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https://www.pupia.tv - Roma - Interrogazioni a risposta immediata – Ministero dell’Ambiente della Sicurezza energetica
Alle ore 14.30, la Commissione Ambiente svolge interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero dell’Ambiente della Sicurezza energetica.(29.10.25)

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Trascrizione
00:00...attraverso la web tv della Camera Deputata, l'ordine del giorno rega lo svolgimento di
00:05interrogazioni e risposte mediate senza l'articolo 135 terra del regolamento, aventi ad oggetto
00:09questioni di competenza del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.
00:13Ricordo che per ciascuna interrogazione il presentatore ha facoltà di illustrarla per
00:16non più di un minuto, mentre il rappresentante del Governo ha non più di tre minuti per
00:20la risposta, successivamente l'interrogante ha la facoltà di replica per non più di
00:24due minuti, ma la prima è proprio quella della collega Mazzetti.
00:26La prima interrogazione è la 5.49.98 Mazzetti, iniziative di competenza in merito all'adeguamento
00:32degli impianti di refrigerazione alla normativa europea in materia di gas clima alteranti.
00:36Invito l'onorevole ad illustrarla. Prego.
00:39Grazie Presidente. Vice Ministro, do per letta la question time in oggetto però alcuni temi
00:47fondamentali. Come è chiaro, questo non è una direttiva ma è un regolamento, tant'è
00:53che è approvato nel marzo 2024 e già dal 2025 sarà applicativo nel nostro Paese, come
01:02tutti i Paesi della comunità europea. Ad oggi in questa Commissione non è stato mai
01:06affrontato questo tema, ma è emerso soprattutto dalle piccole e medie imprese l'esigenza di
01:11avere chiarimenti importanti, perché passare da un sistema a un altro, purché conosciamo
01:17tutto la storia ormai da oltre dieci anni degli impegni politici dell'Unione europea
01:21per abbattere il gas per il serra. È fondamentale procedere a una norma italiana che possa essere
01:31il più avvicinabile per quanto riguarda le piccole e medie imprese.
01:34Oggi ci sono tante tecnologie che sono in questa direzione, ma necessitano un cambio
01:41repentino e fare dei cambiamenti da un giorno in alto di questo sistema, purché la richiesta
01:49dell'Europa, comporta un onere importante, ma soprattutto problematiche legate anche alla
01:56formazione di coloro che dovranno installare e mantenere queste nuove tecnologie. Per cui
02:01chiede al Governo come pensa di procedere per le piccole e medie imprese ad attuare
02:06questi riferimenti.
02:08Grazie. Vice Ministro Cava, la risposta, prego.
02:10Grazie Presidente. L'entrata in vigore del nuovo regolamento UE in materia di gas flurorati
02:16usati per tutte le esigenze di refrigerazione commerciale, residenziale e industriale, stabilito
02:21obiettivi sfidanti di riduzione delle emissioni clima alteranti. Nel corso dei negoziati per la
02:26definizione della nuova normativa, la posizione dell'Italia era rivolta a contenere gli
02:31effetti negativi dei nuovi obiettivi sul tessuto industriale e commerciale nazionale.
02:36Il risultato è stato un compromesso che da un lato stabilisce un progressivo abbandono
02:40del gas clima alteranti e dall'altro prevede meccanismi volti ad accompagnare la transizione
02:46verso gas alternativi, utili a non danneggiare la competitività delle imprese nazionali di
02:51settore. Ne è un esempio la deroga che la Commissione europea ha di recente concesso su richiesta
02:57dell'Italia rispetto all'entrata in vigore dei nuovi divieti di utilizzo del gas refrigerante
03:02per alcune tipologie di macchine da gelato, nel cui settore l'Italia è in discusso leader
03:07globale. Il regolamento ha infatti consentito all'Italia di posticipare l'utilizzo di determinate
03:12sostanze alternative, così da consentire all'industria nazionale di portare a compimento i copiosi
03:17investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo. L'Italia è già da tempo leader mondiale in settori
03:23cruciali per la refrigerazione, in particolare in quelli industriale e commerciale, con la
03:29presenza di imprese operanti nelle alternative agli attuali gas refrigeranti in grado di offrire
03:36prodotti e servizi di altissimo livello e perciò ai vertici mondiali dei rispettivi
03:40mercati. Peraltro, già oggi, la gran parte dei nuovi supermercati e centri commerciali italiani
03:45ha abbandonato l'utilizzo di gas refrigeranti in favore di gas alternativi, quali la CO2, il
03:51propano e l'ammoniaca. Nelle ultime settimane, il Mase, in qualità di autorità nazionale
03:56competente, ha attivato le procedure di adeguamento della disciplina italiana, le modifiche introdotte
04:02dal nuovo regolamento europeo e dai successivi regolamenti esecutivi approvati dalla Commissione
04:06europea, in particolare con gli operatori di settore, sono in corso di consultazione ai
04:13nuovi schemi di accreditamento, certificazione e formazione. Essi andranno ad impattare sulle
04:18competenze le professionalità di decine di migliaia di imprese e installatori che progressivamente
04:23dovremmo essere in grado di utilizzare le sostanze alternative agli attuali gas refrigeranti.
04:29Inoltre, sono in fase di redazione le proposte di modifica da portare al DPR 146 2018 per
04:35l'adattamento alle novità legislative introdotte a livello comunitario. Una volta redatta, la proposta
04:41verrà portata in consultazione associazione e stakeholders di settore. L'obiettivo è di
04:46condividere le strategie e gli strumenti utili e opportuni per conseguire gli obiettivi
04:50comunitari nel rispetto alle prerogative e delle caratteristiche delle imprese nazionali.
04:55Sul tema del contrasto all'illegalità è ben noto il ruolo crescente dei traffici illegali
05:00in concomitanza con la decisione europea di ridurre l'utilizzo dei gas in tempi molto
05:04ristretti. Il Ministero ha perciò avviato la consultazione di un tavolo di coordinamento
05:09delle attività di controllo con l'Agenzia delle Dogane e i competenti nuclei dei carabinieri
05:14del Nipaf e del NOE e con il supporto della Guardia di Finanza. Il forte incremento delle
05:18attività di controllo sul territorio conseguito ha portato il sequestro di ingenti quantità
05:24di gas rifrigerante illegale. In fitne è utile ramentare che i competenti uffici del
05:30Mase mantengono uno stretto contatto e continuativo con tutte le imprese e le associazioni di settore
05:35al fine di sopportare il loro lavoro e garantire una transizione equa e sostenibile sotto il profilo
05:40ambientale ed economico.
05:42Grazie. Collega Mazzetti per la replica.
05:45Sì, grazie Vice Ministro per l'esaustiva e interessante relazione alla mia question time
05:52e alla sua risposta. Certo è una cosa che da anni è conosciuta e che dovevamo fare queste
05:58considerazioni e che dovevamo arrivare a un certo punto da limitare o abolire completamente
06:06tutto quelle che sono l'EF gas e nel 2024 il nuovo regolamento lo ha stabilito. Naturalmente
06:13poi essendo un regolamento entra in vigore automaticamente in tutti i paesi europei e non devono essere
06:21apportate atti tali da poter decreti nazionali attuativi come nel caso in cui fosse stata una
06:30direttiva. Sicuramente è un passo importante, un cambio culturale fondamentale, tecnologie
06:37che cambiano in modo importante che sicuramente oltre a tutto il tema della formazione dovrà
06:46essere fatto per le piccole e medie imprese sono anche un costo importante da sostenere,
06:51un costo che sicuramente va a gravare tutte quelle che sono le piccole e medie imprese italiane
06:57in vari settori che la maggior parte diciamo legate ai refrigeratori che già hanno diciamo
07:03delle criticità importanti per l'abbassamento del consumo di beni alimentari. Per cui va bene
07:10siamo soddisfatti di questa interpretazione, di questa prontezza nel fare anche tutte queste
07:16tavole di sistema nel settore ma dobbiamo sicuramente garantire non aumento di costo o tassazione
07:25perché poi si parla anche di tassare per ciascuna tonnellata di CO2 che viene consumata in più
07:31di gas ed anche questo è una preoccupazione del settore ma soprattutto dobbiamo tutelare
07:39tutto questo apparato e essere consapevoli che la maggior parte delle piccole e medie imprese
07:46che tratta queste tecnologie a oggi non è diciamo, mi passo il termine, regolamentato
07:52in base alla ultima legge europea e tempi e modalità sicuramente sono un carico importante
07:58che dobbiamo valutare e anche magari pensare se non poter istituire a livello legge di bilancio
08:07dei bonus indicativi per chi lo fa in tempi e modalità più coerenti alla legge.
08:16Grazie a lei. Andiamo alla 5. 4594 Lampis.
08:19Lamenti in ordine alla procedura di adozione dello Statuto del Parco Geominerario Storico
08:23ed Ambientale della Sardegna. Invito all'onorevole Lampis a illustrare l'interlocazione. Prego.
08:27Grazie Presidente. Come è noto il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna
08:32rappresenta o dovrebbe potrebbe rappresentare un presidio istituzionale utile allo sviluppo
08:38di un'area che copre oltre 80 comuni dell'isola e su cui da diverso tempo però si registrano
08:45mancanze, lacune, ritardi. Soprattutto registriamo la responsabilità della Regione Sardegna che
08:55in tutti questi mesi ha di fatto bloccato tutto l'iter di revisione dello Statuto
09:02utile poi alla nomina degli organi di governance, siano essi commissariali oppure un Consiglio
09:08di amministrazione. Quindi si tratta di capire oggi quale sia lo stato dell'arte perché naturalmente
09:15ci risulta già che il Ministero e il Governo abbiano assunto tutte le iniziative di competenza
09:22ma non si capisce invece quali siano i ritardi motivati della Regione.
09:27Grazie. La risposta è il Vice Ministro. Prego.
09:31Grazie Presidente. Come noto il Parco Geo Minerario Storico Ambientale della Sardegna
09:36è stato istituito con decreto ministeriale 16 ottobre 2001 dell'allora Ministro dell'Ambiente
09:41e tutela del territorio Ora Mase. La gestione del parco è stata fidata a un apposito consorzio
09:46avente la personalità giuridica di diritto pubblico e autonomia ordinamentale, normativa,
09:51amministrativa e finanziaria. Con DM del 2 febbraio 2007 sono stati sciolti gli organi
09:57del consorzio e è stato contestualmente nominato un commissario straordinario con potere di attuare
10:01tutti gli atti necessari ed assicurare il regolare svolgimento delle attività di competenza a suo
10:07tempo del consorzio. Successivamente con decreto 244 dell'8 settembre 2016 sono state apportate
10:14delle modifiche al decreto istitutivo e con delibera 3 del 17 gennaio 2017, ratificata
10:20con delibera 3 del 21 giugno 2018, è stato approvato un nuovo schema di statuto, così
10:25come è risultato alla conferenza di servizi decisoria tenutasi in marzo 22 2016 tra le
10:32amministrazioni costituenti e il consorzio. Con decreto 81 del 16 febbraio 2022 del Ministero
10:39della Transizione Ecologica, di concerto con il Ministero della Cultura, dell'Università
10:42Ricerca ed intesa con il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, è stato nominato
10:47un commissario straordinario più volte prorogato e il cui incarico è venuto a scadere definitivamente
10:52il 15 agosto 2025 ed è in corso l'iter per l'acquisizione dell'intesa sul nominativo
10:57del commissario straordinario. Il Parco, con delibera 27 del 26 giugno 2023, ha trasmesso
11:04lo schema del nuovo statuto del Parco, la cui adozione è subordinata alla definitiva approvazione
11:10da parte del Mase ed intesa con la Regione Sardegna. Questo Ministero, dopo la verifica
11:15degli atti sulla base delle indicazioni formulate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze,
11:19ha trasmesso alla Regione Sardegna il 23 gennaio 2024 lo schema di statuto e lo schema
11:25del decreto di approvazione dello stesso al fine di acquisire l'intesa, così come previsto
11:30ai sensi dell'articolo 15,3 del decreto di modifica del decreto istitutivo del Parco.
11:35Considerato il lasso di tempo trascorso, senza riscontro alcuno da parte della Regione,
11:40il Mase, in data 6 ottobre 2025, ha inviato una nuova richiesta alla Regione Sardegna al
11:45fine del rilascio dell'intesa, onde perfezionare l'iter di approvazione dello statuto del Parco.
11:52Collega Lampis.
11:53Ringrazio il Vice Ministro per aver puntualmente ripercorso la storia che purtroppo caratterizza
12:01negativo, come dicevo prima, le mancanze della Regione Sardegna. È inammissibile, è inaudito.
12:09Si tratta di un comportamento che fa venire meno la leale collaborazione istituzionale,
12:15quindi c'è una richiesta del 2024, del gennaio 2024, a cui ancora non si è dato riscontro.
12:21Grazie per questa nota di sollecito del Sì a ottobre 2025. Se oggi il Parco Geominerario
12:28Storico e Ambientale della Sardegna non ha una governance, è colpa della Giunta regionale
12:33Sarda che non si sa per quali motivi, non intende, fino ad ora o perlomeno non ha reso
12:39questo parere, questa intesa. Quindi naturalmente utilizzeremo tutti gli strumenti nella nostra
12:44disponibilità per denunciare questo tipo di comportamento affinché nel più breve tempo
12:48possibile questa problematica possa trovare soluzione. Grazie.
12:52Grazie a lei. Passiamo ora alla 5.4595 Zinzi, iniziative concernenti alla realizzazione
12:57di impianti fotovoltaici sul territorio, con specifico riferimento al progetto di impianto
13:01fotovoltaico di Trofarello. Invito l'onorevole Maccanti, in qualità di confirmatario, all'illustrarla.
13:07Prego. Grazie Presidente, Vice Ministro. Nella mia provincia, la provincia di Torino,
13:13assegnatamente nel comune di Trofarello, sta destando forti e devo dire anche con divisibili
13:19preoccupazioni la valutazione da parte di RFI Italfer della realizzazione di un progetto
13:25di un impianto fotovoltaico su un'area abbastanza grande dove insistono peraltro anche terreni
13:30agricoli di pregio. Come lei ben sa, la Regione Piemonte, ma tutte le regioni, hanno oggi le
13:35mani legate a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del 14 luglio scorso, ma
13:40anche a seguito delle recenti pronunce del Tarlazio. C'è una situazione di incertezza
13:45normativa e vista anche la sua personale sensibilità su questo tema, noi con questo question time
13:51vogliamo proprio chiedere indirizzi chiari al Governo per limitare, come lega lo diciamo
13:57chiaramente, il proliferare, anzi l'invasione di impianti fotovoltaici, soprattutto su terreni
14:02agricoli di pregio e per tutelare così la nostra agricoltura, le nostre produzioni e
14:07il nostro paesaggio rurale.
14:09Grazie, Vice Ministro.
14:11Risposta.
14:13In merito al quesito posto è necessario precisare che il nuovo quadro normativo regolatorio
14:19che si sta implementando in materia di aree idonee e zone di accelerazione è certamente
14:22finalizzato a garantire lo sviluppo di investimenti in nuova capacità rinnovabili e il raggiungimento
14:27e gli obiettivi fissati nel Piano Nazionale Integrato dell'Energia e del Clima, il PNIEC,
14:32salvaguardando al contempo gli elementi identitari del nostro Paese.
14:36Compito delle Regioni è quello di agevolare il proponente nella scelta dell'area ove collocare
14:41l'impianto ai fini dell'ottenimento e del titolo autorizzativo, ma non è possibile che
14:45il legislatore preveda ex ante l'esito dei procedimenti di permitting e dunque un accoglimento,
14:51un diniego automatico del titolo in funzione dell'area su cui gli impianti saranno realizzati.
14:56Le valutazioni sono infatti nella titolarità degli enti preposti al rilascio del titolo
15:00abilitativo, che dovranno in ogni caso svolgere le dovute istruttorie secondo i dettami della
15:05normativa vigente in materia. Si rappresenta infine che il Ministero in esito le pronunce
15:10del TAR in relazione ai ricorsi avverso il DM 21 giugno 2024 sta lavorando insieme agli altri
15:16ministeri coinvolti con una nuova disciplina sulle aree idonee, che in ogni caso otterrà conto
15:21del principio di tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, della qualità dell'area e dei
15:25corpi idrici e delle aree agricole, con particolare rigardo a quelle di pregio e delle aree forestali.
15:30In definitiva, il nuovo quadro valorizzerà i principi di contenimento del consumo di sole
15:35e dell'impatto paesaggistico ambientale, comprese le esigenze di qualità dell'area,
15:40contemperando i medesimi con la necessità di raggiungere gli obiettivi energetici che
15:44riguardano all'orizzonte temporale 2030.
15:47Grazie, con le mancanti, prego.
15:51Grazie Vice Ministro, noi la ringraziamo naturalmente per la risposta che va esattamente nella direzione
15:57del nostro question time. È quello che chiediamo al Governo, cioè di lavorare tutti i ministri
16:02competenti per poter individuare le aree idonee tenendo conto anche e soprattutto delle esigenze
16:08del territorio e soprattutto della nostra produzione agricola. Io ringrazio lei e devo dire con grande
16:14chiarezza ringrazio anche tutto il gruppo Ferrovie dello Stato e il gruppo RFI con il
16:19quale noi siamo in contatto assolutamente quotidiano rispetto anche alla situazione del
16:24Comune di Trofarello. Per esempio, rispetto all'area inizialmente individuata, noi siamo
16:28molto soddisfatti rispetto a un'area che doveva essere di 90 ettari, noi siamo molto soddisfatti
16:33del fatto che quest'area verrà in realtà estremamente limitata, probabilmente intorno ai 10-15
16:39ettari e soprattutto stiamo agevolando, e devo dire in questo il gruppo Ferrovie dello
16:44Stato e anche RFI ha risposto in maniera eccellente, un dialogo con il territorio e un dialogo con
16:51il Sindaco. È chiaro che la recente sentenza, come dicevo del Consiglio di Stato, che ha
16:56proprio vanificato una delibera adottata dalla Regione Piemonte e dall'assessore della Lega
17:01Matteo Marnati, ci ha messo un po' in apprezzione, anche perché noi, come crediamo anche lei, riteniamo
17:07che alcune decisioni debbano essere proprio in capo agli enti locali e alla Regione Piemonte
17:11e alle Regioni, proprio per evitare situazioni di questo genere. Siamo quindi fiduciosi, ovviamente
17:18siamo a fianco del territorio perché le interlocuzioni con RFI consentano la realizzazione di un impianto
17:24che tenga conto di queste caratteristiche e soprattutto attendiamo criteri certi da parte del Governo
17:30su cui lei oggi ci ha rassicurati. Grazie.
17:32Grazie, collega. Andiamo alla 54596 Morfino. Iniziativa di competenze in merito alla procedura
17:38di valutazione di impatto ambientale via relativa all'impianto agrivoltaico di Mulazzano.
17:46Invito l'onorevole Barzotti, in qualità di confermataria, ad illustrare l'interrogazione.
17:50Prego, collega.
17:50Grazie, Presidente. La società 7SRL ha presentato un'istanza per la realizzazione nel comune di Mulazzano,
17:58nella mia provincia, in provincia di Lodi, di un progetto per la realizzazione appunto
18:03di un impianto agrivoltaico avanzato. In particolare parliamo di un impianto di 116 ettari,
18:08si tratta di quasi 200 campi da calcio di estensione. Evidentemente ci sono moltissime criticità
18:15e serve un'attenta valutazione in merito alla compatibilità ambientale di questo impianto
18:22insieme con anche altri impianti, quindi valutazioni anche cumulative, per capire se c'è o meno
18:28la conformità alla normativa nazionale e alla normativa europea, anche considerato appunto
18:35il tema della vacazio legis sulle aree idonee. Per cui noi interroghiamo il Governo per sapere
18:41quali intendimenti abbia rispetto a questo impianto e come possa assicurare ovviamente la tutela del territorio,
18:48del paesaggio, la tutela ambientale e la tutela anche sociale dei cittadini che chiaramente
18:54non vogliono impianti di questa estensione e di questo tipo. Grazie.
18:58Grazie a lei. La risposta è il Vice Ministro. Prego.
19:01Grazie. In merito al quesito, si rappresenta che a seguito alla trasmissione dell'istanza del mese di dicembre 2024
19:08e delle successive integrazioni, il 24 febbraio scorso è stata avviata la procedura di valutazione
19:12di impatto ambientale con la comunicazione di procedibilità alla società proponente e agli enti coinvolti
19:17nel procedimento. Nell'ambito della procedura suddetta, che risulta non essere ancora in corso,
19:22si stanno affrontando tutte le argomentazioni evidenziate dall'interrogante, poiché le stesse
19:27sono già state sollevate dai soggetti coinvolti e riscontrate dalla società proponente.
19:33Nel premettere che, secondo quanto indicato al proponente, l'impianto in parola ricade in aree idonee,
19:39secondo la definizione dell'articolo 20,8 del Decreto legislativo 199 del 2021,
19:45si forniscono di seguito le ulteriori dettagli in merito alle problematicità evidenziate
19:51nell'interrogazione. Le criticità ambientali sono connesse alla continuità dell'impianto
19:56con le zone speciali di conservazione e di protezione speciale, citate dalle interroganti,
20:01afferretti alle reti Natura 2000. A riguardo si rappresenta che nel giugno scorso
20:06il proponente ha trasmesso l'integrazione e il riscontro alle richieste attinenti presentate
20:10dalla provincia di Lodi. Il procedimento è comunque integrato con il format di supporto
20:15screening Vinca. Il progetto, infatti, non ricade neppure parzialmente all'interno delle aree protette,
20:21ma gli impianti potrebbero interferire con la ZPS, le Garzaie del Parco Adda Sud,
20:26e ZSC, Garzaie del Mortone, distanti due chilometri dal sito.
20:31Le criticità paesodigistiche riguardavano l'estensione dell'impianto,
20:35superiore rispetto all'abitato dei comuni limitrofi, con potenziale sottrazione e destrutturazione
20:41del terreno agricolo. A tale proposito, con le osservazioni dello scorso giugno,
20:45il soggetto proponente ha fornito riscontro alle osservazioni formulate nel mese di marzo
20:50dell'ente gestore del Consorzio di Bonifica Muzza e Bassalodigiana, relativamente anche
20:56all'eventuale interferenza con il reticolo irriguo locale. Il proponente ha perciò dichiarato
21:01di aver condiviso e riformulato il progetto secondo i suggerimenti e le richieste dello stesso
21:05Consorzio di Bonifica. In ordine alla criticità archeologica legata alla presenza dei rinverimenti
21:10storici nell'area, nell'integrazione acquisita nei mesi di marzo e di giugno scorso, il soggetto
21:15proponente ha dato riscontro alle integrazioni richieste rispettivamente dalla provincia di
21:19Lodi e Regione Lombardia. Inoltre, con integrazione spontanea dello scorso mese di gennaio,
21:26il proponente ha trasmesso la nota della pertinente sovrintendenza, secondo cui, fino a quel momento,
21:30l'area non risultava interessata da procedimento di tutela. Infine, riguardo alla carenza di
21:35alternative progettuali, risulta che queste siano state analizzate dal proponente nello
21:40studio di impatto ambientale. Oltre all'alternativa 0, sono riportate altre tre alternative di progetto,
21:47di cui la prescelta è la numero 3. Tutto ciò premesso, si conferma che la valutazione conclusiva
21:52verrà in sede di scrittoria tecnica svolta alla Commissione Tecnica PNIEC-PNRR, competente
21:57per il progetto in esame, nonché dal Ministero della Cultura, al fine dell'espressione dei
22:02relativi pareri e dell'eventuale conseguimento del provvedimento di via. Allo stato attuale
22:08non sono state formulate ulteriori richieste di integrazione documentale. La provincia di
22:13Lodi ha espresso parere negativo, mentre non risulta pervenuto il parere del Ministero
22:17della Cultura. Collega Barzotti, prego. Grazie, Presidente. Non posso ritenermi assolutamente
22:29soddisfatta di questa risposta, perché innanzitutto vorremmo capire quando si ha intenzione di emanare
22:35il testo normativo sulle aree idonee, ma poi anche laddove verrà identificato questo testo,
22:41come sarà possibile integrare un progetto di questo tipo con la questione delle aree idonee,
22:49che mi permetto di dire non solo aree idonee, ma anche dimensioni idonee. Perché se parliamo
22:54di 116 ettari, quasi 200 campi da calcio, addirittura, come giustamente ha ricordato
23:02lei, l'estensione dell'impianto è addirittura più grande dei comuni limitrofi. Ci rendiamo
23:07conto di un qualcosa che impatta in modo devastante sul territorio. Quindi io penso
23:13che il ragionamento debba essere un attimo diverso, le questioni vadano nettamente ridimensionate.
23:20Consideriamo che parliamo di Lombardia, che è uno dei posti più inquinati d'Europa. Parliamo
23:25di una zona, l'Italia, che per l'inquinamento previsto in quella zona è già sotto procedura
23:32di infrazione europea per due procedure, in particolare nel 2025. Quindi io penso che questa
23:39procedura debba essere attenzionata e assolutamente determinare tutte le misure necessarie per
23:48limitare l'impatto di un impianto di questo tipo. Non stiamo parlando evidentemente di
23:54transizione ecologica, Presidente, con impianti di questo tipo, ma parliamo di speculazione.
24:00Grazie, grazie collega. Chiaro che un intervento legislativo è sempre più urgente su questa
24:08vicenda. In Commissione Ambiente ormai siamo arrivati a redderazione. Sì, perché è sempre
24:14così, ma 116 ettari con queste dimensioni non è proprio immaginabile, non è pensabile.
24:2245,97 Simiani, intendimenti relativi alle misure da finanziare con le risorse del Fondo
24:26Sociale per il Clima FSC. Invito l'onorevole Simiani a leustare l'interrogazione. Prego,
24:31collega.
24:33Grazie, Presidente. Saluto la Vice Ministra Gava. Nel regolamento comunitario del 2023,
24:43la legge 95, che ha istituito il Fondo Sociale Clima, proprio quello che regola il periodo
24:52dal 2026 al 2032, con l'obiettivo di sostenere tutta la parte dell'estensione del sistema di
25:00scambio delle quote ETS, ma soprattutto che andrebbe a attenuare gli effetti economici e
25:08sociali derivanti proprio all'estensione delle emissioni stesse, insomma dell'ETS2. Noi
25:16chiediamo in questo momento al Governo, in base anche a quello che è successo il 9 ottobre
25:22del 2025, dove la Commissione ha pubblicato un pacchetto di orientamenti operativi per
25:29stilare i piani, un punto cruciale di tale linea. Infatti noi pensiamo che questo legame
25:34che oggi serve proprio per attenuare anche i riflessi dell'ETS2 sia importante capire quali
25:43possono essere gli elementi da dover inserire nel piano stesso. Ecco perché noi crediamo
25:49da parte del Partito Democratico quali possono essere questi tipi di interventi, soprattutto
25:55come il regolamento dice sulla questione della casa e sulla questione della mobilità. Vi
26:02ricordo che in questo momento nella legge di bilancio l'articolo 133 indica chiaramente
26:11la possibilità di attivare le risorse, ma se oggi non c'è il piano non capiamo come
26:17possono essere indirizzate risorse importanti. Si parla di quasi 9 miliardi.
26:22Grazie. Grazie Vice Ministro per la risposta. Grazie.
26:27Grazie. In merito alla questione poste si rappresenta che il Fondo Sociale per il Clima
26:31costituisce uno strumento di intervento di primaria rilevanza, volto ad assicurare una transizione
26:36equa e inclusiva, mitigando gli effetti economici e sociali connessi all'estensione del sistema
26:41di scambio delle quote di emissioni in settori al trasporto su strada e dell'edilizia, ossia
26:45il cosiddetto ETS2. A riguardo si conferma che l'impianto delle quattro linee di intervento
26:51destinate a costruire l'architrave strategica del piano nazionale, in coerenza con gli obiettivi
26:57dell'Inate del Regolamento 2023-955, con le priorità individuate a livello nazionale e europeo
27:03in materia di decarbonizzazione, inclusione sociale e riduzione della vulnerabilità energetica
27:08dei cittadini e delle imprese. In merito all'eventualità di un rinvio
27:12dell'ETS2 si precisa che la vigente direttiva europea di riferimento prevede che entro il
27:1715 luglio 2026 la Commissione pubblica un avviso di circa il verificarsi nel periodo
27:241 gennaio al 30 giugno 2026 di condizioni di prezzo del gas o del greggio particolarmente
27:30elevate. Il verificarsi di tali condizioni metterebbe in moto un meccanismo di salvaguardia
27:35per evitare che l'introduzione dell'ETS2 possa aggravare situazioni di crisi energetica caratterizzate
27:40da prezzi eccezionalmente elevati dalle materie prime.
27:44L'eventualità determinerebbe il rinvio dell'ETS2 al 2028 con impatto diretto e significativo
27:50sull'operatività del Fondo Sociale per il Clima, la cui entrata in funzione è strettamente
27:55connessa all'avvio dell'ETS2. In caso di rinvio al 2028 le predette quattro linee di
27:59intervento verrebbero inevitabilmente posticipate al 2028 e conseguentemente si ridurrebbero
28:05le risorse a disposizione degli Stati membri per sostenere famiglie e imprese vulnerabili
28:10nella transizione energetica. Il regolamento 2023-955 prevede che gli Stati membri indichino
28:18nei propri piani le conseguenze di eventuali rinvii nell'attuazione dell'ETS2.
28:22Nella predisposizione del Piano Sociale per il Clima, da trasmettere alla Commissione
28:27europea ai fini dell'approvazione, il Governo italiano sta perciò elaborando due differenti
28:31scenari. Quello relativo all'avvio dell'ETS2 nel 2027 con una dotazione piena di risorse,
28:37quello alternativo correlato al rinvio dell'ETS2 nel 2028 con una dotazione ridotta di risorse
28:42e la conseguente rimodulazione temporale e quantitativa delle misure degli interventi previsti.
28:48In relazione alla posizione espressa in sede europea circa l'opportunità di procedere
28:52a una revisione del sistema ETS2 richiamata dagli interroganti, si rappresenta che il Governo
28:57italiano segue con la massima attenzione all'evoluzione del relativo dibattito.
29:02Si evidenzia altresì che la Commissione europea ha recentemente presentato un pacchetto organico
29:06di misure volto garantire la stabilità del mercato ETS2 e anticipare la disponibilità
29:12delle corrispondenti risorse finanziarie. Le proposte in parola non contemplano un rinvio
29:17dell'entrata in vigore del sistema, bensì introducono meccanismi di maggiore flessibilità
29:21e stabilità gestionale, tali da consentire agli Stati membri di elaborare attuari e rispettivi
29:27piani sociali per il clima sulla base di scenari programmatori differenziati, tenendo debitamente
29:33conto di eventuali condizioni di mercato sfavorevoli. In tale contesto il Governo ribadisce la necessità
29:39di mantenere un approccio pragmatico e proporzionato che salvaguardi congiuntamente la stabilità sociale
29:44e la credibilità del percorso di transizione verso la decarbonizzazione. In tale senso
29:49pare prioritario assicurare adeguate misure di tutela a favore di soggetti più vulnerabili,
29:54preservando al contempo il consenso pubblico verso le politiche climatiche europee, elementi
29:59entrambi imprescindibili per garantire la piena riuscita e sostenibilità nel lungo periodo
30:03del processo di transizione.
30:06Grazie. Collega Simiani.
30:08Sì, grazie Presidente, ringrazio la Vice Ministra. Logicamente il momento è molto particolare
30:15e molto importante, perché qui si parlano di tanti soldi e soprattutto di poter attivare
30:21velocemente i percorsi di efficientamento energetico, di abbassamento delle emissioni,
30:27ma soprattutto di un sistema che regga anche dal punto di vista sociale. Noi siamo d'accordo,
30:31ci mancherebbe, ma io parlerei di revisione, no di rinvio, perché la revisione ci permette
30:37di poter intervenire e di attutire magari alcuni aspetti del processo di transizione,
30:44ma noi oggi rischiamo di far arrivare meno risorse al nostro Paese. Noi dobbiamo tentare
30:52fino in fondo di poter riuscire a garantire un processo, diciamo, positivo di questa transizione.
30:59Non possiamo subire, perché tanto arriverà comunque, sicché noi dobbiamo accelerare fortemente
31:07le interlocuzioni con l'Europa perché si attivi una revisione, io su questo abbiamo ragionato
31:13anche con il gruppo dell'Europa parlamentare del nostro partito, proprio per capire come possiamo
31:20integrare alcuni elementi anche di, diciamo, di miglioramento del piano stesso.
31:26Ecco, che credo è dell'attivazione? Ecco perché credo che oggi noi abbiamo una legge
31:33di bilancio, abbiamo un articolo che comunque attiva quel procedimento, cerchiamo di arrivare,
31:41è questo che è il nostro auspicio e noi combatteremo per questo anche dal punto di vista
31:45politico perché si arrivi a quel periodo in cui si possa in questo lato garantire quelle
31:53risorse per l'efficientamento energetico e per la mobilità del nostro territorio,
32:00del nostro Paese. Perché crediamo che su questo tema non si debba assolutamente scherzare,
32:04ma si debba assolutamente intervenire. Grazie.
32:07Grazie a lei, si è concluso lo svolgimento dell'interrogazione e risposta immediata,
32:11la seduta è tolta? Grazie Vice Ministro.
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