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https://www.pupia.tv - Roma - ​​Transizione demografica, audizione Ania
Alle ore 12, presso l’aula del VI piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto ha svolto l’audizione di rappresentanti dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA). (02.12.25)
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Trascrizione
00:00Comunico che, se non vi sono obiezioni, l'Ufficio di Presidenza viene riconvocato al termine della presente Commissione in plenaria.
00:11Non vedo obiezioni, quindi rimane così inteso.
00:15Arriviamo all'ordine del giorno di oggi che reca l'audizione dei rappresentanti dell'Associazione Nazionale fra le imprese assicuratrici.
00:22Saluto e ringrazio davvero vivamente quindi il Presidente, Ingegner Giovanni Liberani, il Co-Direttore Generale, Dott. Umberto Guidoni e la Direttrice delle Relazioni Istituzionali, la Dottoressa Antonella Zaroni.
00:37L'Associazione ha presentato alla Commissione una memoria relativa ai contenuti della presente audizione che sarà trasmessa ai commissari e che sarà pubblicata, se il Presidente concorda, in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna.
00:49Ringrazio nuovamente i rappresentanti di ANIA per la disponibilità a partecipare ai lavori della nostra Commissione, è certa che sia un contributo particolarmente strategico per gli stessi e do loro la parola per il svolgimento della relazione.
01:04Al termine potranno intervenire i commissari che lo richiedono per domande e osservazioni e quindi poi darò successivamente la parola per le risposte.
01:14Quindi la ringrazio di nuovo e prego Presidente.
01:17Grazie Presidente, Signori Onorevoli, Commissari, Deputati, desidero innanzitutto ringraziare a nome dell'Associazione Nazionale per le Imprese e delle Assicurazioni che io rappresento di averci convocato.
01:31Il tema che questa Commissione affronta, cioè gli effetti della transizione demografica, non è soltanto un fenomeno da osservare sotto il profilo socio-economico,
01:42ma a mio avviso è un vero e proprio rischio sistemico per il nostro Paese, che incide profondamente sulla sostenibilità e sull'equilibrio della nostra società.
01:53L'Italia sta entrando nel pieno di quello che possiamo definire un inverno demografico.
02:03I dati sono inequivocabili e disegnano uno scenario di grande preoccupazione.
02:08Citiamo soltanto tre fenomeni che combinati insieme creano un coacervo di forze avverse che vanno contrastate.
02:17Il primo fenomeno che in realtà di per sé dovrebbe essere una cosa positiva è l'invecchiamento della popolazione.
02:24Gli italiani vivono più a lungo, vivono più a lungo di quanto non fosse qualche tempo fa,
02:31ma vivono anche più a lungo dei loro amici tedeschi, francesi, spagnoli, eccetera.
02:37La popolazione con più di 65 anni ha raggiunto ormai il 24,3% nel 2023, quindi nel tempo è ancora cresciuta,
02:51collocando l'Italia al secondo posto mondiale, dopo il Giappone.
02:56Le previsioni dicono che entro il 2050 questa quota è destinata a superare il 34%.
03:01È un fatto positivo perché vivere più a lungo è una cosa, è una buona notizia.
03:05Però se vediamo gli altri fenomeni che si accompagnano a questo aspetto positivo,
03:11capiamo che genera un rischio molto importante.
03:16Il secondo punto su cui richiamo l'attenzione è il declino demografico.
03:21Cioè in Italia non si fanno figli, non se ne fanno abbastanza.
03:26Un dato per tutti, l'anno scorso ci sono stati 600.000 decessi a fronte di 300.000 nuove nascite.
03:32Il calo della natalità, che oggi si attesta a 6,7 nati a ogni 1.000 abitanti,
03:39ridurrà la popolazione attiva di quasi 4 milioni e mezzo di persone nei prossimi 10 anni
03:46e il rapporto di dipendenza tra anziani e lavoratori passerà dall'attuale 39%, che è già molto alto,
03:53a oltre 60% entro il 2060, secondo le previsioni più recenti.
03:59Il terzo aspetto su cui fissare la nostra attenzione è la pressione che tutti questi tendenzi esercitano sulla finanza pubblica.
04:09La spesa complessiva per pensioni e prestazioni sociosanitarie in età anziana, lo sapete bene,
04:14è prevista raggiungere il 25% del PIL, con la spesa per l'assistenza di lungo termine,
04:20che crescerà dall'1,7 al 2,4% entro il 2060.
04:26Oltre a questi aspetti quantitativi, oltre a questi dati, dobbiamo tenere presente anche un aspetto qualitativo.
04:32Perché? Perché accanto a queste tendenze demografiche di invecchiamento, di denatalità, eccetera,
04:39c'è anche una modifica in corso, piuttosto accelerata, della struttura delle famiglie italiane,
04:46che è sempre più una struttura di famiglie con pochi componenti, con pochi bambini,
04:54e con distanze che a volte sono di centinaia di chilometri e a volte sono addirittura di stati esteri
05:01tra le persone anziane e le persone attive.
05:06Cosa ci dicono questi dati?
05:09Ci dicono che la combinazione di maggiore longevità da una parte con la denatalità marcata
05:14e con i profondi cambiamenti della struttura delle famiglie che ho appena citato
05:18configurano un rischio gigantesco di fragilità del nostro tessuto sociale ed economico,
05:25in particolare articolato su tre fronti.
05:28Sono tre fragilità, la fragilità finanziaria, la fragilità sanitaria e la fragilità sociale.
05:35Per quanto riguarda la fragilità finanziaria, bisogna ricordare che noi siamo ormai entrati
05:41nell'era del sistema previdenziale basato sul sistema contributivo.
05:46Trent'anni fa è stata fatta la riforma delle pensioni, è stato introdotto il concetto di sistema contributivo
05:53e conseguentemente, passati i trent'anni, ormai ci siamo.
05:58Coloro i quali vanno in pensione nei prossimi anni avranno come regalo di pensionamento
06:03una decurtazione del tenore di vita che per i lavoratori dipendenti si stima intorno al 35-40%
06:10in crescita e che per i lavoratori autonomi è addirittura superiore al 50%.
06:16Cioè le pensioni da sole rischiano di non bastare più a coprire i fabbisogni finanziari del post-pensionamento.
06:25Accanto a questa fragilità finanziaria, a questo rischio di fragilità finanziaria,
06:29indotto dalle tendenze demografiche in atto, c'è anche un rischio di fragilità sanitaria.
06:34Non dimentichiamoci che invecchiare non significa vivere più a lungo meglio,
06:40significa vivere più a lungo con necessità sanitarie più accentuate.
06:45Già oggi esistono in Italia circa 4 milioni di persone anziane che hanno un qualche livello di non autosufficienza,
06:532 milioni di queste non riescono a camminare da soli.
06:57L'invecchiamento quindi determina un aumento esponenziale della domanda di assistenza,
07:02in particolare proprio dalla non autosufficienza della terza e della quarta età.
07:09La spesa privata per l'assistenza di lungo termine, giusto per citare un dato,
07:14sostenuta dalla famiglia è stimata superiore a 30 miliardi di euro.
07:18E la pressione di questi fenomeni sulle strutture sanitarie pubbliche è crescente,
07:24come del resto dimostrano anche le liste d'attesa,
07:26che sono una delle cause principali che nel 2024 hanno portato quasi 6 milioni di persone
07:33a fronte dei 4 milioni e mezzo dell'anno precedente addirittura a rinunciare alle cure.
07:40La terza fragilità di cui bisogna essere consapevoli è la fragilità sociale,
07:44lo dicevo prima, la denatalità e la nuova struttura dei nuclei familiari
07:48mettono in crisi il ruolo storico della famiglia,
07:52che è stato sempre il principale caregiver per far fronte a questi tipi di situazioni,
07:57aumentando il rischio di isolamento sociale delle anziani
08:00e il rischio di oneri insostenibili per le singole famiglie
08:04in presenza di un welfare pubblico che fatica a trovare le risorse necessarie.
08:09La sfida, Presidente e Onorevoli Deputati, è questa,
08:15il welfare finanziato dalla spesa pubblica a causa dei vincoli di bilancio
08:19e delle stringenti regole di finanza pubblica è già oggi in affanno
08:23e i mutamenti demografici in corso non faranno altro che creare maggiore pressione sul sistema.
08:29Il contesto macroeconomico di bassa crescita e bassi redditi, poi,
08:34non lascia sperare miglioramenti strutturali.
08:37Quindi, a nostro modo di vedere, è urgenza attivare tutti gli strumenti disponibili
08:43per fronteggiare questo fenomeno, mitigandone nel breve gli effetti
08:48e predisponendo nel medio termine soluzioni strutturali.
08:53Costruire un welfare privato, integrativo e complementare a quello pubblico,
08:57capace di rendere il sistema resiliente e autosufficiente,
09:01anche in assenza di crescita economica, mitigando le iniquità,
09:05anziché accentuandole e preservando l'universalità delle tutele,
09:10è, a nostro avviso, diventato un imperativo molto urgente.
09:14In questo delicato contesto, il settore assicurativo è uno strumento potentissimo
09:20per affrontare queste sfide.
09:21Possiamo agire su diversi fronti.
09:25La previdenza complementare, per quanto riguarda la fragilità finanziaria,
09:29le coperture contro i rischi di non autosufficienza
09:32e l'erogazione diretta delle prestazioni assistenziali,
09:34per quanto riguarda la fragilità sanitaria.
09:37E il sistema sanitario stesso,
09:39sempre per quanto riguarda la sostenibilità di questi fenomeni nel tempo.
09:43Parlando della previdenza complementare,
09:47che è la prima classe di strumenti che noi abbiamo a disposizione,
09:51programmare con anticipo durante la fase di accumulo delle risorse finanziarie
09:55da investire per poter disporre nell'età anziana
09:58di quanto serve a contrastare i rischi anzidetti
10:01è, a nostro modo di vedere, fondamentale.
10:05Per farlo bisogna disporre di prodotti previdenziali robusti
10:08e tecnicamente performanti.
10:11Il nostro settore dispone già di prodotti come le polizze vita,
10:14i piani previdenziali,
10:16che indirizzano esattamente il bisogno di ridurre la fragilità finanziaria
10:20nella terza età.
10:22Inoltre, il settore assicurativo è anche il più importante investitore di lungo termine,
10:28con oltre mille miliardi di euro di investimenti in attività
10:32che hanno profili di rischio, rendimento e durata,
10:36come i titoli di Stato,
10:37come gli investimenti infrastrutturali, eccetera,
10:40molto coerenti con le necessità previdenziali da un lato
10:43e con le esigenze della finanza pubblica e dell'economia reale dall'altro.
10:49A questa disponibilità degli strumenti, però, purtroppo,
10:53non corrisponde ancora un adeguato utilizzo.
10:57Pensate, solo il 38% dei lavoratori
11:01ha attivato un piano previdenziale integrativo
11:03a distanza di 20 anni dall'istituzione dei piani previdenziali integrativi.
11:08Quindi vuol dire che il 62% dei lavoratori attivi
11:13in questo momento non hanno una copertura di previdenza integrativa.
11:17E quelli che lo hanno attivato
11:18hanno una contribuzione media
11:21molto al di sotto di quanto è necessario
11:23per garantirsi un'integrazione della pensione pubblica
11:26che è destinata a ridursi.
11:30Circa 24.330 euro è il montante medio sinora accumulato,
11:36che è una cifra del tutto insufficiente.
11:40Dopo 30 anni, dicevo,
11:41dopo 20 anni dell'istituzione della previdenza integrativa,
11:47la previdenza integrativa ha la necessità
11:49di un decisivo impulso per la sua diffusione.
11:52Qui la leva fiscale regolamentare può fare molto.
11:58Abbiamo recentemente proposto in questa legge di bilancio
12:00misure che vadano in questa direzione
12:03come l'iscrizione automatica e piani previdenziali per i neossunti,
12:06l'adeguamento del plafond di deduzione fiscale dei contributi
12:09e tutta una serie di stimoli alla contribuzione.
12:13Vedremo se arriveranno.
12:16Parlando delle coperture contro la non autosufficienza,
12:19la perdita di autonomia nella terza età e nella quarta età
12:22credo che sia la sfida più impegnativa.
12:26L'ingresso nella non autosufficienza rappresenta per moltissime famiglie
12:30un momento drammatico a cui non c'è oggi una soluzione immediata e programmata.
12:37Eppure i prodotti ci sono,
12:39ma anche in questo caso non sono utilizzati.
12:42L'industria assicurativa ha già per esempio con il fondo LTC per i propri dipendenti
12:49affrontato questo tema, ci sono già oltre 60.000 persone coperte
12:53con polizze long term care, LTC appunto è l'acronimo per long term care.
12:58Quindi come settore siamo pronti a mettere a disposizione queste esperienze
13:03per costruire un sistema di partenariato pubblico-privato
13:06mutuando modelli virtuosi come quello che ho appena citato
13:10o come ad esempio l'assicurazione sociale obbligatoria tedesca per le long term care.
13:14Va incentivata però l'istituzione di una copertura universale
13:20per i lavoratori e i liberi professionisti
13:23con una contribuzione che non sarà molto alta se sarà universale
13:28da suddividere tra individui, datore di lavoro e finanza pubblica
13:33che metta in sicurezza questa che io definisco una bomba ad orgeria sociale
13:38da tempo innescata
13:40mediante prodotti di lungo termine
13:42che consenziano l'accumulo delle risorse necessarie
13:46investite in adeguate attività
13:48coerenti con la necessità di coprire esborsi
13:50che si manifesteranno fra moltissimi anni.
13:55In aggiunta al tema finanziario
13:57le compagnie di assicurazione sono poi anche pronte ad organizzarsi
14:00sul tema della non autosufficienza
14:03per fornire all'interno dei propri prodotti
14:05non soltanto copertura finanziaria
14:07che è importante ma non basta
14:09ma anche come hanno già fatto in altri ambiti
14:13prestazioni di assistenza diretta dei servizi
14:17sgravando così le famiglie
14:19dalla faticosa e dolorosa a volte ricerca
14:21di soluzioni di difficile reperimento
14:24come l'assistenza infermieristica
14:26domiciliare, la fisioterapia eccetera.
14:30Un terzo ambito di aree d'attività
14:35dove noi possiamo giocare un ruolo importante
14:37è il tema del servizio sanitario nazionale.
14:40Le tendenze demografiche che abbiamo descritto
14:42mettono una forte e crescente pressione
14:46sul sistema sanitario nazionale
14:48che deriva dall'aumento della richiesta
14:50e dai costi delle prestazioni.
14:52Il nostro sistema sanitario nazionale
14:54siamo convinti che sia un gioiello
14:57che tutto il mondo ci invidia
14:58là dove funziona.
15:00Là dove non funziona evidentemente
15:01bisogna farlo funzionare
15:02però ha un secondo problema
15:04il secondo problema è la sostenibilità finanziaria
15:06anche dove funziona
15:07è difficile trovare le risorse
15:10per sostenerlo finanziariamente.
15:13Quindi per preservare il ruolo
15:14di diffusione della salute
15:16e di equità sociale
15:17che il servizio sanitario nazionale
15:18ha avuto fino dalla sua nascita
15:21fino dalla sua istituzione
15:23è secondo noi opportuno
15:25creare forme di sostegno aggiuntivo
15:28quello che noi chiamiamo
15:29un secondo e un terzo pilastro
15:31analogamente a quello che è stato fatto
15:33per la Previdenza pubblica
15:34che mi sostegno aggiuntivo
15:38che possa essere svolto
15:42sia dai fondi sanitari e contrattuali
15:44che dalle polizze sanitarie individuali.
15:48Un riordino di questi due settori di attività
15:50con incentivi fiscali e regolamentari
15:53che siano in grado di creare
15:55flussi finanziari solidi
15:57costanti e positivi
15:59verso il servizio sanitario pubblico
16:01da parte del sistema assicurativo privato
16:03e dei fondi sanitari
16:04è, a nostro modo di vedere, auspicabile
16:07ad esempio incentivando
16:09le stipule di polizze sanitarie
16:11e convenzioni assicurative
16:12con il sistema pubblico
16:13che finanzino le strutture
16:15mediante il regime
16:17di libera professione intramuraria.
16:22Onorevoli deputati, Presidente
16:24di fronte al rischio demografico
16:25quindi si può fare qualcosa
16:28come ho appena cercato di spiegarvi
16:30esistono strumenti efficaci e collaudati
16:33purtroppo nella maggior parte
16:35dei paesi esteri
16:36qui da noi
16:37non ancora in maniera adeguata
16:40perché fondamentalmente
16:42in Italia
16:43questi strumenti
16:44sono ancora oggi
16:46poco conosciuti
16:47e quindi poco utilizzati.
16:49per trasformare
16:52l'inverno demografico
16:53come ho definito all'inizio
16:54e qui lasciatemi invece
16:55usare un'espressione ottimista
16:57in una primavera socio-economica
16:59occorre un cambio di passo
17:01attraverso due interventi
17:03fondamentalmente
17:04informazione
17:06e incentivi fiscali e regolamentari.
17:10Per quanto riguarda
17:11l'informazione
17:12e la promozione
17:13della consapevolezza
17:14rispetto ai rischi
17:16e alla tutela
17:17dal punto di vista assicurativo
17:20l'Italia
17:21purtroppo è quart'ultima
17:23è un fanalino di coda
17:24diciamo
17:25nell'area Ocse
17:25per l'educazione finanziaria
17:28con un punteggio
17:28di 53 punti su 100.
17:31Senza consapevolezza
17:33non c'è pianificazione
17:35qui bisogna fare
17:36campagne divulgative
17:37ed è urgente promuovere
17:40queste campagne
17:41che chiariscano
17:42i rischi del futuro
17:43e i benefici
17:44della previdenza
17:45e della sanità integrativa.
17:48Bisogna farlo
17:48bisogna farlo
17:49non sulle persone
17:51anziane
17:52che sono i destinatari
17:53di questi benefici
17:53ma soprattutto
17:55sulle nuove generazioni
17:57nelle scuole
17:58fin dagli anni
17:58della scuola
17:59perché per fare
18:00sì che i capi famiglie
18:02e gli imprenditori
18:03di domani
18:03conoscano gli strumenti
18:05a disposizione
18:05per costruirsi
18:06un futuro sicuro
18:07bisogna partire da lì.
18:09Per questo abbiamo stipulato
18:10un protocollo
18:11d'intesa
18:11che sta cominciando
18:12a dare i suoi frutti
18:13con il Ministero
18:14dell'Istruzione
18:14e del Merito
18:15dove
18:16Ania
18:17entra nelle scuole
18:18spiegando
18:20con parole
18:21adeguate
18:21alla popolazione
18:23giovane
18:23che frequenta
18:24le scuole
18:24stesse
18:25che cos'è
18:26l'assicurazione
18:27cosa sono i rischi
18:27come ci si può
18:28proteggere
18:29che cos'è
18:29una polizia
18:30d'assicurazione
18:30come la liquidazione
18:32danni
18:32eccetera
18:32eccetera
18:33eccetera
18:33eccetera
18:34una iniziativa
18:36che è il primo passo
18:37in una direzione
18:38che intensificheremo
18:39anche in futuro
18:39e poi ci vuole
18:42anche una informazione
18:44quantitativa
18:45cioè non basta
18:45conoscere
18:46lo strumento
18:46assicurativo
18:47bisogna anche
18:47conoscere
18:48la propria posizione
18:49individuale
18:50io ho fatto fatica
18:51a capire
18:52quanto sarebbe
18:54la mia pensione
18:55quando andrò
18:56in pensione
18:58e non è un esercizio
18:59così difficile
19:00da fare
19:00però per qualche ragione
19:01non ci sono gli strumenti
19:03per poter dare risposta
19:04certa e concreta
19:05e veloce
19:06a questa domanda
19:07è doveroso
19:08a nostro modo di vedere
19:09introdurre strumenti
19:10digitali
19:11come
19:12pension tracking systems
19:14che esistono già
19:14in tanti altri paesi
19:15o cosiddetti
19:16pension dashboards
19:17che forniscono
19:18al cittadino
19:19una visione chiara
19:20e precisa
19:20della sua posizione
19:21previdenziale
19:22sia pubblica
19:23che complementare
19:24sia per il lavoro
19:25che ha svolto
19:25in Italia
19:26o se nel caso
19:27abbia svolto
19:27anche del lavoro
19:28all'estero
19:28per il lavoro
19:29all'estero
19:29in modo tale
19:31che sappia
19:32che cosa
19:32si deve aspettare
19:33nell'età
19:34del pensionamento
19:35e per poter
19:35quindi operare
19:36per tempo
19:37le scelte informate
19:38che sono necessarie
19:40a mitigare
19:41il rischio
19:41della fragilità
19:42finanziaria
19:43come terzo
19:45possibile elemento
19:46di diffusione
19:47assicurativa
19:48diciamo così
19:49indiretto
19:49potrebbe essere
19:50utile
19:51introdurre
19:52delle forme
19:52di
19:53diciamo così
19:54normative
19:55di bandiera
19:56tra virgolette
19:56come ho visto
19:57in qualche emendamento
19:58recentemente presentato
19:59in cui si proponeva
20:01la contribuzione
20:03gratuita
20:03da parte
20:04dello Stato
20:05ai neonati
20:06con un piccolo
20:08contributo iniziale
20:09ma che crea
20:10una posizione
20:11previdenziale
20:11che quindi
20:12costringe
20:12le persone
20:13a ragionare
20:14se gli serve
20:15se non gli serve
20:16perché lo Stato
20:16gli ha regalato
20:17questa cosa
20:18eccetera
20:18eccetera
20:18e crea
20:19di fatto
20:19indirettamente
20:20un'educazione
20:21assicurativa
20:22molto
20:22molto
20:23utile
20:24ci sono
20:25esempi
20:26anche in
20:27altri paesi
20:28come in Germania
20:29è chiaro che
20:30è sempre un tema
20:30di coperture
20:31ma come detto
20:32se il contributo
20:33non è
20:33elevatissimo
20:35ma simbolico
20:36credo che ci siano
20:38tutte le condizioni
20:39per poter
20:40sostenere
20:41questo tipo
20:42di investimento
20:42perché è un investimento
20:44nella cultura
20:45della previdenza
20:46e la cultura
20:47della previdenza
20:47farà sì
20:48che riusciremo
20:49a risolvere
20:50il problema
20:50di cui sopra
20:51oltre alla
20:54informazione
20:54e alla diffusione
20:55è importante
20:56rimodulare
20:56però
20:57la fiscalità
20:58creando
20:59incentivi
21:00sia monetari
21:01che regolatori
21:02gli incentivi
21:05fiscali
21:05e quindi
21:06gli incentivi
21:07regolamentari
21:08sono la leva
21:09più immediata
21:10per favorire
21:10l'adesione
21:11e l'adeguatezza
21:12delle coperture
21:13abbiamo già detto
21:14molto prima
21:15ma per sintetizzare
21:17secondo noi
21:19ci vorrebbe
21:19un'iscrizione
21:20automatica
21:21salvo esplicito
21:22opt out
21:22per i lavoratori
21:23ne ho assunti
21:24la reintroduzione
21:26di un periodo
21:27di silenzio
21:28assenso
21:28per l'iscrizione
21:29ai fondi
21:30pensione
21:31per i lavoratori
21:32non ancora iscritti
21:33a forme
21:33di previdenza
21:34integrativa
21:34e una modifica
21:36del meccanismo
21:37di conferimento
21:37del trattamento
21:38di fine rapporto
21:39e del contributo
21:40datoriale
21:41ai fondi pensione
21:42nella direzione
21:43di creare
21:44le risorse
21:44di generare
21:45le risorse
21:45necessarie
21:46per costruire
21:48la pensione
21:48integrativa
21:49è importante
21:51rivedere
21:51i limiti
21:52alla deduzione
21:52fiscale
21:53dei contributi
21:54in 20 anni
21:56dalla loro istituzione
21:57i limiti massimi
21:58di deducibilità
21:59fiscale
22:00non si sono mossi
22:01e sono ancora oggi
22:02pari a 5.165 euro
22:04all'anno
22:05che
22:07fatti due conti
22:09è un importo
22:09molto basso
22:10se bisogna costruire
22:11una pensione
22:12integrativa
22:13che possa durare
22:14oltre 20 anni
22:14e probabilmente
22:18anche più
22:18visto che la vita
22:19si allunga
22:20poi
22:21c'è la leva
22:22del trasferimento
22:23intergenerazionale
22:25i contributi
22:26vengono versati
22:28dall'iscritto al fondo
22:29ma quando l'iscritto al fondo
22:30è molto giovane
22:31purtroppo
22:32normalmente
22:33ha uno stipendio
22:34che non basta
22:35coprire il bilancio
22:36della propria vita
22:37e conseguentemente
22:39non ci sono
22:40tante risorse
22:41da dedicare
22:42la previdenza
22:42che è un problema
22:43che i giovani
22:44vedono lontano
22:45nel tempo
22:45quindi così come
22:48spesso accade
22:50purtroppo
22:50quando i genitori
22:52o i membri
22:53della famiglia
22:54più anziani
22:55aiutano
22:56il giovane
22:57che si affaccia
22:58al mondo
23:00del lavoro
23:00con un contributo
23:01per l'affitto
23:02o con un contributo
23:03per le spese
23:04scolastiche
23:05per le spese
23:06quotidiane
23:07si potrebbe
23:08pensare
23:09ad una
23:11possibilità
23:12di istituire
23:13dei limiti massimi
23:14di deducività
23:15fiscale
23:16anche per
23:17parenti di primo grado
23:20o di secondo grado
23:20che vogliano contribuire
23:22per conto
23:22dell'iscritto
23:25al fondo
23:25anche tenendo conto
23:27del fatto che
23:28l'Italia è un paese
23:29che risparmia molto
23:30ma questa quota
23:31di risparmio
23:31è fortemente
23:32concentrata
23:33non certamente
23:33sulle popolazioni
23:34giovani
23:35ma sulle popolazioni
23:36che hanno più di 50 anni
23:37infine
23:39per la Previdenza
23:41favoreremmo
23:43con una certa energia
23:46un ribilanciamento
23:47delle imposizioni fiscali
23:49a favore
23:49della rendita
23:50dell'opzione
23:51di rendita
23:52previdenziale
23:52che è quella
23:53che in realtà
23:53diventa una pensione
23:54integrativa
23:55anziché
23:56del ritiro
23:57del capitale
23:58cioè del riscatto
23:59del capitale
23:59alla scadenza
24:00al momento
24:01del pensionamento
24:02perché
24:03in questo momento
24:04c'è uno sbilanciamento
24:05che fa sì
24:07che sostanzialmente
24:08la rendita
24:09che è lo strumento
24:10principe
24:10per risolvere
24:11i problemi
24:12demografici
24:13che abbiamo visto
24:13prima
24:14è molto
24:16molto poco
24:16utilizzata
24:17e si privilegia
24:21molto di più
24:22il ritiro
24:22del capitale
24:23sulla sanità
24:24e sull'assistenza
24:27di lungo periodo
24:29l'assistenza sanitaria
24:31di lungo periodo
24:31bisogna ridefinire
24:32il quadro normativo
24:33e fiscale
24:34per i fondi sanitari
24:35e per le polizze
24:36long term care
24:37garantendo uniformità
24:39e complementarietà
24:40con il servizio sanitario nazionale
24:43incentivando la spesa privata
24:45verso strutture pubbliche
24:46ad esempio
24:48le intramenia
24:49per sostenere
24:51finanziariamente
24:51questo sistema
24:52e ovviamente
24:53bisogna cercare
24:54di farlo funzionare bene
24:55dappertutto
24:56la long term care
24:59obbligatoria
25:00e universale
25:01è anche uno strumento
25:02che può
25:03mettere in sicurezza
25:05il rischio
25:06della non autosufficienza
25:07anziana
25:08e quindi
25:09a nostro modo di vedere
25:10occorre valutare
25:11con urgenza
25:12e decisione
25:13un modello obbligatorio
25:14universale
25:16per garantire
25:17una copertura
25:17estesa
25:18ed economicamente
25:19efficiente
25:20per quei pochi sfortunati
25:21che diventeranno
25:22non autosufficienti
25:24finanziandola
25:25con i tanti
25:26fortunati
25:28che non lo diventeranno
25:29il criterio della mutualità
25:30è importante
25:31perché abbassa
25:32il costo
25:33dell'accesso
25:34a questo tipo
25:35di copertura
25:36Presidente Bonetti
25:37onorevoli deputati
25:39a causa delle forti
25:40dinamiche
25:40negative
25:42della transizione
25:42demografica
25:43che abbiamo descritto
25:45il sistema di welfare
25:46italiano
25:47è un punto di svolta
25:48cruciale
25:49in assenza
25:51di interventi
25:52sono a rischio
25:52l'equilibrio
25:53intergenerazionale
25:55la sostenibilità
25:56delle finanze pubbliche
25:57e l'adeguatezza
25:58delle prestazioni
25:59l'industria assicurativa
26:01non si limita
26:02a lanciare
26:03l'allarme
26:03ma offre
26:04un contributo
26:05sostanziale
26:06e strutturale
26:07alla soluzione
26:08di questi temi
26:09la sfida
26:10è dotare
26:11l'Italia
26:12di un sistema
26:12di protezione sociale
26:14all'altezza
26:15di questo scenario
26:16demografico
26:17per trasformare
26:19l'invecchiamento
26:20della popolazione
26:21in un'occasione
26:22di rinnovamento
26:24per una maggiore
26:25equità
26:25e sostenibilità
26:26del nostro sistema
26:27grazie per l'attenzione
26:30e restiamo
26:30a disposizione
26:31per ogni
26:32approfondimento
26:33grazie
26:35grazie
26:36presidente
26:37chiedo
26:39ai colleghi
26:40e alle colleghe
26:40che sono collegati
26:41se intendono
26:43intervenire
26:43non mi pare
26:47io
26:48faccio così
26:50voglio qualche
26:51domanda
26:52osservazione
26:53poi eventualmente
26:54se qualche collega
26:55chiede la parola
26:56gliela posso dare
26:57intanto
26:59grazie
26:59nuovamente
27:00presidente
27:00per la relazione
27:03per gli spunti
27:04anche molto
27:05concreti
27:05sul tema
27:07proposta
27:08risoluzione
27:09che è una cosa
27:10che interessa
27:11questa commissione
27:12in una fase
27:13nella quale
27:13dall'analisi
27:14dei dati
27:15stiamo cercando
27:16di esplodere
27:17l'approfondimento
27:18tematico
27:19ma anche
27:19iniziare a costruire
27:20uno scenario
27:22possibile
27:23eventualmente
27:23di suggerimenti
27:25o di valutazioni
27:26diciamo
27:27di proposte
27:28io
27:29le chiederei
27:30diciamo
27:31alcuni punti
27:32che ha accennato
27:34sui quali
27:34mi chiedevo
27:36se si potesse avere
27:37degli approfondimenti
27:38o in questa sede
27:39o eventualmente
27:40in sede successiva
27:41il primo riguarda
27:43le differenze
27:43di genere
27:44che
27:44mi pare
27:45diciamo
27:46insomma
27:47siano state
27:49richiamate
27:50se non
27:52diciamo
27:53in dati
27:53e anche
27:54in altre audizioni
27:55quanto
27:55la situazione
27:58diciamo
27:58di fragilità
27:59che voi avete
28:00disegnato
28:02resente
28:03anche
28:03di una prospettiva
28:05di genere
28:05il secondo
28:07punto
28:08mi sembra
28:10è molto interessante
28:11la
28:11prospettiva
28:13che avete dato
28:13rispetto alla
28:14necessità
28:16di preservare
28:17l'universalismo
28:18per esempio
28:19del sistema
28:19sanitario
28:20ma a cui si
28:21associa
28:21anche
28:21l'universalismo
28:22della presa
28:23in carico
28:23della popolazione
28:25più anziana
28:25non autosufficienze
28:27nei principi
28:28rispetto a quello
28:29che avviene di fatto
28:30perché da quello
28:31che si evince
28:32è che
28:33oggi
28:34le fragilità
28:36sistemiche
28:37fanno sì
28:37che
28:38semplifico
28:39chi ha un'assicurazione
28:40o chi ha accesso
28:41per varie ragioni
28:42non solo economiche
28:43ma anche di consapevolezza
28:45a un regime
28:46diciamo
28:47in qualche modo
28:47complementare
28:48o integrativo
28:49ci sia
28:51e quanto invece
28:52questo non copre
28:53una fascia
28:53della popolazione
28:55che invece
28:56a questo punto
28:56viene tagliata fuori
28:58volevo capire
28:58se avete
28:59qualche
29:00ipotesi
29:01di scenario
29:02anche sulla
29:02sostenibilità
29:03diciamo
29:04economica
29:04per la spesa pubblica
29:05verso appunto
29:06una preservare
29:08del tema
29:08universalistico
29:09come avete richiamato
29:10l'altra questione
29:12che mi chiedevo
29:13durante le audizioni
29:15alla legge
29:17di bilancio
29:18è stato richiamato
29:20una diversità
29:21del nostro paese
29:22rispetto a quei fondi
29:24anche di investimento
29:25previdenziali
29:26che in altri paesi
29:28sono in realtà
29:29fondi che poi
29:30a loro volta
29:31sostengono
29:32l'investimento
29:33nel paese
29:34cosa che invece
29:35in Italia
29:36questo avviene
29:38nemmeno per un tema
29:38anche di coerenza
29:40rispetto al rischio
29:41del fondo
29:42di investimento
29:43però viceversa
29:46magari ci sono
29:47dei fondi stranieri
29:47previdenziali
29:48che iniziano
29:49a investire
29:50nelle nostre imprese
29:50volevo capire
29:52se su questo
29:52avevate fatto
29:53qualche riflessione
29:55bene
29:57grazie Presidente
29:58sono tre domande
29:58molto centrate
30:00e molto importanti
30:01sulle differenze
30:03di genere
30:03beh certamente
30:04c'è un tema
30:05di differenze
30:05di genere
30:06perché se abbiamo detto
30:07che la previdenza
30:08integrativa
30:09deve fronteggiare
30:10la fragilità
30:11finanziaria
30:12nella terza
30:13e nella quarta età
30:14abbiamo detto
30:15che lo strumento
30:16principe
30:17è quello
30:17del versamento
30:19ad un piano
30:20pensione integrativo
30:21della pensione pubblica
30:23e questo
30:23è tanto più efficace
30:25e tanto più elevato
30:26il reddito
30:26o meglio
30:27il reddito disponibile
30:28da dedicare
30:29a questo tipo
30:29di investimento
30:31e ovviamente
30:35è tanto più importante
30:36quanto più a lungo
30:37si vive
30:37mi risulta
30:39dei dati statistici
30:40non ce li ho sotto mano
30:41ma insomma
30:42è notorio
30:43che le persone
30:44anziane
30:45sono sicuramente
30:47in una percentuale
30:48superiore
30:48di sesso femminile
30:50rispetto a quello
30:51maschile
30:51di quanto non lo siano
30:53nella popolazione
30:54complessiva
30:54quindi questo è un primo
30:55aspetto
30:55chi ha più bisogno
30:57probabilmente
30:58è di sesso femminile
31:01in aggiunta
31:02per fare
31:04funzionare bene
31:05lo strumento
31:06previdenziale
31:06integrativo
31:07c'è bisogno
31:08di reddito
31:08e qui
31:10osserviamo
31:10in Italia
31:11ancora
31:11purtroppo
31:12una certa
31:13disparità
31:13di retribuzione
31:15di genere
31:15che
31:16non fa altro
31:17che deprimere
31:18ulteriormente
31:19la disponibilità
31:21di risorse finanziarie
31:22da dedicare
31:22alla previdenza
31:23integrativa
31:24perché
31:24già di per sé
31:26in Italia
31:27ci sono
31:27meno donne
31:28lavoratrici
31:29di quante
31:29non ce ne potrebbero
31:30essere
31:31in aggiunta
31:32a questo
31:33le donne
31:34che lavorano
31:34sono pagate
31:35un po' meno
31:35o tanto meno
31:36a seconda del settore
31:37e della qualifica
31:39dei loro
31:40colleghi maschi
31:41queste due
31:42combinazioni
31:43sono
31:43molto perniciose
31:45perché vanno
31:46a colpire
31:47come dicevo prima
31:48il segmento
31:49che forse
31:49ha più bisogno
31:50di previdenza
31:51integrativa
31:51dopo c'è
31:52la reversibilità
31:53della pensione
31:54eccetera
31:54ma sono tutte
31:55soluzioni
31:56che si basano
31:57su un presupposto
31:58sbagliato
31:58che
31:59tutto sommato
32:00una persona
32:01del sesso femminile
32:02non possa
32:02costruirsi
32:03da sola
32:03la propria
32:04pensione
32:05integrativa
32:05sul tema
32:07del universalismo
32:08del servizio
32:09sanitario nazionale
32:10e del rischio
32:12di discriminazione
32:13per quelli
32:15che possono
32:16permettersi
32:17il pagamento
32:17di una polizza
32:18sanitaria
32:19rispetto a quelli
32:21che non lo possono
32:21permettere
32:22abbiamo fatto
32:22delle riflessioni
32:23e pensandoci
32:24a fondo
32:25abbiamo identificato
32:26quello che
32:27abbiamo definito
32:28un paradosso
32:29delle liste
32:31d'attesa
32:31il paradosso
32:33delle liste
32:33d'attesa
32:33è che ci sono
32:34le liste
32:34d'attesa
32:35perché non c'è
32:36capacità produttiva
32:37e quindi si formano
32:39delle liste
32:39d'attesa
32:40molto lunghe
32:41questa capacità
32:42produttiva
32:42nelle strutture
32:43pubbliche
32:44però
32:44è sotto utilizzata
32:47perché viene utilizzata
32:48soltanto durante
32:49gli orari di lavoro
32:50del personale pubblico
32:51che opera
32:52in regime
32:53normale
32:54la possibilità
32:56di far lavorare
32:57questa capacità
32:58produttiva
32:59anche al di fuori
33:00al di sopra
33:01dell'orario di lavoro
33:02attraverso
33:02lo strumento
33:03della libera
33:04professione
33:04intramuraria
33:05che dovrebbe valere
33:06sia per i medici
33:07che per i tecnici
33:09di radiologia
33:10che per gli infermieri
33:12che servono
33:12per la preparazione
33:15per i vari esami
33:17o per i vari interventi
33:18quindi anche oltre
33:20le 4 del pomeriggio
33:21potenzialmente anche
33:22fino alle 10 di sera
33:23se c'è la disponibilità
33:25delle persone
33:25che in libera
33:26professione
33:27intramuraria
33:27operano
33:28genererebbero
33:30un aumento
33:30di capacità
33:31aumento di capacità
33:32significa che
33:33quella lunga
33:34coda che si forma
33:36viene velocemente
33:37smaltita
33:38per cui le persone
33:39che entrano
33:40nel regime
33:41di pagamento
33:43tramite
33:43un'assicurazione
33:44privata
33:45incentivata
33:46per il rimborso
33:48delle spese
33:48di libera
33:49professione
33:49intramuraria
33:50nel servizio pubblico
33:51sgravano
33:52le liste d'attesa
33:53lasciando
33:53le liste d'attesa
33:54quelle dedicate
33:56al regime pubblico
33:58meno
33:58sotto pressione
33:59quindi paradossalmente
34:01è vero
34:03che c'è una
34:03maggior facilità
34:05da parte
34:05di chi ha
34:06la polizia
34:06sanitaria
34:08di accedere
34:08alle cure
34:09ma indirettamente
34:11anche quelli
34:11che non hanno
34:12questa possibilità
34:13per effetto
34:13della riduzione
34:14drastica
34:15delle liste
34:16d'attesa
34:17trarrebbero
34:18un beneficio
34:18importante
34:19sostenendo
34:20nel contempo
34:22il servizio
34:23sanitario nazionale
34:24con un flusso
34:24finanziario
34:25puro
34:25cioè
34:26autonomo
34:27in aggiunta
34:28a quello che già
34:29il fondo
34:29sanitario nazionale
34:30conferisce
34:31alle strutture
34:32pubbliche
34:32pubbliche
34:34la terza domanda
34:35riguarda
34:36il fatto
34:37che
34:37durante le discussioni
34:39politiche
34:40e tecniche
34:41nella legge
34:42di bilancio
34:42si è fatto notare
34:43che
34:44in Italia
34:45chi raccoglie
34:49il risparmio
34:49previdenziale
34:51a volte
34:51o spesso
34:52a seconda
34:53delle scelte
34:54che si fanno
34:55in termini
34:55di asset allocation
34:57non sostiene
34:58nella fase
34:59di investimento
35:00le infrastrutture
35:01del nostro paese
35:03innanzitutto
35:04qui bisogna
35:05fare una distinzione
35:06tra
35:06settore
35:07assicurativo
35:08privato
35:09e fondi
35:11pensionistici
35:12di categoria
35:14per quanto riguarda
35:15il sostegno
35:16dell'infrastruttura
35:17del paese
35:17del settore
35:18assicurativo
35:18privato
35:19io posso
35:19soltanto dire
35:20che di
35:20mille miliardi
35:21di investimento
35:22che noi facciamo
35:23circa il 25%
35:25è investito
35:27in titoli
35:28di Stato
35:28italiani
35:29e siamo
35:32detentori
35:33di circa
35:33il 10%
35:34dei titoli
35:36circolanti
35:37BTP
35:38eccetera
35:39eccetera
35:39quindi
35:40un certo sostegno
35:41lo stiamo dando
35:42certo
35:44è un tema
35:46è un tema
35:48che
35:48stiamo cercando
35:50di affrontare
35:51in sede europea
35:52perché
35:52è un tema
35:53che si risolve
35:54molto
35:54attraverso
35:55una forma
35:57di incentivazione
35:57regolatoria
35:58che
35:59indirizzi
36:02gli investimenti
36:03delle
36:04compagnie
36:05di assicurazione
36:06o dei fondi
36:06pensione
36:07italiani
36:08su investimenti
36:10con caratteristiche
36:11che siano tali
36:12da consentire
36:13un minore
36:14assorbimento
36:15di capitale
36:16da parte
36:17delle compagnie
36:17stesse
36:18c'è un progetto
36:19c'è un regolamento
36:21che
36:21entrerà
36:23presto in vigore
36:24a livello europeo
36:25che si chiama
36:25saving and
36:26investment union
36:27la saving and
36:28investment union
36:29in poche parole
36:30è esattamente
36:31quello che lei
36:31ha prima
36:32citato
36:33e cioè
36:34la possibilità
36:35di riuscire
36:36a raccogliere
36:37il risparmio
36:38degli europei
36:39e quindi anche
36:39degli italiani
36:40che è un risparmio
36:42molto superiore
36:43a quello che è
36:44il risparmio
36:44di tutte le altre
36:45geografie mondiali
36:46e
36:47canalizzarlo
36:48su prodotti
36:50di investimento
36:51di medio
36:52lungo termine
36:52anzi
36:53di lungo termine
36:54che abbiano
36:55un profilo
36:55di
36:56rischio
36:58ritorni
37:00e durata
37:01coerente
37:03con i bisogni
37:05dei vari settori
37:07economici
37:07della nostra economia
37:08questo passa
37:10attraverso
37:11una serie
37:12di decisioni
37:13importanti
37:14da parte
37:14dei regolatori
37:15che appunto
37:17vanno nella direzione
37:18di rendere
37:18meno onerose
37:19questi investimenti
37:21e quindi più attraenti
37:22per far sì
37:24che chi risparmia
37:25alla fine
37:26investa
37:27nel lungo termine
37:28ma non solo
37:28nel lungo termine
37:29ma non vada
37:30ad investire
37:30se io risparmio
37:31in Italia
37:31non vado ad investire
37:32negli Stati Uniti
37:34ma vado ad investire
37:35a quanto meno
37:36nel perimetro europeo
37:37meglio
37:38se sul perimetro italiano
37:39sono processi
37:41molto importanti
37:42poco conosciuti
37:43a livello di settore
37:44abbiamo appena
37:45organizzato un convegno
37:47a cui ha partecipato
37:48la commissaria
37:49Albuquerque
37:50che è competente
37:50per la materia
37:51nella Commissione Europea
37:52abbiamo ovviamente
37:54esposto tutte queste cose
37:56in maniera diffusa
37:57non sintetica
37:58come in questo momento
37:59e ci auguriamo
38:00che la nostra voce
38:01sia ascoltata
38:02perché come detto
38:03il settore assicurativo
38:04può veramente
38:04risolvere da un lato
38:06o contribuire
38:07a risolvere da un lato
38:08i problemi
38:09di copertura
38:10del rischio
38:11demografico
38:12poi ci sono
38:13tanti altri rischi
38:14che possiamo coprire
38:14come quello catastrofale
38:16eccetera
38:16ma dall'altra
38:18anche diventare investitori
38:19pazienti
38:20al servizio
38:21del sistema
38:22socio-economico
38:23del Paese
38:24che abbiano le risorse
38:26per poter sostenere
38:27settori dell'economia
38:28importanti
38:29come le infrastrutture
38:30come la transizione
38:31energetica
38:32come la transizione
38:33digitale
38:33eccetera
38:35eccetera
38:36non so se ho risposto
38:37alle sue domande
38:38in modo estremamente
38:40esaustivo
38:41e chiarissimo
38:42per questo
38:42la ringrazio
38:43nuovamente
38:45anzi
38:45colgo
38:46l'occasione
38:47per chiedervi
38:49una continuità
38:51eventualmente
38:52anche di dialogo
38:54con questa commissione
38:55se ritenete
38:56che ci possano essere
38:57ulteriori approfondimenti
38:58specifici
38:59insomma
39:00siamo
39:00insomma
39:02ve ne saremmo
39:03grati
39:03per il proseguo
39:04dei nostri
39:05lavori
39:06se non ci sono
39:08altre richieste
39:10io
39:11ringrazio davvero
39:13del cuore
39:14nuovamente
39:15il presidente
39:16e per suo tramite
39:18per tramite
39:19degli auditi
39:20presenti
39:21l'intera rete
39:22dell'associazione nazionale
39:23delle imprese
39:24assicuratrici
39:25dichiaro
39:26conclusa
39:27l'audizione
39:28e per i colleghi
39:29adesso inizierà
39:30l'ufficio
39:30di presidente
39:31grazie a tutti
39:33grazie a tutti
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