00:00Ben trovati agli amici di Teletutto che da questo momento sono connessi con Radio Brescia 7 per
00:19il bell'incontro. Sto per presentarvi un amico, un artista che amo moltissimo e da sempre e che
00:26torna dopo un po' di tempo d'assenza qui è con noi Iuri Magliolo. Ciao Iuri, come stai? Benissimo, voi state bene? Noi stiamo bene, ci sei mancato ma sei stato parecchio indaffarato in questo periodo. Credo che l'obiettivo principale, poi parleremo anche del tuo viaggio in tour con Cesare Cremonini, sia stato però produrre True che è il tuo nuovo disco e tra poco ascolteremo il singolo.
00:55Da quanto tempo ci lavoravi e che mood c'è in questo disco? Il disco è molto simile a quello che ho fatto in precedenza nel 2017 perché è stato un genere di musica che diciamo non è molto frequente in questi anni e quindi vorrei portare avanti questa cosa qui dove la chitarra e dove la voce sono molto presenti e sono protagonisti insomma.
01:23È una cosa che ti appartiene, questa è la cosa che conta, io ti ho fatto a microfono spento non un complimento, è semplicemente estenderti un pensiero mio e cioè che tu sei uno di quegli artisti al di là del grande talento e quello lo possiamo sentire tutti ma che è stato estremamente coerente anche a costo forse di sacrificare qualcosa pur di proporre quello che era il tuo mood musicale del momento.
01:47Adesso sei True, magari tra due anni sarai un'altra cosa e non ti farai credo mai in qualche modo spostare da quello che tu vuoi comunicare in quel momento.
01:58Assolutamente, dicevo sempre al microfono spenti che è anche un sacrificio quello di restare un po' fedeli a se stessi, c'è da dire che bisogna anche lavorare, quindi io lavorando con la musica cerco di scegliere la cosa più creativa, più artistica, più umana
02:20e ovviamente quella come hai accennato tu, la carriera dove faccio il corista potrebbe sembrare che sia quasi un ripiego, in realtà è una cosa che ti fa crescere estremamente perché stai facendo il corista di alcuni artisti che hanno segnato una pagina enorme della musica italiana.
02:44Ne citiamo due, sei stato in tour con Cesare Cremonini e ancora prima con Renato Zero, quindi due mostri sacri nel loro ambito artistico, forse Renato Zero nel senso anche più assoluto se così vogliamo dire perché più trasversale, più longevo.
02:59Più longevo.
03:00Eh sì, ha segnato, anche perché tu sendo coletaneo di Cremonini non puoi che dire Renato ha più anni, quello si sa, ma al di là di questo mi stavi parlando di un'emozione molto forte, provata, che mi piacerebbe tu raccontassi al nostro pubblico proprio con Renato Zero.
03:17Assolutamente, allora io conosco Renato Zero grazie a mia madre, quando ero piccolissimo, in fasce praticamente, io ascoltavo insieme a mia madre i dischi di Renato Zero in vinile ovviamente.
03:31Che santa donna, perché comunque educare bene i propri figli agli ascolti musicali fin da subito serve e come dire, crea un gusto.
03:42No, la differenza è che mio padre faceva, comunque ho sempre fatto il musicista, ho sempre suonato fino a qualche anno fa e invece parlo sempre di mio padre che ha ispirato appunto la mia musica e mi ha insegnato ad ascoltare i dischi, a suonare.
03:59Però in questo caso mia madre, quando metteva i dischi di Renato Zero io vedevo anche le copertine e quindi mi affascinava e vedevo questo parallelo tra i dischi di mio padre di David Bowie e quindi mia madre.
04:13E quindi mi piaceva proprio il personaggio anche e ovviamente anche la sua voce che negli anni poi è ovviamente anche sempre migliorata.
04:22Mi piace la cosa di mettere in qualche modo sullo stesso piano due grandi creativi, uno italiano e uno internazionale, perché sulla creatività a tutto tondo, perché sono artisti che sanno esprimersi a tutto tondo, direi che non c'è dubbio sia David Bowie che Renato Zero.
04:43Assolutamente, e tornando a quella cosa che stavamo dicendo di Renato, la prima volta che sono stato in tour con lui nella prima serata del Palalottomatica a Roma, è stato pazzesco perché era una canzone dove non cantavo la prima, però eravamo sul palco vestiti come delle statue, perché era un tour dove facevamo anche delle parti diciamo recitate.
05:09E io l'ho avuto a fianco praticamente a 50 centimetri e ho sentito il boato di tutto il palazzetto a Roma, è stata una cosa, un'emozione allucinante.
05:23Anche perché lui mancava da un pochino da live nella capitale, per cui a casa sua.
05:30La Roma è interessante che vedevo, la racconto tranquillamente questa cosa, la sua mano che tremava, aveva il microfono che tremava perché giustamente era logicamente lui la persona più emozionata di tutti.
05:44Puoi essere un re perché lui a Roma davvero è paragonabile giusto a Totti, per l'affetto che i romani provano per lui, però che tu sia emozionato.
05:55Io credo, ma questa è una cosa che credo faccia parte di chi come noi si esprime davanti a un pubblico.
06:02Quando non ti emozioni cambia mestiere.
06:04Assolutamente.
06:05Veniamo al singolo che stiamo per ascoltare e vedere attraverso anche delle immagini che ti riguardano.
06:12Il video non c'è ancora, però noi abbiamo voluto presto presto averti qui per poter godere del tuo racconto di tru che è l'album.
06:21Il singolo presentamelo tu.
06:23Il singolo si chiama True Love of Mine e quindi anche in questa canzone c'è la desinenza true e quindi vero.
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