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ROMA (ITALPRESS) - "La chimica è l'industria delle industrie, senza chimica non ci sarebbe infatti manifattura. Negli ultimi tre anni però la chimica europea ha perso più di 23 milioni di tonnellate di capacità produttiva, in termini di impianti che hanno chiuso, pari all'8,5% dell'intera capacità. In base alle previsioni del CEFIC, nei prossimi 4 anni si perderanno 200 mila posizioni lavorative nell'industria chimica, che tradotte in termini quantitativi significa un'ulteriore riduzione del 20%. Sarebbe un dato di una drammaticità assoluta, trattandosi di una perdita del 30% in 6/7 anni: non si è mai vista una deindustrializzazione così veloce". Lo ha detto il presidente di Federchimica, Francesco Buzzella, ospite di Focus ESG, format tv dell'Agenzia Italpress.
fsc/gsl

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00:00La chimica ha raggiunto importanti risultati sia in termini ambientali anche in termini
00:10sociali, ricordo il fatto che il 96% dei dipendenti dell'industria chimica hanno un contratto
00:17a tempo indeterminato e che abbiamo retribuzioni mediamente più alte del 35% rispetto alla
00:26media nazionale, quindi rafforza un po' la S alle sue spalle. Contestualmente però dobbiamo
00:33anche riconoscere il fatto che è qualche anno che purtroppo la chimica che noi definiamo
00:39l'industria dell'industria perché è trasversale, ben il 95% dei manufatti contiene prodotti
00:47chimici, quindi senza chimica non esisterebbe la manifattura e viceversa, senza manifattura
00:54non serve avere industria chimica. Negli ultimi tre anni la chimica europea ha perso più
01:01di 23 milioni di tonnellate di capacità produttiva in termini di impianti che hanno chiuso, questo
01:09è pari all'8,5% della chimica europea, cioè noi abbiamo perso in tre anni l'8,5% degli
01:17impianti produttivi europei e in base alle previsioni del SEFIC, il SEFIC è un'associazione
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01:32quattro anni si perdano su 1.200.000 lavoratori nell'industria chimica 200.000 posizioni, il
01:40che vorrebbe dire che traslandoli in termini quantitativi abbiamo un rischio di perdere
01:47rispetto a quasi il 10% già perso un altro 20% nei prossimi quattro anni, vorrebbe dire
01:54una riduzione della produzione chimica europea pari al 30% in circa 6-7 anni, che sarebbe
02:02un dato di una drammaticità assoluta, perché non si è mai visto una deindustrializzazione
02:08così veloce, per cui da un lato chiaramente ci sono fattori esogeni che non aiutano, ci
02:15sono nuovi player mondiali estremamente competitivi, estremamente forti, dove spesso motivano anche
02:26azioni antidumping a livello europeo, dall'altro lato però io dico che abbiamo anche fattori
02:32endogeni, quindi fattori squisitamente europei legati proprio a questo tsunami normativo che
02:39abbiamo avuto negli ultimi anni, che sta penalizzando enormemente il settore, soprattutto in Europa.
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