Rione ferrovieri - Video Dailymotion

Gazzetta del Sud

14 ore fa

rione ferrovieri

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00:00Tra le famiglie a cui sono stati assegnati alloggi e quelle che ancora sono in baracca

00:05c'è una terra di mezzo, un limbo, in cui vivono persone come Lilla. Abita in quello

00:10che doveva essere un alloggio temporaneo al rione Ferrovieri, in mezzo a immondizie e

00:16degrado, in un palazzo al civico 25 di via Alessandra, in cui d'inverno i pompieri vengono

00:21chiamati almeno una volta a settimana per mettere in sicurezza una struttura che cade

00:26a pezzi. Si tratta di due stabili di proprietà della GIFSRL, il comune li aveva affittati

00:32per circa 100.000 euro all'anno, oggi solo 10 su una trentina sono abitati perché ci

00:38vive, solo chi è costretto. Lilla dal 2002 fino al 2008 tu hai abitato in una baracca

00:47di sconte, dopo che cosa è successo? È successo che l'ICP demolendo le casette

00:54viacenti ha danneggiato la mia casetta, quindi sono rimasta otto mesi che pioveva dentro,

01:04cantiere aperto completamente e poi mi hanno assegnato questo alloggio dove rimanere per

01:09due anni. E invece da quanto tempo stai qui? 17 anni.

01:13In quanti siete in famiglia? 7 in famiglia.

01:17Mi hanno mai dato la possibilità di andare via da questo palazzo che praticamente cade a

01:22pezzi. Solo negli ultimi periodi mi hanno offerto tre alloggi, uno su carta ancora all'epoca,

01:30quella San Giovannello che ho dovuto rifiutare perché non rispondeva alle esigenze, diciamo,

01:36dei miei figli. Poi due figli con disabilità e non guidi?

01:40No, non guido. Quali altri alloggi ci sono stati proposti?

01:43Sì, uno a Spartan, privo di ogni servizio. L'ultimo nella strada del 114 però un appartamento

01:51sì di nuova costruzione, però piccolissimo, soltanto due camere da letto, minuscole oltretutto.

01:59Non avresti neanche potuto fare dei piccoli interventi per magari renderlo più idoneo

02:03alla tua famiglia?

02:04No, no, ne abbiamo parlato con il dirigente, c'era anche il tecnico là, abbiamo cercato

02:10e ho provato in tutti i modi per trovare delle soluzioni, ma non era possibile fare delle

02:15modifiche in quell'alloggio.

02:16Tu avresti voluto accettarla questa casa?

02:19Ma io effettivamente non è che l'ho rifiutata, io ancora aspetto loro che mi dicano che una

02:26famiglia di sette persone possa abitare in quell'alloggio.

02:28Nel frattempo tu dal 2002, anzi dal 2008, quando hai lasciato la baracca dove stavi sei

02:38finita praticamente in un limbo, perché ormai non sei più in una zona di risanamento, però

02:45hai tutti i requisiti per poter avere una casa e una casa non ce l'hai?

02:49No.

02:50Hai chiesto anche perché, giusto? Hai fatto una richiesta di accesso agli atti?

02:53Ma io ho richiesta di accesso agli atti, dal 2008 che faccio richiesta di accesso agli

02:58atti, per capire come me le altre famiglie che erano nella medesima situazione e sono state

03:03inserite nelle gradatorie di risanamento, perché la mia famiglia non è stata inserita

03:09invece nei soggetti fragili. Continuano ad assegnare alloggi in diciassette anni, un alloggio

03:16di donna al manucolo familiare, non l'hanno mai trovato, è impossibile. E questo mi fa

03:22rabbia, perché noi continuiamo a fare delle richieste, dei chiarimenti, ma nessuno risponde.

03:28Due anni fa hai fatto l'ultima richiesta di accesso agli atti e finita addirittura in

03:33appello. Hai vinto quei documenti per capire quali sono stati i requisiti con cui sono stati

03:39dei criteri, sì. Non ci sono stati dati, fino ad oggi. Fino a dieci giorni fa ho incontrato

03:47di nuovo il presidente di Arisme, dove mi aveva assicurato che avrebbero risposto, però

03:53noi aspettiamo un altro periodo di giorni e poi procediamo legalmente.

03:58Lilla non ha ancora ricevuto risposta, ma ci ha raccontato un paradosso. Appena una settimana

04:03fa i tecnici e i responsabili della patrimonio S.P.A. hanno effettuato un sopralluogo dei due

04:09palazzi perché a quanto pare saranno presto acquistati dal comune per ristrutturarli e

04:14destinarli a edilizia popolare, quando forse sarebbe più facile raderli al suolo e ricostruire.

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