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https://www.pupia.tv - Roma - Tutela da pratiche sleali e dell'informazione per la transizione verde
ndustria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare - Ufficio di Presidenza
Audizioni sull'Atto del Governo n. 345 (Responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell'informazione) di rappresentanti di: Confesercenti, Federdistribuzione e Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (CNCU) (03.12.25)
#pupia
ndustria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare - Ufficio di Presidenza
Audizioni sull'Atto del Governo n. 345 (Responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell'informazione) di rappresentanti di: Confesercenti, Federdistribuzione e Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (CNCU) (03.12.25)
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Categoria
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NovitàTrascrizione
00:00...dei collaboratori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela delle
00:18pratiche sleali e dell'informazione. Comunico che è stata chiesta l'attivazione dell'impianto
00:22audiovisivo per la riunione dell'ufficio di presidenza che sta per iniziare e che la presidenza
00:26del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio senso. Audiamo adesso i rappresentanti
00:31di Confessenti a cui do il benvenuto con il dottor Alessandro Tattafiore e la dottoressa
00:37Valeria Trerè, a cui lascio volentieri la parola per una decina di minuti. Grazie.
00:43Grazie a voi. Grazie Presidente. Allora noi come Confederazione di Categoria ringraziamo
00:50naturalmente per l'invito all'audizione. Si tratta di recepire come è noto il 26 marzo
00:58del 2026 la direttiva comunitaria 825 che come è noto prevede una serie di previsioni a tutela
01:13del consumatore, quindi un maggiore coinvolgimento dei consumatori nell'ambito della sua salvaguardia
01:18rispetto a asserzioni volutamente generiche sia attive, commissive e ingannevoli da parte
01:25dei protagonisti della filiera, quindi da parte degli operatori economici e quindi riteniamo
01:33che i contenuti dell'atto del governo 345 siano sostanzialmente conformi anche perché
01:40rispecchiano fedelmente i contenuti della direttiva laddove si tratta di intervenire per quanto riguarda
01:47il nostro ordinamento nell'ambito del codice del consumo di cui è noto al decreto legislativo
01:542026 del 2015 e successive modifiche e integrazioni. Naturalmente assistiamo alle variazioni e agli aggiornamenti
02:07innanzitutto del glossario con la nuova nozione di penne oppure con la nuova nozione di produttore
02:13molto più articolata e comunque conforme alla necessità, ecco qui che entra in gioco la transizione verde,
02:19la necessità di tutelare i consumatori soprattutto da quelle asserzioni anche nell'ambito di una campagna
02:29pubblicitaria o in ambito di etichettatura ai prodotti, quelle asserzioni che risultino tali da indurre
02:36il consumatore in errore nella sua qualità di potenziale acquirente di un prodotto sotto il profilo
02:43della sua ecosostenibilità. Quindi il greenwashing a quale spesso si intitola questo schema di decreto
02:52legislativo per semplificare il suo contenuto è un fenomeno che nel linguaggio anglosassone
02:59così come traslato nel nostro provvedimento in corso di approvazione indica quella presunta
03:09ma non riscontrabile virtuosità da parte di un'impresa che si ammanti di una presunta
03:21condotta ecosostenibile quando in realtà tale condotta non è né riscontrabile né certificabile
03:27in alcun modo. Del resto la nostra organizzazione è socio ordinario di accredita, l'ente unico
03:35di accreditamento e quindi non potrebbe non essere più favorevole di così ad una certificazione
03:41anche di quelle che sono le caratteristiche di un prodotto, qualsiasi prodotto esso sia.
03:46Naturalmente dal nostro punto di vista i distributori hanno un ruolo fondamentale e noi vorremmo
03:53che il cosiddetto professionista, ecco la traduzione e la traslazione della direttiva, quindi il commerciante
04:02al dettaglio il distributore sia ritenuto responsabile di eventuali condotte rientranti
04:10nell'albio delle prassi diciamo ingannevoli o comunque sospette di volontaria o eventualmente
04:23involontaria insomma ingannevolezza, però sicuramente siamo anche del parere che il distributore
04:36sia esplicitamente, quindi qui occorrerebbe almeno un capoverso nell'ambito dell'atto
04:43dell'atto del governo all'esame, un capoverso che esone dalla responsabilità ad esempio
04:49il distributore che si sia limitato a distribuire il prodotto malgrado una, ripeto, una campagna
04:59pubblicitaria apprestata in via esclusiva dal produttore, quindi imputabile al solo produttore
05:06e che possa integrare i freni della prassi ingannevole e scorreggia. Quindi diciamo venendo
05:14a noi, ecco si vorrebbe evitare che si ingenerasse nell'ambito della filiera e quindi nell'ambito
05:23dell'opinione pubblica, quindi dal consumatore, dal produttore al consumatore, l'errore
05:27e il convicimento che il distributore debba rispondere su o malgrado incolpevolmente di asserzioni
05:32generiche, ingannevoli o addirittura non veritiere, espresse nell'ambito della presentazione
05:39di un prodotto esclusivamente da parte del produttore. I articoli del codice del consumo
05:48che sono stati naturalmente sottoposti correttamente ad una revisione e ad un aggiornamento sono
05:58l'articolo 18 che riguarda naturalmente il glossario, gli articoli da 21 a 23 che riguardano
06:09la nozione di librassi commerciali e scorrette, anche le omissioni che integrano questo tipo
06:17di illecito e infine l'articolo 48 del codice del consumo che così come integrato stabilisce
06:25che nei contratti diversi dai contratti a distanza oppure negoziati al di fuori di
06:30locali commerciali, quindi prima ancora che il consumatore sia vincolato da un contratto
06:36o da una corrispondente offerta, si prevede che il professionista, quindi tendenzialmente
06:40il nostro associato, sia tenuto a fornire al consumatore un promemoria circa l'esistenza
06:46della garanzia legale di conformità per quanto riguarda i beni e i suoi elementi costitutili
06:52principali, inclusa la durata minima della garanzia legale che come sappiamo è di due
06:57anni e che ciò avvenga in modo visibile utilizzando, e su questo siamo d'accordo, un avviso armonizzato
07:04che è previsto dal nuovo articolo 65 terre, che quindi pure ci vede in clima di condivisione.
07:11Ora, qualora il produttore offra al consumatore una garanzia commerciale di durabilità senza
07:16costi aggiuntivi che copre il bene nel suo complesso e abbia una durata superiore ai due
07:22anni economici e sempre che metta tale informazione a disposizione del professionista, dell'operatore
07:28economico, allora questo operatore economico, quindi ripeto il distributore, dovrà informare
07:34il consumatore che il bene beneficia di tale garanzia e indicarne la relativa durata, che potrebbe
07:42essere superiore ai due anni. Ora, grazie agli uffici legislativi che hanno reso possibile
07:51la redazione di questo atto del governo, quindi di questo schema di decreto legislativo di
07:56recepimento della direttiva, abbiamo anche un'etichetta armonizzata che quindi mette per
08:01fortuna il distributore nella condizione di adempere a questa norma. Poi ci sono altre
08:06informazioni obbligatorie e quindi che non possiamo non condividere, ma a nostro avviso
08:12in relazione a queste previsioni che ho appena descritto e che insieme all'ufficio delle relazioni
08:17istituzionali abbiamo esaminato, occorrerebbe inserire nello schema di decreto anche in questo
08:24caso una norma che escluda in maniera recisa e esplicita anche il minimo margine di dubbio
08:32che l'alliempimento tocchi eventualmente gli esercizi commerciali fisici. Qua ci si
08:38riferisce esclusivamente ai contratti negoziati al di fuori dei locali commerciali, quindi
08:42non è peregrino, al nostro avviso, non si dà ultra petitum se qualora si dovesse fare
08:48questa precisazione. Quindi si tratta di una norma che riguarda esclusivamente i contratti
08:53negoziati al di fuori dei locali commerciali, quindi stiamo parlando degli articoli 48 e 49,
08:57e ai contratti stipulati mediante l'uso della posta elettronica, ma non è una norma di
09:04contratti a distanza che sono comunque sempre disciplinati dal codice del consumo. Poi
09:09condividiamo naturalmente l'applicazione ai veri e propri contratti a distanza degli
09:14obblighi informativi estesi, quindi qui siamo all'articolo 51 che pure è stato rivisitato
09:20in base a insedia di ricepimento della direttiva comunitaria, quindi l'eventuale garanzia commerciale
09:25di durabilità prestata dal produttore, sempre che l'informazione sia messa a disposizione
09:34dei distributori. E quindi stiamo parlando anche dell'avviso armonizzato e dell'etichetta
09:38armonizzata di cui ha il precedente articolo anche in questo caso, quando della previsione
09:43dell'articolo 65 terve. Però qualora la vendita dei prodotti, quindi bisogna fare anche attenzione
09:50a questo aspetto, avvenga sui mercati online, quindi su delle piattaforme gestite da appositi
09:56soggetti, quindi piattaforme di commercio elettronico, a nostro avviso si imporrebbe un adeguamento
10:03degli obblighi di informazione attraverso un'opportuna modificazione dell'articolo 49 bis, quindi questo
10:09è l'altro punto che occorre in attenzione, quindi un riferimento alle zone di responsabilità
10:14del distributore da un lato e un aggiornamento dell'articolo 49 bis del codice del consumo
10:22laddove si considera che il commercio online, in questo caso, nel caso descritto, non è soggetto
10:28a un'attività professionalmente esercitata dal commerciante al dettaglio. Quindi sarebbe
10:34opportuno che il fornitore del mercato online, quindi stiamo parlando del soggetto, aiutami
10:41che può essere definito, il marketplace digitale, come ci suggerisce i colleghi del nostro ufficio
11:00delle relazioni istituzionali e dovrebbe farsi carico il marketplace della necessità di
11:09apprestare le informazioni preliminari che preavvisino i consumatori, quindi i potenziali
11:13acquirenti di un prodotto e supportino i commercianti al dettaglio, che naturalmente nel nostro caso
11:19si tratta di piccole imprese che hanno la necessità di adeguarsi prima possibile alla transizione
11:24digitale e alla transizione verde e che quindi siamo ben lungi dal voler vedere in difficoltà
11:30soprattutto in questo campo, laddove si tratta di tutelare il consumatore dalle informazioni
11:35ingannevoli. Quindi sostanzialmente, non so se abbiamo superato i dieci minuti...
11:44Siete giusti nei dieci minuti.
11:46Perfetto. Quindi restiamo a disposizione della Commissione e ringraziamo per l'audizione e quindi
11:53la direttiva e il decreto, chiaramente mirando a contrastare il greenwashing e a garantire la
11:58trasparenza, non possono che vederci pienamente d'accordo, salvo naturalmente quegli accorgimenti
12:03che abbiamo cercato di esprimere in questa audizione. Grazie Presidente.
12:09Fatto Presidente, ma manderemo una breve nota con le criticità evidenziate adesso.
12:16Era esattamente quello che le avrei chiesto e quindi la ringrazio di aver anticipato la mia richiesta.
12:21Grazie a voi.
12:22Chiedo ai commissari se hanno delle domande da rivolgervi, non ne hanno e evidentemente siete
12:28stati più che esaustivi e nell'attesa anche della nota. Vi ringrazio e...
12:32Grazie.
12:34Vi auguro buon lavoro. Arrivederci.
12:36A presto.
12:40Passiamo ora all'audizione di Feder Distribuzione. Presidente, il direttore normativa e rapporti
12:46istituzionali, il dottor Marco Pagani. Ci vede, ci sente? Ingresso in corso. Eccolo, dottor Pagani,
12:57buongiorno. No, non è collegato. Eccolo. Buongiorno, Presidente. Buongiorno, le lascio
13:07volentieri la parola per una decina di minuti, dopodiché qualche minuto per le domande dei
13:12commissari. Prego, dottor Pagani. Grazie Presidente, grazie a tutti i senatori presenti.
13:19Feder Distribuzione, come sapete, rappresenta le imprese della distribuzione moderna sia nel
13:24settore food che nel settore non food. Sono imprese che operano con esercizi commerciali
13:29su tutto il territorio nazionale e che sono quindi particolarmente coinvolte su questa
13:36disciplina che state esaminando in questo momento. Lo schema di decreto legislativo riprende
13:42di fatto i contenuti della disciplina europea, il cui iter di approvazione è stato da noi
13:51seguito con grande attenzione in ambito U e anche attraverso la nostra associazione
13:55europea. E in linea quindi con le indicazioni europee lo schema ampia e precisa alcune definizioni
14:02sulle dichiarazioni ambientali, sulle pratiche commerciali, sulle pratiche ingannevoli, sugli
14:07elementi informativi obbligatori, vietando quelle dichiarazioni ambientali generiche, prive di
14:14una chiara dimostrazione o l'uso di etichette ambientali che non siano basate su sistemi di
14:19certificazione che siano verificabili o comunque riconosciuti o che comunque suggeriscano un
14:24impatto positivo che magari poi è trascurabile o comunque o addirittura inesistenti in alcuni
14:31casi. Quindi aggiunge poi una parte importante sulla durabilità dei prodotti, quindi le imprese
14:38dovranno seguire un quadro molto più rigoroso nel fornire informazioni chiare sulla durata
14:45prevista del prodotto, sulla disponibilità di pezzi di ricambio, sulla possibilità di
14:50riparazione e quindi le relative condizioni e limitazioni al funzionamento del prodotto
14:54dovuto ad aggiornamenti software o ad altre situazioni specifiche. E poi come dicevamo
15:01sulle dichiarazioni ambientali di certificazione ha introdotto un quadro molto più stringente.
15:06Quindi di fatto questa nuova disciplina rappresenta un passo avanti molto significativo verso la
15:11maggiore responsabilizzazione delle imprese e verso una migliore tutela e consapevolezza
15:16anche da parte dei consumatori di quelle che sono le informazioni importanti da acquisire
15:21nelle loro scelte di acquisto. In questo modo quindi l'auspicio è che si garantirà un mercato
15:27più trasparente con la promozione di modelli di produzione che siano effettivamente più
15:32sostenibili e che quindi in qualche modo si combatta anche un po' quella concorrenza sleale
15:37che a volte viene fatta proprio su queste dichiarazioni. È chiaro che queste nuove regole
15:43avranno degli impatti inevitabili sul mercato perché molte delle prassi in uso dovranno essere
15:50adeguate, dovranno essere rivisti sistemi di etichettatura e di comunicazione sui prodotti
15:56e punti di vendita e quindi in qualche modo il settore della distribuzione moderna che comunque
16:01è da tempo attiva un po' nella realizzazione di questo processo di transizione verde anche con
16:07iniziative concrete che cercano di lavorare anche sulla comunicazione, dunque tutta la filiera
16:14verso i consumatori. Quindi c'è piena consapevolezza da parte del nostro settore che molte cose andranno
16:21migliorate, andranno adeguate proprio per informare al meglio i consumatori e per fornire quella
16:28chiarezza, quella trasparenza, quella semplificazione che ci chiedono le norme, giustamente le norme europee
16:35e prossimamente la norma italiana che si è stata in questo momento definendo ed esaminando.
16:41Ecco, una cosa importante in questa disciplina sarà chiarire bene qual è la corretta ripartizione
16:52delle responsabilità all'interno della filiera, perché è chiaro che il retailer ha un compito
16:56fondamentale importante, perché è l'ultimo anello della filiera, quindi va da front office
17:01con i consumatori, quindi ha il compito fondamentale di fornire informazioni, dare visibilità alle stesse,
17:10chiarire eventuali dubbi ai consumatori su quelle che sono le informazioni che può acquisire nel punto
17:17di vendita, però tutto questo bagaglio informativo deve essere trasferito nel modo più corretto possibile
17:25lungo tutta la filiera, proprio per arrivare poi al terminale finale, quindi alla distribuzione
17:30che deve farsi carico di lavorare anche in chiave formativa e informativa sul consumatore finale.
17:39Quindi, proprio per questo motivo, forse il provvedimento in sé, non so se nella normativa si potranno
17:46puntualizzare alcuni aspetti più specifici e più critici su come devono essere gestite alcune forme di comunicazione,
17:55bene sarebbe magari che accanto a questo decreto legislativo ci fosse poi una sorta di linea guida nazionale,
18:03un decreto ministeriale, chiamiamolo come vogliamo però, qualche atto di indirizzo un pochettino più specifico
18:10che individui con maggiore precisione i criteri per l'utilizzo di queste dichiarazioni ambientali,
18:17proprio per fare in modo che non siano generiche, anche alla luce di alcuni marchi già registrati
18:22che hanno all'interno magari alcune parole che spesso sono utilizzate nelle attuali comunicazioni di mercato
18:28e che magari in prospettiva, alla luce dell'arrivo di questa nuova disciplina, dovranno essere riviste,
18:34rivaluate o comunque bisognerà fare insomma un'interpretazione puntuale di quello che si può dire
18:41e quello che viceversa dovrà essere riformulato.
18:45al fine proprio di ridurre al minimo dei margini interpretativi sia per gli operatori del mercato
18:53e anche poi per le autorità di controllo che saranno chiamate a verificare la corretta applicazione di questa disciplina.
19:02Ecco, per quanto concerne più nello specifico i contenuti del provvedimento,
19:05mi soffermo in particolare sull'obiettivo europeo di rafforzamento della tutela dei consumatori
19:11sul fronte delle garanzie, laddove si prevede nella nuova disciplina sia il rafforzamento della garanzia legale
19:18e l'introduzione di un'etichettatura armonizzata per la garanzia commerciale di durabilità.
19:24Infatti il nuovo articolo 65 ter del codice del consumo che sarà modificato con la nuova norma che state esaminando
19:36in linea con quella che è la direttiva stabilirà che l'avviso armonizzato dell'esistenza della garanzia legale
19:44di conformità e l'indicazione dei suoi elementi principali devono sempre essere dati con massima visibilità
19:52e trasparenza al consumatore, così come le informazioni sull'esistenza di un'eventuale garanzia commerciale
19:58gratuita superiore ai due anni che il produttore dovesse mettere a disposizione
20:02attraverso sempre, anche in questo caso, un'apposita etichetta armonizzata.
20:08Anche su questo punto quindi per noi sarà importante garantire la visibilità e la chiarezza di queste informazioni
20:17però sul discorso dell'etichetta armonizzata sulle garanzie commerciali ulteriori rispetto a quella legale di due anni
20:26che sarà offerta dai produttori sarà importante assegnare il compito di gestire questa etichetta
20:34proprio al produttore stesso. Non è pensabile, anche se dalla lettera della norma rimane un po' sfumata questo aspetto
20:42però non è pensabile che in capo al distributore ci sia l'obbligo di apporre materialmente l'etichetta
20:48su migliaia di prodotti che vengono venduti nei nostri schiaffari, nei nostri punti di vendita
20:56ma più che altro il nostro compito sarà quello di fare in modo che il consumatore possa comprendere l'informazione
21:01nel modo più adeguato nel punto di vendita. Non è realisticamente pensabile che il personale nel negozio
21:07possa occuparsi della gestione manuale della posizione di etichetta armonizzata sui prodotti
21:11o in prossimità degli stessi, assumendosi tra l'altro anche il rischio di eventuali violazioni informali.
21:17Quindi questo è un punto un po' critico per noi perché nella norma non è chiarissima la definizione
21:22quindi potrebbe far supporre che questa etichettatura debba essere gestita in punto di vendita.
21:31Mi soffermo da ultimo su ulteriori obblighi informativi che prevedono, come dicevamo in premessa,
21:37che nel punto di vendita si forniscano anche informazioni sull'indice di riparabilità del bene, se disponibile,
21:43o su quella che sono le informazioni relative al costo stimato, alla procedura di ordinazione di petto di ricambio,
21:56nonché relativamente alle istruzioni, alla manutenzione, alla riparazione.
22:02Anche in questo caso noi siamo consapevoli di doverci fare carico di queste nuove informazioni,
22:09lo faremo con grande attenzione e con grande disponibilità per essere massimamente trasparenti nei confronti dei consumatori,
22:19però anche in questo caso è indispensabile chiarire che tali obblighi devono essere correttamente riferiti i produttori
22:25che sono gli unici soggetti in grado di fornire i dati aggiornati e tecnicamente verificabili su questi aspetti
22:31e quindi che dovranno poi trasferire ai loro anelli successivi della catena di fornitura.
22:37Ecco, questi sono un po' i punti che volevamo portare alla vostra attenzione,
22:42ovviamente ci riserviamo poi di mandarvi a stretto giro un documento che riassume un po' quello che io ho descritto rapidamente
22:48nel periodo, in questo momento.
22:53Per qualsiasi informazione, delucidazione o riflessione noi siamo a vostra disposizione
22:57e io sono a vostra disposizione in questo momento per rispondere ad eventuali domande da parte dei senatori presenti.
23:02Grazie, la ringraziamo e la invitiamo appunto anche noi a mandare eventuale la nota
23:08se è in grado di elaborarla nel giro di poco tempo per dare in modo anche agli altri commissari
23:14di avere contezza della vostra posizione.
23:18Chiedo ai commissari se hanno delle domande da rivolgerle,
23:21se non ce ne sono e pare che non ce ne siano, la ringraziamo e le auguriamo buon lavoro, dottor Pagani.
23:27Grazie a voi, grazie Presidente.
23:29Grazie a voi.
23:31Passiamo, come ultima edizione, al Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti.
23:38Vedo già il dottor Vergari, il dottor Melluso collegati.
23:46Buongiorno Presidente.
23:48Buongiorno, diamo, allora come modus operandi, diamo cinque minuti ad ogni sigla.
23:58Sì, facciamo entrare anche...
24:00Perfetto, ci siamo tutti.
24:10Bene, buongiorno, dottor Ciliberto.
24:12Buongiorno.
24:13Buongiorno.
24:14Bene, allora io direi di darvi un'autogestione
24:17con la quale vi diate voi un ordine di intervento
24:21per un totale di 20 minuti a questo punto,
24:24quindi cinque minuti per ciascuno.
24:27e poi lasciamo le domande agli eventuali commissari.
24:33Datevi pur voi un ordine di intervento.
24:42Non lo so, parto io?
24:45Va bene.
24:47Va bene.
24:48Allora, buongiorno, Anna Dizzari, altro consumo.
24:50Allora, preciso che subito dopo l'audizione
24:55faremo arrivare alla Commissione il nostro documento
24:58con tutti i dettagli e le osservazioni
25:00sull'argomento e quindi sullo schema di decreto legislativo.
25:08Diciamo che adesso sinteticamente cercherò di riportarvi
25:13alcune osservazioni puntualmente sul testo.
25:17Allora, innanzitutto riteniamo che si tratti di un argomento molto importante
25:21che completa, diciamo, il quadro di tutela dei consumatori
25:25soprattutto in un momento storico
25:27in cui i consumatori effettivamente fanno delle scelte di acquisto
25:30sempre più influenzate
25:32anche dalle informazioni sulla circolarità
25:37e sulla sostenibilità dei prodotti che stanno acquistando.
25:40Quindi giustamente ben venga questa integrazione
25:42all'interno del codice del consumo
25:44di tutte le norme che riguardano ovviamente
25:47le informazioni da veicolare ai consumatori
25:49che devono essere le più corrette possibili
25:51per permettere che le scelte
25:53anche dal punto di vista della sostenibilità
25:55siano corrette.
25:56È chiaro che informazioni confuse,
25:58informazioni parziali, informazioni non veritiere
26:01non fanno sia appunto che le scelte
26:03possano essere consapevoli.
26:04Quindi ben venga anche che su questo
26:07ci sia poi un'analisi e un controllo
26:11da parte dell'autorità garante
26:12e la concorrenza del mercato
26:14che ovviamente poi negli anni a venire
26:16dovrà mettere a terra
26:18questo nuovo sistema normativo
26:21e ovviamente come alto consumo
26:23saremo poi, diciamo così,
26:26con la nostra attività
26:27cercheremo di dare sostegno
26:31anche alle indagini dell'antitrust
26:33in modo che poi queste norme
26:35possano essere rispettate
26:37perché come sappiamo benissimo
26:38qualsiasi norma perfetta
26:40poco vale, poco vale
26:41se poi appunto non viene a essere messa in pratica.
26:44Entrando nel dettaglio
26:45diciamo che è chiaro che la direttiva
26:47prevede un'armonizzazione massima
26:48per cui gli articoli
26:50dello schema di decreto legislativo
26:52sono molto simili a quelle presenti
26:55insomma alle disposizioni presenti nella direttiva.
26:58Sicuramente abbiamo notato
26:59un po' di confusione e imprecisioni
27:03nella diciamo nella
27:04nella traduzione dall'inglese
27:06per cui ci sono delle
27:07degli articoli che probabilmente
27:09potrebbero essere formulate
27:11in un altro modo
27:12nel documento che vi vecoleremo
27:13troverete insomma questi questi dettagli
27:16su alcuni aspetti appunto
27:18facciamo dei commenti puntuali
27:21per esempio sulle certificazioni ambientali
27:24ci chiediamo se poi
27:26sarà predisposto
27:28nel momento in cui la direttiva
27:29diventerà effettiva
27:30un elenco diciamo di certificatori
27:33di enti terzi indipendenti
27:34a cui pure si fa riferimento
27:36e un elenco appunto
27:38che possa dare certezza
27:39rispetto a queste certificazioni
27:41un po' come accade col biologico
27:42dove è il ministero dell'agricoltura
27:44che tiene un elenco
27:45dei certificatori
27:46aggiornato.
27:48Altra cosa
27:49quando si parla appunto
27:51di elementi rilevanti del prodotto
27:54dal punto di vista della sostenibilità
27:55noi riteniamo che
27:56oltre agli elementi già presenti
27:58indicati debba essere necessario
28:00fare riferimento anche all'imballaggio
28:02che riporta sempre di più
28:04delle informazioni attinenti al prodotto
28:07ed incide sulle scelte
28:08per cui anche le informazioni
28:09attinenti alla sua composizione
28:11attinenti al suo conferimento
28:13devono essere considerate fondamentali
28:15per la definizione delle pratiche scorrette
28:17così come riteniamo che sia fondamentale
28:20sempre di più nei prodotti di elettronica
28:22dare delle comunicazioni corrette
28:24diventano elementi fondamentali del prodotto
28:26le disponibilità di aggiornamento
28:28dei software
28:29sempre più spesso
28:31in effetti i prodotti
28:32anche di elettronica
28:33e anche i prodotti
28:34che utilizziamo come elettrodomestici
28:36sono inutilizzabili
28:38se appunto l'aggiornamento
28:39non è disponibile
28:40ovviamente precisiamo anche
28:43che tutta questa direttiva
28:45avrebbe bisogno anche
28:47di una approvazione
28:48dell'altra direttiva
28:49sui green claims
28:50che stiamo ancora aspettando
28:52e che in effetti
28:53potrebbe essere di supporto
28:55anche per capire quali comunicazioni
28:57potrebbero essere effettivamente
28:59considerate scorrette
29:01avrebbe un quadro
29:02di riferimento
29:03assolutamente più certo
29:05vi ringrazio
29:06e vi rinvio al documento
29:07che stiamo per inviare
29:08per ulteriori dettagli
29:09grazie
29:10grazie
29:11se non c'è nessun altro
29:18parlerei io
29:19sono Fabrizio Ghidini
29:20di Feder Consumatori
29:22Feder Consumatori
29:24ha sostenuto
29:26l'approvazione
29:28già da parte
29:28dell'Unione Europea
29:29della direttiva
29:30825 del 2024
29:32la Empowering Consumer Directive
29:35che si pone degli obiettivi
29:37molto ambiziosi
29:38in materia di tutela
29:39del consumatore
29:41su pratiche commerciali
29:43di comunicazione sleale
29:45e anche l'obiettivo
29:46di promuovere
29:47la transizione
29:48ecologica
29:50qua la discussione
29:51sarebbe
29:51molto lunga
29:52ma ovviamente
29:53per motivi di tempo
29:54e non è la sede
29:55la tralasciamo
29:57per cui noi
29:57con favore
29:58salutiamo
29:59il recepimento
30:01entro
30:01le scadenze previste
30:04di questa direttiva
30:05nell'ordinamento italiano
30:06attraverso
30:07delle modifiche rilevanti
30:09del codice
30:10del consumo
30:12le tematiche
30:14di questa direttiva
30:15sono di particolare
30:17rilievo
30:21le certificazioni ambientali
30:23l'obsolescenza
30:24dei prodotti
30:24anche relativamente
30:26ai software
30:27il tema
30:28del riuso
30:29le tematiche
30:30sono
30:30assolutamente
30:31di attualità
30:34per cui
30:34si intrecciano
30:38diversi aspetti
30:41in questa
30:42in questa
30:43normativa
30:44dal tema
30:46del
30:46diciamo
30:46del greenwashing
30:47al tema
30:48più strettamente
30:49ambientale
30:51negli ultimi anni
30:52questo
30:53il greenwashing
30:55si è diventato
30:56una pratica
30:57scorretta
30:58ma molto comune
30:59tra le aziende
31:01e questa pratica
31:02non solo
31:03ha
31:04come dire
31:05spinge
31:06i consumatori
31:07a
31:07scegliere
31:09un prodotto
31:10piuttosto
31:10che un altro
31:11ma queste pratiche
31:12di greenwashing
31:13hanno anche
31:13determinato
31:15un aumento
31:16assolutamente
31:16immotivato
31:17dei prezzi
31:18dei prodotti
31:19prodotti green
31:20prodotti ecologici
31:21prodotti biologici
31:22come dire
31:23solo per il fatto
31:24di etichettarli
31:26in un certo modo
31:28comportano
31:29un appesantimento
31:32dei costi
31:32per i consumatori
31:34sottolineiamo
31:35l'importanza
31:36di una parte
31:36della normativa
31:37che riguarda
31:38il tema
31:38del riuso
31:39e l'obsolescenza
31:40dei prodotti
31:41la settimana scorsa
31:42era la settimana
31:43europea
31:44dei rifiuti
31:44e al centro
31:46della campagna
31:47di informazione
31:48c'erano
31:49i RAE
31:50i rifiuti
31:51elettronici
31:52ed elettrici
31:53lo dico
31:54perché
31:54il nostro paese
31:56segna
31:57un pesante
31:58ritardo
31:59rispetto agli obiettivi
32:00di corretto conferimento
32:02di questi
32:03rifiuti
32:04determinando
32:06un danno
32:07sia ambientale
32:08sia di carattere
32:09economico
32:10per cui
32:10l'occasione
32:11anche del
32:11recepimento
32:12di questa direttiva
32:13dovrebbe essere
32:15uno stimolo
32:16per migliorare
32:17i risultati
32:18sul tema
32:20della raccolta
32:22dei rifiuti
32:22cosiddetti
32:23RAE
32:26in sintesi
32:28noi esprimiamo
32:28un parere
32:29favorevole
32:30allo schema
32:31che ci è stato
32:32presentato
32:33con l'auspicio
32:34che
32:35nei passaggi
32:37che
32:37seguiranno
32:39da oggi
32:40al momento
32:41dell'approvazione
32:42insomma
32:42non ci siano
32:43delle modifiche
32:44che vadano
32:45a
32:46annacquare
32:47gli strumenti
32:48di tutela
32:49dei consumatori
32:50e
32:50dell'ambiente
32:52noi poi
32:53invieremo
32:54anche noi
32:54un testo
32:55scritto
32:55dove non solo
32:56riassumeremo
32:57queste considerazioni
32:59ma
33:00suggeriremo
33:03anche alcune
33:03proposte
33:04di modifica
33:05rispetto
33:07allo schema
33:07che ci è stato
33:08presentato
33:10per concludere
33:13e quindi
33:14quelle
33:14non le illustro
33:15poi
33:16le vedrete
33:17in una sede
33:17più
33:19tecnica
33:20per concludere
33:22dico questo
33:22insomma
33:23l'importanza
33:24del ruolo
33:24che dovrà
33:25giocare
33:26la GCM
33:27per
33:27dare
33:31reale
33:32effettività
33:32a questa
33:34normativa
33:35in termini
33:36di controlli
33:38noi proponiamo
33:39anche
33:39che ci sia
33:40a due anni
33:43dall'approvazione
33:43della
33:44del provvedimento
33:48una verifica
33:49quindi dare
33:50mandato
33:50ad la GCM
33:51come dire
33:52di
33:53appunto
33:55redare
33:57a due anni
33:58una relazione
33:59per vedere
34:00il grado
34:00di applicazione
34:01e le difficoltà
34:02di questa
34:02normativa
34:03c'è il tema
34:03delle sanzioni
34:04e poi
34:05un'informazione
34:06ai cittadini
34:06le novità
34:07sono tantissime
34:08i cittadini
34:10devono conoscere
34:10altrimenti
34:11come dire
34:11c'è anche
34:12l'incapacità
34:14e l'impossibilità
34:15di far valere
34:15i diritti
34:16che la legge
34:17riconosce
34:17grazie
34:18grazie a lei
34:19a Torghiedini
34:20attendiamo
34:20la sua nota
34:21e la ringraziamo
34:23dell'intervento
34:24chiedo
34:25che sia
34:26il prossimo
34:28il prossimo
34:29Presidente
34:30della Di Consum
34:32grazie
34:33alla Commissione
34:34a tutti i senatori
34:35per questa
34:35audizione
34:36noi abbiamo
34:37già inviato
34:38il nostro documento
34:40quindi non lo esplicito
34:45nel dettaglio
34:45ma metto
34:46soltanto a fuoco
34:47alcuni punti
34:48perché noi abbiamo
34:49usato una metodologia
34:50di questo tipo
34:51ovvero
34:51siccome
34:52la problematica
34:54che scaturisce
34:55dalla direttiva
34:56europea
34:58è una
34:58problematica
35:00molto interessante
35:01che naturalmente
35:02aiuta
35:03il diritto
35:03di scelta
35:04e di informazione
35:06corretta
35:07per il consumatore
35:08noi crediamo
35:09che nel
35:10recepimento
35:10italiano
35:11oltre a far
35:13mettere
35:14in fila
35:16tutto ciò
35:16che già in Europa
35:17è stato deciso
35:18si possa tentare
35:19di fare qualcosa
35:20di più
35:20sia perché
35:21risulterebbe
35:22dall'ultimo
35:23eurobarometro
35:25del 2024
35:26che ben il 60%
35:27dei consumatori
35:28non si fida
35:29più
35:30delle informazioni
35:31che trova
35:32quando fa fare
35:32degli acquisti
35:33in merito
35:34a temi
35:35di sostenibilità
35:35integrale
35:36e sia perché
35:37l'Italia
35:38naturalmente
35:39è leader
35:41sia per quanto
35:42riguarda
35:43le attività
35:43di riciclo
35:44sia per quanto
35:45riguarda
35:46anche la qualità
35:46dei prodotti
35:47quindi
35:48essendo legati
35:49molto quindi
35:50a sostenibilità
35:50integrale
35:51sarebbe un peccato
35:52che
35:53una norma
35:55non permetta
35:56di garantire
35:57in Italia
35:57la certezza
35:58di quello
35:59che le varie
36:00norme
36:01affermano
36:01e quindi
36:02noi abbiamo
36:03pensato
36:04di proporre
36:05al Senato
36:06di fare
36:07un passo in più
36:07di aggiungere
36:08qualcosa
36:09sempre
36:09nel rispetto
36:10della normativa
36:12europea
36:12e soprattutto
36:12sempre nel rispetto
36:14di non aumentare
36:14i costi
36:15per lo Stato
36:16quindi
36:17abbiamo evidenziato
36:18che sarebbe opportuno
36:20la lettera
36:21Bbis
36:22dell'articolo 23
36:23di aggiungere
36:24e specificare
36:24meglio
36:25quali siano
36:26le certificazioni
36:27perché attualmente
36:28ce ne sono tantissime
36:30noi crediamo
36:31che bisogna
36:32valorizzare
36:33le certificazioni
36:34che hanno
36:36un avallo
36:37una certezza
36:39da parte
36:39dell'ordinamento
36:41pubblico
36:41quindi dello Stato
36:42degli enti
36:43di ricerca
36:44statali
36:44e comunque
36:45di tutto ciò
36:46che rientra
36:48come diceva
36:48anche la collega
36:49di altro consumo
36:50cioè
36:50il cittadino
36:52se sa
36:52che quella
36:53certificazione
36:54rientra
36:55in una valutazione
36:56anche
36:57dei ministeri
36:58e degli organi
36:59competenti
36:59penso ad Accredia
37:00naturalmente
37:01gli dà
37:02maggiore
37:02credibilità
37:03e quindi
37:04escludere
37:04tutte quelle
37:05privatistiche
37:06e quelle
37:07un po'
37:07di comodo
37:08e questo
37:09sarebbe utile
37:09e specificarlo
37:10bene
37:11l'altra cosa
37:11che invitiamo
37:13per quanto riguarda
37:14la tematica
37:15nell'articolo 5
37:17dello schema
37:17su durabilità
37:18e riferibilità
37:19crediamo
37:21che sia bene
37:21da specificare
37:22per la vendita
37:23online
37:24che le informazioni
37:25devono avvenire
37:26prima del pulsante
37:27d'acquisto
37:28quindi
37:29sono tutte specifiche
37:30che potrebbero
37:31già essere indicate
37:32ma
37:33dettagliarle meglio
37:34permette
37:35di non dover
37:36far poi
37:36lavorare troppo
37:37l'autorità
37:38garante del mercato
37:40per sanzionare
37:41cose che sono
37:42scontate
37:43e poi
37:43una delle cose
37:44che riteniamo
37:45che sia fattibile
37:46e che proponiamo
37:47vista la tematica
37:49che è così importante
37:50perché la sostenibilità
37:51integrale
37:51è fondamentale
37:53per il futuro
37:54del corretto
37:55produzione
37:56una produzione
37:57di economia
37:58sana
37:59noi proponiamo
38:00un'istituzione
38:01di un osservatorio
38:02permanente
38:03sulla sostenibilità
38:04integrale
38:04dei consumi
38:05da fare presso
38:07il MIMIT
38:08dove già
38:09c'è il CNCU
38:10quindi
38:10una collaborazione
38:12fra MIMIT
38:13CNCU
38:14e autorità
38:15garante
38:15per tenere
38:16sotto controllo
38:17in osservazione
38:19questo tipo
38:20di caratteristiche
38:22che scaturiranno
38:22dall'approvazione
38:23poi del settembre
38:2426
38:25di questa nuova direttiva
38:27di questa nuova norma
38:28perché è molto dettagliata
38:30è molto utile
38:31ma va molto seguita
38:33quindi riteniamo
38:34che anche poi
38:35fare una reazione
38:36una relazione biennale
38:37al Parlamento
38:38sarebbe utilissimo
38:39quindi questo
38:40è un punto
38:41che non costa nulla
38:43che però ci permetterebbe
38:44anche di aiutare
38:45ancora di più
38:46l'autorità
38:47e i consumatori
38:48perché con la nostra
38:49osservazione
38:50del mercato
38:50potremmo aiutare
38:52ovviamente
38:53a GCM
38:54e aiutare i consumatori
38:55a porre attenzione
38:57maggiore
38:58su ciò che devono fare
38:59quando si apprestano
39:00a fare un acquisto
39:01e poi
39:02visto che tutto questo
39:04porterà
39:04maggior lavoro
39:05all'autorità
39:07antitrust
39:07che ha il compito
39:09di valutare
39:10osservare
39:11e quindi
39:11di regolare
39:12il mercato
39:13su questa tematica
39:14prevedere
39:15che
39:16nella finanziaria
39:17successiva
39:19all'entrata in vigore
39:20del recepimento
39:21ci siano
39:22le capacità
39:23per incrementare
39:25la GCM
39:26perché
39:26se dobbiamo
39:28lavorare
39:29come sta lavorando
39:30che ci dichiara
39:30sempre l'autorità
39:31che è in difficoltà
39:33per la grande
39:34presenza
39:35di notizie
39:36che riceve
39:37del lavoro
39:37che devono svolgere
39:38e qui crediamo
39:40che bisognerà aprire
39:40una sezione
39:41proprio specifica
39:43credo che sia
39:44importante
39:44che venga
39:45data tutto
39:46l'apporto possibile
39:48all'autorità
39:49altrimenti
39:50se non c'è
39:50sanzionamento
39:51viene vanificato
39:52il lavoro
39:53e poi abbiamo messo
39:54dei piccoli
39:55rimedi rapidi
39:56delle sanzioni
39:57di specificarle
39:59nella norma
39:59una moratoria
40:00per le microimprese
40:01che non riescono
40:02a sopportare
40:03la cosa
40:04insieme
40:04ma comunque
40:05io credo
40:06che posso
40:06terminare qui
40:07perché
40:08leggendo
40:09la nostra
40:09documentazione
40:11è stato
40:11specificato
40:12per ogni punto
40:13che ho determinato
40:15qui
40:15come fare
40:16come procedere
40:17e speriamo
40:17quindi anche
40:18sempre più
40:19in una maggiore
40:20collaborazione
40:20fra la commissione
40:22e le nostre
40:23associazioni riconosciute
40:24grazie
40:25grazie
40:25grazie direttore
40:26vergari
40:27la ringrazio
40:28lascio ora
40:29la parola
40:29al dottor
40:30melluso
40:30sì grazie
40:33buongiorno
40:34cercherò di recuperare
40:35quanto diciamo
40:36è andato un po' fuori
40:37dai miei colleghi
40:38che mi hanno preceduto
40:39sarà un po' più breve
40:40dicono tutti così
40:42poi finiscono
40:43per essere più lunghi
40:44stia tranquillo
40:45ringrazio per essere
40:47ringrazio per essere qui
40:48il signor presidente
40:49tutti gli onorevoli deputati
40:51ringrazio la commissione
40:53per questa audizione
40:54su un provvedimento
40:55che noi riteniamo
40:55cruciale
40:56per la modernizzazione
40:57del mercato
40:58e per la tutela
40:59dei cittadini
40:59come assolutenti
41:01vogliamo porre
41:03al centro
41:03non solo la dimensione
41:04della sostenibilità
41:05ambientale
41:06ma anche quello
41:06della sostenibilità
41:07consumeristica
41:09un termine
41:09che stiamo provando
41:10a coniare
41:10da un po' di tempo
41:11ci stiamo studiando
41:13su una terminologia
41:15una sostenibilità
41:16che misura
41:17la capacità
41:17dell'impresa
41:18di essere davvero
41:19a misura di consumatore
41:20attraverso informazioni
41:22chiare
41:22comportamenti corretti
41:24e prodotti
41:25che durino nel tempo
41:26questo è quello
41:27che noi cerchiamo
41:28di chiedere
41:28in questa prospettiva
41:31due elementi fondamentali
41:33sono la trasparenza
41:34dell'etichetta
41:35e la riparabilità
41:37dei degli oggetti
41:39sono due elementi
41:40fondamentali
41:40sull'etichetta
41:42dobbiamo fare
41:43un lavoro
41:44di accountability
41:45importante
41:46perché rileviamo
41:47che il consumatore
41:48sia disappassionato
41:50non non crede più
41:52e quindi dobbiamo fare
41:53un forte
41:53un forte messaggio
41:55di comunicazione
41:56di storytelling
41:57semplice
41:58anche attraverso
41:59le sentinelle
42:00nel territorio
42:02delle nostre associazioni
42:03attuali consumatori
42:03per dare peso specifico
42:05il decreto introduce
42:07strumenti importanti
42:08come quello
42:09del greenwashing
42:10che da tempo
42:11tutte le associazioni
42:12a tutela dei consumatori
42:14pongono al centro
42:15del dibattito
42:16dell'informazione
42:16e dell'educazione
42:18del consumatore
42:19la questione importante
42:21è che
42:22molte pratiche
42:23sleali
42:24incorporano
42:25già nella loro logica
42:27il peso
42:27della sanzione
42:28ovvero
42:29viene considerato
42:31come un costo
42:32collaterale
42:32dell'intesa commerciale
42:34e non come un
42:35reale deterrente
42:37quindi l'illecito
42:38diventa economicamente
42:41conveniente
42:41la competizione
42:43viene completamente
42:44distorta
42:45i consumatori
42:46perdono di fiducia
42:47per questo
42:48noi chiediamo
42:49che nel giro
42:51di vite
42:51dell'antitrust
42:52ci sia
42:53la creazione
42:54di un apparato
42:55sanzionatorio
42:56veramente efficace
42:57proporzionato
42:58e dissuasivo
42:59un uso
43:00più sistematico
43:01della cosiddetta
43:02moral suasion
43:03come strumento
43:04preventivo
43:05ad accompagnare
43:06le imprese
43:07prima che
43:08l'illecito
43:08si manifesti
43:09evitando sia
43:10danni a consumatori
43:11che ai costi
43:12reputazionali
43:13alle aziende
43:14e poi
43:15concludo
43:16vado
43:16vado verso
43:17la conclusione
43:18e convengo
43:19con tutti
43:20coloro
43:20che mi hanno
43:20preceduto
43:21che dopo
43:22l'entrata
43:22in vigore
43:23del 27
43:24settembre
43:24duemilaventisei
43:25proponiamo
43:26un tavolo
43:27di manutenzione
43:28normativa
43:29pienale
43:30sulla sostenibilità
43:31consumeristica
43:32e il dialogo
43:33con le imprese
43:34le istituzioni
43:35e le autorità
43:36perché
43:37proprio così
43:38possiamo andare
43:39veramente
43:39a fare
43:40le pulci
43:41a come si sta
43:42camminando
43:43e camminando
43:44insieme
43:44specialmente
43:45su questo tema
43:46potremmo fare
43:47non solo
43:48il bene
43:48del consumatore
43:49ma anche
43:50della
43:51dell'azienda
43:52che aumenterà
43:53la sua
43:53il suo rating
43:54di customer care
43:56nei confronti
43:57dei suoi clienti
43:58concludo
43:59sottolineando
43:59che la transizione
44:00verde sarà
44:01credibile
44:02solo se sarà
44:03anche
44:03trasparente
44:04riparabile
44:06come l'abbiamo
44:07detto prima
44:07e a misura
44:08di consumatore
44:09assolutamente
44:10è sempre pronto
44:11a collaborare
44:12con il suo
44:13spirito
44:14costruttivo
44:15per rendere
44:15questo decreto
44:16un vero pilastro
44:17della sostenibilità
44:18ambientale
44:19a questo punto
44:20mi viene da dire
44:21anche consumeristica
44:22grazie
44:23grazie
44:24grazie a lei
44:25presidente
44:26lasciamo quindi
44:27per ultimo
44:27la parola
44:28all'unico
44:28che oggi è in presenza
44:30al dottor
44:31Ciliberto
44:32prego
44:32vicepresidente nazionale
44:33di Udicon
44:34prego
44:35si buongiorno
44:36intanto va bene
44:36intervenendo dopo i colleghi
44:37diciamo questo potrebbe essere
44:39uno dei provvedimenti
44:40che vede
44:40l'unitarietà
44:42in tutte le associazioni
44:43consumatori
44:43quindi anche per noi
44:45il ricepimento
44:46della direttiva
44:478 dei 5
44:48è fortemente positivo
44:50perché
44:50va nella direzione
44:52giusta
44:53comunque perché
44:54innalza
44:55quella che è la protezione
44:56dei consumatori
44:57in un mercato diciamo
44:58in cui le scelte green
44:59sono sempre più diffuse
45:01ma sono anche
45:02sempre più esposte
45:03a dei rischi
45:04di inganno
45:05quindi io mi soffermerò
45:06su tre punti
45:07che poi ritroverete
45:07nelle note
45:08che vi abbiamo
45:09già trasmesso
45:10e parto proprio
45:11dai falsi
45:12green claims
45:13quindi con
45:15diciamo particolare
45:16riguardo a quello
45:16che è il fenomeno
45:17del washing
45:17perché ci troviamo
45:19di fronte
45:20nella maggior parte
45:20dei casi
45:21a asserzioni
45:22ambientali vaghe
45:24non verificabili
45:26o addirittura
45:26proliferano
45:28dei marchi
45:29di sostenibilità
45:30senza
45:31diciamo
45:31delle reali garanzie
45:32o addirittura
45:33tante volte
45:35ci troviamo
45:35di fronte
45:36a una comunicazione
45:38di una neutralità
45:39climatica
45:41basata solo
45:41sulla compensazione
45:42della CO2
45:43per esempio
45:43quindi questo
45:45secondo me
45:45danneggia
45:46sia i consumatori
45:46ma anche le imprese
45:47comunque virtuose
45:49perché
45:50mina la fiducia
45:51diciamo in quello
45:51che è lo sviluppo
45:52dell'economia circolare
45:53l'hanno toccato
45:55anche i colleghi
45:55il secondo punto
45:56su cui mi fermo
45:57è quello
45:57sulla durabilità
45:58riparabilità
45:58e aggiornamenti
45:59dei software
46:00quindi l'inserimento
46:02dell'obsolescenza
46:04programmata
46:04come pratica
46:05commerciale
46:05scorretta
46:06secondo me
46:07diciamo
46:07è un punto
46:09fondamentale
46:10perché
46:10è l'antitesi
46:12fondamentalmente
46:13dell'economia circolare
46:14l'obsolescenza
46:14programmata
46:15perché costringe
46:16le famiglie
46:17a sostituire
46:18dei prodotti
46:19che ancora
46:19sono pienamente
46:20funzionanti
46:21e possono essere
46:22riparati
46:22in caso di guasto
46:24su questo
46:25proponiamo anche
46:27forse
46:27una maggiore
46:29attenzione
46:30da parte
46:30della GCM
46:32dove
46:32come sostenevano
46:34anche i colleghi
46:35mi sento di dire
46:37che le associazioni
46:37consumatori rappresentative
46:39sono delle sentinelle
46:41sul territorio
46:42noi abbiamo
46:43una percezione
46:45molto ravvicinata
46:46di quello
46:47che è il fenomeno
46:48tante volte
46:49ci troviamo di fronte
46:49a scontrarci
46:50con un'autorità
46:52che non ci dà
46:54il giusto peso
46:55alle segnalazioni
46:55che vengono
46:56da soggetti
46:57accreditati
46:57come le associazioni
46:58quindi forse
46:59da quel punto di vista
47:00un correttivo
47:01un percorso prioritario
47:02o comunque
47:03qualcosa che possa
47:06in qualche modo
47:07far dialogare
47:07i due soggetti
47:09ovviamente
47:10rispetto
47:10dei propri ruoli
47:11dobbiamo provare
47:13a farla
47:14e il terzo punto
47:15ovviamente
47:16l'informazione
47:16sui consumatori
47:17a partire
47:17dall'etichetta
47:19UE
47:19noi abbiamo
47:20partecipato
47:21come Udicon
47:22alla consultazione
47:23che si è svolta
47:24in commissione europea
47:26abbiamo
47:26ribadito
47:27quello che
47:28andrò a dirvi
47:30quindi
47:30è facile
47:32dire
47:32abbiamo inserito
47:33una nuova etichetta
47:34dobbiamo far capire
47:35quell'etichetta
47:36dobbiamo far comprendere
47:37quell'etichetta
47:38al consumatore
47:38come si fa
47:39dobbiamo
47:40secondo me
47:40incrementare
47:42la comunicazione
47:43verso il consumatore
47:44quell'etichetta
47:45deve essere ben visibile
47:46sempre prima
47:47anche dell'acquisto
47:48del prodotto
47:50e quindi
47:50solo così
47:51possiamo
47:52aumentare
47:53quella che è
47:53la trasparenza
47:54la comprensibilità
47:55anche delle informazioni
47:56quindi su questo
47:58diciamo
47:59evitiamo il rischio
48:00che
48:01un'etichetta
48:02così importante
48:03rischi comunque
48:04di passare
48:05in secondo piano
48:05e non venga
48:06comunque presa
48:07in considerazione
48:07concludo
48:08dicendovi che
48:10il nostro giudizio
48:11è totalmente
48:12positivo
48:13ma individuiamo
48:14tra quelle tre
48:15priorità
48:15prioritarie
48:17il contrasto
48:19al washing
48:19l'accompagnamento
48:21della riforma
48:22diciamo
48:22con una compagna
48:23informativa
48:24e quindi
48:24diciamo
48:25quello che il nostro
48:26pensiero
48:27è quello di rendere
48:27i consumatori
48:28protagonisti
48:29di quella transizione
48:30verde
48:30in qualche modo
48:31ovviamente
48:31siamo a disposizione
48:32per qualsiasi
48:33altra
48:33la ringrazio
48:36dottor Ciliberto
48:36chiedo ai senatori
48:38se hanno qualche
48:38domanda da rivolgere
48:40se nessuno
48:41ha nessuna domanda
48:42vi ringraziamo
48:43e attendiamo
48:43per chi non l'abbia
48:44già fatto
48:45le note
48:46da dare
48:47al resto
48:47dei senatori
48:48grazie a tutti
48:49buon lavoro
48:49grazie a voi
48:51buongiorno
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