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https://www.pupia.tv - Roma - Pratiche sleali - Audizioni - AGCM - WWF - CIA - Coldiretti e Confagricoltura - CNA - Confcommercio-Imprese per l'Italia e Confesercenti - Atto n. 345
Alle ore 14.10, la Commissione Attività produttive, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2024/825, che modifica le direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE per quanto riguarda la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell'informazione, ha svolto le seguenti audizioni:
-Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM)
-WWF
-Cia
-Agricoltori italiani, Coldiretti e Confagricoltura
-Confartigianato imprese e Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (CNA)
-Confcommercio-Imprese per l’ItaliaConfesercenti. (03.12.25)
#pupia
Alle ore 14.10, la Commissione Attività produttive, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2024/825, che modifica le direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE per quanto riguarda la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell'informazione, ha svolto le seguenti audizioni:
-Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM)
-WWF
-Cia
-Agricoltori italiani, Coldiretti e Confagricoltura
-Confartigianato imprese e Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (CNA)
-Confcommercio-Imprese per l’ItaliaConfesercenti. (03.12.25)
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NovitàTrascrizione
00:00è andato circa un'ora fa.
00:03Allora, vi ringrazio innanzitutto di aver dato l'opportunità
00:07alla nostra autorità di esprimere l'opinione
00:11in merito allo schema di decreto legislativo in esame.
00:14La direttiva in via di attuazione muove dall'intento
00:18di rafforzare i diritti dei consumatori
00:20contrastando le pratiche sleali che fanno leva
00:22sulla loro sensibilità verso tematiche sociali e ambientali
00:27e rafforzando i presidi informativi
00:29poste a tutela dei consumatori
00:32contribuendo al contempo a un'economia circolare e sostenibile.
00:36L'intervento aeronunitario di massima ormonizzazione
00:39modifica due capisaldi della normativa a tutela dei consumatori
00:42la direttiva 2005-29 sulle pratiche commerciali sleali
00:47e la direttiva 2011-83 sui diritti dei consumatori.
00:51Lo schema di decreto legislativo interviene
00:54sulle relative discipline di ricevimento
00:56continuo del codice del consumo di competenza dell'autorità.
00:59Nel modificare le suddette direttive
01:02il provvedimento europeo introduce norme specifiche
01:05volte a contrastare le pratiche commerciali sleali
01:07che ingannano e impediscono ai consumatori
01:10di compiere scelte di consumo sostenibili
01:12quali le asserzioni ambientali ingannevoli
01:15ad esempio il greenwashing,
01:17le pratiche associate all'obsolescenza precoce
01:19dei beni e alla durabilità,
01:22i marchi di sostenibilità
01:24o gli strumenti di informazione sulla sostenibilità
01:26non trasparente e non credibile
01:28e integra il novero delle informazioni
01:31che devono essere fornite ai consumatori
01:33prima della conclusione del contratto
01:36in relazione alla durabilità e riparabilità dei prodotti.
01:39Vengono tipizzate come illeciti consumeristici condotte
01:43che risultano già ore vietate come pratiche commerciali scorrette
01:47e per questo da tempo oggetto di attenzione
01:50da parte della nostra autorità.
01:52Si pensa al divieto di utilizzare asserzioni di sostenibilità
01:54in qualsiasi forma, vaghe e generiche
01:57se non accompagnate da un'adeguata dimostrazione
02:00del concreto beneficio ambientale o sociale
02:02relativo al prodotto o all'impresa nel loro complesso
02:05quando il beneficio vantato riguardi solo un componente del prodotto
02:10o un aspetto del processo produttivo
02:12che affermano che un prodotto ha un impatto neutro
02:14ridotto o positivo sull'ambiente in termini di emissioni di gas
02:18che presentano come caratteristiche specifiche del prodotto
02:22requisiti che tutti i beni concorrenti sul mercato
02:25devono soddisfare per legge.
02:28Si tratta di fatti specie sulla quale l'autorità
02:30e ragioni di carattere elastico orizzontale
02:32in materia di pratiche commerciali scorrette
02:35è intervenuta già da tempo.
02:38Nel 2009, ad esempio, nel settore delle acque minerali
02:41sono state sanzionate dei professionisti
02:43per aver introdotto green claims ingannevoli
02:45in relativa alla quantità di plastica utilizzata come eco-friendly
02:49o impatto zero
02:50in quanto prive di evidenze documentali o fattuali.
02:54Nel 2016, l'autorità sanzionata
02:56di una casa automobilistica Volkswagen
02:58per aver commercializzato in Italia
03:00autoveicoli e veicoli commerciali
03:03con emissioni inquinanti
03:04non conformi a quanto dichiarato in serie di omologazione
03:07e per aver diffuso successivamente
03:09messaggi pubblicitari
03:10in relazione ad anti-ecologici
03:13e alle indicazioni circa la conformità
03:15degli stessi ai parametri concernenti
03:16le emissioni inquinanti e ambientali.
03:19Più di recente, nel 2024,
03:21l'autorità ha condotto numerose istruttorie
03:23in materia e intraprese iniziative di moral suasion
03:26al fine di contrastare l'uso scorretto
03:28di dichiarazioni ambientali
03:30invitando alcune imprese
03:31operanti nel settore di energia elettrica
03:33e nel settore automobilistico
03:35a eliminare asserzioni ambientali
03:37non chiare o formulate in termini
03:39del tutto assoluti o generici.
03:41Nel febbraio del 2025
03:43nel settore delle spedizioni
03:46l'autorità ha sanzionato diverse società
03:48per aver sviluppato un programma
03:50di sostenibilità ambientali
03:51servendosi sul sito web
03:53di riferimento di asserzioni ambientali
03:55ambigue e non verificabili
03:57per aver obbligato i clienti abbonati
04:00ad aderire a su questo programma
04:01corrispondendo un importo.
04:04Lo scorso lungo è infine
04:05l'autorità sanzionato
04:06la società che gestisce in Europa
04:07i siti di compravendita
04:09dei prodotti di abbinamento Shane
04:11per l'utilizzo di claim ambientali
04:13paghi, generici o eccessivamente
04:15infalci, omissili o ingannevoli.
04:18I claim utilizzati da Shane
04:19per presentare e descrivere
04:21e promuovere i capi di abbinamento
04:23enfatizzavano l'uso di fibre green
04:26senza indicare in maniera chiara
04:28e sostanziale i benefici ambientali
04:30dei prodotti durante il loro
04:32intero ciclo di vita
04:33e senza specificare
04:35che tale linea di prodotti
04:37è ancora marginale
04:38rispetto al totale
04:39dei prodotti a marco Shane.
04:41Inoltre, diversamente
04:42da quanto si lasciava intendere
04:44nei messaggi
04:44considerando le fibre utilizzate
04:46e i sistemi di riciclo
04:47attualmente esistenti
04:49i prodotti non erano
04:50totalmente riciclabili.
04:52Vaghe generiche risultavano inoltre
04:54le dichiarazioni presenti
04:55nella sezione relativa
04:56alla responsabilità sociale
04:57di produtture del 25%
04:59delle emissioni di gas scherra
05:01entro il 2030
05:02e di azzerarle addirittura
05:03entro il 2050.
05:05Nel valutare la scolettezza
05:06delle contorte
05:07l'autorità ha evidenziato
05:08il maggior dovere di dirigenza
05:10che incombe su società come Shane
05:12che opera in un settore
05:14con modalità inquinanti
05:16come quello dell'abbigliamento
05:17cosiddetto usa e getta.
05:20E di tutta evidenza
05:21pertanto come rispetto a diverse
05:23fatti specie in prodotte
05:24nello schema di decreto
05:25il divieto dei pratichi commerciali
05:26scolette sia già presente
05:28nell'ordinamento interno.
05:30Se ne apprezza tuttavia
05:31l'effetto consolidante
05:33in termini di certezza
05:34del diritto
05:35per tutti gli operatori
05:37di mercato
05:37ed anche come elemento
05:39di stimolo
05:40a una leale concorrenza
05:41in condizioni di parità
05:42del mercato interno.
05:44Indietro la novella
05:45contiene anche
05:46fatti specie inedite
05:47che in quanto tali
05:49sono destinate
05:49a determinare
05:50un ampliamento
05:51dell'ambito di intervento
05:52dell'autorità
05:53dotandola anche
05:54di strumenti più incisivi
05:55rispetto a quelli attuali.
05:58Ad esempio
05:59il decreto
06:01intende introdurre
06:03con l'articolo 23
06:04del codice del consumo
06:05concernente
06:07le assenzioni
06:08ambientali generiche
06:09per le quali
06:10il professionista
06:10non è in grado
06:11di dimostrare
06:11l'eccellenza
06:12riconosciuta
06:13delle prestazioni ambientali
06:14pertinenti
06:15all'assezione
06:16e contiene di fatto
06:17un'inversione
06:18dell'onore della prova
06:19e del vanto ambientale
06:20agevolando in tal modo
06:21l'accertamento
06:22il nostro accertamento
06:23in service enforcement
06:24in aderenza
06:26alle previsioni
06:26di un'anime
06:27vengono introdotte
06:28rilevanti
06:28novità
06:29sulla circolarità
06:29dei prodotti
06:30e sull'ossolescenza
06:32programmata
06:33su cui l'autorità
06:33è intervenuta
06:34in passato
06:35lo schema
06:36di decreto
06:37legislativo
06:37nel dare attuazione
06:38alla direttiva
06:39interviene
06:39alla radice
06:40del fenomeno
06:41rileva
06:41in questa ottica
06:42l'inserimento
06:43nella black list
06:44delle pratiche
06:45ingannevoli
06:46di diverse ipotesi
06:47che attengano
06:48alla durabilità
06:49dei beni
06:50che lo schema
06:52intende introdurre
06:53sotto l'articolo 23
06:54del codice del consumo
06:55nonché l'integrazione
06:56degli obblighi informativi
06:58posti a carico
06:59degli operatori
07:00concernenti
07:00la durabilità
07:01e riparabilità
07:02dei prodotti
07:03come l'informazione
07:04dell'esistenza
07:04della durata
07:05nella garanzia commerciale
07:07di durabilità
07:07o se applicabile
07:09l'indice di riparabilità
07:11del bene
07:11che lo schema
07:12intende introdurre
07:13sotto l'articolo 45
07:15del codice
07:16del consumo
07:17da ultimo
07:18e vado a concludere
07:19sotto il profilo formale
07:20si condivide
07:21la scelta
07:22del legislatore nazionale
07:23di sostituire
07:24nella trasposizione
07:25delle definizioni
07:26il termine
07:27operatore economico
07:28o il termine
07:29professionista
07:30trattandosi
07:31di scelta coerente
07:32con l'impianto
07:33del codice del consumo
07:34in conclusione
07:35l'autorità esprime
07:37piena condivisione
07:38rispetto alla scelta
07:39del legislatore
07:39di modificare
07:40il codice del consumo
07:41estendendone
07:42e specificandone
07:43nella portata
07:44in una prospettiva
07:45di garanzia
07:45della certezza
07:46del diritto
07:46di piena conformità
07:47con il carattere
07:48di massima
07:49armonizzazione
07:50della diritta
07:50che appare idonea
07:52a limitare in luce
07:52l'utilizzo
07:53di condotte commerciali
07:55scorrette
07:56da parte delle imprese
07:57senza bloccare
07:58lo sviluppo
07:59tecnologico e produttivo
08:00e specialmente
08:02gli aspetti innovativi
08:03ad agevolare
08:04l'azione
08:04dell'autorità
08:05in materia
08:06grazie presidente
08:07grazie
08:08onorevoli
08:08componenti
08:09della commissione
08:10chiedo se vi siano domande
08:12non vi sono domande
08:14quindi la ringraziamo
08:15per l'esauriente audizione
08:16grazie
08:17sono io che ringrazio voi
08:19grazie
08:19grazie
08:36grazie
09:06grazie
09:19grazie
09:20grazie
09:21attraverso il lavoro
09:21di TV
09:22della Camera dei Diputati
09:23do la parola
09:23Barbara Di Rollo
09:25aree economica
09:26di CIA
09:27agricoltori italiani
09:28in videoconferenza
09:29Stefano Masini
09:30capo area
09:31ambiente
09:31territorio
09:32di Col diretti
09:32donato
09:33rotundo
09:34direttore
09:35aree sviluppo
09:35Sostenibile e Innovazione di Confagricoltura. Ricordo che il tempo complessivo a disposizione
09:41di tutti e tre è di 5 minuti, pregando gli altresì di non leggere le relazioni ma di
09:47mandarcele e di sintetizzare l'intervento focalizzandosi sull'oggetto dell'audizione.
09:54Prego.
10:02Chi vuole iniziare?
10:03Comunque Barbara Di Rollo, prego.
10:13Dovete accendere il microfono.
10:24Mi sentite?
10:27Sì.
10:28Ecco, allora, inizi qualcuno, avete 5 minuti.
10:36Presidente, se posso Stefano Masini, con diretti, grazie.
10:39Condividiamo lo schema di decreto legislativo che ha come obiettivo quello di rafforzare
10:48gli strumenti posti a garanzia di un'informazione trasparente che va incontro agli interessi
10:54dei consumatori di poter operare delle scelte responsabili anche sul piano della comparazione
11:01di prodotti con delle caratteristiche ambientali.
11:09Il rischio che oggi ricorre il consumatore è quello di essere raggiunto da messaggi e dichiarazioni
11:15che suggeriscono delle false prestazioni sull'ambiente.
11:20in materia è intervenuto già il Consiglio di Stato in numerose occasioni e ha richiesto
11:26di fornire all'operatore prove attendibili, indipendenti, verificabili e generalmente riconosciute.
11:35Questo testo supporta anche l'aspettativa giurisprudenziale.
11:40Tuttavia nell'occasione ci permettiamo di svolgere alcune brevi considerazioni emendative.
11:50Tra l'altro il testo preciso delle proposte di emendamento sono già state formalizzate
11:57a Cotesta Commissione, mi limito a citarne gli indici di riferimento.
12:03La prima è il divieto, almeno la richiesta da parte di Goldirette, di poter utilizzare
12:09delle asserzioni ambientali con riguardo alla presentazione sul mercato di prodotti ultraprocessati.
12:20E questo in linea con la previsione europea che parte dal documento, dalla strategia Farm to Fork,
12:28dove si fa riferimento ad un ambiente alimentare favorevole che possa ridurre i costi sanitari
12:35per la società e assicurare la qualità della vita dei consumatori.
12:41Inoltre, con maggior pertinenza al testo, credo che sia utile sottolineare l'interesse
12:49non solo a specificare in termini chiari ed evidenti l'asserzione e il messaggio ambientale,
12:58ma anche a considerare i siti web o le pagine social, che molto spesso impegnano il consumatore
13:06a ricercare il significato delle asserzioni ambientali fuori dal testo del claim contenuto
13:12nell'etichettatura. Ecco, questo è significativo del fatto che il consumatore possa e debba trovare
13:18all'interno dello stesso contenitore i riferimenti che precisano il contenuto ambientale
13:28della prestazione promessa. Poi, ancora più rilevante, è il sistema di certificazione,
13:35che non può essere lasciato semplicemente al riferimento ad un terzo, senza precisare
13:42che debba riferirsi la terzietà ad un organismo accreditato e quindi prevedendo che intervenga
13:51credia per poter accreditare il soggetto che poi possa certificare il sistema di verifica.
13:59e ancora ultima osservazione che comunque i contenuti delle asserzioni ambientali debbano
14:07essere in particolare promossi nei siti web e nelle pagine social attraverso una lingua
14:16facilmente comprensibile al consumatore e questo in linea con la direttiva europea in materia
14:23di informazione. Le osservazioni precisate nel testo inviata alla Commissione sono o almeno
14:32sembrano in linea con l'apparato normativo europeo e si limitano a prevedere delle appendici
14:39di maggior esattezza nella presentazione delle asserzioni ambientali. Grazie.
14:46Procedo io adesso mi sentite? Sì prego. Grazie scusate ho un problema con le cuffie. Intanto
14:57grazie per questa adizione e chiaramente anche ci agricoltori italiani condivide lo spirito
15:03della norma, l'iniziativa insomma tutela dei consumatori e anche delle scelte consapevoli
15:10che questi possono operare. Ravidiamo però anche delle criticità a carico di questo testo
15:20proprio perché in alcuni casi i produttori agricoli possono utilizzare delle asserzioni
15:27diciamo così riconducibili anche ambientali semplicemente evocative di prassi virtuosi che
15:36possono condurre. Quindi ravidiamo anche il rischio che alcune asserzioni motivate o comunque
15:46supportate da opportune certificazioni possano andare incontro, possono dare luogo a delle criticità.
15:54Quindi diciamo che vorremmo scongiurare il caso in cui appunto si vada così diciamo in
16:03modo diretto a dover sempre diciamo così certificare le proprie affermi o le proprie
16:11diciamo evocazioni anche solo locali o ambientali rispetto alla diciamo alla commercializzazione
16:18dei prodotti. E questo lo diciamo perché il tessuto produttivo delle aziende agricole del
16:24paese è un tessuto produttivo fatto prevalentemente di piccole e medie imprese che difficilmente
16:30riuscirebbero a sopportare i costi e gli oneri legati alla certificazione in qualunque senso.
16:36Mentre invece sappiamo bene che alcuni messaggi evocativi probabilmente hanno un impatto sul
16:45consumatore che è chiaramente diciamo migliore per la vendita rispetto ad altri. Quindi diciamo
16:53che fondamentalmente quello che mettiamo in luce è che questo adattamento della norma
17:01diciamo di livello comunitario a livello nazionale dovrebbe fare bene attenzione ecco nella
17:07diciamo così nell'adeguamento a quello che è effettivamente il tessuto produttivo delle
17:15imprese ed evitare costi spropositati per le imprese soprattutto per quelle che appunto non
17:22hanno le risorse economiche per diciamo per guadagnare per avere delle certificazioni
17:29idonee. Questa è fondamentalmente diciamo la richiesta di attenzione nel caso del comparto
17:38agricolo e si segnalano anche alcune possibilità ecco sempre siamo nell'ambito delle possibilità
17:46che appunto l'onere della prova potrebbe essere un impegno gravoso per le aziende soprattutto
17:53in qual caso utilizzino delle diciamo affermazioni ambientali, asserzioni ambientali che possono
18:00essere riconducibili ai divieti della norma così come che magari una stessa condotta di
18:07reato possa essere sanzionata due volte, una volta dalla Gcom e una volta dalle norme di settore e
18:13poi chiediamo che ci siano dei periodi di adeguamento magari un po' più lunghi per consentire alle aziende
18:21laddove possano utilizzare delle sezioni di questo tipo nel packaging o comunque in altro luogo per
18:29poter si adeguare alla norma. Io ringrazio gli onorevoli deputati e ho finito con l'intervento.
18:37Dottor Donato Rotundo se vuole intervenire.
18:52Non si sente.
18:58Eccoci, perdono non avevo acceso il microfono, scusatemi, dicevo grazie per l'audizione e porto
19:04i saluti di confaricoltura. Per confaricoltura il ricepimento è sicuramente un passo importante
19:11sia per i consumatori che sono sempre più sensibili alla sostenibilità e sia chiaramente
19:17perché abbiamo bisogno di un mercato interno più trasparente e competitivo. Devo dire che
19:23il percorso che era stato fatto con la direttiva Green Clean aveva messo in evidenza la necessità
19:30di intervenire sul tema in relazione proprio alle numerose dichiarazioni ambientali che erano
19:37abbastanza vaghe e forvianti come anche la presenza di dichiarazioni Green non comprovate. Quindi
19:45sicuramente è un passaggio importante, lo dimostra anche ciò che è accaduto negli ultimi mesi con il
19:51decreto del Tribunale di Milano, l'intervento dell'autorità, quindi delineare limiti puntuali
19:57sull'utilizzo delle dichiarazioni e intervenire anche sui claim quando sono accompagnati da marchi
20:03riconducibili a certificazioni di sostenibilità. Chiaramente ci sono anche dei vantaggi importanti
20:10per le imprese a livello generale che li conosciamo. Va comunque come hanno già indicato i colleghi
20:17fatto un piccolo passaggio sulla specificità agricola. Innanzitutto è importante che la direttiva
20:23venga ricepita nei tempi dettati appunto dalla stessa direttiva e ci sia questo congruo tempo fino a
20:30settembre 2026 per l'applicazione. È importante che questa applicazione sia applicata, sia attuata
20:37comunque con delle indicazioni, con delle indicazioni di guida. Noi sappiamo che l'agricoltura ha molte
20:44specificità per cui è indispensabile che tutto il processo attuativo sia applicato in un quadro semplice,
20:50proporzionato e in grado di valorizzare l'impegno concreto delle imprese agricole italiane.
20:57Proprio è necessario porre attenzione alle peculiarità del settore. Vengono fuori appunto come era già stato
21:04indicato alcune preoccupazioni su come verranno verificate le assezioni ambientali. Alcuni riferimenti
21:10all'interno dello stesso recepimento che fanno appunto riferimento all'eccellenza riconosciuta delle prestazioni
21:18lascia abbastanza perplessi su cosa effettivamente dovrà essere fatto. I rischi sono quelli
21:25identificati, cioè costi aggiuntivi legati a verifiche, audit e certificazione e maggiore
21:31complessità documentale. Teniamo presente che chiaramente tutto ciò che riguarda valutazioni
21:38specifiche di LCA, certificazioni aggiuntive, producono chiaramente costi in relazione a consulenze,
21:45produzione di dossier che potrebbero creare problemi. Poi l'altro tema è quello chiaramente
21:50che molti claim che sono usati delle aziende agricole, usati peraltro in contesti di certificazioni
21:58volontarie e obbligatorie che chiaramente già attestano una serie di rispetti di parametri ambientali,
22:06potrebbero provocare dei problemi. Quindi il primo aspetto è riuscire ad avere linea guida
22:11con semplificazione sull'applicazione, chiaramente schemi di certificazioni accessibili e proporzionati
22:18e supporto tecnico alle piccole e medie imprese perché altrimenti potremmo avere almeno
22:23sul settore agricolo diversi problemi. L'altra considerazione è che nella parte attuativa
22:29occorre evitare che chiaramente la necessità di supportare le asserzioni ambientali porti
22:36a una moltiplicazione degli standard. Noi abbiamo già una situazione, un panorama abbastanza
22:41critico rispetto alla moltitudine di schemi che esistono in Europa e in Italia, quindi dobbiamo
22:49evitare di moltiplicarli, anzi cercare di avere un po' di coordinamento. Altro tema che chiaramente
22:59dobbiamo evitare che proprio andando a restringere in maniera molto forte alcune condizioni noi
23:05ci ritroviamo a aziende agricole che preferiscono non comunicare i loro sforzi ambientali, quindi
23:11probabilmente rischio di fare un passo indietro. E l'altra questione, chiaramente l'agricoltura
23:16lavora spesso in filiera con la trasformazione e la distribuzione, occorre fare in modo che
23:22tutti questi sforzi ulteriori che verranno portati avanti portino anche a una suddivisione
23:28diciamo di un premium sul prezzo e su tutto ciò che l'agricoltura svolge, anche perché
23:35per andare a dimostrare una serie di dichiarazioni occorre avere dati, occorre chiaramente dimostrare
23:44in un contesto in cui l'agricoltura ha difficoltà su cambiamenti climatici e altro, quindi non
23:51è un percorso semplice, quindi la preghiera è che si trovino delle condizioni affinché
23:55si possa avere delle linee guida e soprattutto supportare il percorso che l'agricoltura ha
24:02sviluppato. Grazie. Bene, chiedo se vi siano interventi o non devo fare rara.
24:09Buongiorno, alla luce del recepimento della direttiva come devono essere declinati gli
24:14obblighi affinché si riducano gli oneri generalistici per voi imprese? Quindi mantenendo
24:19quali essenziali tra priorità e urgenze nell'ambito del greenwashing garantire una tutela effettiva
24:26per i consumatori? Prego, se c'è qualcuno che vuol rispondere?
24:34Più o meno è un po' quello che avevamo indicato, cercare di avere chiarezza effettivamente su come
24:42andare a dimostrare su alcune asserzioni che vengono prodotte anche sulla parte agricola,
24:50trovando delle declinazioni che possono essere abbastanza semplici perché comunque il rispetto
24:55del consumatore ci deve essere, ma dobbiamo trovare la maniera che sulle asserzioni che
25:00vengono utilizzate normalmente dagli agricoltori ci possa essere una dimostrazione raggiungibile.
25:08Vi ringraziamo per l'esauriente e l'audizione, passiamo alla prossima.
25:25Grazie.
25:55Grazie.
26:25Grazie.
26:55Grazie.
27:25Buongiorno, buongiorno a tutti. Sono Mazzai Caterina, sono la portavoce della delegazione
27:35della CNA e del confartigianato sull'audizione su cui siamo stati convocati. Per l'appunto
27:42parliamo del decreto legislativo di recepimento della direttiva cosiddetta greenwashing, direttiva
27:52che per noi, anzi dico una cosa in anticipo, ieri abbiamo anticipato la memoria scritta con
27:58tutti i dettagli di tutto ciò che sto per andare a dire in pochi minuti, dicevo direttiva
28:05che per noi, norma che per noi è indispensabile, fondamentale, perché andiamo ad allineare
28:12il codice del consumo finalmente a tutti quelli che sono i nuovi driver della competitività
28:17legati al green, legati al verde, legati all'ambiente. Tuttavia come ogni norma indispensabile
28:25è necessario che venga implementata in maniera efficace ed efficiente, altrimenti produce risultati
28:31non sperati e non auspicabili per tutti quanti, per tutti i settori e per tutti gli operatori
28:38economici. Mi riferisco in particolare al fatto che vediamo un elevato rischio di compliance
28:45sbilanciata e un irrigidimento sulle procedure per alcune tematiche. Mi spiego meglio. Abbiamo
28:54davanti un quadro che sostanzialmente definisce che l'asserzione ambientale e l'asserzione
29:00ambientale comparativa dovranno essere dimostrabili. L'asserzione ambientale prospettica, quindi
29:08relativa a risultati futuri, dovrà vedere la centralità del ruolo dell'ente di terza
29:14parte e infine, correttamente, il marchio di sostenibilità deve avere a supporto un sistema
29:21certificativo. Questa non rappresenta la vera criticità, dove potrebbe potenzialmente evolvere
29:29e crearsi. Partendo dalla dimostrabilità, cosa significa a casa di una piccola impresa
29:36dimostrabilità di un dato, di un'informazione e quindi di un'asserzione commerciale e ambientale?
29:42Significa che in sostanza l'impresa, che ricordo a tutti, non ha un'area, non ha un ufficio preposto
29:51per tali task, deve forzatamente rivolgersi a una società di consulenza per acquistare
29:59un servizio, ad esempio, LCA, quindi un'analisi del ciclo di vita, o un'APEF, o un'analisi,
30:05un'assessment similare. Quindi parliamo per un solo LCA di prodotto, non cito gli LCA
30:13di processo e organizzativi perché parliamo di cifre spropositate. LCA di prodotto, siamo
30:19tra i 4.000 e i 15.000 euro per una sola analisi. Ruolo e centralità dell'ente di terza
30:28parte, ok, però inserito quando un'impresa vuole creare un'asserzione commerciale e ambientale
30:40prospettica, deve creare un piano dettagliato da verificarsi attraverso un ente terzo,
30:49una volta all'anno. Ciò significa, anzi il combinato disposto da tutte queste potenziali
30:55problematiche, cosa crea? Crea il fatto che alcuni player, i grandi player, coloro che hanno
31:03aree, uffici, risorse preposte, possono andare incontro a questi processi certificativi e di
31:09assessment. Tutti coloro, quindi la vasta pratea di imprese, il famoso 97% di imprese
31:16che non può andare incontro a tali processi, non comunicherà, che è paradossale, perché
31:22le piccole imprese invece sono coloro che hanno precetti di circolarità e sostenibilità
31:27all'interno dei business model. Quindi è necessario soprattutto andare a considerare il tema,
31:36stiamo parlando di migliorie nelle informazioni commerciali, non vogliamo un sistema che vada
31:47ad appesantire e ad aggravare le imprese sotto il profilo tecnico procedurale, non vogliamo
31:55creare il paradosso della sostenibilità. Anche perché, ricordo, stiamo parlando di una
32:03direttiva, parallela alla direttiva e alla norma Green Claim, che ancora è legalmente
32:09pending, quindi molto probabilmente il tavolo negoziale potrebbe riaprirsi tra un momento
32:14all'altro, e che andrà a legisferare esattamente sulle medesime materie. Quindi attenzione anche
32:19a questa duplicità. Infine, concludo, un minuto, siamo qui a chiedere come CNA confartigianato
32:28proporzionalità, in primo luogo, nelle metodologie, negli standard, negli strumenti, quindi tarati
32:36sulla piccola impresa, tempi di adeguamento un po' più consistenti su alcuni tecnicismi,
32:42ad esempio sulla informativa precontrattuale, e nulla. Quindi ribadiamo ovviamente l'importanza,
32:51la necessità di questa norma, ma per una transizione possibile per tutti.
33:21Grazie.
33:51Grazie.
33:52Grazie.
33:53Ove non vi sia un'obiezione da parte loro.
34:18Do la parola a Maurizio Grifoni, componente di Giunta, con incarico su Economia circolare
34:23e solidarietà. Ricordo che il tempo complessivo a disposizione per l'intervento è di 5 minuti
34:28circa, pregandolo altresì di voler sintetizzare e non dare lettura al documento eventualmente
34:35trasmesso alle commissioni procedenti, focalizzandosi sull'oggetto dell'intervento.
34:42Prego.
34:43Signor Presidente, onorevoli deputati, desideriamo ringraziare la Commissione per averci affatto
34:51l'opportunità di contribuire al dibattito sullo schema di decreto legislativo di ricepimento
34:55della direttiva, che modifica le direttive CEUE, in materia di responsabilizzazione dei consumatori
35:01per la transizione vera.
35:03ConfCommercio condivide pienamente gli obiettivi della direttiva. Le nostre osservazioni si concentrano
35:07su tre punti chiave. La proporzionalità degli obblighi, certezza applicativa e sostenibilità
35:13dei tempi di adeguamento. Le imprese che rappresentiamo riconoscono l'importanza degli obiettivi europei,
35:19garantire informazioni più trasparenti, contrastare pratiche ambientali ingannevoli, migliorare
35:23la qualità delle comunicazioni verso i consumatori e favorire scelte consapevoli.
35:28Introduzione ai strumenti, volte prevenire il greenwashing e valorizzare la durabilità,
35:32la riparabilità dei prodotti, contribuisce a creare un contesto competitivo più equo, in cui
35:37reale impegno delle imprese verso quali sostenibilità vengono conosciute per niente.
35:41Al contempo, riteniamo essenziale che l'autorazione nazionale preservi la proporzionalità degli
35:46obblighi e la sostenibilità degli elementi, aspetti cruciali per micro, piccole, imprese
35:51private, detrutture e delle competenze tipiche dei grandi operatori.
35:55Lo schermo dei decreti interviene in modo significativo sul codice del consumo, appena in maniera rilevante
36:00il perimetro delle definizioni degli obblighi informativi, dei dibietti relativi alla comunicazione
36:04ambientale, all'uso dei marchi di sostenibilità, alla durabilità dei prodotti, agli aggiornamenti
36:09software e alla garanzia commerciale.
36:11Pur formalmente all'inato all'essere della struttura della direttiva E825, l'attuazione
36:16pratica del provvedimento comporterà un impegno considerevole per le imprese, soprattutto
36:20per quelle privi di competenze tecniche, legali o certificazione interna.
36:24Le nuove definizioni introdotte all'articolo 18 presentano un'estensione sematica molto ampia
36:30ed all'idea ricomprendere anche comunicazioni commerciali ordinarie e prive di finalità
36:33ambientali in senso stretto.
36:35Questo ampliamento rischia di attare nell'ambito applicativo del decreto claim o serzioni comunemente
36:40utilizzate nelle attività di marketing e imponere le imprese su tutte quelle piccole, pubbliche
36:44complesse e difficilmente sostenibili, come piani di attuazione, indicatori misurabili o verificati
36:49pari.
36:50Per evitare certezze interpretative e possibili divergenze tra le autorità di controllo, riteniamo
36:55necessario prevedere un successivo intervento chiarificatore tramite l'inibina nazionale
36:59condivise.
37:00Si tratta di uno strumento urgente e indispensabile, senza tale linea guida il rischio di contenziosi
37:04diffusi e interpretazioni divergenti tra regione e autorità locale, con costi significativi
37:09per tutti.
37:10Tale linea guida dovrebbero definire con precisione l'ambito della definizione, offrire esempi
37:14concreti di messaggi consentiti e non consentiti e distinguere tra varie vere affermazioni ambientali
37:20e comunicazioni commerciali.
37:22La linea guida dovrà inoltre stabilire criteri chiari proporzionali per la verifica della
37:26interessezione ambientale, definendo obblighi differenziati in base alla complessità dei
37:29clima e la dimensione dell'implese.
37:31È necessario indicare strumenti operativi semplificati, modelli di autodichiarazione e
37:35checklist minimi per consentire alle micro e piccole imprese di rispettare la normativa
37:40senza oneri sproporzionati.
37:41Un quadro interpretativo uniforme consenterà inoltre di risurre rischio di contenzioso,
37:46come abbiamo detto prima, garantendo la coerenza.
37:48Se desideriamo inoltre richiamare la vostra attenzione sul tema della proporzionalità
37:52degli obblighi, per molte micro e piccole imprese l'adugamento alle nuove prescrizioni
37:56non rappresentano un adempimento marginale.
37:58Per un piccolo negozio aggiornare etichettature, materiali informativi, strumenti di comunicazione
38:03può comportare costi iniziali igenti, senza considerare la necessità di formare personale
38:08e aggiornare la documentazione.
38:10Si tratta di oneri che per realtà di ridotte dimensioni possono incidere in modo significativo
38:14sulla sostenibilità dell'attività.
38:16Le micro e piccole imprese costituiscono il 95% del sistema imprenditoriale, per cui
38:21queste obblighi di documentazione tecnica complessa diventano spesso realistici e sproporzionati
38:27rispetto alle loro dimensioni.
38:29Il decreto fa riferimento a sistemi di certificazione articolati con consultazioni di esperti che
38:34non sono facilmente accessibili alla ritena tradizionale o alla piccola distribuzione.
38:38Quindi senza garantire margini di flessibilità e limitare tali obblighi, c'è solo i casi
38:43in cui l'impresa scelga volontariamente di formulare dichiarazione ambientale complessa,
38:47evitando di penalizzare le realtà più piccole e riducendo il rischio di concorrenza sleale.
38:52Una chiara modulazione degli obblighi, graduata secondo la dimensione, rappresenta un principio
38:56fondamentale per conciliare obiettivi di tutela del consumatore con la sostenibilità operativa
39:00delle imprese italiane, evitando anni recessivi che potrebbero compromettere competitività,
39:05ma specialmente la sopravvivenza delle micro e piccole imprese.
39:09Lo schermo introduce ulteriori obblighi informativi tra cui l'avviso armonizzato sulla garanzia
39:12legale e l'etichetta armonizzata relativa alla garanzia commerciale dell'arrività.
39:16Questi strumenti richiedono modifiche significative a sistemi gestionali, materiali informativi
39:22e processi di vendita sia online sia offline.
39:24Le piccole imprese, spesso prive di strutture digitali, dovranno rivolgersi a fornitori esterni,
39:28con un altro ulteriore conseguente aumento dei costi operativi.
39:31Per mitigare la difficoltà, è indispensabile prevedere un periodo transitorio adeguato,
39:35una chiara ripartizione della responsabilità lungo tutta la filiera commerciale, evitando
39:39che gli obblighi propri dei produttori ricadano impropriamente sui rivenditori.
39:43Il decreto prevede l'applicazione del 27 settembre del 26.
39:47Chiediamo di valutare se questo termine sia sufficiente per consentire alle micro imprese
39:51un'adeguamente effettiva, soprattutto considerando i tempi necessitati di manuazione delle linee
39:55guida.
39:55La pianificazione di questa transizione deve essere accompagnata da linea guida pratica
39:59e da strumenti di supporto dedicati alle micro e piccole imprese.
40:02Il decreto offre opportunità concrete per molte micro e piccole imprese italiali.
40:12Il contrasto a Gweish riduce la concorrenza sleale di operatori che utilizzano il claim.
40:16La documentazione, questo documento che non sono riuscito a leggere nella sua completa,
40:19se mi dispiace, vi verrà comunque inviato.
40:22E ringrazio di nuovo il Presidente e il mio onorevole Diputato.
40:25Grazie.
40:26C'è l'onorevole Ferrara che vuole fare una domanda.
40:30Volevo chiedere se poteva essere chiarita se l'etichetta urbanizzata e gli altri strumenti
40:35sono davvero volontari o imposti.
40:39Prego, dottor Grifoni.
40:41Da quello che noi richiediamo che siano volontari.
40:48Tutto questo.
40:49Questo per quanto riguarda l'etichettatura.
40:53Come vi ho detto anche prima.
40:54Perché crea qualche piccolo problema.
40:59Va bene.
41:07Ok, non ci sono ulteriori domande.
41:12Bene, possiamo allora ringraziarvi per l'esauriente audizione.
41:15Passiamo all'ultima.
41:16Grazie.
41:17Grazie a voi.
41:18Grazie mille.
41:18Grazie a voi.
41:48Grazie a voi.
42:18Ricordo che il tempo complessivo a disposizione per l'intervento è di 5 minuti circa, pregandole di non leggere le relazioni ma di sintetizzarle e di inviarcele eventualmente e focalizzandosi sull'oggetto dell'audizione.
42:37Prego.
42:37Grazie, grazie presidente.
42:41Grazie a tutti.
42:42Grazie a tutti.
42:43Grazie a tutti.
42:44Grazie a tutti.
42:45Grazie a tutti.
42:46Grazie a tutti.
42:47Grazie a tutti.
42:48Grazie a tutti.
42:49Grazie a tutti.
42:50Grazie a tutti.
42:51Grazie a tutti.
42:52Grazie a tutti.
42:53Grazie a tutti.
42:54Grazie a tutti.
42:55proprio perché tende a acquisire per inseguimento quelle che sono le disposizioni comunitarie e l'atto del governo 145 sostanzialmente va a inserire nell'ambito del vigente codice del consumo
43:13di cui al decreto legislativo 206 e 2005 successive modifiche e integrazioni gli aspetti di ecocompatibilità relativi ai rapporti tra i protagonisti della filiera commerciale
43:28quindi dal produttore al consumatore passando per i distributori che corrispondono naturalmente all'identikit dei nostri associati.
43:38Si tratta di un passo importante verso una migliore trasferenza e correttezza nelle pratiche commerciali
43:43soprattutto per quanto riguarda la responsabilizzazione del consumatore e riguardo alla sua posizione di potenziale e acquirente di prodotti che si rivelino soprattutto ecosostenibili
43:57e che tali virtù non siano, che rispondano al vero, quindi non siano oggetto di una prassi speciale, sveale o ingannevole
44:09che sia tale da, come dire, trarre in errore il consumatore.
44:16Ora è condivisibile l'implementazione degli articoli 21, 22 e 23 codice del consumo
44:26della parte in cui sono considerate senz'altro ingannevoli pratiche come l'uso di un marchio di sostenibilità
44:36che non sia basato su un sistema corretto di certificazione
44:40ma a caso la nostra confederazione, essendo socia come altre confederazioni datoriali di Accredia
44:46non può non condividere un passaggio del genere
44:50è stato implementato anche l'elenco, e questa è un'altra cosa che condividiamo
44:55delle cosiddette pratiche omissive dannevoli
45:00e tuttavia abbiamo notato che nello schema di decreto legislativo
45:08che a quanto ci consta dovrà essere, diciamo così, approvato per il completo recettivo
45:14entro i primi mesi del 2026, credo il 26 marzo
45:19abbiamo notato che manca, assente al nostro modo di vedere
45:24una norma che preveda l'esclusione di responsabilità
45:27per i professionisti che si limitino a distribuire un prodotto
45:34le cui qualità sono già state pubblicizzate, reclamizzate a monte
45:40a cura del produttore
45:44e quindi nel mancato rispetto delle regole
45:47in prodotto ex novo dalla direttiva sulla transizione verde
45:50quindi forme pubblicitarie e promozionali
45:54anche etichettature, informazione
45:56apprestate esclusivamente dal produttore
45:58senza che il nostro operatore associato
46:01teniamo un commerciante al dettaglio
46:03possa concretamente valutarne la correttezza e la rispondenza al vero
46:09quindi al nostro modo di vedere
46:13solo quando la pratica commerciale preveda
46:15una reclamizzazione del prodotto a cura del distributore
46:22allora potrebbe configurarsi una responsabilità a sto carico
46:26quindi riedilogando tra i punti critici che abbiamo individuato
46:31prima di passare le conclusioni
46:33nello schema quindi assente una norma che escluda
46:36la responsabilità del commerciante al dettaglio
46:39per esempio qualora si limiti a distribuire prodotti
46:42le cui caratteristiche ambientali siano già pubblicizzate
46:45in via esclusiva dal produttore
46:47ecco non vorremmo che si creasse un accostamento rischioso
46:50rispetto alla garanzia legale di conformità
46:53che come sappiamo compete al venditore
46:56allora il rischio è che il distributore
46:59quindi il nostro associato
47:01risponda per asserzioni ingannevole
47:03ingannevole o false
47:04con le quali non possa intervenire
47:07che non possa egli stesso verificare
47:09quindi la nostra proposta nasce proprio da un'esigenza
47:13e cioè quella che la responsabilità
47:15debba sorgere soltanto se il distributore
47:17aggiunga informazioni proprie
47:20integrative, supplementari
47:23rispetto a quelle già formulate dal produttore
47:26a monte della filiera
47:29perché diversamente si rischerebbe di penalizzare
47:31injustamente la rete distributiva
47:33che non ha strumenti per controllare
47:35la meriticità delle dichiarazioni ambientali
47:37quindi è opportuno che l'economia circolare
47:40ambientale sia tale per tutti i protagonisti
47:43della filiera
47:44e poi abbiamo dato l'articolo 48
47:47così come modificato in base all'atto del governo 345
47:51ha introdotto gli obblighi di informazione
47:54sulla garanzia legale
47:55come accennavo
47:56e sulla durabilità
47:58quindi occorre chiarire che questi obblighi
48:01non si applicano ai contratti conclusi
48:04quindi al nostro avviso non si va
48:05oltre pepitum se si chiarisce questo aspetto
48:08anche con un solo capoverso
48:09questi obblighi non devono applicarsi
48:11ai contratti conclusi
48:12negli all'interno dei locali
48:14degli esercizi commerciali
48:16ma soltanto a quelli
48:17quei contratti siglati a distanza e fuori sede
48:20perché altrimenti si rischerebbe
48:23di gravare inutilmente
48:24i titolari degli esercizi fisici
48:26con adempimenti complessi
48:29e soprattutto non pertinenti
48:32e fondamentale al nostro avviso
48:34questa precisazione
48:35al fine di evitare che queste nuove regole
48:37diventino anziché una risorsa
48:40uno stato operativo
48:41per le piccole, micro, piccole e medie imprese
48:45che noi rappresentiamo
48:46che già sono impegnate di proprio
48:48in un contesto di forte concorrenza
48:50nella transizione verde
48:52e nella transizione digitale
48:54quindi per concludere questo nostro breve intervento
48:58sullo schema di decreto legislativo
49:02in tema di greenwashing
49:04per quanto riguarda le vendite su piattaforma
49:09abbiamo ritenuto necessario
49:11chiedere una modifica
49:13dell'articolo già vigente
49:15articolo 49 bis del codice del consumo
49:18di quel decreto legislativo 206 di 2005
49:20perché gli obblighi informativi previsti
49:24dalle nuove norme
49:27non possono ritenere integralmente
49:29ovviamente sul professionista
49:31quindi mi riferisco ovviamente
49:33al distributore
49:34al dettaglio
49:35quindi al soggetto che ha
49:37il rapporto più
49:38dovrebbe concludere
49:39abbiamo un
49:41ecco scusi tanto
49:42io non ho visto il cronometro
49:44chiamo una nota
49:47che faremo arrivare
49:48tramite i nostri uffici
49:49alla commissione
49:50perfetto
49:51la ringrazio
49:54chiedo se vi siano domande
49:57no
49:58non vi sono domande
49:59quindi
50:00la ringraziamo per l'esauriente audizione
50:02grazie
50:02grazie
50:03grazie
50:04grazie
50:05grazie
50:06grazie
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