Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 1 giorno fa

Categoria

📺
TV
Trascrizione
00:00:00Eccoci con il sommario di questa nuova puntata di Ipso fatto l'Italia si racconta tra gli argomenti e gli ospiti
00:00:08il problema delle dipendenze, del bullismo, del cyberbullismo e delle truffe informatiche
00:00:13poi parleremo del volto e dell'anima nell'arte pittorica
00:00:18parleremo dei valori di tradizione ma anche di sostenibilità e di made in Italy nella moda
00:00:23e infine un noir per denunciare temi forti di stringente attualità
00:00:28vi aspettiamo ovviamente sempre insieme alle nostre rubriche e sempre subito dopo la sigla
00:00:58Eccoci in studio per una nuova puntata di Ipso fatto l'Italia si racconta
00:01:04Ve l'abbiamo detto nel sommario, in apertura parliamo di dipendenze, bullismo, cyberbullismo e truffe informatiche
00:01:11lo facciamo con il primo ospite, il dottor Vincenzo De Feo, presidente dell'associazione Mai Più Solo
00:01:18e chiaramente esperto in materia e anche CTU del Tribunale di Milano
00:01:23gli diamo il benvenuto, dottor De Feo buongiorno
00:01:26Grazie, buongiorno a voi
00:01:29Senta, con lei trattiamo un argomento importantissimo di stringente attualità
00:01:34e che riguarda soprattutto i giovani ma non solo, lo vedremo man mano nel corso di questa intervista
00:01:39innanzitutto perché la necessità di un'associazione come la vostra e dalla sua fondazione ad oggi
00:01:46che cosa ha visto cambiare?
00:01:48La nascita di una fondazione e di un'associazione in genere è una scelta stimolata da alcuni disinteressi
00:02:01da parte della politica, non necessariamente per negligenza o malafede ma semplicemente
00:02:09perché hanno da seguire tantissime cose, mentre in un'associazione si immagina di doversi dedicare
00:02:16una parte specifica di un problema sociale e di una tematica specifica appunto
00:02:22quindi questo è il motivo per il quale nasce mai più solo nel 2019
00:02:27però questo non implica che in modo autonomo un'associazione, gli associati, il presidente
00:02:36tutte le parti coinvolte della società possano fare qualcosa di utile, risolutivo e in modo autonomo
00:02:45quindi diciamo che si pone come interlocutore strutturato del mondo della politica
00:02:50cosa è cambiato inteso come miglioramento?
00:02:56Non tantissimo, mi spiace dirlo perché i temi sociali sono sempre qualcosa che sono
00:03:07sono visti come qualcosa a lunghissimo periodo, mentre per un fatto congenito oramai la politica
00:03:13da qualche decennio ragiona a tre settimane, a cinque settimane, a tre mesi e ogni argomento
00:03:23ha una metrica uguale a quelli che sono gli obiettivi del mondo politico. I temi sociali
00:03:29come il bullismo, il cyberbullismo, le dipendenze dalla tecnologia, cose che modestamente io ho
00:03:34incominciato a esporre nel 2016, oramai quasi nove anni fa, sono tematiche che riguardano
00:03:43una continuità nelle contromisure di, vorrei dire, quasi una generazione intera accompagnando,
00:03:52prendendo i nostri giovani diciamo cittadini, i bambini dalle scuole elementari, accompagnarli
00:04:04non dico fino al passo per entrare nel mondo del lavoro, ma quantomeno fino alla scuola superiore.
00:04:11Quindi è un percorso che aggancia quindi una generazione più fasce di età, ma volevo
00:04:18chiederle dottore, le truffe informatiche è vero che non colpiscono solo le persone
00:04:24dal punto di vista digitale più analfabete, solo chi non capisce di tecnologia, ma anche
00:04:30magari le persone più istruite, cioè possiamo fare un profilo, tracciare un profilo?
00:04:35Non c'entra proprio nulla la scolarizzazione o la conoscenza dell'informatica o delle piattaforme.
00:04:42Le truffe online trovano terreno fertile in persone sole e che quindi particolarmente recettive
00:05:00a un adescamento di qualsiasi tipo. Poi c'è una caratteristica endemica proprio dell'uso
00:05:12della tecnologia riferita all'effetto che ha sull'essere umano che è quella di controllare
00:05:21sempre meno con dei ragionamenti umani e muoversi per automatismi nelle varie interazioni con
00:05:31una piattaforma o con un dispositivo telefonico, un dispositivo tecnologico. Quindi si va avanti
00:05:38per automatismi. Io nel 2017, dopo aver incominciato a trattare questi temi, scrissi un libro che si
00:05:47chiama Prima del click. Io non ho ambizioni di scrittura, di essere considerato o ricordato come
00:05:57un autore perché mi piace anche poco scrivere, mi è sempre piaciuto, io sono più un uomo di numeri
00:06:02che un uomo di scrittura. Ebbene, io scrissi questo libro in tre settimane e purtroppo ancora oggi è
00:06:09attuale e quindi questa cosa mi dispiace, però è così. Prima del click, prima del click bisogna riflettere.
00:06:15Assolutamente, infatti nel nostro sommario abbiamo messo cosa succede prima del click in grafica,
00:06:21in sovraimpressione proprio per questo. Allora le chiedo, dottor De Feo, prima di questo fatidico
00:06:26click, le emozioni che entrano in gioco. Parlavamo di solitudine come perno centrale e le chiedo
00:06:33se dovessimo fare un parallelismo tra truffe informatiche da una parte e bullismo digitale dall'altra,
00:06:41cosa? Beh, le emozioni che proviamo sono le stesse? Allora possiamo aggiungere anche
00:06:46qualcos'altro? Allora noi informatici diciamo abbiamo una vaga conoscenza per un effetto collaterale
00:06:56dello studio che ci riguarda il carattere psicologico, però queste sono domande più da porre a
00:07:02psicologico, diciamo a operatori nel settore della terapia psicologica di medici, però posso
00:07:10rispondere. Gli effetti sono leggermente diversi, però la vittima di cyberbullismo e bullismo,
00:07:24perché poi alla fine il bullismo e il cyberbullismo che cosa si differenziano. Il bullismo è un'attività
00:07:34malevola da un ragazzo verso un altro ragazzo, a prescindere dai sessi in questione, in un ambito
00:07:43circoscritto, ad esempio nell'ambito di una gita scolastica o di una cena tra amici a un tavolo di un
00:07:50ristorante, di un pub o una scuola, quindi un ambito geografico abbastanza circoscritto, quindi
00:07:58l'abbiamo vissuto anche noi, io stesso ho subito bullismo quando era a scuola, però accadeva nella
00:08:05scuola che frequentavo, non aveva un eco nazionale o geografico ad ampio raggio. Il cyberbullismo
00:08:13con la parola cyber intendiamo il mondo virtuale, il mondo legato ad internet e quindi viene
00:08:23utilizzato lo strumento tecnologico per dileggiare una persona e sbeffeggiare un compagno.
00:08:31L'effetto che si mette in moto per la vittima è lo sconforto totale nel momento in cui collega
00:08:42il fatto che ciò che lui sta subendo può arrivare ad essere noto a chiunque, anche a persone
00:08:51lontanissime o persone che non conosce. Questo effetto di sconforto può giocare fattori devastanti
00:09:01sull'essere umano e quindi purtroppo la cronaca spiega meglio di queste parole e lasciando libera
00:09:12l'immaginazione che grave sconforto può avere un ragazzo o una ragazza.
00:09:19Le volevo chiedere, posso fare una domanda, visto che abbiamo cercato di fare un distinguo
00:09:25tra quello che può essere uno scherzo, quello che è una forma vera e propria di bullismo
00:09:29e quando poi c'è l'implicazione anche informatica e quindi su ampio raggio del cyberbullismo
00:09:35è un'ampia diffusione. Ecco, quando questa condotta diventa un reato e le chiedo anche
00:09:41perché nonostante tutti questi casi di cronaca, nonostante le opere di sensibilizzazione che
00:09:47cerchiamo di fare, molte persone preferiscono il silenzio e non denunciano?
00:09:53Allora, quando un'azione dal gioco diventa un reato, è la legge che segna il limite, il conflitto
00:10:05è il fine tra illecito e l'illecito, fatalmente quando si compie un reato di natura penale
00:10:12come l'istigazione al suicidio o l'offesa grave. Questo è regolato anche al di fuori
00:10:24del perimetro del bullismo, quindi ereditiamo fortunatamente tutta la giurisprudenza che regola
00:10:32il rapporto tra esseri umani, tra cittadini.
00:10:35Ora, mi scusi la domanda che mi ha fatto la seconda, mi perdono.
00:10:40La domanda è perché nonostante tutti questi casi di cronaca che quotidianamente quasi sentiamo
00:10:46e nonostante le opere di sensibilizzazione non si denuncia?
00:10:49No, non si denuncia, allora non si denunciava tanto diversi anni fa, oggi si denuncia un po'
00:10:57di più, questo è un problema antico del nostro paese perché noi siamo un paese persone per
00:11:04bene, ma grandi lavoratori, grandi cittadini del mondo, però abbiamo una caratteristica che
00:11:13non ci aiuta, cioè quella di essere omertosi, abbiamo vergogna. Io quando ho scritto il libro
00:11:19il click, diciamo che mi sono occupato di queste tematiche, questo lo racconto per rispondere
00:11:25in qualche modo al problema che noi abbiamo come cittadini, come società. Perché mi sono
00:11:32avvicinato a queste tematiche? Perché come informatico mi sono accorto della dipendenza
00:11:37che causa l'uso della tecnologia sin da quando ci si mette davanti al computer, ma parlo anche
00:11:43degli anni Ottanta. Per un'esperienza genitoriale fatta con mio figlio, che all'epoca era adolescente,
00:11:51e mi sono trovato praticamente in una guerra per metterlo in sicurezza. I miei parenti e i
00:11:59miei amici mi dicevano perché non ti fai i fatti tuoi, ma perché racconti tutte queste
00:12:04cose, ma perché se tu risolvi un problema e hai la sensibilità e la percezione che chiunque
00:12:12potrebbe capitare nello stesso problema, per uno spirito di collaborazione, per uno spirito
00:12:20appunto di, come si può dire, come la vogliamo definire, per uno spirito di coesione con gli
00:12:28altri cittadini.
00:12:29di valore sociale anche, certo, di vivere sociale, comune, sì.
00:12:35Che è esattamente l'opposto di quello che la tecnologia ci impone di essere, cioè individuali,
00:12:41esisto io, io voglio i like, io voglio essere quello più visto sulla rete, voglio essere
00:12:50io prima di tutti, che è in contrapposizione con un antico concetto che ci ha sempre contraddistinto
00:12:55nei secoli, cioè quello di condividere, di aiutare e di, come dire, essere propositivi
00:13:02verso le problematiche sociali.
00:13:04Assolutamente, del vivere comunitario.
00:13:08Dottor De Feo, siamo quasi in chiusura, volevo farle un'altra domanda importante, allacciandomi
00:13:13a quello che lei appunto diceva, quali possono essere quindi i comportamenti quotidiani che
00:13:18tutti noi, anche in base all'età magrafica, possiamo mettere in atto per cercare di ridurre
00:13:23quantomeno drasticamente il rischio delle truffe informatiche e anche di diventare vittime
00:13:29o complici di atti di bullismo e cyberbullismo?
00:13:33Allontanarsi dalla tecnologia, mi dispiace, è una risposta transciante che può lasciare
00:13:38senza parole, lasciare il telefonino, avere una distanza col telefonino, usare il telefonino
00:13:43a tempi scanditi, proprio per la stretta necessità di fare una telefonata o leggere qualcosa che
00:13:52uno sta aspettando. Non condividere 24 ore la propria vita con la tecnologia, perché
00:13:58è una tossicodipendenza. Io quando lo dicevo, dicevo questo è pazzo, quando raccontavo nel
00:14:042016, meglio di me lo spiega Simon Sinek in America, che la tecnologia offerta ad un bambino
00:14:11è come dire, guarda lì c'è il frigo bar, lì c'è il whisky, prenditi tutte le bottiglie
00:14:15che vuoi e bevi tre. Simon Sinek lo spiega prima di me, già molti anni fa, io ho incominciato
00:14:21a raccontarlo nel 2016, quindi la tecnologia è tossicodipendenza, non c'è un modo per
00:14:27convivere ed evolversi a 360 gradi, bisogna usarlo con parsimonio la tecnologia.
00:14:33È inutile raccontare, leggete questo libro o fate queste cose o no, devi stare lontano
00:14:42dalla tecnologia, il rapporto umano è quello che salva l'umanità, il rapporto umano.
00:14:48Dottore la ringrazio, insomma la vita, riprendersi in mano la vita online, solo in alcuni momenti,
00:14:55di solito quella offline da promuovere e quando siamo online, possibilmente anche con un'educazione
00:15:01digitale alle spalle. Dottor De Feo la ringrazio tantissimo, sono argomenti che richiederebbero
00:15:06molti più minuti, me ne rendo conto, ma spero di essere stata utile insieme a lei.
00:15:12In bocca al lupo, buon lavoro e speriamo che il vostro lavoro possa dare una mano alla comunità.
00:15:17Grazie, buon lavoro a voi, grazie al dottor Vincenzo De Feo, adesso invece è arrivato il momento
00:15:22di piccole letture quotidiane con la nostra Costanza Marana, ascoltiamola insieme.
00:15:31Benvenuti nelle nostre piccole letture quotidiane. Oggi affronteremo Novalis e la sua opera Enrico
00:15:48di Hofterdingen, pubblicata nel 1802. Quest'opera descrive un viaggio iniziatico alla ricerca di
00:16:00se stessi. È ispirato alla figura di un trovatore medievale, immerso in un'atmosfera onirica e
00:16:11fantastica. L'obiettivo dell'opera è la realizzazione dell'uomo attraverso la sua realizzazione personale
00:16:22e il raggiungimento della sua vera dimensione esistenziale. Il dominio del fantastico.
00:16:32Leggiamo dal capitolo primo.
00:17:02Non sono stati tesori a risvegliare in me una brama così indicibile, disse tra sé. Ogni avidità è lontana
00:17:13da me, tuttavia ardo dal desiderio di vedere il fiore azzurro. Mi viene sempre in mente e non posso
00:17:22cantare d'altro o pensare ad altro. Una sensazione simile non l'avevo mai provata. È come se ne avessi
00:17:30sognato una volta o mi fossi assopito in un altro mondo. Infatti, nel mondo in cui vivo abitualmente,
00:17:39chi si preoccuperebbe dei fiori? E del resto non ho mai sentito parlare di una passione così strana
00:17:46per un fiore. Da dove veniva veramente lo straniero? Nessuno di noi ha mai visto un uomo
00:17:52simile. E non so per quale motivo soltanto io sono stato così colpito dai suoi discorsi. Gli altri
00:18:01hanno ascoltato le stesse cose, ma a nessuno è capitato qualcosa di simile. E che non mi sia concesso
00:18:09nemmeno di parlare della mia prodigiosa situazione? Mi sento spesso così straordinariamente bene. E
00:18:18soltanto quando il fiore non mi è ben presente, mi assale un impulso, così profondo e intimo. Questo
00:18:27non può capirlo e non lo capirà nessuno. Penserei di essere pazzo se solo non vedessi e non pensassi
00:18:35in modo così chiaro. Da allora ogni cosa mi è molto più nota. Una volta ho sentito parlare di tempi
00:18:44antichi in cui gli animali, gli alberi e le rocce parlavano con gli uomini. Mi pare proprio che vogliono
00:18:53cominciare a farlo un istante e di poter comprendere ciò che vogliono dirmi. Devono esserci ancora molte
00:19:02parole che non conosco. Se ne conoscessi di più potrei comprendere tutto molto meglio. Un tempo
00:19:10danzavo volentieri, ora penso piuttosto alla musica. Il giovane si perse a poco a poco in dolci
00:19:18fantasie e si assopì. Sognò allora di sterminate distanze e di selvagie regioni ignote. Passeggiava
00:19:29sui mari con inconcepibile leggerezza, vedeva animali meravigliosi e viveva insieme a molti uomini
00:19:37in guerra, in selvaggio trambusto, in capanne tranquille. Era finito in cattività e in uno stato di estrema
00:19:46privazione. Ogni sua sensazione cresceva fino a raggiungere un'intensità mai provata prima. Conduceva
00:19:55un'esistenza infinitamente varia, moriva e resuscitava.
00:20:01Grazie, grazie Costanza Marana. Adesso abbiamo ospite in collegamento Cinzia Bevilacqua,
00:20:18pittrice, ritrattista. La sua pittura è una pittura che va oltre la semplice somiglianza
00:20:24e che è capace di raccontare l'interiorità dei suoi soggetti, che siano protagonisti della
00:20:30cultura, dello spettacolo o anche uomini di Chieda. Lo vedremo meglio insieme a lei tra
00:20:34poco. Tra l'altro lo scorso 21 novembre a Roma Cinzia Bevilacqua ha ricevuto il premio
00:20:40Fontane di Roma, premio Nasone 2025, un riconoscimento importante per il suo percorso artistico.
00:20:46Cinzia, buongiorno, ben trovata anche a te. Buongiorno anche a te e grazie.
00:20:56Un collegamento che non è stabilissimo, vediamo se riusciamo comunque a fare una bella chiacchierata
00:21:02e vorrei partire proprio dal premio che appunto hai ricevuto recentemente. Ecco, un premio
00:21:10importante e prestigioso. Che cosa ha significato Cinzia per te riceverlo e soprattutto sentirte
00:21:16riconosciuta in una fase particolare del tuo percorso artistico?
00:21:22Ricevere il premio Fontane di Roma Nasone 2025 per me ovviamente è stato un momento di grande
00:21:29soddisfazione e di riconoscimento anche per il mio lavoro, anche perché so che questo premio è un
00:21:36premio consolidato in quarantunesima edizione e so che in passato è stato ricevuto da personalità
00:21:44molto note del mondo della cultura, dell'arte, dello spettacolo, della politica. Cito nomi
00:21:51famosissimi, Federico Fellini, cito Vittorio Gasman, per passare a Pippo Baudo, a Nilde Iotti,
00:22:00a Andreotti e nel mondo dell'arte Manzù, la Parmigiani e a Tardi. Quindi esserci anche io
00:22:10a ricevere questo premio è chiaro che è stata per me una soddisfazione grandissima e anche un
00:22:21riconoscimento proprio al mio lavoro, al tipo di lavoro che faccio e quindi questo mi ha dato anche
00:22:27una carica per continuare. Certo, io dico sempre che sono dei punti di arrivo ma anche di partenza,
00:22:34dei nuovi punti di partenza, questi momenti di riconoscimento. E arrivando proprio al tuo percorso
00:22:40artistico Cinzia, nei lavori che tu fai, il ritratto sembra quasi andare oltre la fotografia,
00:22:46no? Ecco, che cosa cerchi davvero quando inizi a dipingere un volto? Quando io devo eseguire un
00:22:55ritratto, chiaramente io cerco sempre, mi appoggio alla fotografia, però cerco sempre di andare oltre
00:23:03alla fotografia stessa e pur rimanendo chiaramente, perché la mia è un tipo di pittura figurativa,
00:23:11pur essendo legata appunto al realismo, cerco comunque di non legarmi troppo alla fotografia ma
00:23:19dare un rimando anche molto personale e quando ad esempio io faccio un ritratto mi piace tanto
00:23:25parlare, colloquiare con la persona che devo appunto ritrarre per capirne gli aspetti, per capire il suo
00:23:34stato psicologico, le sue passioni, come lei, cercare proprio di ritrarre nella tela non soltanto
00:23:43l'aspetto fisiognomico ma andare oltre. Non a caso la mostra che io ho fatto a Roma recentemente,
00:23:50io sono, tu sei, io sono il pittore ma tu sei anche in un certo modo come io ti vedo, come ti voglio
00:23:58rappresentare. Insomma abbiamo fatto bene a presentarti nel sommario in questo binomio
00:24:06allora tra volto e anima perché si va a scavare oltre appunto alla parte fisiognomica. Tu fra
00:24:12l'altro, l'ho detto nel presentarti brevemente, hai ritratto personalità molto diverse tra di loro e una
00:24:18parte importante del tuo lavoro riguarda uomini di chiesa che siano cardinali o altre figure
00:24:25religiose, ma diciamo che una parte del tuo archivio pittorico, del tuo patrimonio pittorico
00:24:31è dedicata appunto a loro. Ecco, che cosa ti affascina? Vediamo regia magari anche mentre Cinzia
00:24:36ci spiega una carrellata di volti, che cosa ti affascina di questi visi?
00:24:42È verissimo, infatti sono stata anche chiamata l'unica pittrice donna bresciana della ecclesiastica.
00:24:50Mi affascina tantissimo il mondo religioso e quando faccio il ritratto, in genere quando
00:24:57mi viene una commissione non è mai personale, ma è sempre per un altro sacerdote o vescovo
00:25:04o monsignore o cardinale e mi piace, cerco sempre di cogliere non soltanto chiaramente
00:25:09anche in questo caso l'aspetto fisiognomico, ma do molta cura al dettaglio che non è soltanto
00:25:15nel viso, ma è anche, come si dice, un far emergere il ruolo che essi rivestono, ricoprono.
00:25:24Poi mi piace anche colloquiare anche in questo caso con il soggetto per capire quello che vogliono
00:25:34appunto che venga emerso. In genere tutti puntano sempre allo sguardo e a loro dire
00:25:42e io riesco a cogliere attraverso lo sguardo, questo non sono io che lo dica, un po' la personalità
00:25:48del soggetto. Però negli uomini di chiesa cerco sempre proprio di curare tanto l'abito,
00:25:55i simboli, la postura che diventa un po' la loro identità pubblica e anche spirituale.
00:26:03Grazie Cinzia, ma secondo te, volevo chiederti sulla scena di quello che ci stavi spiegando,
00:26:10esiste secondo te una differenza emotiva o spirituale nel ritrarre una figura religiosa
00:26:15rispetto a un personaggio del mondo laico?
00:26:19No, rispondo subito di no, perché la stessa cura che metto quando dipingo un sacerdote,
00:26:28una figura religiosa la metto anche in una qualsiasi persona che viene e mi chiede il
00:26:34ritratto. O addirittura vorrei estendere questa cosa anche agli oggetti. Io sono molto attratta
00:26:41dalla composizione e sia che faccio un ritratto di una figura umana che può essere un animale
00:26:48o la semplice mela, cerco sempre di dare sulla tela un rimando che sia anche una mia visionale,
00:26:59non copio mai in maniera precisa, precisa, fotografica, non sono un apetitice per realista,
00:27:07penso che dalle immagini che sono passate si possa aver colto questo mio aspetto.
00:27:13E' solo veramente trarre la prima ispirazione, il primo spunto, ma poi c'è tutto di tuo.
00:27:19E volevo unire questo Cinzia con la tecnica ad olio che tu usi per te, uno strumento,
00:27:26un linguaggio privilegiato. Ecco, come unire questa tecnica antichissima, si va indietro
00:27:31nel tempo con l'oggi, cioè per raccontare il presente?
00:27:38Allora direi che la tecnica alla pittura, io ho studiato in accademia varie tecniche,
00:27:42che poi ho fatto della pittura a olio, la mia pittura, perché secondo me è quella
00:27:48che meglio si adatta alla mia ricerca artistica, anche perché io considero la pittura a olio
00:27:55la regina su tutte le tecniche, questo lo dico anche ai miei studenti, insegno in accademia,
00:28:00perché è una tecnica molto versatile, consente ripensamenti in corso d'opera,
00:28:06cioè praticamente se io voglio spostare un braccio, io lo posso spostare tranquillamente
00:28:13senza che il dipinto perda di freschezza. Oppure se io voglio intervenire a distanza di anni,
00:28:19questa tecnica me lo consente, cosa che le altre tecniche non te lo consentono, perché
00:28:24si possono creare delle screpolature, perdono di freschezza e non funziona.
00:28:30Funziona invece con la pittura a olio e poi ti permette di lavorare sul bagnato e ottenere
00:28:36degli effetti di tridimensionalità che nessun'altra tecnica ti consente e poi, come dici tu,
00:28:46è una tecnica storicizzata, cioè dura nel tempo, quindi una grande stabilità e durata
00:28:52è fissità del colore, quindi una garanzia.
00:28:58Una garanzia l'apprezzo, ti capisco perché non sono così esperta, ma da ammiratrice l'apprezzo
00:29:04tantissimo anche io. Volevo chiederti per curiosità, domanda un po' di rito finale Cinzia,
00:29:10guardando nel breve, medio e lungo termine, dopo mostre e dopo riconoscimenti vari, una lunga
00:29:17ricerca, la tua, sull'identità e non solo sulle tecniche. Ecco, come dirti, che direzione
00:29:24senti di dover esplorare adesso nella tua arte? C'è un qualcosa che ti manca nel novero
00:29:30di esperienze che vorresti sperimentare?
00:29:35In realtà io voglio continuare proprio a fare una ricerca più approfondita sulle tematiche
00:29:41che chiamo, cioè il ritratto e la composizione. Mi sono proprio chiesta recentemente se la
00:29:48cosiddetta natura morta ha ancora un senso nel contemporaneo e può avere una vita nuova
00:29:55e quindi io dico che c'è ancora un senso e sto proprio preparando una mostra in futuro
00:30:01su una nuova rivisitazione delle composizioni e della natura morta, non più con la visione
00:30:08classica, ma una visione un pochino più moderna utilizzando sempre il mio linguaggio.
00:30:14E poi anche parallelamente voglio anche approfondire il tema non del ritratto ma il tema sociale.
00:30:21Io ho trattato in due mostre il tema sociale nel 2019, non nel 2018 scusate, sempre a Roma,
00:30:29a Palazzo Velli, ho fatto una mostra, uno sguardo dentro dove i protagonisti della mostra,
00:30:37erano ragazzi che hanno una disabilità e che lavorano con il teatro patologico,
00:30:44però hanno un entusiasmo, una voglia di vivere, una voglia di dire io ci sono,
00:30:49che mi interessava proprio rappresentarli attraverso soprattutto i loro occhi, il loro sguardo,
00:30:56far emergere a chi osserva queste opere la vivacità e la voglia di esserci nonostante tutto.
00:31:04E poi nel 2023 ho fatto anche un'altra mostra, sempre a carattere sociale, al Museo Diocesano
00:31:11di Brescia con uno scultore Stefano Bombardieri e un fotografo romano, per giunta Alessandro
00:31:17Montanari, e era equilibristi. La mia tematica era appartenere al quotidiano. Io ho fatto una
00:31:24carrellata di 60 ritratti a studenti che provenivano da una scuola, da un liceo scientifico e da
00:31:33un istituto arberghiero. E questo perché volevo essere testimone, testimoniare come il mondo
00:31:42contemporaneo non è più come quando studiavo io 40 anni fa, mi è cambiato, è una società multietnica
00:31:48che può essere arricchente e anche in un certo senso far vedere come la storia non è fatta
00:31:55altro che di cicli e ricicli. Perché se pensiamo ai ritratti del Fayum, ritrovati appunto nell'osi
00:32:02del Fayum, queste 600 tavolette, e ti dimostrano come era la società egizia, era diventata poi
00:32:08una società integrata, multietnica per le invasioni appunto che venivano e un pochino questo.
00:32:15voglio affrontare queste due tematiche. Assolutamente, mi hai fatto riflettere su questo, lo dico sempre,
00:32:22dei corsi e ricorsi storici anche nell'arte ritornano e comunque la parola sguardo è proprio
00:32:29ciò che ti contraddistingue Cinzia. È tornata tantissime volte nel corso di questa intervista,
00:32:35io ti ringrazio tantissimo per essere stata nostra ospite e insomma buon lavoro, non mi resta
00:32:41anche augurarti un buon lavoro di continuazione, di ricerca, di tecnica e appunto di anima e
00:32:49volto in questa commissione che poi ritroviamo nei tuoi ritratti. Grazie ancora Cinzia Bevilacqua.
00:32:56Io vi ringrazio tutti per la bella ospitata e per avermi dato la possibilità di raccontarmi.
00:33:02Grazie, grazie ancora Cinzia Bevilacqua e adesso abbiamo parlato tanto di Roma e a Roma andiamo
00:33:07in collegamento con il nostro Francesco De Angelis.
00:33:11Ciao Francesca, ben trovata a te e a tutte le persone che ci seguono. Considerando le basse
00:33:26temperature di questi giorni Francesca direi di riscaldarci subito con qualche notizia gossip
00:33:30e lo facciamo sfogliando insieme il nuovo numero di Infamiglia che potete trovare tutti
00:33:35in edicola. Copertina di questo numero dedicata a tre grandi donne del mondo della TV che sono
00:33:41Barbara D'Urso, Maraviniere e Antonella Clerici. Il titolo è abbastanza ironico, Barbarella,
00:33:47Mara Lama, Antonella proprio no. Questo perché si è da poco conclusa la prima parte della stagione
00:33:54televisiva e adesso gli occhi sono puntati tutti su ciò che vedremo prossimamente. Per quanto riguarda
00:34:02Maraviniere è confermato che resterà salda fino alla fine del Domenica Inn, a fine maggio-giugno,
00:34:10mentre Barbara D'Urso scalpita per tornare in TV dopo essersi classificata terza ballando
00:34:17con le stelle. Ma c'è Antonella Clerici che non vede di buon occhio il ritorno di Barbara
00:34:23in TV e questo perché prima di tutto che tra le due ci sono vecchie ruggini. Sin dai tempi
00:34:29in cui Antonella Clerici è stata tradita dal suo ex compagno e a quanto pare Barbara ne
00:34:37parlò in TV durante i pomeriggio 5 e Antonella Clerici non ha digerito poi tanto questa storia.
00:34:45In tutto ciò si aggiunge anche l'altra questione, diciamo l'aspetto lavorativo, ovvero che Antonella
00:34:51Clerici oltre a portare avanti è sempre mezzogiorno dal lunedì al venerdì su lei 1, dal 10 gennaio
00:34:57è impegnata con The Voice Kids su Rai 1 e anche lei però sarebbe interessata a quel famoso
00:35:05programma, che stile, caramba, che sorpresa, che dovrebbe riportare in TV Barbara D'Urso.
00:35:12Cosa succederà? Non lo sappiamo. Se Barbara D'Urso tornerà in TV, in Rai, se prenderà
00:35:20le reti di domenica in a partire dalla stagione 2026-2027 al posto di Maraviniere, chi lo sa,
00:35:27o se approderà in TV, tornerà di nuovo in TV con un programma stile caramba, che sorpresa.
00:35:34In questo caso ci sarebbe veramente grande maretta tra Antonella Clerici e Barbara D'Urso.
00:35:40Sempre parlando di TV, ma in questo caso di grandi eventi, spazio su questo numero di
00:35:46famiglia ai 30 Big in gara di Sanremo 2026, dal 24 al 28 febbraio su Rai 1, con i titoli
00:35:56delle canzoni, dei brani che i Big porteranno sul palco del Teatro Ariston, più le 4 nuove
00:36:02proposte, due provenienti dall'area Sanremo, due da Sanremo Giovani. Altre novità, Manola
00:36:09Molesci insieme ad Emma Stoccolma e a Carolina Rey condurranno il primo festival, mentre il
00:36:16maestro Cremonesi affiancherà Nicola Savinno al dopo festival. Ancora, altra novità, Daniele
00:36:23Battaglia sarà sul palco delle cinque serate del festival, sul palco Suzuki di Piazza Colombo,
00:36:30sempre a Sanremo. In questo numero altre notizie un po' belle e succulenti sono quelle
00:36:38di Valeria Marini. Valeria Marini ci ha rilasciato un'interessante intervista in cui fa un bilancio
00:36:43del 2025 e nel momento in cui le viene chiesto, visto che tu sei single, lei risponde no, no,
00:36:50ma io non sono single. Non rivela chi è il fortunato del momento, però una cosa è certa,
00:36:56Valeria Marini sentimentalmente in questo periodo è legata. Sempre parlando di amore,
00:37:04intervista su In Famiglia a Pupo, che a 70 anni, ha copiuto 70 anni da poco, fa un bilancio
00:37:10tra la musica e i suoi grandi amori. Ricordiamo appunto che Pupo vive da anni una storia d'amore
00:37:18con la sua attuale moglie e la sua attuale compagna. Anche se alla domanda a chi vorresti
00:37:26ringraziare, lui dice mia mamma, una donna unica e molto buona. Quindi, come dire, tra le due
00:37:33dodde chi vince è sempre la mamma. Importante rivelazione anche da parte di Claudia Cole, che
00:37:41tra fede, speranza e amicizia, ci parla anche del suo possibile ritorno sul sette a teatro,
00:37:49anche perché, proprio perché lei non esclude che se arrivassi una valida proposta, potrebbe
00:37:56valutare, diciamo, il suo grande ritorno. Sempre a proposito di Sanremo, intervista anche
00:38:02a Francesco Monte, che ha intrapreso la carriera musicale dopo la sua partecipazione a tale
00:38:08quale show di Carlo Conti e dice che a Sanremo il suo sogno sarebbe appunto Sanremo, però
00:38:16solo e quando sarà pronto. Per le curiosità, Francesca, di questo numero abbiamo stilato
00:38:23la classifica dei dieci attori più pagati al mondo del 2025. Beh, non vi faccio nessuna anticipazione,
00:38:30non vi dico tutta la classifica, ma vi dico solo che al terzo posto si è piazzato Leonardo
00:38:35Di Caprio, che a quanto pare nel 2025 avrebbe guadagnato una cifra come 73 milioni di euro.
00:38:44Come si scrive? Io non lo so.
00:38:46Pillole di gossip, abbiamo appunto Diletta Leotta, che annuncia la gravidanza, la sua seconda
00:38:53gravidanza, mentre Elisabetta Canalis è uscita finalmente allo scoperto, pubblicando sui
00:38:59social, una foto insieme dal Visorigo, quindi stanno insieme, mentre Kayamanna ha chiuso
00:39:06la storia, la sua storia con Sara Bluma e dice ora cerco l'amore vero. Tante rubriche in questo
00:39:12numero, esercizi come tenersi in forma, esercizi da fare a casa, come vestirsi nel 2026 e alcuni
00:39:23segreti di bellezza per essere belli e belle tutto l'anno, durante tutto il nuovo anno.
00:39:29Speciale eroscopo e tante anteprime tv, insomma un numero da non perdere.
00:39:34Grazie a tutti, grazie Francesca, alla prossima, ciao!
00:39:37Grazie, grazie anche a te Francesco De Angelis e ora invece parliamo di moda, lo facciamo
00:39:54con Barbara Borsotto, designer e CEO della Maison Daphne Sanremo, che con la sorella Monica
00:40:02continua, una tradizione pensata e iniziata addirittura proprio nei primi anni del 1960,
00:40:09nel 1961 nello specifico. Le diamo il benvenuto, Barbara, buongiorno anche a te, ben trovata!
00:40:18Buongiorno a tutti, grazie dell'invito!
00:40:21Grazie a te per averlo accettato, insomma, di aver risposto subito di sì alla nostra redazione.
00:40:26Allora, Barbara, firmare la collezione Modafiori ispirandosi a stampe botaniche della riviera,
00:40:34che è la vostra bellissima zona, e a disegni di archivio del proprio museo di impresa e rimanere
00:40:39al contempo un'icona di stile made in Italy nel tempo. Ecco, qual è il segreto? L'ho detto io,
00:40:44inizi anni 60 e siamo ormai già a metà abbondante dei primi anni 20, quindi di questo nuovo
00:40:562000. Quindi, Barbara, qual è il segreto che vi ha permesso questa longevità?
00:41:02Allora, innanzitutto il nostro è un atelier storico, un'azienda di famiglia creata da mia madre,
00:41:11che va a lavorare a 14 anni e sceglie di fare la sarta per l'indipendenza economica. Insieme a mio
00:41:17padre hanno creato questo atelier, che oggi io e mia sorella portiamo avanti, con tanta passione
00:41:25e anche capar di età. Il brand è firmato alla francese, perché fino agli anni 60, se non ci si firmava
00:41:37con un nome francese, era difficile lavorare, perché la tendenza era ancora francese. Mentre oggi sappiamo
00:41:45che brand francesi utilizzano nomi italiani o che abbiano una sonorità italiana. Questa per far vedere
00:41:52come il Made in Italy è un gigante, un fenomeno sviluppato in poco tempo e che noi dobbiamo
00:41:59proteggere. Quindi, azienda di famiglia che si ispira per le sue collezioni dal territorio, dai giardini
00:42:10botanici e dalla flora della riviera italiana.
00:42:15Che è famosa nel mondo, Barbara. Tra l'altro mi è piaciuto tantissimo il passaggio che io
00:42:20non sapevo, nonostante abbia ovviamente studiato per questa puntata la vostra storia della tua
00:42:24mamma, che è così giovanissima per l'indipendenza economica. E qui faccio cadere il tono della
00:42:30voce. Già allora, insomma, aveva deciso di dedicarsi alla sartoria. Bellissimo questo messaggio
00:42:36che diamo anche alle nuove generazioni. Barbara, allora, il fular, che è l'accessorio che vi
00:42:41contraddistingue. Ecco, che cosa c'è dietro alla creazione di un accessorio del genere dall'inizio,
00:42:48dall'ideazione fino alla parte finale, all'orlatura immagino? Ci racconti un po' le varie fasi di
00:42:53lavorazione?
00:42:54Sì, allora, il fular è il core business dell'Amazon. Creiamo fular ispirati ai fiori, ma anche per
00:43:05corporate, per cui per regali aziendali. I nostri fular sono tutti in twill di seta cura e tutti
00:43:17orlati a mano. A volte facciamo anche orlare dalle case rifugio e case circondariali, per
00:43:23cui è un accessorio bello, ben fatto, ma anche sostenibile, non solo nel materiale, ma anche
00:43:32nell'orlatura.
00:43:35E tra l'altro abbiamo un video, è molto lungo, per motivi di tempistiche televisive, l'abbiamo
00:43:40proprio accorciato nel momento in cui lo vediamo magari regia poi senza audio, così Barbara ce
00:43:46lo può commentare in diretta, questa attenzione particolare alla sostenibilità. È una cosa
00:43:51che mi sta molto a cuore, di cui parlo spessissimo quando parlo di corporate, di aziende, di etica
00:43:57aziendale. Lo faccio anche con te, Barbara, questo a fondo, se me lo consenti. Regia, vediamo
00:44:02queste immagini, se ci puoi commentare la scelta dei prodotti, la selezione, che cosa ci sta dietro?
00:44:08Allora, innanzitutto, l'amore per il territorio. Noi facciamo molta ricerca per i nostri materiali,
00:44:18lavoriamo twill di seta, ma anche fibra di ginestra, orange fibers e cotone organico. In questo
00:44:27caso, insieme al maestro testitore Pasquale, abbiamo ripreso la lavorazione della ginestra.
00:44:35Quando possiamo, facciamo anche sperimentazioni di tinture naturali, perché sappiamo che il
00:44:42settore moda è il secondo più inquinante al mondo, per cui dobbiamo ritornare ad avere
00:44:50una scelta di moda consapevole, per cui poche cose, ma belle e ben fatte. Perché oggi ci siamo
00:44:57abituati ad acquistare capi nei vari mercatini, piuttosto nei vari negozi del fast fashion, dove
00:45:06vengono utilizzati un paio di volte per poi essere mandati in questi deserti o isole in Africa,
00:45:15piuttosto che in Sud America, e creano tantissimo inquinamento. Per cui, quando noi andiamo a fare
00:45:23un acquisto, dobbiamo innanzitutto pensare dove andranno questi capi dismessi, ma anche
00:45:30chi c'è dietro alla catena del fast fashion, per cui bambini che magari lavorano e le tinture
00:45:40che tante volte, anzi spesso, quasi sempre, non sono certificate.
00:45:44Grazie Barbara. Tra l'altro tutto ciò mi fa pensare anche che questo parallelamente sia
00:45:52un buon motivo per rilanciare l'artigianato e la figura dell'artigiano, che in questa filiera
00:45:58produttiva enorme, veloce, abbiamo un po' perso. Sei d'accordo?
00:46:03Sì, sono d'accordo. Infatti, io penso, io faccio parte anche di CNA, sono presidente
00:46:11Federmoda, CNA, regione Liguria, e le aziende artigiane sono un modo per mantenere cultura,
00:46:20tradizione di un territorio e anche l'identità. Stiamo soffrendo, perché comunque sappiamo
00:46:26che l'artigianato è lento, è tutto fatto a mano, però siamo veramente una grande risorsa
00:46:34e siamo quelle aziende che sono, secondo me, sono patrimoni per l'Italia, perché comunque
00:46:42hanno, danno proprio questa identità del territorio di ogni regione con le proprie peculiarità.
00:46:51Barbara, io prima di salutarti ho ancora qualche domanda, ce n'è una in particolare che volevo
00:46:55farti perché mi ha incuriosito tantissimo e se riuscirò a vi verrò anche a trovare molto
00:46:59volentieri, perché adoro i musei e di musei dedicati alla moda non ce ne sono tantissimi,
00:47:06certo ce ne sono, però non sono così frequenti come altre forme d'arte, ecco, e si alimentano
00:47:13proprio grazie all'interesse degli appassionati. Voi ne avete uno in casa, si può dire così?
00:47:19Riesci in qualche modo a farcelo visualizzare con una descrizione delle varie stanze,
00:47:24delle varie spazi e soprattutto qual è la curiosità che muove i visitatori, coloro che
00:47:31vi vengono a trovare?
00:47:34Allora, innanzitutto il nostro museo d'impresa, all'interno innanzitutto voluto questo museo
00:47:40soprattutto da mio padre, che è lui che ha deciso comunque di, è il disegnatore dei Foulard.
00:47:48Questo museo è appartenuto a Betautocento, ai duchi di Galliera e abbiamo raccolto tutte
00:47:57le collezioni tessili della mamma, perché mia mamma si è sempre ispirata dall'antico
00:48:02per il contemporaneo, per cui ha raccolto abiti crinolina, abiti turnur, ma anche abiti più
00:48:09recenti. Dagli anni 60 e 70 si sviluppa l'atelier con una serie di collezioni ispirate a icone
00:48:21della moda, come la Valli Toscanini, che è stata una delle prime clienti dell'atelier che ha servito
00:48:31mia madre e della Contessa d'Aquarone. Dopodiché abbiamo anche ospitato Greschelli, Dalida, Nilla
00:48:39Pizzi. Infatti noi, essendo a Sanremo, abbiamo anche questa, diciamo, c'è stato, oltre allo
00:48:48spirito di sacrificio e al talento, c'è stata anche un po' di fortuna, ecco.
00:48:56Beh, l'ubicazione geografica aiuta sempre oppure sfavorisce. Diciamo che è stata una
00:49:02preziosa alleata. Un'ultima domanda, io so che alcuni mesi fa avete preso il premio
00:49:08Jacques Fersen. Ecco, quali sono i progetti futuri per continuare a portare il Made in Italy
00:49:14nel mondo, Barbara?
00:49:15Allora, sì, abbiamo preso questo premio importante Jacques Fersen a Capri, è stata
00:49:26una bellissima esperienza, fra l'altro il Comune di Sanremo e il Comune di Capri hanno
00:49:32fatto un patto turistico e culturale, per cui grazie a Francesca Lovatelli che comunque
00:49:39ci ha dato questa possibilità, siamo riusciti a fare anche uno shooting fotografico, per
00:49:47cui il nostro prossimo shooting della collezione 2026 è ambientato a Capri. Le prossime sfide
00:49:55saranno sicuramente l'internazionalizzazione, anche perché i nostri prodotti e le nostre
00:50:01collezioni piacciono molto ai francesi, agli inglesi, agli americani, ai giapponesi, per
00:50:10cui la nostra sfida è quella dell'internazionalizzazione. Stiamo anche collaborando con il Museo Marmottamonet,
00:50:20la Fondazione Nobel di Stoccolma, perché a Sanremo c'è Villa Nobel, per cui c'è questo
00:50:27legame, e la Fondazione Grace di Monaco. Da un mese a questa parte siamo anche diventati
00:50:35con molto orgoglio fornitori delle Société Ben de Mer di Monaco, dell'Hôtel Hermitage
00:50:42e dell'Hôtel de Paris.
00:50:44Insomma Barbara, grazie perché voi riuscite davvero a portare il Made in Italy, l'eccellenza
00:50:50italiana e la sfida è quella di portarla sempre di più appunto nel mondo, l'hai detto tu stessa,
00:50:56per cui grazie a nome di tutti noi, di quest'arte meravigliosa, di questa tradizione che è
00:51:01lunga decenni. Un abbraccio, un abbraccio a te, un abbraccio a Monica e buon lavoro ad
00:51:05entrambe. Grazie ancora.
00:51:09Grazie e vi assosaremo per visitare il nostro atelier e anche per visitare il nostro museo
00:51:16d'impresa della moda e del profumo. Ciao a tutti.
00:51:19Esatto. Grazie, grazie ancora. Grazie a Barbara Borsot. Adesso parliamo invece di salute.
00:51:25Torna Virtus Group con un nuovo argomento. Ascoltiamolo insieme.
00:51:30Dottoressa Bordonali, in questa puntata parliamo di diabete, diabete di tipo 1, diabete di tipo 2.
00:51:45Ce lo puoi spiegare in poche parole?
00:51:47Allora, il diabete innanzitutto è una malattia cronica in cui abbiamo un aumento dei livelli
00:51:53di glucosio nel sangue e li differenziamo in diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2 per insorgenza
00:52:00sostanzialmente. Il diabete di tipo 1 è una patologia in cui il pancreas non produce sufficiente
00:52:09insulina. È una patologia che normalmente ha un'insorgenza nell'età infantile o in adolescenza
00:52:16e però può avere un'insorgenza anche nell'adulto. Il diabete di tipo 2 invece è, diciamo,
00:52:23una patologia che va a... che il 90% dei casi di diabete è dato dal diabete di tipo 2
00:52:30ed è una combinazione di deficit in cui io ho una riduzione, diciamo, dell'efficacia
00:52:38dell'insulina o una ridotta produzione di insulina ed è collegato alla sindrome metabolica
00:52:45di cui abbiamo parlato ancora nella puntata precedente. L'insorgenza normalmente è in età
00:52:51adulta, quindi over 40, ma ci sono dei casi di insorgenza anche nell'età infantile o nell'adolescenza
00:52:58perché c'è una, diciamo, una percentuale di cause che possono essere genetiche e quindi c'è una
00:53:05componente, diciamo, familiare. C'è ancora abbastanza ignoranza sull'argomento, soprattutto nella distinzione
00:53:10tra diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2? Allora, rispetto alla distinzione tra diabete di tipo 1
00:53:16di diabete di tipo 2, non c'è particolare ignoranza perché, appunto, l'età di insorgenza ci aiuta un pochino
00:53:23a differenziarli. C'è un pochino di ignoranza nell'arrivare a una diagnosi di diabete di tipo 2,
00:53:30ma perché normalmente vengono... non vengono considerati alcuni fattori di rischio e quindi
00:53:37non si vanno a leggere i campanelli d'allarme che possono poi portarti ad avere una diagnosi precoce.
00:53:43e questi possono essere un aumento del peso, soprattutto a livello della circonferenza
00:53:47addominale, un'aumentata stanchezza, quindi un aumento della stanchezza, soprattutto post-prandiale
00:53:53e soprattutto dopo dei pranzi ricchi di carboidrati, può essere un segnale di allarme.
00:53:58Posso avere un segnale di allarme anche tramite l'analisi del sangue, in cui non ho una diagnosi di
00:54:03franco diabete, ma ho un'alterata glicemia a digiuno e un aumento della glicemia, quindi non è nel range
00:54:09da diabete, ma appena prima e quindi quello è un campanello d'allarme che mi aiuta a prevenire
00:54:14l'insorgenza di diabete di tipo 2 e un altro campanello d'allarme che però arriva diciamo
00:54:20in un'età più avanzata, sono delle alterazioni cutanee che si vanno a sviluppare soprattutto
00:54:26in alcune parti, quindi sotto l'ascella così, però che si chiamano accantosini y-cans,
00:54:30che sono delle placche cutanee un pochino più scure, però quelle le vediamo più che altro
00:54:36nell'anziano. Dottoressa, so che per oggi possiamo avere a disposizione delle terapie
00:54:42di nuova generazione, ce ne può parlare, su che cosa possiamo contare?
00:54:46Allora, diciamo che la terapia per quanto riguarda il diabete di tipo 2 è sempre una terapia
00:54:53che è fatta ad personam, lo è sempre stato, quindi se prima avevamo delle terapie che erano
00:55:02solo, avevamo la metformina e le sulfaniluree, in questo momento invece sono aumentati diciamo
00:55:11i farmaci a disposizione per il diabete di tipo 2 e abbiamo il tirzapeptide che è quello
00:55:21che viene chiamato mungiaro, quindi di cui diciamo si sente abbastanza parlare perché
00:55:26è un farmaco in cui andiamo a, è un antagonista dei recettori GIP e GLP1 e va oltre a ridurre,
00:55:39diciamo ad aiutare nella terapia diabetica, va anche a ridurre il peso, quindi viene usato
00:55:45in combinazione anche nei pazienti che hanno un sovrappeso. Oppure c'è il semaglutide che invece
00:55:51è un antagonista del recettore GLP1 che anche questo viene usato in combinazione per i diabetici
00:55:58ma anche per il sovrappeso o per l'obesità. Sono dei farmaci che in Italia in questo momento
00:56:05sono mutuabili solo con la diagnosi di diabete di tipo 2 e però diciamo che vanno a unire
00:56:11queste due cose.
00:56:13Un'ultima domanda dottoressa Bordonali, la prevenzione anche in questo caso credo possa fare
00:56:18molto?
00:56:19Sì, assolutamente sì, diciamo escludendo la parte di familiarità che su quella non possiamo
00:56:26fare tantissimo, però la prevenzione è diciamo mantenere sempre uno stile di vita sano quindi
00:56:34con un'alimentazione controllata, adeguata, che questo non vuol dire privazione, cioè non
00:56:43vuol dire privarsi di carboidrati, privarsi di grassi e tutto, però diciamo avere un'alimentazione
00:56:48che sia ben equilibrata, l'esercizio fisico, eliminare il fumo, quindi diciamo che quello
00:56:57di cui avevamo parlato che era rispetto alla sindrome metabolica, quindi andare a diminuire
00:57:02i livelli anche di, a diminuire, essendo che il diabete poi è legato anche a ipertensione,
00:57:09obesità centrale, quindi bisogna lavorare un pochino a tutto tondo sulla persona.
00:57:24E un grazie chiaramente anche a Virtus Group e alla dottoressa Benedetta Bordonali e ora
00:57:31parliamo di un libro, lo facciamo con la nostra ospite in collegamento Paola Minussi, scrittrice,
00:57:37musicista, docente di chitarra classica alla Musica Academy di Basilea, che è tornata qualche
00:57:44mese fa in libreria con il Noir per Bertoni Editore dal titolo L'ultimo segreto di Via Volpi.
00:57:50Le diamo il benvenuto Paola, buongiorno!
00:57:53Buongiorno Francesca, buongiorno a tutte e a tutti, è un piacere essere qui di nuovo con te, con voi.
00:58:00Grazie, effettivamente il tuo è un ritorno, l'abbiamo dovuto incastrare quando non sei a Basilea
00:58:04ma sei in Italia e insomma ci parli di questo nuovo libro, un libro tra realismo e immaginazione
00:58:11a fronte attraverso queste nuove pagine dei temi attualissimi.
00:58:14Ve ne cito solo qualcuno, per esempio la violenza di genere, il narcisismo patologico,
00:58:20il desiderio di controllo, ma anche la sorellanza, la giustizia e soprattutto ci inviti attraverso
00:58:26questa lettura a osservare con lucidità il nostro tempo. Pochissime righe per non spoilerare
00:58:32assolutamente la trama, questa volta in che cosa ci catapulti, qual è la storia?
00:58:38La storia la potremmo incasellare anche se ogni diciamo categorizzazione è un po' riduttiva in un noir psicologico,
00:58:47una storia che parte da Lisbona ma si intreccia a Como e poi con un rimando costante tra queste due città
00:58:54che parte da una morte sospetta, ovviamente come ogni noir ci deve essere una morte sospetta,
00:59:02una morte sospetta che dapprima sembra una semplice morte naturale ma che per l'ispettrice Rosa Carvalho
00:59:09non è esattamente così, anche perché ci sono dei segni strani, degli indizi che portano l'ispettrice di Lisbona
00:59:17a pensare che ci sia qualcosa di losco, una scritta ritrovata sul corpo della vittima,
00:59:23questa donna che è stata trovata senza memoria in un parco pubblico di Lisbona
00:59:27e che rimanda misteriosamente ma inequivocabilmente a un palazzo nel centro di Como
00:59:34che è questo palazzo Volpi in via Volpi 7, palazzo che fu un tempo sede del più prestigioso e rinomato bordello cittadino
00:59:46e da qui ci sono dei rimandi molto incalzanti tra queste due città e tra questa indagine
00:59:53che viene condotta dall'ispettrice che la porterà a conoscere delle donne molto interessanti
00:59:58ma soprattutto a me degli uomini veramente poco raccomandabili e qui non aggiungo altro per mantenere la sostanza.
01:00:05Vediamo assolutissimamente, comunque un posto quindi davvero realmente esistito,
01:00:11la stesura Paola è stata semplice, lineare, fluida o ha avuto degli stop and go, delle battute dal resto?
01:00:17Dunque la stesura è stata, in realtà era una storia che covavo da tempo
01:00:22e che poi è partita da questo luogo, da questo palazzo, da questa viuzza misteriosa
01:00:28cioè misteriosa per me ma che in realtà è una via del centro di Como
01:00:31e da lì è partito tutto.
01:00:33Diciamo che la storia la covavo già da tempo
01:00:35però poi quando ci si mette alla scrivania e si comincia a mettere nero su bianco
01:00:41insomma il percorso per me non è mai breve
01:00:43ci metto del tempo, ci metto tanta pazienza, tanto lavoro di lima
01:00:48tanto lavoro anche di togliere da quello che ho scritto
01:00:51per cui però tutto sommato devo dire che la storia è andata molto fluida
01:00:56e soprattutto a volte mi ha permesso di scoprire i miei personaggi
01:01:00anche sorprendenti mano a mano che li dipingevo sulla carta, nelle righe
01:01:06e quindi devo dire che tutto sommato insomma è stata una fluidità un po' impetuosa
01:01:11questa scrittura.
01:01:12E da incastrare nel tetris quotidiano e nell'avanti e indietro con Basileo
01:01:17ovviamente che toglie del tempo.
01:01:19Paola, nei tuoi libri ritorna spesso l'idea di memoria
01:01:24ma memoria intesa anche proprio come ponte secondo me tra identità e libertà.
01:01:29Ecco, credi che la memoria possa in qualche modo essere anche una forma di giustizia?
01:01:36Ne sono convinta.
01:01:38La memoria è una forma di giustizia se non altro, se non per rendere poi giustizia
01:01:43a quello che possono essere le vittime o le persone coinvolte in alcune vicende
01:01:47se non altro a livello di, andiamo oltre la cronaca, a livello di storia
01:01:52si dice sempre che la storia la scrivono i vincitori
01:01:57però la storia, quella che ci viene rimandata dagli archivi
01:02:01dalle vicende tramandate anche da fonti a volte non ufficiali
01:02:06è quella che poi ci rimanda alla verità
01:02:08e poi ci può far rendere giustizia se non altro nella storia
01:02:13e nel raccontare esattamente come sono andate le cose.
01:02:17E in questo mi riaggancia un po' anche quello che è stato il mio precedente lavoro
01:02:20l'archivista di Torrechiara, sono sempre molto affascinata
01:02:23dalla ricerca delle fonti storiche e da appunto scoprire
01:02:28quello che spesso magari non c'è nei libri di storia
01:02:32o nella cronaca contemporanea, questa cosa mi affascina moltissimo.
01:02:37Tornando a Rosa, di cui ci facevi un breve accenno inizialmente
01:02:42io trovo che questo personaggio indaghi, certo, il suo ruolo ovviamente
01:02:48fuori ma anche dentro se stessa.
01:02:52Se mi confermi quello che io scorto attraverso la lettura del tuo libro
01:02:56ti interessa di più quello che è il mistero esteriore
01:03:01o quello che è il mistero interiore?
01:03:03Mi interessano entrambi, il mistero esteriore alla fine
01:03:08secondo il mio punto di vista ovviamente
01:03:10non è altro che il rispecchiamento, lo specchio del mistero interiore
01:03:15quello che mi interessava indagare in questo romanzo, in questa storia
01:03:19è proprio il discorso delle luci e delle ombre
01:03:21che ognuna, ognuno di noi coltiviamo e abbiamo dentro di noi
01:03:26che poi appunto si ripercuote in fatti che poi sono sotto gli occhi di tutti.
01:03:31Mi interessa questo gioco di luci e ombre, questa presenza del bene e del male
01:03:35se vogliamo essere così categorici che è presente in ognuna di noi
01:03:38e anche la lotta interna che ciascuna di noi compie
01:03:42per far emergere l'uno o l'altro aspetto.
01:03:46E mi interessava anche questa declinazione nel genere, no?
01:03:49Qua ci vediamo un gruppo di donne, un gruppo di uomini
01:03:52e vedere come questa lotta interna o comunque questa ambivalenza
01:03:56che coltiviamo dentro di noi viene anche esercitata
01:04:00in modo differente da uomini e donne.
01:04:04Ovviamente con le debite eccezioni, diciamo ogni categoricazione
01:04:08è sempre molto stretta, però mi interessava questo discorso.
01:04:12Non vale solo per i generi letterari, la riduzione ad una categoria narrativa
01:04:20ma vale un po' per tutto, quindi hai fatto bene a sottolinearlo.
01:04:24Senti, in maniera molto onesta e umile, quali sono i punti di forza
01:04:29e se ci sono ad oggi, a distanza di qualche mese dall'uscita di questo tuo nuovo libro
01:04:34i limiti della trama? Ne hai scorti qualcuno?
01:04:37Ovviamente è una mia creatura per cui non potrei che parlare bene
01:04:41ma devo dire che i feedback che mi stanno arrivando
01:04:45da chi legge il libro sono estremamente positivi.
01:04:49Il, diciamo, lato ancora più positivo del libro
01:04:52è che si legge con estrema velocità
01:04:57nel senso che le persone, chi legge, vuole immergersi nella vicenda
01:05:00e vuole sempre andare una pagina oltre per capire come si snoda la vicenda.
01:05:04Ovviamente poi con la sorpresa finale
01:05:07che ci sta ed è molto, come dire, apprezzata.
01:05:12Il limite, ma sinceramente appunto non è per pavoneggiarmi
01:05:15ma di limiti al momento, invito chi avesse già letto il libro
01:05:19chi lo leggerà, di segnalarmelo, non ci sono.
01:05:22Se non, mi viene da dire, il limite ma più che altro una riflessione triste
01:05:26che quello che è raccontato nel libro in realtà
01:05:28non si limita alla vicenda puramente di storia
01:05:34ma, come dire, si ripercuote, cioè si ripercuote,
01:05:37è lo specchio di quello che accade in realtà.
01:05:39Il libro è stato pubblicato nel luglio di 2025
01:05:42e poi ricordiamo a settembre del nostro stesso anno,
01:05:45qualche mese fa, è scoppiato il caso del gruppo Facebook
01:05:49che mia moglie.
01:05:50E il libro, se vogliamo, racconta una vicenda
01:05:52che è proprio, mutatis mutandis, esattamente questo fatto.
01:05:58E quindi ecco, il limite no, anzi, la storia è andata oltre
01:06:02e è combaciata con la realtà.
01:06:05Ma non è un limite nella trama,
01:06:07è un limite nella nostra società sostanzialmente,
01:06:09una grandissima falla.
01:06:11E c'è un messaggio particolare
01:06:14che vorresti arrivasse ai lettori e alle lettrici?
01:06:17Entrambi i sessi, ovviamente.
01:06:19Allora, il messaggio, diciamo, generale
01:06:21è quello, innanzitutto, di passare delle ore avvincenti
01:06:25leggendo il libro, ma quello un po' di fare i conti,
01:06:28non solo con il passato, perché poi nel libro, diciamo,
01:06:30si parte già dagli anni 50 del 900 con un fatto di cronaca.
01:06:34Ma quindi fare i conti col passato, guardarsi in faccia,
01:06:37guardare in faccia agli altri e cercare un po' di bilanciare
01:06:40e di anche accogliere questi lati oscuri,
01:06:42ridimensionandoli ovviamente nella nostra condotta quotidiana.
01:06:45Questo per chi legge in generale.
01:06:47Per le lettrici in particolare,
01:06:49e tu ben sai, Francesca,
01:06:50che io ho sempre un occhio particolare sul femminile
01:06:52e su questa sorrellanza che a me piace ricordare
01:06:55e che mi piace vivere ogni giorno,
01:06:57più che altro un messaggio,
01:06:58cioè guardatevi bene con chi vi accompagnate
01:07:01e non limitatevi alla superficie, all'apparenza,
01:07:06benché le apparenze spesso, per non dire quasi sempre,
01:07:10sono molto ingannevoli.
01:07:13Questo è un messaggio importante.
01:07:15L'hai dato in maniera molto simpatica,
01:07:18ma invece invita a una lunghissima riflessione
01:07:22e a un grandissimo monito.
01:07:24Un'ultima domanda,
01:07:26prima dei saluti finali, Paola.
01:07:29C'è, dopo qualche mese che è uscito questo libro
01:07:31e tante interviste che hai rilasciato su vari media,
01:07:35c'è una domanda che non ti è mai stata fatta
01:07:38da noi giornalisti e qui invece tu te resti tanto,
01:07:42vorresti avere l'occasione di poter rispondere.
01:07:46Ma una domanda che vorrei sempre mi venisse fatta
01:07:50è quella un po' sui nomi,
01:07:51anche perché io come lettrice mi domando sempre
01:07:53perché in quel libro i personaggi hanno quel nome e quel cognome.
01:07:58Ecco, nel mio caso i nomi non sono casuali,
01:08:01ovviamente ci deve sempre essere una Anna,
01:08:04nome palindromo,
01:08:05che io rivolgo il mio omaggio personale
01:08:08sempre alla grandissima giornalista di inchiesta,
01:08:10Anna Politoska,
01:08:12giornalista russa trucidata, sotto casa,
01:08:15e poi Rosa Carvaglio.
01:08:18Rosa Carvaglio è la mia espettrice
01:08:20a cui auguro lunga vita e altre indagini,
01:08:24che ha nel proprio nome e cognome
01:08:27la dolcezza, ma anche la forza,
01:08:29la perseveranza della quercia nel Carvaglio,
01:08:33che significa appunto quercia in portoghese,
01:08:35e Rosa, che non solo è simbolo della femminilità per eccellenza,
01:08:38ma che ci rimanda a questa delicatezza
01:08:40e a questa bellezza, se vogliamo anche fragile, del fiore.
01:08:44E quindi mi piaceva unire in questo mio personaggio
01:08:46questi due lati e queste due caratteristiche.
01:08:50Paola, grazie,
01:08:52grazie davvero per aver accompagnato
01:08:55verso la chiusura questa puntata insieme a me,
01:08:57insieme a noi, un grazie alla regia,
01:08:59un grazie a Dante,
01:09:00e un grazie ovviamente a chi ci guarda ogni settimana.
01:09:04Un abbraccio a Paola Minussi, davvero,
01:09:07e insomma, grazie a voi,
01:09:08appuntamento alla prossima.
01:09:10Grazie ancora.
01:09:11Grazie a tutti.
01:09:24Grazie a tutti.