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ROMA (ITALPRESS) - Sembra che la strategia di sicurezza degli Stati Uniti sull'Europa rifletta più una ideologia, quella MAGA, piuttosto che i connotati consueti dei tecnici della politica estera. Vi traspare una diversa concezione dell'Occidente: conti e vali per l'apporto che puoi offrire. L'ambasciatore Giampiero Massolo, nella nuova puntata della rubrica dell'Italpress Realpolitik, analizza i rapporti non facili tra Usa e Ue. "Possiamo trarne una lezione, uno sprone", afferma Massolo.
abr/azn

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Trascrizione
00:00L'Europa e la sicurezza americana.
00:08Faverebbe da pensare, leggendo la nuova strategia di sicurezza americana resa pubblica in questi giorni,
00:16che l'Europa non sia in cima alle priorità americane.
00:20Anzi, la cosa curiosa è che in quella strategia si delineano degli ambiti di cooperazione con questa o quella superpotenza
00:28e invece all'Unione Europea, all'Europa, si danno quasi delle disposizioni prescrittive sul come comportarsi
00:36se si vuole continuare ad essere gli alleati degli Stati Uniti.
00:41Ma queste strategie di sicurezza sono evidentemente ritornanti, si fanno periodicamente e si aggiornano periodicamente.
00:50Questa volta sembra che questa strategia di sicurezza sia stata scritta più per riflettere un'ideologia,
00:58quella in particolare del movimento MAGA, Make America Great Again,
01:04piuttosto che con i connotati consueti dei tecnici della politica estera,
01:10che per l'appunto vi traspare una diversa concezione dell'Occidente,
01:16non più una comunità valoriale come quella alla quale siamo abituati,
01:20ma una comunità transazionale, vale a dire tu conti e vali per l'apporto che puoi offrire
01:26e anche una prescrizione di carattere ideologico,
01:31cioè se tu ti comporti in un certo modo, in termini migratori, in termini di libertà di parola,
01:36puoi essere alleato, altrimenti rischi di portare gli Stati Uniti sulla cattiva strada.
01:42Allora io non credo che all'Europa convenga seguire un approccio ideologico,
01:48perché non ci conviene enfatizzare aspetti che rendono molto complicato,
01:53renderebbero molto complicata l'interazione,
01:55però possiamo trarne una lezione, possiamo trarne uno sprone,
02:00e lo sprone da un lato è quello di fare crescentemente da noi,
02:06vale a dire non mettere tutte le nostre uova nello stesso paliere.
02:09Per noi gli Stati Uniti, per il futuro prevedibile, sono indispensabili,
02:15non riusciamo da soli a provvedere in maniera adeguata alla nostra sicurezza,
02:22ma questo non vuol dire che mentre continuiamo ad essere convintamente transatlantici
02:29nelle forme di collaborazione, offrendo tutto il valore possibile che possiamo,
02:34come gruppo europeo e come singoli Stati europei,
02:38dobbiamo nel contempo sviluppare gli elementi della nostra autonomia strategica.
02:44Non saremo probabilmente mai indipendenti, ma più autonomi sì,
02:48dal punto di vista delle nostre decisioni in tema di eserciti, di armi,
02:54dal punto di vista del modo in cui possiamo provvedere alla nostra sicurezza,
02:58del modo in cui possiamo essere franchi con le nostre opinioni pubbliche
03:03su quelle che sono le nuove regole di ingaggio.
03:05E qualche effetto riusciamo a produrlo, se è vero che sono stati proprio i governi europei
03:12con la loro fermezza a mettere un freno a quella che sembrava una deriva filorussa
03:17negli accordi che prima o poi dovranno essersi sul futuro della guerra in Ucraina.
03:23Mi sembra un buon inizio e una via da perseguire, non soluzioni miracolistiche,
03:30ma mitigazione di atteggiamenti troppo estremi che ci metterebbero in difficoltà
03:35sul piano della nostra sicurezza.
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