00:00E' stata un'altra edizione dei campionati europei di ciclocross da ricordare per l'Italia.
00:17Nel weekend infatti, sull'insidioso traceto di Middelkirche, la rappresentativa azzurra
00:21ha confermato quanto di buono fatto vedere nel 2024 a Pontevedra, eguagliando pur senza
00:26contare sulla staffetta mista, che quest'anno non faceva parte del programma di gara, le
00:30quattro medaglie conquistate nella scorsa rassegna.
00:33Ad indirizzare nella giusta direzione il fine settimana, sabato, nella prova riservata alle
00:37junior donne, ci ha pensato Nicola Azzetti, bravo a conquistare il bronzo alle spalle dell'olandese
00:42Joachems e della nuova campionessa continentale, Barbara Bukowska.
00:46Dopo di lei, e prima dell'oro di Inge van den Eiden tra le élite, a mandare in visibilio
00:50il pubblico italiano è toccato a Mattia Agostinacchio, da campione junior uscente e al primo anno
00:55nella categoria superiore, il valdostano certificato di possedere una classe cristallina, andandosi
01:00a prendere l'oro tra gli under 23 davanti all'olandese Averdings e al Belga de Braikere,
01:04grazie a una vincente rimonta finale.
01:06Non mi aspettavo di riuscire a vincere un europeo già al primo anno tra gli under 23,
01:10quindi la soddisfazione è grande, ha dichiarato dopo il traguardo il portacolori della IF Education
01:15Easy Post.
01:16Sono partito in terza fila e non sapevo bene come sarebbe andata con tutta la sabbia sul percorso,
01:21ma mi sono detto di dare il massimo, sperando che questo, magari, mi avrebbe consentito
01:24di salire sul podio.
01:26Invece, prima dell'ultimo giro, ai box, ho provato a partire e ho preso quei 15 secondi
01:31che mi hanno permesso di mantenere la posizione fino all'arrivo.
01:34Le soddisfazioni tricolori però non si sono esaurite con questo fenomenale trionfo, visto
01:38che nella mattinata di domenica, prima dei successi di Tone Aerts tra gli elite uomini
01:42e di Leonie Bentvelt tra le donne junior, Filippo Grigolini e Patrick Pezzorosola hanno sbaragliato
01:48la concorrenza tra gli junior uomini, andandosi a prendere rispettivamente il primo e il secondo
01:53gradino del podio.
01:54La gara è andata molto bene, all'inizio non sono partito al meglio, ma nei primi due
01:58giri ho recuperato e sono riuscito a portarmi in testa, ha fermato il Friulano classe 2008
02:02dopo l'arrivo.
02:03Al penultimo giro ho poi provato il forcing in solitaria e sono riuscito ad involarmi
02:07fino al traguardo.
02:09Sono davvero contento del risultato.
02:11Me lo aspettavo?
02:12Sì, ci avevo lavorato tanto e sono felice che tutto sia andato per il verso giusto, ha spiegato
02:16Grigolini, che, con quanto fatto vedere in Belgio nell'ultimo fine settimana, non escluso
02:21possa assicurare all'Italia, negli anni a venire, nuovi splendidi successi nella disciplina.
02:28Vittoria col brivido per Jonas Vingego al Saitama Criterium 2025.
02:33Il danese, infatti, già secondo tre anni fa sul medesimo traguardo, si è imposto in
02:37solitaria nel secondo dei due eventi di novembre targati Tour de France dopo essere finito
02:41a terra nelle fasi iniziali di gara e aver rischiato, in questo modo, di chiudere anticipatamente
02:46la sua fatica nipponica.
02:48Sono semplicemente entrati in curva un po' troppo veloce e ho perso il controllo scivolando,
02:52ma non mi sono fatto male, quindi sono riuscito a rimettermi in sella rapidamente, ha fermato
02:56all'equipe.
02:57Un Vingego capace nel finale, dopo essersi avvantaggiato con Primo Shoroglic, di staccare
03:01lo sloveno e chiudere con 8 secondi di margine sul gruppo, regolato da Jonathan Milan davanti
03:06a Caden Groves.
03:07È stata una bella giornata, una bella vittoria e un bel modo per concludere la stagione, ha proseguito
03:12il vincitore dell'ultima Vuelta in Spagna. È stata una gara molto dura, molto veloce
03:16e l'atmosfera è stata incredibile. Ci sono davvero tanti tifosi qui ed è fantastico vedere
03:21quante persone amino il ciclismo in questo paese.
03:24In conclusione, è stata una bella esperienza per me tornare in Giappone, ha esclamato soddisfatto
03:29Vingego, pronto ora a prolungare il suo soggiorno in terra nipponica e vivere un'altra meritata
03:33settimana di vacanza, prima di mettersi a pensare a un 2026 per lui. Molto importante.
03:38L'anno prossimo, infatti, il 28enne di Illerslev potrebbe, qualora il tracciato del Giro d'Italia
03:43fosse adatto alle sue caratteristiche e la sua squadra dovesse dargli via libera, muoversi
03:48alla volta della Corsa Rosa per conquistare l'ultimo grande giro che manca al suo palmarès
03:52e, in questo modo, completare la tripla corona prima del suo grande rivale Tadej Pogacar, col
03:57quale poi, ancora una volta, potrebbe nuovamente incrociare la propria ruota a luglio, al Tour de
04:02France. Hanno fatto, e stanno facendo discutere, le uscite piuttosto provocatorie fatte nelle
04:10scorse ore da Roger de Vlaminck. Il grande Monsier Roubaix, oggi 78enne, non l'ha infatti
04:15mandato a dire quando ai tacuini di Et Last News gli è stato chiesto un giudizio su alcuni
04:19dei campioni che più stanno dominando la scena contemporanea, al giorno d'oggi. Tratta
04:24dei Pogacar, Mathieu Van Der Poel e Remco Evenepoel, nessuno è stato risparmiato dalle
04:28frecciate del gitano di Eclo, uno dei tre nella storia, assieme a Valloi e Merckx, capace in
04:33carriera di scrivere il proprio nome nell'albo d'oro, di tutte e cinque, le classiche monumento.
04:37Pogacar non arriva nemmeno alla caviglia di Merckx, è stato il netto parere di Dave Vlaminck
04:41sull'attuale campione del mondo. I giornalisti che osano fare questo paragone non sanno nulla
04:46di ciclismo, scrivetelo. Se oggi avessi 22 anni e corressi con Pogacar come avversario, non
04:51mi staccherebbe. Dov'è che ha recentemente distanziato Evenepoel? A Lombardia e nemmeno
04:55su una salita difficile, bravo come Merckx. Ma dai, ha affermato il belga, rivale del
05:01cannibale per alcuni anni, prima di indirizzare la sua invettiva su colui che ha proceduto
05:05sloveno nell'ultima edizione dell'Inferno del Nord.
05:08Van Der Poel è un grande corridore, ma non va forte nelle prove contro il tempo, non va
05:11forte in salita, allo sprint, non gli resta molto, vero? Io ho vinto tappe di montagna,
05:16cronometro e sapevo impormi allo sprint, dannazione, ha continuato un Dave Vlaminck, che
05:21non ha nascosto il suo disappunto nemmeno per gli atteggiamenti manifestati da Remco
05:24Evenepoel in questi anni. Buon corridore, grande cronometro, ma trovo che a volte sia un po'
05:29arrogante. Arrivare al traguardo e sollevare la bicicletta in aria è necessario? Perché
05:34non tagliare semplicemente il traguardo e godersi la vittoria? Ai miei tempi alzavo semplicemente
05:38una mano, ha evidenziato Dave Vlaminck, alla cui serie di esternazioni, forse, i diretti interessati
05:43andranno a rispondere sul campo nei prossimi mesi.