- 3 mesi fa
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00:00Musica
00:00Diamo il bentrovato agli amici di TeleTutto connessi con Radio Brescia 7, il nostro incontro quotidiano che ci consente di parlare per nostra fortuna di tante cose belle perché Brescia e la sua provincia tante cose belle offrono.
00:27Oggi è con noi Stefania Dolcini di Idrateatro, ben trovata, come stai?
00:33Ciao, ben trovata anche te, grazie per l'invito e sono molto contenta e anche un po' emozionata di essere qui.
00:39Sarà bello sentirci raccontare da te quello che è Wonderland Festival che vive quest'anno un input in più e quindi non è solo tema cittadino ma si estende anche alla provincia.
00:58Però non vorrei partire subito da lì perché tu sai che il comune denominatore degli ospiti che passano da qui è il fatto che raccontino una storia che può essere di ispirazione interessante per chi ci ascolta o chi ci guarda.
01:13E tu Stefania hai una storia veramente interessante sia professionale che di vita, potrei fare anche il contrario sia di vita che professionale perché a un certo punto della tua vita molto giovane decidi che volevi andare all'estero a lavorare e a esprimerti anche perché il tuo è un lavoro estremamente emotivo.
01:33Sei un direttore artistico, ti posso presentare così. Cosa hai studiato per arrivare a essere quello che sei oggi? Partiamo da lì.
01:44Parto da lì e parto da una citazione che sempre faccio quando mi chiedono di raccontare un po' il mio percorso e quello che faccio io per lavoro.
01:54Perché dopo aver studiato scienze della comunicazione mi sono specializzata in management per l'arte e lo spettacolo e ricordo ancora il primo giorno di lezione dove la docente ci ha detto questa frase.
02:07Per fare questo lavoro bisogna essere degli schizofrenici sognatori.
02:12Io mi sono innamorata, l'ho fatto diventare un po' il mio lemma che mi ha seguito per tutta la vita e quindi quello di inseguire il mio sogno.
02:21Il mio sogno ha a che vedere con rendere l'arte, la cultura, l'espressione artistica accessibile a tutti e a tutte.
02:30Far vivere queste unioni tra queste due parti.
02:33E non è sufficiente solo fare questo ma bisogna anche essere dei professionisti con delle competenze che non sono solo artistiche.
02:43Assolutamente.
02:43Perché per esempio mettere su un festival come questo significa avere competenze anche manageriali.
02:50Chi fa il tuo lavoro questo lo sa.
02:51Lo sa molto bene.
02:53Esatto, infatti il master è in management perché non solo le competenze artistiche che sono fondamentali.
03:00Evidente.
03:00Ma saper costruire per esempio un palinsesto ragionando sugli orari in cui fare uno spettacolo.
03:07Se è uno spettacolo per famiglie deve essere un determinato orario, il weekend, il luogo.
03:13Beh anche la scelta degli artisti.
03:14La scelta degli artisti è fondamentale e alla base.
03:17Ci sono tanti e tantissimi elementi che si incastrano per la costruzione di un'attività artistica culturale, una manifestazione.
03:26Anche perché tendenzialmente qualcuno dice fai un festival, sei il direttore artistico, scegli solo ed esclusivamente rispetto al tuo gusto.
03:34Assolutamente.
03:35Non è proprio così.
03:35No, no, no, assolutamente.
03:36Prima di tutto in questo contesto sono co-direttrice artistica con Davide D'Antonio che è il direttore artistico anche di Idra Teatro.
03:44Certo.
03:45E che ha dato vita a questo festival ed è un equilibrio, noi sempre diciamo non è mai quello che mi piace o non mi piace.
03:55Quello che crediamo interessante è che possa raccontare una storia.
03:58Mi piace molto questa tua prospettiva di raccontare storie.
04:01Anche nel teatro, in tutto ciò che facciamo ci deve essere una storia da raccontare.
04:05È un po' come la scelta della musica che la radio manda in onda.
04:09Se seguissimo solo i nostri gusti, oltretutto noi siamo in tanti a fare una programmazione nel corso di tutta la giornata, sarebbe un bel disastro.
04:16Se arrivassi triste, ammetterei solo canzoni triste, se arrivassi allegra.
04:19Insomma, dobbiamo costruire, e voi lo fate perfettamente, un equilibrio di scelte che vanno ad interaccettare un pubblico, soprattutto per quello che tu raccontavi poco fa.
04:31La cultura dell'arte è messa a disposizione di tutti, ma abbiamo abbandonato il discorso introduttivo.
04:38Cioè a un certo punto tu finisci il tuo ciclo di studi e decidi che non vuoi restare in Italia, vuoi andare all'estero.
04:46Sì, volevo andare all'estero, in quel momento avevo il pallino per la Francia, sono andata fino in Spagna.
04:51Perfetto.
04:52Proprio, chiarissimo.
04:53Perfetto.
04:54Nella schizofrenia ci stanno anche queste, soprattutto ci deve essere sempre l'apertura e la flessibilità di cogliere le opportunità che ti vengono date.
05:02Quindi sono andata in Spagna e lì ho iniziato poco a poco a farmi le ossa, letteralmente.
05:07Come, allora, gli spagnoli sono estremamente accoglienti, ma come è stato da straniera inserirsi nel mondo artistico?
05:14Allora, è stata un po' una transizione, perché sono arrivata comunque in un contesto museale, del museo interattivo della musica,
05:24quindi un po' particolare, come la musica è un museo di strumenti, quindi diciamo il contatto diretto con gli artisti è arrivato un po' dopo.
05:31Io mi sono sempre sentita molto accolta, anzi è il motivo per cui ero andata via in quel momento, con 24 anni sentivo che le porte mi si chiudevano qua in Italia.
05:42Invece di aprirsi.
05:42Invece di aprirsi. Mentre in Spagna ho sempre avuto la sensazione che per quanto tu sia giovane, per quanto tu sia donna, scusate, per quanto tu abbia poca esperienza, c'è sempre un posticino e un'opportunità.
05:56E io questa opportunità l'ho avuta e ne sono veramente felice.
05:59Quanto sei rimasta in Spagna e quando hai deciso di fare un altro passo, mi pare di poter dire, se non è stato un salto nel buio quasi, sei andata in Cile.
06:08Sì, sono stata prima a Malaga un anno, poi a Madrid altri sei anni e in questo passaggio tra Malaga e Madrid ho conosciuto l'amore della mia vita, che è cileno, ma viveva in Spagna.
06:22E a un certo punto nel 2013 la prima grande crisi anche che abbiamo vissuto noi a livello economico ci ha lasciato un po' in sospeso la situazione del teatro.
06:33Anche perché quando, esatto, le situazioni grippano dal punto di vista economico, a risentirne quasi subito è la parte di cultura.
06:43Assolutamente sì, noi ne abbiamo vissuto, parlo di noi perché anche mio marito lavora nello stesso settore, ne abbiamo risentito subito.
06:50Io lavoravo per un teatro che nel giro di tre mesi è chiuso.
06:53Mennaggia.
06:54Un teatro con oltre 300 posti, con una programmazione annuale bella, grossa.
06:59A quel punto, tempo di un annetto, abbiamo detto dove andiamo, dove andiamo, partiamo per il Cile.
07:06Quindi lui torna a casa e tu lo segui, lì sei rimasta un bel po', esatto.
07:11Otto anni.
07:11Tant'è che tua figlia è nata lì.
07:13Esatto, è nata lì e sono rientrata in Italia da quattro anni, ho appena fatto quattro anni di rientro.
07:19Com'è stato?
07:21La verità, vogliamo la verità.
07:24Allora, bello, emozionante, difficile, contraddittore come tutte le emozioni umane.
07:30Nel senso che in ogni posto dove sono stata mi porto dietro degli grandi insegnamenti, una grande emozione, una nostalgia, ma sempre la voglia e l'adrenalina di quello nuovo da scoprire.
07:43Sarebbe interessante, ma dovremmo chiedere a lui anche capire come tuo marito si è adattato, il termine non è propriamente quello che vorrei, ma questo mi viene, nella sua nuova vita italiana.
07:58Beh, diciamo che anche per lui non è propriamente facile.
08:01Il vantaggio, noi siamo insieme da oltre 18 anni, quindi insomma la cultura italiana un po' la conosceva.
08:07Ci credo attraverso te.
08:08La testa attaggine è mia e quindi diciamo ha avuto modo nel corso degli anni di conoscere, avere comunque una serie di contatti con l'Italia.
08:19Non è stato un arrivo, diciamo così, a testa dell'ignoto.
08:24Esatto, però ci sono sempre delle piccole idiosinterasie che vanno sempre modificate.
08:30Arrivi subito a Teatro Idra?
08:32Arrivo subito, mi ricordo sono arrivata in agosto 21 con 15 giorni di chiusura dovuto al Covid.
08:41Un periodo meraviglioso, no?
08:42Meraviglioso.
08:44Anche lì per la cultura è stata una battosta fortissima.
08:47Fortissima.
08:48Quindi io sempre mi sono mosse in momenti di crisi.
08:51E beh, ma insomma dovremmo andare a trovare le radici della parola crisi e lì potremmo aprire un mondo ma non lo facciamo adesso.
08:57Diciamo che ho sempre cercato delle soluzioni per superare le crisi.
09:01Mettiamole in una versione più propositiva.
09:03Certo.
09:04Quindi in quel momento sono arrivata a Idra e sono arrivata in Italia e ho iniziato a muovere tutti i miei contatti.
09:10Io comunque per quanto abbia vissuto all'estero ho sempre avuto dei contatti con l'Italia.
09:14Un filo con l'Italia.
09:15Con colleghe, colleghi, amici, amiche, compagnie, artisti.
09:19Sempre ho avuto un po' un'antenna.
09:21Certo.
09:21E alla fine la mia terra, la mia radice.
09:23Chiaro.
09:24E quindi ho iniziato un po' a muovere tutti e devo dire che non avevo bene idea su dove andare, sono sincera.
09:32Poteva essere Brescia.
09:32Poteva non essere Brescia.
09:33Poteva essere Brescia come Trento, come Catania, veramente poteva spaziare.
09:38Però proprio in quel momento Idra mi si era aperta una posizione e ho fatto un colloquio lì.
09:45E dopo due mesi già lavoravo nel festival, oltretutto, che era iniziato.
09:50Ma mi sono ritrovata subito in sintonia sia con Davide che con Giovanni, che sono le due anime creatrici di Idra,
10:00su un modo di vedere l'arte e la cultura.
10:04Ho subito sentito sintonia su quello.
10:06Perché questa è una grande cosa.
10:07Che loro cercavano la stessa cosa, avevano questo impulso che avevo anch'io.
10:11Ognuno nella sua parte, diciamo, specifica nel fare il loro lavoro.
10:16Però questa cosa di arrivare alle persone con l'arte e con il teatro contemporaneo,
10:23nello specifico, nella ricerca, nel sostenere gli artisti anche,
10:26nel fare il loro lavoro e dare dignità agli artisti.
10:31Purtroppo nel Covid si è visto molto questo, no?
10:33E mannaggia, altro che.
10:34Di non dare dignità al loro lavoro, darlo per scontato il loro lavoro.
10:39Non è così.
10:40Bisogna sostenere la loro professionalità, aiutarli, dargli vetrine per farsi vedere,
10:47dargli una remunerazione corretta, visibilità e opportunità.
10:52Certo.
10:53Questa è una bella premessa che abbiamo voluto fare.
10:56per riconoscerti meglio, anche perché credo che sia la prima volta che tu vieni ospite nel magazine.
11:02E quindi sono molto contenta di aver parlato anche un po' di quella che è la tua vita.
11:08Adesso però ci fermiamo 40 secondi per salutare gli amici di Centrale del Latte
11:12e poi ci caliamo davvero in questo festival che quest'anno ha un'ulteriore marcia in più
11:19per raggiungere tutti quelli che hanno voglia di stupirsi, di appassionarsi.
11:26Il teatro fa queste grandi cose e la musica anche, a fra poco.
11:29Rieccoci insieme, siamo con Stefania Dolcini, ci sta parlando di sé in realtà,
11:36ma adesso ci ho fatto il Wonderland Festival e siccome c'è tanto da raccontare,
11:43chiedo a te proprio di disciplinare il festival per segmenti, per così dire.
11:48Da dove partiamo?
11:51Voglio partire, cambiando un po' quello che ci avevamo detto prima, da una citazione di...
11:56Posso dirti una cosa?
11:57Qua funziona sempre.
12:00Perché mi capita con gli ospiti di fare un piccolo brief prima di andare in onda della serie
12:04potremmo parlare di questo, di quello, di quell'altro
12:06e poi appena si comincia a chiacchierare si scardinano le cose che ci si è detti prima.
12:12E per fortuna, perché come vedete vuol dire che questo ci consente, come dire,
12:17di regalarvi informazioni con naturalezza, con spontaneità,
12:21come se ci stessimo bevendo un caffè insieme a chi guarda e chi ascolta.
12:26Citazione.
12:27Voglio leggervi una citazione di uno dei nostri spettatori del festival dell'anno scorso,
12:32perché secondo me riassume bene quello che stavamo dicendo prima
12:36e ci dà il piede per partire con la... raccontarti le varie sessioni del festival.
12:42Non so bene come esprimere la meraviglia, la verità e la bellezza di questo spettacolo,
12:48ma forse non spetta a me aggiungere niente.
12:51Io posso solo applaudire.
12:52Ah, fantastico.
12:53Questo è molto bello, perché è quello che dovrebbe evocare in noi una qualsiasi opera d'arte.
12:59Anche quando guardi un quadro puoi capire molto di quello che era nella testa dell'artista,
13:04ma anche no, l'importante è che susciti emozioni, questo ha il senso.
13:08Esatto, questa parola di verità e bellezza.
13:11Mi piace proprio questa idea di unire la verità, quindi la verità intesa non in senso assoluto,
13:17ma raccontare una storia e la bellezza, il come viene raccontata questa storia.
13:22Guarda che poi abbiamo troppo poco tempo per il programma, andiamo nel programma.
13:26Allora, quest'anno la grande novità è che Wonderland si raddoppia, si moltiplica e arriva alla provincia,
13:38alla Franciacorda. Ha dato vita quindi insieme al Grillam Festival, che era il festival che seguivo direttamente io negli ultimi tre anni.
13:45Quindi diciamo che la tua direzione artistica è andata a confluire nella codirezione artistica di Wonderland.
13:52Esattamente, è stato proprio così, perché comunque abbiamo visto che lavorare insieme si lavora meglio e si potenziano le reti.
14:02Per noi è fondamentale lavorare in rete e quindi aveva proprio senso, da tutti i punti di vista,
14:09è stato proprio naturale questa inclusione di Grillam Festival con un festival così riconosciuto come Wonderland.
14:16Quando si parte e con chi si parte?
14:19Partiamo sabato questo a Ome, quindi siamo al 20 di settembre, in un luogo meraviglioso.
14:27Il Parco del Maglio.
14:27Il Parco del Maglio è bellissimo, quindi si presta molto bene.
14:30Esatto, partiamo.
14:31Poi sarà anche una bella serata, cosa volete di più? Nel senso che il meteo dovrebbe aiutarci questo weekend.
14:37E partiamo con un artista di cui mi sono innamorata, intellettualmente.
14:40È una dichiarazione d'amore e come dico sempre alle mie colleghe vorrei che mi chiamasse tutti i giorni per tirarmi sul morale.
14:47Si chiama Roberto Abbiati, lui è un mostro sacro, detto diciamo in senso positivo, del teatro e del circo contemporaneo,
14:54del teatro fisico, che presenta questo spettacolo che si chiama Circo Kafka.
14:59Non ci sono parole ma con i singoli gesti lo dice tutto.
15:03Certo, bellissimo.
15:03Quindi è veramente, nel raccontare una storia difficile come il processo di Kafka, comunque abbiamo dei riferimenti,
15:13appunto lui è strumentista di vari strumenti, gesti, movimenti, ci racconta questa storia che ci lascia pensare e riflettere.
15:25È sufficiente questo, andiamo avanti.
15:27Andiamo avanti, continuiamo poi, abbiamo uno spettacolo a settimana in questa prima fase, andiamo avanti, andiamo a Erbusco e questa volta cambiamo di registro,
15:37cambiamo di location, siamo nel teatro comunale e siamo con Giobbe Covatta.
15:41Questo è un nome che conosciamo tutti molto molto bene.
15:44Spero proprio di sì e come caratteristica sua unire la comicità e i temi di attualità e di società, in questo caso...
15:54E' particolarmente insomma legato al tema del sociale e come dire della cura del pianeta nel senso più ampio.
16:03Esattamente e anche questo spettacolo non è da meno, infatti sesto grado, sei gradi, proprio per raccontare sul riscaldamento della terra,
16:13immaginandosi futuri possibili anche un po' distopici ma sempre con molta risa e attenzione anche al...
16:20E parlavo oggi in radio, ci sono questi dati allarmanti che arrivano da uno studio londinese che segnalano quanti morti per il cambiamento climatico.
16:29Ci sono stati in Italia e Milano in particolare, cioè dicessi avvenuti solo perché c'è stato un cambiamento climatico, quindi particolarmente significativo questo spettacolo.
16:42Assolutamente sì, è necessario secondo me, proprio per i temi che affronta.
16:48Continuiamo poi con un altro, diciamo, emblema del teatro contemporaneo e della drammaturgia italiana che è Ascanio Celestini.
16:56Annaggia!
16:58È un grande nome che porta in scena il suo ultimo spettacolo, Poveri Cristi, tratto dal suo libro.
17:05Particolarità di questo spettacolo, per chi non avesse letto il libro, appunto racconta di vari personaggi, gli ultimi, gli umili, quelli che normalmente ci dimentichiamo e vediamo nei parcheggi il vagabondo, la prostituta,
17:23tutta questa personalità che a volte ci crea un rifiuto di porta in scena e in ogni volta sceglie quali personaggi rappresentare, quindi ogni spettacolo potenzialmente diverso.
17:34E' diverso dall'altro, questo è molto bello.
17:37E qui siamo a Gussago, passiamo anche in questo caso a un venerdì, venerdì 3 ottobre, come vedete appunto, e poi continuiamo e inizia, c'è uno spettacolo che è un piccolo gioiellino,
17:50di danza, però di una danza che racconta una storia, quindi avvicinatevi, è una danza adatta a tutti e a tutte, di Nanook, The Old Man,
18:00che racconta invece il passare del tempo e trattando un tema come anche la morte e la vecchiaia che spesso ci spaventa,
18:09lo affronta con leggerezza, con poesia e mettendo, unendo diverse professionalità in campo con anche danzatrici molto molto giovani,
18:20ci sono in scena due bambine per esempio.
18:22Certo.
18:23Quindi anche questa poesia, questa delicatezza dell'incontro tra dei corpi adulti e dei corpi di bambine con purezza è molto poetico.
18:33Andiamo avanti anche perché abbiamo pochi minuti e tante cose.
18:36Esatto.
18:37Andiamo avanti, siamo a tutto Shakespeare, minuto per minuto.
18:42Chi ama Shakespeare e chi ama ridere deve vedere questo spettacolo.
18:45Non hai detto la location dello spettacolo di danza?
18:49Hai ragione, lo spettacolo di danza è a Cellatica, poi passiamo al, qui siamo già entrati ad ottobre,
18:56andiamo a Rodengo Sayano, con questo spettacolo dedicato a Shakespeare, questo è molto ironico, molto divertente,
19:04per andare in un altro luogo molto prezioso che è il teatro sociale di Palazzolo sull'Oglio,
19:10con un'altra compagnia di teatro visivo e di maschere che ci porteranno nella notte di una notte su mille.
19:19Quindi è questo molto magico.
19:20E infine concludiamo con un giovane, Davide Grillo, di stand-up comedy di Risa,
19:29ma anche qui nuovamente al servizio di idee e di tematiche sociali che ci confrontiamo tutti i giorni.
19:39Abbiamo ancora due minuti e quindi chiedo a te di sintetizzarmi tutto il resto,
19:46così non ti porto via da quelli che sono i temi che vuoi trasferire.
19:50Perfetto, allora appunto questa è la prima sezione Wonderland Pop,
19:54passiamo poi dal 7 novembre e sono già online la vendita della programmazione musicale
20:00che quest'anno ha seguito Alberto Belgesto.
20:03Quindi salutiamo il presidente di Festa della Musica che è stato proprio la settimana scorsa qui da noi.
20:09E quindi abbiamo Motta, Via dell'Ironia, Ettore Giuradai e Alberto Maria Giardini.
20:16Se non ti ricordi tutto, non è grave, ci sta e comunque rimandiamo ai nostri amici al nostro sito dove c'è tutto.
20:23Esatto, esatto, che è wonderlandfestival.it.
20:27Quindi quattro concerti, anche qui la biglietteria è già aperta perché sappiamo che la musica è a tempi diversi dal teatro.
20:38E concludo con un piccolo spoiler invece sulla programmazione di Brescia che prenderà appunto le tre settimane finali di novembre.
20:47Con una compagnia landese, Bambi, che oltre a offrire uno spettacolo offrirà un workshop di teatro fisico.
20:55Questo però è riservato agli attori professionisti.
20:57Esatto, questo è riservato ai professionisti che vogliamo quindi portare non solo per il pubblico
21:02ma anche dare opportunità di scambi e di crescita condivisa agli artisti del territorio.
21:09Dal tuo punto di vista, quindi dal tuo osservatorio privilegiato, come siamo messi per quanto riguarda il professionismo teatrale a Brescia?
21:18Di Bresciani e non solo Bresciani perché poi ci sono anche amici che a Brescia ci sono ma non sono Bresciani e fanno gli attori.
21:24Allora, c'è sempre stato un buon fermento e in questi quattro anni appunto che sono a Brescia ogni anno sto notando una crescita sempre di più.
21:34C'è sempre più crescita, stanno sempre uscendo.
21:36Questo, quest'anno ci sarà anche lì una sezione dedicata loro al festival, non vi dico altro perché...
21:43Non si può ancora.
21:44Non si può ancora, però...
21:46Ti salva il fatto che siamo in dirittura d'arrivo qui.
21:49Esatto, per noi è importante dare appunto opportunità e crescita.
21:54Ci sarà modo sicuramente di parlarne ancora ma adesso dobbiamo salutarci.
21:58Prima Stefania, permettimi di salutare Ruggero Tavelli che ha curato la legge audio e video.
22:03Grazie Ruggero.
22:03Grazie a voi che ci avete ascoltati alla radio, a voi che ci avete guardati in tv, ma grazie soprattutto a Stefania Dolcini, la protagonista di questa puntata, per parlare di Wonderland Festival che, come vedete, sta per cominciare.
22:18Grazie in bocca al lupo.
22:20Grazie.
22:21Ciao, a presto.
22:21Ciao, a presto.
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