La figura di Giovanni Galeone (l'allenatore scomparso domenica all'ospedale di Udine dove era ricoverato da un mese) e il ricordo di quello che ha fatto in carriera è al centro della nuova puntata della videorubrica di Paolo Condò "Un centimetro alla volta".L'editorialista racconta come Galeone si fosse inventato qualcosa di nuovo per dare un senso a un mestiere che è sempre e comunque competizione, costruendo con poco squadre interessanti, piacevoli e divertenti.«La sua bravura nel costruire sistemi di gioco affiancata dall'amore assoluto per i giocolieri raffinati e decisivi. Una sola volta fu vicino a firmare per una squadra da scudetto. Lo aveva chiamato Moratti, che a certe seduzioni intellettuali è sempre stato sensibile, ma non se ne fece niente. E così le vittorie più grandi di Galeone sono diventate quelle dei suoi allievi dell'amatissimo Allegri a Gasperini, da Giampaolo a Di Francesco. Ieri sera Max e il Gasp si sono abbracciati per un lungo momento prima di Milano, Roma e non c'è stato bisogno di parole. I loro occhi lucidi dicevano tutto quello che hanno ricevuto. E il maestro che abbiamo perso».
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