Skip to playerSkip to main content
  • 17 hours ago
“Negli ultimi trent’anni, il Valtellina Casera è passato da meno di 60mila forme marchiate a oltre 220mila. Questo dimostra quanto la denominazione di origine protetta (Dop) sia significativa per il comparto caseario della provincia di Sondrio. Per il Bitto i numeri sono contenuti, ma il valore è dato dalla sua struttura, dalla storia e dall’unicità del prodotto”. Così Marco Chiapparini, coordinatore Ctcb-Consorzio di tutela dei formaggi Valtellina Casera e Bitto, partecipando alla celebrazione dei trent’anni di attività del Consorzio.

Category

🗞
News
Transcript
00:00Il Valtellina Casera in questi 30 anni è cresciuto enormemente, siamo passati da meno di 60.000
00:11forme marchiate ad oltre 220.000, questo sicuramente fa capire quanto questa denominazione di origine
00:19protetta abbia significato per il comparto caseario della provincia di Sondrio.
00:26Il Bitto rappresenta la storia in termini proprio di cultura contadina, pensiamo all'alpeggio,
00:34pensiamo alle persone che ogni anno salgono per tre mesi in alpeggio producendo un formaggio unico
00:43e questa è sicuramente la storia di un grande formaggio. I numeri sono molto più contenuti
00:49ma il contenuto è proprio dato dalla sua struttura, dalla sua storia e da un formaggio unico.
00:56Ecco, queste sono le complementarietà di produzione del Valtellina Casera e del Bitto
01:01che rappresentano però per la nostra provincia un ruolo e un valore, un simbolo di tutta una tradizione
01:09casearia, agricola e contadina.
Be the first to comment
Add your comment

Recommended