00:00La tecnologia è il grande evento della nostra epoca, quello che ha impresso la più forte accelerazione della storia umana, con esiti che non sappiamo esattamente quali saranno.
00:17Ma è certo che già ora influenza in modo totale la nostra vita e l'arte guarda il digitale cercando nuove espressioni.
00:23La mostra Artificial Beauty di Andrea Crespi è un esempio interessante e consapevole di questo dialogo.
00:27Il mio rapporto con il digitale è questa ambivalenza, quindi è un amore ed odio, è una dipendenza e una necessità.
00:35È il mio strumento principale di lavoro e di comunicazione perché attraverso i social media in particolare ho la possibilità attraverso il mio lavoro di raggiungere un pubblico, di condividere il mio percorso, il mio lavoro e molte delle mie tappe importanti sono arrivate grazie proprio a questi strumenti.
00:52Il risultato è una mostra curata da Alicia Viola e Sandy Zanini alla Fabrica del Vapore di Milano che ragiona proprio sul rapporto tra la bellezza e l'illusione, tra l'umano e il non umano, toccando anche i tanti lati imperfetti del mondo digitale.
01:04La mostra nasce in circa un anno fa quando abbiamo proposto questa mostra Fabrica del Vapore, quindi è cooperata da Fabrica del Vapore e dal comune di Milano e abbiamo immaginato un percorso immersivo, sensoriale, interattivo e partecipativo, proprio perché è una tematica quella che trattiamo che ha bisogno di presenza, ma in generale l'arte ha bisogno di presenza, quindi questo dialogo tra uomo e opera.
01:25L'esposizione si concentra proprio sui punti di frizione, sulle ambivalenze, gioca con la bellezza di certe opere e il loro potenziale anche pericoloso a volte, per rilanciare messaggi che alla fine sono radicati nell'umano.
01:35La relazione con il digitale si declina attraverso svariate facettature e in molteplici visioni, in quanto è sia strumento di realizzazione, quindi di creazione, sia al contempo anche di fruizione del suo lavoro.
01:47Le sue opere che nascono dal concetto di neosintesi, dove linee infinite non si incontrano mai, vige proprio il rapporto con il digitale, quindi vanno fruite anche attraverso dei mobile, dei dispositivi, quindi anche in questo caso è presente.
01:59E naturalmente ci sono le opere vere e proprie, da uno smartphone che ripete not found a immagini che si compongono all'infinito, statue di un canova uscita dal futuro dei robot e messaggi che dicono everybody change, oltre che la presenza aleggiante di Warhol e Walter Benjamin, padre dell'idea di riproducibilità.
02:15Ci sono un sacco di citazioni in questa mostra, alcune più evidenti, alcune meno, però è sempre il rapporto col passato traslato in una dimensione futuristica e proprio parte della mia poetica, quindi io attingo tantissimo dal passato e cerco di reinterpretarlo in una chiave più contemporanea, più vicina a quello che è la società in cui vivo.
02:35La mostra Artificial Beauty è aperta al pubblico alla fabbrica del vapore fino al 25 gennaio.
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