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https://www.pupia.tv - Roma - Consenso informato preventivo attività scolastiche concernenti la religione – Audizione – ANIEF, ANDIS, MCE APS, Scosse APS, CIDI - 7-00309 Sasso
La Commissione Cultura, nell'ambito della risoluzione sul consenso informato preventivo delle famiglie in relazione ad attività scolastiche riguardanti la religione, ha svolto le seguenti audizioni:
- Associazione nazionale insegnanti e formatori – ANIEF
- Associazione nazionale dirigenti scolastici – ANDIS
- Movimento di cooperazione educativa – MCE APS
- Scosse - Soluzioni Comunicative Studi Servizi Editoriali APS
- rappresentanti del Centro Iniziativa Democratica Insegnanti – CIDI. (14.10.25)

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Trascrizione
00:00Allora, la Commissione prosegue il ciclo di audizioni nell'ambito della discussione della
00:06risoluzione Sasso sul consenso informato. Iniziamo con l'intervento di Daniela Rosano
00:13e Moria Pattuglia, rispettivamente segretaria e generale referente IRC dell'Associazione
00:19Nazionale Insegnanti e Formatori, ANIEF, che saluto e ringrazio per aver accolto il nostro
00:25invito. Chiedo l'assenso alla trasmissione sulla web tv della Camera e le cedo la parola
00:30per cinque minuti. Grazie.
00:34Salve, grazie certamente per l'assenso per la trasmissione di questo video. Lascerò adesso
00:40la parola alla collega Pattuglia, che è referente di religione. Vi saluto e vi ringrazio per
00:47questa occasione di confronto.
00:49Buongiorno a tutti, sono Moira Pattuglia. Allora, noi come delegazione ANIEF intendiamo
00:58ribadire in questo contesto l'importanza degli organi collegiali, consigli di classe, interclasse,
01:05intersezione, collegio e docenti e soprattutto il consiglio d'istituto, dove è presente appunto
01:11una componente genitoriale, la quale è consapevole e può appunto esprimersi in termini di garanzia
01:19di legalità, collegialità e rispetto dei diritti. Noi riteniamo che appunto queste rappresentanze
01:26non debbano essere private di quella competenza e di quella prerogativa che la legge le attribuisce.
01:33e quindi riteniamo che il consenso informato debba tenere presente questi aspetti. Laddove
01:43appunto ci siano delle proposte in riferimento alla religione, ogni proposta didattica formativa
01:51rientra nelle prerogative e nelle competenze degli organi collegiali e poi deve essere coerente
01:57col piano dell'offerta formativa. Quindi deve essere rispettosa della libertà personale
02:03e tenere presente ricca di valori multiculturali e non di meno anche inclusiva. Quindi difendere
02:14questa posizione diciamo degli organi collegiali per noi è una prerogativa di un importante perché
02:21tutela la libertà educativa della scuola, la funzione pubblica appunto degli stessi. Riteniamo
02:27poi che in questa società multiculturale, multietnica, l'agenzia educativa della scuola
02:35si inserisca come e offra degli strumenti di conoscenza e di dialogo. In particolar modo
02:42volevamo appunto mettere in evidenza l'importanza della figura dell'insegnante di religione cattolica
02:49come mediatore dei valori, come competente e capace appunto di mediare quelli che sono
02:59le istanze e i bisogni multiculturali e che quindi debba essere utilizzato al fine appunto
03:05di come raccordo rispetto all'istituzione scolastica entro la quale è pienamente inserito
03:13ma anche nel rapportarsi con una realtà che è multiculturale e multireligiosa.
03:23E quindi la nostra posizione è una posizione che diciamo ritiene che il consenso preventivo
03:32familiare non debba negare l'autonomia appunto professionale dei docenti che è sancita appunto
03:38della costituzione né tantomeno bloccare la libertà di progettazione educativa per una
03:48garanzia appunto di pluralismo e anche di trasparenza. E soprattutto poi in questo periodo
03:55in cui appunto molte scuole si stanno organizzando con attività scolastiche che hanno come oggetto
04:03per esempio la visita in occasione del giubileo. Temiamo che magari il consenso preventivo formale
04:12da parte delle famiglie potrebbe essere appunto un po' un limitare anche questa componente.
04:23Grazie, perfetto. È stato perfettamente nei tempi. C'è una richiesta di intervento a parte
04:29collega Orrico. Grazie, Presidente. Ringrazio e saluto i rappresentanti di Anief. La mia è
04:41una semplice curiosità perché è evidente insomma che di questo passo a furia di provvedimenti
04:49di qualunque natura che chiedono il consenso preventivo ai genitori la scuola rischia di
04:55perdere quella funzione educativa diciamo che gli attribuisce la Costituzione in parallelo
05:02rispetto al ruolo che comunque è centrale delle famiglie sostanzialmente. Però io vorrei
05:08capire, cioè questi progetti che vengono proposti all'interno degli istituti scolastici che possono
05:17riguardare il multiculturalismo, che possono riguardare l'educazione affettiva e sessuale,
05:23cioè qual è l'iter che effettivamente seguono questi progetti per arrivare ad essere poi
05:30inseriti all'interno di un anno scolastico e quali sono le fasi che coinvolgono gli organi
05:37collegiali di cui appunto avete appena parlato nella vostra audizione. Grazie.
05:44Allora nel momento in cui viene presentato un progetto, se esso non è inserito all'interno
06:02del piano dell'offerta formativa che diventa comunque vincolante per la classe o per il
06:08consiglio di classe, il progetto viene appunto vagliato, magari organi collegiali, per una
06:15partecipazione, democratizzazione, per verificare il valore formativo del progetto stesso. Quindi
06:22viene proposto all'interno di un consiglio di classe, di interclasse o di intersezione,
06:28a seconda dell'ordine di scuola, viene sottoposto al collegio docenti, che diciamo è un organo
06:34tecnico in quanto formato da tutti i docenti. E poi di notevole importanza è il consiglio
06:42di istituto. All'interno del consiglio di istituto ci sono tutte le componenti, diciamo
06:47la componente dei docenti, ma non solo, è presieduto appunto il presidente o un genitore,
06:53ma c'è la componente appunto degli ATA, della rappresentanza dei genitori e laddove si parli
06:59di scuola appunto secondaria di secondo grado, ci sono anche gli studenti. Quindi c'è un
07:05percorso il quale fa sì che appunto un progetto venga vagliato da tutte le componenti della
07:15scuola, perché una scuola sia realmente un'agenzia educativa.
07:23Grazie a lei.
07:23Grazie, grazie.
07:29Grazie, sì. Poi prego le colleghe, facciamo prima tutti gli interventi e poi facciamo concludere,
07:35però adesso prego.
07:36Sì, una domanda, tanto per precisare, ovviamente questi progetti che poi vengono presentati passano
07:53sempre al vaglio delle insegnanti di classe che possono assolutamente pensare di portarli
08:01avanti o meno, se non sbaglio, vero? Sempre sentendo poi e garantendo la partecipazione
08:07dei genitori che ovviamente dovranno dare seguito alle progettualità, se non sbaglio,
08:12vero?
08:15Sì, che comunque la rappresentanza dei genitori è garantita nel Consiglio di Istituto, quindi
08:21che si occupa di questioni riguardanti all'organizzazione della scuola e anche di indirizzo rispetto
08:27alle attività extracurriculari. Quindi lì è garantita la presenza dei genitori che sono
08:33stati eletti all'interno, ovviamente, nel numero dei genitori di quella scuola. Quindi
08:38i genitori sono già coinvolti, già stati coinvolti all'interno del Consiglio di Istituto.
08:44Grazie.
08:47Sì, però non facciamo un dibattito, cioè prendiamo le domande e poi loro replicano.
08:51Ultima volta, se no. Tutte le classi degli istituti a cui vengono proposte le progettualità
09:00partecipano sempre e comunque?
09:03No, sicuramente no.
09:06Grazie. Allora, proseguiamo con l'intervento in videoconferenza.
09:12di Paola Bortoletto, Presidente nazionale dell'Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici,
09:34che saluto e ringrazio per aver accolto l'invito della Commissione, chiedendone l'assenso per
09:39la trasmissione dell'audizione sulla web tv della Camera dei Deputati e le cedo la parola
09:44per un intervento di cinque minuti. Grazie.
09:48Grazie. Buongiorno, onorevole Presidente, onorevoli commissari. Naturalmente è concesso
09:54il mio assenso. L'Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici, nell'ingraziare per essere stata
10:02consultata in merito a tale risoluzione, evidenzia quanto segue per due ordini di considerazioni
10:10già tra l'altro esplicitate nell'intervento precedente. L'attuazione di progetti e uscite
10:15didattiche anche relative a tematiche religiose è sottoposta all'approvazione degli organi
10:19collegiali, è proprio previsto, e rientra nel piano triennale dell'offerta formativa
10:25opt-off, come viene sintetizzato. Approvazione che richiede già una condivisione educativa
10:31scuola-famiglia negli organi collegiali. Preme ricordare che i consigli di classe, di interclasse,
10:37di intersezione sono gli organismi di partecipazione alla gestione della scuola e l'accompanente
10:43i genitori vi svolge un ruolo fondamentale. L'articolo cinque del testo unico sulla scuola,
10:48il 297 del 94, esplicita le competenze dei consigli di intersezione, interclasse e classe,
10:56come era stato richiesto poco fa, che in seduta plenaria, quindi con la presenza di docenti,
11:01genitori e studenti nella secondaria e secondo grado, hanno funzioni propositive, consultive
11:06e di raccordo. Nello specifico non formano proposti al collegio docenti in merito all'azione
11:11educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione. Dunque, anche in relazione a progetti e uscite
11:18diciamo relative a tematiche religiose, i consigli di classe, interclasse e intersezione formano
11:23proposte da sottoporre all'approvazione del collegio docenti, che come si diceva prima è
11:27organo tecnico ai sensi dell'articolo 7 del 297, quindi del citato testo unico e ha naturalmente
11:34potere deliberiante, perché appunto c'è autonomia anche didattica, così come previsto dal
11:41DPR 275 99, che si concreta nello scegliere metodi, strumenti, organizzazione e tempi di
11:48insegnamento. Il piano triennale con tutti questi progetti viene poi approvato dal Consiglio
11:54d'Istituto e presentato alle famiglie secondo criteri di trasparenza e pubblicità, questo
12:00assolutamente necessario. Quindi noi evidenziamo che non sembra necessario, insomma, una preliminare
12:07autorizzazione ogni volta, con un carico da un punto di vista burocratico che vi posso
12:12assicurare è notevolissimo, in relazione all'attività che sono già state approvate
12:17dagli organi collegiali rappresentanti di tutti i genitori. Tra l'altro il piano triennale
12:22viene appunto clienalmente rifatto, ricomposto, ma anche riveduto annualmente. Seconda considerazione,
12:32l'Andis esplicita che la conoscenza delle religioni e delle culture riveste un'importanza
12:37crescente nella società contemporanea multiculturale. Questa conoscenza non è solo un arricchimento
12:43intellettuale, ma una vera e propria necessità civica per la coesistenza pacifica, per cui
12:48le attività riguardanti queste tematiche superano pregiudizi, permettono il decentramento
12:55degli alunni, la coesistenza e l'inclusione in contesti sociali e scolastici sempre più
13:00eterogenei, dove convivono persone di fede cattolica, ortodossa, musulmana, ebraica,
13:05induista e potrei citarne molti altri, visto le numerose appunto rappresentanze che ci sono
13:11all'interno delle scuole. La conoscenza reciproca è la base per costruire un ambiente inclusivo in
13:15cui tutti possono sentirsi parte della società. Poi appunto anche la gestione del conflitto è
13:21importantissima proprio per conoscere l'altro e permette innovazione e progresso. In sintesi,
13:27la scuola italiana opera per l'educazione interculturale come sfondo integratore che punta
13:32alla piena integrazione e alla valorizzazione delle differenze. Io poi ho citato tutta una serie
13:37di documenti e di norme che, se mi permettete, vi mando poi il contributo scritto così le potete
13:45trovare a partire dalla circolare del 90 fino appunto al documento sulla via italiana per la
13:52scuola interculturale, via via gli orientamenti culturali, gli ultimi del 22. In più, nelle nuove
13:58indicazioni, e sto per concludere, nelle nuove indicazioni che entreranno in vigore nel 26-27,
14:03a un certo punto si dice, a pagina 12, scuola che sa essere inclusiva, che l'Italia è stata
14:10storicamente crocevia di culture e porta avanti un modello di educazione rispettoso di tutte. E
14:16ancora che l'internazionalizzazione rappresenta una dimensione trasversale e formativa del
14:22curriculum, anche nel primo ciclo di istruzione. In una realtà assegnata da connessioni sempre più
14:27ampie tra contesti e culture, promuove l'esperienza incommensurabile dell'incontro. E ancora,
14:34a pagina 14, nel profilo dello studente, tra le competenze in materia di cittadinanza, vi è la
14:39sottocompetenza a riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e
14:44religiose in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Ecco, io mi fermerai qui per lasciare
14:51lo spazio agli altri. Grazie ancora. Grazie. Sì, c'è una richiesta di intervento da parte
14:58della collega Orrico. Grazie, ringrazio e saluto la Presidente di Andis. A questo punto per seguire,
15:08diciamo, alla domanda che ho fatto ai precedenti auditi, vorrei capire se una volta realizzati
15:16questi progetti, che possono rientrare oppure no nel piano dell'offerta formativa, esiste un
15:25sistema di monitoraggio e di valutazione a posteriori di ciò che questi progetti ovviamente producono
15:35in termini di impatto, di crescita culturale, insomma, e di quant'altro sia possibile valutare
15:42sugli studenti e sulle studentesse, oppure questi progetti vengono seguiti e poi di fatto
15:50non si fa alcun tipo di valutazione, perché credo, diciamo, che la valutazione a posteriori
15:59restituisca tanto, diciamo, agli organi tecnici all'interno delle istituzioni scolastiche
16:07quanto alle famiglie, effettivamente, se questi progetti hanno un valore nel percorso di crescita
16:15dei ragazzi e delle ragazze, oppure no. E aiutino poi anche, immagino, l'istituzione scolastica
16:23a valutare se negli anni successivi vale la pena riproporli, correggerli, migliorarli,
16:30eccetera, eccetera. Grazie.
16:32Grazie. Aspettate sempre. Cerco di essere sintetica se mi permette.
16:37Sì, se gentilmente gli auditi aspettano che vedo se ci sono altre domande da parte dei colleghi.
16:41No, prego, quindi le do la parola per replicare. Grazie.
16:45Grazie. Allora, nel piano di trinale dell'offerta formativa, dicevamo, stanno tutti i progetti,
16:51non è che stanno a parte. E comunque tutti i progetti vanno valutati, ma anche monitorati
16:58nel tempo. Questo è previsto dal piano di miglioramento delle scuole, quindi sempre progetti
17:03valutati e da un punto di vista anche di risorse, sì, ci sono delle spese, naturalmente,
17:08e anche da un punto di vista, naturalmente, della ricaduta nell'ambito di quelle classi,
17:13di quella classe, che sono coinvolte, naturalmente, perché non è sempre tutto generalizzato, insomma,
17:18dipende poi anche dai contesti e dalle situazioni. Certo, il monitoraggio e la valutazione è
17:23elemento fondamentale per quanto riguarda la progettazione dell'offerta formativa, anche
17:30nei suoi sottoprogetti, insomma, perché il piano trinale è un unico progetto e questo
17:35è fondamentale, che è tra l'altro trasparente, pubblicato su tutti i siti e anche in scuola
17:41in chiaro.
17:45Perfetto, grazie mille. Allora, non essendoci altre richieste di intervento, cedo la parola
17:51in videoconferenza a Emanuela Tarascio, membro della Segreteria Nazionale del Movimento di
17:57Cooperazione Educativa MCE, che saluto e ringrazio per aver accolto l'invito della Commissione,
18:03chiedendone l'assenso per la trasmissione dell'audizione sulla web tv della Camera dei
18:07Deputati e contestualmente le cedo la parola per cinque minuti. Grazie.
18:19Onorevoli deputate e deputati, grazie. Inizio la lettura. Allora, in considerazione della
18:29natura laica della scuola, così come delineata nella giurisprudenza costituzionale, sintesi
18:35di più disposizioni, ossia degli articoli 2, 3, 7, 8, 19 e 20 della Costituzione, dove
18:42assume un ruolo centrale la salvaguardia della libertà religiosa in regime di pluralismo
18:48religioso e culturale, e questa è una sentenza della Corte Costituzionale numero 203 del 1989,
18:55riteniamo che sia legittimo proporre attività scolastiche volte alla conoscenza delle religioni,
19:03soprattutto di quelle degli alunni presenti nelle scuole italiane. Le indicazioni nazionali
19:08al comma 16 della legge 107 richiamano una cultura della non discriminazione, dell'accoglienza
19:15della diversità nel rispetto del principio di eguaglianza. È già a prassi comune nella scuola
19:21informare le famiglie circa le mete e le finalità delle uscite didattiche a inizio anno
19:27scolastico e prima di ogni singola uscita. La scuola progetta tali attività in modo inclusivo
19:34e accessibile a tutti, senza discriminazioni economiche o sociali, previa approvazione degli
19:41organi collegiali in cui è presente la componente genitori e acquisendo l'attualizzazione
19:47obbligatoria degli stessi. La scuola non è, come si afferma nel documento, il centro
19:53di un corposo tentativo di strumentalizzazione da parte di alcuni gruppi di pressione che
19:58vorrebbero superare il dibattito sociale. La scuola è un luogo di ricerca, elaborazione
20:04culturale, sviluppo di uno spirito critico posto alla base di una cittadinanza responsabile
20:10e di una convivenza rispettosa delle differenze. L'obiettivo della scuola è quindi anche quello
20:17di costruire consapevolezza e conoscenza rispetto alle diverse religioni, soprattutto quelle presenti
20:24nel paese. Il contraddittorio che può emergere da tali esperienze conoscitive ha un valore
20:30educativo molto significativo perché solo la conoscenza dell'altro, diverso da sé, consente
20:37l'instaurarsi di relazioni costruttive, di non trasformare le differenze in disuguaglianze
20:43e di condurre i fisiologici conflitti propri di un mondo plurale, interculturale e interreligioso
20:49ad una risoluzione pacifica. Conoscere le diverse religioni rappresenta pertanto a pieno titolo
20:57un ambito rientrante nelle finalità educative e formative della scuola legate al suo mandato
21:02costituzionale, contribuire alla crescita e alla formazione democratica degli studenti.
21:08Ciò premesso, i fatti presi in considerazione nella risoluzione Sasso sono solo tre, presentati
21:15come indice della presenza di fantomatici alquanto generici gruppi di pressione e non
21:20sempre ben documentati. Non ci sembrano tali da giustificare un intervento legislativo così
21:26limitante rispetto alla libertà di insegnamento garantita dall'articolo 33 della nostra Costituzione.
21:33Al contempo, la lettura dell'articolo 8 solo in un'unica ottica interpretativa implicherebbe
21:40un accordo specifico con tutte le professioni religiose o agnostiche presenti nel territorio
21:46nazionale. I docenti sono professionisti con una formazione specifica, consapevoli delle scelte
21:53educativo pedagogiche assunte in modo collegiale e coerente con i piani trionali dell'offerta
22:00formativa e il curriculum della scuola. Gli strumenti che agevolano l'assunzione di responsabilità
22:07e l'impegno di tutti i protagonisti della scuola, ciascuno secondo i propri ruoli e le proprie
22:12competenze e regolandone i rapporti, sono già presenti nella scuola. Pertanto il movimento di
22:20cooperazione educativa non ritiene la risoluzione 700309 utile, anzi considera che essa rischi di
22:29rinforzare un approccio ideologico divisivo di fatto lesivo del carattere inclusivo e democratico
22:35della scuola con ripercussioni evidenti a livello di identità, crescita, relazione tra alunni e tra
22:41famiglie, tra scuola e famiglia. Il movimento di cooperazione educativa ribadisce che ogni soggetto
22:49deve essere accolto, riconosciuto e sicuro sul piano emotivo, relazionale e cognitivo nella più
22:55importante istituzione della Repubblica, la scuola. In conclusione, forti sono anche le
23:02perplessità circa il ricorso frequente al consenso informato delle famiglie, che di fatto
23:08introduce nella scuola una forma di censura indiretta su una pluralità di contenuti educativi,
23:14progettazioni curricolari, scelte collegiali, con conseguenze riduttive e negative sui processi
23:20di insegnamento e apprendimento, soprattutto limitando libertà di insegnamento e autonomia
23:25scolastica. Grazie. Grazie. E ha chiesto di intervenire la collega Manzi, prego.
23:34Grazie. Una sollecitazione che viene, è anche una domanda se vogliamo, che viene proprio
23:40dall'intervento del movimento di cooperazione educativa. Non ritiene che il modo in cui
23:49il ricorso al consenso informato, sia nella risoluzione quanto poi anche nella proposta
23:55di legge che questa Commissione sta esaminando appunto relativa al consenso informato, non
24:00finisca per produrre due effetti in contemporanea. Da un lato andare ad aumentare, se vogliamo,
24:07una conflittualità all'interno della scuola tra famiglie, corpo, docente, rendendo ancora
24:15più complicata in questo caso poi il tema della risoluzione, l'attuazione di quel principio
24:20di sperimentazione educativa e di inclusione che è stato richiamato e che è fondamentale.
24:24E d'altro canto non va anche ad incidere su quel principio, su quel valore della autorevolezza
24:31del docente che il Ministro richiama molto spesso nei suoi interventi, ma che di fatto
24:36viene sempre sottoposto ad un giudizio quasi di un tribunale preventivo che dovrebbe entrare
24:45nel merito rappresentato dalle famiglie, senza voler sminuire o banalizzare il ruolo
24:50e il rapporto e la relazione positiva che deve sussistere tra scuola e famiglia, ma non
24:54pensa che va direttamente a limitare e a ridurre quello che è l'autorevolezza anche
25:03della stessa figura del docente, creando quasi una scuola alla carte, mi verrebbe da dire,
25:08perché a certe attività si partecipa, penalizzando anche gli studenti, tra l'altro, che poi per
25:14volontà della propria famiglia vengono esclusi da attività importanti che hanno un valore
25:18formativo e di socializzazione anche all'interno della scuola.
25:25Grazie, collega Enrico.
25:30Sì, grazie. Sono stata sollecitata anch'io dalle riflessioni sia della collega Manzi che della
25:38rappresentante del movimento di cooperazione educativa, perché ho la netta sensazione,
25:44e vorrei che mi confermaste che è solo una mia sensazione, perché tra queste audizioni
25:50e quelle che abbiamo già svolto sul disegno di legge che riguarda il consenso preventivo
25:57informato sui progetti di educazione all'affettività e alla sessualità, mi sembra di vivere in un
26:04paese dove ad oggi esiste una sorta di spaccatura irrevocabile tra le famiglie e il mondo della
26:10scuola, quasi come se ci fosse una contrapposizione continua e costante. Quindi vorrei chiedere se
26:18questa sensazione che io da parlamentare percepisco, ascoltando da una parte chi ovviamente rappresenta
26:26e lavora e opera all'interno del mondo della scuola e dall'altra le associazioni delle famiglie,
26:32insomma vorrei capire se questa è una sensazione che emerge appunto dall'ascolto in queste
26:40audizioni o se effettivamente dal vostro punto di vista percepite che si stia creando questa
26:48spaccatura, questa sorta di contrapposizione e come eventualmente lavorare se esiste oltre
26:55diciamo a un approccio culturale diverso anche se esiste uno strumento o degli strumenti di
27:04politiche dedicate al mondo della scuola che possa in qualche modo ricucire se esiste questo
27:12strappo o se non esiste appunto sarei lieta di averne conferma. Grazie.
27:18Grazie. Allora le cedo la parola a dottoressa Tarascio per replicare alle domande delle colleghe.
27:26Grazie.
27:30Riguardo una eventuale spaccatura tra scuola e famiglia non mi risulta che esista. Io stessa
27:38sono stata dirigente scolastica fino al 31 agosto, adesso sono in crescenza. Io so che vedo che nelle
27:47scuole senza una collaborazione con le famiglie il processo educativo diventa difficoltoso perché
27:56c'è assolutamente bisogno che le famiglie siano dalla stessa parte degli insegnanti. Quindi questo
28:03dialogo tra scuola e famiglia che è portato avanti prevalentemente appunto dai docenti che ben sanno
28:09che conviene appunto trovare con un'intesa con i genitori proprio per raggiungere il successo
28:17formativo per gli alunni è un'esigenza sicuramente mai trascurata nelle scuole. Io ecco anche il
28:27movimento di cooperazione educativa ha sempre portato avanti appunto l'idea di una di un dialogo
28:34appunto di una collaborazione con il rispetto dei ruoli ovviamente perché l'educatore ha un ruolo,
28:41il genitore ne ha un altro ma ecco assolutamente è un dialogo che non deve essere mai interrotto.
28:49Grazie. Passiamo adesso all'intervento in videoconferenza di Paola De Nigris, presidente
28:59legale e rappresentante delle soluzioni comunicative, studi, servizi editoriali, che saluto e ringrazio
29:06per aver accolto l'invito della Commissione. Le chiedo l'assenso per la trasmissione sulla
29:11web tv e le cedo la parola per cinque minuti. Grazie. Buongiorno a tutte le persone presenti,
29:19ringrazio la Commissione per l'invito e per aver avuto appunto questa opportunità di poter
29:25intervenire. Ah, prima di tutto do il mio consenso alle riprese. Ringrazio in particolar modo le
29:31persone e gli interventi che mi hanno preceduta perché appunto hanno già comunque ribadito
29:35alcuni aspetti anche da punti di vista molto tecnici come chi lavora direttamente all'interno
29:39dei contesti scolastici, il personale dirigente o il personale docente o chi ha una lunghissima
29:46esperienza appunto come l'MCE, chiedendoci appunto molto bene quello che succede quando
29:52vi è una proposta di un progetto all'interno, viene fatto all'interno di una scuola e come
29:58appunto le famiglie ne vengono a conoscenza a prescindere vedendo appunto quello che è
30:03il pet off o comunque partecipando a quella che è la vita normale all'interno del contesto
30:09dei contesti educativi che possono essere gli organi collegiali come invece che siano
30:13a livello di classe o a livello di istituto. Vedendo un po', partendo quindi avendo la
30:19possibilità, avendo già parlato le persone prima di me, di potermi esprimere nel merito
30:24che più riguarda quello che è la nostra prospettiva, con discorsi che lavora molto sul contrasto
30:29agli stereotipi, purtroppo leggere questa risoluzione ci ha fortemente spaventate, ci ha fortemente
30:36spaventate perché abbiamo visto una notevole forma di pregiudizio, pregiudizio inteso appunto
30:42nel voler andare a individuare all'interno delle visite fatte nei contesti religiosi islamici
30:49come una forma di indottrinamento che il personale docente potrebbe fare nei confronti delle classi
30:55e non andando invece a rivedere quello che normalmente accade nei contesti educativi
31:01ampi, perché come avvengono le visite nei centri islamici possiamo andare a vedere che
31:08scambionando quelle che sono le vite degli istituti comprensivi, delle scuole di ogni
31:13ordine e grado, vi sono tantissime visite fatte anche in contesti religiosi differenti
31:17dalla religione cattolica, ne ho trovato uno ma veramente come strumento, cioè un istituto
31:24comprensivo di Crespina Lorenziana ha fatto per più anni la visita al centro buddista di
31:29Pomaia, allora qui mi chiedo, nessuno ha fatto una dizione parlamentare sui buddisti e sulle
31:33buddiste, per quale motivo invece qui noi ci stiamo fossilizzando su quella che riguarda
31:37invece la parte islamica, anche con toni che sono eccessivamente forti e denigratori, perché
31:44se andiamo a vedere quella che è stata definita la conferenza stampa di presentazione
31:49di questo disegno di legge, appunto andiamo a vedere che è stato definito il velo islamico
31:55come un sacco dell'immondizia che le donne devono portare, quindi io qui sollevo quello
32:00che è appunto il pregiudizio che c'è nella presentazione di questo testo, un pregiudizio
32:05che appunto viene poi dopo addossato sul corpo docente, come a dire rispecchiato su di
32:12esso, e dall'altra parte anche quello che un po' mi stupisce perché viene citato
32:18quello che sono appunto gli accordi di Palazzo Madama, quindi quelli che vanno a definire
32:23gli accordi nell'insegnamento della Chiesa Cattolica, della religione cattolica all'interno
32:29della Chiesa Italiana, non andando però a vedere quelle che sono appunto le appendici
32:34alle indicazioni nazionali per il curriculum dell'insegnamento della religione cattolica,
32:39in cui si dice che l'insegnamento della religione cattolica nel curriculum della persona alunna
32:44che si trova nel contesto classe, si vanno a inserire come capacità di riconoscere
32:52le diverse culture, vado a citare, in tale contesto si collocano gli strumenti per cogliere,
32:57interpretare e gustare le espressioni culturali e artistiche offerte dalle diverse tradizioni
33:02religiose e l'insegnamento della religione cattolica in partito secondo gli accordi concordati
33:06e le successive intese, come anche invece per la scuola primaria di primo grado,
33:11si viene a dire che tra gli obiettivi formativi lo studente e la studentessa deve avere la capacità
33:16di poter discernere i diversi contesti culturali, i diversi contesti religiosi
33:21e a cui poi dopo poter comunque muoversi in un contesto culturale complesso, articolato,
33:27come quello cui noi viviamo. Per cui io mi chiedo, per quale motivo, se non protestuosmente,
33:33si chiede il consenso infatti per quelle che sono visite all'interno di contesti culturali
33:38che comunque sono previsti dalle indicazioni nazionali, sono previsti all'interno del rapporto
33:44dell'insegnamento anche della religione cattolica nello Stato italiano e che stanno all'interno
33:49di quella che è la libertà di insegnamento che deve essere tutelata del corpo docente.
33:54Questo è un po' quello che ci tenevamo a dire. Grazie.
33:57Grazie. Non essendoci richieste di... Ah no, sì, c'è una richiesta di intervento
34:05da parte del collega Sasso in videoconferenza. Prego.
34:11Sì, buongiorno. Innanzitutto mi scuso per non essere presente di persona,
34:16però purtroppo ho avuto un problema di collegamento con gli aerei.
34:21Ho subito una domanda per l'ultima udita. Innanzitutto una precisazione.
34:25Nella risoluzione che porta la mia firma non c'è alcun riferimento al velo islamico.
34:31Quindi gli auditi, modestamente, chiedo la cortesia che si possano attenere a quello che è il tema
34:38e non si lasciano andare a commenti su interpretazioni politiche che comunque non sono comprese nel testo.
34:44Detto questo, poiché si faceva riferimento a tante altre religioni se non a quelle dell'Islam,
34:49perché comunque i casi di cronaca ci consegnano episodi di mancata integrazione con la religione islamica.
34:57Cioè la scuola di Pioltello, per intenderci, non è stata chiusa per rispetto agli hinduisti o ai buddisti.
35:03Non ci sono stati episodi di bambini inginocchiarsi, come dire, in templi di altre religioni.
35:10E soprattutto vengo alla domanda, e ringrazio Presidente per questa opportunità.
35:15Secondo l'ultima delle persone audite, nonché la prima che purtroppo, no, che per fortuna ho avuto il piacere di ascoltare,
35:25quindi non posso fare domande agli altri perché non ho ascoltato il loro intervento,
35:28ma mi riservo di andarmela poi a ritrovare.
35:30Cosa, secondo lei, non ha funzionato in quell'episodio in cui un imam è entrato in classe
35:37e ha letto ad una quinta elementare, se non ricordo male, dei versetti del Corano
35:43in cui testualmente si incitava alla violenza e all'uccidere il nemico?
35:50Quali sono le finalità educative di un progetto di genere?
35:54Secondo lei, se le famiglie sono state informate prima, avrebbero dato il consenso?
35:58Grazie.
35:58Grazie, ridò la parola alla Presidente Scosse per rispondere, grazie.
36:09Allora, grazie all'Onorevole Sasso, innanzitutto ci tengo a precisare,
36:12forse non si è sentito per il problema della conferenza,
36:15che parlavo della conferenza stampa che ha presentato la risoluzione
36:21in cui si è diventato del velo islamico e non nel successo di legge,
36:25questo giusto per precisazione.
36:26Poi forse parlando velocemente questa cosa si può essere persa e mi dispiace che non l'abbia intesa.
36:33Rispetto a quello che dice lei, un progetto educativo è una cosa complessa,
36:39non la possiamo ridurre a due righe di giornale.
36:42Quindi quello che lei mi dice, il fatto che cosa è successo, che cosa si doveva rispondere,
36:47perché quella persona ha letto quelle due righe all'interno del contesto classe,
36:51ma se le avesse, io non c'ero in quel momento, non ho letto il progetto educativo,
36:55non so se le l'ha letto, quindi se casomale le ho letto possiamo anche discuterne nel merito
36:59gli obiettivi formativi, tutte quante le questioni e quindi andare a dire che forse
37:04la violenza non è all'interno della, nonostante venga indicata nei testi,
37:08ma come può essere vista anche nella Bibbia, non è sempre possibile come forma di soluzione.
37:14Su questo non ci si può esprimere in maniera fredda, estrapolando solamente le frasi.
37:19Quindi quando lei mi dice che c'è un problema di integrazione, io le rivendico.
37:23Lei, in quanto parlamentare, non è forse il caso di lavorare maggiormente
37:27per far conoscere la religione islamica nei diversi contesti educativi
37:32e quindi favorire maggiormente l'intercultura che è tra gli obiettivi
37:37sia della nostra Costituzione, sia dell'insegnamento della religione cattolica
37:41e non andando a vietare che si pongono dei limiti, ma forse facendo quello che accade
37:46in tantissime soluzioni, tipo ad esempio nel quindicesimo municipio di Roma
37:51le feste delle religioni, in cui ci sono tutte quante le realtà di quel territorio
37:55che si incontrano, confessionali o meno, all'interno di quello che è l'edificio scolastico
38:00per quella che è la festa dell'intercultura. Forse sono queste quelle che dovremmo andare a promuovere,
38:05forse sono questi i fatti educativi che dovremmo portare sempre più grandi
38:08perché se nelle nostre classi ci sono persone che hanno credi religiosi differenti
38:12è bene inserirli nel contesto educativi e non escluderli e non metterli al margine.
38:18Poi per quanto riguarda la possibilità di inserimento, ok, di consenso informato delle famiglie,
38:23le famiglie quando scrivono un minore all'interno del pet-off e questo l'hanno spiegato bene
38:27le persone con che con maggiore esperienza di me vivono in contesti educativi da professioniste
38:32sanno già quello che si andrà a fare, ok, e hanno tantissimi elementi per poter conoscere gli obiettivi
38:41e quello che il minore andrà a fare nella classe e tutte quante le uscite didattiche
38:46o piuttosto le attività che vengono fatte all'interno del contesto classico.
38:49Grazie, non si sente più il suo intervento ma comunque aveva replicato
39:02quindi la ringraziamo per la risposta
39:07e proseguiamo con l'intervento in videoconferenza di Caterina Gammaldi
39:14docente del Centro Iniziativa Democratica Insegnanti
39:17che saluto e ringrazio per aver accolto l'invito della Camera
39:20anche a lei chiedo l'autorizzazione per la trasmissione nella web tv
39:24e le cedo la parola per cinque minuti.
39:28Ringrazio, ringrazio per l'importanza di questo momento di ascolto reciproco
39:34e le do l'assenso per la videoregistrazione.
39:40Io volevo ritornare un momento nel ragionamento che farò brevemente
39:47e poi lascerò la memoria che abbiamo preparato come scidi
39:52sulla questione se il consenso in formato preventivo
39:58sia uno strumento utile per incrementare il rapporto scuola-famiglia.
40:06Io penso, essendo stata insegnante per 40 anni
40:11e avendo vissuto in contesti diversi a nord, a sud
40:15che contraddica il dichiarato
40:20ovvero il principio di corresponsabilità educativa
40:24soprattutto quando questo consenso viene dato sui temi sensibili
40:31cosiddetti sensibili che hanno una dimensione etico-sociale
40:36che afferiscano alla religione, all'educazione sesso-affettiva
40:42che siano riferiti ad aspetti come dire che hanno a che fare
40:47con il rapporto e le relazioni con altre culture
40:51o con altre religioni, con altre lingue.
40:55Penso che ci sia un ulteriore aspetto da considerare
41:00lede proprio il diritto all'apprendimento
41:04oltre che alla libertà di insegnamento
41:06perché compromette la funzione della scuola
41:10così come è espressa all'articolo 3,2
41:13che altri hanno citato prima di me
41:16la scuola è un'istituzione della Repubblica
41:19impegnata a rimuovere gli ostacoli
41:21e pertanto ha a che fare con questo mandato.
41:25I cosiddetti temi sensibili
41:28che appunto ci riguardano in questo momento
41:32perché la religione lo è
41:34non possono essere usati a tutela di interessi individuali
41:41il primato della famiglia
41:43che viene spesso richiamato in questo momento
41:47contraddice il primato della scuola
41:51in materia di educazione e istruzione
41:54e entrambe le istituzioni
41:57condividono il tema dell'educare e istruendo
42:03e sostanzialmente fanno riferimento
42:06ai diritti delle persone
42:09che in questo caso sono i bambini, gli adolescenti
42:13i destinatari delle azioni educative.
42:15è già stato detto dai precedenti interventi
42:19che quando a scuola si progetta un intervento educativo
42:23è sottoposto all'elaborazione del collegio docenti
42:28delle sue articolazioni
42:29è approvato dal consiglio di istituto
42:32è discusso nei consigli di classe
42:34è parte integrante del piano dell'offerta formativa
42:38che peraltro come dire lo accoglie
42:42e ha tutta una procedura anche che ha a che fare
42:46con l'utilizzo di risorse
42:48con l'utilizzo di esperti e così via
42:51questo atto non è segreto
42:53è un atto pubblico
42:54viene consegnato all'atto dell'iscrizione
42:57ai genitori
42:58pertanto i genitori sono ben consapevoli
43:02in quanto rappresentanti nella scuola
43:05ma anche gli studenti della scuola superiore
43:08di quelle che sono le proposte educative
43:11che la scuola mette in campo
43:13e che approva con atto di delibera finale
43:18quindi dal mio punto di vista
43:21nel metodo e nel merito
43:24proprio perché l'autonomia scolastica
43:27consente che questi percorsi educativi
43:32siano sottoposti come dire
43:34al vaglio della comunità professionale
43:37siano accolti come dire
43:40dalla comunità territoriale
43:41molto spesso sono sollecitati anche
43:44dalla comunità locale
43:47hanno un esplicito riferimento
43:49nelle indicazioni nazionali vigenti
43:52che sono ancora quelle del 2012
43:54quando si parla di cittadinanza planetaria
43:57poco fa si è ricordato
43:59che anche le nuove indicazioni
44:01che andranno in vigore l'anno prossimo
44:04non hanno abdicato
44:07in ragione di questi aspetti
44:10allora dal mio punto di vista
44:13dal nostro punto di vista
44:14noi vorremmo come dire
44:16considerare dentro questa logica
44:20come dire che sta nella risoluzione
44:24che lo stesso Papa Francesco
44:27hanno posto il problema
44:30del dialogo interreligioso
44:32e soprattutto in questo momento
44:34ragionare di diritti
44:37che chiamano i doveri
44:39piuttosto che di privilegi
44:41innescare meccanismi
44:44che possono anche costruire
44:46un altro modo di pensare
44:48il mondo che sta cambiando
44:50dal nostro punto di vista
44:52non è credibile
44:53faccio riferimento in particolare
44:57alla questione che
44:59molto spesso la cronaca
45:02fa risaltare alcuni eventi
45:05e chiama in causa
45:07un dibattito inutile
45:10è serile
45:10certo i contenuti
45:12non sono neutri
45:13ma la
45:14la
45:15la
45:15la
45:19la
45:20la
45:21la sentiamo male
45:26ma eravamo
45:27andati bene oltre
45:28diciamo il tempo assegnato
45:30quindi la
45:30la ringraziamo per
45:32il suo intervento
45:34eh non ci sono
45:35ah sì c'è una richiesta
45:37da parte del
45:38del collega
45:39eh sasso da remoto
45:40sì grazie presidente
45:44allora ricordo a me stesso
45:46come la risoluzione
45:47non sia come dire
45:48una norma
45:50imperativa
45:51ma è un'indicazione
45:52che il parlamento
45:53dà al governo
45:54dove eventualmente
45:55poi verrebbero
45:56recepite anche
45:57le istanze
45:58degli auditi
45:59allora
46:00questo governo
46:01lo dico
46:02alla professoressa
46:04del Cini
46:05ha
46:05già fatto tanto
46:07per integrare
46:08i bambini stranieri
46:09infatti
46:10sono state investite
46:11ingenti risorse
46:12per potenziare i docenti
46:13di italiano
46:14perché per noi
46:15l'integrazione
46:16passa innanzitutto
46:17dalla conoscenza
46:18della lingua
46:18chi tra gli auditi
46:19è a scuola
46:19sa benissimo
46:20che purtroppo
46:21molti tra i bambini
46:23stranieri
46:23per lo più
46:24quelli provenienti
46:25da paesi
46:26in cui la religione
46:27è professata
46:27e quella musulmana
46:28hanno difficoltà
46:30hanno difficoltà
46:31con la lingua
46:31per cui per noi
46:31la vera integrazione
46:32è quella
46:33non è ad esempio
46:34evitare che ci possano
46:36essere recite di Natale
46:38non è evitando
46:40che ci sia
46:41la parola Gesù
46:42in un canto natalizio
46:44non è evitando
46:45che si possa fare
46:47il pericolosissimo
46:48presepio
46:49in una terza elementare
46:50quella per noi
46:51non è integrazione
46:52questa risoluzione
46:53serve a
46:54favorire
46:56anzi
46:56favorire
46:57il dialogo
46:58interreligioso
46:59sebbene l'islam
47:00purtroppo
47:00non abbia mai
47:01trovato il tempo
47:02di farsi riconoscere
47:03dal nostro Stato
47:04come religione
47:06ma questo è un altro problema
47:07perché quando noi diciamo
47:09che le famiglie
47:09devono essere informate
47:11innanzitutto
47:12correggo
47:12chi precedentemente
47:14non l'ultima udita
47:15ha dichiarato
47:16che noi
47:17vieteremmo
47:18il dialogo
47:19interreligioso
47:20prima di tutto
47:20perché come è stato
47:21giustamente osservato
47:22rientra nelle indicazioni
47:23nazionali
47:24ma vi dirò di più
47:25rientra anche in quella
47:26che è la didattica
47:27dei docenti
47:28di
47:28arriviamo alla domanda
47:30che già si sta collegando
47:32in auto
47:33che non potrebbe
47:34collegarsi
47:34e controlli il cronometro
47:37anche agli auditi
47:38non solo
47:38non ci si può collegare
47:40in auto
47:40stiamo
47:41dandole questa possibilità
47:43mi chiedono interventi
47:44sull'ordine dei lavori
47:46non mi interrompa
47:48mi faccia finire
47:49faccio la domanda
47:50la domanda
47:51la domanda
47:53è
47:53cosa c'è
47:54di male
47:55nel fare in modo
47:56che i genitori
47:57che purtroppo
47:58spesso
47:58distrattamente
47:59non osservano
48:01il ptoff
48:01ma cosa c'è di male
48:03nel mostrare
48:05quante cose belle
48:06si fanno a scuola
48:07e coinvolgere
48:08gli insegnanti
48:08in determinate iniziative
48:09però noi riteniamo giusto
48:11che laddove ce ne fosse
48:12anche solo uno
48:13di genitore
48:14che non è d'accordo
48:15con l'imam
48:16che entra in classe
48:17e ci sono le prove
48:18non sono due righe
48:19sui giornali
48:20ci sono minuti di video
48:21in cui un imam
48:22recita versetti
48:23molto violenti
48:24del Corano
48:25ci possa essere
48:26un genitore
48:26che dica
48:27io non sono d'accordo
48:28per noi
48:29la libertà di scelta educativa
48:30tutelata dall'articolo 30
48:32della Costituzione
48:33ha ancora un valore
48:34per qualcun altro
48:35non lo so
48:35grazie Presidente
48:37grazie
48:38la collega
48:38Onrico
48:39sull'ordine dei lavori
48:40grazie
48:41sì Presidente
48:42sull'ordine dei lavori
48:44innanzitutto
48:44per stigmatizzare
48:46il modo
48:46con cui il collega
48:47Sasso
48:48si rivolge
48:49alla Presidenza
48:51e mi auguro
48:52che abbia
48:52il garbo
48:53di chiedere scusa
48:54perché
48:55alzare la voce
48:56nei confronti
48:57della Presidenza
48:58che cerca di moderare
48:59i lavori
49:00di questa Commissione
49:02non mi pare
49:02né istituzionale
49:04né garbato
49:05né educato
49:06soprattutto se la Presidenza
49:07è ricoperta
49:08da una collega
49:10donna
49:11quindi mi auguro
49:12che il collega Sasso
49:13voglia rimediare
49:14a questo scivolone
49:16detto questo
49:16chiedo alla Presidenza
49:18di regolare meglio
49:20gli interventi
49:21dei colleghi
49:21perché se il collega Sasso
49:23vuole spiegare
49:23la propria risoluzione
49:25allora le strade
49:26sono due
49:26o la scrive meglio
49:28oppure
49:30diciamo
49:30evita
49:31e cerca di fare
49:32delle premesse
49:33che si contengano
49:34in pochi secondi
49:35e poi va direttamente
49:36alla domanda
49:37perché anche dopo aver fatto
49:38la domanda
49:40ha continuato
49:41a esplicitare
49:43la propria posizione politica
49:44che conosciamo tutti
49:45e non mi pare
49:46questa la seduta
49:47essendo
49:48una seduta
49:49che dedichiamo
49:50all'ascolto
49:51di chi
49:52dà la disponibilità
49:53a portare
49:54il proprio contributo
49:55tecnico
49:56e anche la propria
49:57visione politica
49:59nel senso più ampio
50:00di questo termine
50:01sugli argomenti
50:02sui quali noi
50:03appunto
50:04chiediamo
50:05che con la massima
50:06libertà
50:07e democraticità
50:09si esprimano
50:10i soggetti
50:11che invitiamo
50:11in questa discussione
50:13grazie
50:14grazie
50:16allora darei la parola
50:17alla dottoressa
50:19Gamaldi
50:19per replicare
50:21alle domande
50:22grazie
50:22no presidente
50:23anch'io sull'ordine
50:24dei lavori
50:24mi sono prenotato
50:26sì grazie
50:29facciamo replicare
50:30e poi le ridò
50:31la parola
50:32anche a lei
50:32sull'ordine
50:33dei lavori
50:33sull'ordine
50:34dei lavori
50:35come la collega
50:35Orrico
50:36ho la precedenza
50:39poi 30 secondi
50:40ascolterò
50:41anch'io la replica
50:41dell'audita
50:42
50:45diciamo
50:45nel rispetto
50:46degli auditi
50:47avrei voluto
50:48chiudere
50:48il giro
50:50degli interventi
50:50collega
50:51così almeno
50:52presidente
50:52sull'ordine
50:53dei lavori
50:54ho la precedenza
50:55come da regolamento
50:56le chiedo di applicarlo
50:57grazie
50:57se lo applico
50:59purtroppo
50:59non la posso
51:00far intervenire
51:01perché lei
51:01è in auto
51:02e non si potrebbe
51:02collegare
51:03siccome sto facendo
51:04questa eccezione
51:05prego tutti i colleghi
51:06di consentire
51:07come vuole
51:07per me non c'è problema
51:08per me non c'è problema
51:09alla dottoressa di replicare
51:11grazie
51:12la ringrazio
51:14io volei
51:15soltanto ricordare
51:17questo
51:17questo aspetto
51:18la libertà di scelta
51:20educativa
51:21delle famiglie
51:22attiene
51:23semplicemente
51:24alla richiesta
51:26da parte
51:27dei genitori
51:28della scuola
51:29adatta
51:29ai propri figli
51:30e lo fanno
51:31esercitando
51:33questo
51:33diritto
51:34nell'ambito
51:35della istruzione
51:36parentale
51:37della scuola dello Stato
51:39della scuola paritaria
51:40della scuola privata
51:41e così via
51:42l'articolo 30
51:44dice che
51:45i genitori
51:46hanno
51:46il dovere
51:48di istruire
51:49ed educare
51:49i propri figli
51:50la scuola
51:51della Repubblica
51:52ha il compito
51:53attraverso
51:54l'istruzione
51:55e l'educazione
51:56di rimuovere
51:57gli ostacoli
51:58semplicemente
51:59questo
52:00io penso
52:00che
52:01se citiamo
52:02la Costituzione
52:04troviamo
52:04dentro
52:05la Costituzione
52:06tutti gli elementi
52:07per comprendere
52:08la vocazione
52:10interculturale
52:12della scuola
52:13i fatti di cronaca
52:14c'è bisogno
52:15di
52:16enfatizzarli
52:18perché la scuola
52:19non possiede
52:20strumenti
52:21quali le ispezioni
52:22eccetera
52:23non è un assenso
52:24formale
52:25una firma
52:26che ci permette
52:27di dire
52:28che abbiamo
52:29corresponsabilità
52:31educativa
52:32in merito
52:33all'educazione
52:34e all'istruzione
52:35dei nostri figli
52:36e nipoti
52:36o dei nostri
52:37cittadini
52:38questo è quello
52:39che mi sento
52:40di rispondere
52:41grazie
52:43abbiamo
52:44adesso
52:45l'ultimo
52:46intervento
52:47su questo
52:48argomento
52:48della
52:49dottoressa
52:50Caterina
52:50Gamaldi
52:51anche lei
52:52ah no
52:53scusate
52:54no
52:54questo
52:56l'abbiamo
52:56fatto
52:57no scusate
52:57e quindi
52:58con questo
52:59intervento
52:59abbiamo
53:00concluso
53:01l'intervento
53:03quindi ringrazio
53:04tutti gli auditi
53:05non so se
53:07il collega
53:07Sasso voleva
53:08comunque intervenire
53:09se no passiamo
53:10sì grazie presidente
53:12no no
53:12vorrevo intervenire
53:13innanzitutto per chiederle
53:14qual è la norma
53:15del regolamento
53:16che impedisce
53:16il videocollegamento
53:17da diciamo
53:19non la stanza
53:20di casa propria
53:21perché in passato
53:22a tutti i colleghi
53:23è stato consentito
53:24no è una circolare
53:27del presidente
53:28che chiarisce
53:29che non è
53:29consentito
53:30dopodiché visto
53:31che lei
53:31è il relatore
53:33e non era presente
53:34ho ritenuto
53:35corretto
53:36farla intervenire
53:37però a norma
53:38ne prendo atto
53:39ne prendo atto
53:40perché evidentemente
53:41sono il primo
53:41al quale viene applicato
53:43questo regolamento
53:43per cui osservo
53:45mi taccio
53:45la ringrazio
53:46l'applichiamo sempre a tutti
53:47anch'io ne sono stata
53:48destinataria
53:50quando guidavo
53:51però detto questo
53:52essendo lei
53:53il primo firmatario
53:54della norma
53:55mi sembrava corretto
53:56farla intervenire
53:57e quindi
53:58tutto a posto
54:00no trovo
54:00trovo curioso
54:02come venga consentito
54:03un intervento
54:04sull'ordine dei lavori
54:05che è in realtà
54:06una critica politica
54:07io adoro
54:08la critica politica
54:09ma non lo si spacci
54:10per un intervento
54:11sull'ordine dei lavori
54:12e poi trovo
54:13altrettanto curioso
54:14che nonostante i tempi
54:16anche degli auditi
54:17ma bonariamente
54:18spesso siano stati forati
54:19e lei non abbia fatto
54:20osservare nulla
54:21si è intervenuta
54:22mentre io stavo
54:23formulando un ragionamento
54:24politico
54:25se ho dato l'impressione
54:26di aver alzato la voce
54:27chiedo scusa
54:28ma è colpa mia
54:29perché essendo in collegamento
54:31non sento bene
54:32e quindi
54:33non volevo assolutamente
54:34mancare di rispetto
54:35però noto
54:36che c'è stata
54:37una disparità
54:38nel senso
54:39da parte della collega
54:40ma questo
54:41poi sarà chiarito
54:42in maniera molto
54:43amichevole
54:44non appena saremo
54:46in presenza
54:47grazie
54:47grazie
54:47e buongiorno
54:48grazie
54:50allora
54:50dichiaro
54:51conclusa
54:51le audizioni
54:52su questo argomento
54:53salutiamo
54:54gli auditi
54:55collegati
54:56grazie a tutti
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