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https://www.pupia.tv - Roma - ​​Fragilità psicologica giovani, audizioni Roccella e Gemmatoi
Alle ore 13.05, presso l’aula del III piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza ha svolto le audizioni della ministra per la Famiglia, la Natalità e le pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella, e del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla fragilità emotiva e psicologica dei più giovani anche da un punto di vista neuropsichiatrico, con focus su depressione, autolesionismo, disordine alimentare fino anche alla forma più grave, il suicidio. (11.11.25)

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Trascrizione
00:00Se non ci sono obiezioni, la pubblicità dei lavori da seduto odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione diretta sulla web tv della Camera dei Deputati.
00:16L'ordine del giorno reca l'audizione nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla fragilità emotiva e psicologica dei più giovani, anche da un punto di vista neuropsichiatrico con focus su depressione, autolesionismo, disordine alimentare, fino anche alla forma più grave, il suicidio, del Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, l'Onorevole Eugenia Maria Rocella.
00:41A nome di tutti i commissari do il benvenuto al Ministro Rocella, che ringrazio per la disponibilità ad intervenire all'odierna seduta.
00:52Avverto che il Ministro è accompagnato dal Capo Segreteria Tecnica, Dottor Riccardo Lucarelli, e dalla Capo Ufficio Stampa, Dottoressa Claudia Passa.
01:01Noi daremo quindi la parola al Ministro Rocella per la sua relazione, che poi depositerà e eventuali domande le rimanderemo ad altra sede, perché poi in coda abbiamo l'audizione del Sottosegretario Gemmato.
01:19E quindi, Ministro, la parola.
01:21Grazie Presidente, buongiorno a tutti e devo prima di tutto aprire questa audizione con un ringraziamento per il lavoro che state svolgendo
01:36e che è veramente di grande interesse e di grande utilità e mi fa molto piacere essere qui a dare un contributo, anche se immagino un contributo marginale,
01:48perché il Ministero della Famiglia non ha competenze dirette ovviamente sulle questioni sociosanitarie, che sono forse quelle che riguardano più strettamente il tema che affrontate,
02:02ma ha competenze che riguardano comunque la salute psichica e fisica dei bambini, soprattutto sul piano della prevenzione, perché sul piano dell'ordinario della prevenzione,
02:23perché il minore, quando la situazione di disagio diventa una situazione patologica, chiaramente fa riferimento la famiglia o fa riferimento a servizi sociali, sanitari, eccetera.
02:40Ma in realtà, prima di questo momento, ci sono segnali, ci sono situazioni a cui la famiglia può fare fronte,
02:50prima di tutto interpretandoli, accogliendoli e quindi cercando di capire come si possono sviluppare questi segnali e dove possono portare
03:05e cercando di intervenire in maniera precoce e preventiva.
03:09Ed è questa la chiave che noi abbiamo adottato anche quando domenica scorsa ho partecipato alla conferenza nazionale su dipendenze,
03:23promossa dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano.
03:27La prevenzione del disagio e delle disfunzionalità, in qualche modo intercettate prima che assumano forme patologiche,
03:40è stata anche uno dei fili conduttori della conferenza nazionale sull'infanzia e l'adolescenza
03:45che abbiamo organizzato a Roma nello scorso ottobre e alla quale la Presidente Brambilla ha partecipato,
03:52portando anche la voce di questa Commissione.
03:56Quindi è da questo inquadramento che vorrei partire per condividere con voi la visione che orienta l'attività del Governo,
04:03ovviamente del mio Ministero, prima di entrare nel dettaglio delle iniziative.
04:09Nella conferenza nazionale sull'infanzia e l'adolescenza ne abbiamo parlato,
04:14iniziando da un dato, erano 11 anni che la conferenza non veniva organizzata
04:19e questo la dice lunga sulla disattenzione che è stata nel tempo riservata all'argomento.
04:25Tra l'altro una tempistica analoga ha riguardato la conferenza proprio sulle dipendenze,
04:31che anche quella non era stata organizzata da tempo o era stata organizzata in forma estremamente ridotta,
04:38non con l'ampiezza con cui domenica abbiamo potuto partecipare ai lavori.
04:43Quindi le cose in realtà in 11 anni sono completamente cambiate
04:51e pensiamo solo al peso assunto dalla rete nella vita quotidiana nostra e soprattutto dei nostri figli.
04:58È un mutamento epocale, si dice spesso che si tratta di mutamenti epocali,
05:02ma la rete sicuramente, l'invasività anche della rete nella vita quotidiana dei nostri figli
05:09è davvero un mutamento epocale, anche perché mentre le maglie della rete digitale si infittivano,
05:19un'altra rete si andava smagliando, ne abbiamo già parlato anche nella precedente audizione,
05:25a causa del lungo declino demografico.
05:28La rete delle relazioni parentali è anche quelle più ampie delle relazioni comunitarie
05:37che ha sempre rappresentato il luogo più naturale per la formazione della persona
05:44ed è sostanzialmente la prima comunità educante.
05:50Noi spesso parliamo di comunità educante,
05:52ma ovviamente la rete parentale è stata nel tempo la prima comunità educante
05:58e quindi il fatto che si indebolisca, che si smagli,
06:01è anche questo un mutamento epocale che va analizzato.
06:08Queste dinamiche non sono fra loro estranee,
06:10perché decenni di denatalità non si traducono in una semplice redistribuzione anagrafica
06:15della popolazione con meno bambini e più anziani,
06:17ma significa famiglie composte da una sola persona, famiglie con un solo figlio
06:24e quindi meno persone a popolare la comunità naturale di prossimità,
06:29di prima prossimità in cui ciascuno nasce, cresce e impara a vivere,
06:35impara i primi rudimenti delle relazioni umane.
06:38Tutto questo quindi significa una cosa importantissima, maggior solitudine.
06:43E' questa nuova solitudine ad aver fatto sì che il digitale presenti oggi sui più giovani
06:49una pervasività molto diversa da quella che avrebbe avuto sulla generazione del baby boom.
06:57E' un impoverimento di quella che appunto chiamiamo comunità educante
07:01ad aver attribuito al cosiddetto rapporto fra pari un elemento quasi di esclusività
07:07che rischia di trasformare delle relazioni importantissime perché le relazioni tra pari sono fondamentali,
07:15ma quando non sono integrate dalle relazioni con gli adulti
07:23e in particolare appunto con la comunità di prossimità, con la rete parentale,
07:27degli adulti della rete parentale, possono portare alla marginalizzazione di altre relazioni
07:37e quindi possono formare un quadro sbilanciato, un quadro relazionale molto sbilanciato
07:45ed è questo in cui ci troviamo ad agire.
07:49Compiendo un'analisi retrospettiva delle politiche messe in campo in Italia nel corso del tempo,
07:55c'è un elemento di fondo da focalizzare.
08:00A lungo infatti all'infanzia e all'adolescenza e alle famiglie dei bambini e dei ragazzi
08:06ci si è approcciati segmentando e patologizzando.
08:11Per usare un termine che oggi si adotta molto frequentemente,
08:16potremmo dire che si è agito con un metodo intersezionale,
08:20cioè sono stati isolati per categorie i componenti dei nuclei familiari
08:24e a ciascuna di queste categorie è stata considerata solo in funzione di problemi,
08:32di disfunzionalità, disagi conclamati, situazioni patologiche.
08:35Ognuna di queste criticità è stata affidata poi a specifiche agenzie esterne al contesto familiare.
08:42Insomma, si è intervenuti isolando le problematiche e non considerando invece l'interezza della persona.
08:52Come se la vita ordinaria delle persone e delle famiglie non toccate da disfunzionalità gravi
08:57fosse esente dai problemi più comuni che necessitano attenzione proprio per non diventare patologiche.
09:03E' questa proprio la funzione di prevenzione che si può attuare in famiglia.
09:09E' quindi come se le fragilità dei bambini e dei ragazzi fossero un episodio improvviso
09:15e non molto spesso l'evolversi di piccoli o grandi disagi,
09:19dei quali in tanti casi una società attenta e accogliente,
09:23in particolare una società che sappia valorizzare le relazioni familiari,
09:30può prendersi cura per tempo.
09:32E' così che le istituzioni scolastiche, i vari servizi di natura sociale, la sanità,
09:36tutte realtà fondamentali, sono state però caricate di funzioni non integrative e complementari,
09:44ma spesso sostitutive rispetto alla rete primaria costituita dalla famiglia
09:49e dalle comunità che vi ruotano attorno.
09:53Questo è esattamente il paradigma che noi stiamo cercando di ribaltare,
09:57promuovendo politiche ispirate a una visione coerente,
10:00che dialoghino fra loro, che non segmentino la società,
10:03ma accolgano le fragilità, in particolare dei bambini e dei ragazzi,
10:07in un quadro unitario che non tralasci la dimensione quotidiana dell'ordinario.
10:11Se infatti dimentichiamo i problemi ordinari,
10:14sarà sempre più difficile impedire che diventino poi straordinari,
10:18che il disagio sfoci in patologia.
10:21Questo non significa che non ci siano situazioni già a monte patologiche
10:24e meritevoli di un'attenzione particolare,
10:26ma significa dare un diverso significato alla parola inclusione,
10:31cioè non aggiungere di volta in volta una categoria di bisogni,
10:36ma fare in modo che le persone che di quei bisogni sono portatrici
10:41si sentano comunque parte di una comunità, di una rete solidale.
10:47Alla luce di questo quadro, il mio ministero si è dato un metodo di lavoro
10:51molto ben preciso, fare in modo che le politiche e le strategie di intervento
10:57nei diversi settori siano connesse fra loro.
10:59E' quello che abbiamo fatto con i nuovi piani nazionali per la famiglia,
11:03per l'infanzia e l'adolescenza, per il contrasto alla pedofilia e alla pornografia minorile.
11:09Io ho sei osservatori e praticamente altrettanti piani strategici da elaborare.
11:15Ecco, noi abbiamo cercato di farli parlare fra di loro,
11:18di dare a ciascuno in qualche modo delle finalità e anche degli strumenti
11:25intrecciati, integrati con gli altri piani.
11:29Questi documenti sono stati elaborati quindi grazie ai diversi osservatori
11:32insegnati presso il nostro Dipartimento,
11:35osservatori che riuniscono attori istituzionali e associativi impegnati sui vari fronti,
11:40ma che non devono essere monadi che non comunicano,
11:44come spesso invece sono stati finora.
11:49Come esempio particolarmente emblematico di questo tipo di approccio
11:53vorrei illustrare velocemente lo stato di avanzamento del lavoro
11:56che stiamo portando avanti sui centri per la famiglia.
11:59Sono strutture già previste da tempo,
12:03ma presenti sul territorio in misura discontinua e molto disomogenea
12:08e soprattutto prive di funzioni attribuite a livello centrale
12:12e di fonti di finanziamento mirate.
12:16Erano centri affidati all'iniziativa soprattutto delle regioni,
12:22all'iniziativa e anche alle risorse delle regioni,
12:25prive di una legge quadro e prive di competenze attribuite appunto a livello centrale.
12:31Noi, proprio nell'ottica che ho cercato di illustrare,
12:35abbiamo attribuito a questi centri servizi da erogare,
12:38materiale da diffondere, informazioni e orientamento da fornire alle famiglie.
12:44Ho detto più volte che quello che vorrei in prospettiva
12:47è far crescere questi centri per farli diventare dei CAF per le famiglie,
12:55quindi dei centri in cui si possono sia erogare servizi,
13:01ma sia anche avere informazioni sui servizi,
13:04quindi sull'accesso anche ai servizi,
13:06perché poi ogni regione, ogni territorio aggiunge ai servizi previsti centralmente
13:14altri servizi, quindi è fondamentale che ci sia un luogo unico
13:19dove una famiglia può rivolgersi, dove le famiglie possono rivolgersi
13:23sapendo di ottenere non solo sostegno, ma anche informazioni.
13:28E per questo abbiamo stanzato 115 milioni per il loro potenziamento,
13:3360 attraverso due riparti e 55 mediante un bando rivolto alle regioni
13:38che, devo dire, hanno dato una massiccia adesione
13:41e che quindi è stato molto bene accolto,
13:44perché abbiamo cercato anche qui di usare un metodo sussidiario,
13:48cioè questi centri che erano cresciuti o non cresciuti,
13:53perché in alcune regioni sono davvero una realtà molto minima,
13:59abbiamo cercato di implementarli non stravolgendo l'elemento sussidiario
14:05con cui appunto erano stati impostati.
14:11Quindi diverse delle nuove attribuzioni dei centri per la famiglia
14:15incrociano l'oggetto della vostra indagine conoscitiva,
14:19il sostegno per esempio nell'alfabetizzazione digitale dei minori e dei genitori
14:25per aiutarli a monitorare l'attività online dei minori.
14:28Noi abbiamo inserito il parental control di routine con il decreto caivano,
14:33ma è fondamentale che i genitori ne siano informati e sappiano come usarlo,
14:39perché spesso, come sappiamo, i genitori hanno molte meno competenze digitali dei figli
14:46e non possono avere un controllo sufficiente sull'accesso dei figli
14:55ai vari siti, alle realtà virtuali,
15:00proprio perché non riescono a monitorare la situazione, a controllare la situazione.
15:08Più in generale abbiamo cercato di promuovere un'attività di accoglienza
15:13nei confronti di tutti i componenti dei nuclei familiari
15:15per accompagnare genitori, figli e nonni
15:18nelle piccole e grandi difficoltà della vita quotidiana.
15:22I centri della famiglia sono quindi uno dei cardini attorno al quale ruotano
15:26i nuovi piani strategici e soprattutto rappresentano il principale elemento di congiunzione
15:31fra il nuovo piano famiglia e il nuovo piano per l'infanzia e l'adolescenza.
15:35Il loro ruolo è valorizzato anche nell'ambito del cosiddetto decreto caivano,
15:40perché è ai centri della famiglia che viene appunto assegnato questo compito
15:46di cui abbiamo parlato prima, il compito di aiutare i genitori
15:49nell'utilizzo delle applicazioni di controllo parentale,
15:53ma anche per esempio abbiamo attribuito ai centri famiglia
15:56gli strumenti per informarsi e informare anche i figli
16:03sulle nuove sostanze psicotrope a partire dal fentanyl
16:08e quindi sui rischi per le dipendenze.
16:14Tra l'altro siamo alla vigilia del 12 novembre
16:22in cui entra in vigore una disposizione introdotta dal Parlamento
16:27con un voto ampio e trasversale, cioè l'obbligo per i siti pornografici
16:32di verificare con rigore la maggior età dei fruitori,
16:35perché tra le dipendenze dobbiamo anche ricordare che c'è la dipendenza
16:40proprio dai siti pornografici e che l'accesso a questi siti è molto precoce,
16:47è stato valutato che il primo accesso è intorno ai 6-7 anni,
16:52quindi sappiamo quali possibili effetti su uno sviluppo armonioso
16:59del minore sul piano della propria sessualità e della consapevolezza del proprio corpo.
17:04Penso che il tempo sia esaurito visto che vedo qui.
17:11No, no, no, no, vado avanti, dimmi tu quando.
17:18Poi la depositiamo e come abbiamo detto per gli interventi rimandiamo ad altra data.
17:24Quindi per quanto riguarda il nuovo piano per l'infanzia e l'adolescenza
17:29adottato su proposta del mio Ministero alla fine di luglio scorso
17:33con decreto del Presidente della Repubblica
17:35previa deliberazione del Consiglio dei Ministri,
17:38un altro elemento fondamentale è il criterio di valutabilità,
17:42misurabilità e realizzabilità a legislazione vigente
17:46che caratterizza tutte le 16 azioni proposte.
17:50Questo perché noi eravamo partiti proprio nei confronti del precedente piano
17:54cercando di valutare quali azioni erano effettivamente state poi realizzate
18:01e con quali effetti.
18:04E abbiamo visto che la misurabilità era veramente scarsa,
18:07addirittura c'erano alcune azioni impostate in modo tale
18:11che non era proprio possibile tecnicamente valutarne gli effetti.
18:16Ecco, questo invece è l'orientamento che abbiamo voluto seguire noi,
18:20cioè tutte le azioni proposte sia nel piano famiglia che nel piano infanzia
18:26devono essere valutabili e misurabili e verificabili
18:31per vedere cosa effettivamente è stato fatto e quali risultati abbiamo ottenuto.
18:38Il piano per l'infanzia riconosce la centralità della famiglia
18:43nello sviluppo dei bambini e degli adolescenti,
18:46considerando le relazioni affettive primarie all'interno del nucleo familiare
18:50come essenziali per la costruzione della fiducia e del senso di responsabilità personale.
18:58Il riconoscimento del ruolo della famiglia, del ruolo centrale della famiglia,
19:01si traduce in azioni mirate a sostenere i genitori lungo tutto il percorso di crescita dei figli,
19:06dai famosi primi mille giorni all'adolescenza,
19:10e queste sono le prime azioni, le prime azioni 1 e 2,
19:15a rafforzare le competenze genitoriali per accompagnare i figli verso l'età adulta,
19:20a promuovere l'affido familiare come forma di prevenzione, solidarietà e protezione per bambini e ragazzi.
19:26Ricordo a questo proposito che in tema di affido è stata approvata alla Camera
19:31ed è in attesa dell'esame da parte del Senato un disegno di legge che ho promosso insieme al Ministro Nordio
19:36per realizzare una raccolta dati sull'affido che sia capillare ed efficace
19:41per valorizzare questo fondamentale strumento di solidarietà
19:45e per un coordinamento ottimale delle politiche,
19:48proprio per incoraggiare e promuovere l'affido,
19:52che è il massimo di solidarietà possibile fra le famiglie,
19:58sono famiglie che aiutano altre famiglie,
20:00non è come a volte si considera una forma di preadozione,
20:07ma è al contrario un'azione tesa proprio invece a reinserire il minore nella famiglia d'origine,
20:14a sostenere la famiglia d'origine che evidentemente attraversa momenti di difficoltà
20:20e non a separare il minore dalla famiglia d'origine,
20:26ma anzi a creare una doppia rete familiare, una doppia rete di protezione.
20:34Per affrontare le sfide che riguardano la relazione tra i minorenni e la rete,
20:38il piano per l'infanzia e l'adolescenza promuove l'educazione digitale
20:43dei minorenni e dei genitori,
20:45la diffusione di spazi aggregativi per favorire la socializzazione degli adolescenti
20:50e contrastare l'isolamento e l'emarginazione degli stessi.
20:55Tutte le azioni citate si muovono nell'ottica di creare le condizioni
20:58che favoriscano il benessere delle persone di minorità nel loro percorso di crescita,
21:03proprio per prevenire situazioni che poi possono generare fragilità emotive.
21:07A queste azioni se ne affiancano altre che sono volte invece a contrastare,
21:12sempre in un'ottica preventiva, specifiche vulnerabilità,
21:16rafforzando il benessere dei minorenni con particolare attenzione alla salute mentale,
21:20considerata non solo in relazione ai disurbi neuropsichiatrici e neuropsichici
21:24dell'infanzia e dell'adolescenza, ma anche con riguardo al disagio relazionale,
21:30alle dipendenze, all'autorisionismo e al suicidio.
21:33Una di queste azioni affronta il tema dell'isolamento sociale fra bambini e ragazzi,
21:38noto anche come ikikomori, una realtà sempre più diffusa e preoccupante.
21:43I dati più recenti evidenziano che migliaia di adolescenti si chiudono in se stessi,
21:47spesso per lunghi periodi, a causa di un profondo disagio relazionale e personale.
21:53Le ragioni sono molteplici, sono senso di inadeguatezza,
21:57difficoltà nei rapporti con i coetanei, frustrazione, autosvalutazione.
22:01L'azione mira a far emergere il fenomeno, ancora poco noto,
22:08e a costruire risposte concrete, con un duplice obiettivo.
22:12Da un lato conoscere meglio le diverse forme di isolamento attraverso ricerche mirate,
22:17dall'altro definire strumenti e strategie per monitorare, prevenire e aiutare chi ne è colpito.
22:23Gli interventi per attuarla prevedono il coinvolgimento delle famiglie,
22:26delle scuole, dei servizi educativi e sanitari,
22:28in un lavoro di rete che tenga conto anche delle specificità territoriali.
22:34Inoltre si punta a aumentare, a rafforzare la consapevolezza dei genitori
22:41sui rischi legati all'uso del digitale, promuovendo il bilancio di salute digitale
22:46come strumento di monitoraggio precoce del disagio mentale.
22:51Il piano prevede poi, come abbiamo già detto, informazioni sulle dipendenze
22:57da sostanze psicotorve rivolte sia ai genitori che ai ragazzi.
23:02E infine si preoccupa di implementare la raccolta e analisi dei dati relativi ai fenomeni
23:07quali i maltrattamenti dentro e fuori famiglia, gli abusi, il bullismo e il cyberbullismo,
23:13per mettere in campo strumenti di prevenzione e contrasto sempre più efficaci.
23:16Il piano attribuisce grande rilievo alla necessità di far emergere i fenomeni sommersi,
23:24all'intercettazione precoce dei segnali di disagio, alla considerazione anche,
23:31e questa è una novità, delle differenze tra maschi e femmine nella tipologia
23:36dell'esposizione ai possibili abusi.
23:39Questo è un punto fondamentale perché non sono, come sono differenti tra maschi e femmine,
23:50come sono differenti le esposizioni ai rischi, devono essere differenti le modalità di intervento
23:58e la capacità anche di comprensione dei diversi rischi, perché c'è davvero una differenza molto sensibile
24:06sulle esposizioni ai rischi, sono cose a cui bisogna rispondere in maniera, con strumenti molto mirati.
24:20Per quanto riguarda l'ampliamento del concetto di salute, che comprende anche la dimensione digitale,
24:26l'azione 5 del piano prevede uno studio sulla salute digitale dei minorenni con specifico riferimento
24:32ai rischi dell'accesso alla rete. L'obiettivo è rilevare attraverso uno studio dedicato i rischi
24:38che possono derivare per i minorenni in termini di salute fisica e mentale dall'accesso non controllato
24:43alla rete, con particolare riferimento ai contenuti nocivi e inappropriati, dal gaming online
24:48in relazione all'utilizzo dei relativi sistemi di messaggistica istantanea, che possono permettere
24:54l'interazione anche con adulti malintenzionati alla massiccia diffusione di utilizzo dei sistemi
24:59di intelligenza artificiale, che può favorire la creazione e condivisione di materiale pedopornografico.
25:07Per quanto riguarda infine i fenomeni di bullismo e cyberbullismo, insieme al Ministro Valditare
25:12abbiamo istituito un tavolo tecnico specificamente dedicato, oltre ad aver potenziato con norme ad hoc
25:17gli attuali strumenti di prevenzione e contrasto in un'ottica di alleanza fra famiglia e scuola.
25:23E tanto sul bullismo e cyberbullismo quanto per promuovere l'utilizzo dei parental control,
25:29oltre a realizzare specifiche campagne informative, il mio Ministero ha elaborato guide sia per gli adulti
25:35che per i minori per sensibilizzare e rendere accessibili a tutti gli strumenti che sono di fondamentale importanza.
25:42Concludo richiamando il concetto di comunità educante dal quale eravamo partiti.
25:49Ricostruire questa comunità, che come abbiamo detto si è impoverita anche purtroppo
25:55grazie al calo demografico e quindi alla smagliatura subita dalla rete parentale,
26:03ricostruire questa comunità significa sostenere le famiglie e irradiare questo sostegno
26:10attraverso altre anche agenzie educative, chiamate però a integrare e non a sostituire.
26:18Come politica e come istituzioni siamo chiamati a riconnettere una grande comunità lacerata,
26:26aiutando i più piccoli a comprendere che i limiti esistono e che sono una componente del valore inestimabile
26:33che ciascuno custodisce dentro di sé e che bisogna coltivare per diventare realmente adulti e adulti rispettosi.
26:42Grazie.
26:43Grazie Ministra Rocella, tenevamo molto al fatto che completasse questa relazione
26:54perché il Ministero per la famiglia, la natalità e le pari opportunità ha fatto un grandissimo lavoro
27:00e deve ne darne testimonianze e quindi la relazione del Ministro agli atti verrà inviata a tutti i commissari,
27:08e se ci saranno poi interventi o richieste o domande ci riaggiorneremo.
27:13Io do ora la parola al Sottosegretario di Stato, il Ministro deve andare.
27:21Sì, devo andare, io vi ringrazio ancora di questa iniziativa e aspetto poi le conclusioni
27:29che condivideremo come sempre con la Presidente Brambilla.
27:33Grazie.
27:38Grazie.
28:08Diamo quindi la parola al Sottosegretario di Stato,
28:33Marcello Gemmato, nell'ambito dell'audizione dell'indagine conoscitiva sulla fragilità emotiva e psicologica dei più giovani,
28:44anche da un punto di vista neuropsichiatrico, con focus su depressione, autolesionismo, disordine alimentare,
28:52fino anche nella forma più grave, il suicidio.
28:56Quindi prego, Sottosegretario Gemmato.
28:58Sì, grazie Presidente, la ringrazio per avermi dato la possibilità di riferire in merito a un tema di rilevante importanza
29:06come la fragilità emotiva e psicologica dei più giovani.
29:11L'agione dell'adolescenza è una fase della vita caratterizzata da rapidi cambiamenti fisici, emotivi e sociali.
29:17Questo periodo di vita determina le basi per il benessere e la salute mentale.
29:23Purtroppo i disturbi mentali tra gli adolescenti oggi risultano in preoccupante aumento.
29:29Negli ultimi dieci anni, infatti, si è registrato un forte aumento delle fragilità emotive e psicologiche dei minori
29:35con una crescente diffusione di disturbi come depressione, ansia, autolesionismo, ideazione e tentativi di suicidio, anche in età infantile.
29:47Nella stessa fascia d'età si fa strada un uso problematico dei social media, di internet, di videogiochi e dei giochi d'azzardo,
29:54nonché di consumo di sostanze sia legali, come alcol e nicotina, che illegali.
29:59Si tratta di comportamento spesso connesso al disagio psicologico nei giovani e che oggi riteniamo quindi corretto
30:08inquadrare in questa sede unitamente le misure messe in campo dal Governo per contrastarli.
30:14Considerato l'incremento di queste problematiche, l'impatto sul Servizio Sanitario Nazionale e in particolare sulla presa in carico dei pazienti sul territorio,
30:23vorrei quindi evidenziare alla Commissione l'impegno di questo Governo a porre in essere misure concrete per tutelare la salute mentale in età evolutiva e nei giovani.
30:35In particolare il Governo, al netto dell'incremento negli anni del Fondo Sanitario Nazionale per la Salute tutta,
30:43consapevolmente della crescita di potenziare in particolare anche l'assistenza sanitaria in tale ambito,
30:49ha previsto nella legge di bilancio del 2026 uno stanziamento di risorse finanziarie dedicate con specifica attenzione
31:00all'assunzione di personale nei ruoli sanitari e sociosanitari da destinarsi ai servizi di salute mentale,
31:08nello specifico a decorre dal 2026 una quota del fabbisogno sanitario nazionale standard pari a 80 milioni per l'anno 2026,
31:18a 85 milioni per l'anno 2027, a 90 milioni per l'anno 2028, a 30 milioni di euro a decorre dall'anno 2029,
31:29è destinato all'implementazione e al potenziamento delle strategie e delle azioni per la prevenzione di anni sicura e assistenza
31:36definite negli obiettivi di Piano Nazionale di Azioni per la Salute Mentale 2025-2030.
31:43Ancora nella prossima legge di bilancio per il 2026 è previsto un finanziamento strutturale di 200 mila euro all'anno
31:52da destinarsi all'Inps ai fini della semplificazione nelle procedure di accesso al bonus cosiddetto bonus psicologico
32:00e al potenziamento delle attività di supporto agli utenti, nonché per eventuali successive modifiche necessarie
32:07all'efficientamento dell'utilizzo del contributo.
32:11Ricordo inoltre che sotto gli indirizzi politici di questo Governo, con la legge di bilancio per l'anno 2025,
32:20è stato istituito il Fondo per le Dipendenze Patologiche, finalizzato alla prevenzione, cura e rehabilitazione
32:27di tutte le dipendenze patologiche con sostanze e anche quelle comportamentali.
32:33Le risorse di tale fondo sono finalizzate per una quota pari al 34,25% per la realizzazione di piani regionali
32:41sul gioco d'azzardo patologico, per una quota pari al 34,25% per la realizzazione di piani regionali
32:49sulle dipendenze patologiche e una quota pari al 30% delle risorse per l'assunzione a tempo indeterminato
32:56di personali nei ruoli sanitari e sociosanitari da destinare ai servizi pubblici per le dipendenze.
33:03Fatta questa doverosa premessa, nell'ospicio che le risorse che questo Governo sta stanziando per la salute mentale
33:10possano essere adeguatamente tradotte anche dalle regioni in termini di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale,
33:18illustro di seguito le ulteriori iniziative poste in essere dal Ministero della Salute in tale settore.
33:25Con riferimento ai primi mille giorni di vita, lo ricordava poc'anzi la corega Rocella Cruciali
33:32per lo sviluppo fisico e mentale del bambino, il Ministero della Salute promuove strategie preventive
33:38efficaci che coinvolgono genitore, operatori sanitari e politiche pubbliche.
33:45In particolare l'attenzione è rivolta alle famiglie in situazioni di fragilità con l'obiettivo di rafforzare
33:52le risorse genitoriali e le reti di supporto sociale.
33:57In particolare con il programma CCM 2019 il Ministero della Salute ha finanziato una progettualità
34:05sui primi mille giorni, coordinata con l'Istituto Superiore di Sanità, con la partecipazione
34:10delle regioni, allo scopo di rilevare i percorsi preventivi e assistenziali anche al fine di individuare
34:18le buone pratiche, i modelli organizzativi e gli interventi adeguati.
34:23Con riferimento al bullismo e al cyberbullismo, il Ministero della Salute, allo scopo di monitorare
34:30la salute e i comportamenti degli adolescenti partecipa costantemente alla sorveglianza
34:36internazionale.
34:37L'obiettivo principale della sorveglianza è quello di migliorare la conoscenza sulla
34:41salute e sul benessere degli adolescenti e di utilizzare i risultati ottenuti dall'indagine
34:47per orientare gli interventi di promozione della salute e le politiche rivolte ai giovani
34:54sia a livello nazionale che a livello internazionale. Con riferimento invece al contrasto della
35:00povertà minorile e all'esclusione sociale, fenomeni potenzialmente prodromici allo sviluppo
35:07di condizioni sfavorevoli al benessere psicologico dei più giovani, il Ministero della Salute partecipa
35:13alle attività interministeriali in attuazione della Child Guarantee e ha contribuito alla stesura
35:19del piano di azione nazionale per l'attuazione della garanzia infanzia. In particolare l'asse
35:252 riguarda proprio il benessere psicologico-sociale dei bambini preadolescenti e adolescenti, con
35:32riferimento invece ai disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, al fine di tutelare
35:37la salute dei cittadini che soffrono di tali disturbi ed evitare la cronicizzazione di tale
35:42patologie, riducendo il conseguente impatto sulla spesa sanitaria a carico del Servizio Sanitario
35:47nazionale e regionale, segnalo che questo Governo ha rifinanziato nel 2024 il Fondo per
35:54il Contrasto dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione. Questi investimenti hanno
36:01permesso di sviluppare una rete assistenziale integrata e multiprofessionale, con interventi
36:07mirati per garantire continuità delle cure e supporto alle famiglie. Un'altra priorità
36:13di salute pubblica attenzionata da questo Governo è rappresentata dalla promozione di
36:19strategie volte all'intercettazione precoce degli adolescenti con ideazione suicidaria,
36:26tentativo di suicidio e comportamenti autolesivi. In particolare il Ministero della Salute ha
36:33finanziato due progettualità mirate alla intercettazione precoce e alla prevenzione
36:38del rischio suicidario tra gli adolescenti. Il primo, progetto adolescenza e tentativo
36:44di suicidio. Il secondo, progetto prevenzione e intervento nei comportamenti autolesivi e
36:50suicidiari nella rete territorio ospedale. Con riferimento alla rilevazione dei dati relativi
36:58agli interventi sanitari e sociosanitari erogati dagli operatori afferenti al Servizio Sanitario
37:02nazionale e rivolte a persone adulte con problemi psichiatrici alle loro famiglie, voglio segnalare
37:08che il Ministero della Salute sta procedendo all'estensione della rilevazione anche alle
37:12attività dei servizi di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza attualmente non rilevati
37:20nell'ambito del sistema informativo della salute mentale SISM. Infine, il Ministero della Salute
37:26ha anche stipulato due protocolli di intesa triennali. Il primo, protocollo con autorità
37:33garante per l'infanzia e l'adolescente e istituto superiore di sanità 3 luglio 2024 con
37:40l'obiettivo di promuovere e garantire i diritti dei minori nel neurosviluppo e nella salute
37:47mentale. Protocollo secondo, protocollo di intesa triennale tra il Ministero della Salute
37:52e il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia, Ufficio Regionale per l'Europa e l'Asia Centrale,
37:589 novembre 2023, con l'obiettivo di attuare azioni congiunte per la salute e il benessere
38:05dei minori e dei giovani con particolare attenzione ai più vulnerabili. Concludo sottolineando
38:11che, come dimostrato dalle iniziative suscitate, l'attenzione del Governo sulla tutela della
38:16salute mentale dei giovani è alta e l'Esecutivo non mancherà di porre in essere, anche in futuro,
38:22tutte le azioni che si renderanno necessarie a tal fine. A tal proposito, voglio anche ricordare
38:28che la nuova legge di bilancio per l'anno 2026 aggiunge al Fondo Sanitario Nazionale 2,4
38:34miliardi di euro che si sommano ai 5 miliardi già stanziati in legge di bilancio 2025, determinando
38:40così un investimento complessivo di ben 7,4 miliardi di euro per il citato anno. Si tratta
38:48di un incremento deciso chiaramente dal Governo e auspichiamo, è molto cospicuo, registro
38:58che il più alto finanziamento nella storia della Repubblica italiana, più alto anche
39:02del finanziamento che si è avuto durante il periodo pandemico, dove giustamente i governi
39:07che ci hanno preceduto hanno inteso investire cospicuamente nel Fondo Sanitario Nazionale,
39:13noi per quest'anno investiamo più che negli anni pandemici e ci auspichiamo che tale
39:19risorse possano contribuire a innalzare il livello dell'assistenza sanitaria sul territorio
39:23anche con riferimento alle prestazioni rese nei confronti dei più giovani. Ringrazio
39:28nuovamente il Presidente della Commissione Tutta per l'attenzione concessa a me oggi e lascio
39:32agli atti una relazione dettagliata nella quale sarà possibile recepire ulteriori approfonditi
39:39di elementi, che qui Presidente le darò un po' più cospicua.
39:45Grazie Sottosegretario, questo documento verrà inviato a tutti i commissari e certifica
39:55l'ottimo lavoro che è stato fatto anche su questo tema dal Ministero della Salute e dal
40:03Sottosegretario e noi ne siamo molto lieti perché si tratta di argomenti di un'altra
40:09politica che riteniamo devono sempre essere in cima all'agenda della politica, salute,
40:14minori, cosa c'è di più importante. E quindi ringraziamo Sottosegretario Gemmato, ci fossero
40:21interventi da parte dei commissari, ci riaggiorniamo ad altra sede, chiudiamo la seduta odierna.
40:29Grazie.
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