunque nel periodo pandemico. Io penso che un governo in carica che vede questi dati
09:35non debba semplicemente dire, e lo dico con molta onestà intellettuale, abbiamo già messo
09:40i soldi. Se c'è un cittadino in questo Paese che non ha i diritti che deve avere,
09:44è un problema anche del nostro Paese. Io penso che non sia sufficiente dare la responsabilità
09:50alle regioni. Ci sono regioni governate dal centro-destra e da altre governate dal centro-sinistra
09:55che sono molti inadempienti, non inadempienti, molti inadempienti e le uniche regioni adempienti,
10:02quindi metto solamente quelle che oggi sono inadempienti, sono la Val d'Aosta, il Trentino
10:06Alto Aldi, c'è l'Emilia Romagna, l'Umbria e la Basilicata. Nel momento in cui abbiamo fenomeni
10:13di violenza, di femminicidi, parliamo spesso di violenza contro le donne, cioè i consultori
10:18sono un punto importante anche di educazione, di prevenzione, di educazione sanitaria, quindi
10:24credo che ci sia bisogno comunque di capire quali sono le ragioni che hanno portato comunque
10:33a queste scelte, che secondo me hanno comportato comunque un aperto di servizi per i nostri
10:39cittadini, dalla Lombardia al Lazio, il Molise, il Fiori Venezia Giulia, con un dato
10:45in Lombardia e in Campania che è quasi di ogni 50.000 abitanti, quindi è un dato
10:50molto carente con una situazione di grande inadempienza. Allora ci sarà anche un tema
10:58di risorse e non entro nel merito delle scelte che avete fatto in questa legge di bilancio,
11:03ci confronteremo a tempo debito, ma io credo che qui bisognerebbe capire invece di attivare
11:07un monitoraggio importante e ottenere comunque risposte anche dalle regioni inadempienti
11:14per capire perché non si riesce comunque a garantire questi servizi. Questi sono i servizi
11:18di salute pubblica, non sono servizi che servono comunque ad altri, quindi queste significative
11:24differenze regionali io penso che non siano comunque degne sinceramente di un Paese civile
11:29come il nostro. Quindi mi dispiace un po' questa risposta così sulla difensiva perché credo
11:36davvero che questa sia un'esigenza che abbiamo tutti. Io credo molto nel territorio e penso che
11:41abbiamo bisogno di costruire sempre di più servizi che vedono comunque un protagonismo
11:46dei nostri cittadini e sui territori abbiamo comunque delle risorse straordinarie, dalla
11:51farmacia dei servizi, medicina generale, le case di comunità, l'associazionismo, il
11:58terzo settore. Io credo che questa dimensione, questa descrizione vada comunque presa in carico.
12:06Io personalmente penso che il Ministero lo dovrebbe fare, si dovrebbe interrogare del perché
12:10le regioni hanno fatto queste scelte, quali sono le condizioni e se sono solamente condizioni
12:15economiche. Perché alla fine chi ci rimette non sono le regioni, non sono le istituzioni,
12:20ma ci rimette le nostre cittadine, le nostre cittadine, che io penso meriterebbero un maggior
12:24rispetto. Grazie.
12:25Grazie all'interrogazione del 4561 Zanella, iniziative per garantire un adeguato approvvigionamento
12:35dei farmaci equivalenti nell'ambito del servizio sanitario nazionale. La parola all'interrogante
12:42per l'illustrazione.
12:43Grazie Presidente, rappresentante del Governo. Affronto con questa interrogazione un altro
12:52dei problemi che non nomino per la prima volta e che sicuramente il sottosegretario conosce
13:03benissimo, sicuramente meglio di me, perché secondo i dati che ci sono stati forniti da
13:12AIFA e da SIFO, oltre 4.000 farmaci risultavano carenti nell'agosto di quest'anno e l'elenco
13:23aggiornato dall'Agenzia ne contava ancora a ottobre 3.000 voci. Riguardano farmaci come
13:33antibiotici, antitumorali, anticoagulanti e altri ancora, per esempio un broncodilattatore
13:43essenziale per chi soffre di asma o broncoplasmo, il sabutamolo, che è tra i più difficili a
13:54quanto io ho, secondo le informazioni che ho, da reperire. Ecco, sono problemi che sono stati,
14:05no problemi, sono dei nodi che sono stati sollevati dagli oncologi, per esempio del Policlinico
14:14Gemelli di Roma, da farmacisti ospedalieri, da Udine a Palermo, difficoltà a reperire molecole
14:23fondamentali come la vincristina, capecitabina, le nalidomide utilizzate nei protocolli antitumorali.
14:34Quindi siamo di fronte al fatto che il 97% dei sanitari ha dovuto gestire pazienti in
14:44attesa di farmaci non disponibili. Insomma, i problemi io li illustro, adesso non ho il
14:53tempo necessario, le cause sono note, ne abbiamo parlato anche in altri momenti, e purtroppo
15:01sono di natura strutturali. Ecco, vediamo cosa ci dice il Governo e poi, casomai, nella
15:08replica completerò il ragionamento.
15:12Sì, grazie Presidente, ringrazio l'onorevole Zanella che mi offre l'opportunità di affrontare
15:18nuovamente il tema della carenza dei medicinali e mi consente di precisare innanzitutto che
15:24non siamo, in realtà non siamo mai stati, di fronte a una situazione definibile di grave
15:29carenza. A riguardo, devo prioritariamente ricordare che questo Ministero ha prontamente
15:34istituito un tavolo ministeriale che sorrintende le sue funzioni sui temi riguardanti l'approvvigionamento
15:41dei farmaci. Il tavolo, da me decretato, riunendosi con cadenza mensile, dialoga sistematicamente
15:48con i principali attori del farmaco, compresa l'AIFA, l'Agenzia Italiana del Farmaco.
15:53Tramite detta revisione è stato messo in evidenza che le quasi 3.000 voci storiche di 10 anni
16:02definite carenti e alle quali l'onorevole interrogante fa riferimento, sono riferative
16:08a farmaci per i quali sul mercato c'è ampia disponibilità di equivalenti e alternative
16:13terapeutiche. In realtà si riducono a solo 30 referenze circa, effettivamente mancanti
16:20su tutto il territorio nazionale e, anche queste 30, importate dall'estero con conclusione
16:27che, come anticipato, non siamo di fronte a una situazione indefinibile grave. Devo
16:32fornire una precisione rispetto al fatto riportato nell'atto di sindacato ispettivo
16:39dove si asserisce che lo studio Sifo-AIFA 2024 emerge che il 97% dei sanitari ha dovuto
16:45gestire pazienti in attesa di farmaci non disponibili. Ora vado a spane, non penso
16:51che il 97% dei farmaci siano indisponibili, che una volta probabilmente nella loro vita
16:56si sono trovati a dover gestire una carenza, una criticità, appunto risolta, come ho detto,
17:02o riconoscendo all'equivalente oppure facendo una call europea e quindi sostanzialmente
17:08importando dall'estero questo farmaco. Perché se fosse il 97% ci troveremmo di fronte,
17:14diciamo, non a una crisi, a un disastro totale e evidentemente, lo dico veramente con garbo,
17:22non dovremmo trasmettere questo, diciamo, anche a chi probabilmente ci ascolta dall'esterno,
17:29perché il sistema sanitario nazionale italiano, con particolare riferimento al farmaco,
17:34è un sistema altamente performante. Noi siamo secondi, forse, in Europa per, non forse,
17:40siamo secondi in Europa per approvazione di molecole orfane, sono quei farmaci costosissimi
17:46che vengono utilizzati nelle malattie rare e siamo un benchmark di riferimento.
17:52Ora, dire che non ci sono il 97% dei farmaci in Italia e se è carente il 97% dei farmaci,
17:59trasmettiamo un, lo dico veramente, ora capisco la polemica, capisco tutto,
18:03ma trasmettiamo un messaggio dirompente. Ora, chiunque di voi sarà andato in farmacia,
18:08ha trovato il 97% dei farmaci, è chiaro, io penso, ora non ho letto, lo leggo dall'interrogazione,
18:14è chiaro che un professionista sanitario avrà risposto, nella mia vita clinica,
18:19nella mia vita professionale, mi sono trovato a dover gestire una situazione di criticità
18:24che, ripeto, viene compendiata o con l'utilizzo dell'equivalente.
18:28L'equivalente è un farmaco identico, ora parlo da farmacista, non brandizzato, identico,
18:34quindi si parla di molecole e principi attivi, non di brand, di marche, di principi attivi,
18:40si risolve. Allora, sarà detto, sì, mi sono trovato, invece di dare l'augmentin,
18:45dico, ho dato la moscicilina acido clavulanico, sono la stessa cosa identica,
18:49una è di marca, l'altra è equivalente, ma sono la stessa cosa identica,
18:52perché, ripeto, lo dico per la terza volta, se noi diciamo che il 97,3% dei medicinali
18:58è indisponibile e qualcuno ci ascoltasse, daremmo un messaggio dirompente in questa nazione
19:05e creeremmo un panico. Non c'è, è tutto sotto controllo, è tutto, come dire, parametrato,
19:10non ci sono problemi di questo tipo. Lo voglio dire, lo dico perché poi molte volte ci lamentiamo
19:16che la politica non è credibile, immagino se noi amplifichiamo, ma sicuramente la collega Zanella
19:22non sta facendo questo, però estraendo questo periodo si può capire questo e non vorrei.
19:26Però, detto questo, continuo a leggere, diciamo, lo speech, che cosa evidenziamo?
19:34Che deriva innanzitutto la problematica della carenza dei farmaci e costantemente l'attenzione
19:39dell'Agenzia Italiana del Farmaco e che le misure adottate dall'Agenzia per contrastare
19:44tale carenza si sono rivelate spesso efficaci.
19:47L'AIFA, infatti, effettua un monitoraggio continuo dei consumi, delle forniture attese,
19:52delle giacenze in base alle quali valuta la necessità di mettere in atto interventi volte a risolvere
19:57un'eventuale carenza. Tale attività, svolta d'intesa con i titolari delle autorizzazioni
20:02in commercio dell'AIC, non rappresenta uno strumento ordinario, ma un'iniziativa innovativa
20:07che supera i modelli di valutazione stock-peeling in discussione a livello europeo.
20:12Aggiungo inoltre che il vigente ordinamento già prevede diverse misure a supporto dell'accesso
20:18ai medicinali equivalenti, tra le quali evidenzio l'attuazione di procedure di negoziazione
20:22e rimborso rapide, l'inserimento di farmaci equivalenti nella lista di trasparenza, con
20:27l'obbligo per il farmacista, nel rispetto del principio di non sostituità automatica,
20:32di proporre un medicinale con il prezzo più basso presente in tale lista, un accesso più
20:36rapido ai prontuari e alle gare regionali rispetto alle altre categorie di medicinali.
20:42Grazie.
21:12Grazie.
21:42Sottosegretario, anch'io mi sono meravigliata di questo dato, però non è che me lo sono
22:05inventato, l'ho trovato e sarebbe il frutto di uno studio di AIFA e SIFO, quindi non è
22:12una fonte. Secondo me vuol dire, forse questo dato vuol dire che è capitato, ma lo vado
22:24a controllare adesso perché mi rendo conto che al 97% dei sanitari è capitato di dover
22:35gestire magari una volta questo problema che è tutto un altro ragionamento perché di questo
22:42non mi meraviglio almeno dalle informazioni che ho io, però andiamolo a controllare.
22:47Il problema vero, secondo me, è sugli equivalenti e lei ha spiegato, penso, in maniera anche
22:59abbastanza precisa. Rimane però un problema che lei conosce e di questo ho anche parlato.
23:06e poi quello che io credo è che noi abbiamo questo problema strutturale perché il mercato
23:16dei farmaci non è un mercato nazionale, è un mercato internazionale. Con i problemi
23:23geopolitici che abbiamo al presente diventa tutto più complicato, insomma, e perché abbiamo
23:31il problema dei dazi e perché abbiamo il problema della Cina, dell'India, eccetera. Quindi,
23:37secondo me, bisogna che il Ministero della Salute lavori anche con il Ministero dell'Industria
23:46che, insomma, si faccia qualcosa per creare un minimo, non dico chissà cosa, un inizio, un
23:54avvio, io farei così se fossi al Governo, di autonomia rispetto, quantomeno, da una parte
24:04ai farmaci, quelli più importanti e che non sono proprio le ultime produzioni o il frutto
24:16delle ultime ricerche iper avanzate nella biotecnica e tecnologia, da una parte e dall'altra
24:27un lavoro di maggior governance dell'import, import-export, se vogliamo anche coniugarlo così,
24:39in modo che, ecco, poi io suggerisco, lei ha già detto che c'è il tavolo, che c'è
24:46questo e il piano della sicurezza che però io non ho ancora avuto modo, dell'approvvigionamento
24:55che non ho ancora avuto modo di consultare e di conoscere, insomma, in poche parole ci vuole
25:03un controllo sul nostro territorio perché i flussi informativi vengono effettivamente
25:09ad essere intercettati e che arrivino poi a livello centrale con la necessaria velocità
25:19e chiarezza e dall'altro anche un piano di sicurezza che riguarda la produzione nazionale
25:27con gli incentivi per non parlare della ricerca perché anche ieri abbiamo fatto un'iniziativa
25:32come intergruppo sul tumore alla mammella e rispetto a quanto viene prodotto a livello
25:41di ricerca, di innovazione, di produzione di farmaci che poi sono costosissimi, non a
25:46caso, e noi siamo molto molto indietro, non dico noi, anche lì bisognerebbe fare una
25:53politica quantomeno europea, ecco, questo mi verrebbe da dire.
25:56Grazie comunque per la risposta.
26:01Grazie Onorevole Zanella.
26:03Concludiamo con l'interrogazione 4562 Marianne Ricciardi, iniziativa del Ministro della Salute
26:09in materia di produzione delle sostanze stupefacenti e psicotrope a scopo terapeutico.
26:15Prego Onorevole.
26:16Grazie Presidente.
26:19Quest'interrogazione riguarda in particolare la cannabis medicinale.
26:22Parliamo di un farmaco che ha evidenze documentate per quanto riguarda il trattamento di patologie
26:29croniche, soprattutto neurologiche, psichiatriche, ginecologiche e il fatto che oggi manchino
26:37dei criteri nazionali uniformi per quanto riguarda la rimborsabilità di tale preparazione
26:44farmaceutica determina un divario nell'accesso alle cure da un territorio all'altro.
26:49L'utilizzo della cannabis è disciplinato dal decreto ministeriale del 9 novembre 2015,
26:56sono passati quindi dieci anni dall'ultimo aggiornamento e chiaramente in dieci anni
27:00le evidenze sono naturalmente cambiate.
27:03In particolare oggi si sollevano criticità per quanto riguarda la pianificazione del fabbisogno,
27:10criticità per quanto riguarda la disomogeneità regionali, per la produzione nazionale che oggi
27:16è insufficiente e quindi questo determina un'eccessiva dipendenza anche dall'estero.
27:23Quindi chiedo con questa interrogazione quali iniziative il Ministero della Salute intenda
27:28intraprendere innanzitutto per superare la fase pilota che è bloccata appunto, doveva durare
27:33pochi mesi ma sono passati appunto dieci anni, per potenziare quindi la produzione, per
27:40istituire un tavolo tecnico che coinvolga le associazioni di pazienti, sanitari, produttori
27:46e regioni per l'aggiornamento del decreto ministeriale, l'istituzione di un registro
27:51nazionale che consenta quindi la tracciabilità delle prescrizioni e l'elaborazione di linee
27:58guida e la predisposizione di percorsi ECM obbligatori per i sanitari.
28:02Grazie, la parola al Governo.
28:05Grazie Presidente, ringrazio l'Onorevole Ricciardi che mi consente di riferire sulle iniziative
28:11attuate fin dai primi mesi del 2025 dal Ministero della Salute proprio al fine di consentire
28:17l'aggiornamento del DM del 9 novembre del 2015 recante funzioni di organismo statale per
28:24la cannabis previsto nell'articolo 23 e 28 della Convenzione Unica sugli stupefacenti
28:29del 1961 come modificata nel 1972, anche alla luce delle nuove evidenze scientifiche e degli
28:38sviluppi normativi di alcuni Paesi dell'Unione Europea, oltre che delle pubblicazioni delle
28:43monografie nella farmacopea ufficiale.
28:47Per poter provvedere a questo aggiornamento il Ministero ha avviato un procedimento di confronto
28:52con i principali stakeholder, cioè le regioni, le province autonome, lo stabilimento chimico
28:57farmaceutico militare e l'Istituto Superiore di Sanità.
29:00In primo luogo il Ministero, in data 17 aprile 2025, ha convocato una riunione con le regioni
29:06al fine di presentare i dati delle prescrizioni di cannabis ad uso medico raccolti dall'Istituto
29:11Superiore di Sanità e attivare le procedure di consultazione.
29:16In quell'occasione è stata segnalata la necessità di una collaborazione tra il Ministero
29:21e le regioni al fine di poter comunicare i fabbisogni regionali di cannabis alla INCB
29:29International Narcotics Control Board per l'anno 2026.
29:34Inoltre il 28 aprile 2025 è stato attivato un accordo con l'Istituto Superiore di Sanità
29:40recante supporto tecnico scientifico alle attività dell'organismo statale della cannabis
29:46che svolge l'attività di monitoraggio dell'uso e della sicurezza delle prescrizioni magistrali
29:51di cannabis a uso medico mediante una piattaforma informatica nella quale, previo accreditamento,
29:58i medici prescrittori inseriscono le prescrizioni relative ai loro pazienti.
30:02L'accordo prevede che il Ministero e l'Istituto Superiore di Sanità lavoreranno al fine di procedere
30:08con la modifica della piattaforma per la registrazione delle prescrizioni magistrali
30:13con l'elaborazione dei dati all'esito del questionario inviato dal Ministero a tutte le regioni
30:19alla produzione di reportistica predefinita ed esportazione dei dati da parte delle regioni e delle ASI.
30:26Tra gli obiettivi individuati nell'accordo sono previste altresì la raccolta delle segnalazioni online
30:31tramite la piattaforma Vigierbe, cioè il sistema di fitovigilanza per la valutazione della sicurezza
30:38delle preparazioni di cannabis e redazione di rapporti periodici, organizzazione di corsi di formazione residenziali online
30:44da tenersi a livello regionale o locale e l'organizzazione di eventi di informazione.
30:51Altre tematiche oggetto del monitoraggio sono rappresentate dalla raccolta delle normative regionali
30:56sulla dispensazione e rimborsabilità delle preparazioni magistrali di cannabis
31:00nonché una ricognizione delle modalità di uso delle cannabis ad uso medico a livello internazionale.
31:07Successivamente, il 12 giugno 2025, al fine dell'aggiornamento del DM 9 novembre 2015,
31:14il Ministero ha invitato tutte le regioni e province autonome a compilare un questionario
31:20relativo alla regolamentazione a livello regionale della cannabis
31:25e alle specifiche relative al piano terapeutico, rimborsabilità, dispensazione.
31:31Da ultimo, il 10 ottobre, ultimo scorso, è stata indetta una riunione con l'Istituto Superiore di Sanità
31:37al fine di individuare gli aspetti più rilevanti per l'aggiornamento del DM 9 novembre 2015.
31:43Attualmente, il Ministero è in attesa di concludere la raccolta dei dati da parte delle regioni
31:50per porre in essere tutte le attività finalizzate alla modifica del DM 9 novembre 2015
31:56nell'ottica di soddisfare la domanda nazionale dei pazienti in cura con farmaci a base di cannabis.
32:02Per quanto riguarda lo stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze,
32:07a conclusione della revisione del decreto ministeriale 2015,
32:10si comunica che lo stesso verrà ulteriormente potenziato
32:13al fine di garantire il soddisfacimento della domanda di cannabis
32:18da parte dei pazienti con elevati standard di qualità
32:21per garantire la standardizzazione dei processi anche attraverso la produzione di oleolita.
32:28Grazie. Prego, non devo dire, Ricciardi.
32:31Grazie, Presidente. Ringrazio il Sottosegretario.
32:35Accolgo con favore il fatto che sia in corso quindi un confronto.
32:39Su questo bene anche la modifica della piattaforma
32:41e bene il potenziamento dello stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze.
32:46Registro però che al momento, spero sia soltanto una fase,
32:49ma verranno coinvolti successivamente.
32:51Credo che sarebbe importante coinvolgere le associazioni dei pazienti
32:54perché danno il polso della situazione anche per quanto riguarda l'accessibilità
33:00a questo tipo di trattamenti, proprio perché, come evidenziamo nell'interrogazione,
33:04è un problema molto, molto rilevante e legato al fatto che la rimborsabilità
33:08non è omogenea da un territorio all'altro e in alcune regioni
33:13i pazienti devono affrontare spese, parliamo nell'ordine di 1.000-2.000 euro al mese
33:17per poter fare un trattamento a base di cannabis medicinale.
33:20Questo non è accettabile perché il diritto alla tutela della salute
33:23in questo caso non viene assolutamente rispettato.
33:27E quindi l'invito è quello di fare un lavoro che metta da parte
33:33quello che può essere anche l'ideologia perché molto spesso purtroppo
33:38quando si affronta questo tema, mancando la conoscenza,
33:41ci sono degli ostacoli e dei pregiudizi.
33:45Io credo che quando parliamo di trattamenti farmacologici
33:48queste questioni devono essere tenute al di fuori.
33:51Quindi il mio approccio è assolutamente collaborativo
33:54e vi risolideciterò sul tema senz'altro
33:59ma perché l'obiettivo deve essere quello di garantire a tutti i malati
34:03un accesso omogeneo e eco a questo tipo di trattamento.
34:08Grazie, onorevole Ricciardi.
34:09Si sono così concluse le interrogazioni a risposta immediata.
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