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  • 6 settimane fa
Il cuore è diventato un accessorio nell’epoca delle relazioni liquide in cui siamo connessi con il mondo intero e spesso scollegati da noi stessi. I rapporti nascono e si dissolvono con un tocco sullo schermo, le emozioni scorrono rapide come le storie di Instagram. Eppure, proprio in questo tempo di relazioni liquide, come le ha definite Zygmunt Bauman, siamo chiamati a restare radicati nel cuore: a scegliere la profondità invece della velocità, la presenza invece della reazione.

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Amare in tempi instabili
Nella psicologia immaginale, ogni relazione è un campo simbolico, uno specchio attraverso cui l’anima si riflette. Le persone che incontriamo non sono solo individui, ma immagini interiori che vengono a raccontarci qualcosa di noi. Così, anche il lasciarsi, il perdersi, il ritrovarsi, non sono mai eventi casuali: sono riti di passaggio.

Ogni volta che amiamo, siamo iniziati a qualcosa. L’altro diventa una soglia. E solo se siamo radicati nel cuore possiamo attraversarla senza perderci.

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Radicarsi nel cuore
[caption id="attachment_2516060" align="aligncenter" width="640"] Selene Calloni Williams[/caption]

Radicarsi nel cuore non significa attaccarsi. Significa abbandonare il controllo e restare presenti, anche quando l’altro cambia, anche quando la forma della relazione muta. È una pratica. Una via.

Nel mio libro 1 minuto al giorno – meditazioni quotidiane, trovi molte formule psichiche per vivere per davvero le relazioni, con tutto te stesso, rendendo capaci di gioire veramente e, se occorre, soffrire, ma senza chiudere il cuore. Perché sia gioia che dolore sono strumenti per proseguire lungo il sentiero.

Una formula psichica molto utile a questo fine è la seguente: «Non esiste né l’incontrarsi né il separarsi, esiste unicamente il puro piacere dello spazio dinamico».

Ogni volta che vorresti chiuderti, fai il contrario. Apriti. Respira dal cuore. Lascia che l’amore fluisca, anche se fa male. Perché amare è l’unico modo di guarire.

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Lo yoga sciamanico delle relazioni
Anche lo yoga sciamanico ci insegna a vedere l’altro come un alleato evolutivo. In ogni legame c’è un daimon, uno spirito guida. E quando la relazione finisce, quel daimon rimane: sotto forma di insegnamento, archetipo, trasformazione.

Per questo, nelle pratiche sciamaniche, si danza la separazione tanto quanto l’unione. Si onora l’altro come un maestro, anche se ci ha ferito. Perché l’amore non è possesso: è rito, eco, visione.

Praticare la presenza nell’unione

Come restare salde in un’epoca che cambia forma ogni giorno?
La risposta è nella pratica.

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Pratica del cuore radicato
Siediti in silenzio.
Porta la mano sinistra sul cuore e la destra sull’addome.
Respira.
Con ogni inspiro, ripeti interiormente: «Io accolgo».
Con ogni espiro: «Io lascio andare».
Lascia che questa respirazione diventi un ponte.
Tra te e te stessa.
Tra te e l’altro.
Tra il tuo cuore e il cuore del mondo.

Forse non possiamo controllare la liquidità dei tempi. Ma possiamo imparare a nuotare nel fiume senza dimenticare chi siamo. Possiamo amare senza perderci. E restare nel cuore come in un tempio sacro, dove ogni relazione, anche quella che finisce, è una soglia verso una versione più vera di noi stesse.

 

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00:00Viviamo in un tempo in cui le relazioni scorrono come acqua tra le dita, un click, una notifica,
00:08un messaggio visto e non risposto, connessi con il mondo intero ma spesso scollegati dai
00:16nostri stessi sentimenti. Il cuore sembra essere diventato un accessorio, eppure proprio ora in
00:26quest'epoca di relazioni liquide, come la chiamava Bauman, siamo chiamati a una rivoluzione
00:34silenziosa, restare radicati nel cuore, scegliere la presenza invece della reazione, la profondità
00:47invece della velocità. Ogni relazione è un rito di passaggio, l'altro non è solo una
00:56persona, è una soglia, un diamond, uno specchio. E solo se siamo radicati nel cuore possiamo
01:05attraversare quella soglia senza perderci. Radicarsi non significa trattenere, significa
01:13esserci, anche quando tutto cambia, anche quando l'altro se ne va. Ora ti invito a una
01:22meditazione. Siediti, rallenta, porta la mano sinistra sul cuore e la destra sull'addome, chiudi
01:33gli occhi. Inspira profondamente e ripeti dentro di te, lo accolgo. Espira lentamente e ripeti, lo
01:45lascio andare. Inspira, lo accolgo. Espira, lo lascio andare. Lascia che questo ritmo ti radichi,
01:56che diventi un ponte tra te e te stessa, tra te e chi ami, tra il tuo cuore e il cuore del mondo.
02:08Forse non possiamo fermare la fine di un amore, ma possiamo danzare anche la separazione,
02:16onorare ogni legame come un rito e scegliere ogni volta di non chiuderci. Perché amare,
02:30anche quando fa male, è l'unico modo per guarire.
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