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https://www.pupia.tv - Roma - Commercio nei centri storici - Audizione - Alleanza delle cooperative italiane
Alle ore 13.45, la Commissione Attività produttive, nell’ambito dell’esame della proposta di legge recante Istituzione e disciplina delle zone del commercio nei centri storici, ha svolto l'audizione dell’Alleanza delle cooperative italiane. (24.06.25)

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Trascrizione
00:01Parola a Antonio Amato, direttore Conf Cooperative Consumo Utenza e poi a Marco Mingrone, responsabile
00:08dell'ufficio di legislazione Lega Cop, ricordando che il tempo complessivo a disposizione per
00:12l'intervento è di 5 minuti circa in totale, pregando gli attresi di voler sintetizzare
00:18e non dare lettura al documento eventualmente trasmesso o in corso di trasmissione, focalizzandosi
00:25sull'oggetto della proposta di legge e sui possibili miglioramenti. Prego.
00:31Sì, grazie Presidente. Ecco, per quanto le considerazioni che farei sono queste, vado direttamente al dunque.
00:39L'istituzione del fondo, così come nella proposta di norma, appare condivisibile. Poi il mio collega
00:45specificherà alcune condizioni più specifiche, ma per quanto riguarda l'obiettivo appare sicuramente
00:52condivisibile. La cooperazione è presente nelle aree interne, è diffusamente presente
00:57nei piccoli comuni. Spesso, non lo faccio presente alla Commissione, alcune delle nostre imprese
01:03operano anche in condizioni di perdita, cioè di aree a fallimento di mercato, laddove appunto
01:08soltanto le reti di imprese associate, tra imprenditori dettaglianti e associate, riesce a far fronte
01:14a quelle che sono le carenze e le difficoltà gestionali di punti vendita che tengono in vivi
01:20dei borghi. Rappresentano una ragione per continuare ad abitare, a vivere, a prosperare
01:26in certi contesti urbani, soprattutto nelle aree interne. È un tema che la cooperazione
01:31intende difendere e portare avanti, ma è proprio un obiettivo, una funzione sociale
01:36della cooperazione questa. Quindi bene l'obiettivo complessivo del fondo. Faccio presente inoltre
01:41che dal nostro punto di vista sarebbe opportuno valutare condizioni ulteriormente qualificanti
01:46rispetto all'applicazione del fondo, valutando ad esempio e circoscrivendo condizioni che
01:52possano significare le ragioni per l'applicazione di deroga ai principi comunitari sugli aiuti
02:00di Stato. Mi spiego meglio. In aree palesemente difficili, ma da un contesto contrattisiste,
02:07da un contesto storico, culturale, di assoluto valore, come sono spesso le aree interne
02:11nel nostro Paese, già l'abbiamo sperimentato in Trentino. La provincia autonoma di Trento
02:17ha circoscritto alcuni borghi, alcuni contesti e in virtù dei servizi, molti servizi appunto,
02:24dei negozi molti servizi, quindi oltre alla spesa quotidiana, servizi essenziali, ci ricordiamo
02:30bene cosa erano i piccoli supermercati durante il Covid. Sono stati messi in condizione di fare
02:35una molteplicità di attività e queste ragioni hanno convinto la Commissione europea, la direzione
02:42concorrenza della Commissione europea, a riconoscere a questo tipo di oggetto i negozi delle specifiche
02:47deroghe al quadro regolatorio sugli aiuti di Stato, quindi portandoli a 750 mila euro
02:53nel triennio fiscale. Questo consente un respiro maggiore alle imprese e al nostro punto di vista
02:58potrebbe, diciamo, una misura che potrebbe abbinarsi agli obiettivi di questa norma ed eventualmente
03:04potrebbe moltiplicare l'obiettivo che la norma si prefigge. Grazie.
03:09Prego adesso al responsabile Liga Coppa.
03:18Grazie Presidente. A me spetta invece la parte più, diciamo, di dubbi rispetto alla norma,
03:24soprattutto per il fatto che la norma introduce una disciplina e un regime autorizzatore per
03:30l'attività di carattere commerciale. Da questo punto di vista noi riteniamo che le
03:35misure già esistenti, che per onestà, insomma, nei confronti della Commissione noi abbiamo
03:41già criticato in passato, soprattutto quelle contenute nell'ultimo DDL concorrenza che
03:47modificavano l'articolo 31 del Salva Italia, che stabilendo delle restrizioni e delle possibilità
03:53per i comuni di stabilire specifiche restrizioni all'esercizio dell'attività non trovavamo condivisibili.
04:00Qui la misura dell'articolo 3, quindi ovviamente, ripeto, condivido la parte già evidenziata
04:06dal collega, le misure dell'articolo 3 sembrano ulteriormente restrittive e creano una disciplina
04:11organica alla restrizione e all'autorizzazione dell'esercizio di attività commerciali.
04:18Tra l'altro riteniamo che questa parte della norma sia anche contraria ad alcuni principi
04:25stabiliti sia dalla legge Madia che dai suoi atti applicativi, laddove in ambito di
04:31semplificazione sono stati stabiliti i principi fondamentali rispetto alla proporzionalità
04:35degli oneri a cui sottoporre le imprese per l'esercizio di alcune attività e in parte,
04:42a nostro avviso, anche con alcune direttive comunitarie sulla libera prestazione di servizi.
04:48Di recente, e chiudo per in qualche modo evidenziare questi aspetti critici, il Consiglio europeo
04:59su istruttore della Commissione, nella sua raccomandazione del 21 ottobre 2024, ha evidenziato
05:06alcuni limiti e restrizioni alla concorrenza presente in Italia, evidenziando in particolare
05:11gli aspetti legati al commercio al dettaglio, dove esistono effettivamente delle restrizioni
05:16significative. Per cui riteniamo che aggiungere un regime autorizzatore ulteriore, che ripeto
05:22per le finalità che la norma si persegue potrebbe essere già risolto con le norme di cui dispongono
05:28già oggi i sindaci in via eccezionale, ovviamente non lo riteniamo condivisibile. Ovviamente
05:34la possibilità di istituire fondi che rispondano alle esigenze che prima sono state illustrate
05:41sono invece ampiamente condivisibili. Pertanto poi vi invieremo nelle prossime ore un documento
05:49che abbiamo preparato e che invieremo alla Commissione.
05:54Bene, chiedo tra chi è collegato e chi è in presenza se vi sono domande.
06:01Sì, grazie. Stavo riguardando appunto l'articolo 3 che ha giustamente citato. Io vedo di questo
06:15articolo 3 diciamo in realtà la volontà di riqualificare e puntare invece ad aree specifiche
06:29se pensiamo soprattutto alle nostre aree interne ma anche città che magari hanno quartieri
06:36detti satellitari, che non sono per forza il centro storico ma che invece dove ci sono
06:43quartieri magari tra l'altro molto popolosi che hanno bisogno appunto di certi tipi di servizi
06:51e magari appunto dare un'indicazione perché qui poi si chiede alle regioni e comuni di dare
07:03appunto delle indicazioni e fare in modo che ci siano magari alcune tutele. Io lo dico anche
07:12pensando al mio stesso territorio, vivo in Umbria ma dove c'è ancora oggi nonostante il calo
07:23di utilizzo della grande distribuzione in realtà con l'aumento della grande distribuzione dei
07:31grandi centri commerciali. Alcuni quartieri piuttosto che borghi in comuni più piccoli nelle
07:43aree vicine a questi grandi centri ovviamente negli anni si sono spopolati non solo di cittadini
07:51ma soprattutto ovviamente di commercio e poi diventa un concatenarsi di spopolamento perché
07:58ovviamente se io sotto casa non trovo nessun tipo di servizio e sono costretto ad utilizzare
08:05l'auto magari abbandono quella zona, quel borgo, quel quartiere e poi oggi tra l'altro la giornata
08:15se non sbaglio delle periferie in questi quartieri c'è il rischio che diventano veramente quartieri
08:22dormitori perché senza i servizi la gente magari appunto chi invece rimane lì, va lì, dorme
08:30poi se ne va e poi c'è tutto, c'è il rischio di enorme aumento di criminalità e questo soprattutto
08:39per quei quartieri satelliti delle grandi città. Allora pensando al connubio tra residenti, commercio
08:53e secondo me il piccolo commercio fa un enorme lavoro sociale, questo è una cosa che ci scordiamo
09:00soprattutto quando pensiamo all'aumento di anziani che magari non parlano con nessuno
09:07durante tutta la giornata se non con il piccolo commerciante che sta lì sotto casa
09:13che magari dedica un po' del suo tempo a fare due chiacchiere con l'anziana signora o l'anziano signore
09:20perciò veramente credo che bisogna, capisco le perplessità e sicuramente ci sono delle perplessità tecniche
09:31però magari vi chiedo, visto che dovete inviare ancora la relazione, se magari ci sono anche magari
09:37delle proposte migliorative per far sì che questo testo possa andare magari in una direzione
09:45che possa trovare diciamo una sintesi insieme ai colleghi di maggioranza perché appunto io credo
09:54che ci sia una grande importanza del piccolo commerciante sia nei quartieri sia nei borghi
10:00perché appunto c'è anche tutto l'aspetto di sicurezza e anche l'aspetto sociale. Grazie.
10:06Bene. Altri interventi? No, non vedo nessuno che voglia intervenire quindi se volete replicare. Prego.
10:20Le obiezioni, visto le obiezioni all'articolo 3, alla fine l'ha detto chiaramente
10:26cioè il problema non è la finalità della norma esplicitata bene nell'articolo 1
10:30e gli strumenti di supporto che vengono dati. Il problema è l'esistenza di regimi autorizzatori
10:36cioè dopodiché sono d'accordo però c'è un problema, le attività, questi territori
10:43non c'è dubbio che stanno vivendo uno spopolamento e con il supporto, non è con la regolazione
10:48che si aiutano in questa. Quindi la critica oggettivamente per quanto appunto poi il collega aggiungerà
10:57è essenzialmente all'estensione generalizzata agli enti locali di creare regime autorizzatori.
11:05Questa è la critica che noi facciamo. Per il resto riteniamo la norma che abbiamo
11:09come dire un fondamentale e meridevole obiettivo perché l'analisi è condivisa, lo spopolamento
11:16noi stiamo facendo, proponendo in generale anche come associazioni cooperative, norme sulle cooperative
11:22di comunità, sono tutte norme che vanno in quella direzione però riteniamo che le restrizioni
11:26non aiutino in questo senso.
11:30Posso un accenno, una piccola parentesi, mi collego al suo intervento, dandole un elemento in più
11:35rispetto al caso del Trentino che ho citato. Sono piccoli negozi in borghi molto piccoli,
11:41lì hanno una facoltà che non c'è, presumo si possa cercare una convergenza anche normativa
11:47nel resto del Paese, cioè sono negozi multiservizio, che vuol dire che oltre alla spesa quotidiana
11:51lì si può fare ad esempio consegne a dei farmaci a domicilio, si possono trovare servizi,
11:57connessioni, servizi assicurativi, una gamma di servizi riuniti in un posto solo che attualmente
12:02non è così facile sviluppare nel resto del Paese. Ecco, una norma di questo tipo nei piccoli
12:06centri per i negozi multiservizi potrebbe andare proprio nella direzione di creare un centro
12:11piccolo, polivalente, anche sostenibile da un punto di vista economico, ma di grande valore
12:15e sociale soprattutto per la coesione.
12:20Perfetto.
12:23Basta.
12:23Quindi concluderei qui l'audizione, ringrazio i nostri ospiti.
12:29Grazie.
12:29Grazie.
12:29Grazie.
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