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https://www.pupia.tv - Roma - Pratiche sleali - Audizioni - CNCU e Consumerismo, Mauro Spagnolo, ASviS e Federdistribuzione - Atto n. 345
Alle ore 13, la Commissione Attività produttive, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2024/825, che modifica le direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE per quanto riguarda la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell'informazione, ha svolto le seguenti audizioni:

-Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (CNCU) e Consumerismo
-Mauro Spagnolo, membro del Centro interuniversitario di ricerca per lo sviluppo sostenibile (CIRPS)
-Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS)
-Federdistribuzione; (02.12.25)

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Trascrizione
00:00Do la parola a Gianluca Di Ascenzo, Presidente di Codacon, poi Fabrizio Ghidini, Vicepresidente
00:09del Fede del Consumatore APS, Fabrizio Cidiberto, Vicepresidente nazionale di Udicon, Gabriele
00:16Melluso, Presidente nazionale di Assutenti, Anna Vizzari, Coordinatrice delle Relazioni
00:22Istituzionali di Altro Consumo, Mauro Vergari, Direttore Ufficio Studi Innovazioni e Sostenibilità
00:28e Capo Dipartimento Reti Servizi Essenziali Telecomunicazione Pubblica Amministrazioni di
00:33Adi Consum, Luigi Gabriele, Presidente di Consumerismo. Ricordo però che il tempo complessivo è di
00:40tre minuti circa, pregandoli di non leggere le relazioni perché non c'è nemmeno il tempo,
00:49ma di mandarcele e di sintetizzare l'intervento focalizzandosi sull'oggetto dell'audizione
00:56e su il tema che è appunto lo schema di decreto legislativo.
01:04Prego, Gianluca Di Ascenzo, Presidente di Codacons. Prego.
01:16Dovrebbe aprire il microfono.
01:19Buongiorno, chiedo scusa, Presidente, non so se è un problema mio ma credo che anche i colleghi
01:25non sentano quanto è stato detto. Se mi dite che mi sentite io procedo.
01:32Adesso mi sentite?
01:34Sì, anche per me l'aula non la sentiamo, invece ho sentito il collega.
01:38Esatto, anche io.
01:43Attivare l'audio, adesso è attivato?
01:45Adesso la sentiamo, Presidente, grazie.
01:47Bene, adesso la sentiamo, grazie.
01:49Allora, ricordo, tre minuti avete, di non leggere le relazioni, sintetizzarle e concentrarsi
01:57sull'oggetto dell'audizione. Prego, Gianluca Di Ascenzo, Presidente di Codacons.
02:01Sì, grazie Presidente, ringrazio i commissari per questa opportunità che è in linea con
02:07l'agenda dei consumatori 20-30 adottata dalla Commissione europea. Esprimiamo un parere
02:12favorevole in merito al decreto legislativo con l'adozione della direttiva perché secondo
02:20noi, come giustamente evidenziato dalla Commissione europea, occorre da una parte tutelare i consumatori
02:24ma tutelare anche le imprese che vogliono essere conformi alla normativa europea.
02:29Detto questo, secondo noi è positivo l'adozione delle definizioni che andranno ad integrare
02:34il Codice del Consumo in materia di green claims e comunque di tutela del consumatore
02:41delle pratiche sleali in questa materia perché queste definizioni dovrebbero poter portare
02:46ad una diminuzione del contenzioso e fare chiarezza quindi su tutto ciò che è da considerare
02:51pratica sleale. Al tempo stesso apprezziamo anche quanto viene fatto e chiarito in merito
02:58alla garanzia di conformità legale o commerciale perché ancora ad oggi dobbiamo purtroppo
03:05constatare che ci sono realtà sia nel commercio online che quanto nel commercio anche da grandi
03:12catene di negozi che purtroppo non viene rispettata dalla normativa sulla sostituzione, ad esempio
03:21sulla garanzia legale. Quindi ben venga l'adozione di questo marchio che viene armonizzato e riteniamo
03:29che sia importante effettuare una campagna di informazione istituzionale per informare i consumatori
03:35e non solo loro sulle novità che entreranno in vigore.
03:38Ultima cosa, è importante, penso che sia scontato, insomma però per quanto riguarda i marchi sulla
03:45sostenibilità ambientale immaginiamo che verrà coinvolta a Credia in questo lavoro.
03:50Detto questo ringrazio ancora per l'opportunità offerta alla nostra associazione e siamo a disposizione
03:54per eventuali chiarimenti in merito.
03:57Bene, adesso passiamo a Anna Vizzari, coordinatrice relazione istituzionale di altro consumo.
04:04Sì, buongiorno. Sinteticamente riassumo quello che poi troverete nel documento che mettiamo
04:10a disposizione ovviamente della Commissione e dove siamo entrati anche nel merito di alcuni articoli
04:16proponendo delle riformulazioni. Sappiamo benissimo che la direttiva prevede un'armonizzazione massima
04:22ma ci potrebbero essere delle incongruenze e delle confusioni legate alla traduzione del testo in inglese
04:28e in italiano. Quindi troverete appunto delle riformulazioni per evitare proprio questo.
04:33rispetto alle definizioni, allora riteniamo un po' strano il fatto che nella definizione
04:38di bene rientrino anche gli animali vivi. Ci chiediamo come un professionista possa garantire
04:44la garanzia e la durabilità in riferimento a un animale vivo. Di conseguenza forse su questo
04:49bisognerebbe prevedere delle disposizioni speciali. Nell'ambito delle pratiche scorrette
04:54giustamente rientrano adesso alcune definizioni che riguardano anche la sostenibilità e la circolarità.
05:00Noi riteniamo che nella formulazione del codice del consumo potrebbero essere inseriti dei riferimenti
05:05anche come componenti fondamentali del prodotto da comunicare adeguatamente, anche l'imballaggio
05:12in riferimento alla composizione e al conferimento, oltre che le comunicazioni in riferimento agli
05:19aggiornamenti software, visto che oggi molti anche dei dispositivi elettronici che utilizziamo in casa
05:25in realtà hanno una durata limitata legata proprio alla disponibilità degli aggiornamenti software
05:31e quindi non dare informazioni adeguate su questo potrebbe essere una pratica scorretta.
05:36Quando si parla di comunicazioni ambientali e li si considera ovviamente anche da questo punto di vista
05:41come possibili pratiche scorrette, riteniamo che bisognerebbe anche ampliare l'ambito alle cosiddette
05:48comunicazioni di sostenibilità sociali, dove si parla di condizioni di lavoro. Abbiamo visto anche degli interventi
05:54e di antitrust nei mesi scorsi su questo ambito e riteniamo che sia importante continuare
05:59appunto anche su questi aspetti. Si parla infine di certificazioni ambientali e di enti terzi
06:05indipendenti che dovrebbero garantire queste certificazioni. Chiediamo maggiori informazioni
06:11insomma che venga messa a disposizione nel momento in cui la direttiva sarà attuata anche un elenco
06:16di questi enti certificatori, ovviamente aggiornata un po' come accade con il biologico e l'elenco presente
06:22nel Ministero dell'Agricoltura. Detto questo apprezziamo comunque il fatto che arrivino
06:27delle informazioni più chiare sui consumatori che giustamente per poter arrivare a una transazione green
06:32ed essere attori di questa transizione devono avere la possibilità di avere informazioni chiare
06:37e consapevoli. Come alto consumo poi continueremo ad indagare sul mercato e sull'effettiva applicazione
06:43di queste regole, convinte che poi sarà antitrust a dover entrare nel merito ed ovviamente valutare
06:49quanto possano essere corretti o scorretti gli operatori una volta che la direttiva entrerà in vigore
06:54e il decreto di recepimento. Grazie
06:57Bene, allora passiamo la parola a Mauro Vergari, direttore ufficio studi di Adconsum. Prego
07:07Grazie Presidente, grazie a tutti i commissari per questa audizione. Noi abbiamo mandato un testo più completo
07:15io faccio una semplice sintesi, è ovvio che condividiamo pienamente il recepimento che è in discussione
07:21però riteniamo che potrebbe essere reso ancora più efficace soprattutto tenendo conto che il 59% dei consumatori
07:29non crede più alle promesse che vengono fatte dalle aziende per quanto riguarda la sostenibilità.
07:35Quindi abbiamo evidenziato cinque punti che potrebbero essere integrati nel recepimento
07:41ne parlo solo di quattro. Uno è dedicato alla certificazione perché crediamo che come già nell'articolo 23
07:49sia più necessario specificare meglio il tipo di certificazioni che dovrebbero essere realizzate
07:58sicuramente da organizzazioni terze e riconosciute dall'utilità pubblica come i ministeri, gli enti di ricerca
08:04e ovviamente gli organismi UE. Andrebbero espressamente vietate le autocertificazioni
08:11e le certificazioni cosiddette di comodo. I claim sulla sostenibilità dell'intera filiera produttiva
08:18dovrebbero essere utilizzati solo se coperti da verifiche di terze parti indipendenti su tutta la catena
08:25e quindi soprattutto perché in questo caso avremmo meglio specificazioni soprattutto nel campo dell'abbigliamento
08:32e anche degli smartphone. Il secondo punto è l'informazione precontrattuale più forti e immediati.
08:40Lo schema di ricevimento prevede già che le nuove informazioni siano fornite prima dell'acquisto
08:46però proponiamo di rendere questo obbligo un pochino più evidente. Visibilità immediata prima del tasto acquista
08:53stiamo parlando ovviamente del commercio online. Icone standard uguale per tutti definite con decreto del MIMIT
09:00da fare casomai entro sei mesi e un'estensione esplicita dell'indicazione della durata commerciale ragionevole
09:06a smartphone, grandi a elettrodomestici, abbigliamenti e calzature e infine un osservatorio.
09:13Noi riteniamo che questa materia è molto importante che sicuramente inciderà con forza
09:19sul rispetto della sostenibilità integrata dei prodotti e quindi crediamo che istituire presso il MIMIT
09:25in collaborazione con l'Antitrust un osservatorio insieme alle associazioni del CNCU che possano
09:31quindi mettere insieme la propria attività di controllo e tutti i verbali che farà AGCM su questo
09:40possa essere utile per dare indirizzo per capire bene quali sono le pratiche di screenwashing
09:45e quindi comunicarlo con progetti appropriati. L'ultima cosa è che ci viene da pensare che in applicazione
09:52della direttiva europea ci sarà un carico maggiore nei confronti delle attività della GCM
09:58e quindi prevedere anche al suo interno, con gli strumenti naturalmente previsti, di valutare
10:06anche un incremento dell'attività della GCM con specifiche attività.
10:11La ringrazio e arriverà per esteso la nostra comunicazione.
10:15Adesso passiamo a Fabrizio Ghidini, vicepresidente di difesa dei consumatori APS
10:21a tre minuti
10:27se mi sente, non mi sente
10:32bene, allora passiamo a
10:36mi sente?
10:40Fabrizio Ghidini?
10:41no
10:41bene, allora passiamo a Fabrizio Ciliberto, vicepresidente nazionale di Udicon
10:48prego
10:49buongiorno presidente, intanto ci tengo a dire che ovviamente complessivamente valutiamo
10:55positivamente il decreto, quindi il ricepimento della direttiva 825 che va fondamentalmente
11:03nella direzione corretta perché innalza quello che è la tutela dei consumatori in un mercato
11:10in cui le scelte green sono sempre più diffuse. Io mi focalizzerò su tre punti che poi ritroverete
11:15nelle memorie che vi abbiamo trasmesso e quindi sul contrasto ai falsi green claims
11:21con in particolare appunto i fenomeni di de-washing che oggi assistiamo ad asserzioni ambientali
11:28vaghe, non verificabili o addirittura arbitrarie, poi proliferano dei marchi di sostenibilità
11:35privi di reali garanzie oppure si comunica diciamo una presunta neutralità climatica basata
11:41solo su compensazioni. Tutto questo danneggia sia i consumatori ma danneggia anche le imprese
11:47virtuose perché mina fondamentalmente la fiducia nello sviluppo dell'economia circolare.
11:52Come secondo punto apprezziamo il ricepimento sulle norme sulla durabilità, riparabilità
11:58e aggiornamenti dei software perché l'inserimento tra le pratiche commerciali scorrette di condotti
12:03che aumentano a dismisura la durata dei prodotti, empatizzano una riparabilità solo teorica
12:10o omettono quelli che sono gli effetti negativi, al nostro modo di vedere quella è un'obsolescenza
12:16favorita dell'antitesi dell'economia circolare fondamentalmente perché costringe le famiglie
12:21a cambiare dei prodotti ancora totalmente funzionanti e aumenta anche gli sprechi. Su questo punto
12:32come spunto ulteriore, avendo la GCM un ruolo fondamentale nella segnalazione delle pratiche
12:38commerciali scorrette, noi chiediamo un'interlocuzione più veloce e molto più stabile con la GCM
12:46perché le associazioni consumatori in quel caso fungono da sentinelle sul mercato e quindi
12:52su quello forse dobbiamo un po' aumentare il dialogo tra le associazioni e l'autorità
12:58garante. Il terzo punto è invece l'informazione sui consumatori, quindi sulla nuova etichetta
13:03UE, sulla garanzia e sulla durabilità. Anche su questo noi crediamo, abbiamo partecipato
13:10come Udicon in una consultazione in Commissione europea proprio su questo tema e quindi crediamo
13:17che l'etichetta è utile ma rischia di confondersi tra le tante etichette che ha un prodotto e quindi
13:25su questo forse c'è da lavorare su una campagna di comunicazione approfondita sui consumatori
13:32che comunque riescono in qualche modo a capire quella che è l'etichetta che si trovano davanti
13:36e rafforzare quindi quella consapevolezza anche dell'acquisto green. Quindi in conclusione
13:41il giudizio è favorevole e diciamo come riassumendo i tre punti è rafforzare il contrasto al greenwashing,
13:49rendere effettivo il ruolo delle associazioni come sentinelle dell'autorità garante e ovviamente
13:55informare i consumatori di tutto ciò. Io vi ringrazio e siamo a disposizione.
14:04Allora adesso passiamo a Fabrizio Ghidini se ci ascolta.
14:09Non ci ascolta quindi direi Luigi Gabriele, presidente di consumerismo. Prego.
14:18Buon pomeriggio, grazie presidente.
14:23Allora intanto esprimiamo assolutamente parere favorevole sul decreto legislativo in esame
14:29e pensiamo che sia uno spartiacco necessario questo per ripulire il mercato e soprattutto per ripristinare la fiducia.
14:35Ricordiamoci sempre che senza trasparenza non c'è transizione, senza verità non c'è alcun tipo di concorrenza sleale.
14:42Il primo punto siamo d'accordo perché i claim ambientali vanno in qualche modo arginati
14:49soprattutto nelle generiche asserzioni come eco-friendly o verde.
14:53Ci sono aziende che utilizzano una smacchiata di vernice con zero investimenti
15:00per poi andare a dire che sono effettivamente eco-friendly, ma la compensazione delle CO2
15:06non consiste ad essere veramente eco-friendly.
15:10L'altro secondo punto in cui fa benissimo il governo è l'introduzione della pratica sleale
15:15sugli aggiornamenti del software che peggiorano le prestazioni.
15:18Credo che tutti quanti noi subiamo il danno incredibile ogni volta che facciamo un aggiornamento
15:23anche uno smartphone che smette di lavorare in maniera coerente e dopo siamo costretti a sostituirlo.
15:28Il terzo punto è quello dell'etichettatura, anche qui va benissimo l'armonizzazione
15:33perché va introdotto necessariamente un'armonizzazione soprattutto sulla garanzia legale e sulla durabilità.
15:44Però ci sono due piccoli correttivi che vi suggeriamo eventualmente di tenere in considerazione.
15:48Intanto questo sul marchio della sostenibilità perché chi dice in effetti che la certificazione
15:53di sistemi terzi e stabili definiti dall'autorità pubblica
15:58chi li controlla poi realmente che queste certificazioni siano accessibili e trasparenti?
16:03Perché l'essere riconosciuto da un ente pubblico non vuol dire proprio niente
16:06ma la garanzia di accessibilità e trasparenza dei processi è la vera realtà di come funzionano le cose.
16:13Per cui dobbiamo evitare che si diffondano certificazioni private o di comodo
16:17e fare in modo che ci sia al massimo della trasparenza.
16:19Su questo abbiamo dei correttivi da suggerire.
16:22E sulla riparabilità, anche qui perfetto, però io credo che nessuno di noi è disposto
16:26a ritirare una vettura da un carrozziere o da un meccanico dove c'è scritto
16:31prima che il costo è stimato prima di effettuare i lavori.
16:35Anche in questo caso vale la stessa cosa per la riparabilità dei beni elettronici.
16:39Dobbiamo fare in modo che il preventivo non possa essere stimato
16:42ma debba essere necessariamente agganciato a prezzi innanzitutto proporzionati
16:48rispetto al tipo di riparazione da fare ma soprattutto che in effetti
16:53i costi siano quelli effettivi e non quelli che si possono ipotizzare.
16:57Grazie di questa opportunità. Come sempre vi invieremo delle nostre proposte.
17:04Grazie.
17:04Bene. Allora, adesso vediamo se riusciamo a collegarci di nuovo con Fabrizio Ghidini.
17:17Non so se ci sente.
17:19Sì, buongiorno.
17:20Ok, perfetto. Ha tre minuti per fare il suo intervento.
17:24Intanto grazie per l'audizione. Mi dispiace ma c'è stato un disguido sugli orari.
17:36Sarò molto breve.
17:38Feder Consumatori ha sostenuto l'approvazione da parte dell'Unione Europea
17:43della direttiva 825 del 2024, nota come Empowering Consumer Directive,
17:50che si pone agli obiettivi di rafforzare la tutela dei consumatori
17:54contro le pratiche commerciali sleali e promuovere la transizione ecologica.
17:59Per questo motivo si saluta con favore il recepimento entro il settembre del 2026,
18:06se non erro, di questa direttiva nell'ordinamento italiano
18:11attraverso rilevanti modifiche del codice del consumo.
18:16Modifiche di tale portata che avrebbero potuto lasciare alle associazioni
18:22e convocare qualche giorno in più per un approfondimento maggiore.
18:29Comunque, detto ciò, le nuove misure sono molteplici.
18:35La genuità e la trasparenza delle certificazioni ambientali,
18:39l'obsolescenza dei prodotti, anche digitali e dei software.
18:43Il tema del riuso, le garanzie.
18:46C'è anche una parte sui contratti a distanza
18:49e anche lo stimolo a soluzioni ecologiche nelle consegne a domicilio.
18:53Ci sono aspetti di tutela del consumatore
18:55rispetto alle molteplici pratiche di greenwashing
18:59e queste si intrecciano a obiettivi di carattere ambientale.
19:03Si sottolinea il fatto che le pratiche di greenwashing
19:06e di pseudocertificazioni verdi e biologiche
19:09oltre a indurre un acquisto piuttosto che un altro
19:12comportano anche un immotivato e fraudolento aumento dei prezzi di acquisto.
19:17Di particolare novità si configura la parte
19:20e gli articoli dedicati al tema del riuso,
19:23all'obsolescenza dei prodotti
19:25perché aprono una nuova frontiera che integra e supera
19:28la metodologia del riciclo del rifiuto.
19:31A questo proposito si ricorda che la settimana scorsa
19:33si è tenuta la settimana europea dedicata ai rifiuti
19:36espressamente rivolta ai RAE,
19:40i rifiuti elettrici ed elettronici.
19:43Si sottolinea in questa sede che il nostro paese
19:47segna un significativo ritardo rispetto agli obiettivi
19:50di corretto conferimento dei rifiuti elettrici ed elettronici
19:56che rappresenta il punto di partenza per possibili politiche di sviluppo
20:01del riuso dei prodotti.
20:04Occorre quindi una maggiore determinazione nel colmare lo scarto
20:07con gli obiettivi prefissati.
20:09In sintesi si esprime un parere favorevole
20:11allo schema di decreto legislativo presentato,
20:14con l'auspicio che nei prossimi passaggi non trovino spazio,
20:17elementi di indibolimento degli obiettivi della tutela del consumatore
20:22e dell'ambiente.
20:23Noi poi manderemo un testo scritto dove proponiamo tre modifiche
20:26al testo che ci è stato prodotto,
20:29all'articolo 18 due modifiche proponiamo
20:33e una modifica all'articolo 51 del codice del consumo.
20:40Comunque su questo per motivi di tempo manderemo un testo.
20:45Concludendo tre aspetti importanti,
20:48un ruolo che dovrà svolgere la GCM di controllo e anche di sanzione,
20:55sul tema delle sanzioni non mi soffermo ma sono determinati di grande importanza
21:01e la necessità di un'adeguata informazione ai cittadini
21:06rispetto alle tante novità che verranno introdotte.
21:11Mi scuso per la logistica un po' e vi ringrazio.
21:19Bene, allora adesso l'Avvocato Gabriele Melluso di Assutenchi.
21:25Prego.
21:26Grazie Presidente, ringraziamo la Commissione Commissaria e l'Onorevole Presidente
21:30per l'audizione di oggi, questa dimostrazione del rapporto interlocutorio
21:35stabile e costante con le associazioni antide consumatori
21:37e sul tema specifico cercherò di andare in scia con le associazioni che mi hanno preceduto
21:43alle quali ringraziamo per il lavoro e per il contributo come assolutenti
21:47e condividiamo gran parte delle discussioni in essere.
21:52Ma noi provvediamo subito e immediatamente a mettere sul tavolo un tema importante
21:57è quello della riconoscibilità dell'etichetta perché c'è una disaffezione da parte del consumatore
22:02nel riconoscimento dell'etichetta e anche qui, come mi ha preceduto nella precedente audizione
22:08dove sempre l'Onorevole Presidente Cusmeroli mi ha audito,
22:12noi portiamo avanti questa battaglia del riconoscimento dell'interlocuzione con le aziende
22:17attraverso un tavolo della cosiddetta sostenibilità consumeristica.
22:21Quindi il tavolo che poc'anzi il collega di Adiconsum, Vergari, voleva istituire
22:26può essere istituito attraverso l'antitrust come assotenti, come associazioni antide consumatori,
22:32come interlocutore privilegiato sulle attività di segnalazione e sanzionatorie
22:38e per ripristinare l'accountability di alcune pratiche scorrette.
22:45Per quanto riguarda invece, su quello che crediamo fortemente nel valore della struttura
22:54del nuovo decreto, fondamentale per noi è il ruolo della sanzione, perché il più delle volte
23:01la stessa sanzione è concertata e organizzata dalla stessa impresa come costo di operazione.
23:09Quindi bisogna incidere molto più forte sulla sanzione, divenendo ad una sorta di moral suasion,
23:15per divenire ad una nuova stagione sanzionatoria nei confronti delle aziende scorrette
23:23e che ci debbano pensare due volte prima di accedere a queste pratiche.
23:29Quindi maggiore trasparenza, interlocuzione con le associazioni antide consumatori
23:33e infine un tavolo di concertazione costante dopo l'entrata in vigore del 27 settembre prossimo del 2026
23:43che possa essere da manutenzione normativa all'impalcatura del decreto.
23:49Quindi possa essere un'innovazione fatta con aggiornamento biennale attraverso la partecipazione
23:54delle associazioni antide consumatori.
23:56Il nostro giudizio è fermamente positivo.
24:01Lavoriamo insieme, come l'abbiamo fatto anche su altri temi,
24:04per dare ai consumatori le giuste informazioni anche con canali di comunicazione,
24:10informazione idonei a far percepire il lavoro che da tempo state facendo.
24:16Grazie.
24:18Bene, bene.
24:19Sì, la 24.
24:20Chiedo se tra chi è collegato in videoconferenza vi siano delle domande.
24:30Non vi sono domande, quindi mi ringrazio per l'esauriente audizione e passiamo alle prossime.
24:46Grazie.
25:16Grazie.
25:46Do la parola a Mauro Spagnolo ricordando che ha 5 minuti e pregandolo di sintetizzare la relazione
26:12e eventualmente se ha una relazione di mandarcela.
26:16Grazie.
26:17Prego.
26:19Grazie Presidente.
26:21Onorevoli deputati, buongiorno.
26:24Sarò brevissimo.
26:27Innanzitutto vorrei mettere a premessa che il decreto su cui voi state lavorando
26:33recepisce in buona parte i contenuti e gli obblighi della direttiva,
26:40ma secondo me li recepisce in modo minimalista
26:46e cioè non si fornisce di quegli strumenti che a me giudizio sono indispensabili
26:53per mettere a terra concretamente un decreto così importante.
26:58Vietare il greenwashing senza riferirsi a dei riferimenti scientifici chiari, a dei meccanismi di verifica
27:10è a mio giudizio ancora una volta pura utopia.
27:15E approfitto di questa occasione per scendere di scala e darvi qualche rapidissimo piccolo contributo
27:24contributi che poi potrete leggere in modo più approfondito nella dichiarazione, nel paper che vi lascerò.
27:32Innanzitutto all'articolo 2 si parla di definizioni.
27:37Ecco questo è un tema nel campo della comunicazione ambientale molto delicato
27:43perché se parliamo di dichiarazione ambientale, elemento molto diffuso nel nostro mercato,
27:51bisogna riferirla sempre e comunque a degli standard minimi, a degli standard scientifici.
27:59Ad esempio quando si parla di durabilità del prodotto bisogna riferirlo al ciclo di vita,
28:05all'LCA, che come sapete meglio di me è una scienza esatta, fatta di numeri e di keywords.
28:14Secondo punto, l'impegno ambientale per il futuro.
28:21Allora, molto spesso le aziende si riempiono di questi concetti,
28:29ma se non ci sono poi la definizione precisa delle scadenze, delle verifiche attraverso un percorso
28:38che ci indica l'Europa, anzi per il quale noi siamo impegnati in un processo di decarbonizzazione,
28:47quando gli obiettivi precisi al 2030 e al 2050 facciamo davvero un discorso assolutamente teorico.
28:55E poi le autodicharazioni, altra pratica molto diffusa.
29:00Io ritengo che sia il caso di vietare le autodicharazioni ambientali,
29:07a meno che non rispondano a uno dei due requisiti che ho precedentemente descritto.
29:16Articolo 3. Registro nazionale dei marchi ambientali.
29:23È uno strumento eccezionale, a mio giudizio, ma ancora una volta mancano degli strumenti applicativi indicati dal decreto.
29:34Io direi che innanzitutto questo registro deve essere gestito dal Ministero di Riferimento, dal MIMIT,
29:46o da un organismo scientifico, Accredia, Uni,
29:51e deve indicare innanzitutto quale metodologia utilizza.
29:56Nel campo scientifico tutte le questioni ambientali vengono definite attraverso una metodica
30:02e attraverso dei keywords che vengono poi raggiunti o meno attraverso delle pratiche.
30:11Queste andrebbero indicate.
30:13Poi in questo registro dovrebbero essere indicati i marchi che sono validati
30:22e quelli che invece hanno avuto una negazione, quindi quelli che hanno in atto un provvedimento.
30:32Articolo 21. Le sanzioni.
30:37Ecco, è importante definire le sanzioni, ma sono a mio giudizio poco dissuasive.
30:42Un'idea potrebbe essere quella di accogliere quello che già in Europa viene fatto da molte norme
30:49e cioè prevedere una multa del 4% sul fatturato, che è una soglia minima,
30:56per le aziende che trasgrediscono la comunicazione ambientale.
31:02E pretendere una rettifica pubblica dalle aziende che appunto commettono questo reato
31:11e per i claim particolarmente gravi, cioè quelli che ledono la qualità della vita dei cittadini,
31:21dare una sospensione immediata, anche se temporale, alla vendita.
31:31Perfetto, la ringraziamo.
31:35Chiedo se tra chi è collegato in videoconferenza ci siano delle domande.
31:40Non vedo mani alzate e quindi la ringraziamo per l'esauriente audizione.
32:01Grazie.
32:31Se non vi siano obiezioni.
32:56Do la parola a Luigi Di Marco, membro della Segreteria Generale, curatore della rubrica Europa e Agenda 2030,
33:04referente dei gruppi di lavori sui gol 6, 14, 15 e 7, 13.
33:12Ricordo che il tempo complessivo a disposizione per l'intervento è di 5 minuti,
33:17pregandolo di non leggere le relazioni ma di sintetizzarle, le relazioni invece di inviarcele
33:24e di focalizzarsi sull'oggetto dell'audizione.
33:28Prego.
33:31Buongiorno, tutto chiaro, grazie, grazie dell'invito.
33:35Dunque, l'ASVIS valuta positivamente il recepimento conforme di quanto previsto dalla direttiva
33:43nello schema di decreto, si osserva tuttavia la necessità di integrare e rafforzare aspetti
33:49che sono già in parte previsti dal codice del consumo per una migliore efficacia nella fase di applicazione.
33:55In particolare, si ritiene che al fine di evitare ambiguità e difficoltà interpretative della norma,
34:02garantendo conformità terminologica con il codice del consumo e piena uniformità guardando alla prospettiva del mercato unico,
34:13ecco, si ritiene opportuno che la definizione di professionista, che è indicato nel codice dell'articolo 3,1 lettera C,
34:21include esplicitamente anche il ruolo di operatore economico, come indicato dalla direttiva europea.
34:27Si evidenzia che la terminologia di operatore economico risulta riportata anche all'interno delle diverse definizioni
34:34che integrano nuove modifiche e dunque esplicitare che per professionista si intende anche operatore economico
34:43faciliterebbe la comprensione generale dell'integrazione delle definizioni.
34:49Inoltre, valorizzando il quadro articolato di competenze che il codice affida al Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti
34:57e anche a integrazione nelle stesse, si ritiene necessario che lo schema di decreto
35:02integri misure finalizzate in particolare a attivare campagne di informazioni istituzionali
35:09sui mili attraverso le organizzazioni di categoria rivolte al grande pubblico
35:13sulle novità introdotte dal codice del consumo,
35:16pubblicare web brevi guide informative per consumatori e operatori economici
35:22con particolare riguardo alle PMI.
35:24Secondo punto, promuovere strumenti di educazione e consapevolezza del consumatore
35:29sostenendo iniziative istituzionali quali appartenerati pubblico privati
35:34volti a rafforzare la conoscenza dei consumatori sulle più importanti problematiche
35:42e collettive generate dall'impatto industriale e dal mancato rispetto
35:46sviluppando eventualmente piattaforme e strumenti
35:51che facciano anche una comparazione oggettiva fra prodotti e servizi
35:59così da facilitare scelte consapevoli e informate,
36:02rafforzare anche la trasparenza informativa su prodotti e servizi
36:08presso gli esercizi commerciali, potenziare i meccanismi di vigilanza,
36:14le risorse e le competenze dell'autorità preposte al controllo,
36:18ovviamente in interlocuzione con la GCM.
36:23Punto ultimo, per concludere, investire il Consiglio nazionale dei consumatori
36:30e degli utenti nello svolgimento di un ruolo di coordinamento attivo
36:34con gli organi paritari in altri paesi europei, così come previsto dal codice,
36:40per l'efficace applicazione della normativa, in particolare sui servizi di vendita
36:44delle piattaforme online e anche in coordinamento con le leggi europee
36:51sui mercati digitali e sui servizi digitali, promuovere studi, ricerche e conferenze
36:56sui problemi di consumo e sui diritti dei consumatori e degli utenti,
37:01anche sui nuovi aspetti introdotti dalla normativa.
37:04Grazie.
37:07Bene, chiedo se tra chi è collegato in videoconferenza o è presente
37:13voglia fare qualche domanda.
37:17Non vedo mani alzate, quindi la ringrazio per l'esauriente audizione.
37:22Passiamo alla prossima.
37:24Grazie a voi.
37:34Grazie.
38:04Grazie a voi.
38:34Grazie agli onorevoli presenti a questa audizione, grazie per l'invito.
38:38Feder Distribuzione, come sapete, rappresenta le grandi imprese della distribuzione,
38:43le maggiori imprese della distribuzione moderna che operano in Italia,
38:45su tutto il territorio nazionale, con le più diverse formule distributive,
38:49quindi è un settore particolarmente coinvolto dal provvedimento che state esaminando quest'oggi.
38:55di fatto questo schema legislativo, di decreto legislativo,
38:59riprende in modo puntuale i contenuti della direttiva europea,
39:05il cui iter di approvazione, tra l'altro, è stato seguito con grande attenzione
39:08della nostra organizzazione anche attraverso la nostra associazione europea,
39:12Eurocommerce.
39:12E' in linea con l'indicazione europea, quindi lo schema ampia e precisa,
39:18alcune definizioni sulle dichiarazioni ambientali,
39:22sulle pratiche ingannevoli, sugli elementi informativi obbligatori,
39:26vietando quelle dichiarazioni ambientali generiche,
39:30che sono prive di una chiara dimostrazione,
39:33nonché l'uso di quelle etichette ambientali che non sono basate
39:36su sistemi di certificazioni verificabili e riconosciuti.
39:42Quanto all'informazione sulla durabilità dei prodotti,
39:45anche qui le imprese dovranno fornire informazioni chiare su questo aspetto,
39:51sulla disponibilità di pezzi di ricambio, sulla possibilità di riparazione,
39:55sulle relative condizioni, sulle limitazioni del funzionamento del prodotto,
39:58quindi sostanzialmente ci sarà di fatto un passo molto significativo
40:04verso una maggiore responsabilizzazione delle imprese
40:07e una maggiore tutela e consapevolezza per i consumatori,
40:11in questo modo garantendo quindi un mercato più trasparente,
40:14ma anche la promozione di modelli di produzione e consumo più sostenibili.
40:21C'è poi tutto il tema delle garanzie,
40:25anche qui c'è una nuova garanzia,
40:26ci sono nuove garanzie armonizzate con delle etichette
40:28che dovranno essere apposte anche sui prodotti
40:31e in questo caso quindi la distribuzione avrà un ruolo fondamentale
40:36nel dare la massima visibilità e la massima informazione
40:39ai consumatori finali.
40:42Quindi da parte del nostro settore c'è grande consapevolezza,
40:46piena consapevolezza di dover dare seguito nel modo migliore
40:49a queste nuove prescrizioni,
40:50sappiamo che è un provvedimento che inevitabilmente porterà degli impatti sul mercato
40:58perché le imprese dovranno adeguare i propri sistemi di etichettatura e di comunicazione,
41:04peraltro l'auspicio è che nel decreto legislativo
41:08si tenga conto con attenzione a quelle che sono le responsabilità
41:12dei vari soggetti all'interno della filiera,
41:15nel senso che poi la distribuzione commerciale,
41:17essendo l'elemento, diciamo, il soggetto di front office con i consumatori finali,
41:22è chiaro che avrà un compito importante di dare informazione,
41:25di dare visibilità a tutte le informazioni che sono previste in questa nuova disciplina
41:30e dall'altra parte però queste informazioni dovranno essere veicolate
41:36nel modo più adeguato e corretto possibile lungo la filiera,
41:40quindi la fase di trasferimento di queste informazioni, di queste indicazioni
41:45è un aspetto sicuramente molto importante che dovrà essere seguito.
41:50Per questo forse a nostro avviso sarebbe utile che accanto a questa disciplina,
41:56che di fatto riprende un po' in modo fedele,
42:01insomma quello che è scritto all'interno della direttiva europea,
42:03si possano sviluppare poi a livello regolamentare delle linee guida,
42:08insomma delle indicazioni istituzionali che spieghino meglio alcuni aspetti operativi
42:15che sarà molto utile, diciamo così, prendere a modello
42:20poi per tutti gli operatori a valle, quindi per tutte le tailors che operano sul mercato.
42:27Io mi riservo di farvi avere un documento un po' più specifico su alcuni punti particolari,
42:36mi attengo ai cinque minuti che mi sono stati dati,
42:40ringrazio il Presidente, ringrazio gli onorevoli,
42:42sono a vostra disposizione per qualsiasi domanda o osservazione relativa a questo.
42:49Bene, la ringrazio, chiedo se tra chi è presente e chi è collegato vi siano domande,
42:57non vedo mani alzate, quindi la ringraziamo per l'esauriente audizione, grazie, buona giornata.
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