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  • 7 settimane fa
Tantra quotidiano: vivere l’eros come meditazione a due.  Nel sentiero del Tantra – quello autentico, antico, profondo – l’eros è molto di più di ciò che ci hanno insegnato: è una via di risveglio. È preghiera incarnata, meditazione a due, incontro sacro tra mondi interiori. È la possibilità di trascendere il confine tra “io” e “tu” per fare spazio all’ineffabile, all’Uno che danza tra i corpi, come un mantra vivente. L’eros non è il contrario della spiritualità. È la sua più sublime espressione. Quando due amanti si incontrano nella presenza, l’universo intero si espande con loro.

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Il desiderio come specchio dell’anima
Anche la psicologia immaginale ci invita a guardare il desiderio non come qualcosa da reprimere o soddisfare, ma come un simbolo, un messaggero. Ogni attrazione, ogni brivido, è l’eco di un’immagine archetipica che ci abita e ci guida. In questo senso, l’altro non è solo l’altro: è il volto visibile del nostro daimon, il nostro spirito guida sotto mentite spoglie.

Quando vivevo in Sri Lanka, durante i miei anni di apprendistato con il mio maestro Michael Williams, bramacharya e yogi, sperimentai l’intensità silenziosa di un amore impossibile. Un bramacharya è colui che ha trasmutato l’energia sessuale in energia spirituale. Lo amavo come si ama un dio in terra, eppure sapevo che mai avrebbe ricambiato quel sentimento con atti o parole. Ma proprio per questo, quell’amore mi aprì la porta più importante: quella dell’unione con il divino. La forza del desiderio non è fatta solo per essere consumata, ma anche e soprattutto per essere elevata. Il vero atto tantrico è la trasmutazione del fuoco dell’eros in fiamma del risveglio.

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Lo yoga sciamanico dell’amore
Nel percorso dello yoga sciamanico, ogni gesto diventa rituale, ogni carezza un’offerta. Si pratica con il corpo, certo, ma soprattutto con l’anima. Il tocco non cerca l’orgasmo, cerca la verità. Il respiro si fa veicolo, ponte tra mondi. Il partner diventa un portale, una soglia da varcare con sacralità.

Un esercizio semplice che propongo nei miei ritiri è il “rito dello sguardo”: due amanti si siedono uno di fronte all’altro e si guardano negli occhi per alcuni minuti in silenzio. Non c’è nulla da dire, tutto da sentire. Lentamente, i volti svaniscono, i pensieri si acquietano, e resta solo la vibrazione: pura, nuda, reale.

Vivere l’eros come meditazione non significa vivere sempre nella passione. Significa onorare l’altro come essere sacro anche nella noia, nel silenzio, nella fatica. Significa rendere ogni incontro un atto di consapevolezza. Portare il sacro nei gesti semplici: cucinare insieme, camminare tenendosi per mano, respirare nello stesso ritmo.

Nel buddhismo tantrico si dice che ogni cosa, se fatta nella piena presenza, è già meditazione. Allora anche il fare l’amore diventa puja, rituale. E anche l’astinenza può diventare un potente atto d’amore.

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Eros & tantra
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Come scrivo nel mio libro Yoga Sciamanico:

“Non è l’atto in sé a fare il Tantra, ma la coscienza con cui viene vissuto. Il corpo è un tempio e ogni incontro, se vissuto nell’ascolto profondo, è una porta sull’invisibile.”

L’amore che guarisce. Non mi sono mai unita carnalmente a Michael Williams. Ma ogni volta che chiudevo gli occhi e sentivo il mio cuore battere per lui, imparavo a non desiderare, a non possedere. Imparavo l’amore vero: quello che libera, non quello che prende. L’amore che benedice e trasforma, come un mantra che vibra nel silenzio.

Nel Tantra quotidiano non si cerca di consumare l’altro, ma di unirsi a lui nel mistero. Perché in fondo, come è noto nel buddhismo: “la vera unione è la cessazione della separazione.

E tu, riesci a vivere il tuo eros come via? Puoi iniziare oggi, con un gesto. Un respiro. Uno sguardo che non giudica, ma accoglie.

 

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Trascrizione
00:00Ci hanno insegnato che l'eros è desiderio, passione, piacere, ma nel tantra, quello autentico,
00:10l'eros è preghiera incarnata, è meditazione a due, un incontro tra anime che trascende il corpo.
00:21Quando due amanti si guardano con presenza, l'universo intero si espande con loro.
00:27Anche la psicologia immaginale ci invita a guardare il desiderio come messaggero del nostro daimon.
00:37Ogni brivido, ogni attrazione è il volto visibile di un'immagine interiore che cerca di farsi conoscere.
00:46L'altro non è solo l'altro, è una soglia verso il sacro.
00:52Quando vivevo in Sri Lanka, ero innamorata del mio maestro, un brahmacharya,
01:02cioè uno yojin che ha trasformato l'energia sessuale in energia spirituale.
01:07E così scoprì che l'amore più profondo non cerca il possesso, ma l'elevazione.
01:18Fu in quell'amore impossibile che incontrai il divino.
01:23Nel tantra quotidiano ogni gesto è rituale, ogni tocco è un'offerta.
01:31Anche camminare insieme, cucinare, respirare nello stesso ritmo, può diventare una puja, un atto sacro.
01:40Come scrivo nel mio libro Yoga Shamanico, non è l'atto in sé a fare il tantra, ma la coscienza con cui viene vissuto.
01:58Ora chiudi gli occhi, sediti comodamente.
02:01Immagina di essere con un partner e mettiti di fronte a lui o a lei.
02:13Immagina il volto che ami davanti a te.
02:20Occhi chiusi, respira profondamente.
02:22Inspira ed espira, ancora, profondamente.
02:33Ora apri gli occhi e guarda, guarda senza giudizio.
02:40Immagina che lui sia proprio, o lei sia proprio lì davanti a te.
02:44Non cercare di capire, non aspettarti nulla, solo guarda.
02:50Lascia che i pensieri si acquietino, che i contorni si sfumino e resta lì nell'incontro.
02:59Senti la presenza, senti la vibrazione, senti l'uno.
03:06A occhi aperti immagina di vederlo, di vederla.
03:11Rimani in questo spazio per qualche minuto.
03:14E poi, semplicemente, sorridi.
03:25Sorridi, non servono parole.
03:29L'amore è un sguardo che accoglie.
03:34L'eros non è qualcosa che si consuma, ma si trasfigura.
03:37E tu, tu sei pronto a fare dell'amore.
03:45Un sentiero verso il divino.
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