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https://www.pupia.tv - Roma - Consenso informato preventivo attività scolastiche concernenti la religione-Audizione-Giulia Sorrentino (IL Tempo) -Educare alle differenze - Associazione Comunità Marocchina in Italia delle Donne (Acmid-donna Onlus)-Nabih Dalal-7-00309 Sasso
Alle ore 12, la Commissione Cultura, nell’ambito della discussione della risoluzione sul consenso informato preventivo delle famiglie in relazione ad attività scolastiche riguardanti la religione, ha svolto le seguenti audizioni:
- Giulia Sorrentino, giornalista de "Il Tempo"
- rappresentanti di Educare alle differenze ETS
- rappresentanti dell’Associazione della Comunità Marocchina in Italia delle Donne - Acmid-donna ONLUS
- Nabih Dalal, mediatrice culturale (07.10.25)
#pupia
Alle ore 12, la Commissione Cultura, nell’ambito della discussione della risoluzione sul consenso informato preventivo delle famiglie in relazione ad attività scolastiche riguardanti la religione, ha svolto le seguenti audizioni:
- Giulia Sorrentino, giornalista de "Il Tempo"
- rappresentanti di Educare alle differenze ETS
- rappresentanti dell’Associazione della Comunità Marocchina in Italia delle Donne - Acmid-donna ONLUS
- Nabih Dalal, mediatrice culturale (07.10.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Grazie.
00:30Iniziamo con l'intervento di Giulia Sorrentino, giornalista del Tempo, che saluto e ringrazio per aver accolto l'invito della Commissione,
00:50chiedendo anche l'assenso per la trasmissione dell'audizione sulla web tv della Camera. Quindi le scedo la parola ricordandole la tempistica di 5 minuti prevista per le audizioni. Prego.
01:04Grazie a voi. Allora ritengo questa risoluzione fondamentale perché mi sto addentrando tramite l'inchiesta che stiamo conducendo sulle pagine del Tempo
01:17nel mondo del fondamentalismo islamico e della sua connivenza, purtroppo spesso e volentieri con il mondo della politica, non di destra sarà un caso.
01:28Quello che mi preme sottolineare è che loro non agiscono soltanto attraverso le moschee, quello è semplicemente quello che noi possiamo vedere,
01:39ma agiscono utilizzando nuovi metodi propagandistici. Tra questi ci sono proprio le scuole che sono diventate un vero e proprio focolaio
01:46di fondamentalismo islamico. L'indottrinamento e la conversione sono dei pilastri per portare a termine quello che è un grande disegno
01:56che è la conquista dell'Occidente e l'islamizzazione dell'Occidente stesso. Non sono delle teorie complottiste, ma sono dei fatti
02:05purtroppo comprovati. Vediamo bambini uscire dalle scuole, bambine a sei anni, anche più piccole, con il velo integrale.
02:14Donne, giovani che vorrebbero vivere all'Occidentale, proprio perché frequentano le nostre scuole, abbiamo rischiato più volte
02:25di avere nuovi casi come Saman Abbas, come è avvenuto proprio in Emilia Romagna di recente.
02:31Le cronache ci hanno raccontato di 4 o 5 casi di ragazze che hanno patito molto, hanno patito violenze, segregazioni,
02:40e cancellazioni dalle scuole, proprio perché non volevano sottostare ai sacri dettami dell'islam.
02:46Quello che noi vediamo è che tutto ciò viene fatto in modo sottile, per cui il predicare in italiano è fondamentale,
02:52perché noi dobbiamo comprendere assolutamente che cosa viene detto.
02:55È fondamentale altresì controllare i libri di testo, perché vedete, se dà fastidio il crocifisso,
03:03e non dovrebbe dare fastidio, non vediamo per quale motivo debbano essere consentite tutta una serie di attività
03:11che per quanto mi riguarda ritengo nocive e dannose per un Paese che sta rischiando di fare la fine della Francia
03:18e dell'Inghilterra se noi non ci svegliamo. Per cui è più che mai necessario che ci si impegni,
03:24come sta facendo la Lega, su questo fronte, ed è un fronte estremamente ampio e difficile,
03:30perché il rischio di passare per islamocobi, cosa di cui si viene spesso e volentieri accusati, è sottilissimo.
03:38Ma il problema non è accettare un'altra religione, cosa che credo che chiunque in questa sala accetta ben volentieri,
03:47è il fatto che prima di tutto non è mai stata siglata da parte dell'Islam l'intesa con lo Stato italiano,
03:52a differente delle altre confessioni che avvengono, che ci sono, che sono presenti in Italia.
03:58E la prima domanda è perché, cosa c'è di strano, ci sono dei dettami non compatibili con la nostra religione,
04:05gli stessi dettami che poi vengono professati all'interno delle scuole.
04:09Per cui, occhio, che non siamo noi giornalisti, non è la Lega, non è il centrodestra a fare propaganda,
04:19ma è qualcun altro che tramite il cosiddetto volto buono dell'Islam vuole far penetrare dei concetti,
04:25soprattutto in cervelli giovani.
04:27Non ci dimentichiamo un concetto fondamentale che è quello della plasticità cerebrale.
04:31Il cervello di un bambino è molto più facilmente plasmabile rispetto al cervello di un adulto,
04:36perché è ancora, diciamo, nella fase di sviluppo.
04:40Si parla oggi di tarda adolescenza, il cervello finisce di svilupparsi a 21 anni circa,
04:46e questo ce lo dice la scienza.
04:48Per cui, fino a quell'età, il rischio di conversione o di portare gli adolescenti o i giovanissimi
04:56a compiere atti terribili è molto più semplice rispetto agli step successivi evolutivi.
05:05E' per questo e per tanti altri motivi che la ritengo una risoluzione che dovrebbe essere attuata domani mattina.
05:14Grazie.
05:16Benissimo, grazie. C'è l'onorevole Sasso che vuole intervenire. Prego.
05:21Ringrazio la dottoressa Giulia Sorrentino del tempo per il suo contributo
05:27e soprattutto per il coraggio che lei ha quando porta avanti le sue inchieste.
05:33E proprio in base alla sua esperienza, dottoressa Sorrentino, puoi rifarle questa domanda.
05:42Episodi che poi non sono più tali, perché sono ormai ricorrenti, come quello di Pioltello,
05:48celebre dove la scuola chiude, penalizzando gli studenti non islamici,
05:56che quindi rimase chiusa per il Ramadan, o episodi come quello di Sesto San Giovanni e di Cremona,
06:06dove addirittura abbiamo avuto degli imam che sono andati nelle nostre scuole
06:10a leggere versetti del Corano non proprio esattamente pacifici e che professavano l'amore cosmico,
06:18o episodi come i bambini che si inginocchiano sbattendo la testa sul pavimento in una moschea.
06:24Dalla sua esperienza, come vengono interpretati dal radicalismo islamico presente in Italia?
06:31Possono essere interpretate come una sottomissione e quindi incentivare ancora di più l'ambiente radicale islamico
06:40a fare pressione sulla società italiana, partendo dalle scuole?
06:44E se c'è un rischio, possiamo arrivare, secondo la sua esperienza, a quello che accade in Francia,
06:51dove degli insegnanti sono stati decapitati perché si sono permessi di mettere in discussione
06:57alcuni dogma della religione islamica nella versione più, ovviamente, estrema e becera.
07:05Grazie.
07:06Lascio la parola per la replica, per rispondere.
07:12Allora, sono episodi che denotano un sentimento di forza nei nostri confronti,
07:18quindi credo che ci sia una sensazione non solo di volontà di dominio,
07:23ma di trovare tutte le strade possibili
07:25e che ci sia una sensazione come di debolezza dell'Occidente,
07:31non solo numerica, ma anche proprio come capacità di reazione.
07:36Ritengo che la nostra intelligence sia sufficientemente attiva da questo punto di vista,
07:42ma che dobbiamo mandare un messaggio sempre più forte per far comprendere
07:45che una cosa è il rispetto di una determinata religione,
07:51un'altra è la sottomissione.
07:53Un paese come l'Italia non può e non deve in alcun modo arrivare a ciò che succede in Francia
07:59o, peggio ancora, in Inghilterra, perché insomma abbiamo visto che
08:03se ci sono stati 3 milioni di persone che sono scese in piazza per dire no all'immigrazione dilagante,
08:11vuol dire che sotto il sentimento c'è.
08:13Noi oggi vediamo delle piazze cosiddette per la pace, ma estremamente violente,
08:18purtroppo indette per la maggior parte da gruppi propal dietro i quali ci sono musulmani.
08:25Uno dei personaggi su cui mi sono concentrata è Mohammed Annun.
08:29Anche lui ha fatto, tramite sanzionato dal Dipartimento del Tesoro agli Stati Uniti d'America,
08:33ha fatto l'imam, anche perché ricordiamo che qui per fare il sacerdote o per diventare cardinale
08:39c'è un percorso molto lungo, per diventare imam non serve un corso di formazione approfondito,
08:48per cui il rischio c'è se l'Occidente non reagisce.
08:51E ritengo che ci sia poca presa di coscienza anche a livello europeo,
08:54perché non dimentichiamo anche l'importanza di un altro fattore oltre la propaganda che loro hanno,
08:59che è la potenza economica. Ecco, se noi non contrastiamo una potenza economica come quella
09:05proveniente dal Qatar, che riesce tramite milioni e milioni per aperture di moschee
09:12e per comunque reclutamento di influencer, insegnanti e giornalisti, ecco questa battaglia la perderemo.
09:20Per cui prima di tutto, oltre a questo, parallelamente bisogna battere il ferro
09:26senza fare sconti sulla provenienza del denaro, mettere un limite ancora più stringente
09:33sui soldi esteri, capire dove vanno, quali sono le banche che prediligono,
09:37perché ce ne sono alcune che prediligono, chi sono le figure chiave.
09:41Ecco, solo tramite una mappatura sia delle moschee e delle scuole e dei finanziamenti
09:47riusciremo ad avere un quadro completo, ma non abbiamo tanto tempo, perché è poco quello
09:52che ci rimane, secondo me, per non essere islamizzati. Vediamo già le nostre, insomma,
09:58per legge una donna non potrebbe coprire integramente il proprio volto, ma non per discriminazione,
10:03perché noi non sappiamo se dietro quel velo c'è una donna, c'è un terrorista,
10:07non lo possiamo sapere chi c'è. Quindi si tratta di sicurezza e peraltro c'è stata
10:11anche un'altra proposta della Lega, sempre riguardante la copertura, il divieto del velo
10:17integrale. È stata accusata di razzismo la Lega, ma si tratta di sicurezza nazionale.
10:23Possiamo noi, per una religione che non ha sottoscritto l'intesa con lo Stato italiano,
10:29essere accusati di discriminazione e doverci abbassare e sottomettere a volontà di terzi
10:35che prima di tutto non rispettano la volontà della Costituzione italiana?
10:39Bene, chiarissima e sottostiva. Allora, se non ci sono altri interventi,
10:46possiamo proseguire con le audizioni, quindi la ringrazio per aver dato il suo contributo
10:51alla Commissione e proseguiamo con l'intervento in videoconferenza di Monica Pasquino,
10:59Presidente di Educare alle differenze ETS, che saluto e ringrazio per aver accolto
11:05l'invito della Commissione, chiedendo anche a lei l'assenso per trasmettere l'intervento
11:11sulla web tv della Camera dei Deputati e le ricordo la tempistica dei cinque minuti
11:18per la sua, per il suo intervento, quindi le lascio la parola.
11:24Grazie, onorevoli deputati e deputati. Vi ringrazio molto per l'invito, per l'opportunità
11:32di intervenire in qualità di Presidente della Rete Nazionale Educare alle differenze,
11:37che riunisce molte associazioni impegnate in tutta Italia nel campo dell'educazione,
11:43della cultura, della formazione. Da oltre dieci anni, e lo dice il nome stesso della nostra
11:48rete, lavoriamo per valorizzare le differenze dentro e fuori la scuola pubblica e per promuovere
11:55un modello educativo fondato su guaglianza, libertà e cittadinanza democratica. La mozione
12:02in esame prende spunto da alcuni episodi isolati, visite scolastiche, a moschee, incontri con comunità
12:10islamiche, raccontati a nostro avviso in modo parziale e fazioso da alcune testate giornalistiche,
12:16fino a trasformare in modo molto grave esperienze di conoscenza in presunti atti di indrottinamento
12:23religioso. Questa rappresentazione alimenta sospetto e paura nei confronti di pratiche
12:30educative che hanno invece una solida legittimità educativa e pedagogica. Le visite a luoghi di
12:38culto, a centri culturali non sono attività di fede, ma esperienza di conoscenza ed educazione
12:44interculturale. Si tratta di esperienze che hanno anche un valore storico, artistico,
12:50culturale, perché ogni luogo di culto è parte del patrimonio materiale e simbolico
12:56dell'umanità, testimonianza di epoche, di linguaggi, di forme d'arte che appartengono
13:02alla storia della civiltà umana. È un modo concreto per educare le differenze attraverso
13:10la conoscenza e la bellezza, per coltivare curiosità, senso critico, consapevolezza storica.
13:18Del resto, chiunque genitori oggi sa che le nostre scuole, le nostre aule sono già
13:24multiculturali. Lo sono nei volti, nelle lingue, nei colori, nei nomi, nelle cucine, nelle esperienze
13:30familiari delle bambine e dei bambini che le abitano. Negare questo dato di realtà o temere
13:37di riconoscerlo, significa rinunciare alla responsabilità educativa che la scuola pubblica
13:44ha sempre avuto. Quella di interpretare il presente, non di nasconderlo. E poi da cosa
13:51vogliamo scattare? Se fingiamo che la differenza non esista, non è che la cancelliamo, la consegniamo
13:59al pregiudizio, come abbiamo appena sentito. E così finiremo per avallare noi, come istituzione
14:05massima di questo paese, le forme più subdole di bullismo nelle scuole, di razzismo, di violenza
14:13e di esclusione. Perché ogni volta che la scuola tace di fronte alla differenza, la lascia
14:19nelle mani dell'intolleranza. Quando la scuola arretra su questi temi, avanzano intimidazioni
14:26e violenze. Aggiungo inoltre che sono certa che la Commissione non voglia intendere, sostenendo
14:33questa risoluzione, che l'Islam sia una religione oscurantista, piuttosto che una religione praticata
14:39da milioni di persone in tutto il mondo. La libertà di culto garantita dalla Costituzione
14:46è proprio la ragione per cui va rifiutata la mozione. Perché se c'è libertà di culto,
14:51ci deve essere anche la libertà per ogni studente di conoscere le religiose. Conoscere
15:02ma confondere la conoscenza delle religioni con la loro pratica significa tradire la laicità
15:08dello Stato e ridurre la scuola a uno spazio confessionale. La conoscenza non è in dottrina,
15:15emancipa. Inoltre, con questo chiudo, destra in noi forte preoccupazione e richiamo ormai
15:23ricorrente in questo governo al cosiddetto consenso informato, presentato come una panacea
15:28di tutti i mali, come strumento per garantire trasparenza per le famiglie. In realtà questa
15:34formula viene usata per costruire un sistema di controllo, non per rafforzare la partecipazione
15:40democratica. La scuola pubblica invece deve poter contare su fiducia, autonomia, responsabilità
15:46professionale, su alleanze educative fondate sulla condivisione e sulla partecipazione delle
15:53famiglie, non sul sospetto. E deve poter contare sulla Costituzione italiana che ancora tutela
15:59la libertà di insegnamento, proprio per evitare questo rischio. Perché la conoscenza non può
16:05essere subordinata al potere politico, né a pressioni morale o religiose. Limitare la
16:12libertà di insegnamento significa minare la funzione critica e democratica della scuola.
16:19Per tutte queste ragioni invitiamo la Cominzione a considerare la mozione in oggetto non come un
16:25atto di tutela, ma come un tentativo di restringere la forza democratica della scuola. Aggiungiamo
16:32infine che la scuola pubblica oggi più che mai ha anche un compito che non può essere eluso,
16:38educare alla pace. In un tempo attraversato da guerre e conflitti feroci, l'educazione alla
16:45pace non è un tema accessorio, ma il cuore stesso della missione educativa. Significa insegnare a
16:52leggere le cause della violenza, riconoscere la dignità di ogni persona, di ogni religione,
17:00di ogni lingua. Ogni volta che una classe visita un luogo di culto, incontra una comunità
17:06diversa.
17:07La ringrazio, se si avvia la conclusione o che è scaduto il tempo.
17:11Grazie.
17:14Prego, allora c'era l'onorevole Sasso che voleva intervenire, prego.
17:19Sì, grazie Presidente e ringrazio la dottoressa Pasquino per il suo intervento. Allora, ho preso
17:26un attimo degli appunti in base a quello che la dottoressa Pasquino, giusto sì, ha riferito
17:32testè. E quindi alla fine formulo diverse domande. Dottoressa lei ha parlato di educare
17:40al bello, educare alla conoscenza ed educare alla differenza. Mi dice cortesemente, e questa
17:48è la prima domanda, cosa c'è di bello nel sottomettere una donna, cosa c'è di bello
17:54nel imporre alla figlia che va in prima media il velo integrale. Mi dice cosa c'è di bello
18:00in un imam che entra in una nostra scuola all'insaputa dei genitori, ecco perché noi
18:05vogliamo introdurre il consenso informato. Noi non vogliamo negare, vogliamo solo che
18:09le famiglie vengano informate. Mi dice cosa c'è di bello quando l'imam di Sesto San Giovanni
18:15entra in una classe e dice testualmente, nel Corano c'è un versetto che dice combattete,
18:23uccideteli ovunque li troverete. E questa è l'educazione alla conoscenza che lei spera
18:28nelle nostre scuole possa proseguire. Poi quando lei parla di interpretare il presente
18:35e non nasconderlo, se permette, la scuola ha una missione educativa che non è semplicemente
18:43quella di interpretare il presente, ma è anche quella di distinguere il bene dal male. Lei
18:48cosa ci vede? Di buono, in segnali che il radicalismo islamico integrale considera come
18:56gesti di sottomissione. Grazie Presidente, ho finito.
19:01Grazie, se non ci sono altri interventi passiamo alla replica di Monica Pasquino.
19:10Sì, la ringrazio. Intanto penso che la scuola, come ho detto, debba insegnare come pensare,
19:17debba insegnare a vivere e rappresentare la complessità. E invece nella complessità non
19:24trovo affatto nel suo intervento, che opera una semplificazione ideologica estremamente
19:31pericolosa, estremamente grave, che equipara Islam e Islamofobia, che equipara Islam e terrorismo.
19:42È una semplificazione ideologica estremamente pericolosa, che tradisce la funzione educativa
19:48e democratica della scuola pubblica, oltre che dell'uomo, del luogo in cui siamo.
19:52Su ruolo della donna, io gli ho chiesto questo.
19:55Onorevole Sassio, non possiamo interloquire.
20:02Assimilare a un fenomeno terroristico significa cancellare la complessità delle culture alimentari,
20:09diffidenza e produrre esclusioni.
20:12Posso parlare?
20:14No, non può parlare perché comunque c'è un ordine della Commissione, quindi adesso
20:18se abbiamo concluso, se ha concluso Monica Pasquino, ecco allora possiamo, ha concluso
20:30il suo intervento, quindi adesso noi proseguiamo le audizioni con l'intervento di Suas Bai,
20:37Presidente dell'Associazione della Comunità Marocchina in Italia delle Donne, e la ringrazio
20:44per essere qui, per il suo contributo. Chiedo anche a lei l'assenso per trasmettere nella
20:53web tv l'audizione e poi le ricordo sempre la tempistica dei cinque minuti. Prego, le
20:58lascio la parola.
21:01Grazie, Presidente.
21:03Onorevoli e onorevoli diputati, si sente? Sì.
21:06Prendo la parola oggi con profonda preoccupazione per evidenziare un fenomeno sempre più presente,
21:18ma troppo spesso sottovalutato non solo nel nostro paese, ma anche in tutta Europa.
21:24L'avanzata silenziosa e strutturata dei fratelli musulmani. Uno può pensare, fratelli,
21:30i fratelli musulmani. Fratelli musulmani è un movimento terroristico, un movimento che
21:36ha un progetto ampio, che è un movimento nato tanti anni fa, quasi nel 1929, che avanza.
21:44Avanza in Occidente, avanza anche nei paesi arabi, anche se loro hanno saputo riprimerlo.
21:52fratelli musulmani avanzano anche nel nostro paese con tanti soldi, tanti soldi che arrivano
22:00da tanti paesi che finanziano l'estremismo radicale. Questo estremismo radicale non ha nulla
22:10di bello, visto che lo vivo insieme alla comunità delle donne musulmani in questo paese da più
22:20di 20 anni. Assicuro che nulla di bello in questa avanzata della fratellanza musulmana
22:30che, detta delle regole, ha un progetto. Io chiedo sempre alle associazioni che si occupano
22:39di questo tema di studiare, di informarsi, di capire che cos'è, che sono i fratelli musulmani.
22:46Fratelli musulmani sono un gruppo organizzato, un progetto ampio di 12 punti, un progetto
22:55che è stato trovato in Svizzera, un progetto dove, ecco, il loro progetto è islamizzare
23:04non solo l'Occidente, ma anche i paesi arabi. Solo che in paesi arabi non ci sono riusciti
23:10con le prime vere arabe, per fortuna, però ci sono riusciti dove? In Europa, in Occidente,
23:17mentre molle questo Occidente, che tanti, no, insomma, non hanno capito la gravità
23:26di questa avanzata. L'avanzata dei fratelli musulmani è ampia, è politica, è politica,
23:33non è religiosa, è politica, economica, è sociale, è religiosa fino a un certo punto.
23:40Il loro obiettivo è occupare, occupare tutto e, tra questo, occupare anche la scuola.
23:47questa rete ramificata a livello internazionale si presenta con un volto moderato,
23:55dialogante, educativo, non è altro che l'attacchia. L'attacchia è la dissimulazione
24:00del linguaggio. Loro oggi sono una cosa, domani possono essere un'altra cosa. Anche bere
24:08del whisky davanti, quando è probito, no, nella religione, loro dissimulano. È un gruppo
24:16molto, avanza, avanza in Occidente, basta andare a vedere in Europa, in Francia, basta andare
24:23a vedere Roubaix. Io invito a tutti questi che dicono, no, sentito prima, no, tutto è bello,
24:31non è contro le religioni. Io vengo di una cultura araba, araba, musulmana, araba, musulmana
24:39laica, al contrario, no, alcuni che portano una laicità, che non ho capito, poi la moschea,
24:46moschea, con imam, imam, qui intanto non c'è una scuola in Italia, c'è imam vero, è quello
24:54che ha studiato Nalazar e non ce l'abbiamo in Italia, non abbiamo nemmeno uno. Forse ce l'abbiamo
24:59uno nella grande moschea di Roma, ma in tutta Italia non c'è un imam, non sanno parlare
25:05neanche la lingua araba, parlano solo dialetto, dialetto marocchino. Quale scuola, quale moschea
25:13volete portare questi bambini? Una scuola wahabita, hambalita, malachita, sciita, sunnita,
25:21dove? Quale? Bisogna essere chiari anche questo. Oppure uno prende i soldi dell'Europa e
25:29tanti soldi, perché arrivano tanti soldi per portare questi progetti, perché sono
25:34tanto, tanto, tanto, tanto finanziati dall'Europa e li capisco, sono troppi soldi, troppi soldi
25:41e chiudono gli occhi di fronte, come diceva lei prima, onorevole Sasso, le donne, le donne,
25:51le donne non partecipano nella vita sociale e nella vita economica in questo paese, le donne
25:56sono segregate, sono rinchiuse la maggior parte di queste donne. Le bambine, l'abbiamo
26:02denunciato come associazione ACMID, il 30% non partecipa più alla scuola, non va più,
26:10c'è proprio un abbandono scolastico e questo non ha preoccupato nessuno. Il 30% di bambine
26:18è che non mi va più a scuola e questo è il problema, non è. Concludo, lascio il testo che
26:27è meglio così almeno, però c'è un problema di analfabetizzazione perché l'81% delle donne
26:40musulmani in Italia è analfabeta, anche nella lingua di provenienza. Grazie.
26:46Grazie, c'era l'onorevole Sasso, volevo intervenire, prego.
26:50Onorevole, dopo Mandri.
26:52Ringrazio la dottoressa Suazbay per questa testimonianza importante. Questo dato io non
26:58lo conoscevo personalmente. È vero che come Governo e come Lega personalmente abbiamo presentato
27:04emendamenti volti a implementare il numero dei docenti di potenziamento della lingua italiana
27:10proprio per gli studenti stranieri perché noi pensiamo che il primo passo per una reale
27:15integrazione sia che gli stranieri imparino la nostra lingua e non che noi chiudiamo le
27:20nostre scuole nel nome di un'inclusione farlocca. Vengo al dunque, lei stava snocciolando dei
27:27dati ma poi c'è stato un momento in cui l'ho vista particolarmente coinvolta perché ha citato
27:34citato, ha descritto, ci ha ricordato quello che è il trattamento riservato alle persone
27:43che hanno la colpa di nascere donne secondo una certa religione o meglio una certa interpretazione
27:51radicale della religione. Vengo al dunque, lei prima ha detto che sarebbe solo uno l'imam
27:56autorizzato nel nostro paese. Quindi le chiedo se possa essere pericoloso che qualche docente
28:05continui a invitare sedicenti mamme nelle nostre scuole che poi leggono guarda caso versetti
28:12che non sono proprio versetti di pace del Corano e secondo se lei vede nel consenso informato
28:21delle famiglie che possono essere messe a conoscenza preventivamente di determinati progetti
28:26un rischio per l'autonomia dell'insegnamento oppure un'opportunità dove potrebbe magari
28:31anche scaturire un dibattito. Perché io le assicuro che se ci fosse stato un papà qualunque
28:36in quella classe nel momento in cui un signore che si autoprofessa in mamma forse avrebbe contestato
28:42la lettura di determinati versi. Ecco, noi non neghiamo, noi vogliamo semplicemente
28:47che nelle scuole dello Stato si rispetti il nostro ordinamento e si rispetti il dettato
28:55costituzionale. Perché io, un imam che vada in classe a dire certe cose, non lo voglio
29:01più vedere. Grazie Presidente.
29:04Grazie, lascio la parola a Sosba. Ah sì, scusi. Sarò breve perché in realtà il collega Sasso...
29:12Sì, no, prima finiamo gli interventi dei parlamentari.
29:15Con toni e motivazioni differenti nella seconda domanda ha anticipato quello che avrei chiesto
29:20anch'io, ricordando anche una cosa, un elemento, l'iniziativa che è stata realizzata a Treviso
29:25che è citata dalla risoluzione del collega. È un'iniziativa che è stata promossa da una
29:31scuola rientrante nel circuito della Federazione Italiana delle scuole paritarie, delle scuole
29:36cattoliche. Quindi in un'ottica, insomma, del sistema assolutamente, ma di dialogo, certamente,
29:44no, no, lo sostengo, in un'ottica di dialogo interreligioso e di confronto anche interreligioso.
29:51Era un inciso che mi piaceva evidenziare. E rispetto appunto al contenuto, stando al contenuto
29:57della risoluzione del collega, che negli ultimi impegni, l'ultimo impegno prevede appunto che
30:03ci debba essere un consenso preventivo delle famiglie, informato ma preventivo, per poter
30:08svolgere anche questo tipo di attività. Ecco, volevo sentire appunto il suo parere in merito
30:15e dal mio punto di vista, a differenza del collega, prevedere, stiamo discutendo in questo
30:22momento proposte di legge che riguardano l'educazione, consenso informato relativo all'educazione
30:26alla sessualità, estesa in questo caso con un atto di legge in quel caso. In questo caso
30:31lo si prevede con una risoluzione rispetto ad attività attinenti, azioni che io ritengo
30:37chiaramente calibrandole al singolo caso e andando a differenziare situazioni differenti, ovviamente
30:44non generalizzando, ma che non ritiene potrebbe in realtà aumentare una conflittualità interna
30:52alle scuole e non ritiene, è la stessa domanda ma dalla parte inversa chiaramente rispetto
30:58al collega, a ridurre anche quella che è l'autonomia e lo spazio di confronto che va gestito con
31:04serietà ovviamente e con maturità da parte degli insegnanti, ma uno spazio anche di autonomia
31:10e di confronto all'interno della scuola che può essere anche utile per conoscersi e
31:16confrontarsi anche tra religioni diverse. Quindi cosa pensa dell'aver previsto, come
31:20fa il collega, un consenso informato per qualunque questo tipo di attività, quindi chiedere ai
31:26genitori prima di consentire di poterle fare che diano il loro consenso e poi estromettere
31:32tra l'altro dallo svolgimento delle attività quei bambini perché non potranno partecipare
31:37ovviamente in questo caso, almeno leggendo, dalle attività che il resto della classe si
31:42troverà a svolgere in questo caso.
31:45Bene, grazie. Onorevole Manzi, lasciamo la parola a Suas Bai per la replica a entrambe
31:51le osservazioni dei colleghi.
31:55Grazie. Rispondo intanto all'onorevole Sasso. La situazione delle donne immigrate in Italia
32:03è una situazione drammatica, una situazione dove le donne non possono partecipare, come
32:09ho detto, ma neanche a quegli incontri. Non possono partecipare a nulla. Donne che arrivano
32:15da altri paesi, no? Analfabete e rimangono analfabete anche nel nostro paese. Nessuno ci
32:25lavora su questa questione, soprattutto d'alfabetizzazione, ma anche di lingua, eh? Non solo in lingua italiana
32:33proprio non esiste. È haram, è quasi per cofar, per infedeli. Non bisogna imparare la lingua.
32:44Le donne, va bene, abbiamo trattate tantissimo perché mi occupo delle donne da venti anni,
32:50delle donne musulmane in Italia, delle comunità musulmane, vi assicuro. Io vi invito, io invito
32:56tutte queste associazioni che parlano di queste cose, di venire a vedere la nostra realtà e
33:00parlare con queste donne. È l'unico posto dove possono anche parlare. Donne che sono
33:06obbligate a portare un velo quando quel velo non è scritto in nessuna parte. Nel Corano
33:11io sfido qualsiasi imam. Purtroppo abbiamo imam ignoranti, abbiamo imam che non hanno
33:16mai studiato. Sono imam, l'ho dichiarato non solo in questa sede, sono anni che lo dichiaro.
33:23C'è il simento di imam, ma interessa poco. Non c'è anche l'accordo tra Stato. Finché
33:29non c'è quell'accordo, io e i bambini li lascio in pace. I bambini li porto in altre
33:35parti, li porto in altre parti. Io sono proprio contro a portare i propri bambini o invitare
33:40qualsiasi imam in una scuola quando alla fine posso invitare qualche studioso, qualche giornalista
33:50è un'altra cosa. Proprio anche arabo musulmano, perché la comunità è divisa. Io so che anche
33:58arabi non porterebbero i figli a una moschea del genere. Sono terrorizzati anche che la scuola
34:05prenda anche queste iniziative che sono per noi, che arriviamo del mondo arabo, ci sconvolge,
34:13ci preoccupa. Ma ci preoccupa anche per l'aumento della radicalizzazione. Tanti ragazzi minori
34:20sono andati anche a fare attentati all'estero, ma partiti dall'Italia. Sono entrati in quel
34:25circuito, proprio delle moschee fai da te. Sono moschee non regolari. C'è nessuno che va
34:33a vedere il progetto, va a vedere la preghiera in italiano. Dietro, parallelmente, c'è proprio
34:40un altro mondo, parallelo, di jihadismo, di sharia. Bisogna conoscere anche il Corano.
34:48Chi l'ha letto? Chi l'ha letto? Beh. E però ecco nel Corano cosa c'è scritto nella
34:54sfora del Baccarat, che la donna non ha cervello e la donna deve andare avanti senza cervello.
35:04Non ha, nasce senza cervello. Una. Bambina deve sposarsi, non c'è un'età, anche a sei mesi
35:11d'età. Anche sei mesi può sposarsi. Basta vedere il patrimonio, insomma, i bambini si sposano
35:19anche a sei anni. E questo lo dice, lo dice per loro, lo dice qua. Ma anche se c'è scritto
35:25nel Corano. Viviamo in Italia. Viviamo un paese democratico. Dobbiamo quella roba. Bisogna
35:34far scegliere a queste persone. Se vuoi stare qui o scegliere la Costituzione italiana o
35:39è nulla. Perché io non posso accettare oggi un testo incompatibile con la Costituzione
35:45italiana. Io non posso camminare per strada, ho un cervello in meno dell'uomo. Senza parlare
35:53di ritardo e a tante, tante, tante altre cose. Basta prendere anche e leggerlo. C'è in mezzo,
36:01c'è tanta roba. Io ho visto ragazzi radicalizzarsi in 40 giorni. Ragazzi che non sono mai entrati
36:11neanche in quei centri o associazioni religiosi. E si sono radicalizzati, sono andate a finire.
36:18Anche ragazze sono andate a finire in Turchia, sono andate a finire a fare degli attentati
36:23terribili in Spagna, in Francia. Insomma, abbiamo la memoria corta. I bambini, le mani
36:31dei bambini, le bambini tutte, anche stranieri. Io non dico, le culture sono bellissime, la musica
36:38sanerebbe, perché io sono per, io sarei qui a parlare, che ne so, andrei nelle scuole
36:44a parlare Tarberge e Lune, andrei a parlare di Fatima El Menossi, andrei a parlare di scrittrice
36:49famosissime, proprio per dire, nelle scuole. Qui non c'è stata proprio una letteratura della
36:58comunità dopo, diciamo, viviamo in Italia da 40 anni e non c'è. Non abbiamo intellettuali,
37:07pochissimi, abbiamo giornalisti, non abbiamo nulla, perché siamo stati investiti dal fondamentalismo
37:16islamista e della fratellanza musulmana. Io sono fuggita perché io ho vissuto qui e anche
37:23all'interno della comunità delle donne. Io vivo nella comunità delle donne. 24 ore,
37:29quasi sono 24, perché li salviamo, alcune non ci siamo riuscite, come Rashida, Rashida
37:36Radi. Rashida Radi si è permessa di entrare in una chiesa, è stata uccisa. Hina Salemme,
37:44però aveva il fianzatino italiano, è stata uccisa e è interrata nel stesso giardino.
37:49Sanada Fali, Amal, Nawal, c'è una lista interminabile di questo. E quei imam giustificano
37:58tutti questi morti. Io ci ho provato a avvicinarmi per farli un po' svegliati. Non c'è, non c'è,
38:05non c'è. Ah no, un progetto, un progetto ampio, un progetto. Io veramente invito tutti a venire
38:10anche a vedere la nostra struttura per capire anche il mondo arabo, l'ondo femminile, il mondo
38:17e lascia perdere. Sì, i soldi europei sono tanti, sono importanti. Anche noi avremmo
38:23avuto, avremmo voluto essere anche finanziati. Siamo autogestite purtroppo, perché poi passiamo
38:30per quelle salvatrici di quelle donne. Io dico no, no, non solo, no. Bisogna mettere un
38:38filo, proprio un filo di dire non a questa roba. Non alle associazioni che si svegliano
38:45la mattina senza capire. Molti associazioni, non dico questi, io parlo in generale, perché
38:51la situazione non è solo in Italia, è successa anche in Francia. E c'è stato un dibattito
38:57molto bello. Io ringrazio veramente l'onorevole Sasso di aver portato avanti questa battaglia,
39:03perché è importantissima. E in Francia hanno fallito. È fallito l'estremismo islamista.
39:10Però terrorizza in che modo? Perché minaccia, minaccia di terrorismo. Siamo sotto minaccia
39:17continua. E noi, noi, no, liberi, no? Abbiamo un po', abbiamo vissuto il male, abbiamo vissuto
39:27l'Algeria. Io tiro solo e concludo. Io ho vissuto il terrorismo algerino, dove sono morte
39:33380 mila persone, che nessuno ne parla. Non c'è nessun pal che parla dello sterminio
39:41della popolazione algerina. Da chi? Della Jamal Islamia, della fratellanza musulmana, del
39:48FIS, della GIA. E basta andare a vedere chi sono. Sono tutti quelli che sono anche in Italia.
39:54Guardate che tutti gli attentati fatti in Europa sono passati per l'Italia. Sono passati
39:59per qui. Sono stati educati in quelle moschee. Io non dico che bisogna chiudersi e ci mancherebbe
40:06altro, ma aprirsi in modo intelligente. Perché io non vorrei, i giovani vanno a finire come
40:14terroristi. Perché radicalizzare un ragazzo, io ho avuto questa esperienza con un radicalizzato
40:24purtroppo per noi, non c'è niente da fare quando radicalizzano un ragazzo. Non c'è più
40:30un ritorno. Si radicalizza intanto in 40 giorni. 40 giorni. Un po' il web, un po' l'imam, un po' la scuola,
40:37un po', un po', un po'. In 40 giorni. E non c'è ritorno. Non si deradicalizza. Non
40:45si può deradicalizzare. Per questo io vado anche oltre e dico al governo, alle commissioni,
40:52chiudiamo con le moschee, vi prego. Ci date una grossa mano. Grazie.
40:57Benissimo, grazie. Chiarissima, grazie per il contributo che ci ha dato qua in commissione.
41:06E quindi concludiamo il ciclo di audizioni con l'intervento in videoconferenza di Nabi
41:12Dalal, mediatrice culturale, che ringrazio per aver accolto l'invito della commissione.
41:18Chiedo anche a lei l'assenso per trasmettere nella web tv della Camera dei Deputati il suo
41:26intervento. Le ricordo la tempistica dei cinque minuti. Prego.
41:33Sì, vi ringrazio. Saluto tutti.
41:40Riesce a accendere il video, per favore?
41:42Sì, sì, sì, adesso lo accendo. Ecco, mi fa. Grazie a tutti.
41:50Io concordo pienamente con quello che ha detto la dottoressa Suazvai, in quanto io sono...
41:59come dal mio nome Dalal, sono una... mio papà ha ammazzato mia mamma, la mia seana, qualcuno
42:11la conosce. L'associazione Acme Donna mi ha salvato la vita. Ho un figlio e spero che
42:19quel mio figlio non possa... cioè che non deve andare a scuola e trovarsi un imam. Un imam
42:25che è un muratore, che incita la violenza, che incita all'odio. Io ho pagato a caro prezzo
42:34la mia libertà e lotterò per tutte le mie forze, per la mia libertà. Ringrazio l'Italia
42:41sono tentati per vivere in Italia e non voglio che l'Italia venga comandata da questo
42:48Islam. Pazzi... la scuola ci deve essere comunicazione, ci deve essere costruzione. Poi io penso che
43:03ogni persona il suo culto lo decide in casa propria. Non abbiamo dei preti che hanno fatto
43:10una scuola, degli imam che hanno fatto una scuola. Come può un imam che non conosce la
43:15religione insegnarla a mio figlio? Come posso io pensare... nella classe di mio figlio c'è
43:22una bambina che è coperta. Dove io faccio la traduzione per la sua mamma. Sua mamma
43:29non sa neanche parlare come... non parla l'arabo, parla dialettico. La bambina è completamente
43:35velata, è isolata perché hanno quasi paura i maschietti, parliamo di bambini di undici
43:44anni, a interfacciarsi con lei, perché hanno paura, perché hanno paura che il papà li guarda
43:51male e già cresciamo questi bambini in questo modo. Ma uno deve essere libero, uno deve essere
44:00normale. Io penso che deve essere vietato che una bambina di undici anni vada in una scuola
44:08italiana con un vero. Cioè è inamissibile. Grazie. Ah, benissimo. Ecco, si sentiva purtroppo
44:19non benissimo ma abbiamo capito il concetto e il suo messaggio. Non so se ci sono altri
44:25interventi. Mi sembra ecco che siamo quindi giunti alla conclusione. Allora la ringrazio
44:33per il suo contributo alla commissione e come tutti gli altri che sono intervenuti e quindi
44:40il ciclo di aduizione è concluso. Grazie.
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