https://www.pupia.tv - Roma - Sicurezza sul lavoro: modello virtuoso che parte dai cantieri - Conferenza stampa di Chiara Gribaudo (12.06.25)
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00:00Buongiorno a tutti, buongiorno alle persone che sono qui oggi e alle persone che invece
00:09ci seguono sulla TV della Camera. Io sono Alfredo Martini, sono il segretario generale
00:15di AIS. Oggi presentiamo in questo importante contesto istituzionale il Position Paper 9
00:25di AIS, l'Associazione Italiana per la Sostenibilità delle Infrastrutture, dedicata al tema della
00:33sicurezza nei cantieri. Diciamo che è un Position Paper, come poi lo illustreranno le persone
00:42che sono accanto a me, uno strumento nuovo, importante, metodologico e con delle proposte
00:48concrete per migliorare la consapevolezza del rischio infortunistico e anche garantire
00:59un più basso, un ridotto, diciamo ridurre il rischio nei cantieri. Questo evento è stato
01:08promosso e organizzato da noi insieme all'Onorevole Chiara Gribaudo, che è la Presidente della Commissione
01:15sulle infortuni sul lavoro, al quale do la parola e la ringrazio per aver ragionato con
01:24noi su questo tema, ma soprattutto di aver sposato il nostro progetto. Grazie. Onorevole,
01:31a lei la parola. L'Onorevole oggi purtroppo non è qui, perché ha avuto un contrattempo
01:36e quindi farà il suo intervento da remoto. Sì, ecco, vedo che si sta collegando. Buongiorno.
01:47Buongiorno a tutti e tutte, scusate purtroppo per l'imprevisto che non mi vede in presenza,
01:55ma ci tenevo comunque ovviamente a partecipare per ringraziarvi. Intanto per ringraziare AIS,
02:02per ringraziare il Presidente, il Segretario Generale e tutti coloro che lavorano con questo
02:07spirito e con questo approccio che, diciamo, non solo da Presidente della Commissione, ma
02:12comunque in questo contesto mi sembra utile valorizzare. È importante che anche alla Camera
02:21oggi, pur non essendo una giornata di lavori, e io naturalmente ho condiviso già con alcuni
02:26colleghi e, lo dico subito, mi piacerebbe molto anche portare la vostra testimonianza
02:32sia all'interno della Commissione che agli Stati Generali sulla salute e sicurezza. Vedete,
02:39abbiamo restituito questa Commissione, mancava dalla quinta legislatura, siamo alla diciannovesima.
02:45Come sapete bene, invece, il tema del cambiamento, diciamo così, della salute e sicurezza sui luoghi
02:52di lavoro in generale nel mondo del lavoro, è un tema sempre attuale e drammaticamente
02:57i dati che abbiamo a disposizione, come sappiamo, sia sugli incidenti anche mortali, sia sull'incidenza
03:03delle malattie professionali che cambiano, come è cambiato il mercato del lavoro e come
03:08cambia il modello economico, beh, a maggior ragione credo che serva istituire delle commissioni
03:13che possano, un po' come fate voi, approfondire e suggerire al legislatore, alle parti, o dare
03:20alle parti uno spazio in cui condividere buone pratiche. In questo senso, devo dire, ho molto
03:26apprezzato il paper che oggi illustrate. Io credo che sia molto importante tenere insieme
03:32il concetto anche di sicurezza partecipata, mai come in questo tempo, in cui parliamo giustamente
03:39di quanto sia importante la cultura della sicurezza, ma sappiamo anche come si fa fatica
03:44a incidere sull'efficacia della sicurezza, vorrei dire non solo tra i lavoratori, ma
03:51soprattutto anche nella sensibilità più diffusa, è fondamentale invece costruire questo senso
03:59di partecipazione ai processi e quindi io credo che questo sia l'approccio giusto, virtuoso
04:05da seguire in questo periodo storico, anche perché banalmente, diciamo, se i percorsi
04:13sono più partecipati, c'è maggiore condivisione, c'è anche più efficacia nei risultati. Questo
04:19l'abbiamo visto, purtroppo noi vediamo gli effetti negativi, come commissione abbiamo realizzato
04:26dopo gli incidenti di Brandizzo, l'incidente ferroviario di Brandizzo, una relazione in cui
04:32per l'appunto metteva insieme come fosse necessario costruire una modalità di attenzione
04:40alla sicurezza e mi permetto di dire che il tema è molto collegato però anche alla catena
04:46degli appalti e dei subappalti. Laddove cioè si annida magari una precarizzazione eccessiva
04:52del lavoro, un sfilacciamento anche del percorso, a maggior ragione è necessario provare a costruire
05:00nuovi strumenti di partecipazione per essere più consapevoli rispetto a questi temi, da
05:05un lato. Dall'altro lato proprio perché ci siamo occupati, uso diciamo il caso Brandizzo
05:10perché l'emblema è c'è una relazione a disposizione di tutto, scusate in sottofondo
05:14sentirete mia consiglia però a proposito di cancellazione vita e lavoro mi scuso e dicevo
05:23in questo ambito dei cantieri e quindi a maggior ragione il tema dei cantieri edili e della
05:31declinazione oggi di un controllo e di un lavoro a favore della sicurezza utilizzando
05:37l'intelligenza, non solo diciamo l'intelligenza artificiale ma più in generale l'utilizzo delle
05:43tecnologie è essenziale. Proprio ieri alla Camera abbiamo fatto anche un convegno come commissione
05:50un po' come oggi dedicato all'approfondimento di come recepire le normative europee rispetto
05:56alle IAT e di farlo in maniera efficace. Io credo sia molto importante questo confronto
06:02con voi perché le soluzioni legate alla digitalizzazione possono effettivamente venire molto incontro alla
06:09protezione dei lavoratori e delle lavoratrici e favorire dunque un lavoro di qualità. Quindi
06:15per noi la sicurezza sul lavoro è un obiettivo centrale e un abilitatore anche della sostenibilità
06:23sociale. Quindi questo cambio di paradigma che in qualche modo voi volete portare avanti e che
06:29state portando avanti lo considero davvero l'elemento di vera novità. Noi abbiamo bisogno
06:37che si abbia una consapevolezza di come la sicurezza non può essere concepita come un onere
06:43burocratico, un pezzo di carta giusto, fatto bene, ma abbiamo la necessità di far capire alle
06:50persone tutte, ripeto, dal datore di lavoro al lavoratore dell'ultimo pezzo del subappalto
06:56che è fondamentale avere una coscienza collettiva sulla sicurezza. Quindi grazie per il lavoro
07:02che diciamo che state facendo, ringrazio il presidente Orsenico e ringrazio voi. Spero che
07:09potremmo fare un pezzo di cammino insieme. Noi appunto ci occupiamo ora di indagare su
07:14alcuni casi, quelli più emblematici, quelli più drammatici, dove ci sono state delle morti
07:20plurime, da cui poter fornire effettivamente degli spunti, ripeto, non solo al legislatore
07:26ma anche alle parti sociali. Questo perché? Perché noi riteniamo sia opportuno, dopo
07:33il cordoglio e dopo che ci sono accesi i fari su questi elementi più complicati, che sia
07:39importante arrivare noi come Commissione, approfondire e poi andare avanti. Proprio ieri
07:44in aula abbiamo risposto, sono intervenuta anch'io nei confronti della Ministra Calderone,
07:50credo che sia fondamentale partire dal lavoro che state facendo proprio sui cantieri, penso,
07:54delle Olimpiadi per costruire una vex practice in giro per l'Italia e magari costruire insieme
08:01una norma che possa arrivare a fine legislatura e magari consentirci di fare un salto in avanti
08:09rispetto ai temi della sostenibilità economica, della sostenibilità legati a un cambio di paradigma
08:16socio-economico che mai come oggi è particolarmente essenziale. Quindi, insomma, non in presenza oggi
08:23ma sicuramente vicini e con la volontà di costruire un percorso insieme. Vi ringrazio e vi seguo
08:30insomma da qui. Grazie, buon lavoro. Grazie, grazie onorevole, grazie Presidente. Do subito
08:40la parola al Presidente Orsenigo per due, diciamo, una piccola introduzione che spiega come siamo
08:47arrivati all'interno della strategia di ICE ad avviare un gruppo di lavoro su questo tema e per
08:53poi invece entrare nel merito dei contenuti e delle proposte del position paper.
09:05Buongiorno, onorevole, grazie per l'ospitalità. Mi fa piacere anche sentire le sue parole perché
09:13veramente c'è condivisione nell'obiettivo e questo è quello che conta al di là poi di chi fa.
09:20L'importante è riuscire a mettere sul tavolo qualche cosa che ci permetta di ragionare e di andare avanti.
09:28Noi abbiamo voluto fare questo position paper perché la sostenibilità sociale oggi è un elemento
09:36importante. La sicurezza sul lavoro, l'ha detto lei, i dati, insomma, sono, diciamo, confermano ancora
09:45al trend del 2024. Purtroppo quindi non abbiamo dei miglioramenti e quindi noi abbiamo dei soci che
09:53sono particolarmente sensibili a questi temi. Oggi alcuni sono qua con noi e quindi ci è sembrato
10:00giusto raccontare queste best practice per far capire che effettivamente non è che stiamo parlando
10:07di cose irrealizzabili ma di cose che tutti possono fare avendo la cultura giusta. Oggi noi abbiamo una
10:14cultura della sicurezza che è più passiva. Cioè noi dobbiamo, immaginiamo che il lavoratore
10:21non debba farsi male a prescindere. Quindi non so, se abbiamo una cella con un robot mettiamo
10:28tutte le barriere perché uno non possa accederci anche volendo. Per esempio in Oriente hanno una
10:34cultura di sicurezza più attiva. In Giappone mettono una riga gialla intorno al robot e dicono
10:39attento che tu in quell'area lì non devi entrare perché c'è pericolo. Ecco noi dobbiamo fare secondo me
10:45un po' un passaggio verso questa sicurezza partecipata. Quindi vuol dire consapevolezza, vuol dire
10:52cultura, vuol dire conoscenza e quindi questi sono elementi che sicuramente dobbiamo mettere sul tavolo.
10:58La sicurezza in cantiere non è che avviene solo in cantiere. La sicurezza va progettata. Credo che poi oggi
11:06i nostri relatori faranno capire bene questo concetto. La sicurezza, l'ha detto anche lei,
11:13conviene. Le aziende non devono vederlo semplicemente come al di là di un dovere sociale, ma porta
11:22anche dei benefici economici e questo è un altro fatto assolutamente rilevante. Lei ha citato
11:28anche la catena di subfornitura. Questo è un elemento cruciale che è anche attenzionato nel nostro
11:33position paper, ma credo che oggi le testimonianze di Telt ci possano raccontare come anche ci
11:42può essere un vero coinvolgimento di tutti gli attori. È una delle best practice raccontate
11:47nel nostro position paper. Ha citato la digitalizzazione. È un elemento fondamentale e cruciale di innovazione
11:56da cui non dobbiamo prescindere, anzi ben venga la tecnologia. Questo però abbiamo visto
12:02comporta anche un rapporto diverso tra datore di lavoro, lavoratore e sindacato, perché
12:11in qualche maniera se dobbiamo utilizzare per esempio l'intelligenza artificiale o algoritmi
12:18di riconoscimento in situazioni di pericolo è chiaro che dobbiamo monitorare il lavoratore.
12:23Questo nella nostra legislazione ha qualche risvolto e di fianco a noi c'è la filea CGL
12:32che credo anche su questa tematica potrà dare qualche spunto di riflessione. Però questi
12:39sono temi che stiamo mettendo sul tavolo e che quindi in qualche maniera credo possano
12:45essere di attenzione del legislatore. Lei sicuramente ci darà una mano in questo per riuscire in qualche
12:52maniera a far capire che anche questi aspetti sono aspetti importanti su cui dobbiamo discutere
12:58e dobbiamo fare dei passi avanti. Quindi io adesso mi limito a queste brevi parole per
13:06non rubare tempo ai relatori. La ringrazio ancora e questo io lo considero l'inizio di un percorso
13:14insieme e quindi mi auguro che poi dopo queste riflessioni possiamo anche fare dei successivi
13:21passi avanti sempre con il suo aiuto. La ringrazio ancora e buona giornata.
13:28Grazie Presidente. Bene al tavolo oltre al Presidente Lorenzo Senigo. Alla mia sinistra c'è
13:35Giuseppe Amaro che è il Presidente di Gai Engineering ed è il coordinatore del gruppo
13:40di lavoro sulla sicurezza diciamo da parte di AIS. Poi invece già richiamati in causa dal
13:50Presidente Orsenigo la segretaria nazionale della filea CGL Paola Senesi e la vice direttrice
13:57di TELT Manuela Rocca. Comincerei a chiedere a Giuseppe Amaro di diciamo inquadrare il position
14:10paper, i contenuti, gli obiettivi e diciamo le proposte in linea di massima che sono contenute
14:19nel position paper. Dico anche che il position paper è scaricabile gratuitamente dal sito
14:26di AIS che appunto è www.infrastrutture-sostenibili.org e quindi chiunque lo può consultare e verificare.
14:38Bene Giuseppe a te la parola per il primo intervento.
14:43Allora grazie di avermi coinvolto in questa avventura, vicenda che per me ha un percorso
14:52molto molto lungo. Stamattina riguardando gli appunti prima di venire qui in questo consesso
14:59ho detto sono 16 anni che ci occupiamo di questa tipologia di attività, di questo modello che vuole
15:10introdurre la partecipazione come strumento cardine nella gestione e valutazione di quelli che sono
15:16che aspetti della sicurezza all'interno del cantiere. Mi fa piacere che grazie ad AIS
15:23e grazie al fatto di avermi coinvolto quale coordinatore di questo gruppo di lavoro molto
15:31variegato di essere riusciti a trasferire le conoscenze, le esperienze di tutti i soggetti
15:41che hanno partecipato, sia studi di progettazione, sia imprese di costruzione, sia soggetti che
15:48per i quali si eseguono le opere, sia che esse pubbliche, sia esse diciamo private per
15:56tentare di far diventare tutte queste pratiche più o meno variegate, più o meno distribuite
16:04sul territorio nazionale o sul territorio internazionale, perché alcuni dei partner
16:10che hanno partecipato ai due gruppi di lavoro che poi alla fine hanno concretizzato il lavoro
16:17così come lo trovate nel documento, hanno avuto esperienze anche non solo in campo nazionale
16:24ma in campo internazionale per non parlare della tematica delle attività frontaliere
16:31di cui ci dobbiamo occupare nel breve nella realizzazione per esempio della linea dell'alta
16:37velocità Torino-Lione. Quindi il fatto di aver messo insieme tutte le nostre esperienze
16:46è che abbiamo fatto anche un piccolo passo avanti rispetto al semplice raccontare le esperienze
16:53perché abbiamo anche provato a utilizzare una delle metodologie, delle prassi di partecipazione
17:03del coinvolgimento dei lavoratori in uno dei cantieri delle Olimpiadi, qui per ricollegarci
17:08anche alle parole che ha detto Nonno Devole quando ha fatto la sua presentazione, dove c'è
17:14sarà anche un impegno di questo tipo nella gestione non solo dei cantieri di realizzazione
17:22dell'Obro ma in questo caso io posso, mi riprometto essendo coinvolto anche in questa fase, nei cantieri
17:30che saranno aperti per la realizzazione dell'overlay che va a inserire all'interno delle infrastrutture
17:38esistenti quelli che saranno gli allestimenti necessari per lo svolgimento delle manifestazioni
17:44Olimpiadi. Da dove siamo partiti? Chiaramente siamo partiti dall'esperienza di tutti e mi ricordo
17:53che forse un anno e mezzo fa in un convegno analogo dove fui invitato raccontai un po' questo
18:00percorso. È un percorso che parte chiaramente dal basso, che vede il lavoratore al centro
18:07che deve essere, che il lavoratore che è al centro deve essere al centro della nostra attenzione
18:13perché se non c'è il lavoratore di qualsiasi grado, tipo, noi non possiamo progettare, non possiamo
18:20realizzare e non possiamo gestire gli edifici, le opere da costruzione e quindi dobbiamo anche garantire
18:30a lui una vita serena sia durante l'attività lavorativa sia durante la vita che lui svolge
18:40all'esterno del cantiere. Infatti una delle pratiche che sono state analizzate sono proprio
18:48quelle di verificare come ci sia una migliore attenzione nell'attuazione delle misure di sicurezza,
18:57della pianificazione, della gestione del rischio, quando questo operatore vive la sua vita complessiva
19:05avendo la certezza che il suo datore di lavoro e tutte le componenti che partecipano a questo percorso
19:16hanno come obiettivo quello di garantire la salute e la sicurezza. Parole diciamo semplici, che sono
19:21ripetitive, ma sono sempre quelle che ci ritroviamo quando leggiamo una normativa o quando leggiamo
19:29un documento che attiene alla sicurezza. Quindi questo aspetto complessivo sociale è il cardine
19:35col quale noi abbiamo sviluppato tutte queste attività e posso dire che tutte le best practices
19:43che abbiamo analizzato partono proprio da questo presupposto. Quindi partono dal presupposto
19:49del coinvolgimento dei lavoratori. Chiaramente questo coinvolgimento ha la necessità di operare
19:59e sgomberare un po' un campo dai vincoli che esistono quando allo stesso tavolo sono presenti
20:05i soggetti che hanno livelli istituzionali diversi. Dobbiamo superare questo fenomeno che
20:16lega i dirigenti, i preposti e i lavoratori secondo una catena rispetto alla quale se il
20:23lavoratore dice qualcosa poi può essere a sua volta preso di mira. Oppure dall'altra parte
20:31le istituzioni prendono di mira delle posizioni che possono essere dell'impresa, possono essere
20:37del coordinatore, possono essere del committente. Sono tavoli diversi ma ci deve essere un tavolo
20:45di cooperazione. Noi abbiamo avuto una bellissima esperienza nei primi anni di attività dove c'era
20:54una cooperazione di tutti i soggetti presenti che operavano nell'ambito della sicurezza, dall'ispettorato
21:00del lavoro, dall'asile. Fermo restando che poi ognuno svolgeva il suo ruolo nel caso
21:06in cui ci fossero degli eventi, un incidente, dei sopolloni all'interno del cantiere. Però
21:11un'attività di coinvolgimento è messa a fattore comune di tutte quelle che sono le pratiche
21:19positive, di tutte quelle che sono le necessità che discendono dall'applicazione normativa
21:26e di tutte quelle che sono le necessità proprie della vita del cantiere sia durante la sua
21:31fase di realizzazione sia durante la sua fase di vita. Teniamo conto che le attività in
21:40cantiere, così chiamiamolo, come aspetto un po' più generale, poi si ripercorrono anche
21:45durante la fase di vita dell'edificio, durante le attività di manutenzione, dove alcune delle
21:51attività possono essere, per esempio, attività che possono presentare pericoli analoghi,
21:56equivalenti a quelle classici che possono essere all'interno di un cantiere. Dico uno
22:01per tutti, l'utilizzo dei lavori in fune per realizzare tipologie particolari di lavorazione,
22:07di manutenzione o per realizzazione di carattere edilizio. È chiaro che, oltre agli aspetti
22:17di partecipazione, quindi la partecipazione alle riunioni di coordinamento, la partecipazione
22:24allo sviluppo dei piani di sicurezza, la partecipazione allo sviluppo di piani operativi di sicurezza
22:29con l'aiuto di figure che possono anche comprendere l'aspetto emozionale e relazionale, tenendo
22:37conto anche della variegata tipologia degli operatori che oggi sono presenti sul nostro territorio
22:43con la necessità del trasferimento anche dal punto di vista linguistico, del concetto
22:49della sicurezza, come ha detto il Presidente. In Giappone basta una linea gialla perché
22:56tutti capiscono che quello che è un limite rispetto al quale non deve essere superato,
23:02rispetto al nostro approccio che è quello di avere sempre una barriera fisica, che poi
23:09a volte è positiva, a volte può essere negativa. Ma qui, chiaramente, oltre all'aspetto
23:15progettuale, ci aiuta molto la tecnologia, le tecnologie che possiamo utilizzare o dall'utilizzo
23:24dei modelli parametrici, che ci consentono di ricostruire tempo per tempo se il progetto
23:30della sicurezza è stato realizzato e pensato in modo tale che sia ripetibile e ricostruibile
23:37durante la fase della progettazione, ricollegando i tempi di realizzazione reali dell'opera,
23:46i tempi di approvvigionamento. Sono strumenti che esistono e che possono essere utilizzati
23:52e che possono essere strumento utile per prevenire situazioni particolari che poi in
23:58cantiere, se non sono state analizzate o previste, ci possono portare a incidenti o quasi incidenti.
24:07A una parentesi, ieri noi abbiamo avuto un quasi incidente in un cantiere importante a Milano
24:15e questo quasi incidente è avvenuto perché non è avvenuto il coordinamento di carattere
24:22tecnico, non il coordinamento della sicurezza legata al falsamento spaziale o temporale delle
24:32attività, ma perché non c'è stato un coordinamento tecnico tra i sistemi di puntellamento e i sistemi
24:39di posa di un elemento di un soleo prefabbricato. Per dire, nonostante l'evento di Firenze,
24:48no, si è ripetuto un evento di quella analoga tipologia, non è successo niente perché non
24:56c'erano gli operatori, non c'era niente, però abbiamo riscontrato che c'è stato anche lì
25:01forse anche un errore della progettazione dell'elemento che doveva essere posato. Quindi avere
25:08la disponibilità degli strumenti informatici, degli strumenti digitali ci aiuta tanto, ci
25:18aiuterà tanto e su questo dobbiamo puntare. Chiaramente il Position Paper parla anche di
25:25queste metodologie, di questi strumenti che sono a disposizione ormai un fattore comune per tutti
25:31i progettisti, specialmente in particolare sia nelle opere private, dove chiaramente il committente
25:38è già avanti rispetto a quello che sono gli aspetti di carattere pubblico, no? Ma adesso
25:43sappiamo che anche per interventi del valore di 2 milioni di euro bisogna realizzare e operare
25:49i progetti con l'utilizzo del modello parametrico e quindi così come lo dobbiamo utilizzare dal
25:54punto di vista della classica progettazione, lo dobbiamo utilizzare anche per guardare, perché
26:00abbiamo uno strumento diverso rispetto a quello che è l'occhio del professionista, del progettista,
26:06che ci consente di vedere come l'opera cresce e quali possono essere i punti di attenzione
26:12su cui dobbiamo puntare. Il terzo aspetto è quello della sostenibilità sociale, così
26:22come ho accennato all'inizio, che deve seguire tutto il processo. Noi, per esempio, che è
26:28una delle prassi che abbiamo riportato all'interno del documento, abbiamo analizzato anche il percorso
26:39dei subappalti, dei subaffidamenti, per capire come questi aspetti giocano poi tanto nella
26:45gestione della sicurezza e nella comprensione da parte dei lavoratori di quelle che sono le
26:52attenzioni che devono porre quando eseguono l'attività in cantiere e in funzione di quelle
27:00che sono le loro mansioni. Com'è importante anche l'attenzione, far conoscere, trasmettere
27:08quello che viene deciso su un tavolo che progetta rispetto a quello che è il tavolo delle
27:14esecuzioni. Molte volte questo concetto della partecipazione deve portare a verificare, a dare
27:20evidenza che quello che abbiamo scritto, che quello che abbiamo immaginato e quello
27:25che poi vive l'operatore quando deve eseguire quell'opera effettivamente ha la sua portata
27:30ed effettivamente ha la sua conoscenza. Il position individua chiaramente un metodo
27:38generale con il quale le attività possono essere svolte, ne dà evidenza, le mette a fattore
27:47comune, sia quelle di carattere sociale sia quelle di carattere tecnologico e quindi mette
27:56a disposizione di tutti gli operatori, questo è stato il lavoro di coordinamento e definizione
28:03finale di quelli che sono gli obiettivi, tutta una serie di strumenti che sicuramente consentono
28:11di monitorare e di gestire con più alti livelli di sicurezza le attività di cantiere.
28:19Come ha detto il Presidente rappresenta un inizio di un percorso che deve portare, dal
28:26mio punto di vista, a individuare una linea guida che consente di, in parallela a quelle
28:34che sono le previsioni del decreto legislativo 81-2008, del suo titolo quarto, ma anche del
28:40titolo primo con l'articolo 26, non ricordiamo che molti degli infortuni avvengono anche durante
28:48le attività ordinarie di manutenzione, non sono diversi, devono essere trattati con la
28:55stessa attenzione e con lo stesso livello di attenzione. È chiaro che da una parte abbiamo
29:00l'aspetto di tipo documentale, importante, perché sappiamo che quando poi succede un
29:06incidente i documenti che sono stati sviluppati sono importanti al fine di capire quello che
29:15è accaduto, ma dall'altra parte è anche importante che tutte queste buone pratiche
29:22vengano clasterizzate, definite, si possono individuare dei livelli di attenzione, dei
29:30livelli di, utilizzo un termine di premialità sulla partecipazione e sull'approccio che poi
29:39il lavoratore ha alla sicurezza, che non significa nascondere gli eventi, ma significa rendere
29:46i comuni. E ogni volta che un cantiere inizia e poi il cantiere finisce, queste buone pratiche
29:51devono essere messe a disposizione, come se ci fosse una libreria comune che consenta poi
29:58a tutti gli operatori, in funzione della tipologia del cantiere o dell'attività, possa
30:05andare a prendere e recuperare quella buona pratica e sulla base di quella buona pratica
30:11poi continuare in un percorso virtuoso di miglioramento. Grazie.
30:16Grazie. Grazie a Giuseppe Amaro. Credo che il nostro position paper abbia in sé la struttura
30:27di una linea guida, nel senso che da un lato mette l'accento sull'approccio della condivisione,
30:35della partecipazione e dà poi delle indicazioni su come gestire questo approccio. Giuseppe l'ha
30:43spiegato bene, facendo riferimento a un modello che poi è rimasto forse legato solo a un'esperienza
30:51e non è diventato un modello di carattere generale e questo invece andrebbe ripreso. C'è
30:57il valore della sistematizzazione delle best practice, che è la seconda fase rispetto
31:05all'approccio e poi c'è appunto la necessità di far sì che questa sistematizzazione che
31:12nel position paper viene evidenziata in quattro fasi, noi l'abbiamo chiamato scacco matto
31:18in quattro mosse, proprio perché abbiamo individuato quattro fasi precise dove l'approccio, la metodologia
31:25e il valore delle esperienze diventano strategiche nell'affrontare la complessità della sicurezza
31:35in un cantiere. Non a caso l'abbiamo chiamata progettata, va progettata, costruita, praticata
31:41e monitorata, verificata e controllata ed è questo il contesto sostanzialmente. L'ultima cosa
31:48che dico prima di dare la parola a Paola Sinese di Filea CGL è che questo position paper si colloca
31:57all'interno di un puzzle generale che AIS sta costruendo di position paper e in particolare
32:04voglio collegarlo a quello sul cantiere sostenibile dove è chiaro che lì dove c'è un sistema di
32:11rating che abbiamo oggi, è una PDR 172, una PDR 1, il tema della sicurezza è strategico
32:20anche all'interno di un approccio metodologico e di valutazione della sostenibilità in tutte
32:28le sue fasi rispetto al cantiere. Paola.
32:32Grazie, buongiorno, io ringrazio l'onorevole Gribaudo per aver creato questa situazione e AIS
32:41per aver costruito un percorso condiviso con diversi attori, compresa la Filea e credo
32:49che questo sia davvero un punto, una conclusione ma in realtà un punto d'inizio per un percorso
32:56ulteriore da condividere. Se il dottor Amaro ieri ha avuto un contatto con un quasi infortunio
33:05noi l'altro ieri abbiamo assistito all'ennesimo infortunio mortale sul lavoro proprio su edilizia
33:12in fune e quando c'è un morto sul lavoro è chiaro che è un momento complicato per tutti,
33:20per i lavoratori, per la famiglia ma chiaramente anche per l'impresa. I dati degli infortuni
33:27sul lavoro e degli infortuni mortali ci mettono chiaramente in discussione e ci impongono
33:33una riflessione più complessiva e più strutturale sul tema della sicurezza che sicuramente attraverso
33:40le buone pratiche di questo paper può trovare qualche risposta notevole proprio rispetto
33:48al tema della partecipazione e della condivisione di percorsi tra tutti gli attori presenti
33:53su un cantiere. Certo è che la sicurezza su un cantiere, i diritti e le tutele dei lavoratori
34:00non possono prescindere, come diciamo anche nel paper, dall'applicazione dei contratti
34:06nazionali corretti, sottoscritti da organizzazioni maggiormente rappresentative e soprattutto una
34:14lotta al dumping contrattuale al sottoinquadramento dentro i nostri luoghi di lavoro e i cantieri
34:21perché è evidente che da lì la sostenibilità sociale di un luogo di lavoro e di un cantiere
34:28passa sicuramente per il rispetto delle normative e della normativa vigente e dei contratti.
34:37perché rischiamo spesso e volentieri, abbiamo anche l'onorevole Gribaudo citava Brandizzo
34:43ma negli ultimi anni possiamo parlare del crollo della gru di Torino che viene citata nel paper,
34:49possiamo parlare della tragedia di S. Lunga e i relatori che mi hanno preceduto hanno anche
34:56fatto riferimento insieme all'onorevole al tema del subappalto a cascata, anche lì è un elemento
35:02assolutamente da attenzionare dentro una logica complessiva di sicurezza sul lavoro,
35:09anche la relazione dell'ANAC dello scorso 20 maggio fa riferimento a un uso del subappalto
35:16a cascata che fa in modo che dal casellario delle violazioni sulla salute e sicurezza dell'ANAC
35:23nel 2024 ci sono state 1.448 segnalazioni di violazione su salute e sicurezza con un aumento del 43%
35:32rispetto all'anno precedente. Un tema che va sicuramente affrontato in noi nella contrattazione di anticipo
35:40cosa fa il sindacato? Nella contrattazione che è lo strumento principe con la quale ci interfacciamo
35:47tutti quanti, tutti gli attori che vedo qui presenti, ci confrontiamo per provare a trovare
35:55delle soluzioni condivise e partecipate nella gestione dell'organizzazione del lavoro, nella prevenzione
36:01degli infortuni e nel garantire condizioni di vita sul cantiere e anche fuori dal cantiere
36:09perché sappiamo che molti dei lavoratori vivono in trasferta, possano avere delle condizioni di lavoro
36:19a livello complessivo che garantiscano la loro dignità e la correttezza nella loro quotidianità.
36:27Ma sicuramente nel paper c'è il riferimento all'ospita all'odense dell'esperienza danese
36:41in cui appunto la verifica di tutte le applicazioni contrattuali di inquadramento, anche la gestione
36:49oraria dentro i contratti, quindi nel rispetto della normativa, chiaramente tra Danimarca e Italia
36:56ci sono normative differenti, però quella è anche una buona pratica che va a insistere
37:03sulla sostenibilità sociale perché ecco non c'è sostenibilità se non c'è rispetto dei diritti
37:09e la tutela dei lavoratori e noi abbiamo messo in campo e nel paper viene citato giustamente
37:16in un percorso condiviso tutta la contrattazione e tutti i protocolli messi in campo per gli appalti
37:21del giubileo, per gli appalti pubblici del Comune di Firenze in cui vengono dettate delle linee guida
37:30che possono essere sicuramente condivise anche con le grandi committenze, anche con le grandi opere
37:36rispetto sicuramente allo strumento dell'offerta economicamente più vantaggiosa ma anche individuando
37:44dei criteri premiali rispetto al rispetto, perdonate il gioco di parole, dei criteri di sostenibilità
37:53dal punto di vista sociale e ambientale che credo che sia fondamentale insomma in un percorso
37:59che oggi stiamo immaginando che possa arrivare anche ad una linea guida che anche il Parlamento
38:07e questo sede penso che non sia secondario, sia un segnale importante dell'interesse da parte
38:14anche della politica, trovare un senso, un nesso e soprattutto un'applicazione concreta
38:21di queste buone pratiche di cui oggi c'è una testimonianza ma che vedo insomma molti degli
38:29attori che sono protagonisti del paper. Noi da tempo come filea riteniamo che si possa
38:37intervenire non solo nella contrattazione di anticipo, a volte noi nella contrattazione
38:43arriviamo a valle del progetto, sarebbe importante poter intervenire prima per decidere e condizionare
38:51non è il termine corretto, condividere, influire, condividere, scegliere anche rispetto al cronoprogramma
39:01di esecuzione, rispetto al tema della salute e sicurezza nella gestione dell'organizzazione
39:06del lavoro senza dimenticare il mutamento climatico che influisce sicuramente sui lavori
39:13di un cantiere nella vita delle persone e certamente nel proseguire l'attività stessa.
39:25Ecco, noi siamo molto contenti di essere qui oggi, di aver contribuito con il nostro piccolo
39:33pezzo nella costruzione del position paper, nella dialettica che intendiamo continuare
39:40ad avere per costruire questo percorso anche condiviso insomma con l'onorevole Gribaudo
39:46e con la Commissione che credo sia un segnale importante e dobbiamo lavorare insieme affinché
39:52insomma la sicurezza, il tema e la cultura della sicurezza sul lavoro, quindi la partecipazione,
39:59la conoscenza anche dei lavoratori a tutti i livelli dentro insomma le nostre
40:04le nostre organizzazioni possano costruire dei percorsi condivisi. Grazie.
40:10Grazie Paola Sinise. Tre flash. La prima, volevo sottolineare che rispetto ad alcune
40:20best practice citate, segnalo alcuni dei nostri soci che hanno svolto un lavoro importante
40:27al di là, diciamo, dei coordinatori e quindi delle aziende che si sono fatte carico del coordinamento.
40:34In particolare volevo ricordare tecnostrutture perché che ha, diciamo, era il nostro riferimento
40:41sull'esperienza danese che è stata un'esperienza molto importante nella riflessione che ha portato
40:48poi al position paper e al documento finale. Vorrei ricordare Amplia, tra l'altro oggi qui
40:54è presente anche una rappresentante di Amplia, perché questa logica di guardare non solo al
41:00cantiere ma la vita del mettere al centro il lavoratore è una strategia che Amplia sta
41:06attuando anche con nuove metodologie rispetto alla gestione della sicurezza in cantiere ma
41:14anche nella vita, Amplia vita è uno dei progetti citati nel nostro position paper molto importante.
41:22Il terzo è Saipem. A proposito delle tecnologie e dell'innovazione digitale, Saipem ha dato un
41:29contributo importantissimo, sta sperimentando l'intelligenza artificiale prevalentemente nei
41:34cantieri all'estero ma ha cominciato a farlo anche in Italia e quindi da qui vengono fuori
41:40le problematiche ma anche le soluzioni. L'ultima riflessione che facevo a proposito del richiamo
41:46al cambiamento climatico. Noi presenteremo giovedì prossimo a Milano un report che abbiamo
41:55chiamato la sostenibilità conviene dove c'è un capitolo proprio che evidenzia gli effetti che il
42:03cambiamento climatico determina nei cantieri di lavoro, l'eccesso di calore e quindi la necessità
42:09di affrontare queste problematiche anche da un punto di vista della regolamentazione. È un tema che si
42:16proporrà drammaticamente nei prossimi anni. Ora ringrazio Manuela Rocca, la vice direttrice
42:23di Telt. Chiedo a lei perché anche Telt è stata per noi un interlocutore oltre nel coordinamento
42:29di uno dei due sottogruppi ma anche per l'esperienza importante che ha portato.
42:34Sì, grazie mille. Buongiorno a tutti. Ringrazio l'onorevole Gribaudo per essersi particolarmente
42:42interessata al nostro lavoro e anche ovviamente AIS per l'opportunità che ancora una volta
42:48ci dà di discutere di temi di grandissima rilevanza per il nostro progetto in un consesso
42:55molto ampio e molto competente e sempre arricchente. Telt è il promotore pubblico della sezione
43:02trasfrontaliera che sta realizzando quindi la Torino-Lione, una opera ferroviaria per l'Europa
43:10e per il futuro che oggi porta i cantieri, quindi la realtà della realizzazione in primo
43:19piano. Perché abbiamo deciso di partecipare ed essere particolarmente attivi in questo
43:26paper? Perché la sicurezza partecipata è al centro della nostra strategia fin da sempre.
43:34Com'è al centro della nostra strategia fin da sempre la diffusione della cultura della
43:39sicurezza? E siamo stati particolarmente d'accordo con la struttura dei quattro pilastri.
43:48Perché specialmente nei progetti complessi come il nostro ovviamente non si può che partire
43:56dalla progettazione. E non si può pensare che la progettazione sia solo quella strutturale
44:01classica, diciamo che poi porta alla realizzazione di un'opera di qualità e di efficienza, ma bisogna
44:10progettare proprio il cantiere, bisogna progettare la realizzazione, bisogna progettare quelli che
44:15sono, affrontare quelli che sono i rischi e gestirli. Quindi ovviamente è la prevenzione al centro,
44:27perché si può prevenire solo quello che si può prevedere. Si può prevedere solo se si
44:33progetta in modo globale e multidisciplinare. Quindi a partire da questo il secondo pilastro
44:42è riuscire a avere con sé, e noi in quanto committenza ci abbiamo lavorato moltissimo, dei
44:49partner che abbiano gli stessi valori e gli stessi obiettivi. Inutile dire che non è possibile
44:56che un solo attore, anche se si tratta della stazione appaltante, particolarmente virtuoso,
45:03particolarmente interessato alla tematica, possa essere sufficiente per avere davvero dei risultati.
45:09Bisogna coinvolgere tutti, tutta la catena, a partire dalle imprese, ma non solo. Ovviamente poi ci sono
45:16gli enti di controllo, ci sono tutti gli stakeholder più larghi del mondo anche contrattuale, del mondo
45:23sociale, del mondo lavorativo in generale e anche con riferimento all'ambiente di lavoro, quindi dal
45:32punto di vista proprio della salute, non solo della sicurezza. Per riuscire ad avere dei partner che
45:37avessero i stessi valori abbiamo deciso di porre nelle nostre gare dei criteri di selezione. Abbiamo
45:46deciso di chiedere alle nostre imprese di affrontare nell'offerta la problematica della gestione del
45:53rischio e convincerci che le loro proposte erano quelle migliori anche sotto questo punto di vista.
45:59Abbiamo deciso, oltre alle migliaia di pagine del contratto che abbiamo sottoscritto, di firmare con le
46:06imprese anche un patto che ormai ha legato al nostro codice etico e che è il patto di sostenibilità
46:12e integrità delle imprese della Torino-Lione che tra le sue priorità alle persone. Il patto che cosa
46:18dice? Non importa quello che succeda se c'è la possibilità di migliorare le condizioni di lavoro,
46:26ad esempio riferendosi alle persone, se c'è la possibilità di trovare soluzioni migliorative
46:31anche tecnologiche, ci si mette intorno a un tavolo e si decide come affrontare questo
46:38miglioramento. Quindi la rigidità dei progetti e dei contratti è reale, ma con la volontà
46:48si può sicuramente fornire quel addendum di proattività che poi fa davvero la differenza.
46:59Questo ci ha permesso di implementare con l'aiuto di tutti i nostri partner delle soluzioni
47:05durante la costruzione e durante la costruzione non solo ovviamente noi monitoriamo il fatto
47:11che ciò che è stato promesso all'interno delle offerte, quindi ciò che è contrattuale
47:18venga realizzato. Non seguiamo solamente e ovviamente con estrema attenzione che la norma
47:26sia rispettata, ma con la collaborazione di tutti attuiamo una politica pervasiva su tutti
47:33i livelli del cantiere attraverso sensibilizzazioni, programmi di formazione, informazione, che la
47:42nostra convinzione è che la sicurezza partecipata è sicuramente il fatto che i lavoratori e tutti
47:49i livelli partecipino alla struttura del controllo, della progettazione, della definizione del sistema,
47:59ma è soprattutto che ogni soggetto che entra nel cantiere si senta prima di tutto responsabile
48:06per se stesso e per gli altri. Quindi la partecipazione dal punto di vista della collaborazione,
48:11nel rendere sicuro ogni attività e ogni momento del cantiere, della persona nel cantiere.
48:19Questo ovviamente non può che passare da quello che ho detto, quindi sensibilizzazione, formazione,
48:24informazione. Il fatto che ci sia una dinamicità estrema ormai nei cantieri edili con personale
48:33che viene spesso rinnovato al rinnovo delle lavorazioni, personale spesso anche straniero.
48:41Noi siamo un cantiere binazionale, quindi a maggior ragione abbiamo anche la sfida di conciliare
48:48la norma nazionale con la cultura delle persone che sono all'interno del nostro cantiere.
48:55Abbiamo fatto anche un passo in più, perché le normative nazionali applicabili abbiamo aggiunto,
49:00devo dire con la grandissima proattività degli ispettorati del lavoro italiani e francesi,
49:07un altro regolamento che si applica a tutto il nostro progetto, che sono le regole operative comuni.
49:13Qual è lo scopo delle regole operative comuni?
49:16Fare una linea guida specifica per i lavori in sotterraneo che noi siamo tenuti a realizzare,
49:23sotto il profilo della ricerca del criterio più restrittivo tra le due normative.
49:28Cioè non accettiamo che l'applicazione delle due normative possa avere in qualche suo particolare
49:38una difformità del livello di presidio.
49:42Quindi molto a titolo di esempio, il limite del 30% italiano del lavoro somministrato
49:50non era presente in Francia ed è stato uniformemente attribuito a tutto il cantiere,
49:58quindi anche alla parte francese.
50:00Viceversa, linee guida e raccomandazioni rispetto agli enti francesi
50:06sulle criteri di ventilazione e di miglioramento delle condizioni ambientali di lavoro in galleria
50:12sono state acquisite sulla parte italiana come, diciamo, best practice obbligatoria applicativa.
50:21Questo per dire che è un lavoro difficilissimo, che non si può fare da soli,
50:27che costituisce un cantiere nel cantiere e che di fatto può solo essere portato avanti giorno per giorno
50:36anche imparando dagli errori.
50:38Questo, inutile illudersi, ci sono degli incidenti, ma bisogna analizzarli, bisogna imparare
50:49e bisogna fare tutto quello che è necessario perché non si ripetano.
50:54Noi analizziamo ovviamente gli incidenti, ma anche i quasi incidenti.
50:58abbiamo spesso fatto delle modifiche alle nostre regole per i quasi incidenti
51:05con l'obiettivo che gli incidenti non accadessero.
51:12Infine, volevo citare il tema delle tecnologie.
51:17Ancora una volta, un progetto europeo come la Torino-Lione
51:22non può non porsi l'obiettivo di applicare le più avanzate tecnologie.
51:28Noi abbiamo la ricerca sotto tutti i nostri profili multidisciplinari
51:35che viene applicata all'interno del nostro cantiere.
51:39In particolare, per quanto riguarda la sicurezza, il fatto di sperimentare
51:44dei DPI nuovi, innovativi, piuttosto che provare a lavorare sul machine learning
51:53e sull'intelligenza artificiale per capire come si possano ridurre ancora
51:57quelle ultime gradualità di rischio che poi fa parte del fattore K,
52:03cioè il fattore umano che in ultima analisi può ad un certo punto essere messo in gioco.
52:12Quindi, anche sotto questo punto di vista, sicuramente la condivisione delle buone pratiche
52:22all'interno del paper, ma anche la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali
52:26che hanno voce in capitolo su come la tecnologia possa essere davvero integrata
52:31in un modo accettabile da tutti, in un modo costruito secondo un percorso
52:38che porti davvero a diventare non solo una volontarietà, ma un'obbligatorietà
52:47quale strumento utile e necessario come bisogna assolutamente utilizzare tutti gli strumenti
52:55utili e necessari per ridurre il rischio nei cantieri.
52:58Grazie Manuela. Abbiamo sei secondi, credo, no, tanti secondi, per ringraziare tutte le persone
53:07che sono venute, per ringraziare le persone che ci hanno seguito a distanza
53:13e soprattutto ringraziare l'onorevole Gribaudo per aver organizzato e promosso questa nostra iniziativa
53:21e sicuramente parteciperemo molto volentieri alla settimana mondiale sulla salute e sicurezza
53:30e continueremo un percorso comune insieme.
53:35Quindi grazie a tutti e buona giornata.
53:37Grazie.
53:38Grazie.
53:39Grazie.
53:40Grazie.
53:41Grazie.
53:42Grazie.