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  • 4 settimane fa
C'è chi sogna un suo ristorante, chi vuole aprire una pasticceria, ma tutti e 20 (14 ragazzi e 6 ragazze) i partecipanti della scuola di Saranno Cuochi, della Scuola di Cucina di Fondazione Barilla, vogliono cogliere questa preziosa occasione per costruirsi un futuro migliore.

Ecco chi sono e cosa li motiva a mettercela tutta nelle prossime 8 settimane.

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Novità
Trascrizione
00:00Mi chiamo Hamza Altamemi, vengo dalla Libia. Sofia Tuenas, Perù. Angelo Costella, Gela.
00:09Melissa Spanò, Milano. Francesco Napolitano. Napoli. Andy Benali, vengo dalla Tunisia.
00:14Michele Martinese, Potenza. Sono scappato in Italia dalla guerra. Ho iniziato a lavorare
00:22in cucina e mi sono innamorato di questo mondo. Samia Salkanovic, vengo da Roma.
00:31Io ho frequentato l'alberghiero fino al secondo anno, però purtroppo l'ho dovuto
00:36staccare quando ho dovuto cambiare città. Sono entrato in una comunità e l'ha dovuto
00:42cucinare per me e quel dovere è diventato un amore. Per me il cucinare è la felicità.
00:48Quando cucino mi sento rilassata. La cucina per me è un modo di trasmettere
00:54i sentimenti agli altri. Da questa scuola voglio imparare tutto, tutto che si può.
01:00Sono qui per capire chi sono professionalmente. In questa scuola vorrei imparare a sfruttare
01:06al meglio le materie prime. Sono stato specialmente sorpreso per vedere affrontate tematiche come
01:12l'impatto ambientale e lo spreco alimentare. Per me la tutela dell'ambiente dovrebbe essere
01:18della cucina del futuro. Il mio sogno è aprire un ristorante nel mio paese per valorizzare
01:23la mia terra. Il mio sogno è poter fare della cucina una professione. Il mio sogno è aprire
01:28un ristorante italiano in Brasile. Benvenuti alla scuola di Fondazione Barilla.
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