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  • 10 ore fa
Piccoli indizi di morte è il romanzo d’esordio di Alessandro Ferranti, ospite del vodcast Il Piacere della Lettura. L'autore ci racconta la genesi del suo libro e descrive i personaggi
Trascrizione
00:00Benvenuti al Piacere della lettura, il podcast di Quotidiano Nazionale dedicato ai libri, agli scrittori, alle scrittrici e alle storie.
00:07Oggi con noi Alessandro Ferranti, benvenuto.
00:10Grazie a voi.
00:11Il libro di cui parleremo oggi è Piccoli indizi di morte, sottotitolo La prima indagine di Guido Caffè.
00:17È un giallo, è un'indagine.
00:19Ci puoi raccontare in sintesi la trama, perché è sempre un po' difficile entrare nel giallo senza fare troppi spoiler?
00:25È difficilissimo, addirittura qui ci saranno due casi da risolvere, di un giovane, un giovane di 25 anni, un ragazzo apparentemente anonimo nella periferia romana,
00:36che inizia a fare un lavoro che è molto particolare perché inizia a fare la figurazione nel cinema, perché deve superare una certa cosa,
00:45quindi si mette in gioco, ma il set porta anche un'indagine in cui lui si butta insieme a un commissario,
00:53poi ci sarà una doppia indagine e quindi si mette a fare un po' l'investigatore come supporto e come alleato di un commissario.
01:01Però lui è un ragazzo appena laureato, quindi è un personaggio che non si sa bene muovere ancora nelle classiche indagini,
01:10ma darà un aiuto perché scoprirà di avere anche una caratteristica e qui mi fermo.
01:15E qui ci dobbiamo fermare perché lo scopre un po' alla fine, diciamo, si capisce che ha una caratteristica, ma si scopre alla fine.
01:22Guido Caffè, Caffè è un cognome importante, poi tra l'altro come personaggio è anche molto particolare,
01:28usa le cravate come, eccolo, come coperta di Linus praticamente, che non può andare in giro senza cravatta.
01:34Ci parli un po' del personaggio?
01:36Allora, il personaggio, il cognome ovviamente è un cognome molto particolare,
01:41che forse chi porta questo cognome è Federico Caffè che era un grande economista,
01:46anche lì c'è un giallo perché è scomparso, quindi è un cognome particolare che io ho scelto
01:50perché ovviamente in tutti i libri si gioca su questo cognome, insomma è un cognome,
01:55qui l'ironia è facile farla e soprattutto che si ricorda.
01:58Quindi è particolare il cognome, ma è anche un po' particolare questo ragazzo perché ha una cravatta
02:04che è una coperta, abbiamo detto di Linus, perché subendo un trauma si rifugia un po' in uno scudo
02:13che è questa cravatta che lui mette sempre e che non ne può fare a meno.
02:19Sarà una cosa che lui si accorgerà, un giorno la mette perché vede una persona che ce l'ha
02:24e non può fare a meno, questo può suscitare imbarazzo ovviamente, però alla fine è la sua caratteristica.
02:31Perché poi è giovane, dobbiamo...
02:33Molto giovane, quindi un ragazzo di 25 anni che esce con la cravatta è un po' particolare,
02:38quindi comincia a non essere proprio anonimo, perché scopre di non poter fare a meno della cravatta
02:44e di avere anche altre cose.
02:45Guardo la tua cravatta, è autobiografica questa cosa?
02:48Allora, io non la metto tutti i giorni, la metto ma quando la metto mi piace e mi sento a mio agio,
02:55quindi ho scelto la cravatta perché un po' mi piace ovviamente, sì.
02:59E all'inizio vediamo Guido che fa la comparsa in un film, un film particolare perché il protagonista
03:08diciamo è Aldo Moro, però una sorta di ucronia perché Aldo Moro in realtà non è morto ma vive,
03:15che sopravvive, infatti la prima scena vediamo il cofano aprirsi e lui vivo e non morto.
03:21Come mai hai deciso di inserire Aldo Moro all'interno del tuo romanzo?
03:25Quanto è contato per te? Che cosa c'è dietro?
03:28Allora, la vicenda di Aldo Moro è una delle pagine maledettamente più interessanti della storia d'Italia
03:34ma anche all'estero.
03:35Ci sono stati ovviamente vari film su questa ricostruzione, alcuni registi hanno provato a dare il tocco da regista
03:45immaginando un Aldo Moro che o non è mai salito in quella macchina o ne esce vivo
03:51e quindi la storia d'Italia avrebbe preso un'altra strada.
03:55Quindi io ho immaginato che questo ragazzo come primo set va addirittura in Via Caetani
04:00di cui io ho avuto modo di lavorarci in un film a Via Caetani
04:04quindi con quella ricostruzione da brivido secondo me
04:08perché per chi ama la storia trovarsi dove è successo con quella Reno 4 è un evento unico
04:13quindi ho immaginato che lui fosse uno degli uomini in divisa che apre quel cofano
04:18e lì c'è ovviamente un attore che poi sarà il protagonista
04:22però penso che di aver scelto una parte che è molto particolare della storia d'Italia
04:29su cui si dibatte e quindi anche la copertina è stata scelta di una Reno 4
04:35che è entrata nell'immaginario collettivo
04:37e quindi ho voluto che questo personaggio fosse subito catapultato
04:43in quel 9 di maggio del 78 a fare quella scena lì
04:48che è appunto qualcosa in cui tanti ricordano
04:53tutti si ricordano, io non ero nato, dove erano in quel giorno preciso
04:57e quindi ho scelto quella parte lì perché secondo me è affascinante storicamente
05:03Tu scrivi, se le Brigate Rosse avessero rilasciato il prigioniero vivo avrebbero vinto, secondo te così?
05:10Non lo so ma è una tesi di molti anche all'interno delle Brigate Rosse
05:14poi io amo la storia e quindi mi piace provocare
05:18perché la storia coi secco e coi ma non si fa
05:21ma in realtà la facciamo tutti
05:22se Papa Luciani fosse stato un Papa che non campavasse 33 giorni
05:27quindi ognuno fa
05:28se Hitler non avesse invaso la Russia
05:30e per molti la vera vittoria delle Brigate Rosse sarebbero trovare
05:34un prigioniero tramortito
05:36magari pieno di sonniferi
05:37ma vivo in quella Reno 4
05:39sarebbe cambiata comunque la storia
05:40questo è senza dubbio
05:42avrebbero vinto, non lo so
05:44diciamo sono un provocatore però
05:46quindi mi piace provocare anche chi magari sostiene il contrario
05:51Ritorniamo al cinema
05:53tu lavori nel cinema
05:55quindi tu scrivi
05:57nel cinema non si sa quando si inizia né quando si finisce
06:00ed è, anch'io ho lavorato nel cinema
06:02si sa, cioè chi lavora nel cinema sa che è così
06:05che cos'è per te il cinema
06:07e perché l'hai voluto inserire in maniera così protagonista
06:12nel tuo libro
06:12allora io siccome vivo nello stesso quartiere di Guido Caffè
06:17per caso ho fatto un casting
06:19e per caso sono stato catapultato nel mondo del cinema
06:22delle figurazioni, dei piccoli ruoli
06:23anche se amavo il cinema da prima
06:25ma da spettatore
06:26quindi io lo vivo tutti i giorni
06:28vivo quegli orari
06:29e ho cercato, ho voluto portare quel mondo
06:32che per tanti è poco conosciuto
06:34perché è solamente sullo schermo
06:36ma il mondo dei tecnici, delle figurazioni
06:40è un mondo bastissimo
06:43fatto di sacrifici, di alzatacce
06:44di battaglie sindacali
06:47di cappotti l'estate e maniche corte d'inverno
06:52e quindi ho cercato di riportare quel mondo
06:54che tanti secondo me lo conoscono solo a livello
06:57a volte avendo anche dei pregiudizi su questo mondo
07:00e ho cercato quindi di far vedere anche come funziona quel mondo là
07:05che è faticoso secondo me
07:07ma è maledettamente affascinante
07:09perché la mattina ti ritrovi nel 78 a via Fani
07:13o a via Gaetani come in questo caso
07:15oppure nell'ottocento con una parrucca
07:18o vestito da medico
07:20oppure nel balo del gatto pardo
07:22è fatica però poi quando stai lì
07:25vivi in una macchina del tempo
07:27a proposito di ambientazione
07:29tu hai detto che sei nato nel quartiere di Guido
07:33tu hai narrato molto bene questo quartiere di Roma Est
07:37e tu lo descrivi
07:39multicolore, multiodore, multianimale, multietà
07:43ma senza parcheggio
07:44cioè praticamente è un quartiere multi
07:46quanto è importante l'ambientazione di questo quartiere?
07:50ci racconti un po'
07:51allora io il quartiere lo vivo
07:53ed è multi perché siamo molti
07:55cioè siamo tanti
07:55un quartiere popolare e popoloso
07:58con tutto quello che ne deriva
07:59Cinecittà ovviamente è quel cuore pulsante
08:05perché è famoso in quanto si chiama Cinecittà
08:07perché ci sono gli stabilimenti di Cinecittà
08:09ma il quartiere abita proprio
08:10perché è un quartiere popolare e popoloso
08:13dove c'è tutto
08:14dove c'è la metro
08:15però è cambiato ovviamente negli anni
08:17secondo me
08:19cioè no secondo me
08:20ho potuto fare una scelta
08:22nel senso c'è una Roma che non è solo la Roma centrale
08:24ma è la Roma quella del
08:27quella che hanno spaccato forse dell'Italia
08:31poi Guido è una famiglia di commercianti
08:33ha una tabaccheria
08:34la tabaccheria è un palcoscenico del mondo
08:39quindi in questo quartiere c'è di tutto
08:40cioè dal pensionato allo studente
08:42al pakistano
08:44quindi secondo me è una Roma
08:47che la conosciamo
08:50però bisogna anche ambientarci un personaggio
08:53perché a volte preferiamo altri quartieri
08:56invece no
08:56c'è un mondo
08:57fatto di pendolari
08:59fatto di appunto di persone popolari
09:02e che poi fa
09:03è forse l'altro protagonista del romanzo
09:06entriamo in un terzo protagonista
09:08anzi una terza protagonista
09:09femminile che è Esther Palma
09:11e proprio in questa tabaccheria
09:13conosce Guido Caffè
09:14tu scrivi in sottotitolo
09:16la prima indagine di Guido Caffè
09:17ma in realtà non fa una grande indagine
09:19è più una serie
09:21a parte la sensazione
09:22e quello che noi non possiamo dire
09:24che poi capiranno alla fine del libro
09:26però in realtà
09:27chi fa l'indagine è Esther Palma
09:30e diciamo dialoga con Guido Caffè
09:33ci puoi raccontare di questo rapporto
09:36perché noi Esther la conosciamo tramite Guido in realtà
09:38è un commissario
09:40una donna in gamba
09:42molto cupa
09:44perché scopriamo nel libro
09:47che ha purtroppo
09:48un passato pesante
09:50quindi un po' lei si riscatta con questo lavoro
09:53una donna sola
09:55che quindi si trova forse ad avere un amico
09:58con cui collabora
10:00io non ho scritto
10:03nessun capitolo ambientato
10:05dentro un commissariato
10:06quindi loro si vedono sempre fuori
10:08questa è stata una scelta
10:09dove loro si confrontano
10:12perché cercano di dedurre delle cose
10:15quindi non c'è per forza il ricorso
10:17a il DNA
10:20o ad altri tipi di indagini moderni
10:23ma mi è piaciuta l'indagine un po' all'antica
10:27quindi il confronto tra i due aiuta a mettere insieme dei pezzi
10:31e ad arrivare a una conclusione con l'aiuto della testa
10:34e si compensano
10:35quindi sono due persone che hanno tutte e due un trauma alle spalle
10:39quindi si compensano
10:41si aiutano
10:41ma sono anche molto molto diversi
10:44quindi sì
10:45la prima indagine è di Guido
10:46Guido Caffè
10:47ma in realtà
10:47a Condurle è una donna molto tosta
10:51che si trova a fare continuamente i conti con se stessa
10:56e con il proprio passato
10:58che cos'è che Esther Palma ha visto in Guido?
11:01perché nasce questa amicizia in maniera repentina
11:04eppure lei è commissario
11:06cioè che cos'è che ha visto in lui?
11:08forse quello che a lei manca
11:10perché non ha grandi amicizie
11:14quindi questo ragazzo che si interessa a un caso
11:16forse lo vede subito come alleato
11:18i colleghi non la capiscono e lui sì
11:21lancio questa provocazione
11:23quindi forse vede l'altra metà che a lei manca
11:26e inevitabilmente si aiutano
11:29ma non solo a risolvere il caso
11:31si aiutano a stare tutte e due un po' meno soli
11:34non che Guido sia solo
11:36però non può condividere con la sua famiglia determinate cose
11:39certo
11:40poi si capisce molto che lei si fida ciecamente
11:43quasi in maniera istintiva
11:46tu parli anche di amicizia nel libro
11:49è anche un libro di amicizia e scrivi
11:52abbiamo condiviso gli anni più belli e particolari della vita
11:55gli anni in cui i sogni hanno ancora tutta la forza che meritano
11:59e poi dici anche
12:00l'amico vero sa tutto perché lo intuisce
12:03vuoi parlarcene?
12:05Guido ha un grande amico che si porta avanti dalle scuole
12:08anche dal liceo
12:10poi proseguono l'università
12:11sono diversi ma anche lì si compensano
12:13non tutte le amicizie durano così tanto
12:16quindi lui ha un amico di quartiere che rimane amico
12:21c'è amicizia ma l'amicizia non è fatta di dialogo
12:25è anche un'amicizia fatta di silenzio
12:27in cui uno sa tutto quanto dell'altro
12:29e poi Nick ha ovviamente avuto una vita diversa
12:34perché è diventato genitore in un'età in cui si sogna appunto
12:38quindi è dovuto crescere prima del tempo
12:40però non si sono mai persi
12:44e non accade spesso
12:46però l'amicizia è qualcosa di fondamentale
12:50anche se ci si perde
12:51quell'amicizia nata durante l'adolescenza
12:54secondo me fa sì che anche rincontrarsi dopo anni
12:58sembra che ci sia lasciato il giorno prima
12:59perché quella è un'età in cui si condividono
13:02delle cose che rimangono lì
13:06ma segnano per tutta la vita
13:08quindi quel ruolo del suo amico Nick
13:12è l'altra grande spalla che lui ha
13:14e che non ne può fare a meno
13:16non voglio parlare dei due casi
13:20perché mi piace che il lettore riscopra da sola
13:22anche se il primo caso è immediato
13:24cioè è immediato
13:25tu scrivi
13:26il male può migliorare a unire le persone
13:29dal male può nascere il bene
13:31ma scrivi anche
13:32l'amore è l'espressione massima del bene
13:35e dove c'è il bene
13:36da qualche parte c'è anche il male a bilanciarlo
13:39parlaci di questo male così?
13:42secondo me sì
13:44perché il male c'è
13:46ovviamente
13:47poi è un giallo
13:48quindi c'è tutto il male del mondo
13:50perché ci sono i morti ammazzati
13:52però poi c'è anche la certezza
13:55che alla fine il bene
13:56in qualche modo trionfa
13:57però con un prezzo ovviamente alto
13:59perché chiaramente un'indagine
14:02si può anche portare a un risultato
14:04si acciuffa al colpevole
14:06però quel morto
14:08non ce lo ridarà nessuno
14:09quindi c'è il bene
14:13sì trionfa il bene
14:14alla fine scopriamo chi è l'assassino
14:16non spoilerò nulla
14:17perché alla fine di un giallo
14:18sappiamo chi è l'assassino
14:20però nessuno ridà
14:22quella vita
14:24quindi c'è il bene
14:26però il male è inevitabile
14:28quindi non è che tutti
14:30vissero felici e contenti
14:31impossibile quello
14:32oggi al piacere della lettura
14:34abbiamo parlato di piccoli indizi di morte
14:36di Alessandro Ferranti
14:38edito da Salani
14:39e tu Alessandro
14:40che libro ci consiglieresti
14:41per il piacere della lettura?
14:42vi consiglio il primo
14:44di una serie di gialli ambientate a Roma
14:46perché io ho il debole di Roma
14:48di François Morlupi
14:49che è Formule Mortali
14:51secondo me merita
14:52perché ci porta anche qui
14:53in un altro quartiere di Roma
14:55anche questa è una prima indagine
14:58dei cinque di Monteverde
14:59di François Morlupi
15:01che consiglio perché
15:02è molto molto intrigante
15:04grazie mille
15:05a voi

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