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https://www.pupia.tv - Roma - ​Donne protagoniste nelle istituzioni della Repubblica - Saluti di Ascani
Alle ore 14.30, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, si è svolta la presentazione del libro “Donne protagoniste nelle istituzioni della Repubblica” di Patrizia Gabrielli. Indirizzo di saluto della vicepresidente della Camera, Anna Ascani. (04.06.25)

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Trascrizione
00:00:00Grazie. Anzitutto buon pomeriggio a tutte e a tutti. È un piacere accogliervi alla
00:00:18Camera dei Deputati per la presentazione di un volume per il quale ringrazio subito la
00:00:23professoressa Patrizia Gabrielli che pone l'attenzione su una questione che è sì femminile ma che
00:00:29in realtà riguarda tutte e tutti. Desidero rivolgere un salute o ringraziamento anche al collega
00:00:36Federico Fornaro e agli autorevoli relatori che interverranno dopo di me, Marco De Nicolò,
00:00:41Presidente della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea, Professore Maurizio
00:00:46Ridolfi e la giornalista Simonetta Fiori che modererà l'incontro. Donne protagoniste nelle
00:00:53istituzioni della Repubblica. È il titolo di questa raccolta di saggi che da una parte
00:00:58analizzano i profili di cinque figure politiche, Nilde Iotti, Tullia Romagnoli-Carettoni, Tina
00:01:05Anselmi, Susanna Agnelli e Adele Faccio, il loro modo di interpretare i ruoli ricoperti
00:01:12e di esercitare il proprio mandato. E dall'altra aprono interessanti varchi di riflessione sui
00:01:18codici attraverso i quali la presenza delle donne in politica viene letta, dall'abbigliamento
00:01:24alle memorie e alle autorappresentazioni. E allora voglio partire dalle parole della
00:01:29Professoressa Gabrielli nella prefazione di questo libro, quando dice
00:01:33«La storia delle donne nelle istituzioni rappresentative è una storia di minoranze,
00:01:39riguarda un numero ristretto ma tutt'altro che trascurabile». E lo faccio perché mi sembra
00:01:45che questa storia di minoranze sia stata per il nostro Paese, soprattutto nel periodo delle
00:01:51grandi riforme negli anni settanta del secolo scorso, l'elemento scardinante di un ordine
00:01:56precostituito, che ha consentito un avanzamento senza precedenti in termini di conquista di
00:02:02diritti, non solo per le donne. E quindi il protagonismo citato nel titolo del volume
00:02:08trova eco in altre parole, questa volta quelle del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
00:02:14che in occasione di un 8 marzo di qualche anno fa, parlando del cammino fin qui compiuto,
00:02:20ha sottolineato come questo sia soprattutto il risultato della capacità di protagonismo
00:02:26delle donne e che l'idea stessa di libertà è diventata più grande grazie all'irrompere
00:02:32della novità femminile. Ma Guai, continuava, a dimenticarsi di chi resta indietro o viene
00:02:39escluso. Non è vera libertà piena quando una conquista è pagata con l'esclusione di altri.
00:02:45Le biografie riportate in questo libro danno corpo a questa convinzione. Ripercorrono l'attivismo
00:02:52politico di donne per le donne, indubbiamente, ma senza dimenticare di far emergere un operato
00:02:58che non si limita a questo. Mira anzi al rafforzamento delle istituzioni e all'ottenimento
00:03:04di maggiori diritti civili e sociali per tutti. Si tratteggia il profilo di Nilde Iotti, prima
00:03:10presidente donna della Camera nel 1979, a cui è intitolata anche la Biblioteca della
00:03:16Camera dei Deputati. Piccola storia interessante. Fu lei ad aprire la Biblioteca della Camera
00:03:22dei Deputati al pubblico. Per tanto tempo non era stata accessibile ed essendo questo
00:03:28un luogo storicamente legato all'inquisizione, l'intuizione straordinaria della Presidente
00:03:33Nilde Iotti fu quella di legare una storia in qualche modo di chiusura e di repressione
00:03:39del dissenso a un presente e un futuro, aperto invece alla ricerca. Queste sale oggi sono
00:03:44piene di ragazze e ragazzi studiosi che vengono qui a consultare lo straordinario materiale di
00:03:50questa biblioteca che poi è stata appunto a lei intitolata. Ed in Nilde Iotti il libro
00:03:56sottolinea l'impegno per il Parlamento che riteneva centrale e fulcro della vita democratica
00:04:03e a garanzia del quale esercitò la sua carica con il massimo dell'imparzialità. Si ricorda
00:04:09poi Tina Anselmi, prima donna ministro nel 1976, alla quale dobbiamo il servizio sanitario
00:04:16nazionale, una battaglia di civiltà da custodire ancora oggi con caparbietà e responsabilità,
00:04:23o ancora di Tullia Romagnoli Carettoni, si mettono in fila le iniziative a tutela del
00:04:28patrimonio storico ambientale, come anche quelle per la cooperazione internazionale portate
00:04:33avanti da parlamentare europea. Un protagonismo che ancora oggi è necessario evidenziare
00:04:39per due motivi. Il primo è più semplice, dare il giusto riconoscimento ed esprimere gratitudine
00:04:46a chi ha reso la nostra Repubblica quella che è. Appena due giorni fa l'abbiamo celebrata
00:04:51insieme, rinnovando la promessa di consolidare la nostra casa comune, che è frutto di sacrifici,
00:04:58lotte, rivendicazioni, che continua ad essere fragile, esposta ai venti di vecchie e nuove
00:05:05sfide. E qui arriviamo al secondo punto. La strada per i diritti è ancora lunga. È
00:05:10vero che oggi le donne rappresentano il 33,6% degli esponenti presenti tra Camere e Governo.
00:05:17è vero che per la prima volta abbiamo una Presidente del Consiglio, ma è altrettanto
00:05:22vero che permangono significative e preoccupanti zone d'ombra. Se il tasso d'occupazione degli
00:05:28uomini in Italia è pari al 70,4%, mentre quello delle donne è fermo al 52,5%, se il gap salariale
00:05:37tocca la soglia del 20%, se la probabilità di lavorare di una madre in Italia cala di
00:05:4522 punti percentuali rispetto a una donna che non ha figli. Mentre in Francia, per esempio,
00:05:51avere figli non fa alcuna differenza in questo senso. Se mancano asili nido, politiche familiari
00:05:57efficaci, servizi accessibili, la parità è ancora un miraggio. E se la parità è un
00:06:03miraggio, lo è anche la democrazia effettiva. Non vi sottrago altro tempo. Concludo ringraziando
00:06:10ancora una volta relatori, relatrici e partecipanti, dai quali arriveranno spunti di riflessioni
00:06:16importanti che non dobbiamo disperdere. Dobbiamo anzi far sì che i nodi che oggi rinsaldiamo
00:06:22con il nostro passato e la nostra storia fungano da guida per le nostre azioni future.
00:06:28In conclusione, sottolineo solo che se siamo qui oggi è certamente per il lavoro che ha
00:06:35fatto la professoressa con il suo libro, ma anche perché c'è un uomo, un collega, Federico
00:06:40Fornaro, che è straordinariamente sensibile a questi temi e che ha voluto fortemente questa
00:06:46presentazione oggi. Io credo che queste battaglie delle donne per le donne possiamo
00:06:52vincerle solo e soltanto se protagoniste insieme a noi sono anche i nostri compagni di strada
00:06:58e Federico in questo è un ottimo compagno di strada. Grazie, buon lavoro.
00:07:05Grazie onorevole Ascani. Molte cose vi sono state già dette. Io voglio soltanto sottolineare
00:07:13che questo volume Donne protagoniste delle istituzioni della Repubblica è un libro prezioso
00:07:20perché non c'è una ricca produzione storiografica sul tema. Avendo le storiche è preferito
00:07:26concentrarsi sui movimenti. La curatrice Patrizia Gabrielli è tra le storiche che più hanno
00:07:34dedicato studi e ricerche al protagonismo delle donne sia nell'antifascismo che nella
00:07:40storia repubblicana. Eviella è la casa editrice che grazie alle sue preziose collane e anche
00:07:46alle sue preziose riviste è riferimento principale per chi studi questi temi. Patrizia Gabrielli
00:07:55ci spiega nell'introduzione perché questa storia, la storia delle donne nelle istituzioni
00:07:59parlamentari, sia stata studiata poco. Non voglio anticiparvi perché concluderemo questo
00:08:06incontro proprio con l'intervento della professoressa Gabrielli ma certo tra le ragioni c'è il
00:08:11fatto che, come diceva poco fa l'onorevole Ascani, si è trattato di una storia di minoranza
00:08:15anche se poi vedremo che questa minoranza dopo gli anni settanta è destinata a crescere
00:08:20e negli ultimi anni abbiamo assistito a un riequilibrio grazie ad alcuni dispositivi
00:08:26elettorali. Ma si tratta di una minoranza importante che è stata capace di lasciare un segno
00:08:32profondo ed è qui che io rintraccio il particolare valore culturale civile di questa ricerca perché
00:08:39individua un filo comune tra biografie diversissime. Vi sono state già nominate alcune di queste
00:08:46cinque donne scelte per rappresentare la minoranza. Troviamo nell'ordine Nilde Iotti che è stata
00:08:52studiata da Monica Fioravanzo, dopo Nilde Iotti la Tuglia Romagnoli Caretoni studiata da
00:08:59Michela Minesso, Tina Anselmi studiata da Alba Lazzaretto. Tina Anselmi è stato ricordato
00:09:07il suo ruolo fondamentale nella creazione del Servizio Sanitario Nazionale. Vorrei ricordare
00:09:11anche la Presidenza della Commissione parlamentare sulla P2 e la loggia guidata da Liceo Gelli
00:09:17che vide tra i suoi affiliati importanti cariche istituzionali della Repubblica e che tante amarezze
00:09:24diede alla sua Presidenza. Continuo con l'elenco, Susanna Agnelli raccontata da Paolo Soddu,
00:09:31una lunga esperienza parlamentare nelle file repubblicane, sindaco di Monte Argentario e poi
00:09:35l'incarico di Ministra degli Esteri nel 1995. E l'ultimo saggio è dedicato ad Adele Faccio,
00:09:43la leader radicale che ricordiamo per le battaglie storiche negli anni 70, in particolare per la
00:09:48battaglia per la legalizzazione e l'interruzione della gravidanza, raccontata da Lucia Bonfreschi.
00:09:54Ora, queste cinque donne rappresentano aree culturali, politiche, geografiche e sociali molto
00:10:00diverse, in qualche caso sideralmente distanti, però c'è questo filo comune e va ritrovato
00:10:06proprio nel loro modo di porsi particolare rispetto alle istituzioni e alla politica. In modi
00:10:13molto diversi queste cinque donne sono state propugnatrici di riforme e quindi di cambiamento.
00:10:18hanno saputo mettersi all'ascolto della società, sono state capaci, granscianamente, non solo
00:10:24di capire ma anche di sentire quello che si muoveva al di là del palazzo, più attenti
00:10:30a creare un ponte tra le istituzioni e il mondo esterno che agli equilibri di potere o
00:10:35quelli che Patrizia Gabriele ha definito i marchigegni dell'apparato. D'altra parte mi
00:10:39pare che tutte operino nel solco segnato dalle madri costituenti. Prima è stata ricordata
00:10:46alla festa del 2 giugno, a me è sempre colpito moltissimo che il secondo coma dell'articolo
00:10:513 della Costituzione, il più disatteso, come diceva Piero Calamandrei, nel secondo coma
00:10:57si parli di ostacoli di natura economica e sociale che di fatto impediscono l'eguale
00:11:03dignità sociale. Quell'inserimento di fatto fu suggerito da Teresa Mattei, esempio espressivo
00:11:09di che cosa sia l'eguaglianza sostanziale rispetto a quella formale, un tema purtroppo
00:11:14ancora attuale. Ciascuna di queste donne ha spostato più avanti le frontiere dei diritti
00:11:20della democrazia, portando un beneficio a tutte le altre donne e quindi alla comunità,
00:11:24uomini inclusi. Non è detto che una donna che arrivi al potere fascia il bene di tutte
00:11:28le altre, dipende dalla coscienza democratica di cui è apertatrice. A me sembra che questo
00:11:34libro risponda alla domanda essenziale. Esiste la possibilità di un originale leadership
00:11:39al femminile, nutrita di valori democratici dell'inclusione, della solidarietà, dell'empatia,
00:11:44della capacità di ascolto? Un nuovo modello culturale nella gestione del potere? Ecco, queste
00:11:50donne danno una risposta a questa domanda. Allora, volevo soltanto accennare gli ultimi
00:11:56due saggi, il primo scritto da Marika Tolomelli che riguarda il rapporto tra le generazioni
00:12:03diverse di parlamentari, un rapporto, un dialogo che è stato particolarmente proficuo e produttivo
00:12:10tra le madri e le figlie, poi tra le nonne e le nipoti si è un po' rarefatto. E l'ultimo
00:12:18saggio di Giulia Cioci ci racconta le memorie di queste donne. Sarà interessante chiedere
00:12:23alla professoressa Gabrielli anche che cosa ci raccontano queste memorie a proposito anche
00:12:30della specificità del contributo femminile alle istituzioni. Io ho parlato fin troppo,
00:12:35sono curiosa di sentire l'intervento dell'onorevole Federico Fornaro, parlamentare del Partito
00:12:42Democratico, un appassionato di storia, autore di vari saggi, una lunga esperienza nel mondo
00:12:49editoriale, prima da Enaudi e poi da Utet. E allora, onorevole Fornaro, che riflessione le suscita
00:12:58questo libro? C'è la possibilità di una leadership femminile di segno diverso?
00:13:04Tanto ringrazio ovviamente per la presenza tutte voi, tutti voi. Un saluto particolare
00:13:15alla Vicepresidente Ascani. Io parto dalla Sala delle Donne, che è questo luogo emblematico,
00:13:24fortemente voluto dall'allora Presidente della Camera, Laura Boldrini, che segna i passaggi
00:13:31nella storia dell'Italia repubblicana, in qualche modo lo stesso filo conduttore di
00:13:40questo bel saggio, e poi riporta alla fine lo specchio, in cui in fondo ognuna può riflettersi
00:13:50e passo dopo passo sono stati abbattuti una serie di muri. La prima Presidente della Corte
00:13:57Costituzionale, la prima Presidente delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione e ovviamente
00:14:05la Presidenza del Consiglio. C'è ancora un ultimo muro da abbattere, che è quello della
00:14:11Presidenza della Repubblica. Questo è un filo interessante che in qualche modo fotografa
00:14:19e rende in pochissimo tempo, in pochissimi minuti di visione, proprio questo, il percorso,
00:14:28che non è stato però lineare, ma fin dall'inizio. Uso le parole di Maria Federici, che nel marzo
00:14:36del 1945, all'epoca era Presidente del CIF, l'organizzazione femminile cattolica.
00:14:42Quando nei prossimi anni sarà entrato nelle cose normali e pacifiche l'esercizio del voto
00:14:48femminile, e noi ci siamo da molti anni, ripensando alla fatica che si è fatta per stimolare e
00:14:55orientare favorevolmente la questione degli uomini di governo, opinione pubblica e attenzione
00:15:01femminile ci verrà da ridere. Questo restituisce però il fatto che il decreto Bonomi, quello
00:15:13del primo febbraio 1945, che riconobbe il diritto di voto alle donne, passò sostanzialmente
00:15:21nell'indifferenza dell'opinione pubblica. È vero che l'Italia era divisa, eravamo in una
00:15:24fase ancora con più di metà del Paese occupato dalle truppe nazifasciste. Però, per dare
00:15:33un'idea, soltanto l'unità dedicò alla notizia la prima pagina, l'editoriale, nessun altro
00:15:40quotidiano. E guardate come le cose ritornano. Nell'Italia occupata, invece, il resto del Carlino
00:15:50dedicò un titolo al vetriolo all'avvenimento. Mentre si muore di fame, ci si preoccupa del
00:15:58voto alle donne. Con una vignetta, e un'altra vignetta apparve sui fogli d'ordine delle Brigate
00:16:06Nere, che di fatto in quei mesi era l'orgono del Partito Fascista Repubblicano, raffigurante
00:16:12due donne, magre e lacere, con in mano una borsa della spesa desolatamente vuota, in cui
00:16:17la prima chiedeva all'altra cosa c'è di nuovo al mercato e l'altra le rispondeva
00:16:21il diritto di voto alle donne. Questo rispondeva ad un clima anche di preoccupazione per il voto
00:16:28alle donne. Dobbiamo dirlo. Erano le forze progressiste più preoccupate del riconoscimento
00:16:34del voto alle donne. E stava dentro un timore anche della scelta del referendum, che ricordo
00:16:40fu fortemente voluta più dalle forze centriste, dalla stessa monarchia, che non dalle forze della
00:16:47sinistra, che cedettero soltanto nei primi mesi del 1946. Perché la preoccupazione era
00:16:53una preoccupazione, da un punto di vista storico, poi magari sarò corretto, non era totalmente
00:17:00infondata. Metà dell'elettorato aveva un livello di socializzazione politica molto
00:17:06basso. E quindi il rischio che ci fossero forze in casa, il marito, fuori, la chiesa,
00:17:14in grado di condizionare fortemente l'orientamento del voto delle donne, era un rischio tutt'altro
00:17:20che secondario. E questo frenò molto. Fino al punto, poi, che alla fine il vento della
00:17:26storia, da questo punto di vista, il ruolo delle donne nella resistenza, ruppe, diciamo,
00:17:31tutti gli argini anche a sinistra. Ma questa popolazione rimase. E in qualche modo la ritroviamo
00:17:37anche nei dati elettorali. Come tutti voi ricorderete, furono soltanto 21 le donne che
00:17:49furono elette in Parlamento. Nove dalla democrazia cristiana, nove dal Partito Comunista, solo due
00:17:58dal Partito Socialista e una esponente dell'uomo qualunque. Per dire l'idea della difficoltà
00:18:09però anche di affermazione, nessuna delle donne elette dalla democrazia cristiana arrivò
00:18:18al primo posto, capolista e quindi anche prima degli eletti. Una di loro fu recuperata, in realtà
00:18:27era prima dei non eletti, e una venne eletto nel Collegio Unico Nazionale. Cioè le elette
00:18:32direttamente furono di fatto sette. Nella lista del Partito Comunista ci furono due capoliste
00:18:40elette. Il partito aveva più capacità, diciamo, di governo del voto e furono Rita Montagnana
00:18:47e Teresa Noce. Ma anche qui una di loro fu eletta successivamente, diciamo, come seconda
00:18:59dei non eletti nel Collegio di Roma. Nel dei otto arrivò sesta su sette. Ancora più clamorosa
00:19:08la difficoltà, anche a Delebei fu prima dei non eletti. Più clamorosa ancora nel Partito
00:19:13Socialista, dove avvenne un fatto un po' particolare, perché ne elesse soltanto una
00:19:19direttamente, ma che a sorpresa prese il doppio dei voti di Pertini. Il candidato del Collegio
00:19:26di Firenze, cosa che suscitò scandalo, le avevano fatto firmare prima della candidatura
00:19:34alle dimissioni. Ci fu una pressione molto forte e credo che Bianca Bianchi meriterebbe
00:19:41un approfondimento, perché è una figura molto interessante. Perché ho citato questi
00:19:46dati? Valgono poco, ma c'è una difficoltà oggettiva delle donne ad affermarsi. La preferenza
00:19:52è uno strumento molto che necessita, si porta dietro la necessità di conoscenza, di diffusione,
00:20:03capacità oratoria. Insomma, c'erano tutti questi elementi. Le donne l'avevano con maggiore
00:20:08difficoltà rispetto ovviamente agli uomini. Insomma, quel voto, quella difficoltà, era una
00:20:16difficoltà che in qualche modo poi si è ribaltata anche successivamente. È stata molto
00:20:23lenta da questo punto di vista la progressione numerica nel corso delle legislature. Oggi
00:20:30abbiamo i dati che ricordava prima la vicepresidente Ascani e sono dati figli anche di un sistema
00:20:37elettorale che ha molti difetti, da tutti riconosciuti, uno dei quali è quello di allontanare
00:20:43l'eletto dall'elettore. Ma oggettivamente le liste bloccate possono favorire, in potenza
00:20:49anche se poi ci sono anche lì trucchi usati dai maschi, con le pluricandidature, però
00:20:56questo ha prodotto certamente un miglioramento di quel risultato. Chiudo quindi. Questo libro
00:21:04io credo abbia molti pregi. Quello di restituire intanto la dimensione e i profili di donne che
00:21:13furono protagoniste e sono state protagoniste assolute dalla prima Presidente della Camera.
00:21:20Invito a rileggere proprio l'ultima sua citazione a pagina 49 sul ruolo del Presidente e sulla
00:21:26sua senso profondo dell'imparzialità e rispetto delle regole, che mi sembra un invito nella
00:21:33politica di oggi molto molto utile. Ma anche già stato giustamente sottolineato da Simonetta
00:21:41Fiori, anche la figura di Tina Anselmi, ha elementi molto forti e gli anni in cui lei,
00:21:48più ancora che da Ministro, da Presidente della Commissione sulla P2, subì ed è riportato
00:21:55anche nel saggio attacchi sessisti, diremmo oggi, da alcuni autorevoli giornalisti, a cominciare
00:22:02da Indro Montanelli, quando definiva sostanzialmente il lavoro dell'Anselmi cicaleccio di portineria.
00:22:14È interessante anche il saggio su Adele Faccio, meno conosciuta, non ci sono lavori biografici
00:22:21su questo. Molto bello quello sulle donne in politica, devo dire il vestito, è una cosa
00:22:26molto interessante, arriva fino al, per essere chiari, per i più interessati, fino ai giorni
00:22:30in oggi, perché giudica, diciamo, l'abbigliamento del Presidente del Consiglio, ma anche la scelta
00:22:36di affidarsi a un'armocormista della mia segretaria di partito. Credo quindi che sia, da questo
00:22:43punto di vista, una bella carrellata ed un libro importante e utile. Mi piace sottolineare,
00:22:51non solo per l'amicizia personale, anche questo saggio finale di Graziella Gaballo, su bibliografia,
00:22:59sitografia, stampa e media, che consente davvero per un approfondimento puntuale. Chiudo con
00:23:06un aneddoto personale, che restituisce però la dimensione anche di quella straordinaria giornata
00:23:12che fu il 2 giugno 1946, una festa della democrazia, ultimamente rilanciata anche ovviamente
00:23:18dal film della Cortellesi, ma, ed è questa, la mia compagna di vita era sempre stata incuriosita
00:23:30su come avessero votato le nonne il giorno del referendum e iniziò a interrogarle, un po'
00:23:40pressandole. Una non glielo disse mai, si rifiutò. E secondo me era l'esempio della
00:23:49straordinaria conquista del voto delle donne, non dover riferire e rendere conto né al marito
00:23:56né al sacerdote in confessione. E neanche alla nipote. L'altro, e spiega molto anche di
00:24:02quel voto e anche del risultato della monarchia, candidamente dopo un po' le disse, nonna ma
00:24:09come hai votato? Ho votato monarchia. La nipote dice, ma perché hai votato monarchia, nonna?
00:24:15Ma lei rispose candidamente, era l'unica cosa che conoscevamo. Il valore della tradizione,
00:24:26dell'immagine in Piemonte, al ruolo del re, eccetera, eccetera, ma questo spiega in parte
00:24:31quel voto e spiega anche in parte, diciamo, le preoccupazioni che c'erano. Quindi questo
00:24:37per restituire la dimensione. Credo che siamo ovviamente in un'altra fase, però ricordare
00:24:42in un'epoca di oblio della memoria da dove siamo arrivati, le battaglie che vennero fatte,
00:24:48mi piace concludere con una, per ricordando che quest'anno sarà il centenario della scomparsa
00:24:54di una delle donne che si sono battute di più per il voto e per l'affermazione dell'emancipazione
00:25:00che è Anna Kulishoff. Credo, come dire, che ricordare la fatica, il lavoro, le battaglie
00:25:06sia sempre importante, non perché bisogna ritornare a quei tempi, fortunatamente siamo
00:25:12andati avanti e si è consolidato, però, diciamo, nessuna battaglia e nessuna conquista
00:25:18lo è per sempre e credo che abbia fatto molto bene Anna Scania a sottolineare che il vero
00:25:24obiettivo, al di là del miglioramento, credo che ci siano tutti gli spazi di una presenza
00:25:29femminile nelle istituzioni, passi in realtà dalla vera parità, perché è quella che poi,
00:25:33secondo me, ti fa consentire anche il passo successivo. Io mi fermo qua ringraziando davvero
00:25:39e davvero sottolineando la curatela di Patrizia Gabrielli di questo volume che davvero restituisce
00:25:46un affresco importante e anche alimenta una giusta memoria di quello che è stato nella
00:25:52proiezione ovviamente di migliorarlo. Grazie.
00:25:55Grazie, onorevole Fornaro. Sì, il voto alle donne fu accolto con tantissimi pregiudizi.
00:26:03Io ricordo che tra gli argomenti che venivano usati contro l'estensione del voto alle donne
00:26:08era tanto non voteranno, non verranno le urne. L'estensione femminile fu altissima, come
00:26:17fu anche altissima l'estensione maschile, ma nel mezzogiorno addirittura superiore rispetto
00:26:21a quella femminile. Professor Ridolfi, professor Maurizio Ridolfi, professore di storia contemporanea,
00:26:30autore di saggi importanti sulla storia repubblicana, direttore di collane, di diverse collane
00:26:36editoriali sempre sulla storia repubblicana importanti, preziose e il direttore anche
00:26:43di questa collana di viella che ospita il volume curato da Patrizia Gabrielli. Allora
00:26:49il professor Ridolfi vorrei chiedere in che modo questo volume arricchisce la collana e
00:26:54come si compone insieme agli altri volumi dentro l'architettura della collana.
00:27:00Sì, grazie, grazie Simonetta. Io sono molto lieto di questa iniziativa in un luogo così
00:27:08prestigioso ovviamente per il tema che trattiamo, che ha un orizzonte anche periodizzante molto
00:27:18più lungo, ovviamente capisco il fascino che ha il tema del voto e della nascita della
00:27:24Repubblica, temi a cui sono tra l'altro affezionatissimo per tante questioni, ma il libro entra decisamente
00:27:32dentro la storia della Repubblica e arriva di fatto agli anni 90, ai primi anni 90 e il
00:27:40volume si inserisce, come si diceva prima, in un progetto che è cresciuto gradualmente
00:27:50nel tempo, nel senso che inizialmente era intorno al 2022 con la responsabile presidente di viella
00:28:01Cecilia, Palombelli, si ragionò sulla possibilità di dare attenzione, rilevanza a quel periodo
00:28:12direi fra gli anni 70 e 90, in cui la nostra Repubblica, dopo il primo trentennio e il consolidamento
00:28:21che aveva registrato la storia della Repubblica, insomma lo sappiamo, entrò in una fase di crisi,
00:28:28di transizione, di infinita transizione, incompiuta addirittura come siamo soliti dire. E allora
00:28:38tranne nel merito di quei 20-30 anni, attraverso i protagonisti di quella storia repubblicana è
00:28:46parso un possibile percorso di ricerca e allora si disse da chi partiamo, da chi cominciamo?
00:28:55E insomma condividemmo l'ipotesi e l'idea che Aldo Moro ed Enrico Berlinguer dovessero
00:29:02essere i primi due personaggi della vita della Repubblica e delle sue istituzioni, da cui
00:29:10muovere fine 60, anni 70, Moro benemeno nel 78, lo sapete Berlinguer sei anni dopo, ma
00:29:21insomma siamo ormai tutti consapevoli, gli storici e non, che quel decennio degli anni
00:29:2770 è stato decisivo nel connotare e la crisi del primo trentennio repubblicano e la prefigurazione
00:29:35di tutta una serie di sfide, molte delle quali sono ancora qua. E siamo partiti con Moro
00:29:43e Berlinguer, i cui volumi uscirono insieme nel 22, con un taglio diciamo, non voglio dire
00:29:50nuovissimo, ma abbastanza nuovo. Vale dire, l'idea era, facciamo gli storici, siamo storici
00:29:58di professione e quindi raccontiamo una dimensione storica dei nostri personaggi, che cosa dice,
00:30:04che cosa ha detto la stereografia di importante su Moro e su Berlinguer. E però questo pareva
00:30:12limitativo. Noi oggi siamo in un contesto nel quale la storia cosiddetta pubblica, le
00:30:20interlocuzioni con i media, con i giornali, con le televisioni, con i festival di storia,
00:30:27con tante iniziative, sono talmente tante queste intersezioni che non possiamo più dimenticarle
00:30:36e fare i nostri paludati e ben costruiti, ma a volte un po' noiosi, libri di storia.
00:30:43E dobbiamo quindi tenere insieme al fare storia l'attenzione ai linguaggi attraverso cui
00:30:49la storia arriva, viene recepita. La memoria pubblica, la memoria individuale, la memoria
00:30:54di partito, la memoria sociale, le memorie collettive. Ecco allora che ogni volume ha questa
00:31:03duplice e complementare rappresentazione. La storia di Berlinguer, di Moro, allora e
00:31:12la memoria pubblica. Cosa e come sono entrati nella ricezione nostra, attraverso ovviamente
00:31:18il passaggio di generazione. Erano entrambi personaggi venuti in meno ormai diversi decenni
00:31:26fa. Devo dire, insomma, Cecilia Palumbelli mi confortò in questo senso, che sembra che
00:31:32quei due volumi abbiano avuto una certa eco, diciamo, siano entrati nelle redazioni dei
00:31:38giornali, abbiano avuto riscontri nelle nostre riviste, nelle iniziative pubbliche numerosissime
00:31:47fatte lungo la penisola. E allora di qui l'idea di una collana. Di una collana che abbiamo
00:31:55denominato i protagonisti e le protagonisti, ovviamente, insomma, della Repubblica. Il primo
00:32:03volume che dopo quei primi due doveva necessariamente esserci è questo che abbiamo costruito con Patrizia
00:32:11e che Patrizia ha costruito e coordinato. Vale dire, venendo in qua rispetto al momento
00:32:18diciamo fondativo della Repubblica e quindi della presenza e partecipazione delle donne
00:32:24e come lettrici e come rappresentanti e come parte della classe politica, come si è declinato
00:32:33questo ruolo dentro le istituzioni? E allora alcune di queste figure sono state ricordate
00:32:39esemplificano bene i problemi, le questioni, i successi, gli insuccessi, le pause, la renitenza,
00:32:51l'avanti e indietro che la presenza e il protagonismo delle donne ha evidentemente registrato anche
00:32:58dentro la storia delle istituzioni. La storia delle istituzioni è in primo luogo il Parlamento,
00:33:03la Camera e il Senato ovviamente va da sé. Il volume in questo caso oltre a una parte prevalentemente
00:33:13prettamente storica, biografica, ha una parte corale laddove alcune colleghe, diciamo amiche, colleghe anche
00:33:23c'è un collega maschio Paolo Soddo, si sono cementati nell'intento di intrecciare i piani
00:33:30di indagine, essere donna, essere parte di una cultura politica, essere figli di tradizioni locali,
00:33:40territoriali, l'influenza che i contesti sociali, economici, culturali hanno avuto nel determinare
00:33:48percorsi biografici di un segno o di un altro. L'altro aspetto che è proprio di tutti i volumi
00:33:55di questa collana è quello che ricordava prima Federico Fornaro, vale a dire abbiamo sempre
00:34:01in chiusura un servizio a favore del lettore, non solo e non tanto del lettore avvertito,
00:34:11a quali siamo noi storici professionisti, ma il pubblico appassionato di storia, che magari
00:34:19ascolta in televisione Rai Storia o che legge le recensioni di Simonetta Fiori sulla Repubblica
00:34:28e che ha bisogno quindi di una serie di strumenti di consultazione per eventualmente arricchire
00:34:33quei percorsi di lettura, per interagire ancora meglio con le figure che più interessano.
00:34:39Questo è un dato che inizialmente nei primi due volumi pare aver funzionato e che anche in
00:34:46questo poi dirà meglio Patrizia è presente. Qualcuno forse si chiederà ma questa collana
00:34:53come si va sviluppando? Siamo pronti diciamo, è in arrivo nel giro di un mese un volume che
00:35:02tiene insieme i due leader principali del mondo laico, la Malfe e Spadolini, di quella
00:35:10terza forza prospettata, agognata e mai di fatto costruita nella realtà. Il curatore
00:35:17in quel caso è Paolo Soddu. A fine anno, inizio 26, arriverà e sarà una novità un
00:35:25libro su Marco Pannella che cura Piero Ignazzi. Devo dire che contestualmente arriverà la biografia
00:35:31di Lucia Von Freschi che è una delle autrici del volume che è qua con noi, che farà di
00:35:37suo una biografia di Pannella. Ma insomma i due volumi probabilmente avranno una storia
00:35:43comune, insomma saranno insieme presentati. Nel corso del 26 arriveranno altri due volumi
00:35:49credo insomma di peso perché avremo Craxi curato da Paolo Mattera e lo immaginate l'eco
00:35:57che può avere un personaggio di questo genere, ma ancora di più il primo libro di carattere
00:36:04scientifico su Giorgio Almirante che cura Marco Cuzzi, un nostro collega della Statale
00:36:09di Milano e quello considerato il contesto politico e culturale nel quale siamo credo sarà
00:36:16un piccolo evento editoriale o comunque un momento di confronto. Ecco, già Federico
00:36:25è pronto per presentarlo. Abbiamo altre idee, altre ipotesi diciamo per dare ancora
00:36:32continuità maggiore a questa collana, ma insomma avremo occasione di parlarne. Grazie,
00:36:37grazie a voi.
00:36:46Scusate, no stavo dicendo che questa collana di Viella si annuncia molto interessante per le
00:36:51cose che ci ha detto il professor Ridolfi. Io invece do la parola al professor Marco
00:36:57De Nicolò che è il presidente della Società Italiana per lo studio della storia contemporanea
00:37:02e autore di saggi sugli aspetti istituzionali tra centro e periferia, sulle ipotesi federaliste
00:37:09e ha studiato i muri, i movimenti giovanili e tanto altro. Allora, in che modo questo volume
00:37:15è curato da Patrizia Gabrielli arricchisce la storia di genere?
00:37:20Beh, intanto dobbiamo
00:37:22dobbiamo
00:37:23avere presente
00:37:25come è mutata in questi ultimi anni
00:37:28nel senso che
00:37:29ha una storiografia
00:37:31soprattutto
00:37:33dedicata
00:37:35all'esclusione
00:37:38adesso
00:37:39si comincia a ragionare
00:37:41mi pare, sull'inclusione
00:37:43cioè su cosa
00:37:45hanno fatto le donne
00:37:47già nelle amministrazioni locali
00:37:49per esempio c'è
00:37:50un bel volume
00:37:51qui presente
00:37:53che studia le prime sindache
00:37:56l'inclusione e la presenza
00:38:01in questo libro sono state scelte cinque figure
00:38:04indubbiamente autorevolissime
00:38:07ognuna nel proprio campo
00:38:09che hanno in comune
00:38:11intanto l'aspetto temporale
00:38:15cioè
00:38:15effettivamente
00:38:17se noi vediamo
00:38:19in quale periodo
00:38:20queste cinque donne
00:38:22assumono un'importanza
00:38:25e una visibilità
00:38:26anche
00:38:27anche una visibilità
00:38:28politica e mediatica
00:38:31sono
00:38:33sono
00:38:33tutte
00:38:36comuni
00:38:37a un periodo
00:38:38in cui
00:38:38quella pressione
00:38:40che un movimento
00:38:41di massa
00:38:42ha esercitato
00:38:43verso le istituzioni
00:38:46riceve
00:38:47diciamo
00:38:48un suo risultato
00:38:50portando
00:38:51delle donne
00:38:52di grande solidità
00:38:54di grande struttura
00:38:55politica
00:38:57anche retorica
00:38:59in alcuni casi
00:39:01no
00:39:01molto molto
00:39:04importante
00:39:05e cioè
00:39:06è immaginabile
00:39:08che il loro
00:39:10impatto
00:39:11all'interno
00:39:11delle istituzioni
00:39:12potesse avvenire
00:39:13soltanto un decennio
00:39:15prima
00:39:15ecco io questo
00:39:16me lo chiedo
00:39:17e penso di no
00:39:18nel senso che
00:39:20indipendentemente
00:39:22appunto
00:39:23dall'importanza
00:39:25delle 21 costituenti
00:39:26del primo voto
00:39:27del 46
00:39:28io credo
00:39:29che ancora
00:39:30in un'Italia
00:39:31che era
00:39:31anche in una
00:39:33composizione sociale
00:39:35molto
00:39:35arretrata
00:39:37rispetto ad altri
00:39:38paesi
00:39:38arretrata rispetto
00:39:39alle condizioni
00:39:40economiche
00:39:40arretrata rispetto
00:39:42al
00:39:43alla propria
00:39:46struttura
00:39:46culturale
00:39:47beh
00:39:48bisognasse
00:39:49attendere
00:39:50anni
00:39:51in cui
00:39:51si diffondesse
00:39:53una maggiore
00:39:54alfabetizzazione
00:39:55che si spostassero
00:39:57i cardini
00:39:58della struttura
00:39:59sociale
00:40:00così
00:40:01ancora
00:40:02ancorati
00:40:02in percentuale
00:40:04largamente
00:40:04sulla
00:40:06campagna
00:40:07insomma
00:40:08bisognava aspettare
00:40:10un periodo
00:40:11in cui
00:40:11prendesse corpo
00:40:13insieme
00:40:13a una
00:40:15stagione
00:40:16di movimenti
00:40:18che
00:40:18ci può
00:40:20piacere o non
00:40:21piacere
00:40:21però ha rinnovato
00:40:22profondamente
00:40:23l'Italia
00:40:23e cioè
00:40:24quella stagione
00:40:25che parte
00:40:27dalla fine
00:40:27degli anni
00:40:28sessanta
00:40:29con tutte
00:40:29le esagerazioni
00:40:31con tutte
00:40:31le eccezioni
00:40:32che possiamo
00:40:33fare
00:40:33però
00:40:34che ha
00:40:35introdotto
00:40:36nella cultura
00:40:38del paese
00:40:39quegli elementi
00:40:40che poi
00:40:41hanno consentito
00:40:42di arrivare
00:40:43a determinati
00:40:44risultati
00:40:46i risultati
00:40:46sono stati
00:40:47questi
00:40:48cioè
00:40:48peraltro
00:40:50sono stati
00:40:51questi
00:40:51se noi
00:40:51consideriamo
00:40:52che all'interno
00:40:53dei partiti
00:40:54ancora
00:40:55fino
00:40:56a
00:40:57tutti
00:40:58gli anni
00:40:58cinquanta
00:40:59chi si occupava
00:41:00di
00:41:00delle grandi
00:41:02questioni
00:41:02nazionali
00:41:04erano
00:41:05gli uomini
00:41:06cioè
00:41:06interno
00:41:07esteri
00:41:08finanze
00:41:09economia
00:41:11non c'era
00:41:12una
00:41:13una parlamentare
00:41:16donna
00:41:16che se ne
00:41:16occupasse
00:41:17abbiamo dovuto
00:41:18aspettare
00:41:19questi anni
00:41:20qui
00:41:20perché
00:41:22diciamo
00:41:23quello che
00:41:24era stato
00:41:25accumulato
00:41:25in termini
00:41:26di competenze
00:41:27di presenza
00:41:28nel partito
00:41:28di dibattito
00:41:29interno
00:41:30di dialettica
00:41:31interna
00:41:32anche
00:41:32fosse di fatto
00:41:34riconosciuto
00:41:34e diventasse
00:41:35naturale
00:41:36presentare
00:41:37una donna
00:41:38come
00:41:39come
00:41:41ministro
00:41:42per la prima
00:41:42volta
00:41:43dopo
00:41:43683
00:41:44ministri
00:41:45uomini
00:41:45insomma
00:41:46e quindi
00:41:47è stato
00:41:47un movimento
00:41:48lento
00:41:49che però
00:41:49va
00:41:49compreso
00:41:51proprio
00:41:51all'interno
00:41:52del contesto
00:41:53della storia
00:41:54non solo
00:41:54politica
00:41:55ma anche
00:41:55della storia
00:41:56culturale
00:41:57nazionale
00:41:59e cioè
00:41:59non è
00:42:00diciamo
00:42:01così
00:42:01incomprensibile
00:42:02che queste donne
00:42:03arrivino
00:42:04ora
00:42:05cioè
00:42:06negli anni
00:42:06settanta
00:42:07e sono
00:42:09figure
00:42:10devo dire
00:42:11sono ritratti
00:42:13veramente
00:42:14molto
00:42:14interessanti
00:42:16e
00:42:16consentitemi
00:42:18il termine
00:42:18perché poi
00:42:19ognuno
00:42:19ha le superversioni
00:42:20divertenti
00:42:21da leggere
00:42:22cioè
00:42:22io
00:42:23mi diverto
00:42:23a leggere
00:42:24queste cose
00:42:25e penso
00:42:26che sono
00:42:27in un ambiente
00:42:27in cui
00:42:28questo aggettivo
00:42:29può essere
00:42:30compreso
00:42:31perché
00:42:31a parte
00:42:32che
00:42:33insomma
00:42:33almeno
00:42:35io ho un'edà
00:42:35in cui me le ricordo
00:42:37insomma
00:42:37ancora
00:42:38no
00:42:38quindi
00:42:38non
00:42:39non sono
00:42:39personaggi
00:42:40sconosciuti
00:42:41ma proprio perché
00:42:42non sono personaggi
00:42:43sconosciuti
00:42:43ci sono
00:42:44tutta una serie
00:42:45di dettagli
00:42:46che
00:42:46da
00:42:47semplice
00:42:48lettore
00:42:49di giornale
00:42:50o comunque
00:42:51appassionato
00:42:52di storia politica
00:42:55io non
00:42:55conoscevo
00:42:56obiettivamente
00:42:57ricordo
00:42:58per esempio
00:42:59soltanto
00:43:00un
00:43:01un alto là
00:43:01che la
00:43:02Iotti
00:43:02diede
00:43:03a un
00:43:03compagno
00:43:04di partito
00:43:05in un dibattito
00:43:05parlamentare
00:43:06che rimase
00:43:07sgomento
00:43:07mi stai
00:43:09fermando
00:43:09perché
00:43:09ha finito
00:43:10il tempo
00:43:10basta
00:43:12cioè
00:43:12faceva il suo
00:43:13diciamo
00:43:14svolgeva la sua
00:43:16funzione
00:43:17in modo
00:43:17diciamo
00:43:18assolutamente
00:43:20assolutamente
00:43:22equo
00:43:23ma la cosa
00:43:24che veramente
00:43:25mi pare
00:43:26notevole
00:43:28è per esempio
00:43:29in alcune
00:43:30come per esempio
00:43:31nell'Agnelli
00:43:32il superamento
00:43:33del pregiudizio
00:43:35iniziale
00:43:36no
00:43:37sei l'Agnelli
00:43:38sei la sorella
00:43:39di Gianni
00:43:40quindi che cosa
00:43:41ci possiamo
00:43:42aspettare
00:43:42da te
00:43:43in realtà
00:43:44poi ci aspettiamo
00:43:46invece
00:43:46poi vediamo
00:43:47qual è la sua battaglia
00:43:49relativa al patrimonio
00:43:51paesaggistico
00:43:52la
00:43:53la lotta
00:43:54alla speculazione
00:43:56edilizia
00:43:57cioè
00:43:59sono
00:44:00per molto tempo
00:44:02diciamo
00:44:03per molto tempo
00:44:04almeno all'inizio
00:44:05sono state accompagnate
00:44:06queste figure
00:44:06da una
00:44:07da un ritratto
00:44:09dato ai media
00:44:10molto macchiettistico
00:44:12o comunque
00:44:13almeno
00:44:14molto
00:44:14pregiudiziale
00:44:16no
00:44:16prendiamo anche
00:44:17la Iotti
00:44:18la Iotti
00:44:19era
00:44:19fino a che
00:44:21diciamo
00:44:23non ha avuto
00:44:24quella capacità
00:44:26quella forza
00:44:28di imporsi
00:44:28era stata
00:44:29la compagna
00:44:30di Togliatti
00:44:31no
00:44:31queste sono
00:44:32le prime descrizioni
00:44:33che mette in luce
00:44:34in modo molto
00:44:35chiaro
00:44:37Monica Fioravanzo
00:44:38e
00:44:39e poi però
00:44:40non c'è più
00:44:41dibattito
00:44:42sul fatto che sia stata
00:44:43la compagna di Togliatti
00:44:44è Nel De Iotti
00:44:45presidente del Parlamento
00:44:47quindi conquista
00:44:48la sua
00:44:49assoluta
00:44:50credibilità
00:44:51con
00:44:52la sua
00:44:53capacità
00:44:54ora
00:44:55certo
00:44:56noi ci troviamo
00:44:57di fronte
00:44:57a cinque casi
00:44:59diciamo
00:44:59molto importanti
00:45:01naturalmente
00:45:01se prendiamo
00:45:04il caso
00:45:06per esempio
00:45:06di Adele Faccio
00:45:08no
00:45:09è
00:45:09credibile
00:45:12come
00:45:12questa figura
00:45:14possa
00:45:15avere
00:45:16una sua
00:45:16capacità
00:45:18anche
00:45:19di
00:45:20rompere
00:45:22gli schemi
00:45:25anche
00:45:26quindi
00:45:26interni
00:45:26al partito
00:45:27poi
00:45:28no
00:45:28cioè
00:45:29il fatto
00:45:32che sia
00:45:33alla pari di
00:45:34Parnella
00:45:34alla pari di
00:45:35Spadaccia
00:45:35una
00:45:36che per
00:45:37fissare un principio
00:45:39si autodenuncia
00:45:40e si fa
00:45:41arrestare
00:45:42mi pare
00:45:43che la ponga
00:45:44diciamo
00:45:44sullo stesso piano
00:45:46della capacità
00:45:47di
00:45:48testardaggine
00:45:50insistenza
00:45:51e di lotta
00:45:51dei suoi compagni
00:45:53uomini
00:45:53insomma
00:45:54quindi
00:45:55non c'è più
00:45:56nessuna
00:45:56differenza
00:45:58all'interno
00:45:59di alcuni
00:45:59schieramenti
00:46:00permane
00:46:02però
00:46:02comunque
00:46:03una
00:46:03percentuale
00:46:05che faceva presente
00:46:06anche
00:46:06Fornaro
00:46:07prima
00:46:08che certamente
00:46:09diciamo
00:46:11la dice
00:46:12lunga
00:46:13rispetto
00:46:13alla
00:46:15presenza
00:46:16e alla
00:46:17capacità
00:46:18diciamo
00:46:18maschile
00:46:19di tenere
00:46:20un po'
00:46:22diciamo
00:46:22l'asse
00:46:23non tanto
00:46:25su un'emarginazione
00:46:26quanto proprio
00:46:26su una modalità
00:46:27di comportamento
00:46:29io però
00:46:30non credo
00:46:31che
00:46:31diciamo
00:46:32ci siano
00:46:33soluzioni
00:46:36a questo
00:46:37e credo
00:46:38una cosa
00:46:38piuttosto
00:46:39un po'
00:46:40sembra
00:46:41forse un po'
00:46:41impopolare
00:46:42che noi siamo
00:46:43in una
00:46:44repubblica
00:46:46costituzionale
00:46:48antifascista
00:46:49con
00:46:50una
00:46:51costituzione
00:46:52che
00:46:53diciamo
00:46:54è una
00:46:54secondo me
00:46:55delle più
00:46:56invidiate
00:46:57anche
00:46:57in Europa
00:46:58da tutti
00:46:58giuristi
00:46:59insomma
00:47:00e però
00:47:02non dobbiamo
00:47:03diciamo
00:47:05pensare
00:47:06che
00:47:07il nostro
00:47:08sistema
00:47:08i nostri
00:47:09diritti
00:47:10sono
00:47:10decisi
00:47:12una volta
00:47:12per tutte
00:47:13cioè
00:47:14il pericolo
00:47:15di ritorni
00:47:16indietro
00:47:17rispetto anche
00:47:18all'acquisizione
00:47:18di diritti
00:47:19non tanto
00:47:19quello
00:47:20diciamo
00:47:21quelli
00:47:21delle donne
00:47:22ma
00:47:22del diritto
00:47:23di voto
00:47:24insomma
00:47:25non quelli
00:47:25essenziali
00:47:26insomma
00:47:27ma i passaggi
00:47:28indietro
00:47:28sono
00:47:29diciamo
00:47:29possibili
00:47:31li vediamo
00:47:32anche
00:47:32anche spesso
00:47:33quindi credo
00:47:35molto spesso
00:47:35vediamo
00:47:36detentativi in questo
00:47:37senso
00:47:37intendo dire
00:47:38ecco io credo
00:47:39quindi che
00:47:40non dobbiamo
00:47:40dimenticarci
00:47:41che perché
00:47:42alcuni diritti
00:47:43siano mantenuti
00:47:44ma soprattutto
00:47:45perché si possa
00:47:46andare avanti
00:47:47nell'acquisizione
00:47:48di altri
00:47:48citava
00:47:50la vicepresidente
00:47:51il tasso
00:47:52d'occupazione
00:47:53il gap salariale
00:47:54la protezione
00:47:55della maternità
00:47:56beh
00:47:56non c'è
00:47:58soltanto
00:47:59la possibilità
00:48:01di ottenere
00:48:02un ulteriore avanzamento
00:48:04nello stato
00:48:04di diritti
00:48:05attraverso
00:48:06l'elettorato
00:48:08e le donne
00:48:09in politica
00:48:10e donne
00:48:12brave
00:48:14solide
00:48:15c'è bisogno
00:48:16anche
00:48:16di un movimento
00:48:17all'esterno
00:48:18che faccia pressione
00:48:19sulle istituzioni
00:48:20e cioè
00:48:21c'è bisogno
00:48:22nella società
00:48:23che i partiti
00:48:24comincino
00:48:25a riattivare
00:48:27dei movimenti
00:48:28attorno a sé
00:48:29perché se no
00:48:31queste
00:48:31diciamo
00:48:32possibilità
00:48:33di acquisizione
00:48:34di nuovi diritti
00:48:35non
00:48:37non
00:48:37non
00:48:39non è detto
00:48:40che
00:48:40diciamo
00:48:41possano ottenersi
00:48:42se non
00:48:43in un
00:48:43in una stratta
00:48:45possibilità
00:48:46di un movimento
00:48:47elettorale
00:48:48diciamo
00:48:48che non sia
00:48:49quello
00:48:49dei tempi
00:48:50attuali
00:48:51insomma
00:48:51ma
00:48:51il
00:48:53il problema
00:48:54vero
00:48:54è che
00:48:55queste donne
00:48:56hanno avuto
00:48:57la possibilità
00:48:58di avere
00:49:00questi ruoli
00:49:01così importanti
00:49:02e questa
00:49:03visibilità
00:49:04che giustamente
00:49:05è diventata
00:49:05una materia
00:49:07storica
00:49:08sia per le loro
00:49:10capacità innanzitutto
00:49:11e per la loro
00:49:12tenacia
00:49:13perché poi
00:49:14insomma
00:49:14in quei momenti
00:49:15in alcuni momenti
00:49:17io immagino
00:49:17sarebbe stato
00:49:18anche più facile
00:49:19mollare
00:49:20ma anche
00:49:22perché erano
00:49:23sostenute
00:49:23da un movimento
00:49:24ascendente
00:49:25della cultura
00:49:26dei diritti
00:49:27e questo
00:49:29movimento
00:49:29ascendente
00:49:30della cultura
00:49:31dei diritti
00:49:32e della cultura
00:49:33in generale
00:49:33perché non c'è
00:49:34cultura dei diritti
00:49:35senza
00:49:35un movimento
00:49:37culturale
00:49:37in ascesa
00:49:38secondo me
00:49:40bisogna ricrearlo
00:49:41perché noi
00:49:41siamo
00:49:42in un
00:49:43in un in un
00:49:43in un inverno
00:49:44culturale
00:49:45oltre che
00:49:46politico
00:49:46che
00:49:48rischia di farci
00:49:51perdere
00:49:51di vista
00:49:52anche
00:49:53le conquiste
00:49:54che noi
00:49:55riteniamo
00:49:56assolutamente
00:49:57ormai
00:49:58certe
00:49:59definite
00:49:59e eterne
00:50:01non è così
00:50:02cioè
00:50:04questa è
00:50:05il
00:50:05una delle cose
00:50:07che io traggo
00:50:08dalla lettura
00:50:08di questo libro
00:50:09che francamente
00:50:10devo dire
00:50:11veramente
00:50:12ringrazio
00:50:13proprio Patrizia
00:50:14che ha avuto
00:50:15l'idea
00:50:16di dargli
00:50:17questa architettura
00:50:19e poi a parte
00:50:20appunto
00:50:21oltre le cinque
00:50:22insomma
00:50:22io mi diverto
00:50:22sempre a lei
00:50:23mi diverto
00:50:24sempre in quel senso
00:50:25non mi faccio
00:50:26le grasse risate
00:50:27però insomma
00:50:27devo dire
00:50:29che ne traggo
00:50:30giovamento
00:50:31nello spirito
00:50:32ecco
00:50:33sia il testo
00:50:35di Emanuela
00:50:36Scarpellini
00:50:37che mi fa
00:50:37mi coglie
00:50:38sempre di sorpresa
00:50:40devo dire
00:50:40quando scrive
00:50:41dai consumi
00:50:42alla moda
00:50:43eccetera
00:50:44è un punto
00:50:45proprio fermo
00:50:46per me
00:50:47so già
00:50:48che leggerò
00:50:49qualcosa
00:50:50che mi sorprenderà
00:50:51e anche
00:50:52di Maria Tolomelli
00:50:54ecco
00:50:55io credo
00:50:55che comunque
00:50:56sia iniziata
00:50:57sia iniziata
00:50:58diciamo
00:50:59da poco tempo
00:51:01da un paio
00:51:02d'anni
00:51:02una
00:51:04nuova
00:51:05storiografia
00:51:06che anche
00:51:06a uno come me
00:51:07che era
00:51:08fino a qualche
00:51:09tempo fa
00:51:09abbastanza distante
00:51:12dalle letture
00:51:12di storia
00:51:13di genere
00:51:14poi
00:51:14tra te
00:51:16Vinzia
00:51:17Fiorino
00:51:17e Lilio
00:51:19Sazzara
00:51:19ma avete
00:51:20ormai
00:51:21diciamo
00:51:22trascinato
00:51:24dentro
00:51:24questa cosa
00:51:25e devo dire
00:51:26che
00:51:26più leggo
00:51:28più
00:51:29mi diverto
00:51:30quindi
00:51:31però appunto
00:51:33la cosa importante
00:51:34da sottolineare
00:51:35è che
00:51:36anche la
00:51:38storiografia
00:51:39ha compiuto
00:51:39un passo
00:51:40avanti
00:51:40nel senso
00:51:41che
00:51:42appunto
00:51:43si guardano
00:51:44si guardano
00:51:44si guarda
00:51:44temi
00:51:45rilevanti
00:51:46come la
00:51:47cittadinanza
00:51:48le istituzioni
00:51:49e il protagonismo
00:51:51cioè
00:51:51le protagoniste
00:51:52le biografie
00:51:54e si tratta
00:51:56diciamo
00:51:57di un passo
00:51:57importante
00:51:58io mi aspetto
00:51:59che tra qualche
00:52:00anno
00:52:00diciamo
00:52:00ci sia
00:52:01un ulteriore
00:52:02passaggio
00:52:03in cui
00:52:03la storia
00:52:04di genere
00:52:05sia sempre più
00:52:06fusa
00:52:06con la storia
00:52:07generale
00:52:08con il contesto
00:52:09generale
00:52:10dagli anni
00:52:10settanta
00:52:11in poi
00:52:12questo
00:52:12secondo me
00:52:14diciamo
00:52:15è il progresso
00:52:16che ci consente
00:52:17di inserirla
00:52:18sempre più
00:52:19nel contesto
00:52:20generale
00:52:20prima è difficile
00:52:21prima effettivamente
00:52:22bisogna studiarla
00:52:24forse ancora
00:52:25a parte
00:52:25però credo
00:52:26che questo sia
00:52:27uno dei
00:52:28dei prodotti
00:52:30più felici
00:52:31di questa nuova
00:52:31storiografia
00:52:32grazie
00:52:33io
00:52:38modererei
00:52:39il divertimento
00:52:41rispetto
00:52:41alla storia
00:52:42delle donne
00:52:42che è una storia
00:52:43che ha anche
00:52:43tratti drammatici
00:52:45e vengono fuori
00:52:46anche
00:52:46da questi
00:52:48io vorrei
00:52:49chiedere
00:52:50alla professoressa
00:52:51Gabriele
00:52:51intanto
00:52:52perché è stata
00:52:53studiata poco
00:52:54la presenza
00:52:54delle donne
00:52:55dentro le istituzioni
00:52:56parlamentari
00:52:57grazie
00:52:58intanto
00:52:59buon pomeriggio
00:53:01a tutti
00:53:02a tutti
00:53:02vi ringrazio
00:53:03per essere
00:53:04qui
00:53:04e un ringraziamento
00:53:05particolare
00:53:06va ai
00:53:07relatori
00:53:08e all'onore
00:53:09golefonaro
00:53:10che si è fatto
00:53:11promotore
00:53:11di questo incontro
00:53:12e alla moderatrice
00:53:14appunto
00:53:15simonetta
00:53:16fiori
00:53:16allora
00:53:16perché
00:53:17le ragioni
00:53:18sono moltissime
00:53:19io sarò
00:53:20molto
00:53:21schematica
00:53:22abusando
00:53:22della vostra
00:53:23gentilezza
00:53:24e della vostra
00:53:24comprensione
00:53:25in primo luogo
00:53:26dobbiamo
00:53:27così
00:53:28collocare
00:53:29la nascita
00:53:30della storia
00:53:31delle donne
00:53:32in un contesto
00:53:33il contesto
00:53:33è quello
00:53:34degli anni
00:53:34settanta
00:53:35è quello
00:53:35dei movimenti
00:53:36movimenti
00:53:37delle donne
00:53:38che come dire
00:53:39sono in conflitto
00:53:41rispetto alle istituzioni
00:53:42viste come espressione
00:53:43del patriarcato
00:53:45teniamo anche presente
00:53:46che c'è una rottura
00:53:47generazionale
00:53:48tra i nuovi movimenti
00:53:49femministi
00:53:50e le donne
00:53:51che erano
00:53:52nell'associazione
00:53:53femminili
00:53:55e anche
00:53:56nelle istituzioni
00:53:58in quegli anni
00:53:59quindi
00:54:00questo è il primo dato
00:54:01il secondo
00:54:02è che sono
00:54:02di fatto
00:54:03una minoranza
00:54:04allora
00:54:05quando è che
00:54:06comincia
00:54:06a cambiare
00:54:07no?
00:54:08non faccio
00:54:09riferimento
00:54:10al voto
00:54:11anche se
00:54:12ho ricevuto
00:54:12molte sollecitazioni
00:54:14il tema
00:54:14del suffragio
00:54:16il primo voto
00:54:17delle italiane
00:54:18sono stati
00:54:19al centro
00:54:21sono ancora
00:54:21al centro
00:54:22di molti miei interessi
00:54:23ma voglio
00:54:23subito
00:54:24venire
00:54:25al volume
00:54:26allora
00:54:27quando è che
00:54:27inizia a cambiare
00:54:28cambia proprio
00:54:29negli anni 70
00:54:30e cambia
00:54:31in virtù
00:54:32di quella
00:54:32spinta
00:54:33che viene
00:54:34dai movimenti
00:54:35non solo
00:54:36delle donne
00:54:36ma anche
00:54:37soprattutto
00:54:37delle donne
00:54:38come Marco
00:54:39De Nicolò
00:54:39sottolineava
00:54:41cambia
00:54:42perché
00:54:43c'è un movimento
00:54:44che non riguarda
00:54:45soltanto l'Italia
00:54:46ma ha una dimensione
00:54:47trasnazionale
00:54:48ricordiamoci
00:54:49che dal 75
00:54:50al 95
00:54:51abbiamo le tre
00:54:52conferenze
00:54:53le tre grandi
00:54:53conferenze
00:54:54internazionali
00:54:55appunto
00:54:56che sono
00:54:57Nairobi
00:54:58Pechino
00:54:59scusate
00:55:00città del Messico
00:55:01Nairobi
00:55:01e Pechino
00:55:02e qui
00:55:02il tema
00:55:03della rappresentanza
00:55:05di genere
00:55:05cioè il problema
00:55:06di un divario
00:55:07di una disparità
00:55:08di genere
00:55:10nella rappresentanza
00:55:11è tematizzato
00:55:13insieme
00:55:14all'altra questione
00:55:15che è quella
00:55:15della segregazione
00:55:16verticale
00:55:17perché appunto
00:55:19nel 1951
00:55:20noi
00:55:21abbiamo
00:55:22il presidente
00:55:23De Gasperi
00:55:24che conferisce
00:55:25a nomina
00:55:27sottosegretario
00:55:28del di Castero
00:55:30o dell'economia
00:55:31e del commercio
00:55:32Angela
00:55:33Ambiagui
00:55:34di Cingolani
00:55:35siamo nel 1951
00:55:36dobbiamo aspettare
00:55:37molti anni
00:55:39prima di vedere
00:55:40donne
00:55:40che hanno
00:55:41un ruolo
00:55:41istituzionale
00:55:42rilevante
00:55:43e questo
00:55:44avviene
00:55:45per questo
00:55:47parlo
00:55:47di una
00:55:47anche
00:55:48segregazione
00:55:49verticale
00:55:50di una
00:55:51scarsa
00:55:52presenza
00:55:52delle donne
00:55:53in quelli
00:55:54che sono
00:55:54ruoli
00:55:55apicali
00:55:56negli anni
00:55:5770
00:55:57il mutamento
00:55:59è visibile
00:56:01e intanto
00:56:02c'è un aumento
00:56:03diremmo
00:56:04anche se molto
00:56:05contenuto
00:56:05delle elette
00:56:06e poi
00:56:07nel 76
00:56:08qui è stato
00:56:09più volte
00:56:10eccitato
00:56:11Tinanselmi
00:56:12al Ministero
00:56:13del Lavoro
00:56:14poi la Sanità
00:56:14nel 79
00:56:15Laiotti
00:56:17nel 72
00:56:18anche
00:56:19merita
00:56:21ricordare
00:56:22che
00:56:22Tuglia
00:56:23Romagnoli
00:56:23Caghettoni
00:56:24sarà
00:56:24Vicepresidente
00:56:25del Senato
00:56:26quindi
00:56:27questo è un passaggio
00:56:28importante
00:56:29allora
00:56:29il volume
00:56:30come bene
00:56:31ha illustrato
00:56:33Maurizio Ridolfi
00:56:34è parte
00:56:36di un progetto
00:56:37questo progetto
00:56:38la collana
00:56:38guarda soprattutto
00:56:39agli anni
00:56:4070-90
00:56:41ma nel caso
00:56:42specifico
00:56:42è che gli anni
00:56:4370
00:56:44producono
00:56:44il grande
00:56:45mutamento
00:56:45l'altro
00:56:46mutamento
00:56:46che certo
00:56:48è epocale
00:56:50sono gli anni
00:56:5090
00:56:51sul quadro
00:56:52internazionale
00:56:53anche della politica
00:56:54interna
00:56:55cambiano completamente
00:56:56il quadro
00:56:57e cambia anche
00:56:57per quanto riguarda
00:56:58le donne
00:56:59perché noi abbiamo
00:56:59una giovanissima
00:57:00Irene Privetti
00:57:01che è appunto
00:57:02presidente
00:57:03nel 94
00:57:05e una serie
00:57:07e anche poi
00:57:08successivamente
00:57:09prima la Polibortone
00:57:10sempre in quegli anni
00:57:11ministra
00:57:12ma cambia
00:57:13il rapporto
00:57:15di queste donne
00:57:16ad esempio
00:57:16con la politica
00:57:17un dato
00:57:18secondo me
00:57:19rilevante
00:57:19e che meriterebbe
00:57:20di essere approfondito
00:57:21e qui veniamo
00:57:22anche un po'
00:57:24alle domande
00:57:24che mi sono posta
00:57:27come curatrice
00:57:28ho condiviso
00:57:29con autrici
00:57:30e autori
00:57:30e col direttore
00:57:32della collana
00:57:33questo ci tengo
00:57:34molto a sottolinearlo
00:57:35c'è stato
00:57:36un dialogo
00:57:37sia con Maurizio
00:57:38sia con
00:57:39le autrici
00:57:40e gli autori
00:57:41abbiamo sempre avuto
00:57:43nel corso
00:57:44della stesura
00:57:45dei saggi
00:57:46delle ricerche
00:57:47uno scambio
00:57:48e questo secondo me
00:57:49è molto importante
00:57:50avere un lavoro
00:57:51di squadra
00:57:51dietro un volume
00:57:54dietro quello
00:57:54che poi è il prodotto
00:57:56allora
00:57:56dicevo
00:57:57la
00:57:58cambia il rapporto
00:58:00perché
00:58:00nel caso specifico
00:58:02di queste donne
00:58:03molto diverse
00:58:05tra loro
00:58:06è stato qui
00:58:07sottolineato
00:58:08ecco
00:58:09di fatto però
00:58:10c'è un dato
00:58:12che le accomuna
00:58:13è un rapporto
00:58:13strettissimo
00:58:14con l'elettorato
00:58:15è un rapporto
00:58:16strettissimo
00:58:16con le altre donne
00:58:18gli anni
00:58:1970
00:58:20sono gli anni
00:58:21drammatici
00:58:22che tutti conosciamo
00:58:23spesso dimentichiamo
00:58:24che sono anni
00:58:25di grande
00:58:26progettualità politica
00:58:28anni di grandissime
00:58:29importanti riforme
00:58:31che vanno a toccare
00:58:32e i rapporti
00:58:33come è stato detto
00:58:34tra le generazioni
00:58:35e anche proprio
00:58:36la vita
00:58:37delle donne
00:58:38io parlo
00:58:40di un riformismo
00:58:41mi piace così
00:58:43definirlo
00:58:43delle donne
00:58:45dalle donne
00:58:46ma non soltanto
00:58:47per le donne
00:58:48perché
00:58:48le donne
00:58:50protagoniste
00:58:51nelle istituzioni
00:58:52della Repubblica
00:58:53negli anni 70
00:58:54sono stati capaci
00:58:55di farsi promotrici
00:58:56di una serie
00:58:57di riforme
00:58:58che hanno
00:58:59prodotto
00:59:01a mio parere
00:59:03ma credo
00:59:03che questo sia
00:59:05abbastanza condiviso
00:59:06un progresso
00:59:08della democrazia
00:59:09hanno allargato
00:59:10quello che è
00:59:11il campo semantico
00:59:12diremmo
00:59:12proprio della cittadinanza
00:59:14della cittadinanza
00:59:15democratica
00:59:16inserendo
00:59:17aggiungendo
00:59:17altri diritti
00:59:18che sono diritti
00:59:19sociali
00:59:20che sono diritti
00:59:21anche civili
00:59:22individuali
00:59:23e questo
00:59:24mi sembra
00:59:25un dato
00:59:26appunto
00:59:27rilevante
00:59:28quindi
00:59:28l'idea
00:59:30certo
00:59:30non è questo volume
00:59:31che può
00:59:32come dire
00:59:33colmare un vuoto
00:59:34come però
00:59:35è stato sottolineato
00:59:36negli interventi
00:59:37che mi hanno preceduto
00:59:38almeno dalla metà
00:59:40degli anni 90
00:59:41grazie
00:59:43questo va detto
00:59:43anche all'impulso
00:59:45del cinquantesimo
00:59:46anniversario
00:59:47del voto
00:59:48alle donne
00:59:49sono maturate
00:59:51una serie
00:59:52di ricerche
00:59:53e sul suffragio
00:59:54femminile
00:59:55e la rappresentanza
00:59:57e anche
00:59:58molte ricerche
00:59:59hanno guardato
01:00:00al dato
01:00:01locale
01:00:02cioè alle donne
01:00:02presenti
01:00:03nelle amministrazioni
01:00:05e questo
01:00:06anche
01:00:06è un filone
01:00:07ormai
01:00:07che si è sviluppato
01:00:09e mi sembra
01:00:09che di recente
01:00:10ci sia
01:00:11indubbiamente
01:00:12un maggiore interesse
01:00:14a me pare
01:00:15che stiamo tornando
01:00:16ci stiamo ponendo
01:00:18nuove domande
01:00:19ma stiamo un po'
01:00:20tornando
01:00:20ad un'attenzione
01:00:23della storiografia
01:00:24alla dimensione politica
01:00:25la storia delle donne
01:00:27in Italia
01:00:27nasce
01:00:28o meglio
01:00:30è visibile
01:00:31proprio nel campo
01:00:33della storia politica
01:00:34a partire dagli anni 60
01:00:36con le ricerche
01:00:37e gli studi
01:00:39di grandissimo rilievo
01:00:40di Franca Pieroni
01:00:41Bortolotti
01:00:41ancora negli anni 70
01:00:43poi ci spostiamo
01:00:45di più
01:00:45sulla dimensione sociale
01:00:46c'è un ritorno
01:00:48alla politica
01:00:49in qualche maniera
01:00:50professoressa Gabrielli
01:00:53abbiamo detto
01:00:53c'è un filo comune
01:00:55tra queste donne
01:00:56diversissime
01:00:57per estrazione sociale
01:00:59per cultura politica
01:01:01per formazione culturale
01:01:03qual è questo filo comune
01:01:06che indicazioni
01:01:07ci può dare
01:01:08sulla leadership
01:01:10femminile
01:01:10perché questo
01:01:11un libro
01:01:12ha un valore
01:01:12anche non soltanto
01:01:13per la ricerca
01:01:14ma anche un valore civile
01:01:15perché a proposito
01:01:17di quello che diceva
01:01:18prima il professor
01:01:19Di Nicolò
01:01:19c'è un momento
01:01:20di regressione
01:01:22culturale
01:01:22questo paese
01:01:23sta attraversando
01:01:25insieme al resto
01:01:26del mondo
01:01:26un momento
01:01:27di regressione
01:01:27politica
01:01:28e culturale
01:01:29in fondo
01:01:30un modello
01:01:31arriva anche
01:01:32da queste donne
01:01:33che è un modello
01:01:34che può essere
01:01:35un riferimento
01:01:36oggi
01:01:36rispetto a questa regressione
01:01:38Allora
01:01:39la domanda
01:01:41una delle domande
01:01:42che attraversa
01:01:45il volume
01:01:45queste donne
01:01:47hanno
01:01:49diciamo
01:01:50caratterizzato
01:01:51in qualche modo
01:01:52la loro presenza
01:01:53nelle istituzioni
01:01:54qual è stata
01:01:55la loro cifra
01:01:56pur nel rispetto
01:01:57delle singole
01:01:59individualità
01:01:59e identità
01:02:00quello che a mio avviso
01:02:03emerge
01:02:03è proprio
01:02:04questo rapporto
01:02:06con le istituzioni
01:02:06inteso
01:02:07intanto
01:02:08con un grande senso
01:02:10di responsabilità
01:02:11hanno agito
01:02:11con un grande senso
01:02:12di responsabilità
01:02:13e questa responsabilità
01:02:14viene da
01:02:15una
01:02:16peculiare
01:02:17consapevolezza
01:02:19e cioè
01:02:19le istituzioni
01:02:21hanno senso
01:02:22e valore
01:02:23se sono
01:02:24legate
01:02:25a quella
01:02:25che è
01:02:26la società
01:02:27se c'è
01:02:28un rapporto
01:02:28tra istituzioni
01:02:30quindi
01:02:30eletti
01:02:31ed eletti
01:02:31e cittadini
01:02:33e cittadine
01:02:33questo è il primo dato
01:02:35quindi
01:02:36avvicinare
01:02:37il più possibile
01:02:38le istituzioni
01:02:39alla dimensione
01:02:40anche sociale
01:02:41la vicepresidente
01:02:42Tascani
01:02:43faceva riferimento
01:02:44all'apertura
01:02:45appunto
01:02:46di questo luogo
01:02:47ai cittadini
01:02:48e alle cittadine
01:02:48voluta
01:02:49da Nel Dejotti
01:02:50è un segnale
01:02:51importante
01:02:52lei ha fatto riferimento
01:02:53ha usato il termine
01:02:54ponte
01:02:55cioè
01:02:55fare un po'
01:02:56da ponte
01:02:57questo
01:02:58probabilmente
01:03:00negli anni
01:03:01settanta
01:03:02sono state
01:03:02no probabilmente
01:03:03penso
01:03:04certamente
01:03:05sono state
01:03:05sollecitate
01:03:06anche
01:03:07dal grande
01:03:08fermento
01:03:09presente
01:03:10nella società
01:03:11e quindi
01:03:11il fatto
01:03:12di dover
01:03:12in qualche maniera
01:03:13accogliere
01:03:14cosa dalla società
01:03:15veniva
01:03:16i bisogni
01:03:16e le domande
01:03:17credo che
01:03:18questo tema
01:03:19della responsabilità
01:03:20del rapporto
01:03:21tra istituzioni
01:03:23cittadine
01:03:23e cittadini
01:03:24sia
01:03:25un dato
01:03:25fondamentale
01:03:26e
01:03:27questo si connette
01:03:29per certi versi
01:03:30e parte
01:03:31di un discorso
01:03:32forse più generale
01:03:33l'idea
01:03:34della politica
01:03:35come cura
01:03:36questo
01:03:37e relazione
01:03:38questo emerge
01:03:40e un po'
01:03:41in tutte
01:03:41le biografie
01:03:43e Paolo Soddu
01:03:44nella biografia
01:03:45di
01:03:45Agnelli
01:03:47appunto
01:03:47di Susanna Agnelli
01:03:49lo sottolinea
01:03:50ma è un dato
01:03:51un po' comune
01:03:51il rapporto
01:03:52con l'elettorato
01:03:53il nucleo
01:03:55di documenti
01:03:56che Alba Lazzaretto
01:03:57ha appunto
01:03:58trovato
01:03:59e ha studiato
01:04:00ha trovato
01:04:01un fondo
01:04:01presso
01:04:03la fondazione
01:04:04Sturzo
01:04:05di queste lettere
01:04:06che
01:04:07cittadini
01:04:08e cittadini
01:04:09inviano
01:04:09appunto
01:04:10a Tinanzegni
01:04:11quando nel 92
01:04:12come sappiamo
01:04:13ecco
01:04:14non sarà eletta
01:04:15ci dimostrano
01:04:17anche la popolarità
01:04:18di questa figura
01:04:19e come
01:04:20sapesse
01:04:21in qualche maniera
01:04:22rivolgersi
01:04:24all'elettorato
01:04:25il rapporto
01:04:27di Adele
01:04:28Faccio
01:04:29ha ricostruito
01:04:30la biografia
01:04:31che Lucia
01:04:31Bonfreschi
01:04:32qui presente
01:04:33ringrazio
01:04:33ha ricostruito
01:04:35ci mostra
01:04:35questo rapporto
01:04:36diretto
01:04:38con il movimento
01:04:39delle donne
01:04:40nasce come donna
01:04:41nei movimenti
01:04:43e poi
01:04:43in qualche modo
01:04:44però
01:04:45anche la capacità
01:04:46anche lei
01:04:46di fare
01:04:47un po'
01:04:47da ponte
01:04:49quindi questo
01:04:49mi sembra
01:04:50un dato
01:04:50noi abbiamo
01:04:51pochissimi minuti
01:04:52ma sono sicura
01:04:52che riuscirà a rispondere
01:04:53rapidissimamente
01:04:54l'ultimo saggio
01:04:55è dedicato alle memorie
01:04:56è molto bello
01:04:57anche questo saggio
01:04:58perché
01:04:59in che modo
01:05:00si raccontava
01:05:01che cosa ci rivelano
01:05:02queste memorie
01:05:03autobiografiche
01:05:04è il saggio
01:05:05è il saggio di Giulia Cioci
01:05:07che lavora proprio
01:05:07sulle memorie
01:05:08è un genere
01:05:10privilegiato
01:05:11dalle donne
01:05:12e molte
01:05:13parlamentari
01:05:14molte donne
01:05:14delle istituzioni
01:05:15hanno scritto
01:05:16cosa scrivono
01:05:17ovviamente
01:05:17cambiano
01:05:19anche
01:05:20queste memorie
01:05:21il modo di narrarsi
01:05:22i temi privilegiati
01:05:23cambiano nel tempo
01:05:25tuttavia
01:05:26un dato emerge
01:05:27la consapevolezza
01:05:29del ruolo
01:05:30questo mi sembra
01:05:32anche rilevante
01:05:33e il rapporto
01:05:35tra la dimensione privata
01:05:37e la dimensione pubblica
01:05:38cioè la difficoltà
01:05:39per le donne
01:05:41impegnate
01:05:42nelle istituzioni
01:05:43di conciliare
01:05:44questo ruolo pubblico
01:05:46con anche
01:05:47quella che è
01:05:47la dimensione più
01:05:48delle relazioni affettive
01:05:50o familiari
01:05:51questo è un dato
01:05:52che emerge
01:05:53e che ci induce
01:05:54a riflettere
01:05:55su come le istituzioni
01:05:58siano state pensate
01:05:59e anche a lungo
01:06:00governate
01:06:00maschile
01:06:01e quindi per le donne
01:06:03poi è difficile
01:06:04in qualche maniera
01:06:05esprimersi
01:06:06c'è un altro saggio
01:06:07però che parla
01:06:08di memoria
01:06:08insieme a quello
01:06:09di Giulia Cioci
01:06:10ed è quello
01:06:11che è stato
01:06:12anche citato
01:06:15di Graziella
01:06:16Gaballo
01:06:17secondo me
01:06:18è un contributo
01:06:19molto importante
01:06:20che si basa
01:06:21sul lavoro
01:06:21di ricerca
01:06:22capillare
01:06:23perché
01:06:24ci
01:06:25insomma
01:06:26ci dà un po'
01:06:27la misura
01:06:27di quella che è
01:06:28nella memoria pubblica
01:06:29rispetto a queste donne
01:06:31come queste donne
01:06:32sono entrate
01:06:33nella memoria pubblica
01:06:34e noi riusciamo
01:06:36a capirlo
01:06:37attraverso
01:06:37un'indagine
01:06:38che riguarda
01:06:39non solo
01:06:39la bibliografia
01:06:40ma anche
01:06:41ad esempio
01:06:41l'onomastica
01:06:43o programmi tv
01:06:44serie televisive
01:06:46appunto
01:06:46come
01:06:47sono riuscite
01:06:51ad affermarsi
01:06:52anche questo
01:06:53con molto ritardo
01:06:54benissimo
01:06:55allora io ringrazio
01:06:56Federico Fornaro
01:06:58Marco De Nicolò
01:06:58Maurizio Ridolfi
01:06:59e Patrizia Gabrielli
01:07:01e voi
01:07:01che ci avete seguito
01:07:02e la camera dei deputati
01:07:03che ci ospita
01:07:04grazie
01:07:05grazie
01:07:11grazie
01:07:15grazie
01:07:17grazie
01:07:21grazie
01:07:23grazie
01:07:25grazie
01:07:25grazie

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