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https://www.pupia.tv - Roma - Roma e i pionieri del Movimento Moderno - Arte, Architettura, Identità
Alle ore 11.30, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto si è svolta l'inaugurazione della mostra "Roma e i pionieri del Movimento Moderno - Arte, Architettura, Identità - Opere di Giulio Rigoni e Massimo Catalani", a cura di Alessia Bennani. Messaggio del vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. (01.10.25)
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Alle ore 11.30, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto si è svolta l'inaugurazione della mostra "Roma e i pionieri del Movimento Moderno - Arte, Architettura, Identità - Opere di Giulio Rigoni e Massimo Catalani", a cura di Alessia Bennani. Messaggio del vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. (01.10.25)
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NovitàTrascrizione
00:00...di animi di identità italiane appunto.
00:08Allora, passo immediatamente la parola al padrone di casa,
00:14che è il Presidente della Commissione Cultura, Federico Mollicone.
00:17Buongiorno a tutti. Inizio dal messaggio di saluto del Vicepresidente Fabio Rampelli.
00:35Desidero ringraziare il Presidente della Commissione Cultura, Federico Mollicone,
00:38gli uffici della Camera dei Deputati e gli organizzatori per l'impegno profuso
00:43nella realizzazione di questa mostra. A Roma i pionieri del Movimento Moderno
00:47rappresenta un'occasione preziosa per istituire dignità e valore a una stagione architettonica
00:52che ha segnato profondamente l'identità della nostra capitale d'Italia intera.
00:57Portare iniziative culturali di questa qualità all'interno della Camera
01:01significa rafforzare il legame tra le istituzioni e la vita culturale del Paese,
01:05rendendo il Parlamento non solo il luogo di rappresentanza politica,
01:09ma anche spazio di diffusione e tutela della nostra memoria artistica e identitaria.
01:15Il Vicepresidente della Camera dei Deputati, Fabio Rampelli.
01:24Ringrazio il Vicepresidente Rampelli, grazie al quale questa presentazione,
01:29questa conferenza sarà anche in diretta streaming sul sito della Camera.
01:35E' per me quindi un grande onore inaugurare qui nella Biblioteca della Camera dei Deputati
01:40questa bella mostra che celebra Roma e i pionieri del Movimento Moderno,
01:45unendo in un percorso unitario arte, architettura e identità.
01:51Oggi, grazie al lavoro di Alessia Bennani e al talento di due bravi artisti
01:57di grande sensibilità come Massimo Catalani e Giulio Rigoni,
02:00rendiamo omaggio a quella stagione dell'architettura italiana che ha segnato il Novecento e anche oltre
02:07e che ancora oggi rappresenta un patrimonio da valorizzare, riscoprire, custodire
02:13e che può ancora insegnare al mondo il senso dell'architettura contemporanea.
02:20Il razionalismo architettonico italiano infatti torna a parlarci oggi nella sua essenza autentica.
02:26I suoi protagonisti, da Terragna a Libera, da Moretti a Piacentini, da Punti a Ridolfi,
02:31insieme a tanti altri che hanno fatto la storia dell'architettura del Novecento,
02:36hanno definito una modernità italiana capace di dialogare con la tradizione classica,
02:42di reinterpretarla definendone nuovi stilemi, ma sempre rappresentando quelli tradizionali.
02:50e di fatto siamo ancora una volta in grado di dialogare con la tradizione classica,
02:59lasciandoci un'eredità che continua a ispirare appunto, come vediamo oggi, artisti e architetti contemporanei.
03:07Le opere esposte qui non sono semplici omaggi, ma come ci insegna la pittura,
03:15sono il segno concreto di come l'arte contemporanea possa interpretare e mettere la propria forza creativa
03:21al servizio della memoria, rielaborando, restituendo a queste architetture
03:27la propria grandezza simbolica e potenza estetica.
03:33Il Governo, proprio in questa direzione, insieme al Parlamento,
03:36ha compiuto un passo importante, come sappiamo, e siamo qui anche oggi a celebrarlo.
03:40La riduzione dell'IVA al 5% per il mercato dell'arte è un segnale concreto di sostegno
03:47a un settore che rappresenta il soft power italiano,
03:51una risorsa vitale per la cultura e l'economia italiana,
03:54e non soltanto per le gallerie, per i collezionisti, ma proprio per gli artisti.
04:01Come Commissione Cultura della Camera dei Deputati siamo pienamente impegnati
04:05nella tutela e nella valorizzazione poi dell'architettura razionalista,
04:09ma soprattutto anche degli archivi dei grandi maestri di quel movimento.
04:14Abbiamo infatti promosso interventi di restauro e valorizzazione,
04:17abbiamo sostenuto mostre e percorsi didattici per far conoscere alle nuove generazioni
04:22il loro contributo.
04:23Abbiamo presentato, insieme al Vicepresidente Rampelli,
04:26proposte di legge per riconoscere a questo patrimonio il valore culturale che merita.
04:31E queste operazioni saranno affiancate da importanti azioni di tutela e valorizzazione
04:36degli archivi storici, andando in scia con il grande lavoro che sta facendo il Maxi,
04:42che come sappiamo ha gli archivi del Novecento.
04:45Gli archivi non sono solo dei depositi, ma sono strumenti vivi, attivi, fondamentali
04:51per la formazione, la ricerca, l'ispirazione delle nuove generazioni.
04:54E in questo anche l'archivio di Stato sta facendo una grande operazione di riorganizzazione.
04:59È nostro dovere custodirli, ma anche renderli disponibili a studiosi, cittadini e artisti
05:05affinché diventino un terreno di dialogo e di crescita.
05:10È giunto quindi il momento di superare definitivamente e spazzare via ogni pregiudizio culturale
05:16che per decenni ha offuscato questa stagione artistica e architettonica.
05:21La storia va compresa nella sua complessità, non ridotta certo a semplificazioni o a figurine
05:28di Dascaliche. Solo così potremo riconoscere la grandezza culturale e la straordinaria modernità
05:34degli architetti del razionalismo che ancora oggi vengono insegnati in tutto il mondo
05:39nelle università di architettura.
05:42Questa mostra ci ricorda quindi che l'architettura non è solo costruzione, ma è visione, pensiero,
05:49civiltà e grandezza del futuro.
05:53I lavori che oggi ammiriamo rappresentano uno dei più grandi tributi a quella stagione.
05:57E concludo con un auspicio che questa occasione non sia soltanto un omaggio al passato, ma
06:02un invito a riscoprire la bellezza, la forza, l'attualità di un movimento che ha saputo
06:07dare forma alla memoria della nostra nazione.
06:10Solo andando oltre i pregiudizi culturali possiamo restituire a queste architetture e a
06:16questi maestri la dignità che merita e solo così possiamo costruire un futuro all'altezza
06:21della loro eredità.
06:22Grazie.
06:23Grazie Presidente.
06:29Allora io parlo da qui e volevo ringraziare il Presidente Federico Mollicone di questa
06:39opportunità che ha dato a me e agli artisti di presentare questa mostra.
06:44Ringrazio il Vice Presidente della Camera Fabio Rampelli, architetto, che anche lui ha mandato
06:52questa bellissima lettera. Io comincerei subito a far parlare gli artisti. Massimo Catani è
07:04un architetto, Giulio Rigoni è un artista eccellente che rappresenta l'architettura.
07:10politica. Quindi iniziamo subito a parlare con loro e poi parliamo dei pionieri. Prego Massimo
07:21che anche lui è un pioniere. Prego.
07:25Buongiorno. Cerco di farla breve ma qui ci sarebbe da farla lunga ma cerchiamo di accontentarci.
07:32Sono del 60 e entro nella facoltà nell'80 quando a Venezia viene inaugurata The Presence of the
07:39Past, una biennale di architettura dedicata a quello che sarà poi chiamato il postmoderno.
07:45In quel momento in architettura e filosofia e altre cose si introduceva un'idea che il
07:52moderno così come era inteso fosse alla fine che il mondo stesse cambiando velocemente
07:57e che andasse in qualche modo capito. Furono invitati 12 grandi architetti a fare delle
08:02residenze, delle facciate dentro gli arsenali di Venezia e questo qui fu un momento di rottura
08:08e dentro la facoltà dove io entravo c'era una guerra, una guerra tra chi voleva andare
08:13oltre il moderno e chi si ostinava a rimanere nel moderno. Prendo le parole del Presidente,
08:20il rapporto col classico. Mentre in alcuni nuovi mondi non c'era una vita precedente a cui
08:28fare riferimento, nei mondi europei, in italiano in particolare, Roma ancora più in particolare,
08:34un succedersi di secoli e di persone avevano messo insieme un sistema linguistico dove essi
08:42si identificavano. Per cui erano capaci di capire immediatamente se una colonna, una
08:48cornice oppure una madonna oppure un giglio dentro un quadro significava essero questo
08:54o quello, anche perché il sistema di segni di quell'epoca lì era formale, quindi architettura
08:59e pittura. L'architettura della nostra scena non la viviamo tutti i giorni, la assorbiamo,
09:04dialoghiamo, la costruiamo e lei costruisce noi. È un sistema interattivo che per noi europei
09:12è indispensabile vivere. Abbiamo perso una guerra, un sistema nuovo e una nuova società
09:18e una nuova economia si affermava che è annegato tutto il preesistente. Per cui il Novecento
09:24fino al dopoguerra è stato l'ultima traccia della cultura di popoli che erano capaci di
09:30costruire le loro città ed erano maestri nel costruire le loro città. Abbiamo importato
09:34l'industrializzazione, la prefabbricazione, lo zoning, la residenza e tutto questo ha
09:42distrutto le nostre città. Oggi le periferie di Roma sono uguali a quelle di Parigi o di
09:46Londra e questo qui è una distruzione che io ho vissuto da spettatore, da bambino in
09:52poi, perché fino al 60 ancora si viveva un po' con gli antichi maestri. Il mio lavoro
10:03di quelli della mia generazione che hanno creduto in questo è stato quasi un lavoro
10:07di restauro di una memoria dimenticata. C'erano degli architetti importanti che erano stati
10:12epurati, cancellati, cioè Gio Ponti non poteva essere nominato, Angelo Mazzoni tuttora non
10:18viene studiato e sono stati architetti giganti. Allo stesso tempo gente come Luigi Moretti
10:24è stato un grande architetto prima, durante e dopo la guerra e così ad Alberto Libera, nessuno
10:30dubiterebbe delle loro capacità. Pertanto nel mio essere architetto e pittore poi mi
10:36sono orientato finalmente a fare il pittore di architettura con un medium tutto mio che
10:42è un medium di muratura, cioè io costruisco l'architettura in una simulazione architettonica
10:47però rimetto a posto il marmell travertino e rimetto il travertino sul colosseo o lo rimetto
10:51sul colosseo quadrato. Alla ricerca di una città che per punti la possiamo analizzare ma nel
10:58suo insieme non deve avere discrimini, limitazioni e confini perché tra archeologia e architettura,
11:05tra moderno e barocco, tra rinascimento e romanico non c'è una discontinuità. Questa
11:12è una città dove abbiamo un testo espresso di architettura che dura 26-28 secoli, qui
11:18troviamo Mitra, i miti dell'Oriente e troviamo il contemporaneo e questo va visto tutto assieme
11:25perché soltanto questo è il testimone che la nostra città evviva. Sempre cercando di
11:31essere veloce chiudo con una cosa che ho scoperto da poco, che all'università non ci veniva
11:37insegnata e sono rimasto molto sorpreso quando l'ho capita. Allora la più grande e purata
11:43per due motivi intellettuale italiana degli anni del ventennio, degli anni venti soprattutto,
11:49era Margherita Sarfatti. Margherita Sarfatti è stata capace di curare mostre importantissime,
11:55di curare il movimento del Novecento che ha conflitto e collaborato col razionalismo, che
12:02ci ha dato pagine importantissime come Muzio a Milano, come la Padula a Roma. Ecco, questa
12:10donna cancellata prima dal regime perché era ebrea e poi dal dopoguerra, lei chiese
12:20a Terragni, il più grande maestro del razionalismo, di scrivere il suo monumento funebbre al figlio
12:25morto nella Prima Guerra Mondiale. E questa cosa non ho mai saputa, cioè non si è mai
12:29detto che Terragni e Sarfatti hanno lavorato insieme ed erano amici. Perché questo chiudo
12:34per, come dire, ricucire queste ferite, ricucire la memoria del Novecento come un unico secolo
12:40italiano, dove purtroppo ci portiamo appresso delle periferie da riqualificare, ricancellare,
12:47ridemolire, ridestruggere, non lo so, riprogettare comunque, al fine di avere una città viva dove
12:54le persone vivono assieme, dove chi esce da casa incontra un bambino o un anziano e che continuiamo
13:01a vivere come abbiamo sempre vissuto da tutti questi secoli qui. Grazie.
13:05Grazie Massimo. Allora, prima di passare la parola a Giulio Rigoni, vi spiego il titolo
13:14di questa mostra. Questa mostra, appunto, come ha spiegato Massimo, che è un abilissimo
13:20oratore e che mi piacerebbe anche ascoltarlo più tardi per sentire altri commenti sulle sue
13:27interessantissime riflessioni. Allora, si chiama Roma, i pionieri del movimento moderno.
13:33In realtà il titolo viene proprio dai pionieri del movimento moderno, che è un test di Nicolaus
13:39Pesner, che tutti gli architetti conoscono, ma anche quelli che hanno studiato la storia
13:43dell'arte, che è un testo che parla di architettura in Europa e non si cita assolutamente
13:50nel Roma e nell'Italia. Questo è un fatto che, diciamo, a me come architetto e come amante
13:58dell'arte mi ha un po' indignato. Per questo ho deciso di chiamare questa mostra proprio
14:03con il titolo di quel libro, dove Roma non viene assolutamente citata, al contrario di
14:07come viene citata invece da Frempton, un altro libro di storia dell'arte, dell'architettura
14:13molto importante. Roma, perché Roma in questo momento è al centro del mondo più di quanto
14:19lo fosse stato negli ultimi anni, proprio perché durante il periodo, diciamo, dopo la
14:26guerra ha avuto un declino. In questo momento, anche grazie alle leggi che stanno attuando
14:33in questo momento, Roma sta risalendo e quindi è Roma il centro di questa mostra. Ho chiesto
14:41a Massimo Catalani e a Giulio Rigoni delle opere. Massimo è un abile rappresentatore
14:48dell'architettura, prima perché è architetto e poi, come avete sentito, conosce bene l'architettura
14:53anche dal punto di vista storico e quindi rappresenta l'architettura nella sua matericità
15:00in particolare. In questa curatela molto breve che potete trovare all'ingresso si parla
15:09un po' di quello che hanno fatto questi architetti nel mondo. Quindi questi sono stati veramente
15:14architetti che hanno mosso il movimento moderno nel mondo, a massi pensare comunque a tutto
15:23quello che è stato costruito non solo in Italia ma anche all'estero da questi architetti
15:28proprio nel periodo del ventennio. Sono realtà architettoniche che contraddistinguono la nostra
15:37città in maniera importante. Quando vediamo l'obelisco, quando vediamo gli obelischi in tutta
15:44la città, quando vediamo queste architetture di regime vengono definite, hanno comunque un
15:50richiamo naturalmente all'impero romano. Su via dei fori imperiali ci sono le tavole
15:57dell'espansione dell'impero romano e io vi invito a andarle a vedere perché sono tavole
16:05in marmo che furono proprio messe lì durante il ventennio. L'architettura, tutto quello che
16:13è i materiali, la regalità delle forme, ovviamente riprendeva l'impero romano, quindi
16:23non era una novità. E quindi tutto quello che è stato costruito, comunque che è stato
16:31iniziato durante quel periodo ha mosso e ha influenzato l'Europa. Per questo mi indignava
16:39leggere questo libro bellissimo che vi consiglio, che si chiama proprio I pionieri del movimento
16:45moderno e non sentire e non leggere una parola su Roma e su quello che hanno rappresentato
16:53i nostri architetti. Naturalmente una parola che non citano assolutamente, però lo cita invece
17:00il Frempton, ovviamente Antonio Sant'Elia e il futurismo che è ovviamente un movimento
17:07che dal punto di vista architettonico ha influenzato moltissimo l'Europa ed è nato
17:13proprio in Italia. E quindi anche questo è un elemento importantissimo di cui si cita
17:18solamente in questa mostra. Appunto Massimo è un abile rappresentatore dell'architettura
17:27e un artista vero perché lui sente proprio le sue architetture quando le rappresenta, ma
17:31non fa solo architetture, questo lo sappiamo bene, però nasce come un architetto. Infatti
17:37questa mostra si chiama Arte, Architettura e Identità. Giulio Rigoni, sia Massimo che
17:44Giulio sono due artisti internazionali. Io ho presentato delle loro mostre a Parigi nel
17:49nel 2016-2017 in gallerie private e anche presso l'ambasciata italiana a Parigi dove
17:58veramente Massimo e Giulio rappresentano l'identità italiana e hanno riscontrato, non posso dire
18:05un successo perché ovviamente è proprio un tributo all'Italia, a quello che siamo noi,
18:12non solo nella nostra identità culturale, cioè nella nostra identità culturale, perché
18:17la nostra identità culturale è fondamentale definire questo che io ho già detto altre
18:22volte. Noi siamo un'identità cristiana, al di là della religione che ovviamente è
18:30un percorso personale, spirituale, però è chiaro che il nostro paese rispetto a tutti
18:36i paesi del Mediterraneo è quello più accogliente di tutti, volente o nolente, noi non rimaniamo
18:44indifferenti a qualsiasi situazione di difficoltà che vediamo intorno a noi e non vado a prendere
18:50altri argomenti che conosciamo bene. A questo punto introduco due parole perché so che Giulio
18:58Rigoni è molto timido, però voglio ricordare una mostra che ho fatto proprio con Giulio Rigoni,
19:05il primo artista che ho conosciuto perché aveva rappresentato una Madonna, aveva rappresentato
19:12la Madonna di Maria che scioglie i nodi, quindi io l'ho conosciuto proprio così perché cercavo
19:17su internet questa Madonna e mi appare questa immagine di quest'opera rappresentata. Chiamo
19:23questo artista e gli dico tu fai questa Madonna bellissima che era proprio una rappresentazione
19:30personale di questa Madonna. Oggi è il giorno di Santa Teresina di Lisie, a cui io sono molto
19:37legata e che ho chiesto più volte a Giulio di rappresentare. Giulio rappresenta l'identità
19:45delle architetture, delle persone e della spiritualità. Prego Giulio.
19:51Allora, intanto grazie a tutti per essere venuti qua in questa bella occasione, bell'evento. Io
20:06non sono solito dare istruzioni circa la lettura dei miei lavori, nel senso che mi piace che le
20:15persone, come si dice tecnicamente i fruttori dell'arte possano trovare la loro storia, il
20:23loro percorso, guardando i miei lavori. Però il tema di questa mostra è un tema talmente
20:33forte, che talmente mi caratterizza, che vorrei dare qualche informazione in più. Perché
20:42qualcuno diceva che Roma è una città in eterna rovina, che è una cosa molto interessante,
20:54perché effettivamente è una costruzione di strati diversi di epoche, che hanno epoche dove
21:01la città ha raggiunto sempre massimi splendori, e però dove le architetture si sono costruite
21:10una sopra l'altra. Questa idea che Roma, le rovine di Roma, siano una costruzione di
21:20tante cose, di tante epoche messe insieme, a me da un punto di vista artistico mi ha affascinato
21:27e ispirato. E quindi ho preso tutti gli elementi, utilizzando ovviamente la mia estetica, la mia
21:33poetica, ho preso gli elementi della città, gli elementi architettonici, i simboli, e li
21:40ho messi nei dipinti che andrete a vedere in maniera filologica, nella misura in cui
21:48appunto sono uno sopra l'altro, però con anche un elemento di casualità, di libertà,
21:56nel senso che gli oggetti, le prospettive anche, sono messe sul piano pittorico in maniera
22:05totalmente libera. E questo è un po' un inno all'arte e alla sua libertà creativa. Ecco questo.
22:14Grazie Giulio. Allora adesso, mentre naturalmente tu parlavi, Massimo, che sentendo le tue parole
22:25ovviamente ricordava Aldo Rossi, che Aldo Rossi ci dice che la città è il teatro della vita
22:33umana. È un po' quello che stavo dicendo prima presentandoti, nel senso che la vita umana
22:41ha luogo dentro la città, quindi il rispetto che dobbiamo avere per l'architettura e per lo
22:50spazio in cui viviamo ci identifica e tu sai dare quella magia alle opere, questa metafisica
23:01moderna che stai creando nelle tue opere. Certo, Massimo.
23:07Piccolissima cosa di questa di Giulio che mi piace. Per Aldo Rossi la città non doveva imparare
23:13da un modello culturale. Non era più il tempo del modernismo o di un'altra teoria, ma la
23:18città doveva imparare da se stessa. Per cui i pezzi di città di varie epoche si ricomponevano
23:23e la parola chiave era la città analoga. Tanto che in quegli anni che non si costruiva molto
23:29lui e altri architetti come per esempio Purini, insomma altri, disegnavano città e queste città
23:35erano ideali composte di una miscellanea di architetture e tutto questo stava sotto il cappello
23:41di questa idea della città analoga, che è il lavoro esattamente di Giulio.
23:45Giulio, elementi medievali, elementi moderni, elementi rinascimentali, insomma...
23:52È la città, assolutamente.
23:53La parola città analoga.
23:56Grazie Massimo. A proposito di città, il motivo per cui abbiamo a questo tavolo Francesco
24:02Satton che ha ereditato da poco una galleria di sua madre, Elena De Franchis, la sua galleria
24:11si chiama ancora Studio la città. Ringrazio Francesco Satton che vive a Parigi e che comunque
24:18è recentemente a Roma proprio perché la mamma è scomparsa qualche mese fa e si sta attivando
24:24molto proprio per la rappresentazione, per seguire questo progetto sulla città. Francesco
24:30vuoi dire qualche cosa?
24:31Sì, beh, vi ringrazio di essere... di avermi invitato a partecipare.
24:38La Galleria Studio la città è una galleria che è nata nel 1969 con un programma basato
24:45su... in realtà su un programma internazionale includendo anche tanti artisti italiani da Fontana,
24:50Schifano, fino a Spalletti, fino all'arte povera, fino a Luigi Carboni, Franco Passalacqua,
24:58per cui tanti artisti italiani ma senza per forza fare una distinzione tra un artista italiano
25:04e un artista non italiano. Quello che conta io credo sia il messaggio, una unità di una
25:12diciamo una linea di visione, un contenuto, quello che conta è quello che è rappresentato
25:20ed è quello che è pensato prima di essere rappresentato. Il lavoro che sto facendo io
25:26in questo momento è di ricucire questi 56 anni di storia attraverso una massa enorme
25:33di archivi, di documenti cartacei, digitali, testi, immagini, fotografie con... tutti questi
25:42anni in cui la Galleria è stato così, diciamo un faro sia culturale che commerciale per le
25:48grandi famiglie italiane, per...
25:50Ma poi anche il titolo della... cioè il nome della Galleria Studio la città che è
25:54diciamo il focus proprio della città.
25:57Sì, quello è il nome che è stato dato quando la mia mamma si ritrovò un po' per caso
26:01a Verona, dopo aver cresciuto a Roma, in Inghilterra, all'estero, si ritrovò un po' per caso
26:08a Verona, si chiamava la Galleria la città e poi quando la ereditò, quando la prese, un
26:15anno e mezzo dopo essere stata lì, la chiamò a studio della città per dare questa idea di
26:20così di ricerca. Ecco, ascoltando quello che hanno detto le persone che hanno parlato
26:28prima di me. Io sono molto ammirativo dell'architettura di Terragni e dell'architettura nazionalista italiana
26:36e trovo che le parole siano molto giuste. Trovo anche che sia giusto parlare di un secolo
26:43del Novecento piuttosto che di parlare del Novecento in vari pezzi. Sono anche d'accordo
26:49con la visione della periferia come di una zona urbana che è la città che va ripensata,
27:00ricostruita, rielaborata e che l'arte in tutto questo deve avere comunque un ruolo importante
27:07perché nelle città importanti, grandi, che splendono oggi, non solo di luce riflessa
27:13della loro storia, l'arte gioca un ruolo molto importante. Negli aeroporti americani
27:19fanno dei concorsi e invitano degli architetti e degli artisti per fare delle installazioni
27:28con dei pannelli di selezione estremamente severi, estremamente giusti e questo porta
27:36a un accrescimento della bellezza della città.
27:38Grazie Francesco, ma infatti è proprio questo che hai detto è molto importante
27:44perché proprio...
27:45Devo dire anche l'aeroporto di Fiumicino che è stato premiato a livello europeo lo fa
27:49in maniera abituale, molto apprezzato, dando la possibilità ad artisti italiani di essere
27:56conosciuti in tutto il mondo.
27:57Esattamente, infatti questo a cui mi volevo agganciare, proprio questo discorso...
28:01E posso aggiungere una cosa che Davide Bramante che è un artista della galleria ha fatto
28:04recentemente proprio a Fiumicino proprio questo.
28:06Esatto, infatti anche questo è il motivo per cui io ho chiesto a Francesco Satton di
28:12venire a parlare, proprio per questo collegamento con l'arte, che poi è Arte, Architettura e
28:17Identità, che è il titolo della mostra.
28:19Non a caso un mese fa ci siamo trovati giusto a Parigi a parlare della manovra fiscale e quindi
28:27oggi siamo qui ovviamente parlando di arte e di architettura e sono venuti per soddisfare
28:35eventualmente dei quesiti che ci sono i fiscalisti Gabriele Tancioni e Angelo Trementozzi che hanno
28:44presentato la manovra nel primo evento tecnico che abbiamo fatto il 30 luglio e quindi chi
28:51poi vuole fare delle domande tecnici gliele può fare. Poi voglio dare il benvenuto a Stella
28:57che è una stilista romana, però internazionale e alla Presidente del… prendi il microfono,
29:09puoi parlare, c'è Valeria Mangani.
29:11Grazie, Sustainable Fashion Innovation Society.
29:15Io non lo so dire in questa maniera, però sono felicissima di averla ospite insieme a Stella
29:23che naturalmente quando a luglio è passata questa manovra di cui Federico Mollicone è
29:30il promotore e primo firmatario dell'emendamento hanno accolto anche loro con grande gioia questa
29:39manovra. Non lo so, volete aggiungere qualcosa? Se la vieni, vuoi aggiungere qualcosa? Vieni
29:46qui, anche tu Valeria, vieni anche tu, così venite insieme.
29:57Sì, sì, allora lei è Stella Jeanne, forse sicuramente la conoscete, è italiana, è di Roma, è una
30:05stilista internazionale, voglio citare il suo premio, secondo premio alle Olimpiadi per…
30:13Medaglia d'oro, medaglia d'oro.
30:14Ah, medaglia d'oro alle Olimpiadi per le più belle divise uniformi della…
30:23No, racconta, racconta tu. Valeria, racconta…
30:28Te lo racconta Stella perché è veramente eccezionale questa ragazza, io ho avuto l'onore
30:38di essere la sua talent scout, un giorno andai all'ambasciata di Haiti dove l'ambasciatrice
30:45mi fece vedere dei disegni che io non avevo mai visto in vita mia e io ho studiato design
30:50e facevo proprio lo scouting per Who's On Next che è un concorso di Alta Roma dove
30:57io ero vicepresidente. Ebbene, Stella dopo vinse il concorso Who's On Next, ha presentato
31:04una collezione mai vista prima, ha fatto un abbinamento di moda etica africana con queste
31:10gonne batik, contaminandola con le shirt, perciò le camicie regimental, perciò sapete
31:19tutte le Oxford a strisce verticali. Immaginate il connubio, bellissimo, allacciato con dei
31:26nodi, maniche rivoltate, turbante in testa, un mix Africa-Inland-Italia, anche naturalmente
31:34made in Italy, tutto made in Italy. Questa è Stella Jeanne, da lì la sua, diciamo è stata
31:40accattuapultata nell'emisfero proprio della moda internazionale, vincendo sempre di più
31:47e ora è a capo di un progetto per la FAO, per la moda etica con le popolazioni indigene
31:54dell'Himalaya e di tantissimi alti piani, perciò lei fino a un mese fa era a 5.000 metri.
32:00Stella, lasciate la parola.
32:02Sì, sono Goodwill Ambassador delle Nazioni Unite, specificatamente al comparto montagne.
32:10ho iniziato questo lavoro per collaborare e salvaguardare patrimoni culturali a rischio
32:16di estinzione delle piccole comunità artigianali di donne intorno al mondo. Ecco, oggi io mi
32:24ritrovo a quasi dieci anni dall'inizio a dover constatare, sfortunatamente, che quella
32:31a rischio di estinzione è ad oggi la mia filiera, è il comparto italiano dell'artigianato.
32:38Parlo dell'artigianato, ma vi prego di fare uno sforzo di immaginazione, non abbiamo immagine,
32:44e pensare a tutte quelle che sono le fasi artistiche che portano al completamento di un capo.
32:51Stiamo parlando della made in Italy con un bagaglio di tradizione veramente secolare.
32:57come vi dicevo oggi è il rischio di estinzione. Quando ho sentito l'approvazione di questa
33:03manovra, che rappresenta una svolta storica, al 5% sulle opere d'arte, ho pensato quante
33:11volte le persone vedono opere d'arte, perché molti dei nostri capi dipinti a mano, ricamati
33:20a mano, vengono semplicemente relegati a artigianato, come se fosse un sottoprodotto
33:27dell'arte. Vi posso assicurare che le nostre artiste operano in atelier, in laboratorio,
33:33e tutti i passaggi che fanno sono quelli di proprie vere opere d'arte, assolutamente.
33:39dipinti a mano, eccetera. Ecco, come dicevo, sono a rischio di estinzione. Una tale manovra,
33:46una tale espansione di questo...
33:51La manovra, la manovra che porta la cultura, l'identità al centro del... come l'architettura,
33:57tutto quello che rappresenta l'arte.
34:02Potrebbe salvaguardare e tutelare un comparto che porta con sé un bagaglio di tradizioni
34:08e di eccellenza incredibile. Ovviamente tutelato da una serie di regolamenti che verificano
34:18l'artistica.
34:20La parte artistica.
34:21Assolutamente, no. Infatti questa...
34:23e pensiamo anche che noi valutiamo la moda arte solo quando questa arriva nei musei,
34:32solo quando questa arriva nelle esibizioni.
34:34Però cerchiamo di farla vivere prima, di non arrivare a un post-mortem,
34:38ma arrivare a mantenerla viva.
34:41È veramente, ricordiamoci, la seconda voce del bilancio nazionale, la moda,
34:45e specificatamente la parte artistica è quella che ci porta alta la bandiera in tutto il mondo.
34:51Lo dico ricordando un altro dei grandi artisti che ha sostenuto questo comparto
34:56per tantissimo tempo, che è appena mancato, e grazie al quale ho iniziato,
35:01ho potuto iniziare il mio percorso alla Milano Fashion Club di Giorgio Armani,
35:06a cui dobbiamo molto, a cui bevo molto.
35:10Dunque, riuscire a equiparare, riuscire a considerare tutte le opere d'arte
35:15inserite nelle collezioni del Made in Italy alla stregua delle opere d'arte
35:22che in questo momento possono usufruire di questa agevolazione, di questa grande spinta.
35:28Sarebbe veramente un qualche cosa di enorme e tutelante per l'intera nazione.
35:33Grazie Stella, grazie Valeria.
35:36Lo chiediamo ufficialmente al Presidente della Commissione Cultura,
35:41estenderò la medesima richiesta presso il tavolo a moda del MIMIT,
35:47dove la Sustainable Fashion Innovation Society siede come associazione riconosciuta
35:52anche dal MASE per tutelare la filiera dei brand e manifatturieri di moda sostenibile.
36:00Perciò, Presidente Mollicone, lascio a lei la palla.
36:04Grazie.
36:05Grazie Valeria, grazie.
36:06Grazie, Alessia.
36:08Qualcuno, forse questo è un esempio più pratico, più vivo,
36:12e parlavi dei futuristi, ricordiamoci di balla quello che ha fatto con la moda.
36:16Certo, assolutamente.
36:18Ti ringrazio assolutamente a questo proposito.
36:21Se posso, brevemente, per rispondere a questo appello.
36:27Allora, le produzioni di moda che sono realizzate insieme a degli artisti
36:36possono essere considerate esse stesse opere d'arte,
36:40e quindi se valorizzate nel corretto modo insieme alla filiera artistica,
36:46già vendute anche come opere d'arte al 5%.
36:49Mentre diverso è il percorso del riconoscimento dell'IVA al 5%
36:54per la filiera artigianale, industriale,
36:56e su quella, in effetti, deve intervenire il Ministro Urso,
37:02perché è una filiera industriale, è un altro comparto, ha un altro regime IVA.
37:07Su questo verificheremo, appunto, in Commissione,
37:10la possibilità e con loro la possibilità di attuare.
37:15Considerate che l'abbattimento di IVA ha ovviamente un costo per l'erario dello Stato
37:22e siamo riusciti a farlo nell'arte perché è stato dimostrato
37:28da situazioni di categoria quanto vantaggio fiscale avrebbe portato e di fatturato.
37:35Considerate che passeremo da un miliardo e mezzo a quattro miliardi e mezzo in tre anni,
37:39secondo le stime in realtà di altri esperti, anche molto di più.
37:44Questo potrebbe succedere ovviamente anche nella moda,
37:47ma è un segmento di un percorso diverso
37:50e quindi va fatta una valutazione dal MEF.
37:53Però, insomma, noi come principio siamo ovviamente favorevole
37:56a tutelare tutto il percorso artigianale dell'alta moda
38:00che appunto fa ricorso anche ad artigiani che sono veri e propri artisti,
38:05non solo nel ricamo, non solo nella pittura, non solo nella decorazione,
38:11ma anche proprio nella sartoria.
38:13Grazie, Presidente.
38:15Allora, prima di chiudere, innanzitutto chiamo i due fiscalisti e il tributarista qui.
38:20Volevo salutare Elena Dell'Oro,
38:23che è il direttore della struttura di missione degli Anniversari Nazionali
38:26della Presidenza del Consiglio.
38:28Eccola, buongiorno Elena, ti ringrazio di essere venuta
38:32e a questo proposito, proprio parlando della struttura di missione,
38:38ricollegandomi al discorso di Stella, che parlava di balla del futurismo,
38:43perché questa struttura è quella che ha permesso di fare questa mostra
38:46che c'è stata, che si è conclusa sul futurismo
38:50alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea,
38:52di cui sono stati fatti proprio dei talk.
38:54Io ho moderato quello sull'architettura futurista,
38:59è stato veramente un onore per me moderare quel talk
39:03e si è parlato durante quei talk della moda futurista,
39:07della cucina futurista,
39:09di tutta questa vita futurista,
39:11che ovviamente è stato un evento appunto gestito
39:14proprio dalla struttura di missione,
39:16quindi la ringrazio.
39:17Non so se voleva intervenire in qualche maniera su questo.
39:21Prego, un minuto.
39:22Allora, innanzitutto faccio presente
39:24che il fiscalista e il tributarista,
39:26volevo un commento anche da loro rispetto a questa,
39:30ma proprio giusto un accenno,
39:32perché poi chiudiamo,
39:33intanto lo preparate mentre parla Elena,
39:38sul fatto di passare appunto da l'IVA al 5%,
39:41per quello che riguarda l'artigianato,
39:45appunto se ci possono essere dei margini
39:47su cui valutare questo spostamento
39:50di cui ha fatto accenno anche il Presidente.
39:53Prego Elena, grazie.
39:55Buongiorno a tutti,
39:56grazie al Presidente Federico Mollicone,
39:59che è un amico,
40:00oltre che un esimio esponente della cultura italiana.
40:07Quando ho ricevuto l'invito,
40:09ho accolto con grande slancio
40:12il poter essere qui con voi questa mattina,
40:15perché ho riconosciuto nell'impegno
40:17del Presidente Mollicone e di voi tutti
40:19quelle che sono le linee guida
40:21del Ministro Andrea Bodi,
40:24che io rappresento oggi,
40:25ho una sua delega infatti,
40:27sugli anniversari nazionali,
40:29linee guida per l'appunto
40:30nelle quali il Ministro ha ribadito
40:33la esigenza, la necessità
40:35di celebrare,
40:39tra le varie personalità di spicco
40:41che hanno reso grande l'Italia,
40:43anche gli architetti razionalisti.
40:46Noi sappiamo,
40:47noi addetti ai lavori,
40:48che il razionalismo,
40:51l'architettura cosiddetta moderna,
40:52è stata per un lungo periodo,
40:55nascosta, sottaciuta,
40:57quasi ammantata di una vergogna,
40:59non si poteva parlare,
41:00perché aderiva a un periodo storico
41:02passato.
41:04Ora stanno tornando ad emergere
41:08le bontà di quelle professionalità,
41:11le capacità,
41:13e mi permetto di dire
41:14che quello che ha prodotto
41:16il razionalismo nel XX secolo
41:19è stato quanto di meglio
41:20l'arte e l'architettura
41:23hanno prodotto.
41:25Grazie quindi al Presidente,
41:27grazie a tutti voi,
41:28buon lavoro.
41:29Grazie,
41:30grazie molte di questo intervento,
41:32e grazie naturalmente anche
41:34alla struttura di missione
41:37e quant'altro.
41:38Allora,
41:39prego,
41:39volete fare un brevissimo intervento
41:41su questo argomento
41:45che era l'IVA,
41:46sul passaggio,
41:47prego.
41:48Grazie,
41:48grazie a tutti,
41:50grazie all'architetto Bennani
41:51e all'onorevole Mollicone.
41:53Non vi tedieremo
41:54con tecnicismi
41:56di diritto tributario,
41:58vorrei solo segnalare
41:59che l'onorevole Mollicone
42:02ha accolto esattamente
42:03il punto
42:03su invito
42:05della stilista
42:06Stella Jeanne
42:07di Valeria Mangani
42:08e cioè
42:09il punto tecnico
42:11più critico
42:11oggi
42:12col quale si confronta
42:13il legislatore
42:14è l'inquadramento
42:15oggettivo
42:16di cosa è
42:17opera d'arte
42:18e abbiamo
42:19commentato
42:20il fatto che
42:21evidentemente
42:22è una definizione
42:23che sconta
42:23una discrezionalità
42:25soggettiva,
42:25ciascuno di noi
42:26ha un'idea diversa,
42:27no?
42:27Anche lo stesso
42:28modello
42:29della stilista
42:30Stella Jeanne
42:31potrebbe per qualcuno
42:32essere considerato
42:33un'opera d'arte
42:33per qualcun altro
42:34no magari
42:35quindi evidentemente
42:36è difficile
42:38per il legislatore
42:39che non a caso
42:40ci sta mettendo
42:41molti anni
42:41a portare avanti
42:43questa riforma
42:44ma vorrei
42:45ecco
42:45esprimere
42:46un encomio particolare
42:48per l'onorevole Mollicone
42:49che con
42:50il suo
42:51ha scritto
42:54anche un libro
42:55e ha
42:56impernato la riforma
42:57su quest'idea
42:58Italia in scena
42:59che non ha menzionato
43:00oggi di solito
43:01la cita
43:01che appunto
43:03è la radice
43:04poi del progetto
43:05che ha portato
43:06a questa modifica
43:07dell'aliquota IVA
43:09delle opere d'arte
43:12appunto
43:12oggi come oggi
43:13come giustamente
43:13ha già detto
43:14il presidente Mollicone
43:15è un'aliquota ridotta
43:17agevolata
43:17che sicuramente
43:18aiuta tantissimo
43:19il mercato dell'arte
43:20ma è applicabile
43:21solo agli oggetti
43:23d'arte
43:23qualificati tali
43:24da una legge
43:25del 95
43:25del 1995
43:27che ormai
43:29è non più attuale
43:31non è più al passo
43:31coi tempi
43:32è una legge
43:33che ha una tabella
43:34con una serie
43:35di oggetti
43:36quadri
43:37statue
43:38modelli
43:39collezioni
43:39che hanno più di 100 anni
43:41gioielli
43:41eccetera
43:42che non comprende
43:44ovviamente
43:44opere del settore
43:47della moda
43:48stilistiche
43:49non comprende
43:50tutte le opere
43:51d'arte digitali
43:52cosiddetti
43:53di token
43:54voi sapete
43:55che
43:56negli ultimi anni
43:58si sta sviluppando
43:59tantissimo
43:59la cosiddetta
44:00criptoarte
44:01anche lì
44:02enormi margini
44:04soggettivi
44:05per poter considerare
44:07arte
44:07un disegno
44:08fatto al computer
44:08eppure
44:09ci sono delle
44:11opere
44:11o presunte tali
44:12che vengono vendute
44:13per milioni
44:15e milioni di euro
44:15con operazioni
44:18finanziarie
44:19altamente
44:20speculative
44:21compiute
44:21interamente
44:22sulla blockchain
44:23difficilissime
44:25da catturare
44:26per la pubblica
44:28amministrazione
44:28finanziaria
44:29italiana
44:30che quindi
44:30si confronta
44:31con realtà
44:31sempre più difficili
44:32quindi
44:33non è solo
44:34il legislatore
44:34lato cultura
44:36ma è lato
44:37finanze
44:38che ogni giorno
44:40si confronta
44:40con sfide
44:41sempre più
44:42complicate
44:43e noi
44:44professionisti
44:45a nostro modesto
44:46nella nostra posizione
44:47di tecnici
44:48cerchiamo di dare
44:49un contributo
44:49abbiamo una collaborazione
44:51molto virtuosa
44:52ora anche
44:53con la commissione
44:53cultura
44:54ce l'abbiamo
44:54da tanto tempo
44:55con la commissione
44:55finanze
44:56in particolare
44:56con il viceministro
44:58Leo
44:58che prima di essere
44:59viceministro
45:00è un collega
45:00avvocato
45:01tributarista
45:01anche lui
45:02molto molto
45:03affermato
45:04e insomma
45:05tutto questo
45:06sta dando
45:06piano piano
45:07dei frutti
45:07davvero
45:08interessanti
45:09quindi
45:09oggi ci limitiamo
45:11a ringraziare
45:11a unirci
45:12al coro
45:12di applausi
45:13grazie
45:14grazie a voi
45:15sì
45:16soltanto perché
45:17in effetti
45:18ho dimenticato
45:19facendo tante cose
45:20e poi
45:21non sempre
45:22riesco a unire
45:23i puntini
45:24però
45:24la sede giusta
45:25questa
45:26è l'occasione giusta
45:26per annunciare
45:27che finalmente
45:29la legge
45:30di riforma
45:30Italia in scena
45:31a cui lavoro
45:32dall'inizio
45:32della legislatura
45:33andrà in aula
45:34il 14 ottobre
45:36quindi la prossima
45:37settimana
45:38tra qualche giorno
45:38tra due settimane
45:40questo perché
45:41è importante
45:42perché un asse
45:43di questa legge
45:44è il completamento
45:46di quel percorso
45:47per trasformare
45:48l'Italia
45:49nella nazione
45:51dove è più conveniente
45:52la circolazione
45:54dell'arte
45:55e andremo
45:56proveremo
45:57poi c'è sempre
45:58l'esito dell'aula
45:59però
45:59porteremo in aula
46:01delle modifiche
46:02importanti
46:03sulla esportabilità
46:04sul limite
46:05di esportabilità
46:06sulla cifra
46:07sulla proroga
46:09della notifica
46:10tutta su una serie
46:11di questioni
46:12che sembrano tecniche
46:13ma che in realtà
46:14vanno a completare
46:15questo primato
46:17che l'Italia
46:17deve riprendersi
46:19cosa che ha già fatto
46:20col 5%
46:21perché siamo
46:22la nazione
46:23in Europa
46:24e non solo
46:24dove è più conveniente
46:25fare
46:25compravendita di arte
46:27ma adesso
46:29se completeremo
46:30appunto
46:30questo percorso
46:32sull'arte
46:33sarà anche quella
46:33dove i collezionisti
46:35le gallerie
46:35saranno facilitati
46:37nell'esportazione
46:38e
46:39anche sui limiti
46:41che non vi anticipo
46:42perché ci sarà
46:42se tutto va bene
46:44una sorpresa
46:44prego
46:45grazie
46:46grazie
46:47posso
46:49dire una cosa
46:50avendo
46:52le parole che lei dice
46:54sono straordinarie
46:55perché avendo
46:56lavorato in una galleria
46:57d'arte
46:58un profilo internazionale
47:00avendo partecipato
47:01a tutte le fiere
47:02avendo esportato
47:03opere di Fontana
47:04e altri artisti
47:05importanti
47:06ognuno di quei temi
47:07che lei ha affrontato
47:09rappresentavano
47:10sempre
47:11un'angoscia
47:12un'incertezza
47:14la consegna
47:15di un'opera
47:16per avere
47:17una validazione
47:19per l'esportazione
47:20permessa
47:21una prima volta
47:22non permessa
47:22una seconda
47:23in carico di avvocati
47:25con costi esorbitanti
47:26ritardi
47:27gli collezionisti
47:29americani
47:30americani è diverso
47:31perché
47:31la pagano lì
47:32ma i collezionisti
47:33tedeschi
47:34in particolare
47:35o i francesi
47:36che erano in grande auge
47:38quando
47:38se ritrovassi
47:39con una diva
47:40del 22%
47:41era sempre
47:41una cosa
47:41complicatissima
47:42oppure
47:43traffici di tutti i tipi
47:44per riuscire
47:45ad avere
47:45il prezzo competitivo
47:46per cui
47:46la ringrazio
47:47per questa
47:48è un approccio
47:51visionario
47:52e concreto
47:54per cui
47:54la ringrazio
47:55la nostra galleria
47:56su della città
47:57e sicuramente
47:58anche di tutte le altre
48:00certo
48:01anche nel mio piccolo
48:03l'ultima volta
48:05che ho mandato
48:05un quadro in America
48:06ho chiesto a chat
48:07GPT
48:08sono qui
48:09ho 65 anni
48:10devo mandare un quadro
48:11in quella provincia
48:12in quel cap
48:12di questo peso
48:14lei mi ha risposto
48:14con 8 puntini
48:16tutti e 8 giusti
48:17li ho temperati
48:18sono anni
48:20che faccio
48:21questa pratica
48:21però sono anni
48:22che cambiano
48:22le procedure
48:23pertanto
48:24chat
48:24mi ha salvato
48:25grazie
48:26grazie
48:27allora
48:29Angelo
48:30chiudi
48:30così sentiamo
48:31Angelo
48:32l'analista
48:33finanziario
48:33che ci fa
48:34questo commento
48:35prego
48:35Alessia
48:37grazie
48:37grazie ancora
48:38all'onorevole
48:39Mollicone
48:40mi piace
48:42sicuramente
48:42osservare
48:43i fenomeni
48:44anche tributari
48:46guardando
48:46quello che c'è
48:47alla base
48:47ovvero le dinamiche
48:48economiche
48:49sottostanti
48:50in ambito artistico
48:51a livello mondiale
48:52cito tre numeri
48:54il volume di transazioni
48:56è pari a circa
48:5760 miliardi
48:58l'anno
48:59con un volume
49:01di transazioni
49:02pari a circa
49:0238 milioni
49:03il rapporto
49:04tra questi due numeri
49:06in maniera molto curiosa
49:07dà un valore
49:08di transazione
49:09unitaria
49:09di circa
49:101600 dollari
49:11quindi
49:12esistono
49:13sicuramente
49:14sono note
49:14affascinanti
49:15attirano
49:16interesse
49:16del pubblico
49:16transazioni
49:17milionarie
49:18ma c'è
49:18un grosso volume
49:20di transazioni
49:20che invece
49:21sono
49:21diciamo
49:22tutto sommato
49:24alla
49:25possibilità
49:28delle tasche
49:28dell'uomo comune
49:29per cui
49:30diciamo
49:32questa riforma
49:34oltre
49:34ad essere
49:35un incentivo
49:36allo sviluppo
49:37sicuramente
49:39guarda
49:40affronta
49:42una delle tematiche
49:42importanti
49:43della valorizzazione
49:44dell'arte
49:44che è quella
49:45diciamo
49:46di far emergere
49:47la riconducibilità
49:48delle transazioni
49:49e delle opere
49:50agli artisti
49:51quindi
49:52lì dove ci sono
49:53anche delle transazioni
49:54tracciabili
49:54questo aiuta
49:55sicuramente
49:56oltre a questo
50:01tornando al tema
50:03dell'artigianalità
50:04quello che mi viene
50:05da pensare
50:06è questo
50:06a livello fiscale
50:08già esiste
50:09una normativa
50:09specifica
50:10per un altro
50:11ambito
50:11che richiene
50:13un supporto
50:13e un sostegno
50:14perché è un ambito
50:15sistemico
50:16rilevante
50:16per un paese
50:17che è quello
50:18dell'agricoltura
50:19che ha una fiscalità
50:20sua
50:20a certe condizioni
50:22pertanto
50:23l'artigianalità
50:25è un asset
50:27di questo paese
50:28soprattutto
50:29in un ambito
50:30dove dopo anni
50:32di globalizzazione
50:33il termine
50:34globalizzazione
50:36comincia ad avere
50:38un appeal
50:38con formule
50:40meccanismi
50:40e canali
50:41totalmente
50:42nuovi
50:43tanti piccoli
50:44artigiani
50:44vendono
50:45attraverso
50:46instagram
50:46o facebook
50:47quindi
50:48c'è un volume
50:50e una domanda
50:51probabilmente
50:53il mercato
50:55dopo aver
50:56visto
50:57un'omogenizzazione
50:58anche dei grandi
50:59brand
50:59perché se vado
51:00a Tokyo
51:01se vado a Londra
51:02o vado a New York
51:02trovo gli stessi
51:03identici brand
51:04non trovo
51:06l'artista locale
51:09l'artigiano locale
51:10che ha un'idea
51:10che ha un'idea
51:12diversa
51:12e si pone in maniera
51:13totalmente trasversale
51:14questo è un asset
51:16secondo me
51:17è chiaro che il piccolo
51:18da solo
51:19può fare
51:20fino a un certo punto
51:21un sistema
51:21da solo
51:22un sistema paese
51:23invece
51:23che supporta
51:24tanti piccoli bravi
51:25può creare
51:26una rottura di sistema
51:28e su questo
51:29invito una riflessione
51:30di soluzione
51:30grazie
51:31grazie
51:32grazie Angelo
51:33grazie molte
51:33il telefono
51:34allora
51:37a questo punto
51:37andiamo a vedere
51:40la mostra
51:40ringraziamo tutti quanti
51:42di essere venuti
51:42saluto
51:43chi è venuto
51:44perché sono venute
51:45molte persone
51:46è venuta
51:46la nostra artista
51:49Yuriko Damiani
51:50è venuto
51:51il maestro
51:52giapponese
51:54che ci tengo
51:55a citare
51:56aspetti
51:57perché
51:57poi
51:58aspettate
51:59prima di salutarvi
52:01Uemon Ikeda
52:05è venuto
52:05il maestro
52:06poi è venuto
52:07Alberto Piatti
52:08che
52:09conosce bene
52:10il piano Mattei
52:11e tutti voi
52:12che siete venuti
52:13vi ringrazio molto
52:14e andiamo a vedere
52:16la mostra
52:16grazie a tutti
52:30grazie a tutti
52:43grazie a tutti
52:57grazie a tutti
52:58grazie a tutti
53:12grazie a tutti
53:16grazie a tutti
53:30grazie a tutti
53:32grazie a tutti
53:36grazie a tutti
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