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  • 2 giorni fa
Mercoledì 8 ottobre 2025 omelia del vescovo Domenico nella Messa al Santuario Maria Stella dell’Evangelizzazione per il primo anniversario della morte del fondatore di Telepace, don Guido Todeschini.

Rivedi tutte le puntate sul sito di LA PAROLA DEL VESCOVO Mons. Domenico Pompili
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Trascrizione
00:00guardate gli uccelli del cielo non seminano né mietono né ammassano nei granai eppure il padre
00:13vostro celeste li nutre non contate voi forse più di loro queste parole del maestro non sono
00:25semplicemente uno slancio poetico ma sono anche la rivelazione della stoffa umana di gesù che appare
00:35come una personalità non ripiegata su se stessa ma aperta e orientata alla provvidenza in realtà
00:47gesù come abbiamo appena sentito facendo riferimento al ciclo vitale dei volatili vuole
00:55affermare una cosa e cioè che gli uccelli che erano considerati tra gli animali del tutto inutili
01:04perfino gli uccelli hanno in realtà garantito il necessario a maggior ragione l'uomo a ciò che è
01:15necessario per vivere nel cuore dunque del padre che non smette mai di pensare ai suoi figli ce n'è
01:26per tutti la natura che è sempre vivente le piante e i vegetali gli animali appunto come gli uccelli e
01:38gli uomini e le donne perché allora verrebbe da chiedersi non ci fidiamo di questa parola non solo
01:47così poetica ma anche così decisa da parte di gesù perché in altre parole non prendiamo sul serio quello
01:58che lui ripete per ben tre volte quando invita a non farsi prendere dall'ansia rispettivamente per
02:07il cibo per il vestito e per la vita la risposta è contenuta in questa stessa pagina evangelica e sta
02:20nell'affermazione iniziale che pone un'alternativa secca nessuno può servire due padroni poiché o odierà
02:31l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e trascurerà l'altro nessuno può servire a due padroni
02:42non potete servire a dio e a mammona perché gesù parla in tono così sprezzante di due padroni
02:51perché in realtà noi possiamo riporre fiducia in dio oppure possiamo riporre fiducia in mammona
03:02possiamo in altre parole riporre fiducia nelle relazioni oppure nelle cose
03:10se ci guardiamo intorno direi che rispetto al tempo di gesù le cose non sono poi cambiate
03:18molto perché anche oggi la nostra tendenza è a privilegiare le cose sulle relazioni mammona a dio
03:29un esempio eclatante le guerre che sono la prova provata che il business delle armi rappresenta
03:42oggi ciò che è più conveniente solo che questo business così redditizio produce effetti collaterali
03:53che sono le decine di migliaia di morti ma questo sembrerebbe essere un altro discorso
04:02se questa è la tendenza diffusa ieri come oggi a privilegiare la ricchezza
04:09ben altra è stata la strada percorsa da san giovanni calabria morto nel 1954
04:19era giovanni calabria figlio di un ciabattino dal quale aveva imparato la capacità di aiutare a far
04:32camminare avendo compreso sin dalla sua giovane età che le parole di gesù che dicono di scegliersi il
04:45padrone erano quelle decisive per la sua vita e giovanni calabria scelse sin da giovane prete che
04:56non il denaro ma la relazione con i più svantaggiati fosse la sua particolare attenzione e attraverso
05:07questa sua scelta desacralizzò il denaro che spesso diventa un idolo anzi addirittura un feticcio
05:17al quale tutto sacrifichiamo e introdusse una straordinaria novità che ha segnato nel profondo
05:27la città di verona e cioè al posto del denaro la qualità del dono e il dono perché san giovanni
05:38calabria ha fatto tutto all'insegna della gratuità è effettivamente quanto di più trasgressivo ci sia in
05:47un mondo che è tutto costruito sul do ut des ed è per questo che san giovanni calabria ha avuto non
05:59solo in questa città in questo territorio ma in tutto il mondo una grande presa perché ha introdotto
06:08un'altra logica che è quella del dono grazie al quale le sue figlie e i suoi figli spirituali ancora
06:16oggi continuano a seminare il bene soprattutto nella direzione delle fasce più svantaggiate e qui
06:27e sto già concludendo mi pare di cogliere una singolare sintonia con la vicenda personale di
06:36don guido perché anche don guido ha mostrato nella sua vita lo stesso abbandono alla provvidenza
06:46di san giovanni calabria semplicemente ha vissuto questo slancio fiducioso verso dio che è padre
06:55provvidente in un campo speciale che è quello della comunicazione ed è per questa ragione che don guido
07:04ha dato vita a tele radio pace con questa scelta come sapete ha dato voce a chi non ha voce in particolare
07:15ha dato voce in un certo senso a dio stesso grazie agli innumerevoli spazi di ascolto e di contemplazione
07:26che attraverso la radio e la televisione ha offerto a tutti indistintamente certo anche nel
07:36privilegiare la voce e il magistero del papa tele radio pace è stato anzitutto dar voce a dio ma non solo
07:48questo è stato tele radio pace perché è stato anche dare voce alle persone più povere ed emarginate
07:56come documenta la sua vita privata spesso persone talora addirittura impresentabili e tuttavia da lui
08:08sempre accompagnate con riservatezza e con grande dedizione e infine tele radio pace ha dato vita a
08:21questa grande forma di ascolto che è il mondo come tale perché in una televisione locale non è stato mai
08:33così frequente l'apertura internazionale sul mondo che questa televisione ha sempre garantito a
08:43tutti i suoi fedeli ascoltatori allora concludo facendo proprio riferimento a questa singolare
08:53coincidenza tra san giovanni calabria e don guido nell'abbandono alla provvidenza con le parole del
09:02maestro che dicono non preoccupatevi dunque del domani perché il domani si preoccuperà di se stesso a
09:13ciascun giorno basta la sua pena che è una cosa un po diversa dal carpe diem perché a ciascun giorno
09:23basta la sua pena non è sprovvedutezza e non è anche un invito dolce un invito al dolce far niente ma a
09:34ciascun giorno basta la sua pena significa che dobbiamo concentrarci e dobbiamo avere il coraggio di vivere come
09:45don guido questa trasgressione del dono ricevuto e concesso sì soltanto se aumenta
09:56il livello del dono in ciascuno di noi anche questa singolare esperienza che è stata tele radio pace
10:08potrà avere continuità ed è per questo che noi continueremo insieme a lavorare perché seguendo
10:20l'ispirazione di don guido possiamo continuare su questa strada dell'abbandono alla provvidenza
10:30grazie a tutti
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