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Trascrizione
00:00Buonasera, buono martedì, ben ritrovati con il Tg Preview di Teletutto, l'approfondimento
00:14a cura della nostra redazione e oggi parliamo di quello che è un fatto di cronaca che ha
00:21aperto la settimana dei Bresciani, andiamo in Valtrompia per una violenza e violenza
00:27tra giovanissimi, quindi il caso della baby gang che da qualche anno imperversa di questo,
00:34ma non solo, lo facciamo con il capitano Mattia Minuzzo che è comandante della compagnia dei
00:38carabinieri di Gardone Valtrompia, buonasera e bentornato nel nostro Preview e con Paolo
00:43Bertoli che è un collega del giornale di Brescia. Buonasera Fabio, buonasera a tutti i nostri
00:48iniziari, buonasera Paolo, partiamo da quella che è la vostra attività investigativa, che
00:57gruppo è questa baby gang che si fa chiamare 069 e cosa l'ha resa particolarmente pericolosa
01:05in Valtrompia? Lunedì mattina abbiamo eseguito otto misure
01:09cautelari messe dal Tribunale per i minorenni di Brescia, relative ad alcuni soggetti appartenenti
01:16a questo gruppo che si è autodefinito 069 dal codice di avviamento postale del comune
01:22di Villa Carcina, in più sono state eseguite anche altre 17 perquisizioni a carico di altri
01:28soggetti, tutti minorenni all'epoca dei fatti e la maggior parte di questi soggetti faceva
01:34riferimento a questo gruppo, che non è un gruppo verticistico, non ha un vero e proprio
01:39capo, però si legavano al territorio tra i comuni di Villa Carcina, Concesio e il comune
01:46di Sarezzo. Principalmente sono stati addebitati episodi di rapine, di estorsioni, lesioni, danneggiamento
01:55e minacce nei confronti soprattutto di coitanei, tutti i fatti avvenuti sul territorio tra il settembre
02:012022 e i primi mesi del 2025. Una trentina di episodi, quindi in tre anni,
02:07le chiedo se avete anche osservato un'escalation della violenza nel tempo?
02:12No, in realtà è stato all'inverso perché a settembre 2024 il Tribunale di Brescia aveva
02:22già fatto eseguire delle misure cautelari nei confronti di alcuni esponenti maggiorenni
02:28del gruppo, quindi questo evento aveva in parte mitigato quelli che erano gli effetti
02:35negativi degli episodi sul territorio, quindi c'era già stato un primo freno, una prima
02:42pausa e successivamente invece abbiamo eseguito queste misure.
02:46Paolo colpisce la sistematicità in qualche modo della violenza di questa baby gang e che
02:52quadro emerge in questo momento?
02:54Sì, secondo me emerge un quadro in cui la violenza, in cui la sopraffazione sono un modo
03:01di vivere. Lo scrive anche il GIP che firma l'ordinanza, erano abituati alla violenza questi
03:08ragazzi, vuol dire che sopraffare gli altri per loro era il modo normale di gestire rapporti.
03:14È una questione naturalmente che oltre le forze di polizia interroga gli educatori e interroga
03:19tutti coloro che hanno a che fare con i ragazzi, cioè com'è possibile che un gruppo
03:23nutrito, comunque per cui parliamo di complessivamente 25 indagati, sono i minorenni. Se aggiungiamo
03:29quei ragazzi che quando hanno commesso alcuni dei fatti erano maggiorenni, alcuni da poche
03:33settimane, è un universo un po' più grande, quindi 30-40 persone, che hanno come unico
03:40obiettivo quello di affermarsi attraverso la violenza. Niente di positivo, o meglio la lettura
03:45di positivo, il proprio valore è nel poter picchiare per primi, picchiare più forte e
03:50per fare più male. Insomma è un grattacapo per chi deve occuparsi anche di queste cose.
03:56Fortunatamente, e concludo Fabio, il territorio ha reagito, che questo è un altro tema, nel
04:02senso che questo gruppo si faceva forte dell'intimidazione, del dire se parli, se racconti e invece
04:08comunque gli altri sono finite anche tante testimonianze, vuol dire che tante delle vittime,
04:13tra l'altro in un caso è anche un ragazzo disabile, quindi particolarmente odiosa la
04:18situazione, i ragazzi sono comunque sentiti abbastanza protetti e accolti per poter raccontare
04:24quello che hanno vissuto.
04:25Da qui volevo arrivare proprio a un episodio che è simbolo di questa sistematica violenza,
04:31ovvero quello che ha coinvolto un ragazzo disabile, che è quello che più ha colpito
04:34anche leggendo le vostre cronache in questi giorni.
04:37Sì, perché per come è stata ricostruita la vicenda, anche grazie alla testimonianza poi
04:43del ragazzo e dei suoi familiari, il furto era per un paio di scarpe e quando è stato
04:48avvicinato il ragazzo è stato fatto prima lo scherzo di fargli cadere il cappello sugli
04:52occhi, quando ha chinato il volto, proprio classico gioco da caserma, fatto con una violenza,
04:57una cattiveria, fra persone molto più grandi fisicamente, molto più forti e poi il ragazzo
05:03è stato lasciato senza scarpe a piedi nudi per strada, quindi facendo leva sul fatto
05:09che fosse un ragazzo disabile, quindi in difficoltà nel difendersi e anche poi nel reagire a quello
05:15che gli è capitato, particolarmente odioso davvero, soprattutto il pensare che i più
05:19deboli debbano essere sopraffatti.
05:21Comandante Bertoli ha detto come il territorio in qualche maniera ha reagito alle intimidazioni,
05:28però queste intimidazioni ci sono state, le chiedo quanto è stato in qualche modo difficile
05:33dover avere a che fare anche con questa tipologia di intimidazione e quanto è stato difficile
05:39raccogliere una serie di denunce da questi episodi?
05:44È stato particolarmente difficile, però abbiamo avuto la collaborazione sia dei testimoni
05:48sia minorenni che maggiorenni, sia di tutti gli enti sul territorio, dalle scuole, gli oratori
05:54e gli amministratori locali che ci hanno dato un importante aiuto nel sia circoscrivere il
06:01gruppo, di evitare ulteriori episodi, sia soprattutto di far passare un messaggio che è quello molto
06:07positivo di collaborare con le istituzioni per un principio di legalità.
06:11Noi infatti ormai da diverso tempo l'Arma dei Carabinieri proprio con le scuole ha avviato
06:17dei progetti di legalità per far passare un messaggio preventivo soprattutto di positività
06:25e di rispetto della legalità con una serie di tematiche che affrontiamo con i ragazzi,
06:31con i giovani, soprattutto nelle scuole medie e superiori e questo vediamo che comunque nonostante
06:36questi episodi che sono comunque circoscritti a poche decine di soggetti, nella maggior parte
06:41della popolazione giovanile ha invece un effetto molto positivo.
06:44Le chiedo cosa significa oggi il fenomeno BB Gang anche per voi, ma soprattutto da queste
06:50attività che voi fate con gli studenti, con i giovani, con le scuole, con le famiglie,
06:56se questi hanno contezza di cosa sia una BB Gang?
07:01Tra i ragazzi circolano questi termini BB Gang, sono molto consapevoli del fenomeno, sanno
07:08benissimo qual è la problematica, la maggior parte delle famiglie sanno anche loro bene
07:16qual è questo problema e come dicevo prima ci hanno dato una grandissima mano nel gestire
07:25questo fenomeno, soprattutto in questi incontri che noi svolgiamo annualmente con le scuole
07:34affrontiamo il tema soprattutto del bullismo, del cyberbullismo che poi sono alla base spesso
07:40degli episodi di violenza di queste BB Gang.
07:44In questo caso Paolo che ruolo hanno avuto le scritte, i simboli, la firma stessa di questo
07:50gruppo 069 l'abbiamo vista prima sul sagrato di una chiesa, anche nella costruzione di questa
07:58paura che hanno portato inizio?
08:01Allora, in molti casi sia le rapine che i furti non sono dettati dalla necessità diretta
08:07di avere un bene, non sono ragazzi che non possono permettersi il talpaio di scarpe, la
08:12cintura o la maglietta che invece hanno rubato, è il voler dimostrare di poter essere qualcuno,
08:19di poter fare quello che vogliono e quando vogliono.
08:22A maggior ragione lasciare sulle banche, sugli oratori, sulla chiesa la propria firma, il proprio
08:31tag è l'evoluzione di quello che era il mondo dei writers degli anni 80, nel senso
08:38che se lì lasciare la firma era dimostrare di esistere, oggi lasciare la firma in questo
08:44caso vuol dire cercare di far paura, di far capire tutte le cose cattive che sono successe,
08:50siamo stati noi che siamo i più cattivi e questo è un simbolo, dobbiamo sottovalutare
08:55il fatto che per esempio in Valtrompia non questi ragazzi ma probabilmente degli altri
09:01sono stati anche protagonisti di una serie di episodi di danneggiamenti e vandalismi che
09:06ci sono stati nei confronti delle scuole, degli oratori, di alcune palestre, quindi episodi
09:12piccoli che hanno portato a micro furti in alcuni casi ma anche solo allo sfregio per esempio
09:18dove il curato o il paroco si erano lamentati del bestemmine oratorio per chi gioca sui
09:25campetti, ecco che la settimana successiva stranamente questo oratorio veniva vandalizzato,
09:30distrutto e quant'altro, era successo anche in altre zone della provincia e non solo in
09:35Valtrompia, io solo mi sono occupato del caso di Sellatica per dirne uno in cui era stato
09:40anche aggredito un volontario dell'oratorio, quindi era stata da dei 14 anni anche in quel
09:45caso, quindi la sfida all'autorità ha un po' travalicato nel senso che se per i ragazzini
09:52è naturale imporre la propria personalità e vedere fino a che punto possono autodeterminarsi,
09:56quando si arriva a commettere dei reati è inevitabile che la società intervenga.
10:01Da una parte ci sono elementi comuni a un caso come quello che è stato di qualche anno
10:07fa, quello della Gang 88 e quindi forse c'è anche un'emulazione in qualche modo di questo
10:11caso.
10:11Dall'altro ti chiedo dal tuo osservatorio di cronista quanto è diffuso il fenomeno
10:18Baby Gang sul territorio, nel territorio bresciano o se ci sono fenomeni borderline,
10:24situazioni borderline che abbiamo potuto registrare negli ultimi anni?
10:28Allora, questa è una discussione che è aperta da tanto tempo su tre livelli, il livello
10:33nostro, cioè quello dell'informazione, il livello della politica e il livello delle
10:37forze di polizia, nel senso che il gruppo Baby Gang ha una definizione molto chiara per
10:44cui se non vengono rispettate alcune caratteristiche specifiche con una criminalità organizzata,
10:48lo stesso discorso, se non ci sono alcune specifiche caratteristiche, la divisione dei
10:54ruoli, la presenza del capo, il fatto di trovarsi solo per commettere reati, tutte queste cose
10:58non si può parlare di Baby Gang e quindi procuratori della Repubblica e comandanti di
11:06reparti di polizia si hanno spiegato che le persone che hanno indagato, arrestato e fermato
11:10erano parte di un gruppo ma non una Baby Gang in senso tecnico e questo andava benissimo
11:14per quel tipo di posizione.
11:17Per conto la politica, certa politica, certe volte, qualsiasi fenomeno giovanile lo etichetta
11:22diventa Baby Gang perché è una parola altisonante che fa un po' leva sul timore dei genitori,
11:28dei commercianti e quindi si usa impropriamente in quel senso il termine Baby Gang.
11:34Noi proviamo a fare un'operazione di equilibrio, molto difficile nel senso di capire, ok, quando
11:40mancano alcune caratteristiche specifiche dal punto di vista tecnico, però quella che
11:44è la percezione delle persone, quindi si può parlare di Baby Gang, nel nostro caso
11:49giornalistico, anche quando non sono rispettate proprio tutte le caratteristiche che prevede
11:54il sacro manuale per l'identificazione delle categorie criminali, però si rende molto
12:00bene l'idea. Per contro non vogliamo farci tirare per la giacca da chi ha interesse a
12:05demonizzare i ragazzi o a spingere certe zone della città perché non tutti i fenomeni
12:09di delinquenza giovanile sono Baby Gang, sono altre cose. Il nostro è un lavoro di grande
12:14equilibrio e però l'impegno che mettiamo io e gli altri colleghi della redazione di
12:18Cronaca Nera Giudiziaria, del Journal of the Brescia e di TeleTutto, spero possa essere
12:22percepito anche da chi ci guarda e chi ci ascolta che cerchiamo di dare quello che è giusto
12:27a ciascuno, non decidere né da una parte né dall'altra. Abbiamo raccontato in altre
12:32puntate di questo preview anche nella scorsa stagione come sia una percezione soprattutto
12:36sulla città, come dicevi tu, di un fenomeno legato e dobbiamo dirlo anche qua, a seconda
12:42e terza generazione, Italia di seconda e terza generazione che viene strumentalizzato,
12:47come hai detto tu in sostanza, da certa politica. Torno da lei comandante e le chiedo che impatto
12:54hanno avuto queste violenze sui ragazzi e sulle famiglie coinvolte?
12:59Le vittime sono state particolarmente provate, soprattutto in alcuni casi ci sono state anche
13:06delle conseguenze dal punto di vista emotivo e psicologico, nonostante ciò però quasi tutte
13:12le vittime hanno comunque dato il loro contributo all'attività testimoniando quello che era successo
13:17e le stesse famiglie sono state parte attiva di tutta l'attività di indagine, sia con
13:25le loro testimonianze, sia anche proprio nel gestire le emozioni dei propri figli nella
13:31fase delle sommarie informazioni che noi acquisiamo durante le varie attività.
13:36Per quanto potete vedere voi c'è il rischio che le vittime a loro volta entrino in circuiti
13:43di violenza?
13:44No, tendo a escluderlo per il semplice fatto che hanno provato sulla loro pelle quelle che
13:51sono le violenze e durante la nostra attività parlando proprio con i ragazzi abbiamo capito
13:58che sanno benissimo l'effetto negativo che queste violenze hanno sulla popolazione giovanile,
14:06quindi sono i primi che sicuramente non diventeranno a loro volta soggetti che delinquiranno
14:13in futuro.
14:14Lei ha parlato di attività di prevenzione che fate con le scuole, lo ricordiamo, le
14:19chiedo quanto è importante prima di arrivare a definire un fenomeno vero e proprio di baby
14:26gang, segnalare subito episodi che anche apparentemente sono minori, come diceva prima Paolo Bertoli,
14:34la bestemmia in oratorio che poi dà sfogo a episodi di vandalismo.
14:39E' importantissimo agire sui primi episodi che si verificano, che spesso sono episodi
14:46minimi, come dicevamo prima, di minacce, di semplici piccoli danneggiamenti. Spesso noi
14:51abbiamo appurato che parlando direttamente con le famiglie, con i minori coinvolti, facendo
14:58capire il disvalore delle loro azioni, la maggior parte di loro hanno interrotto le
15:03valorazioni.
15:04Lei crede che in qualche modo il territorio, comuni medio-piccoli, una valle comunque contenuta,
15:11una comunità che è fatta di tanti comuni, può in qualche modo aver favorito l'attività
15:17di questo gruppo anche in una maniera identitaria?
15:22Probabilmente può essere successo, c'è da dire che questa è una fetta veramente minima
15:29della popolazione giovanile della provincia di Brescia, sono veramente pochissimi soggetti
15:34che hanno una risonanza mediatica e soprattutto sulla percezione di sicurezza, però tutto il
15:41resto della popolazione giovanile e anche della società bresciana invece molto partecipe
15:50di tutto quello che è la legalità a 360 gradi, quindi ha circoscritto notevolmente il fenomeno
15:59sul territorio.
15:59Questo possiamo dirlo anche fortunatamente Paolo, perché raccontare tutti i giorni di
16:04fenomeni simili diventa complesso anche nel lavoro della quotidianità e ti chiedo quanto
16:12ha giocato un ruolo fondamentale il gruppo, la ricerca di un riconoscimento e il potere
16:20sugli altri, perché abbiamo capito che in questo caso non c'è un bisogno di delinquere, c'è
16:26più una ricerca, una volontà, un sentire di doverlo fare in qualche modo?
16:31Soprattutto il tema del riconoscimento, perché alcuni episodi che sono accaduti anche in Val
16:35Trompia sono stati corredati dai video, che hanno in un certo senso aiutato le indagini,
16:43ma in un altro senso aggravato la posizione di chi li ha prodotti, di chi ha guardato senza
16:49intervenire, che viene identificato e anche però amplificato il dolore di chi non solo
16:59è stato visto dagli amici per strada, ma anche poi da migliaia di coetanei sui social, perché
17:04questo è un altro tema centrale, nel senso che alcuni di questi atti di violenza sono
17:08stati fatti senza neppure rubare, cioè ragazzino circondato, messo contro il muro, contro la cancellata,
17:14picchiato per dimostrare di essere forti e comandare, fare il video, mandarlo in giro
17:18per far vedere che chiunque può essere preso in qualsiasi momento e picchiato e che nessuno
17:24può sentirsi sicuro.
17:26Ecco, lo strumento dei social è uno degli elementi che porta questi ragazzi a percepire
17:34la loro posizione, a percepire il loro essere qualcuno, essere qualcosa, non solo nel contesto
17:39che comunque è già tanto, è delle vie del paese, delle strade della Valtarombia che
17:46comunque hanno una discreta estensione, ma potenzialmente potrebbero arrivare da tutte
17:50le parti.
17:51Purtroppo bisogna ricordarsi che internet non dimentica, quindi un'immagine, un video
17:56postato oggi potrebbe saltarti fuori tra 10-15 anni quando avrai una posizione diversa,
18:01una famiglia, quando dovrai ancora di più vergognarti di certi comportamenti che hai avuto
18:07e forse ti verrà presentato un conto postumo, probabilmente ingiusto, nei confronti di un
18:13ragazzo che magari a 14 anni ha sbagliato, però a 25 ha cambiato vita e può trovarsi
18:17ancora a pagare il prezzo di una cosa che forse non aveva pensato.
18:21Allora oggi che ruolo ha il mondo adulto che vede anche attraverso i social, perché anche
18:26gli adulti ormai vedono tutto attraverso i social nel far finta di non vedere o nel sottovalutare?
18:31Allora è fondamentale che ci sia, secondo me, da parte nostra, parlo soprattutto di operatori
18:40dell'informazione, la possibilità di fare delle scelte, cioè noi dobbiamo avere a volte
18:47la forza di rinunciare ad alcuni click facili, di rinunciare ad alcune visualizzazioni facili
18:53per avere un approccio un pochino più etico e un pochino più rispettoso, soprattutto nei
18:59confronti dei ragazzi. Noi abbiamo il dovere di far vedere certe cose per far capire ai
19:03ragazzi quello che succede e soprattutto ai loro genitori, quindi dobbiamo dare una testimonianza
19:07e una documentazione. Non dobbiamo però fare dell'accanimento sui ragazzi e sui loro inevitabili
19:13errori di gioventù. E parlo, per quello che mi riguarda, quindi il mondo dell'informazione,
19:19trovare una posizione di equilibrio non è semplice, perché comunque anche noi siamo come tutti
19:23legati al successo del nostro prodotto, però cerchiamo di distinguerci con un prodotto che
19:28sia anche rispettoso delle vittime. Comandante, invece le forze dell'ordine carabinieri cosa
19:33possono fare con le famiglie, con le scuole, con le istituzioni, oltre a fare prevenzione
19:39e andare nelle scuole per intercettare prima questi segnali, perché, l'abbiamo capito,
19:46non basta la repressione, chiamiamolo così, quando poi il fatto è compiuto.
19:51Noi dobbiamo essere sempre un punto di riferimento, un punto di ascolto, soprattutto per le giovani
19:56generazioni, sia all'interno delle nostre caserme, dove tutti possono entrare e sporci
20:03le loro problematiche, come in molti casi di questa attività è successo, sono state
20:06le stesse vittime che si sono rivolte a noi, sia tramite le chiamate al 112, sia direttamente
20:12venendo nelle nostre caserme. Dall'altro, con un dialogo costante con tutti i giovani e gli
20:19adulti, anche proprio per illustrare quali sono effettivamente gli effetti negativi anche
20:26proprio sull'equilibrio emotivo di queste vittime.
20:28Noi siamo in chiusura, le chiedo che messaggio si sente di lanciare ai ragazzi che oggi assistono
20:36a questi fatti?
20:37E' quello sicuramente di parlarne, parlarne con gli adulti, parlarne con gli enti sul territorio,
20:44con le istituzioni, con le forze dell'ordine, perché c'è una soluzione a tutto e sicuramente
20:50anche se le vittime in quel momento si sentono sole, si sentono ovviamente isolate, non lo
20:58sono perché noi siamo al loro fianco.
21:00Allora io ringrazio il Capitano Mattia Minuzzo, comandante della Compagnia dei Carabinieri
21:05di Cardone e Valtrompia, grazie per essere stato con noi, anche a Paolo Bertoli, collegio
21:10generale di Brescia, grazie anche per come fate questo lavoro.
21:15Grazie, buona serata.
21:15Ringrazio anche voi che ci avete seguito da casa, si ferma qui il nostro preview, non l'informazione
21:21di Teletutto, che come sempre torna fra pochi minuti nel nostro telegiornale e saremo lì
21:26ad aspettarvi.
21:27Buona serata.
21:27Ringrazio anche voi che ci avete seguito da casa, grazie a tutti.
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