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https://www.pupia.tv - Roma - ​Audizioni Natalia Re ed Elisabetta Fersini
Presso l'Aula del IV piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere ha svolto le seguenti audizioni:

ore 8 presidente del MIG-Movimento italiano per la gentilezza, Natalia Re, con riferimento al filone di inchiesta sulla violenza di genere on line
ore 8.30 Elisabetta Fersini, professoressa associata di informatica presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca, con riferimento allo stesso filone.(15.10.25)

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Trascrizione
00:00Se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione diretta sulla web tv della Camera dei Deputati.
00:13Ricordo che la seduta si svolge nelle forme dell'audizione libera ed è aperta alla partecipazione da remoto dei componenti della Commissione.
00:21Ricordo inoltre che i lavori potranno proseguire in forma segreta sia richiesta dell'audito che dei commissari, sospendendosi in tal caso la partecipazione da remoto e la trasmissione sulla web tv.
00:32L'ordine del giorno reca lo svolgimento delle audizioni della dottoressa Natalia Re, presidente del Movimento Italiano per la Gentilezza, MIG, con riferimento al filone di inchiesta sulla violenza di genere online.
00:45A nome di tutte le commissarie e dei commissari le do il benvenuto e ringrazio per la disponibilità a contribuire ai lavori della Commissione.
00:54Il Movimento Italiano per la Gentilezza è un'associazione che, con il fine di rendere la gentilezza protagonista della quotidianità, promuove campagne di attenzioni sociali permanenti, volte anche a contrastare la violenza di genere.
01:09Con la campagna Basta violenza, il silenzio uccide, la gentilezza salva, il Movimento si pone l'obiettivo di rompere il muro del silenzio, che spesso accompagna gli atti di violenza, soprattutto quelli domestici o relazionali, che restano nascosti tra le mura della paura e dell'isolamento.
01:28La campagna, particolarmente attiva da ottobre, mese dedicato alla consapevolezza sulla violenza domestica, si realizza attraverso azioni concrete di sensibilizzazione nelle scuole, nei comuni, nei centri culturali, eventi pubblici, incontri e laboratori per educare alla comunicazione non violenta,
01:47diffusione dei materiali informativo per riconoscere i segnali della violenza e sapere a chi rivolgersi.
01:53Rinnovo pertanto il ringraziamento alla dottoressa Re, che di professione è una riconosciuta manager impegnata sui temi dell'etica ambientale, del lavoro, della sanità, della giustizia, dell'urbanità sostenibile.
02:07Grazie dottoressa Re, prego.
02:09Grazie gentile e onorevole Presidente, grazie onorevoli membri della Commissione, buongiorno e anche buon risveglio per ciò che mi concerne, ma sono lieta ed onorata di poter contribuire al vostro costante impegno e lavoro.
02:28Il Movimento Italiano per la Gentilezza nasce nel 2020 come iniziativa civica e culturale in connessione con il World Kindness Movement.
02:37La nostra rete internazionale è riconosciuta in fase di riconoscimento presso l'ONU, è nata nel lontano 1987 a Tokyo, promuovendo la gentilezza come valore fondante delle società democratiche e inclusive.
02:55Il Movimento si propone di trasformare la gentilezza da gesto individuale a politica pubblica, uno strumento concreto di coesione sociale, responsabilità collettiva e rigenerazione del linguaggio civile.
03:10La partecipazione alle audizioni odierna, per la quale ringrazio la presente illustre Commissione, vuole offrirvi una riflessione ed una proposta operativa su come il paradigma della gentilezza possa contribuire in modo strutturale
03:25alla prevenzione delle violenze in generale, della violenza di genere negli spazi fisici e della violenza di genere online.
03:33Oggi divenuta una delle forme più insidiose di aggressione e di delegittimazione delle donne e in generale dell'individuo, trasversalmente rispetto all'età.
03:48Io di fatti sono la figlia di Alberto Re, morto suicida a seguito di una campagna social mediatica sulla quale è ancora aperta un'inchiesta per istigazioni al suicidio.
03:59La violenza digitale non è un fenomeno nuovo, ma è un'estensione amplificata delle dinamiche di potere e dominio che caratterizzano la violenza di genere.
04:09Attraverso parole, immagini, manipolazioni e campagne denigratorie produce ferite psicologiche e reputazionali profonde,
04:19incidendo sulla libertà della persona, sulla dignità e sulla partecipazione civica delle vittime.
04:26Il MIG, attraverso campagne sociali, quelle citate dalle gentili e onorevole Presidente,
04:33ha raccolto centinaia di testimonianze di donne, di giovani che subiscono o assistono a forme di violenza verbale e relazionale nella rete.
04:42Da questa esperienza emerge con forza un principio.
04:45Il linguaggio è un atto sociale.
04:47Può costruire ponti, comunità, ma anche distruggere reputazioni, isolare persone e perpetuare cultura di esclusione e di violenza.
04:59Contrastare la violenza significa agire prima che accada.
05:02E dunque il MIG propone un cambio di paradigma attraverso la propria lente di osservazione,
05:11dalla punibilità giusta e auspicabile e normata, alla prevenzione culturale, dove ancora parecchio si può fare.
05:23La gentilezza in questa prospettiva non è mera cortesia o buona educazione, ma una competenza civica
05:31e pertanto va allenata, va regolata, va indotta, che orienta comportamenti, linguaggi e relazioni.
05:44Introdurre la gentilezza come abilità trasversale nei percorsi educativi e professionali
05:50significa ridurre i fattori di rischio legati alla violenza.
05:54Dunque agendo proattivamente sull'aggressività, sulla disconnessione emotiva,
06:00sulla cultura dell'odio e dell'umiliazione pubblica.
06:05Il Movimento Italiano per la Gentilezza ha redatto la proposta di legge denominata Kindness Act,
06:10che sarà a voi consegnata per la prima volta, poiché è rimasta silente ed è stata rimanipolata
06:17dalla sottoscritta proprio a seguito degli ultimi accadimenti violenti di Palermo,
06:23ovvero dell'uccisione del giovane Paolo Taormina.
06:28Il disegno più ampio è quello dell'inserimento della gentilezza come tredicesimo BES,
06:36quindi indicatore utile al calcolo del prodotto interno lordo e mira inserirla in programmi
06:42di educazione civica, cittadinanza digitale e formazione professionale.
06:49Il testo si articola in tre direttrici.
06:54L'istruzione con un collegato perché introdurre moduli educativi sulla gentilezza relazionale,
07:00sulla gestione non violenta del conflitto e la consapevolezza digitale è il punto da cui partire.
07:07E oserei dire anche nella faccia che per letteratura è resa più disponibile,
07:13ed è quella proprio dai 0 ai 5 anni paradossalmente,
07:17molto più attenta e capace di essere formata per avere poi ovviamente delle conseguenze
07:24impattanti positivamente sulle società da qui ai prossimi 15 anni.
07:29Ciò non esclude che queste competenze vadano sviluppate in ogni ambito della scuola e della formazione.
07:36Poi il lavoro, promuovendo ambienti professionali inclusivi e rispettosi
07:42che contrastino molestie, discriminazioni e linguaggi che spesso sono tossici.
07:50Presso le comunità, sostenendo campagne di affabetizzazione emotiva e linguistica per adulti e cittadini.
07:57Queste azioni rappresentano dal nostro punto di vista una vera strategia nazionale di prevenzione,
08:07capace di ridurre la violenza agendo sui comportamenti e non soltanto sulle conseguenze degli stessi.
08:16Il MIG propone dunque la creazione di un osservatorio nazionale della gentilezza e dei comportamenti relazionali
08:27che operi in modo trasversale su età, orientamento sessuale, appartenenza culturale e status sociale.
08:35Attualmente questo osservatorio è nato all'interno del Movimento Italiano per la Gentilezza
08:42e opera nel solco dell'osservazione dei fenomeni violenti e non solo,
08:48quindi di gratificazione laddove si incontrano comunità che virtuosamente praticano la gentilezza,
08:57ma ovviamente anche la propria negazione.
08:59L'osservatorio avrebbe il compito di monitorare il linguaggio pubblico e digitale,
09:07promuovere pratiche educative comunitarie, supportare le istituzioni nella definizione di politiche
09:14di prevenzione della violenza che è sempre relazionale.
09:19Il MIG propone altresì l'istituzione del Servizio Nazionale degli Educatori di Strada per la Gentilezza Sociale,
09:28SNES, con l'obiettivo di prevenire ogni forma di violenza contro la persona,
09:33fisica, psicologica, digitale, economica o simbolica,
09:37attraverso un'azione diffusa, educativa, costante e capillare e soprattutto di prossimità, Presidente.
09:43Il Servizio intende agire in luoghi dove la vita accade e si manifesta,
09:49quindi quartieri, luoghi di aggregazione, centri sportivi, famiglie, ambienti digitali,
09:56ponendo al centro la figura dell'educatore di strada della gentilezza
10:00come presidio umano, culturale e civico capace di ascoltare, mediare, orientare e formare relazioni.
10:08Diversi governi nel mondo, tra cui la Svezia, la Danimarca, gli Emirati Arabi Uniti,
10:15l'Australia, il Canada, il Regno Unito, hanno adottato politiche strutturali legate alla gentilezza,
10:23con dipartimenti e fino anche ministeri, riconoscendone il valore nella salute pubblica,
10:29nella riduzione dei conflitti sociali e nella promozione del benessere collettivo.
10:34Dunque il Movimento Italiano per la Gentilezza, onorato, si richiama di disponibile a mettere a disposizione
10:41di questa Commissione la proposta, la propria esperienza, le proprie campagne
10:46e dunque il testo del Kindness Act per un percorso condiviso di adazione istituzionale
10:52laddove fosse da voi ritenuto utile.
10:56Rigenerare il linguaggio e le relazioni è la prima forma di prevenzione della violenza.
11:01Ogni parola gentile è un atto politico, ogni gesto rispettoso è un argine contro la sopraffazione.
11:08Per questo il MIG considera la gentilezza non solo un valore etico, ma un dispositivo sociale di protezione,
11:16uno scudo capace di costruire una solida identità e dunque comunità solidali e libere.
11:25E ad oggi il mio pensiero va anche alla cara Antonella Alfano, uccisa nel febbraio del 2011 per mano di Salvatore Rotolo,
11:34allora suo compagno, padre biologico della figlia, carabiniere.
11:41E i miei saluti e i miei pensieri vanno alla famiglia.
11:44Grazie.
11:44Grazie, dottoressa Re, chiedo ai colleghi se ci sono delle domande, intanto gliene faccio io qualcuna.
11:54Intanto se ci spiegava come effettivamente funziona l'adesione e la partecipazione al MIG,
11:59se c'è un board, come avviene a livello, visto che fa riferimento ad un movimento internazionale,
12:06ma avrà ovviamente uno sviluppo nazionale e territoriale.
12:10E dopo lei ci ha parlato sia di interventi sui giovanissimi, ma anche sugli adulti.
12:17Noi abbiamo visto che gli ultimi episodi di violenza online hanno visto coinvolti soprattutto gli adulti.
12:26Quindi volevo capire la reattività di una categoria, se così si può chiamare, e di un'altra.
12:33Prego, dottoressa, intanto non so se ci sono poi delle domande da parte dei colleghi.
12:38Grazie. Circa l'organizzazione. Noi siamo un'estensione del World Kindness Movement,
12:45quindi rappresentiamo per l'Italia con una giurisdizione nazionale ed una nostra grande partecipazione
12:54come Paese, come Italia, come Movimento Italiano per la Gentilezza all'interno del direttivo mondiale
13:00del World Kindness Movement, occupandoci soprattutto di ricerca e di osservazione dei fenomeni sociali.
13:05Quindi le nostre campagne vengono adottate dai Paesi membri, poiché ad oggi possiamo dire di essere modello
13:13rispetto a questo genere di approccio e di declinazione anche della gentilezza.
13:22La nostra organizzazione nazionale non prevede nell'affiliazione, quindi in termini di attivismo,
13:28nessun costo, nessuna partecipazione economica da parte di chi che sia.
13:34Chi vuole muoversi all'interno del movimento, seguendo e potendo socializzare e diffondere
13:40le nostre campagne di attenzione sociale permanente o proponendone altre in alternativa,
13:46lo fa liberamente potendoci contattare sui nostri canali social.
13:49Abbiamo una serie di testimoni che a livello convenzionale sono stati da noi individuati
13:56su tutto il territorio nazionale perché sono stati o in maniera individuale spinti a chiedere
14:05alla nostra organizzazione di accogliere la loro propensione a sviluppare pratiche gentili
14:12oppure perché noi siamo stati in grado di intercettarle come la scorsa settimana
14:18presso l'ospedale Niguarda dove siamo stati a conferire un encomio collettivo
14:23poiché la cittadinanza aveva segnalato nell'ospedale ed in particolare nel blocco 3 Nord
14:29una particolare attenzione da parte di tutto il reparto, di tutto il personale sociosanitario
14:38in termini proprio di cura e di empatia e dunque la nostra attenzione è anche andare a accogliere
14:45in maniera maieutica e tirar fuori le esperienze più virtuose che vi sono in Italia
14:52e abbiamo anche degli ambasciatori, degli ambasciatori che lavorano a livello regionale,
14:57degli ambasciatori che lavorano a livello internazionale perché sono stati insegniti
15:02sempre sulla scorta di atteggiamenti virtuosi, pratiche virtuose
15:08ed alcuni dal carattere o se dire simbolico ma non tanto perché nella loro vita accademica,
15:14artistica, scientifica hanno lasciato il segno e danno a noi la possibilità di creare
15:21quell'effetto diciamo di eco che è utile alla diffusione dei nostri valori.
15:27Quindi c'è una macchina organizzativa che alla base ovviamente ha un organismo direttivo,
15:34io sono la presidente, abbiamo un vicepresidente, abbiamo un comitato scientifico che si occupa
15:41dell'OIJEC quindi dell'Osservatorio Italiano dei Comportamenti e della Gentilezza che dà apporti
15:47ovviamente di natura tecnico-scientifica ed il board è internazionale perché all'interno
15:55abbiamo uno dei massimi esponenti dello studio, della ricerca sull'impatto della gentilezza
16:03a livello psicofisico e a livello collettivo perché è molto ampia la letteratura sui benefici
16:10del praticare gentilezza da un punto di vista psicofisico, lo è meno in termini invece psicosociali
16:17quindi quell'impatto è quell'auspicio che il MIG invece si propone di avere.
16:22L'indicazione sul BES è da noi stata pensata e sulla quale abbiamo incardinato l'undicesima
16:29assemblea mondiale del World Kindness Movement che si è tenuta lo scorso anno a Palermo e per
16:35il quale abbiamo avuto come interlocutore il ministro della giustizia Carlo Nordio che
16:40ci ha accompagnati durante l'assemblea ottenendo anche la nostra alta attestazione di benemerenza
16:47che viene assegnata solo una volta l'anno a personalità che si sono distinte individualmente
16:53o collettivamente per azioni di salvaguardia sociale proprio sul tema del BES. Perché?
17:00Perché noi abbiamo immaginato che analizzando reati e quindi andando ovviamente ad afferire
17:08sul penale perché è quello che più impatta sulla persona le spese che lo Stato italiano
17:14aveva, si era assunto durante il 2023 proprio sulla fattispecie dei reati contro i minori.
17:26Da quel quantum analizzando la tipologia dei reati abbiamo calcolato la percentuale di impatto
17:33sul prodotto interno lordo che ovviamente rappresenta un meno. E allora sulla scorta
17:38delle riflessioni tecniche fatte sulla natura del reato se vi fosse stata un'impronta gentile
17:43di natura educativa alla base della creazione, della formazione, del carattere, del comportamento
17:51dei rei questo meno intuitivamente sarebbe potuto diventare un più. E dunque a questo punto
17:59abbiamo ritenuto che questa potesse essere una grande ambizione del nostro Paese e da lì
18:08lo studio a livello geopolitico rispetto ai governi che si sono impegnati in politiche attive
18:13legate proprio alla gentilezza. Rispetto agli adulti, quindi la domanda se non traviso che
18:21lei mi ha posto, noi abbiamo gestito un'attività di formazione che è presso campione individui,
18:33cittadini, funzionari, dirigenti, volontari, attivi presso le nove province della protezione
18:41civile regionale siciliana, quindi un campione importante al quale abbiamo proposto il nostro
18:50schema di gentilezza e che cosa abbiamo tratto di riflesso? Una necessità che poi abbiamo
18:55incontrato trasversalmente anche in ambienti privati, strutturati, ovvero la richiesta di
19:02agire in termini formativi sul tema delle relazioni, della comunicazione e sul linguaggio,
19:09quindi sia in ambito della pubblica amministrazione che in ambito privato, quindi in ambito lavorativo.
19:15è fortemente richiesto come fa bisogno l'aspetto regato all'incapacità relazionale di comunicazione
19:26con risvolti che poi portano alla demotivazione dell'individuo nel luogo di lavoro.
19:32Quindi questo è stato uno scenario che potrei dire anche attraverso altre esperienze molto
19:39virtuose, per esempio in Liguria all'interno dell'amministrazione comunale di Genova, dove
19:45da parecchi anni e con l'ausilio del Movimento Italiano per la Gentilezza si è attivata una
19:52scuola di formazione che ha come fulcro e soft skill proprio la gentilezza e che sta avendo
20:00grande successo in termini di partecipazione da parte della vita dei funzionari, degli addetti
20:11ai lavori della pubblica amministrazione. Quindi per questo abbiamo incrociato in qualche
20:16modo l'esperienza Ligure con l'esperienza meno generosa poiché non formativa, non già
20:23formata però come dire di denuncia e quindi possiamo dire che il sistema Italia ha necessità
20:31di muoversi in tal senso. Sempre l'attenzione ricade sul linguaggio, il linguaggio all'interno
20:39degli spazi fisici, all'interno della rete, perché poi la rete non è altro che un riflesso
20:45di quello che accade all'interno di relazioni che sono intrapersonali, perché credo vivamente
20:51che la violenza che attraversa il digitale non sia avulsa poi da comportamenti e attitudini
21:00violente di coloro che noi definiamo leoni di tastiera ma in realtà praticano questa forma
21:09di violenza costantemente anche negli spazi fisici. Orientandola ormai non più a noi soltanto
21:18rispetto a quegli individui che potrebbero definirsi fragili, quindi osservando i minori
21:28con il cyberbullismo o anche noi donne, ma è assolutamente trasversale.
21:34Grazie. Io non vedo interventi da parte dei colleghi, quindi io ringrazio la dottoressa
21:43Natalia Re anche per la condivisione della sua esperienza faticosa di vita in famiglia
21:48e aspettiamo il materiale di cui lei ci ha parlato anche questa proposta di legge.
21:54Grazie e ho dichiaro chiuso l'audizione. Grazie mille.
21:56Grazie.
22:04Grazie.
22:34Grazie.
23:04Grazie.
23:34Grazie.
24:04Grazie.
24:34Grazie.
25:04Grazie.
25:34Grazie.
26:04Grazie.
26:34Grazie.
27:04Grazie.
27:05Grazie.
27:06Grazie.
27:07Grazie.
27:08Grazie.
27:09Grazie.
27:10Grazie.
27:11Grazie.
27:12Grazie.
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27:14Grazie.
27:15Grazie.
27:16Grazie.
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27:19Grazie.
27:20Grazie.
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27:30Grazie.
27:31Grazie.
27:32Grazie.
27:33Grazie.
27:34Grazie.
27:35Grazie.
27:36Grazie.
27:38Grazie.
27:39le forme dell'audizione libera ed è aperta la partecipazione da remoto dei componenti
27:44della Commissione. Ricordo anche che i lavori potranno proseguire in forma segreta, sia
27:49richiesta dell'audita che dei commissari, sospendendosi in tal caso la partecipazione
27:53da remoto alla trasmissione sulla web tv. L'ordine del giorno reca lo svolgimento dell'audizione
27:58di Elisabetta Fersini, professoressa associata di informatica presso l'Università degli
28:03Studi di Milano Bicocca, con riferimento al filone di inchiesta sulla violenza di genere
28:08online. A nome di tutti i commissari do il benvenuto alla professoressa Fersini, che ringrazio
28:15per la disponibilità a contribuire ai lavori della Commissione. La professoressa, nell'ambito
28:19della propria attività accademica, studiando il linguaggio e le sue modalità di espressione
28:24online, si è occupata anche di hate speech e di riconoscimento del linguaggio misogino.
28:30La sua ricerca si è concentrata principalmente sull'apprendimento automatico per l'elaborazione
28:36del linguaggio naturale e dell'intelligenza artificiale. È stata ricercatrice principale
28:41in progetti finanziati per l'analisi dei dati e per l'identificazione della misoginia in
28:46rete. Prego, professoressa.
28:49Buongiorno, grazie a tutti e a tutte. Oggi vorrei ripercorrere, spero con estremo dettaglio,
28:59alcune delle informazioni che sono emerse nel corso dei lavori di questi ultimi anni.
29:05Come sappiamo, la violenza di genere online può assumere diverse forme che possono variare
29:15sulle diverse piattaforme per modo, linguaggio e modalità di comunicazione. Per cui all'interno
29:24delle piattaforme online, tipicamente le piattaforme sociali, sono emersi in continua
29:29crescita molteplici contenuti di varia forma, passando da testi, messaggi, commenti, immagini
29:39esplicite, video e in alcuni casi anche degli audio. All'interno di queste piattaforme,
29:45quindi le forme di molestia, le forme di discriminazione, di sessismo, sono sostanzialmente disponibili
29:55quotidianamente. Per cui quello che le piattaforme oggi mettono a disposizione in realtà sono
30:11degli strumenti per le segnalazioni, hanno attivato dei meccanismi di segnalazione all'interno
30:22di queste piattaforme che tuttavia molto spesso rappresentano una barriera molto forte per le
30:27persone che segnalano questi contenuti, diciamo così, che possono essere rappresentati come
30:33forme di odio e in particolare la forma più comune è quella di odio contro le donne. Per cui
30:38nonostante esistano all'interno delle piattaforme questi meccanismi di segnalazione tuttavia
30:43rimane ancora oggi un grosso problema e questo ce lo insegna anche il Digital Service Act con
30:49i rapporti che sono stati prodotti fino adesso, sono state redatte alcune statistiche che dimostrano
30:56che per quanto riguarda soprattutto il contesto delle lingue minoritarie tra cui l'italiano vi
31:02è una prevalenza di moderatori molto inferiore rispetto a quella delle lingue padroneggianti
31:08tra cui l'inglese, il francese e il tedesco. Per cui l'italiano ancora all'interno di queste
31:12piattaforme qualora ci sia una segnalazione all'interno di queste piattaforme la presa
31:18in carico di questa segnalazione comunque è in capo ad un numero di moderatori che è
31:22nettamente inferiore rispetto a quelle delle altre lingue. A livello ovviamente di costi
31:29della violenza di genere online, giusto per ricordare, ha alcune fonti del Parlamento
31:36europeo tra cui l'ufficio delle ricerche del nostro Parlamento europeo ha riportato
31:42quali possono essere i costi della violenza di genere online, sono costi molto elevati
31:46che variano a livello europeo tra i 49 e le 89 miliardi di euro dove questi costi si suddividono
31:53prevalentemente in costi diretti e indiretti quindi questa violenza online ha dei costi molto
31:58molto importanti. Per quanto riguarda il panorama italiano di questi costi ne abbiamo
32:04una visione parziale, abbiamo sicuramente un'idea, una stima di alcuni rapporti che
32:09sono stati condotti negli ultimi tre anni di quanto possa costare in generale la violenza
32:14di genere online rimane ancora un perimetro che dobbiamo tracciare. Per quanto riguarda
32:21un focus sul territorio italiano abbiamo all'incirca, questi sono alcuni dati che sono stati resi
32:26disponibili da un ultimo rapporto Istat che ha mostrato come su un piccolo campione si
32:34siano mostrate alcuni dei fenomeni di odio online all'interno del quale rientrano le
32:42molestie in particolare sui canali sociali online. In questo rapporto ovviamente compaiono
32:48segnalazioni che riguardano il genere maschile e il genere femminile è evidente che all'interno
32:57di questo rapporto vengano segnalate molestie all'interno di queste piattaforme prevalentemente
33:03per quanto riguarda il genere femminile che è quasi il doppio rispetto al genere maschile.
33:10Questo studio è stato condotto su un campione chiaramente molto piccolo andando a considerare
33:15per l'anno 2022-2023 un campione di all'incirca 200 persone coinvolte suddivise in modo bilanciato
33:22tra uomini e donne con un'età variabile tra i 14 e i 70 anni. Quindi queste statistiche
33:27ci mostrano sostanzialmente quanto all'interno dei canali online, di queste piattaforme online
33:34sia possibile essere oggetto di queste forme di violenza. Ne è un esempio chiaramente quello
33:43che abbiamo osservato prevalentemente con il caso del sito Facebook Mia Moglie che
33:49ha da una parte di stato grande scalpore, evidentemente ed è giusto che sia così, dall'altra parte
33:55erano già emerse in passato molte segnalazioni presenti all'interno di questo sito che sono
34:04state prese in carico solo recentemente, fortunatamente, in particolare ad agosto del 2025.
34:10Quindi il sito, insomma il gruppo Facebook Mia Moglie è uno degli esempi che purtroppo
34:17alimentano queste piattaforme online, ma dobbiamo immaginare la tecnologia non solo come sostanzialmente
34:26un catalizzatore, un amplificatore di questi fenomeni, ma anche la tecnologia potrebbe essere vista
34:34e di questo appunto mi occupo nella mia ricerca e potrebbe essere vista come uno strumento per
34:40l'ausilio e il contrasto di questi fenomeni. Per quanto riguarda chiaramente come poter dare un segnale
34:53positivo in questo settore, il primo scoglio che incontriamo è quello di accesso alle piattaforme.
35:00Le piattaforme tecnicamente parlando permettono di accedere legittimamente a contenuti, immagini,
35:07commenti che possono essere potenzialmente discriminatori, misogini o sessisti.
35:12Il Digital Service Act ci viene in aiuto. Sono disponibili fondamentalmente due modalità
35:20di accesso a queste piattaforme. Tra queste modalità di accesso, tra quelle ufficiali,
35:27ritroviamo quelle che in gergo vengono chiamate le API ufficiali, quindi alcune piattaforme
35:34forniscono autonomamente questa possibilità di accedere per via programmativa, quindi direttamente
35:41dal proprio computer, diciamo così, a potenziali contenuti che possono essere visti come contenuti
35:50sessisti o misogini. Esistono delle altre vie chiaramente che sono vietate, tra cui il
35:57crore e lo scraping, mentre nel primo caso è possibile accedere a contenuti pubblici
36:03o autorizzati, per cui esiste un'esplicita dichiarazione di contenuto pubblico di autorizzazione
36:07alla concessione del dato, nel caso in cui i contenuti non siano pubblici o non siano
36:14autorizzati, tecnicamente sarebbe possibile accedere, tuttavia questo viene normato, viene
36:24espressamente vietato dai termini di sicurezza delle piattaforme e chiaramente possiamo incontrare
36:33potenziali violazioni del GDPR. Ovviamente il Digital Service Act ci viene incontro in questa
36:41direzione perché per ricercatori e chiaramente per forze dell'ordine e tutte quelle istituzioni
36:49che sono perimetrate per avere un'autorizzazione all'accesso, chiaramente questo aiuta.
36:58Com'è possibile quindi andare a fornire degli strumenti, quindi cosa mette a disposizione
37:04oggi la tecnologia che arriva sia dagli istituti di ricerca, dalle università ma anche parzialmente
37:11all'interno delle piattaforme stesse. Innanzitutto per contrastare questo fenomeno possiamo immaginare
37:17avendo accesso al dato in modo digitale il primo passo fondamentale è la ricerca e il monitoraggio
37:25pubblico, per cui è possibile affiancare alla ricerca manuale sulle piattaforme chiuse
37:31o che possono arrivare a fronte eventualmente anche di segnalazione alle forze operative,
37:38è possibile anche affiancare quella che è una ricerca automatica sulle piattaforme aperte.
37:42Questo perché ci sono stati casi pregressi di cui tra l'altro anche il gruppo Facebook di
37:47mia moglie ne ha dato evidenza che i contenuti che tipicamente vengono raccolti e pubblicati
37:54all'interno di queste piattaforme non seguono un unico canale di comunicazione, perché
37:57in realtà poi suddivise su molteplici canali, alcuni di questi sono anche canali aperti,
38:04per cui facilmente accessibili o parzialmente accessibili anche per mezzo di ricerche automatiche
38:10e quindi con l'ausilio di strumenti di ricerca e quindi della tecnologia.
38:15Oltre a questo primo passaggio dove si affianca la ricerca e il manuale con la ricerca
38:24automatica, quindi sia su piattaforme chiuse che su piattaforme che possiamo definire come
38:28aperte, il secondo passaggio per contrastare questo fenomeno riguarda l'utilizzo di strumenti
38:38di cui i strumenti quali reverse image search, tra cui troviamo Google Immagini piuttosto che
38:45i tiny eye, permettono di trovare copie di immagini che sono state condivise non solo una volta
38:53acquisite le immagini potenzialmente misogene, sessiste o in generale che possono contenere
38:59contenuti inopportuni, questo permette questa tipologia di strumenti che sono disponibili alla
39:05portata di tutto di tracciare la diffusione, individuare ulteriori gruppi e pagine che possono
39:10ospitare in modo analogo queste forme.
39:15Oltre a questo chiaramente è possibile monitorare delle piattaforme alternative tra cui ne sono
39:21un esempio Telegram e Discord dove spesso si ricollocano questi contenuti che vengono rimossi
39:27dalle piattaforme chiuse e in questo caso è possibile accedervi per via ufficiali attraverso
39:33quelli che in gergo vengono chiamati client o bot inseriti all'interno dei chat e canali pubblici.
39:37Anche qui c'è una sorta di processo di accreditamento ma da un punto di vista meramente tecnico
39:44questo è possibile farlo.
39:47Per quanto riguarda poi invece il filone più grande che permetterebbe e permette di contrastare
39:57questo fenomeno, questi fenomeni di violenza di genere online, sono disponibili diversi strumenti
40:05di intelligenza artificiale, alcuni disponibili commercialmente.
40:08Abbiamo a disposizione tra le varie piattaforme tra cui ne sono solo un esempio Google, Amazon
40:14e Microsoft che forniscono dei servizi, alcuni a pagamento, altri liberi che offrono funzionalità
40:22per rilevare contenuti quali ad esempio nudità, contenuti sessualmente espliciti
40:27che possono essere utilizzati come un macrofiltro per andare a effettuare una prima limatura
40:34di quelli che possono essere i fenomeni più dominanti e quelli chiaramente meno suddoli
40:40che è molto difficile individuare ma comunque sono uno strumento importante che permettono
40:45di navigare all'interno del mare magnum di contenuti a cui si può avere accesso.
40:51Oltre agli strumenti commerciali esistono anche degli algoritmi, dei modelli di intelligenza
40:59artificiale che sono stati definiti nel corso degli ultimi anni che sono specifici per andare
41:05a contrastare e riconoscere quelle che possono essere potenziali forme di violenza di genere.
41:10All'interno di questo bacino di strumenti di intelligenza artificiale possiamo trovare tre
41:19grandi famiglie che possono venirci in aiuto. In gergo all'interno della comunità scientifica
41:26li definiamo come modelli di visione, modelli di linguaggio e modelli di visione e linguaggio.
41:30Qual è la differenza tra questi tre modelli? Mentre nel primo caso i modelli di visione
41:34sono stati addestrati specificatamente per identificare la tipologia del contenuto, quindi ad esempio
41:42la presenza di soggetti specifici piuttosto che la distinzione tra una sessualizzazione consensuale
41:47e non consensuale. I modelli del linguaggio, quindi i primi si basano meramente sull'analisi
41:52delle singole immagini. Nel caso dei modelli del linguaggio è possibile andare a istruire
42:01questi strumenti per analizzare il contenuto testuale tipicamente associato ai commenti.
42:05queste due fonti informative che sono fondamentali per andare a comprendere il contesto
42:11all'interno del quale questi contenuti vengono diffusi soprattutto nei canali online, vengono
42:17poi in aiuto i modelli di intelligenza artificiale che uniscono le forze, per cui questi modelli
42:24di visione e linguaggio che sono delle reti neurali artificiali molto complesse e che sono
42:29o preaddestrate o adattate per contenuti eventualmente misogini o sessisti vanno a
42:35integrare quelli che sono i meccanismi di ragionamento che possiamo impiegare per contenuti
42:41testuali e per contenuti visuali. Chiaramente tutti questi modelli è necessario apprendere
42:49questi modelli su delle specificità. Chiaramente il linguaggio misogino contro le donne ha una
42:55sua forma e un suo perimetro che è nettamente diverso rispetto a quello che può essere il
43:00linguaggio contro altre categorie target che possiamo avere all'interno della violenza di
43:05genere. Per quanto riguarda l'ultimo passaggio, chiaramente non sono sufficienti gli strumenti
43:16automatici, sono di forte ausilio ma non sono chiaramente sufficienti per andare a completare
43:25il percorso di riconoscimento e di miglioramento di questi strumenti e in questa direzione vengono
43:34in soccorso gli strumenti che in gergo vengono definiti come di explainability, quindi di spiegabilità
43:40del perché un algoritmo di intelligenza artificiale ha rilevato un determinato contenuto come ad esempio
43:45sessista piuttosto che non sessista, per cui rende possibile all'essere umano comprendere
43:51il perché di una decisione di un algoritmo e ovviamente questi algoritmi non sono perfetti
43:57per cui possiamo essere in presenza di falsi positivi e falsi negativi. Fortunatamente da un
44:04punto di vista della ricerca scientifica abbiamo osservato molti più falsi positivi, quindi
44:09significa che questi algoritmi segnalano di più di quello che dovrebbero in realtà segnalare,
44:14quindi sono molto diciamo così più cautelativi rispetto ai falsi negativi, quindi contenuti
44:21effettivamente misogini, sessisti o di violenza di genere che in realtà vengono persi. Quindi
44:25in realtà da un punto di vista degli strumenti oggi a disposizione siamo direi ad un buon
44:31punto. Chiaramente tutti questi algoritmi sono migliorabili e questo è reso possibile solo
44:37per mezzo di un supporto chiaramente dell'essere umano con una supervisione dell'essere umano
44:44che da una parte può svolgere una funzione chiaramente fondamentale di verifica di quella
44:50che è la decisione di un algoritmo e dall'altra parte con la produzione di raccomandazioni
44:54di feedback sempre provenienti dall'essere umano questi feedback possono essere inclusi all'interno
45:00dei meccanismi di revisione degli algoritmi di intelligenza artificiale per cui la strada è quella
45:05di un miglioramento incrementale tenendo l'uomo al centro di questa transizione.
45:12Per quanto riguarda i modelli di intelligenza artificiale ad oggi disponibili sia in letteratura
45:18che per quanto riguarda gli strumenti commerciali tendenzialmente possiamo distinguere i due scenari
45:28riguardanti l'inglese e l'italiano, l'inglese perché la lingua è maggiormente parlata all'interno
45:34in queste piattaforme, l'italiano perché è quella che ci riguarda da vicino.
45:38Per quanto riguarda la copertura linguistica per la lingua inglese la copertura è molto buona
45:42quindi esistono dei benchmark dello stato dell'arte e degli strumenti che hanno imparato
45:48rispetto alla lingua inglese in grado di riconoscere contenuti sessisti, violenti o abusivi.
45:53Per l'italiano la copertura linguistica è ad oggi, possiamo ritenerla, molto buona
45:58anche se è in via chiaramente di crescita.
46:01Se vogliamo pensare ad un'accuratezza, quindi quanto questi algoritmi di intelligenza artificiale
46:06riescono a cogliere effettivamente, essere accurati nelle loro decisioni nel riconoscere
46:11o meno un contenuto come abusivo oppure no, chiaramente la lingua inglese essendo più coperta
46:16ha una maggiore percentuale di successo, ci aggiriamo intorno al 90%, ma l'italiano con gli strumenti
46:22ad oggi disponibili, sia quindi per quanto riguarda contenuti meramente testuali o contenuti
46:28sia testuali che visuali, quindi parliamo di immagini, meme, contenuti audio, la percentuale
46:36si aggira mediamente intorno all'85%, quindi siamo anche in questo caso per quanto riguarda
46:42il panorama italiano su una buona strada.
46:45Infine, per quanto invece riguarda questi percentuali dell'85 e del 90%, riguardano quelli
46:51che chiamiamo in gergo test di laboratorio, per cui in un perimetro abbastanza contingentato,
46:57quindi in un contesto abbastanza controllato.
47:00Se parliamo del poi li mettiamo a regime, immaginiamo di metterli, di sfidarli con delle immagini
47:07o con dei testi che non sono mai stati visti prima, che arrivano da altre piattaforme
47:11che quindi non hanno fatto parte di quel contesto di dati utilizzato per far apprendere questi algoritmi,
47:19c'è una lieve flessione, ma comunque abbiamo un'accuratezza, a mio avviso, molto promettente.
47:27Chiaramente qual è la difficoltà? La difficoltà è quella del rilevamento delle forme implicite,
47:31mentre è tutto sommato abbastanza semplice tecnicamente riconoscere una forma di sessualizzazione,
47:37se vogliamo, un contenuto misogino chiaramente esplicito, quindi un inno alla violenza, ad esempio,
47:42contro il genere femminile, diventa molto più complesso quando parliamo di forme implicite,
47:47in cui chiaramente non c'è un'indicazione semanticamente chiara di quello che è il contenuto stesso.
47:56Quali sono le sfide della ricerca oggi? Ne abbiamo molte, tra le principali abbiamo la creazione di risorse,
48:06chiaramente se guardiamo il contesto italiano, abbiamo ancora la necessità di raccogliere dati,
48:11di creare dei benchmark di riferimento per migliorare la nostra copertura linguistica,
48:17questi dati possono essere raccolti per mezzo di questi benchmark, possono essere creati o sottoponendo,
48:29quindi affiancando alla ricerca umana strumenti automatici che fanno un prescreening,
48:34ma anche utilizzando sistemi che raccolgano i dati in modo semiautomatico.
48:39Per cui anche qui la ricerca, soprattutto la ricerca italiana, sta andando nella direzione di creazione di risorse condivisibili,
48:48chiaramente rispettando tutti i perimetri del GDPR e insomma delle normative europee,
48:55per creare questi benchmark di valutazione che servono, hanno una doppia funzione,
48:59da una parte fare imparare gli algoritmi di intelligenza artificiale e dall'altra metterli a regime,
49:06per cui valutare quanto questi sistemi risultano essere effettivamente accurati in contesti sempre più sfidanti.
49:13Un'altra sfida che viene posta all'interno del panorama sia internazionale ma anche del panorama italiano
49:20è quella che in gergo viene identificato come individuazione del bias.
49:26Gli algoritmi di intelligenza artificiale, i modelli di intelligenza artificiale,
49:29possono essere in qualche modo distorti, ossia le loro previsioni possono essere in qualche modo
49:36affette, alterate dai campioni, quindi dagli esempi che noi forniamo a questi strumenti
49:42per cercare di fare imparare loro che cosa è un contenuto sessista, che cosa è un contenuto misogino
49:48o un contenuto abusivo.
49:51Chiaramente i campioni raccolti possono essere campioni che prediligono una certa popolazione,
49:59quindi immaginiamo un linguaggio in cui si associa spesso alla parola donna,
50:06diciamo così, l'appartenenza al luogo domestico.
50:12Questa associazione, questa correlazione spuria, nel momento in cui si riverbera all'interno dei dati,
50:18porta inevitabilmente i modelli a effettuare delle previsioni che possono portare a quelli
50:24che prima chiamavamo dei falsi positivi.
50:28In questo caso, da un punto di vista scientifico, ci sono delle strategie computazionali
50:33che possono essere adottate per mitigare questo problema, ma chiaramente questo rimane ancora
50:38una strada aperta.
50:40In ultimo, ne menzionavamo prima, il riconoscimento delle forme implicite ad oggi è la parte più
50:46difficile di questo lavoro, perché i modelli ad oggi disponibili, nonostante siano sempre
50:52più istruiti e abbiano sempre più date a disposizione per riconoscere queste forme di
50:59violenza di genere online, questi modelli fanno ancora fatica a riconoscere forme sottili
51:05che possono essere concettualmente molto articolate, tra l'altro il cui confine tra le varie forme
51:12di audio online risulta molto labile.
51:16In questo caso, anche qui, la soluzione è avere una revisione e una continua revisione
51:23dell'essere umano e un conseguente aggiornamento dei modelli che sono oggi disponibili.
51:29Questo chiaramente è un panorama in crescita, sia a livello internazionale che a livello italiano.
51:35Ci sono diverse iniziative che sono state lanciate negli ultimi periodi che hanno l'obiettivo
51:43di coprire tra le varie sfide quelle menzionate all'interno di questa diapositiva.
51:48Chiaramente non si perimetra tutto all'interno di questi semplici tre punti che ho avuto il
51:56piacere di illustrarvi, ma chiaramente il perimetro all'interno del quale ci si muove è molto
52:02più ampio. Ma questa è una panoramica, diciamo così, delle principali sfide che oggi
52:08dobbiamo affrontare.
52:11Grazie, dottoressa. Chiedo ai colleghi e alle colleghe se ci sono delle domande.
52:16Io ho preferito farla parlare perché questa audizione è talmente precisa e tecnica che
52:21è stato un piacere sentirla. Se non ci sono domande, ne faccio una io, ovviamente un po'
52:28faticosa, nel senso che ci sono tre inchieste da cui poi è partita l'analisi di questa commissione.
52:34Uno riguarda, come giustamente ha detto lei, il sito Mia Moglie, quindi un sito Facebook
52:40di utenti privati che hanno postato alcuni di loro fotte o senza il consenso. Un secondo
52:47sito invece riguarda un sito di natura pornografica dove sono stati messi contenuti sessualmente
52:53espliciti ma senza sempre il consenso da parte degli autori e poi sono stati messi foto di persone
53:03normali che hanno però dato il via a tutta una serie di commenti misogini. E poi abbiamo
53:11una terza inchiesta che riguarda l'acquisizione di filmati intimi di case oppure in spa o in
53:20centri benessere. Se lei di tutta la narrazione robusta che ha fatto oggi dovesse suggerire
53:27un intervento immediato, anche tecnico, dove il grande tema è identificare l'autore piuttosto
53:34che piattaforme che hanno però i server all'estero, da tecnica se posso permettermi di usare questo
53:41termine, che cosa suggerirebbe che può essere un intervento normativo ma può essere anche
53:46un intervento tecnico di tutta la narrazione perché lei ha raccontato più interventi,
53:50che cosa potrebbe suggerire? E poi chiedo di raccogliere anche la domanda dell'onorevole
53:57Ascari che così poi eventualmente risponde velocemente ad entrambe le domande. Prego
54:02onorevole Ascari, le ricordo che alle 9 iniziano i lavori dell'aula.
54:05Sì, grazie. Allora, innanzitutto è stata un'audizione veramente molto interessante e io
54:16le vorrei chiedere questo, nel senso che sempre più bambini dalla prima elementare accedono
54:22a piattaforme, anche a siti pornografici e questa purtroppo è una statistica nazionale.
54:32io le vorrei chiedere, collegandomi alla domanda della Presidente, non solo da un punto
54:38di vista normativo ma anche da un punto di vista pratico da introdurre immediatamente
54:44che cosa si può fare perché purtroppo adesso la modalità di comunicazione, di approccio,
54:52di relazione è solo, si può dire, attraverso siti, social network e questo
55:01pone veramente, lei ha aperto veramente uno scenario a 360 gradi, quindi veramente se
55:09fosse possibile anche da parte sua soluzioni tecniche tra immediate e anche secondo lei
55:20dal punto di vista della prevenzione normativa, se oggi è coperto, è totalmente inefficace.
55:27Grazie.
55:28Grazie, non le vorrei scariche, sentivamo anche a scatti ma abbiamo capito la domanda, grazie.
55:33Prego, dottoressa.
55:34Rapidamente, cosa sarebbe possibile fare? Allora, all'interno dell'osservatorio sulla violenza
55:39di genere da un punto di vista molto operativo potrebbe essere istituito un tavolo di lavoro
55:47al quale far sedere tecnici che possano monitorare quello che è lo stato di fatto della diffusione
55:57di questi contenuti. In questa ottica il Digital Service Act ci viene incontro, per cui avere
56:02un tavolo di lavoro all'interno dell'osservatorio sicuramente può aiutare a perimetrare meglio
56:07quelli che sono questi fenomeni, di cui in questo momento non abbiamo una visibilità
56:11a 360 gradi, abbiamo una visibilità solamente parziale. Per quanto riguarda invece i contenuti
56:17e chiaramente, aggiungo, sicuramente portare a livello europeo, quindi su tavoli europei,
56:26questa come l'Italia può mettere in atto tecnicamente e praticamente l'accesso a queste risorse
56:36in questo momento, nonostante ci sia appunto il Digital Service Act, rimane ancora un perimetro
56:42non chiaro. Per cui da un punto di vista, chiaramente per le forze dell'ordine, questo è facilmente
56:50eseguibile, dall'altro lato, qualora si volesse intervenire, rimane un perimetro parzialmente
57:01non chiaro, per cui all'interno, diciamo così da un punto di vista normativo, si potrebbe
57:07introdurre un primo tavolo di lavoro poi da discutere a livello europeo. Invece per quanto
57:14riguarda brevemente la copertura di, per quanto riguarda i minoranni, questo è un grossissimo
57:20problema, perché formalmente le piattaforme fanno una verifica dell'identità, per cui
57:25chiedono se il soggetto ha un'età maggiore di 13, 14 e quant'altro, ma poi nella pratica
57:31chiaramente tutto viene demandato a chi a quella piattaforma aderisce, per cui se un minorenne
57:36vuole accedere non ha grosse limitazioni. Chiaramente qui l'unico, una delle principali
57:44iniziative è quella, se vogliamo, sembra banale, ma è quella della sensibilizzazione, per cui
57:49arrivare a chi questi strumenti li usa per metterli in guardia di a cosa vanno incontro.
57:55Io ringrazio la dottoressa Elisabetta Fersini, chiedo anche cortesemente la integrazione
58:05del materiale dove lo ritenesse delle slide con le sue attività su questo tema e se non
58:11ci sono altri interventi dichiaro chiusa l'audizione. Grazie a tutti e a tutte.
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