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SportTrascrizione
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00:30Ben trovati a tutti gli amici di Bike Channel, ci troviamo quest'oggi all'interno di Mercante in Fiera, edizione 2025, quella autunnale all'interno delle fiere di Parma.
00:54Stiamo per seguire un importantissimo evento che vedrà protagonista da un lato Antonio Colombo, fondatore del Colombo Sarchive e di Archivio Vivo Colombo, che è proprio qua a Parma, e l'avvocato Gianluca Santilli, presidente dell'osservatorio Bike Economy, che si confronteranno su questo mondo, quello della bicicletta, ma anche dell'arte e del design.
01:24Grazie della partecipazione, in particolare ci tenevo a ringraziare non solo a nome mio, ma a nome di tutta Fiera di Parma, i protagonisti di questo talk che apre l'edizione autunnale di Mercante in Fiera.
01:52Comincio da Antonio Colombo, con cui stiamo collaborando nella realizzazione della mostra collaterale che vedete appena dopo i tornelli, che in realtà ha avuto una gestazione lunga perché abbiamo fatto reciprocamente tante cose differenti, però è arrivata al risultato che avete l'opportunità di vedere.
02:14Da questa collaterale è nata l'idea, grazie anche ad un'intuizione e un suggerimento di Lorenzo, di parlare un po' della Bike Economy e parlare della bicicletta anche al di là dello strumento, lo chiamo così.
02:31Ringrazio Gianluca Santilli che da Roma è venuto a trovarci ed è venuto a dare il suo contributo rispetto a questo tema.
02:41A me non resta che dirvi che mi auguro che voi possiate trovare affascinante non solo questo talk, ma anche la mostra realizzata con la galleria e l'archivio di Antonio Colombo, così come lo è stato per me e per Simona in tutta la fase di preparazione e di confronto su questa operazione.
03:02Le persone invece qua al mio fianco in parte le ha fatto Ilaria, ma ovviamente le ripresento anch'io che saranno protagoniste per la prossima ora.
03:11Stiamo parlando di Antonio Colombo, titolare dell'archivio, anzi colui che dà il nome proprio a questo archivio e a questa galleria, ma ne parleremo appunto,
03:21e Gianluca Santilli, avvocato e presidente dell'osservatorio Bike Economy.
03:27Ben trovati ovviamente a entrambi. Partiamo proprio dall'archivio, archivio che Giacomo Pellizzari, che tra l'altro ha avuto modo di salutare proprio poco fa,
03:38eccolo lì seduto, ha definito un archivio vivo, sia perché esiste a Milano, lo vogliamo dire, e qui a Parma ne abbiamo anche una piccola parte,
03:48sia perché tutto quello che c'è dentro, l'arte, il ciclismo e il design, si lascia, hai detto così, contaminare tra loro.
03:57L'archivio consta, e qua ne vediamo solamente una parte, di decine ovviamente, di migliaia di pezzi, tra biciclette, mobili, razionalisti e tanto altro.
04:07500 metri quadri, se non sbaglio, dislocati a Milano, mobili dagli anni 30 agli anni 40, ma tanto altro.
04:16Intanto cominciamo da qua, se ci puoi descrivere meglio.
04:18Negli anni 102 che hanno visto mio padre e me protagonisti, sia mio padre che io abbiamo raccolto di tutto, non abbiamo mai buttato via niente,
04:31siamo riusciti e è riuscito attraverso le due guerre e gli anni di piombo, che ho vissuto io invece,
04:40siamo riusciti a conservare, non a mettere in ordine, a conservare patrimonio documentale e anche di oggetti fisici che non ha uguali quanto meno in Italia.
04:53Per oggetti fisici io intendo i mobili che mio padre produceva sotto licenza di Breuer e con famosi designer italiani,
05:06quale Terragni e Bottoni.
05:09Quei mobili erano una memoria scomoda perché erano legati anche al ventennio e che non dico che fossero a me nascosti,
05:20ma se ne parlava malvolentieri.
05:23Quindi, avendo avuto la possibilità di guadagnare del tempo quando ho lasciato le aziende operative,
05:32mi sono posto l'obiettivo di rendere vivo questa parte importante documentale e fisica di oggetti di design,
05:44a cui ho avvicinato le biciclette che ho costruito per oltre 50 anni,
05:51non senza dimenticare un'attività che è stata fondamentale e lo è tuttora e che è continuo,
05:57quella di gallerista perché ci avviciniamo ai 30 anni di attività di galleria nel centro di Milano.
06:05Tre anime, un parte l'hai detto, l'arte, il ciclismo e il design.
06:10Papà Angelo Luigi che inizia nel 1919 con i mobili che poi si interrompono, diciamo così,
06:18negli anni 60 e 70 quando Antonio estrae questo spin-off delle biciclette.
06:25La mia storia mi portava verso l'arte, verso il design, verso l'architettura.
06:29Poi una pressione familiare, il senso di dover continuare, il senso di in qualche modo salvare
06:37quello che rimaneva di una famiglia complessa, fatto sì che io prendessi le redini di un'azienda
06:44molto difficile a Lambrate nei momenti in cui gli anni di piombo imperversavano.
06:52Per cui mi sono trovato imprenditore a 22 anni, a 20 anni e nell'ambito delle produzioni di mio padre
07:01che erano metallurgiche e anche pesanti, ho intravisto un reparto che stava scadendo
07:10che era quello dei tubi per bicicletta e chiesi a mio padre la possibilità di toglierlo
07:16da questa azienda di 150 persone e costruirne una nuova con giovani, amici e con tutta l'energia
07:25che avevamo ai 20 anni.
07:27Mio padre me lo concesse anche perché, e qui è esposto, è molto bello, la mia prima operazione
07:36diciamo di successo è stata intervenire nel record dell'ora di Colnago e di Merckx nel 72
07:44consentendo attraverso una telefonata intercontinentale che non fu facile nel 72
07:53riuscire a ingaggiare, parlai con Merckx e con Colnago, entrambi erano brilli dopo il record
08:02e mi concessero la possibilità di fare pubblicità di quella bicicletta.
08:09Quello fu il mio primo intervento e Columbus da lì in poi divenne un marchio non più sopito.
08:16Che foto è questa, ripeto, il ciclista, poi magari ne parliamo.
08:21Beh, abbiamo Gimondi, mio padre, gli operai di Columbus e io in ginocchio.
08:31Sì, siamo in che anno? Anni 70, sì, siamo.
08:35Che bicicletta è quella, Antonio?
08:38Mio padre raccoglieva di tutto, quindi è una bicicletta che oggi è nel museo di Pella,
08:42è una vecchia bicicletta con i ruotoni che conservavamo in azienda e che abbiamo conservato tuttora.
08:50Gianluca, Gimondi è solo uno dei campioni che facciamo vedere legato alla Columbus,
08:55poi parleremo tanto di biciclette. Credo che susciti qualcosa anche in te questa immagine.
09:02Che vedete la bicicletta è un oggetto semplicissimo, è nato prima dell'auto,
09:08vi svelo anche un altro segreto, morirà dopo l'auto.
09:11Molte case automobilistiche nascono come case produttrici di bicicletta
09:15ed è un oggetto tanto semplice quanto bello, elegante, è cambiata poco la bicicletta
09:22e dentro c'è tanta arte.
09:24Se poi soggetti geniali come Antonio ci mettono appunto quel tocco di capacità, di eccellenza,
09:33diventano oggetti sui quali quasi ti dà fastidio pedalare, li terresti più volentieri a casa.
09:38Il discorso della Columbus dal quale poi è uscito Antonio, così come della Cinelli,
09:43Cinelli è un marco iconico, e Cinelli lo vedete molto più promosso a New York che non a Roma o a Milano,
09:51dove semmai sembra quasi un qualcosa di vecchio.
09:54Ecco, noi non ci rendiamo conto di quanta passione, quanta bellezza, poi si perde,
10:01perché poi queste aziende vengono vendute o spesso svendute o spesso muoiono.
10:06Io come avvocato mi occupo tantissimo di aziende, e un po' per problemi di passaggi generazionali,
10:12un po' per problemi legati all'incapacità di rendersi, come diceva lui,
10:18mi sono trovato mio malgrado ad essere imprenditore, ma per un motivo, diciamoglielo,
10:22perché lui non è un imprenditore, perché lui è un genio, è un artista,
10:27e non può perdere tempo con queste menate delle amministrazioni, del marketing o altro.
10:32Però questo poi fa sì che queste aziende passano di mano e perdono la cosa più importante,
10:38che è la passione.
10:39Cosa stavi facendo vedere qua, insieme a papà Antonio, a un altro che nel ciclismo ha detto qualcosa?
10:45Qui siamo nel 72, dopo il record.
10:49Quindi c'è di Mersi, sono io, c'era il direttore della fabbrica, Alfonso Cantafora,
10:54e ovviamente c'era mio padre e facevo vedere proprio il logo che nella bicicletta che avevo usato non c'era.
11:04E quindi avevo ottenuto la possibilità di mettere la colombina su quella bicicletta.
11:09Il nome è una tua idea o c'era già il nome del ciclista?
11:14No, no, quella era proprio, nasceva così come la bicicletta, l'ho fatta la colnago.
11:20Sì, sì, sì, sì.
11:21Io mi sono limitato a mettere i tubi e la colomba.
11:25Dagli anni 70 la bici si trasforma da mezzo di trasporto mero in oggetto ricco di implicazioni
11:33sia tecnologiche che estetiche.
11:35E qua, come diceva Gianluca, diciamo che Antonio ha pochi uguali.
11:41L'esempio di questo potrebbe essere il rampichino e volevo che anche tu commentassi questo con una voce anche di Gianluca.
11:49Antonio, prima.
11:50Sì.
11:51Allora, il rampichino è un nome che avevo dato di questo uccellino che è una specie di piccolo picchio che sale sugli alberi.
12:01Avevo visto negli anni 80, 82, 83 nascere come un ciclismo alternativo che era quello che poi ha definito la mountain bike.
12:14Erano dei roadies, dei Grateful Day da San Francisco che non usavano la mountain bike per salire ma soprattutto per discendere.
12:23salivano con delle biciclette rinforzate, delle beach cruiser, quelle per andare a Venice, per andare sulle spiagge.
12:34Salivano con i camion e poi si buttavano giù per le colline di San Francisco.
12:39Quindi ebbi modo di intercettare Gary Fisher, andai a trovarlo.
12:44E nacque un sodalizio che ancora oggi è vivo.
12:48Mi accompagnò a sentire due concerti dei Grateful Dead saltando la coda perché Gary Fisher era un artista che faceva le proiezioni luminose a San Francisco
13:00nei famosi, quello che venivano chiamati B-In o i concerti che duravano 12 ore.
13:08E quindi fui accreditato in un mondo, nel mondo nascente delle mountain bike e quando importai anche una delle sue biciclette
13:16credo di essere stato uno dei primi europei a pedalare su una mountain bike che non era ancora una rampichino.
13:24E poi feci questo accordo con la rivista Airone per lanciare una bicicletta che fu venduta senza che nessuno potesse vederla
13:33solo con un'operazione di marketing, di direct marketing.
13:39Tanto era la fiducia dei lettori di Airone a quel tempo che raggiungeva 200.000 coppie
13:45che vendemmo 500 biciclette numerate a circa un milione l'uno.
13:51Gianluca abbiamo, come dicevi tu, un genio. Che cosa ha significato questa bicicletta qui?
13:57Nella storia di questo mezzo fantastico.
14:01Tanto questa è una via di mezzo fra una mountain bike e una gravel.
14:05Adesso sembra che le gravel, che sono l'ultimo strillo, siano state inventate adesso.
14:12Le aveva inventate Antonio e un po' quando noi ci conosciamo da tanti anni con Antonio
14:18e gli ho detto tu sei un po' come Meucci e Bella.
14:21Perché Meucci si è inventato il telefono ma i soldi ce li ha fatti Bella.
14:25Cioè noi avevamo in mano tutta una serie di prodotti unici al mondo
14:31ma l'incapacità, forse legata anche alla passione, al fatto che dice
14:36sì ho fatto questo, non se l'aspettava neanche lui che con questa operazione
14:39ante l'Italian di direct marketing avrebbero mai potuto vendere tanto.
14:45E oggi ci sono case come la Canyon che vende solo online.
14:49Sembrebbe la cosa più assurda del mondo.
14:51Ecco quindi l'incapacità, perdonami, del genio, perché lo è, di riuscire a mettere le sue idee a frutto di un'impresa.
15:06Perché probabilmente il genio, mi dico, il genio deve pensare e basta.
15:12Poi deve avere attorno una serie di, chiamiamoli portatori d'acqua,
15:17che fanno quello che è un lavoro sporco che però è quello che fa impresa.
15:21Negli anni Ottanta domina, sono 37 squadre professionistiche
15:26e la visione, diciamo, del ciclismo si ampia, segue tutta un'altra parte sugli abbigliamento
15:32e qua Antonio abbiamo un'altra immagine che lo testimonia.
15:37Una delle mie perdite di tempo, certo.
15:39Perché perdite di tempo, dici?
15:42Perché ci sono avute decine e decine di ore di colloqui per elaborare con questo gruppo d'avanguardia
15:51che siamo negli anni, fine, nei rutilanti anni Ottanta che rispondeva al nome di Alchimia
15:58per fare un abbigliamento totalmente diverso rispetto a quello che c'era in giro sul mercato,
16:04il pantalontino nero, la maglia attillata.
16:06E quindi ne venne fuori questo abbigliamento prototipato, ma non fu una prototipazione semplice
16:12perché non eravamo andati dai grandi che facevano abbigliamento da ciclismo,
16:17eravamo andati da quelli della moda, i quali non capivano e quindi era perdita di tempo infinita.
16:22Quindi alla fine ne venne fuori un prototipo che è qui esposto
16:28con una decorazione che era tipica di Mendini che all'epoca lavorava in Alchimia
16:33e quelle maglie che mai furono prodotte.
16:36Quindi sono proprio contento di questo congelamento di un'idea,
16:43non certamente del successo economico,
16:46ma penso che se qualcuno facesse la stessa maglia la venderebbe oggi.
16:51Un altro aspetto della genialità di Antonio, forse primo in Italia,
16:56è che ha considerato questo mezzo di trasporto un'opera d'arte,
17:01perché hai fatto tante invenzioni,
17:03ma per esempio una cosa del genere con Kitaring o con...
17:08insomma, volevo arrivare a questo,
17:14non c'era arrivato nessuno, insomma.
17:16Raccontaci anche del rapporto con lui che è stato molto particolare.
17:19Kitaring aveva fatto nella fine degli anni Ottanta
17:23il negozio di Fiorucci, l'aveva interamente decorato
17:26e io ero partecipe, assistevo a questa operazione tipica milanese,
17:34dove la moda e l'arte si intrecciavano
17:37con una freschezza e una prepotenza che non si è mai ripetuta.
17:44Quindi io andai dal gallerista di Kitaring,
17:50mi presentai, era Salvatore Ala,
17:54e mostravo l'interesse di acquistare un'opera di Kitaring.
17:58Salvatore mi aveva guardato con un certo sospetto,
18:00perché non avevo l'aria del compratore d'arte,
18:03quindi probabilmente ero destrutturato,
18:05avremmo avuto i capelli lunghi,
18:06avremmo avuto qualche cosa che faceva capire
18:09che non disponevo di cifre cospicue.
18:12E gli dissi,
18:13io non ho speso soldi in automobile,
18:16un po' di risparmi,
18:17potrei forse acquistare un'opera,
18:19perché lui non voleva capire chi fossi.
18:23Poi mi occupo di biciclette,
18:25siccome Kitaring stava nel retro
18:27ed era appassionato di biciclette,
18:30Ala si illuminò,
18:31chiamò Kitaring,
18:32mi presentai,
18:34esposi quali erano i miei piccoli marchi.
18:36Kitaring fu felicissimo di incontrarmi
18:40e nacque un'amicizia con Kitaring,
18:42si incontrava al Plastique,
18:44che era questa discoteca d'avanguardia di Milano,
18:47fino al punto in cui
18:48arrivamo a un accordo
18:51che io gli dessi una delle prime mountain bike
18:54che avevamo fatto
18:55e lui mi restituisse
18:57una bicicletta da pista
18:59con il suo decoro.
19:01Così nacque questa laser
19:04decorata da Kitaring
19:07che in qualche modo
19:08forse la bici più ambita,
19:12più iconica,
19:13sicuramente per i meriti di Kitaring,
19:15non certo per i meriti miei
19:17che avevo fatto in modo
19:19che nove tubi si costituissero
19:22con quella forma.
19:23Gianluca, abbiamo citato col Nago,
19:25abbiamo Antonio a fianco,
19:27andiamo sull'artigianalità,
19:29un mondo che conosci molto bene
19:30e voglio passare a te appunto
19:34per capire come sta
19:36la bicicletta italiana oggi.
19:39Noi siamo riusciti ad essere
19:40leader incontrastati
19:42nella produzione di bici,
19:44abbiamo perso la leadership
19:45semplicemente per un motivo,
19:47perché in Italia la bicicletta
19:49sta in un cono d'ombra,
19:52in Italia i riflettori da sempre
19:54sono puntati su un altro oggetto
19:55di mobilità che è l'auto,
19:57perché noi abbiamo una politica
19:59dei trasporti che è sempre stata
20:00molto influenzata dalla Fiat.
20:04Adesso non ci siamo accorti
20:05che non solo l'auto
20:07ha una serie di problemi,
20:08non c'è neanche più la Fiat,
20:10quindi è veramente assurdo
20:12che il Parlamento europeo
20:14faccia una risoluzione
20:15nel febbraio del 2023
20:17sulla Bike Economy,
20:19e io ho l'onore di averci messo
20:21pure un pochino a mano,
20:22è una pagina con un po' di punti,
20:26Bike Economy,
20:26chi di voi può immaginare
20:28che l'economia del ciclismo vale,
20:31ma per me sbagliate tutti di uno zero,
20:33500 miliardi di euro
20:35solo nell'Unione Europea,
20:37nessuno,
20:38non ci pensavo neanche io,
20:40ma in Italia questo non si sa,
20:42e siccome se tu non muovi un po'
20:45i soldi
20:47e non fai capire
20:48quello che può essere il valore
20:50di un determinato tipo di comparto,
20:52automaticamente scende l'interesse.
20:54Quindi noi siamo messi
20:55che abbiamo perso la leadership
20:58a favore di paesi
21:00che invece hanno letto
21:02quella risoluzione
21:03che dice
21:04spingete sulla mobilità
21:05della bicicletta,
21:07in particolare il Portogallo
21:08che ci ha superato
21:09perché semplicemente
21:10ha abbassato l'IVA
21:11dal 22 al 4%,
21:12voi capite che
21:13se io ho uno sconto
21:14del 18%
21:15automaticamente
21:16che tipo anche di concorrenza
21:18posso fare
21:19rispetto ai produttori italiani.
21:21non esiste più città
21:23dove il bike sharing
21:24non sia fatto
21:25da bici elettriche
21:26perché le persone
21:27vanno invogliate
21:29ad andare in bici
21:29perché andare in bici
21:31è un discorso
21:32che fa anche molta paura
21:33e qui
21:34quindi va introdotto
21:36il tema delle infrastrutture.
21:37Se io non ho
21:37delle infrastrutture
21:38per andare in bici sicure,
21:40io,
21:41le mie figlie
21:42e ormai anche
21:44fra un po'
21:45pedalerà mia nipote,
21:46non la mando
21:48volentieri
21:48in bicicletta
21:49quindi bisogna
21:50creare questo tipo
21:51di scivolo.
21:52Ad Amsterdam
21:53ci sono foto
21:54degli anni 70
21:55dove tu vedi
21:55un traffico
21:56che sembra Roma
21:57e disegnata
22:00un po'
22:00con la mano malferma
22:01una specie
22:02di ciclabile
22:02con un ciclista.
22:04Quello era Amsterdam.
22:05Parigi
22:06dieci anni fa
22:07sul lungo Senna
22:08si sfrecciava
22:09oltre 100 km orari
22:10adesso
22:11molta parte di Parigi
22:12è addirittura pedonale.
22:14In Spagna
22:15c'è una legge
22:16che dice
22:17che tu devi andare
22:17a 30 km orari
22:18c'è una foto fake
22:21che non è fake
22:21perché la foto è vera
22:23ma che non dimostra
22:25che quella città
22:25è smart
22:26e che è Roma.
22:26Quello è un evento
22:27che io mi sono divertito
22:28a organizzare
22:29alla Gran Fondo di Roma
22:30e all'alba
22:31partivamo
22:31dai fori imperiali
22:35e dal Colosseo.
22:37Tutte le altre
22:37invece sono città
22:38di mobilità
22:39con mobilità
22:40assolutamente sostenibile
22:42quindi Madrid
22:43New York
22:44Londra
22:44la stessa Milano
22:45se tu crei
22:48questo tipo
22:49di mobilità
22:50se tu crei
22:51questo tipo
22:52di città
22:53a New York
22:54quando decisero
22:55di fare pedonale
22:55Times Square
22:56l'assessore alla mobilità
22:57per sei mesi
22:58è andata in giro
22:59con la scorta
23:00gliela avevano giurata
23:01i commercianti
23:02e i tassisti
23:02poi l'hanno fatta
23:03Santa
23:03e oggi
23:04se voi andate
23:05a Times Square
23:05nessuno si sognerebbe
23:07di farci tornare
23:08le auto
23:08perché
23:09semplicemente
23:10i commercianti
23:10guadagnano
23:11il 40% in più
23:12perché la bici
23:13è moda e arte
23:14e oggi abbiamo
23:15come dire
23:16proprio
23:16la benedizione
23:18di questo
23:18e
23:19quando tu vedi
23:20Christian Dior
23:22vedi grandi stiliste
23:23che fanno andare
23:24le loro modelle
23:25sulla bicicletta
23:27vedi Zara
23:28che è
23:29un grandissimo
23:31magazzino
23:31quindi parliamo
23:32di mass market
23:33che punta
23:34sull'abbigliamento
23:35in bici
23:36e tu capisci
23:37che qui
23:38qualcosa
23:39effettivamente
23:39è cambiato
23:40prima
23:41noi eravamo
23:42una sorta di cartelloni
23:43orrendi cartelloni
23:44ambulanti
23:45la maglietta
23:46da bicicletta
23:47non riuscivi neanche
23:47a capire il colore
23:48per tutti i nomi
23:49che c'erano sopra
23:50se oggi voi guardate
23:51i ciclisti
23:52sono eleganti
23:53c'è una grandissima
23:55attenzione
23:55quindi anche
23:56a questo aspetto
23:58lui come al solito
23:59non vuole essere
24:00chiamato genio
24:01come ti devo chiamare
24:02bulimico
24:02c'era arrivato
24:03forse c'è arrivato
24:04troppo presto
24:05il problema dei geni
24:06è che a volte
24:06arrivano troppo presto
24:08Gianluca
24:08un tuo vecchio pallino
24:09che scrivi tanto
24:10ne parli molto
24:12nel libro
24:12Bike Economy
24:13la piramide
24:14spiega molto bene
24:15noi potremmo essere
24:16il paese
24:17a mani basse
24:19più turistico
24:19del mondo
24:20da questo punto di vista
24:21allora
24:22sempre per fare i numeri
24:24il cicloturismo
24:24vale oggi
24:25una sessantina
24:26di miliardi
24:26nell'Unione Europea
24:27il Ministero
24:30del Turismo
24:30che incidentalmente
24:32ma pure messo a capo
24:33di una commissione
24:34sul cicloturismo
24:35ma sapete quante volte
24:37sei riunita
24:38la commissione?
24:39zero
24:40e ne parla sempre
24:43sia il Ministro
24:44precedente
24:45sia l'attuale
24:46non c'è convegno
24:47dove parlino
24:48del cicloturismo
24:49quei numeri
24:50che vedete però
24:51non sono assolutamente
24:53oggetto
24:54di nessun tipo
24:55di supporto
24:57cioè sul cicloturismo
24:58in Italia
24:59a livello statale
25:01governativo
25:03non è messo
25:04un euro
25:04quei numeri
25:05li fa esclusivamente
25:06l'impresa privata
25:08l'imprenditore
25:08che ha capito
25:09il business
25:10basta andare
25:11in Toscana
25:12dove un fenomeno
25:13come l'eroica
25:13genera un indotto
25:15superiore a quello
25:16del Palio di Siena
25:18basta andare
25:19in Valtellina
25:20dove quando io andai
25:2115 anni fa
25:22a parlare di queste cose
25:23a momenti davvero
25:24pure là
25:24mi danno la scorta
25:25perché gli dicevo
25:27ma perché non sfruttate
25:28queste montagne
25:29iconiche che avete
25:30per la bicicletta
25:31e mi dicono
25:31ma noi abbiamo
25:32lo sci avvocato
25:32pure quello estivo
25:33ma le pare che
25:35sulle strade
25:36le facciamo occupare
25:37da voi ciclisti
25:38adesso fate un salto
25:39in Valtellina
25:40dove si vive
25:41di bike economy
25:42e lo sci quasi
25:43non interessa più niente
25:44a nessuno
25:44anche perché peraltro
25:45è molto più costoso
25:47che non la bicicletta
25:48quindi questi numeri
25:50aumentano spontaneamente
25:51immaginatevi
25:53come diceva Lorenzo
25:54se fossero aiutati
25:56stimolati
25:58se ci fossero
25:59delle infrastrutture
26:00adeguate
26:01e se tu vai in bicicletta
26:03io lo dico sempre
26:03la bici non è lenta
26:05è una lente
26:06di ingrandimento
26:07perché ti consente
26:08di andare
26:09alla velocità giusta
26:10e anche di annusare
26:12tu se vai in macchina
26:14non senti nulla
26:15non vedi nulla
26:16è difficile
26:17che ti fermi
26:18dove ti piace
26:19di più lo puoi fare
26:20solo a piedi
26:21ma hai una velocità
26:21troppo troppo
26:22diciamo così lenta
26:24ecco
26:24la bicicletta
26:25è uno strumento
26:27che ti fa conoscere
26:28i territori
26:29che te li valorizza
26:30perché in Valtellina
26:32sulle Dolomiti
26:34e in Toscana
26:35guadagnano
26:36tanti
26:37ma poi
26:37tanti soldi
26:39perché poi
26:39un territorio
26:40dove comincia
26:41a andarci il ciclista
26:42è un territorio
26:43dove nascono i resort
26:44perché noi ciclisti
26:45non facciamo il mordi
26:47e fuggi
26:47stiamo lì
26:48poi dormiamo
26:49quindi mangiamo
26:51e voi non potete capire
26:52quanto mangia il ciclista
26:53e non potete capire
26:55quanto beve il ciclista
26:56qui a poche decine
27:12di metri
27:12il tuo spazio
27:14all'interno
27:14di Mercante in Fiera
27:1529 opere
27:17corretto?
27:18non so se
27:19ci prendo bene
27:209 biciclette
27:21su almeno
27:22tu me ne hai contate
27:2350
27:23però sono
27:24molto belle
27:24andare a vedere
27:25qual è un po'
27:26il filo conduttore
27:28che lega
27:29arte ciclismo
27:30e design
27:30ma direi
27:32l'anima
27:33è un modo
27:36di interpretare
27:38il design
27:39non in senso
27:40strettamente
27:41forma e funzione
27:44laddove riesci
27:46a intervenire
27:48col design strategico
27:51e col design thinking
27:54interviene anche
27:56sul consumatore
27:57allora
27:58qual è
28:00l'esigenza
28:02di chi
28:03gira
28:04l'appennino
28:05calabro
28:07quello di poter
28:09avere una bicicletta
28:10più sicura
28:11più piacevole
28:12più bella
28:12ecco
28:13ho sempre pensato
28:15in tutte le biciclette
28:17che ci sono lì
28:18a progettare
28:23il consumatore
28:23assieme
28:24alla bicicletta
28:26quindi
28:28capire
28:29i giovani
28:32quali erano le esigenze
28:34sportive
28:36i giovani urbani
28:37ha fatto nascere
28:39una bicicletta
28:40senza freni
28:41e
28:42gli ingegneri
28:43dicevano
28:44a cosa serve
28:45una bicicletta
28:46senza freni
28:47e io rispondevo
28:48serve inventare i freni
28:50di fatto
28:51è successo questo
28:53che
28:53il popolo
28:55delle fisse
28:56che erano
28:56giovani
28:57scavezza colli
28:58che nascevano
28:59dai postini
28:59americani
29:01che ha dato vita
29:02a gare
29:03molto
29:03frequentate
29:05e molto importanti
29:06anche rischiose
29:07ma via via
29:08più protette
29:09quando questi ragazzi
29:12sono cresciuti
29:13si sono buttati
29:14sulle gravel
29:15questo verbo
29:17collezionare
29:18visto che siamo
29:18in un contesto
29:19di questo tipo
29:20che cosa significa
29:22prima per Gianluca
29:23e poi per Antonio
29:24sì
29:25anch'io penso
29:26che la bici
29:27sia un oggetto
29:27di collezione
29:28una bici degli anni
29:29venti
29:30che ha fatto
29:30il Tour de France
29:31che mia moglie
29:32tutto sommato
29:33ha accettato
29:34nel salone
29:35e quindi
29:36gli do
29:36un
29:37faccio un
29:38grazie pubblico
29:40perché
29:40è
29:41bella
29:42è bella
29:43io
29:43l'ultima
29:44bici
29:45che ho
29:45dal giorno
29:46dopo
29:46penso
29:46all'altra
29:47quella che
29:47farò
29:48prossimamente
29:49perché
29:50e non solo
29:50ma mi piace
29:51pedalare
29:52la mattina
29:52quando esco
29:53dico adesso
29:53quale scelgo
29:54perché
29:55ognuna
29:56torniamo al discorso
29:58iniziale
29:58ha una sua
29:59anima
29:59dopo la mia
30:00uscita
30:01dal ciclismo
30:02non colleziono
30:04più
30:05e quindi
30:09è una
30:10una collezione
30:12una collezione
30:13mentale
30:14tante sono
30:16le belle
30:17biciclette
30:17di
30:19di mille
30:20marche
30:20e di mille
30:21epoche
30:22e voglio
30:23citare
30:23un
30:24un
30:25aneddoto
30:26avevo iniziato
30:28delle
30:28negoziazioni
30:29per
30:30dare un
30:31destino
30:31diverso
30:32ai miei
30:33marchi
30:34e giravamo
30:35con
30:36gli aspiranti
30:38compratori
30:38nell'azienda
30:40quelli che
30:41non si
30:41fermavano
30:42a guardare
30:43le biciclette
30:45che avevo
30:45strategicamente
30:46messo in vista
30:47quelle anche
30:48un po' più
30:49bizzarre
30:49anche quelle
30:50più
30:50curiose
30:52più vecchie
30:53e vedevo
30:54che non le
30:54guardavano
30:55li scartavo
30:58e così pure
30:59quando
30:59andavo
31:01a spasso
31:01con
31:02colleghi
31:05o manager
31:06se vedevo
31:08che non guardavano
31:09qualunque bicicletta
31:10che c'era per strada
31:11mi sospettivano
31:13io tuttora
31:14quando cammino
31:15guardo
31:16tutte le biciclette
31:17e dico
31:18va che bel marchio
31:19va
31:19guarda
31:20come è fatta
31:20quella congiunzione
31:21lo penso
31:22è un istinto
31:23in questo senso
31:25colleziono
31:26mentalmente
31:27quello che
31:28non ho più
31:29disponibilità
31:30di luoghi
31:31per collezionare
31:34ultima domanda
31:36poi abbiamo finito
31:37in una parola
31:38che cosa
31:38ti ha ispirato
31:39lo stand
31:40di Antonio
31:40qua entrandoci
31:42enorme passione
31:43cosa vuoi lasciare
31:45in una parola
31:46e poi ringraziamo tutti
31:47buoni sentimenti
31:50buoni sentimenti
31:51buoni sentimenti
31:53che speriamo
31:53siano arrivati
31:54a tutti
31:55i telespettatori
31:56di Bike Channel
31:57e a tutti i presenti
31:58qui all'interno
31:59dei mercanti in fiera
32:00grazie a Gianluca Santilli
32:02un applauso
32:03e grazie soprattutto
32:04a Antonio Colombo
32:05andate a vedere
32:06il suo stand
32:06qui in fondo
32:07perché è bellissimo
32:08pace e bene
32:09Antonio Colombo
32:20tre anime
32:21qui all'interno
32:22di Parma
32:22l'arte
32:23il ciclismo
32:23e design
32:24a mercante
32:25in fiera
32:25il filo conduttore
32:27che lega
32:28tre mondi
32:28apparentemente
32:29molto diversi
32:31il filo conduttore
32:32banalmente
32:33sono io
32:33perché
32:33senza
32:35questi
32:36tre anime
32:39non avrei fatto
32:41quelle biciclette
32:43non mi sarei
32:44espresso
32:45con una galleria
32:46che continua
32:47e non avrei
32:49raccolto
32:50questi mobili
32:51destinati
32:51all'oblio
32:53per cui
32:53in tutta la mia vita
32:55lavorativa
32:56ho dato
32:57questi valori
32:58a volte simbolici
33:00a volte tecnologici
33:02e scegliere
33:03in questo spazio
33:06bellissimo
33:06che la fiera
33:07ha voluto
33:08dedicarmi
33:09le biciclette
33:10è stato
33:11abbastanza
33:12impegnativo
33:13alla fine
33:13fra le mille
33:16biciclette
33:16o mille
33:17ho contato
33:18i prodotti
33:19che ho fatto
33:20in vita mia
33:21sono diverse
33:22migliaia
33:23mai portando
33:25la firma
33:25ma convinto
33:27che comunque
33:28la mia impronta
33:29ci fosse
33:29anche in altre aziende
33:31fra le quali
33:31voglio citare
33:32la Castelli
33:34di cui fui
33:34presidente
33:35per otto anni
33:37quindi ai tempi
33:38della Paola Pezzo
33:39c'era
33:40tutta
33:41la nostra
33:42e la mia
33:43creatività
33:45e qui abbiamo
33:46la prima BMX
33:48la prima
33:49Gravel
33:49la prima
33:50mountain bike
33:51la prima
33:52Fissa
33:53ed è stato
33:54una bella
33:57avventura
33:59sceglierle
33:59per occupare
34:01questo spazio
34:01Gianluca Santilli
34:03all'interno
34:04di questo spazio
34:05dedicato a Antonio
34:06Colombo
34:06che rappresenta
34:07oggi qui a Parma
34:08l'artigianalità
34:10italiana
34:10in questo ambito
34:11quello delle biciclette
34:12come lo rappresenta
34:15e che mondo è
34:17secondo la sua visione
34:18in questo momento
34:19in Italia
34:20che momento
34:20sta vivendo
34:21intanto
34:23chi ascolta
34:24Antonio
34:26si rende conto
34:27che la bicicletta
34:27è molto
34:28ma molto di più
34:29che è un semplice
34:30oggetto
34:31da vendere
34:33bicicletta
34:34può essere moda
34:35può essere arte
34:36e dietro
34:38c'è anche
34:39tanta italianità
34:40che noi dobbiamo
34:40riuscire a valorizzare
34:42oggi
34:42il mondo
34:43che produce
34:44biciclette
34:44a livello
34:45artigianato
34:45è un mondo
34:46che soffre
34:47perché non si aggrega
34:48che soffre
34:49perché non conosce
34:50la bike economy
34:50che soffre
34:52perché non capisce
34:53l'importanza
34:54di vendere
34:55quello che l'Italia
34:57ha di unico
34:58abbiamo anche perso
34:59la leadership
35:00a livello
35:00di produttori
35:01moltissimi
35:03brand italiani
35:03sono brand
35:04che ormai
35:04sono diventati
35:05brand stranieri
35:07o comunque
35:08posseduti
35:09da stranieri
35:09si è persa
35:10quell'anima
35:11si è persa
35:11quella passione
35:12si è persa
35:13la storia
35:13che c'è dietro
35:14la bici italiana
35:14questo può invece
35:16diventare
35:16se ben gestito
35:17e se ben venduto
35:19un patrimonio
35:20straordinario
35:21perché la bicicletta
35:22dietro si porta
35:23infrastrutture
35:25si porta
35:25produzione
35:26si porta
35:27impiego
35:28ma si porta
35:28soprattutto
35:29tutto quello
35:30che ruota
35:30attorno alla salute
35:31alla qualità
35:32della vita
35:32alle smart city
35:33e via discorrendo
35:34al cicloturismo
35:35ecco questi
35:36sono temi
35:37sconosciuti
35:37perciò
35:38io credo
35:39che questo
35:40connubio
35:40arte e italianità
35:42unito a un po'
35:43di modernità
35:43possano risolvere
35:45il problema grave
35:46che noi abbiamo
35:46a livello
35:47dell'artigianato
35:47della bici
35:48tantissimi pezzi
35:49una trentina
35:50tra arte
35:51design
35:52e biciclette
35:53che la fanno
35:53da padrona
35:54per questo
35:55imprenditore
35:56visionario
35:57che ha
35:57rivoluzionato
35:58il mondo
35:59della bicicletta
36:00facendola diventare
36:01anche un'opera
36:02d'arte
36:02un grazie
36:03anche da parte mia
36:04cioè da parte
36:05di Lorenzo Dardano
36:05a tutti i telespettatori
36:07di Bike Channel
36:07ciao
36:08alla prossima
36:09a tutti i Gomez
36:14Grazie a tutti.
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