Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 17 ore fa

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00A casa di amici, il salotto di Radio Roma.
00:30Grazie, è un piacere essere qui.
00:33Ovviamente la Queen rimane sempre Kiki, lei è la star e oggi l'ho voluta fortemente accanto a me perché insomma condurrà insieme a me oggi.
00:43Però vedo che lo sguardo va sempre verso di te cara Cristina e quindi è innamorata, vabbè sei la sua mamma giustamente.
00:49Anche il mio sguardo va sempre verso di lei.
00:52Questo è un legame meraviglioso, magari un giorno ci dedicheremo proprio a questo legame bellissimo tra umano e animale, insomma i nostri amici a quattro zampe.
01:02Ma oggi siamo qui sul canale 14 della Digitale Terrestre Radio Roma News TV dove ci potete seguire anche in replica più tardi
01:11e poi potete seguirci anche in streaming su Radio Roma.tv e su Radio Roma.it con i nostri approfondimenti.
01:18Siamo qui perché? Perché abbiamo iniziato un bellissimo percorso che è appunto l'arte che cura emozioni in corso.
01:26Parliamo di arte terapia, parliamo di musica e di tanti altri dettagli.
01:31Se vi ricordate bene e se non ve lo ricordate male male ma potete andare a recuperare tutto sul nostro sito
01:37abbiamo iniziato questo percorso parlando anche come dire di quanto sia importante la figura dell'art counselor e dell'arte terapeuta
01:46che con la musica e molti altri strumenti, molti altri linguaggi riesce perfettamente nell'obiettivo di benessere, no?
01:54Quindi con la cura delle emozioni.
01:58Abbiamo parlato appunto dei linguaggi artistici e oggi continuiamo proprio con questo.
02:04Cara Cristina, io vorrei ricordare al nostro pubblico che Cristina è una musicista in primis
02:09ma poi anche una gestalt counselor a mediazione artistica e arte terapeuta.
02:15Quindi insomma ecco abbiamo bisogno come sempre di un professionista che ci possa guidare nei dettagli di tutto quello che ci accade nella quotidianità.
02:24Cara Cristina, io vorrei iniziare da te da uno dei big, come dire, della mente, ovvero Freud.
02:31Pare, pare, dico pare, che Freud al termine della sua vita abbia in più occasioni confidato ai suoi intimi
02:40due cose non ho capito nella mia vita, la musica e il desiderio della donna.
02:46Io vorrei partire proprio da questo pensiero, da questa forse citazione, insomma è una cosa molto intima di Freud.
02:53Beh, io sono una donna ed una musicista, quindi sono la personificazione del problema Freudiano.
03:04Ecco.
03:05Allora, sì, effettivamente adesso non mi metto a indagare il discorso del desiderio della donna
03:12che è qualcosa di così infinito, così affascinante, misterioso, deico in qualche modo
03:19che non è questa l'occasione opportuna per farlo.
03:24La musica, dunque la musica è sicuramente un linguaggio che sfugge e allo stesso tempo
03:35arriva in zone della nostra percezione, della nostra elaborazione del reale, cioè della nostra esperienza esistenziale
03:47dove non arriva nessun altro linguaggio.
03:51E ti dirò anche per quale motivo.
03:54Io sono diventata non odente in seguito al vaccino AstraZeneca
04:03e quindi della musica mi sono rimasti alcuni vertici, alcuni topoi e ne ho persi altri, ne parleremo dopo.
04:13Ma mi è stato spiegato nel centro dove io ho fatto gli interventi di implantologia cocleare
04:20che la musica viene processata in una zona del cervello che non è quella del linguaggio
04:27ma è una zona più interna del cervello, viene processata emozionalmente.
04:35Interessante forse sapere che quella è la zona più antica del cervello.
04:41Quindi noi siamo soprattutto emozione.
04:45Che meraviglia!
04:46Quindi che cosa c'è di più misterioso del riflettere e riflettersi e rifletterci del campo emozionale?
04:59Naturalmente Freud ha detto che la musica rimane un mistero.
05:04Ed è giusto che rimanga un mistero perché è come la preghiera.
05:07Cioè sono quelli innalzamenti dell'anima che chiede, sono quelle domande eterne
05:18che si esprimono trovando delle formule così tanto particolari,
05:26perché è così tanto particolare la domanda che non è quasi possibile parlarne, se ne può solo fruire.
05:33Ma sì, ok, la musica rimane un mistero, ma perché?
05:39Possiamo dare una risposta, è possibile anzi dare una risposta a perché la musica può influenzare così tanto?
05:45Per lo stesso motivo per cui la musica è processata nel campo emozionale del cervello.
05:53Quindi noi siamo capaci attraverso gli impulsi musicali di raggiungere zone dell'esperienza umana
06:06così tanto profonde come il linguaggio semplice non riuscirà mai a fare perché il linguaggio di per sé tradisce.
06:20Certo. Prima ci parlavi di questa esperienza che inevitabilmente ti ha segnato la vita
06:27e ti ha segnato anche la professione, la passione.
06:31Io so che non puoi sentire la melodia e l'armonia in qualche modo, ma cosa vuol dire questo?
06:38Perché magari c'è qualcuno che ci segue che magari ha avuto un'esperienza simile
06:43e che magari per paura ha abbandonato tutto?
06:47Sì. Dunque, la musica è fatta come qualsiasi altro linguaggio,
06:54ora la musica è un linguaggio più alto, più astratto, eccetera,
06:58ma è fatta di diverse componenti.
07:02La musica è fatta di silenzi, di articolazione del silenzio, di fraseggio, è fatta di ritmo,
07:17è fatta di agogica, cioè lentezza e velocità, è fatta di dinamica, cioè di pianissimi e di fortissimi,
07:28e soprattutto è fatta di melodia ed armonia.
07:33Io con i miei interventi di implantologia cocleare ho perso l'armonia e la melodia,
07:45ma ho intatte tutta l'altra articolazione dello svolgimento musicale,
07:55quindi la qualità, la durata, lo spessore del silenzio, il ritmo in qualsiasi sua forma,
08:05la progressione da lentezza, velocità, la progressione da pianissimo, super fortissimo.
08:12Quindi io lavoro attraverso la musica usando certi fattori che sono componenti della musica,
08:23non usando naturalmente né l'armonia né la melodia, che però devo dire non sono neanche più importanti,
08:33perché che cosa sarebbe una melodia senza l'interpunzione ritmica?
08:38Sarebbero...
08:40Esatto, una cosa di lineare, esatto, forse troppo silenzioso,
08:47anche se abbiamo appena detto che in realtà il silenzio è rumoroso, no?
08:51È un suono...
08:52Il silenzio, l'uso del silenzio, la capacità di conoscere il silenzio dal punto di vista musicale,
09:03è un strumento di comunicazione, ma anche comunicazione tramite te, normale.
09:11Certo.
09:12È uno strumento potentissimo.
09:15Quindi la qualità del silenzio è in parte la qualità del nostro discorso nella vita.
09:24Noi in questo percorso cercheremo sempre di più di analizzare linguaggio per linguaggio.
09:32Leggevo qui e lì che c'è un linguaggio in particolare che viene definito frequentazione della scena.
09:39Vogliamo spiegare ai nostri amici di che cosa si tratta?
09:45Sì, dunque, io vengo dal mondo della performance e quindi conosco la differenza che c'è tra stare fuori la scena e stare dentro la scena.
10:02Che cos'è la scena? Che cos'è il palcoscenico?
10:05Il palcoscenico è una zona della vita particolare, sensibilissima.
10:15Il palcoscenico è lastra di ghiaccio, carboni ardenti.
10:23La tutto diventa super sensibile.
10:27Quando si è dei performer si conosce quello stato che viene chiamato anche flaw.
10:37Cioè è uno stato di semi-ipnosi, ipervigile, che nasce dall'aumento di adrenalina, naturalmente,
10:47che è l'andare in scena e che pone il nostro livello di attenzione ad un livello più alto del normale.
10:59Il nostro livello di concentrazione è un livello più alto.
11:02La nostra temperatura emozionale si alza.
11:06Allora, riuscire a elaborare in modo virtuoso, cioè di narrazione,
11:17quella alterazione di temperatura organica che avviene nel momento in cui attraversiamo la soglia tra il fuori scena e la scena,
11:31ci permette una conoscenza di noi stessi, una narrazione della nostra esperienza che è assolutamente privilegiata.
11:40Una cosa particolarissima.
11:43Io ho qualche vago ricordo di una definizione, forse di un filosofo.
11:48Parlava del palcoscenico delle idee.
11:50E quindi quando parlavi e hai parlato di questa cosa, mi ha evocato le mie memorie il palcoscenico delle idee.
11:58Forse questa definizione ci potrebbe far riflettere tanto, no?
12:01Io so che Kiki avrebbe voluto porti una domanda anche lei, però a quanto pare si trova nel suo...
12:07Kiki è assolutamente a suo agio.
12:09È a suo agio, mi pare che sia proprio nel salotto, eccola, la facciamo vedere.
12:15Grazie Matteo, dalla regia.
12:18Lei ama la musica, vero?
12:21Come?
12:21Lei ama la musica.
12:24Sì, sì, Kiki ama la musica.
12:26E ti racconto un piccolo aneddoto.
12:29Una volta stavamo ascoltando un concerto in un festival.
12:35Sì.
12:36Dove c'era una melodia che lei aveva dimostrato...
12:42Ah no, non è vero.
12:44Era un'altra cosa, era uno Schubert.
12:46Ad un certo punto arriva il tema più struggente di quel quintetto in don maggiore per archi di Schubert.
12:59Noi ascoltavamo i nostri colleghi.
13:02Appena arriva quel tema, lei si è alzata, alzato le orecchie.
13:06Completamente.
13:07E si è messa a ascoltare così, con gli occhi sbarrati.
13:11Lei ha riconosciuto la qualità superiore.
13:14Vedete la sensibilità anche dei nostri amici a quattro zampe, no?
13:18E il linguaggio musicale che...
13:20Eh, vedete, adesso la vedete inquadrata.
13:24Il linguaggio musicale è un linguaggio universale.
13:27Sei d'accordo, Cristina?
13:28Sì, è l'unico linguaggio universale e credo che sia il linguaggio più potente che può.
13:40In realtà, Giulia, noi stiamo facendo musica anche in questo momento.
13:46Perché noi stiamo articolando il silenzio, stiamo articolando il nostro tono di voce,
13:53stiamo dando velocità o lentezza.
13:56dal pianissimo al fortissimo.
14:00Cioè, la musica è ovunque.
14:03Basta saperla riconoscere.
14:05Grazie ancora, Cristina, per essere stata con noi.
14:08Grazie ovviamente a Kiki per la sua meravigliosa collaborazione.
14:12Anche lei ha prodotto un linguaggio perché ha prodotto il silenzio in questa fantastica puntata.
14:17Noi ci vediamo prestissimo perché abbiamo molto altro da trattare insieme.
14:22A presto, qui a Casa di Amici.
14:26A Casa di Amici, il salotto di Radio Roma.

Consigliato