Una riflessione che prende spunto del Vangelo del giorno, una rubrica dal linguaggio giovanile, con vista su Roma a cura di Don Giacomo Pavanello.
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00:00Sgombriamo il campo da un possibile equivoco.
00:28Nel Vangelo odierno Gesù non sta sdoganando la truffa, la disonestà, quando raccontando questa parabola loda l'amministratore disonesto, lo loda non perché è disonesto ma perché è scaltro, è sveglio, a differenza di certi comportamenti troppe volte rassegnati di coloro che sono meno scaltri rispetto ai figli del mondo, dice appunto Gesù.
00:57Questo amministratore è perduto, ormai non ha più possibilità di salvarsi ma ha l'ultima chiamata potremmo dire.
01:06Si accorge che ha un'ultima possibilità per restare in piedi. Usa la sua posizione e il guadagno disonesto che ha accumulato nel corso della vita per guadagnarsi qualche relazione che gli possa essere d'aiuto.
01:21Cioè usa la ricchezza disonesta per farsi degli amici che possano essere utili per il regno dei cieli.
01:29E' l'immagine di coloro che imparano a usare tutto, anche il proprio peccato e la propria vita passata, per trasformarla in un appello verso il bene,
01:42che è la logica di Dio, che usa tutto delle nostre vite per fare in modo che possiamo essere raggiunti dal suo amore, dalla sua presenza,
01:52da una possibilità di novità nella nostra vita. Ecco allora non soffermiamoci sulla disonestà, soffermiamoci sulla scaltrezza
02:02e impariamo anche noi a usare della nostra vita tutto per far sì che possa essere un terreno dove Dio entra, lo trasforma dall'interno
02:12e può usarlo come uno strumento per testimoniare quanto potente è il suo amore, la sua parola
02:19e quanto luminosa è la vita di coloro che si lasciano raggiungere da questo stile di Dio
02:26che non butta via niente ma salva tutto per salvare ciascuno di noi.
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