Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 5 ore fa
Venezia, 18 nov. (askanews) - Un'immersione dentro il mondo sonoro di Franco Battiato a 80 anni dalla nascita, per cercare nuovi modi di sentire il lavoro del cantautore attraverso la lettura dei compositori Michele Tadini e Leonardo Marino e la voce di Malika Ayane. Al Teatro alle Tese dell'Arsenale l'Archivio Storico della Biennale di Venezia ha presentato, come progetto speciale, il concerto "Arcipelago Battiato".Lo spettacolo ha costruito un omaggio a Battiato, ma anche uno modo di creare nuove connessioni. E Tadini ci ha raccontato come è nato. "Subito - ha detto il compositore ad askanews - mi è venuto da dire che non si trattava di evidenziare un periodo più antico, più giovanile di Battiato, in cui lui è stato sperimentale per poi diventare in qualche modo più, tra virgolette, commerciale o di grande pubblico dopo. In realtà la produzione di Battiato è rimasta sempre sperimentale, all'interno di cui ci sono comunque sempre dei pezzi che testimoniano la sua volontà di essere fuori dal coro. Mi è venuto naturale pensare che le canzoni fossero isole in un mare di suono e che fossero collegate non cronologicamente, ma con dei nessi logici musicali interni e così è nato. Mi sono detto: 'È un arcipelago' e poi così è rimasto ed è sul manifesto adesso".La dimensione insulare, che a Venezia è fondativa, si è trasferita anche alla messa in scena, con diverse isole-palco, e gli spettatori a muoversi all'interno di uno spazio circolare. E l'effetto è stato quello di intersezioni tra i brani e gli arrangiamenti, con la voce di Malika Ayane a mostrarsi in tutta la sua intensità, ma in dialogo paritario con gli altri strumenti. "C'è una complessità - ci ha detto l'artista - che non è soltanto quella strettamente musicale, ma è proprio quella che si manifesta nel momento in cui comprendi che l'incastro è ciò che poi rende possibile un'emozione così forte e intensa come quella che spero sia riuscita ad emergere questa sera". Incastri tra i diversi momenti ed elementi musicali, tra le parti cantate e le parti solo sonore, tra astrazione e pezzi famosissimi come "L'ombra della luce", che è stata eseguita anche in arabo. E alla fine della performance abbiamo chiesto a Malika come si può essere parte di un progetto di questo tipo, che cosa ti lascia. "Vorrei proprio fare un lavoro di assorbimento lento - ci ha risposto - perché è stato tanto: prepararlo, confrontarmi con dei professionisti così bravi, così generosi e con un repertorio per il quale non conosco ancora l'aggettivo giusto, perché ricco è poco: è pieno, è un mondo intero. Quindi devo proprio pensarci con molta calma".Quello che fin da subito è chiaro è il fatto che Battiato ha lasciato un segno profondo e per molti versi unico, che oggi appare fertile e in continua mutazione, irrequieto e mistico

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Un'immersione dentro il mondo sonoro di Franco Battiato a 80 anni dalla nascita
00:04per cercare nuovi modi di sentire il lavoro del cantautore
00:07attraverso la lettura dei compositori Michele Tadini e Leonardo Marino
00:11e la voce di Malika Iane.
00:12Al teatro alle tese dell'arsenale l'archivio storico della Biennale di Venezia
00:29ha presentato come progetto speciale il concerto Arcipelago Battiato.
00:42Lo spettacolo ha costruito un omaggio a Battiato ma anche un modo di creare nuove connessioni
01:02e Tadini ci ha raccontato come è nato.
01:04È venuto da subito dire che non si trattava di evidenziare un periodo più antico, più giovanile di Battiato
01:13in cui lui è stato sperimentale per poi diventare in qualche modo più, tra virgolette, commerciale
01:19o, come dire, di grande pubblico dopo.
01:21In realtà la produzione di Battiato è rimasta sempre sperimentale.
01:25All'interno dei dischi ci sono comunque sempre dei pezzi che testimoniano la sua volontà di essere fuori dal coro.
01:31Mi è venuto naturale pensare che le canzoni fossero isole in un mare di suono
01:36e che fossero collegate non cronologicamente ma con dei nessi logici musicali interni.
01:43E così è nato.
01:44Ho detto è un arcipelago e poi è rimasto e poi è sul manifesto adesso.
01:48La dimensione insulare che a Venezia è fondativa si è trasferita anche nella messa in scena
01:53con diverse isole palco e gli spettatori a muoversi all'interno di uno spazio circolare.
01:57E l'effetto è stato quello di intersezioni tra i brani e gli arrangiamenti
02:00con la voce dei malicariani a mostrarsi in tutta la sua intensità
02:03ma in dialogo paritario con gli altri strumenti.
02:06C'è una complessità che non è soltanto quella strettamente musicale
02:10ma è proprio quella che si manifesta nel momento in cui comprendi
02:14che l'incastro è quello che poi rende possibile un'emozione così forte e intensa
02:20come quella che spero sia riuscita ad emergere questa sera.
02:24Incastre tra i diversi momenti ed elementi musicali
02:27tra le parti cantate e le parti sonore
02:29tra astrazione e pezzi famosissimi come l'ombra della luce
02:32che è stata eseguita anche in arabo.
02:46E alla fine della performance abbiamo chiesto a Malika
02:48come si può essere parte di un progetto di questo tipo e che cosa ti lascia.
02:52Vorrei proprio fare un lavoro di assorbimento lento perché è stato tanto
03:00cioè prepararlo, confrontarmi con dei professionisti così bravi ma così generosi
03:07e con un repertorio così...
03:12Non conosco ancora l'aggettivo giusto perché ricco è poco, è pieno, è un mondo intero
03:19quindi può proprio pensarci con molta calma.
03:23Qualche fin da subito è chiaro è il fatto che Battiato ha lasciato un segno profondo
03:26e per molti versi unico che oggi appare fertile e in continua mutazione
03:30io è quieto e mistico.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato