Come evitare di ammalarsi trattenendo le emozioni? Ci sono giorni in cui ci sentiamo irrigiditi, come se dentro di noi tutto scorresse a fatica. È allora che il corpo diventa gabbia, e le emozioni si trasformano in prigioniere. Trattenere è ammalarsi: lo capiamo quando il respiro si accorcia, quando le spalle si incurvano, quando la gola resta chiusa e la voce non trova più uscita. È in quei momenti che ci accorgiamo che la vita non tollera dighe: vuole fiume, corrente, movimento.
[idarticle id="2469546, 2561135" title="Perché diamo la caccia alle (nostre) emozioni"] Come non ammalarsi trattenendo le proprie emozioni Lo yoga sciamanico ce lo ricorda con forza. Ogni emozione è prāna, energia vitale che vibra, danza, pulsa. Tentare di bloccarla, con la paura di sentirla, con il bisogno di controllarla, con la vergogna di mostrarla, significa condannarla a diventare sintomo, rigidità, insonnia. È come trattenere il respiro: prima o poi il corpo si ribella.
Quando invece permettiamo all’energia di fluire, quando ci concediamo di respirare un'emozione, di tremare, di cantarla o di lasciarla scorrere nei muscoli e nelle ossa, allora tutto cambia. La rabbia si trasforma in forza, la paura in confine, la tristezza in tenerezza, la gioia in un’apertura sconfinata. È il corpo stesso che torna a essere ponte, non muro.
[idarticle id="2635369" title="Selene Calloni Williams: dal dolore alla rinascita nel libro ''Diario di una Sciamana''"] Il potere della meditazione quotidiana [idgallery id="2464920" title="Meditazione: 9 cose che è importante sapere"]
Non si impara da un giorno all’altro a lasciar scorrere le emozioni. È un esercizio che va coltivato come un giardino fragile, che ha bisogno di cura quotidiana. La meditazione è questo: un appuntamento con il proprio fiume interiore. Non servono ore. Anche solo un minuto al giorno, se vissuto con presenza, basta a ricordarci che la vita è flusso e che nulla di ciò che sentiamo è sbagliato.
Sedersi, respirare, osservare: sono gesti semplici, ma capaci di spalancare porte interiori che credevamo sigillate. Con il tempo, il cuore si allena a restare aperto. E allora la corrente delle emozioni non ci travolge più: ci porta.
È questo il senso del mio libro 1 minuto al giorno. 365 meditazioni quotidiane: offrire piccole chiavi quotidiane per costruire un rituale personale. Un varco intimo, da cui l’acqua può scorrere senza paura. Formula meditativa [caption id="attachment_2637082" align="aligncenter" width="667"] Selene Calloni Williams spiega come evitare di ammalarsi trattenendo le emozioni[/caption]
Chiudi gli occhi. Inspira profondamente. Senti il tuo corpo come un fiume. Ripeti: «Lascio scorrere. Lascio respirare. Lascio trasformare». Ogni emozione che emerge è acqua che purifica, non peso che soffoca. È vita che chiede soltanto di passare attraverso di noi.
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