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Nel novembre 1977, tra sfide e imprevisti, un gruppo di persone guidate dalla fede cercò il luogo perfetto per il ripetitore di Radio Pace. Dalla ricerca tra allevamenti di conigli a contrade isolate, la comunità si unì per realizzare il sogno di portare la parola di Dio nelle case. Scopri come un gesto di generosità inaspettato permise di installare l'antenna, trasformando una casa in una "Betlemme" radiofonica, diffondendo un segnale potente in tutta la regione.

#RadioPace #StoriaLocale #Fede #Betlemme

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Trascrizione
00:00Musica
00:29Era la sera del 2 novembre quando Armando Meneghini, esperto in radiofrequenze, e Ciro Mazzoni lavoravano insieme, trovò la frequenza per Radio Pace 90.3.
00:46Ora però si trattava di trovare un posto per inalzare un ripetitore.
00:53Dove? Come? Quando? Quando? Bisognava far presto.
01:01Il Vescovo era stato chiarissimo, fate presto. L'avvento sarebbe incominciato nel 1977 con domenica 27 novembre.
01:15E quindi bisognava far presto, non c'era tempo da perdere.
01:21E allora? E allora abbiamo incominciato con Luigi Avantini, presidente del Comitato, con Chiara Brutti, quando aveva tempo anche lei,
01:33la ricerca di un posto, di un colle, di un monte dove piantare il ripetitore.
01:45Già Armando Meneghini aveva detto sarebbe opportuno lì, sarebbe opportuno là.
01:50Bello se fosse sul Monte Pastello, che è il monte che c'è di fronte a Casa Gioiosa, oppure sul Pastelletto,
01:59però bisogna vedere se si trova chi dà lo spazio e dà tutto.
02:07E allora abbiamo incominciato.
02:09Abbiamo incominciato girando proprio sui monti vicini.
02:15Doveva essere un luogo aperto, non doveva avere delle barriere davanti,
02:21perché se ci fosse stata anche una collina che avesse coperto,
02:26chi era al di là della collina non avrebbe potuto sentire e domani vedere con telepacce.
02:34Mi ricordo siamo finiti con Armando Meneghini in un allevamento di conilli.
02:44Alcuni ci avevano indicato un posto, avevano detto andate là,
02:51guardate che c'è un personaggio un po' strano perché vive con i conilli.
02:55E anche, non dico selvatico, ma lui è sempre là, non si muove.
03:03E mi ricordo che una mattina siamo andati, era l'8 novembre.
03:08I giorni passavano, bisognava far presto.
03:12E abbiamo chiesto, nome e cognome, sono io, dice.
03:18Un personaggio un po' strano, però non era come ce lo avevano descritto.
03:25Senta, potremmo noi qui piantare un ripetitore?
03:31Guardate che qui non c'è corrente elettrica.
03:35Guardate che io vivo con la lucerna che va a petrolio con le candele.
03:44Poveri noi.
03:46Abbiamo perso tutta la mattinata.
03:48Pensavamo di aver trovato chissà mai che cosa.
03:50Si vede che il ripetitore di Radiopace non doveva essere proprio lì dove c'era l'allevamento di conilli.
03:59Allora passiamo più oltre, andiamo avanti, ma anche lì difficoltà.
04:04Passano i giorni.
04:08Arriviamo a una settimana prima dell'inizio dell'Avvento.
04:14Al Vescovo avevamo promesso che con l'inizio dell'Avento e della preghiera in famiglia
04:21avremmo incominciato a trasmettere.
04:24Mi ricordo quella sera.
04:27Andiamo su Monte Noroni.
04:32Esattamente nella contrada Moroni, perché il Monte Noroni è sopra.
04:37E lì c'è una signora che vive da sola.
04:41Le figlie sono sposate.
04:42Si chiama Catina.
04:45A me e al ragionier Vantini dice
04:49Sì, sì, io sono contenta.
04:51Mettetelo qui sulla mia casa.
04:55Mi ricordo che Luigi Vantini è tutto felice.
04:59Ritorniamo a casa gioiosa.
05:01Don Guido dice
05:02Ti lascio perché ormai è notte.
05:04Vado a casa.
05:06Non fa ora partire, o meglio era appena partito,
05:10quando arriva una telefonata
05:12era Catina che chiamava un po' disperata
05:17venga, venga, venga qui, venga qui per piacere
05:21ho detto alle mie figlie
05:23le mie figlie mi hanno detto
05:24mamma sei matta, sei lì sola, ci saranno gli attentati
05:28che era uno dei tempi brutti della storia d'Italia
05:35e c'erano attentati.
05:40Allora, inutilmente, ho cercato di rassicurare Catina
05:45non c'era niente da fare
05:47e siamo ancora da capo.
05:49Fortunatamente
05:52chi abitava vicino
05:55la famiglia Marconi
05:57il ragazzo
06:00di nome Franco
06:01mi disse
06:03Don Guido
06:04lo metta
06:06la metta l'antenna sulla mia casa
06:10sul tetto della mia casa
06:11noi non abbiamo paura
06:14era lui la mamma e il papà
06:17io le ringrazio ancora
06:19infatti
06:22il lunedì
06:24era il 21 novembre
06:26festa della presentazione
06:29al Tempio di Maria
06:30vento e neve
06:32il nostro
06:33Belloni
06:36piantò la prima antenna
06:39quell'antenna
06:42che faceva arrivare
06:43la voce di Radio Pace
06:46non soltanto in tutta la provincia
06:49quasi di Verona
06:50ma anche abbracciava Mantua
06:52e ho già ricordato
06:55ma lo ricordo ancora
06:56che la sera
06:58mentre io andavo a Raldon
07:01per concelebrare
07:03nel ticesimo della morte
07:05di Fabiano Zenti
07:06in macchina
07:08ascoltavo proprio
07:10quelle prove tecniche
07:13che venivano fatte
07:14che si sentivano
07:15molto chiaramente
07:17e molto bene
07:18mi ricordo che
07:19da Nogara
07:20Carlo
07:21Tarocco
07:24uno dei nostri ragazzi
07:26diventato ormai
07:27anche lui
07:28animatore
07:29telefonando mi disse
07:31si sente bene
07:33c'è un buon segnale
07:35perché sulla mia radio
07:37io posso valutare
07:38anche il segnale
07:41il segnale è buono
07:43che cosa
07:45dissi
07:46signore ti ringrazio
07:48Fabiano
07:49tu dal cielo
07:51certamente
07:52hai ottenuto
07:53anche questo
07:54l'antenna
07:55di Telepace
07:56provvisoriamente
07:58era già
08:00inalzata
08:02su un tetto
08:03di una casa
08:04che io poi
08:05chiamerò
08:06la casa
08:07di Beteremme
08:08Grazie a tutti
08:38Grazie a tutti
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