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Sport
Trascrizione
00:00E buongiorno a tutti, Gaiole e Inchianti, siamo alla 28esima edizione dell'Eroica,
00:15la manifestazione più importante e più caratteristica del ciclismo italiano.
00:20Sono Davide Ferrario, andiamo a vedere cosa succede.
00:30Giancarlo Brocci, che è l'inventore dell'Eroica, di cui siamo alla 28esima edizione,
00:40noi lo ringraziamo per aver avuto il tempo e la disponibilità da regalarci,
00:45perché so che sei pieno di impegni, essendo un po' una star dell'Eroica e anche di Gaiole,
00:53che è la città in cui sei nato.
00:55So che ci tieni molto al tuo territorio, hai raccontato quanto è importante,
01:00per veicolare le bellezze di questi paesaggi nel mondo.
01:07Che cosa succede di nuovo all'Eroica quest'anno, che non ha bisogno di presentazioni,
01:12è una tradizione che continua nel tempo.
01:17Che cosa succede di nuovo quest'anno?
01:19Succede di nuovo che si rinnova un miracolo, perché tale va considerato il fatto che
01:26un mare di gente torni in questo piccolo paese, è diventato sempre più grande nell'immaginario mondiale, davvero.
01:34Insomma, pensiamo ai numeri, ai 9.000, di cui il 40% straniero da tutto il mondo.
01:39Qui davanti abbiamo lo stand di Eroica Japan, come si vede.
01:43E ieri tra l'altro mi hanno dato questo libro, perché in Giappone fu la prima edizione nel 2013
01:51che andammo fuori da Gaiole.
01:53Poi ci siamo andati in molte altre occasioni, anche nel resto d'Italia, anche in Europa,
01:59però la prima volta facemmo uno sbarco che era un po' sulla Luna,
02:03uno sbarco davvero su un altro pianeta, perché Giappone per molti motivi,
02:08anche per il fatto che loro per molto tempo bici su strada non ne facevano.
02:15Andammo là, ecco, e trovarli qua, aver dato a tutti loro un'occasione per condivisione di valori
02:23e di ritrovarsi come una specie di Woodstock annuale, credo che sia un grandissimo orgoglio
02:30e un titolo di merito non da poco.
02:32Però guarda, io ti voglio dire, ma realmente, non per tirarsela,
02:40che al di là dei numeri che sono impressionanti, che sono, come dice il nostro responsabile Matteo Zazzera,
02:47e anche la testimonianza dell'unica idea sportiva italiana esportata all'estero,
02:52quindi un format che portiamo in giro per il mondo,
02:56ma io parlo sempre, prima di tutto, della qualità di queste persone.
03:01Cioè i numeri si fanno in tantissimi modi e in tantissimi eventi.
03:05Qui c'è una qualità umana nettamente, mi sento di dire nettamente,
03:12ogni giorno che passa e ogni telegiornale che ascolto nettamente è superiore.
03:17Perché qui, appunto, perché certi valori sono vissuti, sentiti,
03:22c'è l'affetto nei confronti di due generazioni che ci hanno trasmesso questa passione per la bicicletta,
03:28per i territori.
03:30Quindi c'è qui, mediamente, una qualità, una caratura umana superiore.
03:37E questo ti fa sentire bene, questo ti fa aprire al sorriso, al rispetto,
03:43alla amicizia che si instaura.
03:45Qui ci sono persone che una volta che sono arrivate tornano ogni anno
03:49perché rinnovano in qualche modo la loro voglia e la loro fiducia nel futuro,
03:57e ricariano le pile.
03:59È un modo per ritrovare le endorfine che ti servono per affrontare
04:05questo cavolo di mondo ignobile per troppi aspetti.
04:10Ecco, qui c'è tanto sorriso.
04:12Infatti, in conferenza stampa si è parlato molto del concetto della fatica, no?
04:19Perché è importante la fatica?
04:21In questo periodo dove uno, forse, viviamo in un'epoca in cui uno cerca sempre di evitarla, no?
04:28La fatica.
04:31Ma è importante proprio per Codesto, perché ormai non si forma e non si abitua più
04:35uno dei nostri bambini, che nascono sempre meno e con sempre più nonni,
04:40perché sono famiglie che ormai sono aperte, allargate, divise e quindi si fa sempre di tutto
04:48per preservare, no?
04:50Non si formano più anticorpi alle difficoltà, per cui qualsiasi cunetta viene spianata
04:55dalla famiglia, dal nonno, da qualsiasi altro perché tutto sia vissuto il più facilmente possibile.
05:03Ma guardate, noi si sta perdendo le prove vere, no?
05:11Cioè non si ha più fame davvero, non si ha più sete davvero, è tutto a portata di mano.
05:16Non si ha più sonno davvero, nel senso che viviamo più di nevrosi e di fatia.
05:21Poter toccare con mano quanto è bello anche avere fame davvero, avere sete davvero, misurarsi
05:30con i propri limiti.
05:31Questo ridà un'idea e intanto crea autostime.
05:37Il gusto dell'impresa sta a ricollegare il fatto che te comunque devi darti un obiettivo
05:44e devi lavorare per raggiungerlo.
05:47In queste due frasi, fondamentalmente, la bellezza della fatica e il gusto dell'impresa,
05:53c'è una filosofia profonda e a me è piaciuto tanto, per esempio,
05:58reinsegnare ai ragazzi, ai giovani, che sono proprio quelli, hanno il frigorifero pieno,
06:02hanno il babbo, il nonno, quando gli chiedono tre soldi, non ce n'è tre, ce n'è cinque.
06:10Tutto a disposizione, non è così che ci si abitua a vivere.
06:13Alle prime difficoltà si rischia di...
06:15È una metafora della vita, sostanzialmente, l'eroica, che credo che sia anche il motivo
06:20del grande successo ed è un messaggio bellissimo questo.
06:24Tu prima hai nominato Woodstock, siccome io faccio il musicista e loro di bike lo sanno,
06:28infatti mi hai detto che tu suoni e allora io ti chiedo, la tua vita da musicista,
06:35in che modo, non so se ha senso questa domanda, ma in che modo si incastra con il tema dell'eroica,
06:42della fatica? Perché io, per esempio, come musicista di fatica ne ho fatta tanta per arrivare poi a fare quello che faccio.
06:50Ma senti, ci sono un monte di connessione, un argomento così bello e lungo, intanto il fare anche il musicista ti lega al paese,
07:00ti lega a queste piccole comunità dove grosso modo sei obbligato a fare un po' tutto, perché tutto è connesso.
07:07Così come io ho avuto la fortuna di poter giocare a carte con la generazione dei nonni ed era un titolo d'onore,
07:16io entrai a 19 anni nel primo tavolo del 3-7, quando tra l'altro si giocava di soldi, cosa non esiste più,
07:23e il mio babbo era sempre restio ma mi finanziava perché era orgoglioso di questo ragazzo ancora giovane
07:29era arrivato a guadagnarsi la fiducia dei vecchi. Era per dire che a Gaiole c'è una banda che credo sia dal 1865,
07:38una banda musicale, Società Filarmonica, e che è fatta da ragazzi che suonano a gratis,
07:43e mano a mano c'è una scuola che viene alimentata con ragazzi nuovi,
07:47e quindi questa banda, la Società Filarmonica è un orgoglio, quindi questa banda ha formato dei musicisti
07:54e mano a mano si sono trovati per... e io ho suonato, quest'anno tra l'altro l'orchestra mia,
08:02festeggeremo i 60 anni della prima, perché fu un primo maggio del 1965 e io ancora non c'ero,
08:10però cominciai a cantare il 31 dicembre del 68, due canzoni e da lì poi mi sono trovato a fare il bassista
08:19perché i nostri bassista e chitarrista emigrarono in Germania a lavorare e mi dissero
08:25vabbè che canti, vai, pigli tre o quattro lezioni di basso, e ho cominciato a suonarlo,
08:30sicché questa è stata una grande esperienza. Come si lega alla bicicletta?
08:34Allora, si lega per il fatto che musica, ballo, fuochi d'artificio e ciclismo si legano alla festa di paese,
08:46perché indubitabilmente sono momenti, se te vuoi qualificare tuttora, ma allora tanto di più,
08:54una grande festa di paese, quella che conta, il perdono durante l'anno, te dovete avere questi componenti fondamentali,
09:01quindi la musica e il ballo, i fuochi d'artificio da noi della premiata ditta soldi, c'era sempre scritto di figline,
09:08e la corsa ai biciclette, perché la corsa ai biciclette era l'evento popolare per eccellenza,
09:15della più bella gioventù dei paesi, allora praticamente ogni circolo aveva una sua selezione di ragazzi
09:20che lo rappresentavano correndo in bicicletta, quindi c'è questo legame, io in particolare potrei raccontare benissimo,
09:29perché mi fa sempre piacere rammentarlo, che in un'estate, due estati a fila,
09:34e noi si era fatto un contrattino con il circolo Arci, allora di Panzano in Chianti,
09:40dove oggi c'è Cecchini Dario, caro amico macellaio di successo mondiale,
09:47e in quel paese a quel tempo c'avevano un ragazzino che correva in bicicletta,
09:51che vinceva nelle categorie giovanili, e la domenica tutto il paese partiva per andare a vedere,
09:58questo Beppe Veltro è un caro amico, e quindi noi si cominciò invitati da loro,
10:05ma perché domani si andava il sabato sera a suonare, non venite a...
10:10e si cominciò ad andare a vedere, tra l'altro il batterista è nostro,
10:15era il figlio del calzolaio, tutto torna nei piccoli paesi,
10:19il figlio del calzolaio, il gamba, perché era zoppo quindi gamba,
10:24come quando mi amavano bello qualcuno, te ti dovevi aspettare che fosse il peggio,
10:31e quindi da questo punto di vista con il mio batterista Cecchè,
10:36si cominciò ad andare a rivedere questo cilismo, perché io passione ce l'avevo sempre avuta,
10:42e ogni domenica si andava a vivere queste grandi feste paesane,
10:47e con questi protagonisti, che era un'emozione rinnovata sempre,
10:52quindi da allora la prima corsa organizzata, e poi dal 93 l'idea Parco Scilistico del Chianti,
10:58ne ho già parlato, e dal 95 la Gran Fondo dedicata a Battagli,
11:03un po' di connessioni te l'ho fatta.
11:04Tantissime, ma soprattutto è bellissimo vedere l'amore che tu hai per la tua zona,
11:11che è una cosa che sto vivendo un po' anch'io, perché sono un emigrato a Milano,
11:15che vuole tornare in Veneto, da dove sono originario,
11:17per cui grazie davvero di essere stato con noi, è stato un onore,
11:21e grazie di averci dedicato del tempo in mezzo a questo zigzag di impegni che hai.
11:27Grazie, alla prossima.
11:28Ciao, ciao ragazzi.
11:34Allora siamo con Nicolò di Wine Stillery, che ci racconta adesso di che cosa si occupa la sua azienda.
11:43Wine Stillery è una distilleria, siamo nel cuore del Chianti Classico,
11:48è la prima vinstilleria come concetto produttivo, noi nasciamo come produttori di vino,
11:53siamo un'azienda familiare, l'abbiamo fondata con mio fratello e mia sorella,
11:57e Wine Stillery, noi dal vino ci distilliamo e otteniamo i nostri prodotti,
12:04che sono tutte espressioni del territorio, prodotti non convenzionali,
12:09se si pensa a quello che è il Chianti Classico, però che tutt'oggi portano a pieno l'espressione di Gaiole,
12:16l'espressione del Chianti Classico e della Toscana.
12:19Sono botaniche naturali, non utilizziamo conservanti, non utilizziamo scorciatoie nella produzione.
12:25Perché è importante per voi essere qui all'Eroica e che cosa vi lega, oltre ovviamente al territorio,
12:31a un'iniziativa come questa?
12:32Ci lega al territorio stesso, noi viviamo di tradizioni e questa è un'altra bellissima tradizione
12:39che dà un ulteriore colore al territorio stesso e che è già ricchissimo di suo,
12:46quindi siamo molto contenti di poterne far parte.
12:49Abbiamo la nostra squadra che domenica concorrerà, sono tutti amici barman che ci supportano
12:56e quindi ci divertiamo anche con le biciclette.
13:02Allora siamo con Andrea e Matilde Bianchini, padre e figlia, che si occupano di cioccolato.
13:13Raccontateci un po' chi siete.
13:15Artigiani fiorentini da più di 20 anni, ci occupiamo di cioccolato da tutti i punti di vista, cioccolato di altissima qualità.
13:26Ci occupiamo di qualsiasi prodotto di cioccolato dal seme alla barretta.
13:35Barretta. Bin to bar, come si dice oggi. Quindi abbiamo ricevuto diversi premi, uno di quelli che ci ha gratificato di più,
13:46proprio come migliori artigiani d'Italia. Questo è stato veramente per noi un grande riconoscimento, un grande premi.
13:52Complimenti.
13:53Grazie.
13:53E Mattilde, perché è importante per voi essere qui all'Eroica?
13:58Ma innanzitutto perché io ho terminato il liceo ora, ho iniziato l'università e ho deciso di collaborare con il babbo.
14:05Il babbo produce e io mi occupo del packaging, delle etichette, quindi per noi è una bellissima occasione per mostrare al popolo di Gaiola e Inchianti
14:16i nostri prodotti e cercare di farci conoscere. Poi comunque si tratta di una gara di bici da corsa importantissima e è molto bello quindi poter partecipare con quello che possiamo portare noi.
14:46Allora, siamo con Guido Rubino, che è autore di questo libro che si chiama La bicicletta da corsa, che come mi spiegavi poco fa fuori onda, tra virgolette, è un libro tecnico sulla bicicletta.
14:58Sì, si parla della bicicletta, diciamo, a 360 gradi da corsa, in tutte le sue espressioni, sfumature, dalla gravel alla bicicletta da cronometro,
15:08passando anche per le biciclette vintage, perché c'è un legame, le biciclette vintage in fondo sono non soltanto le protagoniste dell'eroica,
15:16ma l'origine di tutte le biciclette che abbiamo oggi. Quindi diventa una riscoperta, il vintage, del piacere di avere in mano una bicicletta, usarla,
15:29saperla aggiustare e poi è quello che si cerca di fare anche con le biciclette moderne, che poi sono molto più tecnologiche,
15:34quindi è più difficile metterci sulle mani, diciamo.
15:38Quanto è cambiato, dal punto di vista tecnologico, il mondo delle biciclette fino ad oggi?
15:44Guarda, stavo guardando, c'è un libro sempre di, edito da Epli, del 1977, che parla della bicicletta da corsa,
15:51ed è un libricino piccolino di neanche 100 pagine, questo qui è di 250 pagine.
15:56La differenza è in tutte le tecnologie possibili, perché la bicicletta poi, dai materiali,
16:02i telai che prima erano in acciaio, poi sono diventati da alluminio, adesso in fibra di carbonio,
16:07anche i componenti, c'è tantissima elettronica, non soltanto nei componenti, ma anche nell'uso della bicicletta,
16:12per cui l'elettronica aiuta anche a scoprire meglio il territorio, con i GPS,
16:17con tante soluzioni che permettono di andare in bicicletta in tanti modi,
16:22un po' come si faceva una volta nel ciclismo eroico, perché erano gare di centinaia di chilometri,
16:27in cui si partiva di notte, si arrivava di notte e in mezzo c'era tutta un'avventura,
16:32perché non c'era assistenza, quindi il ciclista doveva cavarsi da da sé in qualche modo.
16:37E la mia sensazione, ma anche questo correggimi se dico una stupidaggine,
16:41è che ci sia anche molta più ricerca al giorno d'oggi, forse, rispetto a magari un tempo.
16:46Beh, sì, chiaro, perché poi tutte queste sfumature che dicevo prima,
16:51sono tante applicazioni diverse della bicicletta, vari tipi di terreno,
16:58soprattutto permettono di mettere in bicicletta chiunque, non ultimo anche con le e-bike,
17:03perché nel libro si parla anche delle e-bike light, che sono delle biciclette da corsa,
17:07leggere, nel senso che pesano sui 10-12 kg, quanto le biciclette dell'eroica, anche meno,
17:12ma hanno un aiuto per cui sostanzialmente in salita ti permettono di stare al passo anche di quelli più allenati.
17:20In pianura sono abbastanza leggere, per cui anche superando i fatidici 25 km orari,
17:25che sono il limite per le biciclette elettriche regolari,
17:29ti permettono comunque di stare a ruota anche di amici più allenati, senza troppi problemi,
17:36perché insomma sono biciclette comunque leggere.
17:38Il bello della bicicletta oggi è che è diventata, come hai detto tu, più democratica e adatta a tutti.
17:43Una volta, quando si usciva in bicicletta con un gruppo di amici,
17:47si aveva in mente un certo percorso, si diceva ma te la senti di farlo.
17:52Oggi in realtà tutti possono fare quasi tutto con un allenamento minimo,
17:56perché ci sono aumentati i rapporti, oltre ai tipi di bicicletta,
17:59quindi si può arrivare veramente dappertutto.
18:02Carlo Simonelli ha scritto un romanzo che si chiama Una morte eroica, di che cosa si tratta?
18:07È un giallo ambientato all'eroica, non qui a Montalcino,
18:12è un giallo anomalo perché la vittima sono io.
18:18Coinvolge tutta una serie di persone, alcuni personaggi sono immaginari,
18:23dottori dell'ordine per lo più, ma il resto dei personaggi sono personaggi reali,
18:28sono alcune delle persone che vedete qui, chiaramente c'è Brocci, ci sta Rossi,
18:33tutta buona parte della sala stampa è rappresentata in questa storia,
18:41è stato piuttosto divertente.
18:43Ma tu sei uno che ha fatto l'eroica, hai partecipato?
18:47Sì, io partecipo all'eroica dal 2018, non ho mai fatto quella lunga,
18:52perché sono pigro, sono ciccione, però fino a 106 km sì.
18:57L'ho fatta, so di che cosa parlo, non è un racconto immaginario.
19:04Certo, e ti sei allungato la vita praticamente, ammazzandoti.
19:10Sì, mi sembra che fosse Calvino, lo scrittore quando scrive ha il suo ego,
19:16che cosa se ne fa? Io l'ho ammazzato, sta dicendo mi piace fare la vittima,
19:21ho fatto la vittima a tutto tonno, ho fatto la vittima proprio del racconto.
19:24E' stato veramente divertente.
19:28Beh, è un'operazione abbastanza inusuale per uno scrittore, no?
19:33A memoria mia, quantomeno.
19:35Sì, lo spiego nella prefazione, perché io sono uno scrittore del primo romanzo che scrivo,
19:42ho scritto altro, mi occupo di sicurezza informatica, ho scritto dei manuali di informatica.
19:47Però mio padre è stato uno scrittore, ha scritto dei gialli anche da giovane.
19:51Il problema è questo, cioè devi competere con persone bravissime.
19:56A quel punto non puoi competere con Agatha Christie o con altri personaggi immensi.
20:04Devi trovare qualcosa e cercare di svicolare in qualche maniera e portarti il gioco in un campo che conosci.
20:10Quindi l'eroe che è sicuramente un campo che conosco e ho giocato in questa maniera.
20:14Beh, devo dire che complimenti perché come primo romanzo, visto che mi dici che è il primo romanzo,
20:20è davvero un'idea sicuramente originale.
20:23C'è un secondo mistero all'interno del romanzo, ci sono sei citazioni che io ho riportato da altri libri,
20:29da altre persone, senza segnarle né come virgolettato né come corsivo.
20:34E c'è la sfida con il lettore a scoprire quali sono.
20:38La spiegazione è alla fine del libro come una settimana enigmistica.
20:42Esatto, siamo a livello Bartezaghi.
20:45Esattamente, spiegazione a pagina 46.
20:47Quindi chi riesce a trovare queste sei citazioni nascoste subdolamente come se le avessi scritte io,
20:54chi non le trova può andare a pagina finale e vedere cosa c'è scritto.
20:58Grazie davvero.
20:59Grazie a voi.
20:59Allora, siamo con Gerardo De Vivo e Serena Sartini che hanno scritto un libro,
21:04tutte cose curiose, devo dire, in questo frangente, un libro sui quarti posti nello sport, giusto?
21:11Sì, 16 storie di quarti posti, di atleti famosissimi, campioni, la Pellegrini, Djokovic,
21:19tutti noti e tutti campioni al loro modo, ma anche storie un po' più nascoste,
21:24un Ivano Camozzi quarto alle Olimpiadi di Calgari 88 quando Domba vince.
21:28quarti posti, quarti posti che sono dei quarti posti in one shot che magari è il punto massimo toccato da un atleta nella sua vita
21:36o quarti posti che sono segni di cadute che poi non sono perché magari è un grandissimo che arriva quarto e poi si rifà e vince
21:43o quarti posti che lanciano verso un futuro glorioso.
21:47Quindi questi quarti posti spesso troppo dimenticati o nascosti abbiamo voluto tirarli fuori.
21:52Quindi un po' grazie anche, io rendo sempre omaggio alla passione di Serena che è una passione per lo sport infinita,
21:59quindi per lei veramente il quarto posto è come una medaglia d'oro.
22:03E in che modo questa cosa qui c'entra con l'eroica?
22:08Cioè qual è il link tra le due cose?
22:10Allora ci sono due collegamenti e bisogna anche dire che questa è la prima presentazione che io e Gerardo facciamo
22:17perché il libro è uscito il 26 settembre quindi è proprio fresco e ci sono due collegamenti
22:21e abbiamo proprio fortemente voluto questa presentazione qui all'eroica.
22:25Il primo è che comunque tra i 16 sportivi c'è anche un ciclista e quindi Gianni Moscon
22:30e quindi c'è questo legame con la passione per il ciclismo.
22:36E poi il secondo link che secondo noi è anche il più importante è il messaggio che vogliamo dare.
22:43Cioè il messaggio che arriva da questo libro non è tanto il quarto posto,
22:49il racconto di cronaca della gara, della manifestazione sportiva,
22:56ma è un messaggio del dire che a volte serve anche una sana competizione del non importa quanto si arriva
23:05ma come si arriva e che magari quell'insuccesso, quella sconfitta, insomma quella caduta
23:14può in qualche modo darti quella spinta per poi arrivare invece all'agoniata medaglia
23:21che assume ancora più valore perché hai sperimentato anche il non esserci arrivato su quel podio.
23:28E l'eroica ci insegna anche questa perché l'eroica non è una gara,
23:33quindi non importa se arrivi primo, secondo, terzo, quarto o addirittura ultimo,
23:38l'importante è arrivare e arrivare bene.
23:41E quindi ci piaceva questo messaggio della non competizione a tutti i costi.
23:46Certo, la competizione in un Olimpiade, in un mondiale c'è, però il quarto,
23:52ricordiamoci che è un quarto posto nel mondo o nei giochi, quindi ne hai solo tre davanti.
23:58E quindi, insomma, anche quello va apprezzato e considerato.
24:02Nessuno ne parlava e abbiamo pensato di fare questo libro.
24:05È una bellissima idea, vi ringrazio delle spiegazioni e, insomma, speriamo di leggerlo presto
24:12perché lo trovo veramente curioso, cioè questa cosa che uno non ci arriva per un pelo è proprio figo.
24:18E per essere in tema con l'eroica, il racconto del quarto posto di Moscone è veramente interessante.
24:23Quarta La Roubaix 2021 vinta da Sonny Colbrelli, dopo 22 anni in italiano torna a vincere La Roubaix,
24:29il suo quarto posto un po' nascosto, ma quello sviluppo di quella gara per chi non l'ha seguito è bello andare a ricordarlo.
24:35Grazie.
24:36Posso aggiungere anche un'ultima cosa? L'introduzione di Loredana Bertè, che è arrivata quarta a Sanremo
24:43e quindi anche lei ci dà quel messaggio del quarto posto.
24:47E poi volevo ricordare la casa editrice che ha creduto in noi, l'hub di FG, che fa libri, insomma, prettamente sportivi,
24:53ma sempre con questo taglio un po' di racconto e di messaggio.
24:56Tanto sapete che io faccio il musicista nella vita, per cui in realtà posso dire che, a differenza dello sport,
25:03dove non si può fingere, no? Perché vince uno che è bravo e non ci sono storie.
25:09Nella musica invece a Sanremo abbiamo illustrissimi casi di gente arrivata anche proprio segata la prima sera
25:15che poi invece ha avuto un grande successo. Per cui grazie ancora e buon proseguimento.
25:20In bocca al lupo per tutto.
25:33Sono con Alessandro e Alessandra
26:01al concorso di eleganza dell'eroica. Io, come vedete, non potevo neanche pensare di partecipare,
26:07ma di che cosa si tratta? Ce lo racconti?
26:10Questo è un concorso di eleganza per biciclette, un po' come si fa nei concorsi di auto,
26:13sono molto famosi, insomma, quelli di Villa d'Este con l'auto d'epoca.
26:17All'eroica si fa da diversi anni, questo concorso di, appunto, eleganza per biciclette.
26:23E noi, come Biciclette d'epoca, che è la rivista di riferimento di questo settore,
26:27lo coorganizziamo da cinque anni, i partecipanti si iscrivono qualche settimana prima di eroica
26:33e cercano di portare la loro bicicletta migliore, di indossare l'abito migliore
26:38che loro hanno per coordinarsi alla bicicletta.
26:40Quindi, se tu hai la bicicletta bianca, ti metti la maglia bianca,
26:43se hai la bicicletta di fine ottocento, ti vesti in maniera ottocentesca
26:47e cerchi di portare le biciclette che siano perfettamente restaurate o conservate,
26:53quindi fedeli esattamente a come erano quando sono nate, quando state realizzate.
26:59Infatti, vedo che entrambi avete un outfit particolarmente ricercato, complimenti.
27:04Alessandra, invece, si occupa della parte logistica,
27:07per cui spiegaci un po' come funziona il meccanismo di questo concorso.
27:11Allora, a livello logistico, considerate che, appunto, essendo la quinta edizione,
27:19noi negli anni abbiamo perfezionato, ovviamente, alcuni dettagli,
27:23cambiando più volte location, anche a seconda della trasformazione del villaggio,
27:28visto che questa trasformazione ha coinvolto anche il rimescolamento di tutti quanti i servizi.
27:34L'eroica è una macchina organizzata in maniera capillare
27:37e quest'anno abbiamo scelto questo giardino perché ci consentiva di dare un passaggio
27:43come una zona museale a cielo aperto attraverso i 27 esemplari,
27:49correggimi se sbaglio, che sono stati presentati.
27:52Normalmente, quindi, non accettiamo più di un certo numero di biciclette
27:56perché il tempo dell'analisi e quindi del giudizio, del verdetto,
28:00dell'assegnazione dei premi, appunto, che abbiamo appena conferito alle biciclette
28:06che hanno partecipato è abbastanza lungo, tant'è vero che noi abbiamo tre ore a disposizione
28:10per poter dare ai giudici l'opportunità di poter analizzare e quindi conferire i premi
28:15in maniera corretta.
28:17L'organizzazione del concorso d'eleganza della bicicletta inizia molto tempo prima,
28:23quindi non soltanto con la sistemazione della piattaforma per poter accogliere la pre-iscrizione
28:30che ci consente anche di garantire una gestione migliore delle tempistiche
28:34e dell'organizzazione dei premi, ma anche con lo studio grafico.
28:38Come vedete, quest'anno è stata studiata una locandina particolare
28:42che poi è stata replicata sia nelle targhe che abbiamo stampato
28:47che nelle etichette che hanno caratterizzato la personalizzazione di ogni bottiglia
28:53che è stata consegnata ai partecipanti.
28:55In particolare cura, negli ultimi anni abbiamo affinato, per esempio,
28:58nella costruzione della scatola con materiali naturali,
29:02perché uno degli obiettivi che come eroica portiamo avanti
29:09è quello di utilizzare materiali naturali e sostenibili anche nel packaging dei premi.
29:17Insomma, l'eroica si conferma sempre di più un evento pieno di sfaccettature,
29:22quindi complimenti ragazzi.
29:24Qua noi, facendo cultura della bicicletta,
29:26riusciamo a restituire a chi viene a vedere questo concorso di eleganza
29:29proprio la storia della bicicletta, dalle sue origini,
29:32diciamo fino alla fine degli anni Ottanta,
29:34che poi è quando noi intendiamo il ciclismo d'epoca.
29:47Allora siamo con Christian, che è, come possiamo notare dalla mise impeccabile,
29:57un barbiere.
29:58Che cosa succede in questa piccola bottega?
30:01È una piccola bottega dove abbiamo rievocato una barberia storica,
30:05classica, rimanendo in tema con l'eroica,
30:07dove offriamo un servizio comproraso a tutti i passanti e partecipanti alla manifestazione.
30:16E siete, mi dicevano, praticamente già pieni fino a domenica di prenotare.
30:22È durato praticamente un'ora nel tempo, siamo già pieni,
30:25quindi è bello vedere questa risposta da parte delle persone.
30:29Fa piacere comunque.
30:30È importante, mi sembra, nel contesto dell'eroica,
30:35l'aspetto anche, come dire, l'estetica, no?
30:38Cioè il fatto di rispecchiare un certo tipo di tradizione nell'abbigliamento,
30:43ma quindi anche nelle acconciature, evidentemente.
30:46Sì, diciamo che è molto importante.
30:48Anche il mestiere del barbiere è comunque un mestiere che viene dalla tradizione,
30:53come l'eroica, quindi per questo vanno benissimo insieme,
30:57dove comunque abbiamo visto di tutto, baffi, stile anni 30, qualsiasi cosa.
31:05Ed è bello comunque mischiare queste due cose.
31:08In che modo il marchio Pro Raso, che è appunto il, come dire, la boutique,
31:14questa boutique è sponsorizzata da voi,
31:18in che modo, secondo te, a livello estetico si lega in questo tipo di contesto?
31:24Perché comunque è un marchio che è rimasto invariato negli anni.
31:28Si è evoluto, ma ha mantenuto la tradizione di sempre.
31:32Cioè è lo stesso che avevamo i nostri nonni, è rimasto uguale.
31:37Che è un po' lo spirito di tutta l'eroica.
31:40Grazie a Cristian di essere stato con noi.
31:41Grazie a tutti.
32:11Grazie a tutti.
32:41Grazie a tutti.

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