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Agenda benessere: seconda puntata su Ortopedia funzionale. Ospite in studio il dott. Pietro Morrò, responsabile dell’Unità operativa semplice dipartimentale di Ortopedia dell’Irccs Piemonte Centro Neurolesi “Bonino Pulejo”.
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00:00Ciao
00:30Buon pomeriggio, bentrovati a un nuovo appuntamento di Agenda Benessere.
00:44Oggi parliamo del ruolo dell'ortopedia funzionale nel trattamento dei pazienti neurolesi.
00:50E più in esteso andremo a vedere quali sono quei correttivi ortopedici che si possono porre in atto in caso di vario trauma.
01:01A discuterne con noi in studio c'è il dottor Pietro Morrò, che è responsabile dell'Unità Operativa Dipartimentale di Ortopedia dell'IRCS Piemonte Centro Neurolesi.
01:12Buon pomeriggio, ben trovato.
01:14Buon pomeriggio, buon pomeriggio.
01:15Grazie per essere qui.
01:17Prima di darle la parola io vorrei introdurre il primo contributo testimonianza che è quello di un paziente tunisino neuroleso
01:26che sarà affiancato dalla dottoressa Carmela Lombardo, neurologa.
01:31Da questo caso poi capiremo, cominceremo a parlare appunto di questa ortopedia funzionale. Prego.
01:37Il paziente Osama Shagri è un paziente di 27 anni, nativo della Tunisia, che vive a Ragusa, che lì ha avuto un incidente col motociclo ad agosto del 2024.
01:55Lì, oltre ad avere un trauma cranico, dall'incidente ha riportato un politrauma, quindi torace, addome, vertebre,
02:04con una serie di fratture e di pneumotorace, ematoma cerebrale, ematoma anche addominale.
02:14Quindi appena lui è stato trasportato subito dopo l'incidente al polilinico della nostra città, di Messina.
02:22E una volta stabilizzato il quadro clinico e neurologico è stata impiantata la PEG per farlo mangiare e la tracheostomia perché il paziente da solo appunto non riusciva a respirare.
02:35Stabilizzato del tutto è arrivato da noi. Da noi è arrivato a dicembre, il 6 dicembre del 2024.
02:43Qui ha iniziato il ciclo intenso di neuro-riabilitazione, quindi neuro-riabilitazione dal punto di vista cognitivo, logopedico e motorio.
02:54La situazione era gravissima, l'incidente era troppo grave, ma quando ho trovato niente difficoltà nella struttura, era tranquillo.
03:06Ecco, avete visto, questo è il contributo di questo paziente e di suo fratello, perché loro tunisini si sono ritrovati soli in questa situazione particolare.
03:18Dottore, allora parliamo appunto di questa funzione che si sta sempre più estendendo, dell'ortopedia funzionale.
03:25Spiegando anche qual è la differenza rispetto a quella funzionale che lei tratta da anni.
03:30Allora, bisogna fare una premessa che l'ortopedia funzionale è quella branca dell'ortopedia che si occupa prettamente nel trattamento delle deformità
03:41che si verificano praticamente nell'apparato osteo, l'apparato scheletrico, dovuto appunto per migliorare la funzionalità biomeccanica.
03:53Qual è lo scopo?
03:54Lo scopo praticamente è un percorso chirurgico che rivolta a questi pazienti, appunto, che per problematiche neurologiche dovute a delle patologie
04:05che possono acquisite, come per esempio dell'ictus oppure a traumi, ad incidenti stradali, si verificano appunto queste alterazioni,
04:15diciamo, delle strutture osteoarticolari e anche legate anche all'ipertono, alla spasticità, quindi conto con alcuna rigidità delle articolazioni,
04:25dove praticamente l'attività riabilitativa ha un limite.
04:30Ha un limite nella ripresa funzionale sia delle articolazioni, nella ripresa funzionale della ripresa della stazione eretta,
04:41significa della mantenere, riprendere l'ortostatismo del soggetto e quindi si cerca di correggere, appunto, queste deformità intervenendo chirurgicamente.
04:52Ovviamente l'allettamento a cui è forzato, a cui è costretto il paziente, provoca appunto queste rigidità,
05:04queste rigidità che colpiscono appunto tutte le articolazioni, le articolazioni degli arti inferiori e degli arti superiori.
05:12E quindi lo scopo appunto dell'ortopidia funzionale è quella di intervenire laddove la fisioterapia ha dei limiti.
05:20Si instaurano una sorta di interconnessione fra l'attività riabilitativa effettuata appunto dai fisioterapisti tramite un percorso già stabilito dai fisiatri
05:31e poi ovviamente si interviene chirurgicamente utilizzando anche dei dispositivi che mantengono appunto la giusta postura praticamente di queste articolazioni che subiscono delle deformità.
05:51Diciamo che di fronte a una neurolesione, le neurolesioni sono diverse, possono verificarsi a seguito di qualsiasi tipo di incidente,
05:59sono più frequenti di quanto noi possiamo immaginare.
06:03Probabilmente era inimmaginabile fino a un po' di tempo fa comprendere come questa ortopedia funzionale potesse arrivare a supporto a complemento di un percorso terapeutico.
06:15Voi oggi all'IRCS avete pensato bene di mettere assieme le due cose a complemento proprio per offrire un percorso multispecialistico al paziente.
06:25Multidisciplinare, infatti dall'accorpamento che si è verificato nel 2016 sostanzialmente dell'Istituto dell'IRCS con il presidio ospedale Piemonte
06:35si è ottenuta una duplice mission, una mission legata appunto all'Istituto di ricerca, ricerca dell'IRCS che è basata sull'attività della ricerca delle neuroscienze
06:47quindi per quanto riguarda la prevenzione, il recupero e il trattamento di queste patologie di dei pazienti neurolesi acquisite ovviamente
06:56in seguito appunto a traumi come dicevo prima o a patologie e c'è la mission ovviamente legata all'assistenza emergenza urgenza determinata appunto
07:07caratterizzata dalle tre strutture di chirurgie che ci sono, la chirurgia ortopedia, la chirurgia e l'urologia
07:14ovviamente c'è anche una struttura di terapia intensiva, una cardiologia che fa fronte a determinate situazioni di emergenza
07:24ora proprio questa duplice attività ha permesso appunto di combinare e di trattare questi pazienti che hanno avuto delle problematiche
07:39legate a queste patologie che comportano quindi queste deformità articolari e quindi utilizzare appunto l'ortopedia funzionale
07:48pronto per stabilire una intercollessione con i reparti di neuro-reabilitazione.
07:55E a proposito di questo apporto dell'ortopedia alla neuro-reabilitazione sentiamo il contributo della direttrice
08:02dell'unità operativa complessa di neuro-reabilitazione, la dottoressa Carmela Rifici.
08:09Intanto bisogna fare una premessa, i pazienti che noi accogliamo sono dei pazienti complessi
08:15che hanno praticamente disturbi di coscienza, hanno dei gravi disturbi motori e anche cognitivi
08:22quindi l'approccio è in un primo momento abbastanza difficile
08:25quindi se in un primo momento l'approccio è prettamente neuro-reabilitativo
08:30piano piano dopo le prime verifiche e la prima parte della riabilitazione e le prime stimolazioni motorie
08:40chiaramente potremmo avere nel percorso riabilitativo degli intoppi che sono dovuti a dei danni
08:48danni dovuti all'allettamento, alla degenza protratta e rianimazione dove i pazienti non sono stati mobilizzati minimamente
08:57e allora a quel punto facendo una buona valutazione funzionale
09:02perché dobbiamo capire fino a che punto noi possiamo trarre beneficio da un intervento neuro-ortopedico
09:10quindi funzionale e dopo questa prima valutazione che deve essere fatta ad opera del neurologo, fisiatra e anche dell'ortopedico
09:18allora a quel punto possiamo candidare il paziente per questo tipo di intervento, di allungamento
09:24diamo un po' qualche numero anche rispetto al genere femminile e maschile e anche all'età
09:29noi abbiamo praticamente un reparto di quasi 41 posti letto qua al Piemonte e 14 al Presidio Casazza
09:39quindi sono 55 posti letto
09:40non è che tutti i pazienti, ogni paziente ha una storia a parte, anche neurologica a parte
09:46e quindi anche potrebbe avere una storia, alcuni, non so, un 7-8% potrebbero avere anche una verifica neuro-ortopedica
09:56e anche un intervento, potrebbero essere candidati a questo, più o meno così
10:00Dottore Morro, vediamo allora quali sono le principali problematiche ortopediche che si riscontrano
10:08che voi riscontrate nei pazienti neurologici che poi vanno ad affrontare l'iter di riabilitazione
10:14Allora, noi possiamo suddividere le problematiche legate appunto alle deformità osteoarticolari
10:20e all'alterazione del tono muscolare
10:24sono due condizioni che sostanzialmente si combinano
10:30ma andiamo a specificare per ogni singolo patologia
10:36Allora, per quanto riguarda le deformità osteoarticolari che interessano gli arti superiori
10:42in seguito ad un evento sia patologico come un ictus oppure traumatico appunto
10:51in seguito di un incidente stradale, quindi qui si hanno delle danni neurologici
10:57che possono determinare e colpire quindi gli arti superiori
11:00vedremo appunto degli atteggiamenti obbligati dell'arto
11:11ad esempio una flessione obbligata del gomito
11:13un atteggiamento in flessione del polso, quindi anche delle dita
11:18con incapacità a poter svolgere la normale attività politica
11:22Ecco, qui vediamo intanto
11:22Questo è un esempio, una paralisi neurologica degli arti superiori
11:26Le immagini successive verranno appunto descritte appunto dettagliatamente
11:31verranno dettagliatamente le varie segmenti scheletrici che sono interessati
11:37sia il polso, le mani, le dita delle mani e anche l'atteggiamento anche in adduzione
11:43sarebbe della spalla dell'arto appunto appoggiato al corpo
11:50Per quanto riguarda invece gli arti inferiori
11:55ovviamente possiamo aggiungere, sono delle immagini in cui parleremo appunto
12:01del piede varo equino addotto
12:03che sarebbe?
12:04Sarebbe un atteggiamento in flessione
12:07plantare del piede
12:11con l'avampiede che è rivolto verso l'interno
12:14sostanzialmente il soggetto non riesce praticamente ad appoggiare il tallone a terra
12:19e quindi ed è costretto a stare sulle punte dei piedi
12:22Questa è una cosa di peso
12:24Di peso per quanto concerne la correlazione con l'ortopedia funzionale
12:29è legata appunto anche ad un allettamento forzato
12:33Cioè cosa succede?
12:34Che i muscoli si retraggono, vi è un accorciamento
12:36e quindi vanno a inficiare le articolazioni
12:40che perdono la loro normale struttura e quindi si deformano
12:45L'ortopedia funzionale appunto agisce con lo scopo appunto di correggere queste deformità
12:53Andiamo più avanti, ci saranno altre immagini
12:56penso in cui, ecco questa è un'immagine molto più dettagliata
13:01in cui vedremo l'atteggiamento della flessione plantare appunto del piede
13:06e con le dita a griff sarebbero la dita ad artiglio
13:10proprio ad legato e soprattutto all'adduzione quindi dell'avampiede verso l'interno
13:17Poi successivamente quindi possiamo parlare anche di altri distretti
13:23Più avanti vedremo appunto delle immagini che interessano anche l'articolazione dell'anca
13:30Per esempio una delle patologie molto frequenti dovuta all'allettamento
13:35sarebbe la presenza delle calcificazioni eterotopiche
13:39Che cosa sono le calcificazioni eterotopiche?
13:40Allettamento che cosa comporta?
13:42Ecco, vediamo che colpisce
13:43Ma questo dottore anche in soggetti di giovane età?
13:48Sì, certo, certo
13:49Non è vincolato, non è legato all'età
13:52È legato purtroppo all'immobilizzazione
13:54Fra l'altro le calcificazioni eterotopiche in modo semplicistico
13:59sono altro che dei depositi di calcio che si vanno a localizzare nelle parti molli
14:04non nell'articolazione
14:06Questo è un esempio del gomito per esempio
14:09che non vanno a intaccare l'articolazione in sé
14:16articolazione testa del femore con l'acetabolo
14:21ma le strutture muscolari
14:23Questo è cosa comporta?
14:24Una rigidità nel movimento
14:26e quindi l'ortopedia funzionale ha lo scopo praticamente di rimuori questi tessuti
14:33Prima di intervenire ovviamente c'è un percorso
14:36c'è un percorso legato all'immobilizzazione
14:38all'utilizzo di farmaci come per esempio l'indometacina
14:41oppure le onde d'urto
14:43laddove non si ottiene praticamente un risultato
14:46interviene l'ortopedia
14:47l'ortopedia funzionale
14:49Io qua a questo proposito
14:51dottore introduco subito una delle prime domande
14:53che ci arrivano dal pubblico da casa
14:55una mail
14:56lei viene chiesto come si stabilisce
14:59se un trattamento deve essere conservativo
15:02o ortopedico
15:03Allora il trattamento è soggettivo
15:07cioè nel senso che bisogna sempre considerare
15:10le condizioni generali del paziente
15:12il paziente praticamente
15:14è ovvio che come diceva la dottoressa Rifici
15:17ci sono tanti pazienti
15:19tantissimi pazienti
15:20e non vengono purtroppo
15:22tutti possono essere trattati
15:24diciamo per quanto riguarda
15:28la correzione di alcune deformità
15:31perché questo richiede
15:32richiede comunque
15:34un intervento chirurgico
15:37il intervento chirurgico consiste in un'anestesia
15:39consiste anche un percorso
15:41anche di assistenziale
15:43e non tutti i pazienti hanno
15:45purtroppo hanno
15:46quindi bisogna valutare il rischio clinico
15:49soprattutto
15:49riguardo il trattamento conservativo
15:52bisogna vedere anche dal grado
15:54dal grado di rigidità
15:56che le articolazioni presentano
15:59io ho fatto un esempio
16:01facendo riferimento alle calcificazioni eterotopiche
16:04le calcificazioni eterotopiche
16:06per esempio possono colpire
16:08se noi prendiamo anatomicamente il nostro arto
16:11colpiscono la parte esterna
16:13dove non ci sono interessamento vascolare
16:16o nervo
16:17mentre la parte più interna
16:19quindi diventa anche più difficilmente aggredibile
16:22quindi comporta anche un'attenzione maggiore
16:26perché queste calcificazioni possono anche localizzarsi
16:30nelle zone appunto limitro-vascolari
16:33quindi rischiare
16:34diciamo anche
16:35una condizione clinica peggiore
16:38quindi bisogna fare delle valutazioni
16:40anche soggettive
16:43e individuali
16:44peraltro ricordiamo
16:46noi siamo partiti appunto
16:47dalle neurolesioni
16:48ma queste sono problematiche
16:51riscontrabili
16:52risolvibili
16:53anche a seguito di un trauma
16:54meccanico che non implica per forza una neurolesione
16:58un incidente
16:59quindi una frattura
17:00la frattura di una parte del corpo
17:01e lì l'ortopedia funzionale interviene
17:04secondo appunto il caso che si presenta
17:06certo
17:06perché ovviamente l'ortopedia funzionale
17:11comunque estrapola
17:13l'attività
17:14l'attività principale che noi svolgiamo
17:18cioè la traumatologia
17:19cioè noi di fronte a dei traumi
17:22dobbiamo far fronte a determinate situazioni
17:25per correggere ciò che è avvenuto
17:27nelle fratture esposte
17:29per esempio utilizziamo i fissatori esterni
17:31che vengono utilizzati anche
17:33nell'ortopedia funzionale
17:35per mantenere ciò che è stato effettuato
17:39chirurgicamente
17:40quindi se ci sono delle immagini
17:42ecco questi sono esempi
17:43dei fissatori esterni
17:44che vengono utilizzati
17:45nell'ortopedia funzionale
17:46ma anche nella traumatologia
17:48questi sono dei fissatori
17:50che si chiamano
17:50fissatori
17:51ecco
17:51ilizaroff
17:52questo è un caso
17:53che venne trattato
17:54nella nostra unità operativa appunto
17:57che era un piedequino
17:59che venne fatto
18:01da un'ostitemia
18:01cioè una correzione
18:02e per mantenere questa correzione
18:04perché rompendo l'osso
18:06l'ostitemia sarebbe una rottura dell'osso
18:07io devo poi
18:08fare in modo che quest'osso
18:10praticamente si ricalcifichi
18:11e si ricalcifichi
18:12come io lo voglio calcificare
18:14cioè mantenere la sua
18:16sia posizione
18:18in senso di rotazione
18:20e quindi
18:21i fissatori ci consentono
18:23di mantenere questa
18:24ovviamente vengono poi rimossi
18:26e poi inizia il percorso
18:28riabilitativo successivo
18:30ecco a proposito
18:31di questi dispositivi
18:32dicevamo
18:33la sinergia
18:34la multidisciplinarietà
18:36e quindi io qua vorrei
18:37introdurre il contributo
18:38del dottor Aurelio Terranova
18:40fisiatra
18:41e di una
18:42delle fisioterapiste
18:44la signora Chetti Mercato
18:45per approfondire un po'
18:47questo tema
18:47dei dispositivi
18:49che poi con lei
18:50andiamo un po'
18:51a vedere meglio
18:52prego
18:52chiamo il contributo
18:54dalla regia
18:55allora
18:56il nostro lavoro
18:57è un lavoro
18:58molto complesso
18:59all'arrivo del paziente
19:01la nostra specializzazione
19:03prevede
19:04distillare
19:05un progetto
19:06programma riabilitativo
19:07che cerca di
19:09curare il paziente
19:10a 360 gradi
19:12in tutte quelle che sono
19:13le sue necessità
19:14sia dal punto di vista
19:15logopedico
19:16fisioterapico
19:16neuropsicologico
19:17e quant'altro
19:18è ovvio che
19:20questi pazienti
19:22sono talmente delicati
19:23che
19:24già all'arrivo
19:25nella nostra unità operativa
19:27prevedono
19:30un atteggiamento
19:31degli arti
19:32in triplice flessione
19:33dovuto
19:33all'aumento
19:35dell'ipertono
19:37che costringe
19:38gli arti
19:38in flessione
19:40di ginocchia
19:41in atteggiamento
19:42in equino
19:42del piede
19:43allora noi cerchiamo
19:45il nostro lavoro
19:46è un lavoro
19:47che cerca di
19:48combattere
19:49questi atteggiamenti
19:51per poter garantire
19:52una migliore autonomia
19:54nell'attività
19:54della vita quotidiana
19:56questi atteggiamenti
19:58vengono
19:58all'inizio
19:59combattuti
20:00con l'utilizzo
20:01di terapia farmacologica
20:02poi con
20:04infiltrazione di tossina
20:05botulinica
20:06con
20:07l'impiego
20:07di ausili
20:08che vengono
20:09vediamo questi ausili
20:11quali sono
20:12ce li spiega
20:12allora questo è un
20:14tutore che noi
20:15utilizziamo per la notte
20:16si mette per la notte
20:17per mantenere la postura
20:18corretta del piede
20:20questo è un tutore
20:21che noi utilizziamo
20:22durante la giornata
20:23anche durante il posizionamento
20:25in sedia
20:25del paziente
20:26e questi
20:27sono dei tutori
20:28che utilizziamo
20:29per il corretto
20:30posizionamento
20:30della mano
20:31e questi li mettiamo
20:32durante la giornata
20:34solo di giorno
20:35di notte
20:35ovviamente
20:36dottore evidentemente
20:38questa sinergia
20:39multidisciplinare
20:40neurologico-ortopedica
20:42è fondamentale
20:43per una restituzio
20:45quando è possibile
20:45ad integrum
20:47e quando no
20:48al massimo
20:49delle potenzialità
20:50purtroppo
20:52queste terapie
20:53che abbiamo appena detto
20:54non bastano
20:55e il più delle volte
20:56non si riesce
20:57anche con
20:58terapia farmacologica
21:00tossina
21:00ausili
21:01ad allungare
21:02queste articolazioni
21:03allora ci serviamo
21:05della chirurgia funzionale
21:08che è molto importante
21:10laddove
21:11il paziente
21:12possa essere messo
21:14in condizioni
21:15di avere
21:15una postura corretta
21:17dal contributo
21:20abbiamo visto
21:20ecco
21:21l'importanza
21:22della sinergia
21:23anche con il comparto
21:24fisiatrico
21:25e della fisioterapia
21:27in che misura
21:28ecco vanno
21:28a complemento
21:29dell'ortopedia
21:30allora
21:30per me
21:32quindi secondo me
21:33non solo secondo me
21:35ma la figura
21:36della fisioterapista
21:39ovviamente
21:40in un percorso
21:43di riabilitazione
21:44che viene programmato
21:46dal fisiatra
21:47in accordo
21:48anche con l'ortopedico
21:49è una figura
21:50fondamentale
21:51per il recupero
21:53appunto
21:53anche postchirurgico
21:55nostro
21:55della normale attività
21:57chirurgica
21:58ortopedica
21:59perché ritengo
22:00che il 60%
22:01del risultato
22:02ottimale
22:03di qualunque
22:04tipo di intervento
22:05è determinato
22:08dall'attività
22:09della fisioterapia
22:10cioè fare un buon
22:10e bel intervento
22:11ma se non fai
22:12un'ottima fisioterapia
22:13il risultato
22:14comunque non lo ottieni
22:15tornando al discorso
22:17delle deformità
22:19appunto
22:19di cui si parlava
22:20cioè
22:20l'utilizzo
22:23appunto
22:23dell'ortopedia
22:24funzionale
22:25in determinate
22:26patologie
22:28avevo fatto
22:29appunto
22:29riferimento
22:30sia alle deformità
22:31osteoarticolari
22:32ma anche
22:32all'alterazione
22:34muscolare
22:34riguardo alle deformità
22:36osteoarticolari
22:37è importante
22:38anche
22:38fare menzione
22:40delle fratture
22:42delle fratture
22:42vertebrali
22:43che possono anche
22:44verificarsi
22:45cioè
22:45le crolli vertebrali
22:47sono dovute
22:47a che cosa?
22:48alla demenializzazione
22:49dell'osso
22:50infatti
22:51i pazienti
22:52che stanno
22:53per molto tempo
22:55allettati
22:56vanno incontro
22:57con una fragilità
22:57ossa
22:58con una demenializzazione
22:59e poi
23:00succede
23:01quindi
23:01dei crolli
23:02vertebrali
23:03spontanei
23:04che sono
23:04causa di dolore
23:05e di impotenza
23:06funzionale
23:08l'impotenza funzionale
23:09che in un primo
23:10momento
23:11si cerca
23:12di correggere
23:13appunto
23:13di aiutare
23:14praticamente
23:14con delle ortesi
23:15che possono essere
23:16dei busti
23:17dei corsi
23:17ortopedici
23:18ma
23:19si può anche
23:20intervenire
23:21chirurgicamente
23:22laddove
23:24è permesso
23:25di farlo
23:25perché bisogna fare
23:26una premessa
23:27che non tutte
23:27le vertebre
23:28possono essere
23:29trattate
23:30chirurgicamente
23:31con la cifoplastica
23:32cioè con la cementazione
23:33perché
23:34se c'è un interessamento
23:36di una parte
23:37posteriore
23:37là dove c'è
23:38un interessamento
23:39praticamente
23:40midollare
23:42quindi
23:42il trattamento
23:44mini-invasivo
23:46della cifoplastica
23:48o della vertebra
23:49plastica
23:49non può essere effettuato
23:50stiamo vedendo
23:51questo è un esempio
23:52della cifoplastica
23:54che sarebbe
23:54sostanzialmente
23:55un intervento
23:56che richiede
23:57un percorso
24:00di formazione
24:01abbastanza lungo
24:02una conoscenza
24:03anatomica
24:04molto
24:05molto
24:05dettagliata
24:06perché
24:07è un intervento
24:07mini-invasivo
24:08che consiste
24:09nell'introduzione
24:10dei troc
24:12delle cannule
24:13che successivamente
24:14vedremo
24:14sotto il controllo
24:16di un amplificatore
24:17di brillanza
24:18perché vuoi o non vuoi
24:19la nostra attività
24:20chirurgica purtroppo
24:21è necessariamente
24:23dipesa
24:24dalle radiazioni
24:25che noi
24:26utilizziamo
24:27all'interno
24:28della nostra
24:30sala operatoria
24:32e infatti
24:33questi sono alcuni
24:34particolari
24:36della procedura
24:38che consiste
24:39se si vede
24:40queste cannule
24:41all'interno
24:41del corpo vertebrale
24:43che vengono
24:43introdotte
24:44attraverso
24:46un determinato
24:47particolare
24:51appunto
24:52della vertebra
24:53con questa
24:54procedura
24:55si confie
24:57un palloncino
24:58che
24:58comporta
25:00la risalita
25:01della vertebra
25:05e all'interno
25:06di questa
25:06una volta
25:07sgonfiato
25:07il palloncino
25:08resta una cavità
25:09all'interno
25:09della quale
25:09si introduce
25:10il cemento
25:11il cemento
25:12ha un effetto
25:12immediato
25:13che solidifica
25:15la vertebra
25:16e agisce
25:18appunto
25:18sia
25:19sul ripristino
25:19dell'altezza
25:21del corpo vertebrale
25:22e anche
25:23soprattutto
25:23nel dolore
25:25infatti
25:27una volta
25:28cementata
25:29appunto
25:29la vertebra
25:30il paziente
25:31può assumere
25:32la posizione
25:32ortostatica
25:33senza
25:34addirittura
25:35anche
25:36utilizzi
25:36di corsetti
25:38o di bustini
25:40dottore
25:40qua
25:40ecco
25:42poi
25:43introduco
25:43un'altra domanda
25:44per chiarire
25:46anche meglio
25:46questa cosa
25:47cioè quali sono
25:48in un tipo
25:48di intervento
25:49come questo
25:50quali sono
25:50i rischi
25:51cui il paziente
25:52può andare incontro
25:53il paziente
25:53che non ha
25:54non presenta
25:55neurolesione
25:56e quello che invece
25:56presenta la neurolesione
25:58quindi
25:58in termini di
25:59spasticità
26:00o di ipotonia
26:01quindi di questo calo
26:02del tono muscolare
26:03in questi casi
26:04il rischio
26:05è legato
26:07alla
26:07a che cosa
26:09alla
26:09alla tecnica
26:11cioè nel senso che
26:11bisogna fare attenzione
26:13intanto
26:13all'introduzione
26:15del cemento
26:16cioè il cemento
26:16può migrarsi
26:17e praticamente
26:18invece di restare
26:19dentro del corpo
26:20può andare
26:20posteriormente
26:21a interessare
26:22le strutture nervose
26:23quindi
26:23aggravando una situazione
26:25già preesistente
26:26in un caso
26:27di pazienti
26:30neurolesi
26:30ma
26:30in un paziente
26:31che non ha
26:32problemi
26:32di neurologici
26:34praticamente
26:34può
26:35determinarli
26:36per quanto
26:38riguarda
26:38il discorso
26:40della
26:41della
26:41della spasticità
26:43bisogna fare
26:44riferimento
26:45praticamente
26:46a queste
26:47patologie
26:48lictus
26:48a queste patologie
26:49neurologiche
26:51che determinano
26:52appunto
26:52queste
26:52contratture
26:53le contratture
26:55quindi comporta
26:56rigidità
26:56la rigidità
26:58si
26:58si
26:59instaura
27:00anche
27:00a livello
27:01muscolare
27:02quindi con
27:02degli atteggiamenti
27:04obbligati
27:04in flessione
27:05per esempio
27:05del ginocchio
27:06e lì
27:07l'ortopedia
27:08funzionale
27:08come agisce?
27:10Agisce
27:10nell'allungamento
27:14delle strutture
27:16muscolari
27:17in modo da creare
27:18una maggiore
27:18mobilità
27:19appunto
27:20di queste articolazioni
27:21quindi allungamento
27:22dei tendini
27:23dei tendini
27:23per esempio
27:24nel caso
27:24specifico
27:25della flessione
27:26del ginocchio
27:27abbiamo visto
27:27quel ragazzo
27:28per esempio
27:30nel caso
27:31che è stato
27:32presentato
27:33aveva
27:34presente
27:35un atteggiamento
27:36in flessione
27:36delle ginocchia
27:38proprio perché
27:38si ha
27:39una retrazione
27:40dei muscoli
27:40flessori
27:41degli sculcurali
27:42o flessori
27:42delle ginocchia
27:43che lo obbligano
27:44praticamente a stare
27:45in quella posizione
27:46per quanto riguarda
27:48invece
27:48a livello
27:49della caviglia
27:50un caso
27:50che succede
27:51è la retrazione
27:52del tendine
27:52d'Achille
27:53il tendine
27:53d'Achille
27:53è dovuto
27:54appunto
27:54ad una contrattura
27:55dei muscoli
27:56posteriore del polpaccio
27:57quindi che comportano
27:58l'accorciamento
27:59di questi
27:59in questi casi
28:00interviene
28:01proprio
28:02l'ortopedia
28:03funzionale
28:03questo è un esempio
28:04della plastica
28:06tendine a z
28:06del tendine
28:07d'Achille
28:07non è altro
28:08che l'allungamento
28:09che noi possiamo
28:11effettuare
28:11praticamente
28:12del tendine
28:13del tendine
28:14d'Achille
28:14che è una tendine
28:15posteriore
28:16della zona
28:18a livello
28:18della caviglia
28:19che appunto
28:21che è
28:23retratto
28:24per una problematica
28:25legata
28:25alla contrattura
28:27ma noi possiamo
28:27agire lungamente
28:28e quindi favorire
28:29la flessa estensione
28:31della caviglia
28:32infatti
28:33dopo l'intervento
28:35avendo
28:36può
28:37nuovamente
28:38intervenire
28:39la figura
28:40del fisioterapista
28:42in modo tale
28:42da riprendere
28:43un percorso
28:44che era stato
28:44interrotto
28:45legato
28:46all'immobilizzazione
28:48è possibile
28:49fare una previsione
28:51della durata
28:51del trattamento
28:52di riabilitazione
28:53anche rispetto
28:54all'età
28:55dei soggetti
28:55trattati?
28:57Ma questo
28:57intanto è soggettivo
28:58e dipende
28:59anche dal tipo
29:00di patologie
29:02che noi andiamo
29:03ad affrontare
29:03per esempio
29:05facevo
29:06riferimento
29:07alle fratture
29:08l'ortopedia
29:09sulla livello
29:10cifoplastica
29:11e il trattamento
29:12riabilitativo
29:13può essere quasi
29:14qual è l'obiettivo
29:15il raggiungimento
29:16della posizione
29:17ortostatica
29:17cioè noi mettiamo
29:18all'impiede
29:19un paziente
29:19che è costretto
29:20a letto
29:21perché ha dolore
29:22per la frattura
29:23vertebrale
29:24e quindi
29:25il percorso
29:27è quasi
29:27non dico
29:28immediato
29:29ma quasi
29:30breve
29:30è breve
29:31per quanto
29:32concerne invece
29:32gli arti inferiori
29:34gli arti inferiori
29:35bisogna sempre
29:36discernere la tipologia
29:37se noi parliamo
29:38di allungamenti
29:39allungamenti
29:40allora
29:40lì interviene
29:42quindi la fisioterapia
29:44anche la durata
29:45la cicatrizzazione
29:46del tessuto
29:47e quindi
29:48vi è un percorso
29:49che può essere
29:50un mese
29:50e tutto
29:50per quanto riguarda
29:52il trattamento
29:53delle articolazioni
29:56o delle ossa
29:57dobbiamo sempre
29:58tenere conto
29:58appunto
29:59che noi
30:00per correggere
30:01dobbiamo creare
30:02cioè rompere
30:03rompere
30:04per correggere
30:05e rompere
30:05per correggere
30:06praticamente
30:06dà il tempo
30:07anche all'osso
30:08di guarire
30:09quindi
30:09se è una frattura
30:11che in media
30:11guarisce
30:1230-40 giorni
30:14l'allettamento
30:15cioè il percorso
30:16deve essere
30:17sempre considerato
30:18in base al tipo
30:19di patologia
30:20che noi affrontiamo
30:21e ci chiedono
30:23com'è possibile
30:24gestire
30:25da casa
30:26a casa
30:26le posizioni
30:27scorrette
30:28o le deformità
30:29in via di sviluppo
30:30ed eventualmente
30:31che tipo di ausili
30:32è utile avere con sé
30:33allora
30:34intanto
30:35qual è l'obiettivo finale
30:38dell'ortopedia funzionale
30:42è quello di favorire
30:44la maggiore
30:48diciamo
30:48mobilità del soggetto
30:49evitare le piaghe
30:50evitare l'allettamento
30:52evitare le piaghe
30:53anti-decubito
30:54che praticamente
30:55sono quelle condizioni
30:57che aggravano
30:59e peggiorano
31:00le condizioni
31:01del paziente
31:01le condizioni
31:02del paziente
31:03per quanto riguarda
31:03la casa
31:04quindi
31:04da casa
31:05bisogna
31:06ricorrere
31:07appunto
31:07delle tini
31:09anti-decubito
31:10per evitare
31:12le famose piaghe
31:13a livello
31:14sacrale
31:15delle ortesi
31:17particolari
31:17dei cuscini
31:18che ci consentono
31:20appunto
31:20dei cuscini
31:21che permettono
31:22appunto
31:23anche
31:23messe in mezzo
31:24alle gambe
31:25nell'apposizionamento
31:26del paziente
31:27evitano appunto
31:28quelle
31:29l'appoggio
31:33costante
31:34appunto
31:34di una parte
31:35del corpo
31:35sul letto
31:37e ovviamente
31:38i deambulatori
31:40insomma
31:40qualcosa
31:41che possa
31:41appunto
31:42aiutare
31:42il paziente
31:43a una maggiore
31:44mobilità
31:45lo domandavo
31:48prima
31:48nel contributo
31:49al fisiatra
31:50restituzione
31:51di integrum
31:52o comunque
31:53al massimo
31:53delle potenzialità
31:55ecco
31:56che tipi
31:57di aspettative
31:58da cosa
31:59vengono motivati
32:00le aspettative
32:01sono
32:01ovviamente
32:02diciamo
32:02sempre
32:03sono soggettive
32:04noi dobbiamo
32:04praticamente
32:05raggiungere
32:06degli obiettivi
32:07gli obiettivi
32:07è quello
32:08di evitare
32:08di
32:09di evitare
32:11appunto
32:12le piaghe
32:12e soprattutto
32:13favorire
32:14la fisioterapista
32:15o chi
32:16la persona
32:16che assiste
32:17il soggetto
32:18una
32:19una
32:20una maggiore
32:22diciamo
32:23più facilità
32:25nei movimenti
32:26perché
32:27se io
32:27ho un paziente
32:28che ha
32:29degli atteggiamenti
32:30obbligati
32:31dovuto
32:31alla flessione
32:32del ginocchio
32:33la flessione
32:34della capiglia
32:35quindi che provoca
32:36praticamente
32:37delle piaghe
32:38se io riesco
32:38a correggere
32:39quelle deformità
32:40le piaghe
32:41non si formano
32:42e quindi
32:42il paziente
32:43è più gestibile
32:44anche dal punto di vista
32:45riabilitativo
32:48e anche
32:48domiciliare
32:50penso
32:50penso ai tanti
32:51giovani
32:51che fanno
32:52che praticano sport
32:53gli sportivi
32:54in agonismo
32:56ecco
32:56come vi comportate
32:58come si comporta
33:00lei
33:00dinanzi a casi
33:00del genere
33:01di incidente
33:02meccanico
33:02che richiede
33:03appunto
33:03l'applicazione
33:05intanto richiede
33:05la chirurgia
33:06l'ortopedia
33:07funzionale
33:07l'intervento
33:08chirurgico
33:09ed eventualmente
33:10l'applicazione
33:11di uno di questi
33:12sostegni
33:12allora
33:13sostanzialmente
33:14la chirurgia
33:14la traumatologia
33:16ormai
33:16rispetto ai decenni
33:18passati
33:18è prettamente
33:19chirurgica
33:20cioè
33:20di fronte
33:23a determinate
33:24situazioni
33:24faccio un esempio
33:25banale
33:26nelle fratture
33:26bimalleolari
33:29che un tempo
33:29si trattavano
33:30in modo conservativo
33:32ovviamente
33:32l'intervento
33:34chirurgico
33:34è la cosa migliore
33:36perché
33:36vai a ripristinare
33:37una struttura
33:38capsulolegamentosa
33:41ossea
33:42per favorire
33:44una ripresa
33:44più rapida
33:45ripresa
33:45funzionale
33:46quindi
33:46la tendenza
33:47della chirurgia
33:48è ormai
33:49molto
33:51avanzata
33:52rispetto
33:53al passato
33:55per quanto
33:55riguarda
33:56l'utilizzo
33:57di questi
33:59ortesi
34:00di questi
34:01tutori
34:02viene
34:03generalmente
34:04utilizzato
34:05laddove
34:05ci sono
34:06delle fratture
34:06composte
34:07magari
34:07si cerca
34:08di evitare
34:10l'intervento
34:11però
34:11oppure
34:13vengono
34:13utilizzati
34:14praticamente
34:14quando
34:16nei posti
34:18chirurgici
34:18per esempio
34:19nei traumi
34:20del ginocchio
34:22vengono utilizzate
34:23delle ginocchiere
34:23particolari
34:24che hanno
34:25delle ginocchiere
34:26articolate
34:26quindi che
34:27consentono
34:28la flesso
34:28estensione
34:29del ginocchio
34:30in modo graduale
34:31e tutto
34:31quindi
34:33sostanzialmente
34:34l'obiettivo
34:35è quello
34:35di avere
34:36una ripresa
34:37funzionale
34:37più rapida
34:38possibile
34:38e quindi
34:39qua
34:39la chirurgia
34:40deve intervenire
34:41esistono
34:43dei casi
34:44di recidiva
34:45rispetto
34:47alle deformità
34:47quindi
34:48torniamo
34:48nell'ambito
34:50proprio
34:50della neurolesione
34:51certo
34:51possono succedere
34:52questi casi
34:53di recidiva
34:54certo che
34:54possono succedere
34:55perché
34:56dipende
34:57sempre
34:57da come
34:58viene trattato
34:59successivamente
35:01all'intervento
35:02se io
35:03il paziente
35:03a cui ho fatto
35:05un allungamento
35:06del tendine
35:06non proseguo
35:09con un trattamento
35:10riabilitativo
35:11in modo tale
35:12da effettuare
35:14sia in modo
35:15passivo
35:16attivo
35:17la flesso
35:18estensione
35:18della caviglia
35:19facendo un esempio
35:20se io
35:20non lascio
35:21praticamente
35:22non continuo
35:23un percorso
35:24riabilitativo
35:24si corre il rischio
35:25di avere
35:26un'ulteriore
35:26retrazione
35:27e quindi
35:28la recidiva
35:29si verifica
35:30dottore
35:31proviamo un po'
35:32a riassumere
35:33a risintetizzare
35:34un po'
35:35queste informazioni
35:36per restituirle
35:37in maniera
35:38sinottica
35:38quasi ai nostri
35:39ai nostri
35:40telespettatori
35:41quindi
35:41noi abbiamo
35:42provato a vedere
35:44quanto influisce
35:45l'ortopedia
35:46funzionale
35:47nelle leurolesioni
35:48ma anche
35:49in quei traumi
35:51meccanici
35:51dove
35:52richiesta
35:53naturalmente
35:53l'intervento
35:54chirurgico
35:55e la
35:56come dire
35:56la posizione
35:57di questi dispositivi
35:58proviamo un po'
36:00a risintetizzare
36:01il tutto
36:01ecco
36:01secondo anche
36:02i casi
36:03la tipologia
36:04dei casi
36:04una domanda
36:06specifica
36:07quella sarebbe
36:08cioè che praticamente
36:09cioè
36:09là dove
36:11è necessaria
36:12una ripresa
36:13funzionale
36:14in un soggetto
36:16che non ha
36:16problemi di natura
36:18neurologica
36:19tutto
36:19bisogna intervenire
36:21chirurgicamente
36:22in modo da
36:22ripristinare
36:23i rapporti
36:24articolari
36:25per una ripresa
36:26per quanto riguarda
36:27il concetto
36:28dell'utilizzo
36:29dell'ortopedia
36:29funzionale
36:30ha una sua
36:31finalità
36:31la finalità
36:32è quella
36:33di
36:33intanto
36:34di
36:35correggere
36:36la biomeccanica
36:37delle nostre
36:39articolazioni
36:40e soprattutto
36:41agire
36:44sul fatto
36:44che determinate
36:45posizioni
36:46obbligate
36:46suscitano
36:47dolore
36:48quel ragazzo
36:49che abbiamo visto
36:50nella posizione
36:51obbligata
36:51del piede
36:53equino
36:53delle ginocchia
36:54flesse
36:55soffre
36:57per la posizione
36:59delle sue
37:01articolazioni
37:02quindi
37:02aiutarlo
37:04dal punto di vista
37:05chirurgico
37:07quindi
37:08l'ortopedia
37:08funzionale
37:09quindi ha
37:09proprio
37:10questa
37:10finalità
37:11quindi agire
37:12anche sul dolore
37:14a proposito
37:15di dolore
37:15che è un punto
37:16che non avevamo
37:17toccato
37:17quanto dolore
37:20può arrecare
37:20quanto anche
37:21fastidio
37:22può arrecare
37:22non so
37:23la posizione
37:23di uno di questi
37:25dispositivi esterni
37:26cioè
37:27anche che
37:27soglia di
37:28sopportabilità
37:29c'è da parte
37:30del paziente
37:30parliamo
37:31delle fitte
37:31fissatore esterni
37:33per esempio
37:33fissatore esterni
37:34fissatore esterno
37:36può
37:37intanto
37:38sono
37:39comunque
37:40sono dei mezzi
37:41dei sistemi
37:42che vengono
37:42introdotti
37:43attraverso
37:44delle
37:45delle fisce
37:46sarebbero
37:46delle cannule
37:47all'interno
37:48dell'osso
37:48quindi bisogna
37:49fare piccole
37:50accisioni
37:50all'iro
37:50dell'acute
37:51quindi
37:51l'attenzione
37:52soprattutto
37:53dal punto di vista
37:54di sterilità
37:55dal punto di vista
37:56di
37:57medicazioni
37:58quindi deve essere
37:59costante
38:00diciamo che
38:01la sua
38:02non inficia
38:03molto
38:04sul dolore
38:06del paziente
38:06assolutamente
38:07perché una volta
38:08che viene
38:09stabilizzata
38:10la struttura
38:11praticamente
38:12il dolore
38:13è più che altro
38:14ingombrante
38:15per la posizione
38:19però non è
38:19che non grava
38:20sul dolore
38:21che costi ci sono
38:22rispetto a queste
38:24strumentazioni
38:25questi fissatori
38:26i costi
38:28sono
38:28vincolati
38:29alla normale
38:30traumatologia
38:31che noi
38:32effettuiamo
38:33quindi
38:33non
38:34non sono
38:35neanche
38:35eccessivi
38:36quindi
38:37per quanto riguarda
38:40gli allungamenti
38:40del tendine
38:41c'è poco
38:43da dire
38:43cioè
38:43vai tu ad agire
38:45chirurgicamente
38:45l'utilizzo
38:46del fissatore
38:47è
38:47che rientra
38:48appunto
38:48nel normale
38:49materiale
38:51di consumo
38:51che viene utilizzato
38:52nella nostra
38:53attività
38:53rutinaria
38:56e per quanto riguarda
38:57gli ausili
38:57invece
38:58quelli domestici?
38:59quelli domestici
39:00sostanzialmente
39:01se dovessimo
39:03fare un
39:04conto economico
39:05non
39:06poi ovviamente
39:07ci sono anche
39:07ci sono
39:08dei pazienti
39:09che hanno
39:09delle convenzioni
39:11anche da parte
39:13dell'asta
39:14insomma
39:14per quanto riguarda
39:15i lentini
39:16antidecubito
39:16i cuscini
39:17antidecubito
39:18ci sono
39:18delle situazioni
39:19che possono essere
39:20anche ovviamente
39:21aiutate
39:22anche dal
39:23sistema sanitario
39:26un'ultima domanda
39:27dottore
39:28abbiamo visto
39:29nella vostra
39:31struttura X
39:32anche
39:32dei macchinari
39:33che aiutano
39:34molto
39:35la riabilitazione
39:36quanto
39:37è importante
39:38in che modo
39:39va veicolato
39:40il movimento
39:41fisico
39:41riabilitativo
39:42in queste circostanze
39:43veicolato
39:47perché
39:47bisogna
39:49intanto
39:49bisogna
39:50avere
39:50una
39:51giusta
39:52conoscenza
39:52dell'utilizzo
39:54di queste
39:54macchine
39:55che sono
39:56delle
39:59macchine
40:00dove
40:02si ottiene
40:03una
40:04flesso
40:04estensione
40:05degli arti
40:06in modo
40:06passivo
40:07quindi
40:07bisogna avere
40:08anche un'esperienza
40:08sia dal punto di vista
40:10fisiatrico
40:10fisioterapista
40:14quindi
40:15poi ci sono
40:16anche
40:16dei sistemi
40:17molto più avanzati
40:18nella nostra struttura
40:19penso che
40:19ne parleranno
40:21successivamente
40:24dove ci sono
40:25dei sistemi
40:26robotici
40:27dove c'è
40:28l'attenzione
40:29più particolarizzata
40:31per quanto riguarda
40:32la ripresa funzionale
40:33di questi soggetti
40:35bene
40:35noi allora
40:36ringraziamo
40:37il dottore
40:37Pietro Morro
40:38per questo
40:39excursus
40:40ortopedico
40:41e neuro
40:42riabilitativo
40:43ricordiamo
40:43che lui è il direttore
40:45dell'unità
40:45operativa
40:46semplice
40:47dipartimentale
40:48di ortopedia
40:49dell'IRCS
40:50Piemonte
40:50centro
40:51neurolesi
40:52Bonino Pulei
40:53io approfitto
40:54anche per lanciare
40:54il tema
40:55della prossima
40:56settimana
40:56noi parleremo
40:57di immunoprofilassi
40:58delle malattie
40:59dell'apparato
41:00respiratorio
41:01nei bambini
41:02e
41:03vi chiediamo
41:04di inviare
41:05le vostre domande
41:06le vostre curiosità
41:07raccontare
41:08anche la vostra
41:09esperienza personale
41:10con una mail
41:11all'indirizzo
41:12agendabenessere
41:13rtp
41:14chiocciolagmail.com
41:15o tramite
41:16messaggi
41:17whatsapp
41:18al numero
41:18342
41:198494
41:21226
41:22noi ci vediamo
41:23sabato prossimo
41:24con agenda
41:25benessere
41:25naturalmente
41:26informare
41:27per curare
41:28ciao a tutti
41:30ciao a tutti
41:31Grazie a tutti.
42:01Grazie a tutti.
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