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https://www.pupia.tv - Roma - ​​​Audizione Invitalia
Alle ore 11, presso l'Aula del VI piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto svolge l'audizione di rappresentanti dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo (INVITALIA). (28.10.25)

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Trascrizione
00:00L'ordine del giorno reca l'audizione dei rappresentanti dell'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo in Vitaglia.
00:08Interviene il dottor Bernardo Mattarella, amministratore delegato, accompagnato dalla dottoressa Francesca Daniela Gentile, responsabile dell'area relazioni istituzionali e comunicazione.
00:19Il dottor Mattarella presenterà una memoria relativa ai contenuti della presente audizione che sarà trasmessa ai commissari e che sarà pubblicata, se lei concorda, in allegato al resoconto stenografico della seduta.
00:31Ringrazio davvero di cuore il dottor Mattarella per la disponibilità a partecipare ai lavori della nostra Commissione.
00:38L'audizione di In Vitaglia è per noi particolarmente strategica su vari fronti di cui sono certa avremo modo di discutere anche al termine della sua relazione.
00:51Quindi io le darei la parola per lo svolgimento della relazione al termine della quale, come di consueto, potranno intervenire i commissari che lo richiedano.
00:59Prego.
01:01Onorevole Presidente, onorevoli deputati, intanto grazie per l'opportunità di intervenire su questo tema cruciale come quello della transizione demografica e sugli effetti che questo produce sui nostri sistemi socio-economici.
01:16Si tratta di dinamiche, spopolamento di interi territori, invecchimento progressivo della popolazione e trasformazione dei nuclei familiari e crescente mobilità residenziale che non sono soltanto questioni sociali.
01:34Sono infatti fattori che incidono in profondità sulla competitività del Paese, sul mercato del lavoro e sulla sostenibilità del welfare e quindi alla fine sulla stessa tenuta dei bilanci pubblici.
01:47Inizierò con uno sguardo al quadro internazionale, saranno probabilmente cose che voi avrete già sentito anche da altri, però è utile, ritengo utile per inquadrare poi il ruolo di Invitalia e la situazione italiana in particolare.
02:08Le World Population Prospects 2024 delle Nazioni Unite descrivono una trasformazione piuttosto inedita.
02:22La popolazione mondiale, che oggi è pari a 8,2 miliardi di persone, continuerà a crescere fino a metà degli anni 80 del 2000, raggiungendo un picco stimato in 10,3 miliardi per poi avviarsi verso un graduale declino.
02:42Solo dieci anni fa la possibilità di raggiungere un picco demografico entro il XXI secolo era considerata altamente improbabile.
02:52La crescita sarà sostenuta fino a metà del secolo da una struttura molto giovane di alcune popolazioni, ma purtroppo questa è una dinamica che si accompagna a un calo generalizzato della fecondità.
03:07Il tasso medio globale è oggi pari a circa 2,3 figli per donna, un figlio in meno rispetto agli anni 90 e più della metà dei paesi si colloca ormai al di sotto della soglia di sostituzione di 2,1.
03:23Ne consegue un rapido processo di invecchiamento e entro il 2080 gli Uber 65 supereranno numericamente i minori di 18 anni.
03:32Dentro questo scenario l'Europa si trova in una fase particolarmente critica.
03:38Al 1 gennaio 2024 la popolazione dell'Unione Europea era di circa 449 milioni di abitanti,
03:47in lieve aumento, più 0,4%, soprattutto grazie ai flussi migratori legati al conflitto in Ucraina.
03:54I cinque paesi più popolosi, Germania, Francia, Italia, Spagna e Polonia, concentrano da soli due terzi della popolazione europea.
04:04E l'invecchiamento è ormai evidente, gli Uber 65 sono passati negli ultimi vent'anni dal 16% al 21,6%,
04:12mentre gli Uber 80 sono cresciuti dal 3,8 al 6,1.
04:17La quota degli under 15 è scesa al 14,6% e l'età mediana ha raggiunto i 44,7 anni.
04:29Parallelamente, sempre negli ultimi vent'anni, l'Europa ha assistito a un andamento dell'old age dependency ratio,
04:36ovvero il rapporto tra la popolazione anziana e quella in età lavorativa, quindi over 65 e 20-64,
04:44che è passato dal 26,8% del 2004 al 37% del 2024, secondo i dati Eurostat.
04:54Tale dinamica evidenzia il peso crescente degli anziani sul sistema socio-economico,
05:01ciò significa che il sistema pensionistico, sanitario e assistenziale deve sostenere un numero sempre maggiore di persone non attive,
05:07con una base lavorativa che si restringe progressivamente.
05:11Sul piano demografico l'Europa registra un saldo naturale negativo.
05:17Nel 2023 si sono contati 8,2 nati ogni mille abitanti a fronte di 10,8 decessi.
05:27Le proiezioni di Eurostat stimano che la popolazione dell'Unione possa toccare il picco di 528 milioni e mezzo
05:35circa di abitanti intorno al 2050 per poi scendere a 518, quasi 519 milioni entro il 2080.
05:46Queste sono trasformazioni che pongono una serie di sfide di sostenibilità economica.
05:52Secondo l'OECD e Employment Outlook del 2025, nei paesi Ocse, la popolazione in età lavorativa si contrerrà mediamente dell'8% entro il 2060.
06:08Se questa dinamica non sarà compensata da un forte aumento della produttività, le prospettive di crescita del PIB pro capite rischieranno di ridursi in maniera significativa.
06:17Oggi i livelli occupazionali sono relativamente elevati, il tasso media ha raggiunto il 72,1% nel primo trimestre del 2025.
06:27Tuttavia già si intravedono segnali di rallentamento sia sul fronte occupazionale sia su quello salariale.
06:33Per affrontare questa sfida sarà quindi indispensabile ampliare la partecipazione al lavoro, coinvolgendo maggiormente donne, anziani e immigrati,
06:42incentivando forme di lavoro più flessibile e costruendo sistemi pensionistici che scoraggino uscite troppo precoci dal mercato del lavoro.
06:52In caso contrario, la combinazione tra forza lavoro in diminuzione e popolazione inattiva in crescita rischia di comprimere le prospettive di sviluppo
07:02e di acuire gli squilibri redistributivi tra le generazioni.
07:06A livello nazionale l'Italia si trova ad affrontare una crisi demografica particolarmente acuta.
07:15Negli ultimi dieci anni, tra il 2014 e il 2024, la popolazione è scesa da circa 60,8 milioni a 59,4 milioni di abitanti,
07:25con una perdita netta di 1,4 milioni di residenti pari a una contrazione del 3,1%.
07:32Questo calo riflette una tendenza ormai consolidata, evidenziato anche dal saldo naturale accumulato nello stesso periodo pari a meno 3,12%,
07:42dovuto al costante superamento dei decessi rispetto alle nascite.
07:48Nel 2024 le nascite sono state circa 370 mila, in calo del 2,6% rispetto al 2023.
07:56I dati provvisori degli primi sette mesi del 2025 indicano un'ulteriore flessione,
08:02circa 13 mila nascite in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, pari a meno 6,3%.
08:08Il numero medio di figli per donne ha toccato il minimo storico di 1,18 nel 2024 rispetto a 1,20 nel 2023
08:19e secondo le stime provvisorie potrebbe scendere ulteriormente a 1,13 nel 2025.
08:27A compensare parzialmente questo declino demografico interviene l'immigrazione.
08:33Nel 2024 il Paese ha registrato un saldo migratorio positivo con circa 435 mila nuovi ingressi dall'estero.
08:41Questo flusso ha contribuito a contenere almeno parzialmente gli effetti della diminuzione naturale della popolazione
08:46anche se non è sufficiente invertire il trend.
08:49Oltre al contributo numerico, gli immigrati svolgono spesso un ruolo centrale nel tessuto economico italiano.
08:56Nel 2024 i lavoratori stranieri costituivano il 10,5% della forza lavoro nazionale,
09:02pare a oltre 2,5 milioni di occupati.
09:05In un Paese che invecchia e perde forza lavoro, la capacità di attrarre e integrare i lavoratori stranieri
09:12diventa una leva fondamentale per garantire continuità, competitività e coesione sociale.
09:17Tuttavia in questo contesto così complesso e articolato,
09:19a pesare per il nostro Paese è soprattutto la perdita di capitale umano che si manifesta in diverse forme.
09:27Giovani NIT, fuga di cervelli, migrazioni interne ed esterne e la necessità di promuovere un invecchiamento attivo.
09:36Nel 2024 il 15,2% degli giovani italiani tra i 15 e i 29 anni era classificato come NIT,
09:44che non studia, non lavora e non segue percorsi formativi,
09:49collocando l'Italia al secondo posto in Europa dopo la Romania,
09:54ebbene al di sopra della media dell'Unione Europea che viaggia tra l'11 e il 13%.
09:59Si tratta di una condizione che non solo limita le prospettive individuali di milioni di giovani,
10:05ma che incide profondamente sulla capacità del Paese di rinnovarsi, innovare e competere.
10:11La presenza così elevata di NIT è il sintomo di un sistema che fatica a offrire opportunità concrete
10:16di crescita e inserimento e che rischia di compromettere il futuro dell'Italia.
10:21A questo si aggiunge la fuga di cervelli, una delle principali criticità per il Paese.
10:27Negli ultimi anni migliaia di giovani laureati hanno scelto di trasferirsi all'estero,
10:31attratti da migliori opportunità professionali e condizioni di vita.
10:34Solo nel 2023, secondo l'Istat, oltre 21.000 laureati italiani tra i 25 e i 34 anni hanno lasciato il Paese,
10:44mentre i rientri si sono fermati a circa 6.000, generando una perdita netta di quasi 16.000 risorse qualificate.
10:51Se si confronta il saldo migratorio dei laureati italiani e l'ingresso dei laureati stranieri dal 2019 al 2023,
10:59emergono dati che, pur mostrando un lieve segnale positivo, sollevano preoccupazioni
11:04in quanto evidenziano le difficoltà del nostro Paese nel trattenere i talenti che contribuisce a formare.
11:11In questi anni, infatti, 58.000 giovani laureati italiani hanno scelto di trasferirsi all'estero,
11:17mentre 68.000 laureati stranieri hanno fatto il percorso inverso.
11:23In questo contesto, aumentare l'attrattività di lavoratori qualificati, anche se non laureati,
11:30tramite percorsi formativi nel Paese d'origine, è fondamentale per facilitare l'integrazione in Italia
11:37secondo le esigenti nel nostro mercato del lavoro.
11:41Il Piano Mattei si muove in questa direzione, formando competenze già pronte all'uso,
11:46riducendo il mismatch tra domanda e offerta, attraverso un percorso che, pur già avviato,
11:52necessita di essere ulteriormente rafforzato per garantirne piena efficacia.
11:57Un ulteriore elemento per affrontare la crisi demografica in Italia è la promozione dell'invecchiamento attivo,
12:04ovvero la possibilità per le persone di prolungare la propria vita lavorativa in buona salute,
12:09in ambienti inclusivi e con competenze aggiornate.
12:13Questo approccio diventa un'opportunità per valorizzare l'esperienza e il capitale umano
12:17delle generazioni più mature.
12:20Secondo le proiezioni dell'Ocse, entro il 2060 l'Italia perderà circa 12 milioni di persone in età lavorativa,
12:27con una riduzione del 34% nella fascia 20-64 anni.
12:31Si tratta di un calo quattro volte superiore rispetto alla media dei paesi Ocse, che si attesta all'8%.
12:39E questo cambiamento avrà un impatto profondo sul mercato del lavoro e sulla sostenibilità del nostro sistema previdenziale.
12:47Se non si interviene, il PIB pro capite potrebbe diminuire del 22% entro il 2060,
12:55con una perdita media dello 0,5% all'anno.
13:00Già si osserva un progressivo invecchiamento della forza lavoro.
13:03L'età media degli occupati è passata da 42 anni del 2019 a 44,2 anni nel 2024,
13:13con un aumento significativo della presenza degli over 50,
13:17tra cui oltre un milione di pensionati tornati al lavoro.
13:21Questo fenomeno è risultato di percorsi di studio più lunghi dell'innalzamento dell'età pensionabile
13:26e di dinamiche demografiche che riducono il numero di giovani disponibili a entrare nel mondo del lavoro.
13:33In risposta a queste trasformazioni assumono un ruolo rilevante le politiche di active aging
13:40che l'Italia ha avviato con il coordinamento a livello nazionale del Dipartimento per le politiche della famiglia.
13:47Rafforzare questo genere di iniziative significa favorire la partecipazione degli anziani
13:51nella vita sociale lavorativa e formativa, promuovendo al contempo il benessere e la produttività
13:57anche nelle fasi più avanzate della vita.
13:59In questo scenario demografico sempre più critico, il mezzogiorno si conferma l'area più vulnerabile del Paese.
14:07Tra il 2014 e il 2024 ha perso circa 918 mila residenti,
14:13con una riduzione del 4,3%, ben superiore alla media nazionale.
14:18A questa emorragia interna si aggiunge un flusso crescente verso l'estero.
14:25Nel 2024 il 45,8% di nuovi iscritti all'anagrafe degli italiani residenti all'estero proveniva dal sud,
14:34con la Sicilia in testa al numero degli emigranti.
14:36Peraltro il tema della perdita di capitale umano non si limita all'espatrio.
14:43Nel 2024 oltre 52 mila meridionali si sono trasferiti verso le regioni del centro nord
14:49e più della metà di loro, il 55%, aveva tra i 25 e i 34 anni,
14:56ovvero la fascia più produttiva e innovativa della popolazione.
14:59Questo spostamento di giovani qualificati impoverisce ulteriormente il tessuto sociale ed economico del sud,
15:05già segnato da fragilità strutturali.
15:09Le conseguenze di questa dinamica migratoria si riflettono anche sul sistema scolastico.
15:14Le proiezioni al 2035 indicano che la scuola primaria italiana perderà oltre 500 mila alunni,
15:20di cui quasi 200 mila nel solo mezzogiorno.
15:23Già oggi circa 3 mila comuni italiani, quasi la metà dei quali si trova al sud,
15:31rischiano la chiusura della loro unica scuola primaria,
15:34con effetti diretti sulla tenuta delle comunità locali e sulla capacità di attrarre nuove famiglie.
15:40Infine anche il fenomeno dei NIT risulta più marcato nel mezzogiorno.
15:44Nel 2024 il 23,3% dei giovani tra i 15 e i 29 anni nel mezzogiorno rientrava in questa categoria,
15:53contro il 10,7% registrato nel nord Italia.
15:58Questo divario territoriale evidenzia una profonda disuguaglianza nelle opportunità di crescita e di inserimento sociale
16:03che rischia di compromettere ulteriormente il futuro delle nuove generazioni meridionali.
16:08Nel complesso l'insieme di tutti questi cambiamenti in corso impone una riflessione urgente
16:13sulle leve da attivare per sostenere la produttività e la competitività del Paese
16:19e su alcune di queste vorrei soffermarmi brevemente,
16:24introducendo anche il ruolo di Invitalia come attore in questo contesto.
16:29In un contesto demografico e occupazionale sempre più critico,
16:33la digitalizzazione si configura come una leva strategica per affrontare la contrazione della forza lavoro.
16:39Tecnologie come l'automazione e l'intelligenza artificiale
16:43offrono opportunità anche concrete per migliorare la produttività
16:47e compensare la riduzione della popolazione attiva,
16:51ma il loro impatto positivo dipende fortemente dalla capacità del sistema
16:54di accompagnare questa transizione con percorsi di formazione continua
16:58e con politiche attive del lavoro.
17:00Secondo l'Ocse la produttività non cala con l'età,
17:05ma in Italia la partecipazione degli over 60 alla formazione è ancora molto limitata.
17:10Solo il 32% dei lavoratori tra i 55 e i 65 anni
17:16prende parte a programmi di aggiornamento,
17:18contro il 49% della fascia 25-54 anni,
17:22collocando il nostro Paese sotto la media europea.
17:25Questo divario formativo rischia di amplificare le disuguaglianze
17:28e di escludere l'ampia fascia di lavoratori dai benefici della trasformazione digitale.
17:35Il Fondo Monetario Internazionale stima che fino al 60% dei posti di lavoro
17:39delle economie avanzate sarà esposto all'intelligenza artificiale,
17:44in metà dei casi come supporto alle attività,
17:46nell'altra metà anche come sostituzione parziale.
17:50Questo scenario impone l'urgenza di percorsi rapidi di riqualificazione
17:53per evitare che l'innovazione tecnologica si traduca in esclusione sociale.
18:02A livello europeo la risposta è arrivata con il programma strategico
18:05per il decennio digitale lanciato nel 2022,
18:10che fissa obiettivi ambiziosi da raggiungere entro il 2030.
18:14Almeno 20 milioni di specialisti ICT e competenze digitali di base
18:20per l'80% della popolazione.
18:25Al 2024 il numero di specialisti ICT ha superato i 10 milioni di persone,
18:31con una crescita del 62,2% rispetto al 2014,
18:36coprendo circa la metà del target.
18:38Tuttavia il ritmo attuale di crescita pari a circa il 5% all'anno
18:44potrebbe non essere sufficiente senza un'accelerazione significativa.
18:48Accanto alla sfida digitale resta forte il divario di genere.
18:52Il tasso di occupazione femminile in Italia è inferiore di 12,6 punti percentuali
18:58rispetto alla media dell'Unione Europea,
19:00il valore più basso tra i 27 Stati membri.
19:03Tra il 2008 e il 2024 l'occupazione femminile è cresciuta di 6,4 punti in Italia
19:10contro 8,6 punti in Europa.
19:13Il divario di genere nel tasso di occupazione è pari a 17,4 punti percentuali,
19:19quasi il doppio della media europea che si attesta al 9,1%.
19:25Le disparità territoriali sono altrettanto evidenti,
19:29mentre tutte le regioni del nord e del centro, tranne il Lazio,
19:32hanno superato il 60% di occupazione femminile
19:35fissato dalla strategia di Lisbona del 2010,
19:40nessuna regione del mezzogiorno ha raggiunto questo traguardo.
19:45Infine è molto importante che l'esperienza europea
19:48mostra un legame diretto tra occupazione femminile e natalità.
19:52In Francia e nei paesi nordici, dove oltre il 70% delle donne lavora,
19:57la fecondità si attesta intorno a 1,8 figli per donna contro l'1,2 dell'Italia.
20:04Questo legame riflette una trasformazione sociale profonda
20:08che investe il welfare, i ruoli familiari e la conciliazione vita-lavoro.
20:13A proposito del ruolo di Invitalia,
20:15nell'ambito delle più ampie politiche di contrasto ai fenomeni di impoverimento demografico,
20:20un ruolo importante può essere attribuito ad alcuni strumenti di promozione degli investimenti
20:24e dell'imprenditorialità che l'Agenzia gestisce,
20:29finalizzati al rafforzamento della coesione territoriale,
20:31a favorire la partecipazione al mondo del lavoro
20:34e al rinnovamento generazionale del tessuto produttivo del nostro paese.
20:39Nel solo 2024, grazie a strumenti come Resto al Sud,
20:42Borghi, imprenditoria femminile,
20:45nuove imprese a tasso zero e Smart & Start Italia,
20:48che sono tutti strumenti di incentivazione che gestiamo,
20:50sono nate 4.114 nuove imprese,
20:55di cui circa il 51% è localizzata nel mezzogiorno.
20:59Le agevolazioni concesse hanno raggiunto complessivamente
21:02oltre 413 milioni di euro,
21:07con una ripartizione che ha visto il 66% sotto forma di contributi a fondo perduto
21:12e il 34% come finanziamenti agevolati.
21:16Promuovere un sistema produttivo più equo e inclusivo
21:19significa accelerare la transizione verso un modello di sviluppo sostenibile
21:23e in questa prospettiva il sostegno all'imprenditoria giovanile e femminile
21:28rappresenta una priorità trasversale per Invitalia,
21:32capace di generare benefici sul piano sociale, economico e territoriale.
21:35Nel corso del 2024 abbiamo sostenuto 1.500 progetti di imprese giovanili
21:41con agevolazioni pari a 157 milioni di euro,
21:46di cui 99 a fondo perduto,
21:49mentre oltre 2.000 progetti di imprese femminili
21:53hanno ricevuto finanziamenti per 193 milioni di euro,
21:58di cui 135 a fondo perduto.
22:01Questi interventi operano contemporaneamente su più livelli,
22:06contrastano la riduzione della forza lavoro,
22:09rafforzano la partecipazione delle donne,
22:11incentivano la permanenza e il rientro dei giovani talenti,
22:16sostengono la crescita di ecosistemi innovativi
22:18e rendono più resilienti i territori a rischio di spopolamento.
22:23In questa logica il nostro ruolo va ben oltre
22:28la gestione di incentivi e si configura come un vero motore
22:32di riequilibrio demografico, sociale ed economico
22:34in grado di accompagnare l'Italia nelle sfide future.
22:38Noi non gestiamo soltanto incentivi su questi strumenti,
22:42incentivazioni finanziarie,
22:43non gestiamo soltanto flussi finanziari,
22:46ma abbiamo anche programmi di formazione,
22:48di accompagnamento alla formazione imprenditoriale.
22:55Accanto alle misure rivolte a giovani e donne,
22:57l'Agenzia ha avuto un ruolo cruciale anche nell'attuazione
23:00degli investimenti del PNRR,
23:03destinati alle infrastrutture a forte impatto sociale,
23:06strumenti fondamentali per contrastare gli effetti negativi
23:10della transizione demografica.
23:12Su impulso delle amministrazioni titolari e di Anci,
23:16Invitalia ha sviluppato modalità innovative
23:21per l'avvio, la gestione e le procedure centralizzate
23:25e la gestione di procedure centralizzate e flessibili
23:29come gli accordi quadro,
23:32che ci hanno consentito di affiancare i soggetti attuatori
23:35nella scelta delle migliori soluzioni tecniche e procedurali
23:38e solo nel 2024,
23:41grazie alla nostra attività di centrale di committenza,
23:43sono stati gestiti 34 accordi quadro
23:46per un valore complessivo superiore a 1,4 miliardi di euro.
23:52Tra questi, 786 milioni sono stati destinati
23:56al programma Nuove Scuole,
23:58con l'obiettivo di realizzare edifici scolastici innovativi,
24:01sostenibili e ad alta efficienza energetica.
24:04450 milioni nel settore salute,
24:07per rafforzare le infrastrutture e le tecnologie sanitarie,
24:10promuovere la ricerca e l'innovazione
24:12e potenziare le competenze del personale.
24:15230 milioni al programma Asili Nido,
24:18per ampliare e riqualificare l'offerta educativa nella prima infanzia,
24:22garantendo spazi migliori per i bambini
24:23e un sostegno concreto alle famiglie.
24:26Gli accordi quadro ci hanno consentito di introdurre
24:31una significativa innovazione procedurale
24:33grazie al confronto con operatori economici,
24:36ordini professionali e associazioni di categorie.
24:39Questo metodo ha reso più trasparente e partecipata
24:42la gestione delle gare,
24:44assicurando la massima inclusione di imprese e professionisti
24:47e accelerando l'attuazione degli investimenti.
24:50La transizione demografica è quindi una delle sfide più complesse
24:55e trasversali che l'Italia, come molti paesi,
24:57si trova ad affrontare per garantire
24:58una sostenibilità economica, sociale e industriale
25:01del proprio sistema.
25:03Non si tratta di un semplice fenomeno sociale,
25:06in quanto il calo della forza lavoro,
25:09l'invecchiamento della popolazione
25:10e l'emigrazione dei giovani talenti
25:12hanno ricaduto e dirette sulla produttività,
25:15sulla competitività e sulla tenuta della finanza pubblica.
25:17In questo contesto le politiche di sviluppo imprenditoriale
25:21e di attrazione degli investimenti
25:22assumono un ruolo strutturale.
25:25I nostri incentivi non sono strumenti settoriali,
25:28ma leve strategiche capaci di generare impatti concreti
25:31rafforzando la coesione territoriale,
25:34valorizzando il capitale umano,
25:36promuovendo la partecipazione femminile
25:38e favorendo l'inclusione sociale.
25:40Riusciamo a trasformare spesso
25:43le fragilità in opportunità di crescita.
25:46Per questo è importante
25:48sostenerne e rinalciarne anche opportuno l'azione,
25:53rafforzando in particolare gli strumenti
25:55che hanno dato prova di efficacia
25:56all'interno di un quadro ordinato e coerente.
26:00La riforma complessiva del sistema degli incentivi,
26:02insieme al prossimo libro bianco
26:04sulle politiche industriali,
26:06offrono l'occasione per definire
26:07un modello più razionale,
26:08capace di superare la frammentazione attuale.
26:11Ricordo che molti degli strumenti incentivanti
26:14che oggi gestiamo
26:15sono nati in due periodi emergenziali,
26:18la pandemia prima
26:19e la crisi energetica conseguente
26:23all'invasione russa sull'Ucraina successivamente.
26:30Quindi un modello più razionale
26:32è capace di superare la frammentazione attuale
26:34e allineare in maniera più incisiva
26:36le misure agevolative
26:37con le priorità nazionali ed europee.
26:40Accanto a tali strumenti
26:41un ruolo centrale
26:41è svolto dagli investimenti
26:43in infrastrutture sociali del PNRR,
26:46come abbiamo detto.
26:48Asili nido, scuole e ospedali di prossimità
26:50rappresentano presidi essenziali
26:51per sostenere la natalità,
26:54favorire la permanenza delle famiglie,
26:55soprattutto nel mezzogiorno,
26:56e garantire servizi di qualità
26:58agli anziani,
27:00anche e soprattutto nelle aree interne.
27:03Lo confermo nei dati nazionali,
27:04nel solo 2024 la spesa comunale
27:07per gli asili nido
27:08è cresciuta di 10 volte
27:09rispetto al periodo pre-PNRR,
27:12grazie a oltre 4 miliardi di euro stanziati,
27:15con un incremento di posti disponibili
27:16nel sud dal 6,8% al 13,8%
27:20e nel centro nord dal 17% al 21,8%.
27:24Il completamento dei progetti
27:27permetterebbe di raggiungere
27:29una copertura uniforme del 25%
27:32a livello nazionale,
27:33realizzando un riequilibrio strutturale
27:36atteso da tempo.
27:38E' determinante, come già detto,
27:40in questo percorso,
27:41è stato l'apporto degli accordi quadro
27:44che abbiamo gestito.
27:47Questa metodologia ha contribuito
27:49a rendere veloce e trasparente
27:50l'autosazione degli investimenti
27:52e potrebbe essere ulteriormente valorizzata
27:54nella programmazione dei fondi strutturali.
27:56In particolare offrirebbe agli enti locali
27:58una piattaforma unica per gestire le procedure,
28:01semplificando i processi
28:03e accelerando lo sviluppo infrastrutturale del Paese.
28:07In conclusione,
28:08per contrastare oggi l'inverno demografico,
28:10contrastare oggi l'inverno demografico
28:12non significa soltanto ridurre i costi futuri
28:15per sanità e previdenza,
28:18ma soprattutto creare le condizioni
28:20per uno sviluppo più equilibrato,
28:21coeso e resiliente.
28:22E in questa direzione,
28:25come agenzia,
28:26non possiamo confermare la nostra disponibilità
28:29a collaborare con il Parlamento e con il Governo,
28:32offrendo dati, analisi
28:33ed esperienze concrete
28:35affinché la transizione democratica
28:37possa essere trasformata da vincolo
28:38in leva di rinnovamento e crescita
28:41per l'intero Paese.
28:42Grazie.
28:43Grazie.
28:45Grazie davvero a lei
28:46per l'ampiezza,
28:49la qualità
28:49e anche l'incisività
28:50di divisioni di proposte concrete.
28:53Io do la parola
28:54ai commissari
28:56o collegati
28:57o in presenza
28:58che intendano fare una domanda.
29:00Intanto c'è qui
29:01l'Onorevole Bergamini.
29:02Prego.
29:04Grazie Presidente.
29:06Grazie a Dottor Mattarella
29:07per la sua,
29:09per quanto ci ha prospettato,
29:11una perfetta sintesi
29:12con dei dati
29:12che sono sicuramente
29:14interessanti a analizzare
29:16ma al tempo stesso
29:17anche preoccupanti
29:18per quello che è
29:19il sistema Paese,
29:20per quello che è
29:21la tenuta anche futura
29:22di quello che sono
29:23ovviamente non solo
29:24aspetti economici
29:25ma anche sociali.
29:27Lei ha parlato
29:28tutto molto interessante
29:30ma ha parlato
29:30molto di fuga
29:31di giovani
29:32verso l'estero
29:33e quindi credo
29:34che quello sia un dato
29:35da analizzare
29:36per il futuro
29:36perché è su quello
29:37che poi si basa
29:38l'economia
29:39dei prossimi anni.
29:41di molti giovani
29:42che fuggono
29:42dal Paese
29:43quindi capire
29:45magari se
29:45secondo lei
29:46anche secondo
29:47la vostra esperienza
29:48i giovani
29:48fuggono
29:49perché
29:50trovano nel sistema
29:52Italia
29:52il sistema Paese
29:53un sistema
29:54che sia poco
29:55competitivo
29:56con fronte ad altri
29:57su quello
29:57che possono offrire
29:58o se possa essere
30:00anche un discorso
30:01legato ad un aspetto
30:02non solo di formazione
30:03perché la formazione
30:04spesso la fa
30:05nel nostro Paese
30:05e anzi
30:06è riconosciuto
30:07come uno dei Paesi
30:07dove molti stranieri
30:09vengono qui
30:09per studiare
30:10perché c'è una formazione
30:11sicuramente
30:11molto apprezzata
30:13ma che manchi
30:14proprio quel sistema
30:15di incentivi
30:16anche di possibilità
30:17di finanziare
30:18start-up innovative
30:19come invece
30:20magari in molti Paesi
30:21in mente
30:22negli Stati Uniti
30:23molte aziende
30:24start-up
30:24sono diventati
30:25i milionari
30:27miliardari del mondo
30:28che magari da noi
30:28non avrebbero avuto
30:29quell'opportunità
30:29quindi capire
30:30se oggi
30:31il nostro Paese
30:31è in grado
30:32di affrontare
30:32quelle sfide
30:33è un sistema bancario
30:34finanziario
30:35che sia in grado
30:36anche di sostenere
30:37nuovi progetti
30:38a fronte
30:39delle nuove sfide
30:40perché lei ci ha parlato
30:41comunque anche
30:42di questo ingresso
30:43molto forte
30:44dell'intelligenza artificiale
30:45che sta entrando
30:46un po'
30:46in tutti i lavori
30:47dove manca anche
30:48la formazione
30:49degli over 60
30:51proprio in questa direzione
30:52perché vediamo
30:53che molto spesso
30:54gli italiani
30:55non sono poi così
30:56legati
30:57a quello che sono
30:57le nuove tecnologie
30:58quindi capire
31:00quali possono essere
31:01quelle leve
31:01se possono essere
31:02finanziari
31:03fiscali
31:03creare anche
31:04un sistema bancario
31:05che sia finalizzato
31:06a sostenere
31:07certi progetti
31:08perché conosciamo
31:08tutti quelli
31:09che sono stati
31:10in passato
31:10i muri
31:12che magari
31:12il sistema bancario
31:13ha imposto
31:13anche all'interno
31:15di nuove start up
31:16quando invece
31:17magari si conoscono
31:18quei vecchi business
31:19molto tradizionali
31:20che diventano
31:21più facili
31:21di finanziare
31:22che però
31:23stanno lasciando
31:24un po'
31:25il mercato
31:26all'intelligenza artificiale
31:28alle nuove tecnologie
31:29quindi capire
31:30se secondo lei
31:31potrebbero esserci
31:32levi
31:32in quella direzione
31:33che possono permettere
31:34di mantenere
31:34i nostri giovani
31:35all'interno del paese
31:36continuare a produrre
31:38e al tempo stesso
31:39creare quella formazione
31:41appunto anche
31:42per gli over 60
31:43che oggi invece
31:44sono lontani
31:45spesso
31:45da nuove tecnologie
31:46grazie
31:47non mi pare
31:51che ci sono altri colleghi
31:52allora
31:52ho io
31:53un paio
31:54di domande
31:56eventualmente
31:57anche diciamo
31:58piste
31:59su cui
32:00fare ulteriori
32:02approfondimenti
32:04tanto grazie
32:05nuovamente
32:06anche da parte mia
32:07ci sono due punti
32:08in particolare
32:08uno l'ha già
32:09toccato il collega
32:10dalla prima parte
32:12dei lavori
32:13della commissione
32:14stanno emergendo
32:14alcuni target
32:16diciamo
32:16di richiesta
32:18di approfondimento
32:19rispetto alle politiche
32:21del paese
32:22che riguardano
32:24in particolare
32:25la questione
32:26giovanile
32:27e poi
32:27un'altra parte
32:28che riguarda
32:29diciamo
32:30sotto il cappello
32:31delle aree interne
32:32in qualche modo
32:33una fragilità
32:34che sta diventando
32:35diffusa strutturale
32:37che lei ha
32:37richiamato
32:38nella sua relazione
32:39di non omogeneità
32:41diciamo
32:42di aree
32:42di investimento
32:43di sviluppo
32:43nel paese
32:44anche in considerazione
32:45diciamo
32:46della morfologia
32:48dell'urbanizzazione
32:49italiana
32:49la questione
32:52giovanile
32:53che voi
32:53l'avete
32:53toccata
32:55da tanti punti
32:56di vista
32:57sicuramente
32:57la questione
32:58imprenditoriale
32:59per noi
32:59può essere
33:00una leva
33:00interessante
33:01da sviluppare
33:02quindi su questo
33:03volevo chiederle
33:03se aveva
33:04già alcune
33:05oltre al tema
33:06investimenti
33:07diciamo
33:08sulle start-up
33:09alcuni elementi
33:11che potessero essere
33:12di interesse
33:14o di utilità
33:14della nostra riflessione
33:15rispetto al
33:16perché l'imprenditorialità
33:18giovanile
33:18in Italia
33:19è poco
33:20diciamo
33:21in qualche modo
33:22così radicata
33:23c'è un tema
33:24magari di finanziamento
33:25c'è un tema
33:26magari di formazione
33:27di competenze
33:29c'è un tema
33:30di redditività
33:31delle imprese
33:33c'è un tema
33:34e mi collego
33:35dall'altra parte
33:36sul fatto che
33:37l'impresa
33:38nasce
33:39laddove poi
33:40c'è un contesto
33:41un humus
33:41territoriale
33:42che è in grado
33:43di sostenerla
33:44sia dal punto di vista
33:45della produttività
33:46ma poi anche
33:46dalle infrastrutture
33:47dei servizi
33:48e qui arrivo
33:49alla seconda parte
33:50invece della mia domanda
33:51e che riguarda
33:53il ruolo strategico
33:54che avete svolto
33:55in modo estremamente
33:57meritorio
33:58con risultati
33:59sicuramente
33:59estremamente
34:01positivi
34:01nella gestione
34:02del PNRR
34:03il PNRR
34:04doveva avere
34:06questo
34:06diciamo
34:07scopo
34:09di volano
34:09ma di strutturalità
34:11di creare
34:12una metodologia
34:13di lavoro diverso
34:13nel paese
34:14che rendesse in grado
34:15intanto le pubbliche
34:16amministrazioni
34:17di essere
34:17agenzie
34:19di sviluppo
34:20territoriale
34:21all'interno
34:22dei servizi
34:23ma anche
34:24poi
34:25a livello territoriale
34:26queste infrastrutture
34:27che restituissero
34:29ai territori
34:30non solo
34:30quell'attrattività
34:32ma anche
34:32quella resa
34:33diciamo
34:33di sostegno
34:34al tema
34:35competitivo
34:36e produttivo
34:36su questo
34:38voi avete già
34:39una valutazione
34:41rispetto a
34:42il raggiungimento
34:44o meno
34:44di questo obiettivo
34:45o avete qualche
34:46indicazione
34:47lei ha parlato
34:47diciamo
34:49di una riforma
34:49degli incentivi
34:50della definizione
34:51di una eventuale
34:53piattaforma comune
34:54condivisa
34:55di investimenti
34:56della pubblica
34:56amministrazione
34:57delle amministrazioni
34:58locali
34:59rispetto a queste
34:59infrastrutture
35:00se c'è
35:01già qualche
35:02pista
35:03se eventualmente
35:03possiamo riservarci
35:05anche alla luce
35:06diciamo
35:06del vostro
35:07evolversi
35:09del lavoro
35:10fatto in questa direzione
35:11ulteriori
35:13diciamo
35:13approfondimenti
35:15non mi pare
35:16che ci siano altre
35:17per cui le darei
35:18la parola
35:19per le risposte
35:19grazie
35:22allora
35:22la fuga
35:26dei giovani
35:26allora intanto
35:27le motivazioni
35:31nella nostra esperienza
35:34anche perché
35:35tra l'altro
35:35noi ci occupiamo
35:36dei giovani
35:36che restano
35:36quindi
35:37incontriamo
35:37soprattutto
35:39quelli che sono
35:39restati
35:40e quelli che tornano
35:41sono usciti
35:46spesso
35:47per una
35:49serie di motivazioni
35:51il livello salariale
35:53tra gli altri
35:56quindi il livello dei salari all'estero
35:58più elevato rispetto a quello italiano
36:00l'esistenza all'estero
36:05di infrastrutture
36:08a supporto
36:08delle imprese
36:09più efficienti
36:10meno burocratiche
36:12quindi un ecosistema
36:13più
36:14più friendly
36:16per le imprese
36:17e sono
36:19i principali motivi
36:21diciamo
36:21del fatto
36:22dell'uscita
36:26di molti
36:26di molti
36:27talenti
36:28cosa si può fare
36:29per
36:29cosa si può
36:30fare ancora
36:32per
36:32agevolare ancora di più
36:33noi
36:34abbiamo avuto
36:36l'esperienza
36:37questa esperienza
36:38molto
36:38molto importante
36:39oramai
36:40dal 2013
36:41della gestione
36:43di questo strumento
36:44incentivante
36:44che si chiama
36:45Smart & Start
36:46che è nato
36:46che è attivo
36:48su tutto
36:48il territorio nazionale
36:50che sostiene investimenti
36:52fino a un milione e mezzo
36:53di start up
36:54innovative
36:55non c'è
36:57una limitazione
36:58di età
36:59quindi possono
37:00eventualmente
37:02anche
37:02gli over 60
37:03laddove
37:04fossero interessati
37:06far partire
37:08questa tipologia
37:08di imprese
37:10quindi
37:11devono essere
37:14o titolari
37:16di una privativa
37:17industriale
37:17o comunque
37:18avere
37:19nella loro
37:20compagine
37:21un certo
37:23numero
37:23di
37:24operatori
37:26qualificati
37:26insomma
37:26di lavoratori
37:27o comunque
37:27soci qualificati
37:28insomma
37:28devono avere
37:29quelle caratteristiche
37:30che le consentano
37:31di iscriversi
37:33nell'elenco
37:34nel registro
37:35delle imprese
37:35come
37:35start up
37:36innovativa
37:37e
37:38a queste
37:40noi
37:41a questi
37:42neo imprenditori
37:44noi
37:44eroghiamo
37:45anche
37:45formazione
37:46formazione
37:47imprenditoriale
37:48perché
37:49per la
37:49spesso
37:52e volentieri
37:52sono
37:53dei verticali
37:54estremamente
37:55preparati
37:56sulla loro
37:56materia
37:57sulla loro
37:57iniziativa
37:59però
38:00devono essere
38:00formati
38:01su come si
38:01gestisce
38:02un'impresa
38:03quindi
38:03come si fa
38:05una dichiarazione
38:06dei redditi
38:07come si pagano
38:07le tasse
38:08come si
38:10tratta
38:10come si
38:11gestiscono
38:12le risorse
38:12mani
38:12e quant'altro
38:13all'interno
38:21di questo
38:21strumento
38:24generativo
38:24già
38:24incorpora
38:26in sé
38:26dei sistemi
38:27premianti
38:29per
38:30le imprese
38:32che
38:32si
38:33insediano
38:34in alcune
38:35regioni
38:36in particolare
38:36nel mezzogiorno
38:37e in quelle
38:38colpite
38:39da calamità
38:40naturali
38:40e per quelle
38:42che
38:42accolgono
38:44o comunque
38:44sono
38:44costituite
38:46dai cosiddetti
38:47cervelli
38:48di ritorno
38:49quindi
38:49laddove
38:51un
38:52ragazzo
38:54italiano
38:54o comunque
38:55una
38:56persona
38:58di nazionalità
38:58italiana
39:00che
39:01lavora all'estero
39:01torna in Italia
39:02per
39:02costituire
39:04la sua
39:04startup
39:05innovativa
39:05gode
39:06di un'ulteriore
39:08incentivazione
39:09noi
39:10queste imprese
39:11le abbiamo
39:12già
39:12messe
39:13insieme
39:13in un
39:14network
39:15che
39:17chiamiamo
39:19sistema
39:20in Italia
39:20startup
39:21in cui
39:22favoriamo
39:23all'interno
39:24del quale
39:24favoriamo
39:25il loro
39:27contatto
39:29con ulteriori
39:31investitori
39:31quindi
39:32per scalare
39:33per fare
39:33i passaggi
39:34di
39:35raccolta
39:38di fundraising
39:38successivi
39:39alla fase
39:40alla mera fase
39:41di startup
39:41in cui
39:42non li
39:42sosteniamo
39:43facciamo
39:43un incontro
39:44annuale
39:44tra l'altro
39:45il prossimo
39:45sarà a Milano
39:46il 21
39:47di novembre
39:49in cui
39:50oltre a
39:51la parte
39:53più
39:54espositiva
39:56più
39:56diciamo
39:56più
39:58descrittiva
39:59delle cose
40:00che facciamo
40:00organizziamo
40:02dei veri e propri
40:02tavoli
40:03di matchmaking
40:03quindi
40:04hanno la possibilità
40:06questi imprenditori
40:07di essere
40:08messi in contatto
40:11con investitori
40:13interessati
40:15alle loro
40:16attività
40:16scalare un po'
40:21questo strumento
40:22renderlo ancora
40:22più forte
40:23magari
40:23eventualmente
40:25anche alzare
40:26la soglia
40:27di
40:27massima
40:29di funzionamento
40:31dello strumento
40:32dal milione e mezzo
40:33fino a qualcosa
40:34in più
40:34potrebbe essere
40:35uno strumento
40:35utile
40:36potrebbe essere
40:37un'iniziativa
40:39utile
40:39per rafforzarlo
40:40ancora di più
40:41e per
40:42renderlo
40:45ancora più
40:46appetibile
40:47sono decine
40:48di migliaia
40:49le imprese
40:49che noi abbiamo
40:50visto
40:50e migliaia
40:52quelle che noi
40:53abbiamo fatto
40:53nascere
40:54con questo strumento
40:56il supporto
41:00della finanza
41:00agevolata
41:01erogata
41:03da Invitalia
41:04aiuta
41:05sicuramente
41:05anche nel rapporto
41:07con il sistema
41:08bancario
41:08queste imprese
41:11adesso non sto
41:13qua a dilungarmi
41:14troppo su cosa
41:14funziona
41:15e non funziona
41:15il sistema
41:16bancario
41:16sulle start-up
41:18perché non è
41:18non è propriamente
41:19il mio mestiere
41:20però sicuramente
41:21l'accompagnamento
41:22della parte
41:23della componente
41:24pubblica
41:24aiuta
41:25queste imprese
41:26avere una relazione
41:26migliore
41:27con il sistema
41:29bancario
41:30riguardo
41:33alla
41:33se
41:35si
41:36si
41:37una domanda
41:38su queste
41:39migliaia di aziende
41:40che comunque
41:41hanno aderito
41:41questo progetto
41:42abbiamo un numero
41:44indicativo
41:44su poi il percorso
41:46che abbiano
41:46successo
41:47queste start-up
41:48oppure
41:49quindi
41:49continuino
41:51la loro attività
41:52nel momento
41:53che iniziano
41:54con successo
41:55oppure
41:55solo per capire
41:56anche le percentuali
41:57che possono essere
41:58di
41:59limitabilità
42:00e quelle che poi
42:01invece non riescono
42:01ad avere
42:02noi siamo
42:02abbiamo
42:03abbiamo
42:03la
42:04
42:12ma
42:12non abbiamo
42:13qui non abbiamo
42:13la
42:13le faccio
42:14le faccio avere
42:14magari le faccio avere
42:15alla presidenza
42:16il tasso di mortalità
42:18ecco chiamiamolo così
42:19in realtà poi
42:20lo chiamiamo brutalmente
42:21tasso di mortalità
42:22in realtà è il tasso
42:22di sopravvivenza
42:23che è meglio
42:24definito così
42:26comunque
42:26è abbastanza elevato
42:28noi abbiamo
42:30un periodo di osservazione
42:31nei nostri strumenti
42:32agevolativi
42:32di tre anni
42:34se sono
42:34se sono piccole
42:36e medie imprese
42:37di cinque anni
42:38se sono
42:39se sono grandi imprese
42:40però
42:41all'interno
42:42di questo strumento
42:43smart start
42:44essendoci
42:44un finanziamento
42:46agevolato
42:47della durata
42:47di otto anni
42:48più due
42:49più o meno due
42:50di preammortamento
42:51abbiamo un arco
42:52temporale di osservazione
42:53più lungo
42:54i dati
42:58sono
42:59sono
42:59confortanti
43:00abbiamo
43:01un tasso
43:01di sopravvivenza
43:02molto elevato
43:02però
43:03farò avere
43:04magari
43:04attraverso
43:05l'ufficio
43:05di presidenza
43:06il dato
43:08il dato
43:09preciso
43:10riguardo
43:13alla
43:14alle considerazioni
43:16che faceva la presidente
43:17dividiamo intanto
43:19in due
43:19per fare un po'
43:21di
43:22di
43:22di
43:23di
43:23di
43:23di
43:23di
43:24di
43:24di
43:24di
43:24di
43:25supporto
43:25il supporto
43:26che noi
43:28diamo
43:28agli investimenti
43:29privati
43:30da una parte
43:31e il supporto
43:31che noi
43:31diamo
43:31agli investimenti
43:32pubblici
43:32dall'altra
43:33rispetto
43:37agli investimenti
43:38privati
43:38la difficoltà
43:39di
43:39la difficoltà
43:41delle aree
43:42interne
43:42del mezzogiorno
43:44e
43:44di cui parlava
43:47è dovuta
43:48sicuramente
43:49a un
43:49a un tema
43:51forse
43:53culturale
43:53di scarsa
43:54propensione
43:55all'imprenditorialità
43:56del paese
43:57che però
43:59noi
43:59dal nostro
44:01punto
44:01di osservazione
44:02vediamo che
44:03sta sempre più
44:04si sta sempre più
44:06riducendo
44:07cioè
44:07la propensione
44:09alla
44:09alla
44:10rischio
44:12imprenditoriale
44:13è sempre maggiore
44:13nelle nuove
44:15generazioni
44:15del paese
44:16ma
44:17soprattutto
44:17è un tema
44:18anche legato
44:20alla
44:21scarsa
44:22infrastrutturazione
44:23di queste aree
44:24e qui veniamo
44:25al secondo punto
44:27quindi al supporto
44:28agli investimenti
44:29pubblici
44:30che noi
44:31garantiamo
44:32la digitalizzazione
44:35quindi attraverso
44:36la copertura
44:37delle aree
44:37bianche
44:38con la fibra
44:39che facciamo
44:41attraverso
44:43la nostra
44:43controllata
44:44infra
44:44con il piano
44:46banda ultra
44:47larga
44:47con il piano
44:48Italia 1 giga
44:49finanziato
44:50dal PNRR
44:50va in questa
44:51direzione
44:52così come
44:53va in questa
44:54direzione
44:55e come è andato
44:56in questa direzione
44:57l'utilizzo
44:58soprattutto da parte
45:00dei comuni
45:01dei fondi
45:02garantiti
45:02dal PNRR
45:03per
45:04appunto
45:05infrastrutturare
45:06in maniera più
45:06capillare
45:08il paese
45:09e come potrà
45:10andare in questa
45:11direzione
45:11l'utilizzo
45:12dei fondi
45:12della coesione
45:13che per noi
45:20rappresentano
45:21il secondo
45:22tempo
45:23cioè
45:23il proseguimento
45:24del PNRR
45:27del quale
45:28mi piace ricordare
45:29il fatto che
45:30non è soltanto
45:31una importante
45:32non è stato
45:33e non sarà
45:34soltanto
45:34un'importante
45:36dotazione finanziaria
45:37si tratta
45:37di circa
45:38di quasi
45:39200 miliardi
45:39sull'arco
45:40di 6 anni
45:416-7 anni
45:42non è un numero
45:43drammatico
45:44per ogni anno
45:45però
45:46ha lasciato
45:47e potrà lasciare
45:48ancora
45:48una legacy
45:50di procedure
45:51e di modalità
45:52di attivazione
45:53dell'intervento pubblico
45:55molto più virtuose
45:56rispetto al passato
45:57quindi
45:58erogazioni
45:59per obiettivi
46:00a sal
46:02una volta
46:02raggiunti
46:03i target
46:04raggiunti
46:05gli obiettivi
46:05e quindi
46:06con un po'
46:08più di garanzia
46:09del raggiungimento
46:10della spesa
46:12efficace
46:13e ecco
46:15programmare
46:17con
46:17diciamo
46:18tra virgolette
46:19modalità
46:19PNRR
46:20soprattutto
46:22per le aree interne
46:23del mezzogiorno
46:24la dotazione
46:27finanziaria
46:28rappresentata
46:31dai fondi
46:31della coesione
46:32può essere
46:32una sfida
46:33interessante
46:34grazie
46:38di nuovo
46:39non mi pare
46:40ci siano
46:40altri
46:41interventi
46:43allora
46:43ringrazio davvero
46:45di cuore
46:46fuori da ogni retorica
46:47nuovamente
46:47il dottor Mattarella
46:48la dottoressa Gentile
46:50insomma
46:50e poi
46:50tutti gli uffici
46:52la struttura
46:52di Invitaglia
46:53anche per il lavoro
46:54fatto per preparare
46:56questa audizione
46:56e accolgo
46:58anche insomma
46:59la disponibilità
46:59a continuare
47:00a collaborare
47:01quindi in qualche modo
47:02anticipo
47:02che probabilmente
47:03come commissione
47:04torneremo
47:05a disturbarvi
47:06vi ringrazio
47:07ancora di cuore
47:08e dichiaro
47:09conclusa
47:09l'audizione
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