“LA METROPOLITANA DI NEW YORK APPARTIENE A TUTTI. Tutti la usano: ci sono studenti e innovatori; statisti e adolescenti. È un luogo pieno di incontri enigmatici ma meravigliosi, uno scontro di archetipi pop, dove tutti hanno un posto dove andare e ognuno è unico in ciò che indossa. Come nei film, sono gli eroi delle loro storie.”
Con questa nota il direttore artistico di Chanel, Matthieu Blazy, accompagna il suo debutto alla collezione Métiers d’art della Maison, che ha fatto sfilare proprio nella metropolitana di New York. E proprio come riporta la nota, la collezione presenta una gioiosa sequenza di personalità: ci sono celebrità e supereroi, adolescenti e anziani, ragazze lavoratrici e ballerine, signore che pranzano e madri in movimento, ognuna vista attraverso una lente cinematografica, inclusa la stessa Coco Chanel. In breve, tutto lo scintillio e la grinta della Grande Mela, sia nella realtà che nell'immaginazione. E, almeno in teoria, una sfilata rivolta a tutti.
In questo mix di artigianato raffinato e cultura pop, recita il comunicato, si manifesta uno stile elegantemente spiritoso. Il "denim lingerie" è abbinato a ricami complessi, evocando un nuovo tipo di abbigliamento western; un abito Art Déco d'archivio è riconfigurato e ricamato da Lesage con piume sfrangiate di Lemarié: questa flapper della nuova scuola sceglie di indossare il suo con pantaloni chino illusion; il motivo della camicia maschile è ancora una volta rivisitato e arricchito da una catena Chanel, mentre la flanella da boscaiolo è evocata in un sontuoso tweed bouclé di lana. Abbondano le mutazioni giocose, così come i piaceri personali nascosti per chi le indossa.
Inizialmente ispirato dai soggiorni di Gabrielle Chanel a New York City nel 1931, durante il suo viaggio di andata e ritorno da Hollywood, Matthieu Blazy ripropone questa associazione cinematografica per la collezione. Eppure fu nel centro di New York, piuttosto che a Hollywood, che Gabrielle Chanel riacquistò la sua fiducia nell'appeal democratico e globale di Chanel. Poco prima del suo viaggio di ritorno a Parigi, scoprì coloro che downtown avevano adottato lo stile Chanel a modo loro. Trovò che questa celebrazione pop dei suoi abiti fosse la forma più sincera di adulazione. E da qui Gabrielle Chanel tornò in Europa, rinnovata, conservando per sempre New York nel cuore. (foto e video: copyright Chanel)
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