- 2 settimane fa
- #pupia
https://www.pupia.tv - Roma - Magistratura, costituzione e memoria. Presentazione del libro di Daniele Schito - Conferenza stampa di Antonio Ferrara (26.11.25)
#pupia
#pupia
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00...un saggio giuridico, ma è un contributo civile essenziale al dipattito sulla giustizia
00:07e sul futuro democratico del nostro Paese. Magistratura e Costituzione e memoria. Ricostruisce
00:14una grande chiarezza le ragioni che spinsero i Costituinti a voler una magistratura autonoma
00:19e indipendente, libera da pressioni e interferenze del potere politico. Una scelta maturata dopo
00:26la dittatura, quando si comprese quanto pericolosa potesse diventare la giustizia subordinata
00:32o controllabile. Il libro mostra come questo modello non sia un tecnicismo, ma un presidio
00:38fondamentale per la tutela dei cittadini e per il rispetto del principio di legalità. L'autore
00:44affronta il tema della separazione delle carriere con rigore, ricordando che ogni riforma indibolisce
00:50l'autonomia del pubblico ministero e può coincidere profondamente sull'equilibrio
00:56tra i poteri dello Stato e sulla capacità dello Stato stesso di contrastare la criminalità
01:00organizzata e corruzione. Una riforma guidata più dagli slogan che dall'analisi, lo sappiamo,
01:07rischia di indebolire la giustizia piuttosto che rafforzarla. Il libro trova la sua chiave
01:13morale in Paolo Borsellino, non come icona astratta, ma come magistrato che comprese
01:19fino in fondo il valore dell'indipendenza del pubblico ministero e il ligame inscindibile
01:24tra giustizia e Costituzione. La sua contrarietà alla separazione delle carriere non nasceva
01:31da logiche corporative, ma da una sua esperienza diretta nella lotta alla mafia e dalla consapevolezza
01:37dei rischi di un PM esposto all'influenza del potere esecutivo. Questo ci ricorda che la
01:43memoria non è commemorazione, ma responsabilità. Preservare l'autonomia della giurisdizione
01:50significa difendere la democrazia ed è un dovere che riguarda tutti noi. Grazie.
02:05Buonasera, buonasera a tutte, buonasera a tutti. Allora lasciatemi dire che sono molto
02:10emozionata questa sera. Intanto ringrazio l'amico e collega Antonio Ferrara della sua
02:17presenza, ma sono molto emozionata perché qui abbiamo Daniele, Daniele Schito, che è
02:25un giovanissimo studente di giurisprudenza dell'Università di Lecce, che io ho avuto
02:31l'onore di conoscere grazie all'amica Pieraiello e devo dire che quando mi ha chiesto di scrivere
02:40la postfazione del suo libro io ne sono stata profondamente onorata. E quindi pubblicamente
02:47lo vorrei ringraziare perché per me è stato un grande onore di poter aver dato un piccolissimo
02:54contributo a un libro importantissimo, Magistratura, Costituzione e Memoria, la separazione delle
03:01carriere alla luce dell'eredità di Paolo Borsellino. Io credo che il vero assente all'interno
03:10del Parlamento italiano e all'interno delle istituzioni sia la voce dei giovani. Manca
03:16completamente, non vengono ascoltati, presi in considerazione. E allora io credo che sia
03:22dovere invece di chi siede su queste poltrone, a questi ruoli di servizio allo Stato, dare
03:30spazio, tempo, ma soprattutto ascolto agli studenti e le studentesse, ma soprattutto ai
03:36giovani. Perché la prima cosa che deve fare chi sta qui è studiare. E questo libro ti aiuta
03:44a capire, a comprendere e da un ragazzo di 22 anni. E quindi da rappresentante delle
03:53istituzioni ti dico grazie e ti chiedo Daniele perché hai deciso di scrivere questo libro,
04:01un libro importante che dovrebbe essere veramente letto a partire veramente anche dalle scuole,
04:13dalle elementari, dalle medie. È un libro semplice e chiaro che aiuta a conoscere
04:20grandissimi magistrati come Paolo Borsellino, Falcone, Giovanni Falcone e che tu descrivi
04:28con veramente grandissima devozione ma veramente grandissima semplicità. Quindi ti lascio subito
04:35la parola ringraziandoti della tua presenza, del tuo lavoro e del tuo impegno. Grazie tante
04:41per essere qui.
04:47Grazie. Grazie Stefania. Presentare qui nella sala stampa della Camera dei Deputati il mio
04:53libro Magistratura, Costituzione e Memoria significa ricollocare il dibattito sulla giustizia
05:00nel suo luogo naturale, la casa della democrazia. Oggi affrontiamo un tema che tocca il cuore
05:05dell'equilibrio costituzionale, quello della separazione delle carriere tra magistratura
05:10requirente e giudicante. Per comprendere ciò è necessario partire dal testo della Costituzione.
05:18Negli articoli 101 e 104 si condensano con formula limpida i principi che la cultura liberale
05:24e democratica ha maturato dalla stagione illuminista in poi. L'articolo 101 afferma che la giustizia
05:32è amministrata in nome del popolo e che i giudici sono soggetti soltanto alla legge. L'articolo
05:39104 sancisce che la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni
05:45altro potere. In queste disposizioni prende forma moderna il principio di separazione dei
05:51poteri e di legalità evocato da Montesquieu, dai filosofi del costituzionalismo e dalla tradizione
05:57occidentale che da essi discende. Montesquieu maniva che l'essenza della libertà consiste
06:03nel garantire che nessuno sia costretto a ciò che la legge non comanda e che nessuno
06:08sia impedito in ciò che la legge consente. Di qui deriva il celebre monito secondo cui
06:14il potere deve arginare il potere. E' l'idea che chi fa le leggi, una volta emanate, deve
06:20esserne soggetto come ogni altro cittadino. Montesquieu avvertiva che non vi è libertà
06:28quando il potere giudiziario si fonde con il legislativo, perché il giudice diverebbe
06:33legislatore e non vi è libertà nemmeno quando il potere giudiziario si sovrappone a quello
06:39esecutivo, poiché il giudice assumerebbe la forza dell'oppressore. Se un solo potere potesse
06:45arrestare, accusare, processare e giudicare, l'esito sarebbe la dissoluzione della libertà
06:50personale, lo schema tipico dello Stato di Polizia, dove l'esecutivo decide, controlla
06:56e giudica senza contrappesi né garanzia. Proprio per evitare queste degenerazioni,
07:03la Costituzione pretende che i giudizi siano fissi, ancorati alla legge, non all'opinione
07:08contingente del giudice. Solo così i cittadini possono conoscere gli impegni giuridici che li
07:14vincolano. Questi principi guidarono i lavori dell'Assemblea Costituente. La seconda sottocommissione
07:20della Commissione per la Costituzione, tra i quali c'era Piero Calamandrei, affrontò
07:27in modo serrato il problema della struttura del potere giudiziario nella nuova Repubblica.
07:34Vi era un orientamento condiviso. Dopo gli anni della dittatura era indispensabile assicurare
07:39una indipendenza effettiva della magistratura, dotandola di un organo autonomo, il Consiglio
07:44Superiore della Magistratura. Ma il consenso unanime si fermava qui. Le vertenze culturali
07:51erano nette. Calamandrei e i partiti di matrice liberale propendevano per un'autonomia marcata
07:58dell'ordine giudiziario, immaginando un CSM composto interamente da magistrati. I partiti
08:05di sinistra invece temevano un potere giudiziario troppo chiuso, ritenendo necessaria una qualche
08:10forma di legittimazione popolare. La democrazia cristiana, con Giovanni Leone, lavorava un
08:16compromesso che portò a un CSM misto, con una maggioranza togata, una componente laica
08:22e la presidenza affidata al Presidente della Repubblica. Tuttavia nel testo costituzionale
08:27rimasero alcune ambiguità irrisolte, che ancora oggi alimentano il dibattito. Si stabilisce
08:33che i magistrati si distinguino solo per funzioni, quasi a escludere gerarchie interne. Eppure
08:40l'articolo 105 della Costituzione attribuisce al CSM competenze in materia di promozioni,
08:45presupponendo carriere progressive. L'articolo 102 sembra orientato a un principio di unicità
08:51della giurisdizione ordinaria, mentre l'articolo 103 e la sesta disposizione transitoria finale
08:57confermano la permanenza delle giurisdizioni speciali. L'articolo 107 al quarto comma, affermando
09:05che il Pubblico Ministero gode delle garanzie previste dall'ordinamento giudiziario, sembra
09:10aprire a una possibile distinzione più marcata tra requirente e giudicante. Distinzione che
09:17trova eco anche nell'articolo 101, dove l'assoluta indipendenza è riferita solo ai giudici.
09:22Sono zone d'ombra, ma non sono un cedimento alla separazione delle gardiere. Sono il lascito
09:28di un compromesso politico, non il presagio di un modello duale della magistratura. La
09:34Costituzione resta nel suo impianto ancorata a un principio chiaro. L'unità dell'ordine
09:39giudiziario come presidio contro interferenze esterne, soprattutto dell'esecutivo. La storia
09:45della Repubblica insegna che la giustizia ha potuto operare nei momenti più difficili, dalla
09:51lotta al terrorismo, alle grandi stagioni antimafia. Proprio perché la distinzione
09:56di funzioni non intaccava l'unità dell'ordine e l'indipendenza del Pubblico Ministero.
10:02Lo hanno dimostrato magistrati come Giovanni Falcone e soprattutto Paolo Borsellino, che
10:07nel mio libro cito come esempi luminosi di una magistratura capace di servire allo Stato
10:13senza esserne serva. Falcone ricordava che la mafia teme la scuola più della giustizia,
10:19perché una giustizia indipendente è la condizione di una società capace di riconoscere e difendere
10:24la legalità. E Borsellino, pochi giorni prima di essere assassinato, affermava con lucidità
10:30che la politica deve tornare a essere alta. Perché solo una politica alta può accettare
10:36il limite del controllo giurisdizionale. Le loro vite e le loro morti dimostrano che l'indipendenza
10:43del Pubblico Ministero non è un dettaglio tecnico, ma un valo ardo contro le pressioni dei poteri
10:47legittimi e dei poteri legittimi quando tentano di oltrepassare i confini della Costituzione.
10:55Separare le carriere significa rompere questo equilibrio, significa allentare, non rafforzare
11:01le garanzie. Significa, in ultima analisi, consegnare a un potere politico più forte la
11:07leva dell'azione penale, che è la leva del controllo sociale. Desidero ora richiamare ulteriori
11:13profili di criticità che, come evidenzio nel mio libro, vanno ben oltre il tema della
11:18separazione delle carriere e riguardano due punti della riforma che reputo ancor più pericolosi
11:23per l'assetto costituzionale della giurisdizione. Il primo riguarda il nuovo sistema di composizione
11:29del Consiglio Superiore della Magistratura. La riforma introduce un meccanismo di sorteggio
11:34che, tuttavia, non è un sorteggio neutro. I magistrati vengono estratti casualmente,
11:41mentre i componenti laici vengono estratti da una lista elaborata e votata dalla maggioranza
11:45parlamentare. Di fatto, dunque, essi restano espressione della maggioranza politica. È
11:51un punto che deve preoccuparci profondamente, perché il CSM non è un organo meramente amministrativo,
11:57produce regole, elabora circolari che disciplinano l'organizzazione giudiziaria, definisce criteri
12:03di nomina e valutazione dei dirigenti, traccia l'architettura operativa della giurisdizione.
12:11Avere consiglieri estratti a caso tra i togati e di contro consiglieri laici, di fatto scelti
12:18dalla maggioranza, significa disarticolare la rappresentanza interna dalla magistratura
12:23e rendere più agevole per la politica orientare gli equilibri decisionali dell'organo di autogoverno.
12:29Significa privare i magistrati della possibilità di richiamare gli eletti
12:33alle loro responsabilità, determinando un vuoto di responsabilità che nessuna democrazia
12:38può permettersi.
12:40Il secondo punto riguarda l'istituzione dell'alta corte disciplinare.
12:45Oggi i progettamenti disciplinari sono giudicati all'interno del CSM, con possibilità di ricorso
12:51alle sezioni unite della rassazione, che è la massima autorità giurisdizionale del Paese.
12:56Con la riforma, invece, la disciplina viene sottratta al CSM e affidata a un organo composto
13:02in larga parte da magistrati di castrazione, sorteggiati e da membri laici nominati dalla
13:07politica.
13:09Ma vi sono tre elementi che destano all'arma.
13:12Primo, l'esclusione totale dei magistrati di merito dall'alta corte.
13:16Una scelta ingiustificata, perché sono proprio i magistrati di merito a conoscere le dinamiche
13:21reali degli uffici giudiziali.
13:24Secondo, la composizione dei collegi giudicanti è rimessa alla legge ordinaria.
13:30La riforma richiede solo che vi sia rappresentanza dei togati, senza specificare proporzioni.
13:37E deriva che potrebbero crearsi collegi squilibrati, nei quali la composizione laica, espressione
13:44del Parlamento, risulta dominante.
13:46Questo rappresenta un rischio evidente nei procedimenti disciplinari che coinvolgono magistrati
13:52impegnati in casi politicamente sensibili.
13:56Terzo, contro le decisioni dell'alta corte non sarà più possibile ricorrere alle sezioni
14:03unite.
14:04L'unica impugnazione sarà dinanzi alla stessa alta corte, in diversa composizione.
14:10E' un cortocircuito giuridico, che concentra tutto il potere disciplinale all'interno di un
14:14organo potenzialmente esposto a condizionamenti politici.
14:18E poiché il suo Presidente sarà nominato dalla politica, il rischio che l'organo diventi
14:23uno strumento di pressione, o peggio, di intimidazione sulla magistratura, è tutt'altro
14:28che teorico.
14:30Per queste ragioni, e non per spirito di contrapposizione, ma per fedeltà alla nostra architettura
14:36costituzionale, io sono contrario a questa riforma.
14:39E' un giudizio che nasce dall'analisi tecnica, ma che si nutre anche della memoria civile.
14:45Falcone e Borsellino hanno dimostrato che la forza dello Stato nasce dal rispetto rigoroso
14:50delle sue regole.
14:53Concludo con un invito.
14:55Proteggere l'indipendenza della magistratura non significa difendere privilegi di casta,
15:01ma custodire i vincoli che rendono la Repubblica uno spazio di libertà.
15:05E questa è la ragione per cui oggi ribadisco il mio no a chiunque proponga soluzioni che
15:11sotto il pretesto della modernizzazione rischiano di erodere le garanzie fondamentali del nostro
15:17ordinamento.
15:18Grazie.
15:18Allora, Daniele, intanto complimenti per la passione, per l'impegno che metti in tutto quello che fai.
15:37E questo è il secondo libro, non è il primo libro.
15:4022 anni, Daniele ha già scritto due libri ed è doveroso che tu sia qui dentro alle istituzioni
15:51che ti devono, ripeto, conoscere e essere un esempio.
15:58Perché oggi quello che manca soprattutto sono gli esempi positivi e tu lo sei.
16:03E con questo libro puoi trasmettere veramente tantissimo.
16:07Quindi davvero grazie.
16:10E grazie anche all'editore, che ringraziamo di essere qui, Armando Siciliano,
16:18che ha aperto una porta importante a un giovane con un libro veramente ricco.
16:27qui è un concentrato veramente di passione, di conoscenza, di rispetto verso la magistratura,
16:38quella con la M maiuscola.
16:40Ecco, lei ha voluto dare fiducia a Daniele e vorrei appunto darle adesso la parola ringraziandola di essere qui.
16:50Grazie mille.
16:51Allora, grazie.
16:57Noi da sempre, tra poco entriamo nel quarantesimo anno di attività.
17:03E in quarant'anni abbiamo da sempre dato spazio ai giovani.
17:07Naturalmente è i giovani che valevano.
17:10Perché oramai oggi si presentano tutti, giovani, vecchi e così via.
17:15Tutti hanno scritto un libro.
17:17E siamo passati dai 40.000 di dieci anni fa agli 85.000 titoli in un anno.
17:24che è una cosa impressionante ed è una cosa che sta, non favorendo, ma sta rovinando la cultura.
17:32La sta rovinando perché ognuno crede di aver fatto il capolavoro.
17:37Ognuno si crede in diritto di dire io ho scritto un libro
17:40e non c'è più quella scelta che invece dovrebbe aspettare all'editore
17:49che dice questo libro vale e glielo pubblichiamo
17:52e un altro che non vale e non lo pubblichiamo.
17:55Invece oggi si pubblica di tutto e di più.
17:58Abbiamo un incremento bestiale di case editrici
18:02che non sono case editrici ma sono stamperie.
18:05la peggiore di tutte per me e poi voi lo potete vedere
18:10andando a pagina 1 di ogni mio libro
18:14e anche in ultima pagina
18:16perché la pagina 1 si potrebbe strappare
18:20e invece io lo ripeto in ultima pagina.
18:24Noi non diamo libri ad Amazon.
18:27Amazon oltre che salumi, sedie e camion produce pure libri
18:32e dice li facciamo fateli con l'intelligenza artificiale.
18:37Noi ve li pubblichiamo.
18:39E poi ci sono tanti che fanno così
18:42e credono di aver fatto un libro.
18:44Presumo che qui Daniele invece per realizzare questo lavoro
18:48ci abbia lavorato
18:50e che non ci abbia fatto ricorso all'intelligenza artificiale e così via.
18:55Ecco, il problema oggi è che si sta scadendo proprio in modo spaventoso
19:01e sono stato, ero sabato a Mondovì
19:05presentavo un libro sui partigiani
19:08e appena ho aperto leggermente bocca sulla scuola italiana
19:12mi hanno subissato di fischi e così via.
19:17perché c'è troppo corporativismo
19:22c'è troppa difesa
19:23di tante cose che non funzionano
19:27e il brutto è che poi la difesa la fanno quelli
19:29quei pochi che lavorano
19:31e che si arrabbiano che uno dice
19:33la scuola non funziona.
19:35Ma io parlo di percentuali
19:37se una percentuale
19:38se in Italia c'è in un paese
19:41la percentuale dell'1% di delinquenti
19:44andiamo discretamente
19:46ma se la percentuale è del 5-10%
19:50forse è un paese più delinquenziale
19:53e così via.
19:54Ecco, noi questo non lo sappiamo più
19:55non riusciamo più a farlo
19:57siamo tutti buoni, tutti bravi
19:59e l'Italia purtroppo
20:02nonostante le leggi assurde
20:05tipo la laurea triennale e così via
20:08ancora è tra le ultimissime
20:11mi sembra sia la terz'ultima
20:12per laureati
20:13quindi c'è qualcosa che non funziona
20:16così come non funziona qualcosa
20:18sui femminicidi
20:19noi ci impegniamo tantissimo
20:23sui libri di carattere sociale
20:24abbiamo fatto molti lavori
20:27abbiamo fatto riaprire
20:28nel 97 il caso Graziella Campagna
20:33Piera, si ricorderà qualcosa
20:36nel giugno del 97
20:39il caso Graziella Campagna
20:41era stato archiviato dal Tribunale
20:43noi l'abbiamo proposto con un libro
20:47in questo libro abbiamo messo in grassetto
20:50tutta la società civile connivente
20:53poi alla fine è lì arrivato il problema della giustizia
20:56sono stati condannati soltanto due mafiosi
20:59che oramai la mafia aveva scaricato
21:04tipo non erano questi
21:07ma tipo quando è stato scaricato
21:10Salvatore Rina
21:11quando è stato scaricato Bernardo Provenzano
21:14quando Matteo Messina Denaro
21:16stava per crepare
21:17quindi l'hanno scaricato
21:19tanto poi sarebbe morto
21:21noi abbiamo fatto molte battaglie su questo
21:25nel 98 abbiamo mandato a casa
21:28il rettore dell'università di Messina
21:30nel 99 abbiamo fatto andare in galera
21:32due giudici e così via
21:34nel corso del tempo
21:36ci siamo divertiti su questo
21:40e ora noi abbiamo un'altra battaglia
21:43che stiamo conducendo
21:44è una donna che è in corso
21:47di morte
21:50cioè ancora non l'hanno ammazzata
21:52infatti si chiama Sandy
21:55un preminicidio in corso
21:57è in corso perché le è stata già tolta
22:00la voglia di vivere
22:01le è stata già tolta il suo compagno
22:04le sono state tolte tante altre cose
22:06ancora vive
22:08lei spera di poter vivere
22:11e ritornare allo stato di prima
22:14però c'è chi la opprime
22:17perché le deve rubare il patrimonio
22:19e il problema grosso
22:21che esaminiamo qui
22:23è quello di una società civile
22:24che è completamente assente
22:26infatti il nome più usato in questo lavoro
22:30è assente
22:31l'abbiamo tra l'altro presentato
22:32proprio l'altro ieri
22:34a Barese
22:35non sapevo che Antonio Ferrara venisse da lì
22:38e l'abbiamo presentato a Siena
22:41all'Università di Siena
22:43con sette docenti di diritto
22:45lo presenteremo dopo domani
22:47in un paesino della Sicilia
22:48e quello che spero
22:50dopo questa presentazione di oggi qui
22:52è di attaccare
22:54anche con le presentazioni di Daniela
22:56perché dobbiamo cominciare
22:58quanto meno
22:59Brancavilla-Pontana
23:01quanto meno Brindisi
23:03Mesagne
23:04io tra l'altro sono editore pure del Salento
23:09quindi questi paesi li conosco tutti
23:11e stiamo facendo un libro
23:13sulla discarica di Burgessi
23:15che è una discarica che sta nel comune di Uggento
23:19e dove tanta gente sta morendo di tumore
23:22perché lì sono andata a finire
23:24come sulla Spromonte
23:26come nella Terra dei Fuochi
23:27come a Pasquasia
23:29ex miniera dell'Ennese
23:32stanno finendo tutti i rifiuti speciali
23:35tossici
23:36che dovrebbero essere smaltiti altrove
23:38che invece mafia
23:39andrà anche da Sacra Colonna Riunita
23:42cosa nostra
23:42porta nei nostri territori
23:45ecco quello che spero
23:47è con Daniele
23:48anche Lecce
23:49e tra l'altro dovremmo anticipare
23:52anche a Lecce
23:53abbiamo un certo Franco Simone
23:54che si sta muovendo
23:57per prepararmi la preparazione di un altro libro
24:00dovremmo riuscire ad arrivare prima di lui
24:02perché purtroppo il libro
24:07noi abbiamo le grandi case editrici
24:10che hanno una pubblicità immediata
24:12perché sono proprietari di giornali
24:15televisioni e così via
24:16i piccoli editori
24:19questo non ce l'hanno
24:21e per poter accedere a quei mezzi
24:24faccio un esempio
24:25soltanto di 30 anni fa
24:27un Maurizio Costanzo Show
24:29trasmissione che a molti
24:32poteva sembrare pulita
24:33Maurizio Costanzo Show
24:35per presentare questo libro
24:37ci avrebbe chiesto
24:3930 anni fa
24:406 milioni
24:41e quando una volta
24:43ha dovuto presentare un nostro libro
24:45e l'ha dovuto presentare senza essere pagato
24:48perché ce l'ha dovuto presentare per forza
24:50ha fatto così
24:51Maurizio Costanzo
24:53cosa succede facendo così
24:55allora non c'era internet
24:56quindi non si riusciva ad arrivare
24:58ha nascosto il nome dell'editore
25:01e quindi era quasi impossibile
25:03trovare poi il libro
25:05questi sono alcuni dei mezzucci
25:07che poi vengono usati
25:09la speranza appunto è questo libro
25:11di poterlo fare girare
25:12e noi come quasi esiste
25:14siamo disponibilissimi
25:15ad andare dappertutto
25:17a presentarlo
25:18naturalmente anche a Modena
25:20e naturalmente anche a Barese
25:23questo immancabilmente
25:26le scuole
25:26questo è un discorso molto doloroso
25:31perché nelle scuole
25:33purtroppo molto spesso
25:35da quello che discutevamo
25:37proprio a Mondovì
25:38sabato scorso
25:40mi dicono dappertutto
25:43che i ragazzi non conoscono
25:44la storia del proprio paese
25:46questo per alcuni paesi
25:49magari del nord
25:50può essere insignificante
25:52ma per chi viene dal sud
25:54questo è un discorso
25:55molto importante
25:56perché se i ragazzi
25:57non conoscono
25:59la storia del proprio paese
26:00non ameranno
26:01il proprio paese
26:03e sarà per loro semplice
26:05andarsene via
26:06perché quando non lo si ama
26:08che ce ne prega
26:09se poi andiamo a finire
26:11a Seregno
26:12o andiamo a finire
26:13a Bondeno
26:14o così via
26:15non ce ne pregherà nulla
26:17ecco
26:17nelle scuole si dovrebbe
26:19studiare
26:20un po' diversamente
26:21però
26:22nelle scuole
26:23io per me
26:24considero
26:25ci sono gli assi cartesiani
26:27della matematica
26:28ascisse
26:29ordinate
26:30ma ci sono anche
26:31gli assi cartesiani
26:33della parte umanistica
26:34e gli assi cartesiani
26:36della parte umanistica
26:37sono storia
26:38e geografia
26:39nelle scuole
26:41non si studia più
26:42né storia
26:42né geografia
26:44quando ho detto questo
26:45sabato sera
26:46mi stavano uccidendo
26:48tutti quanti
26:49quindi
26:50chiudiamola qua
26:52va bene
26:53quindi
26:53Daniele
26:54ora ci dobbiamo rimboccare le maniche
26:56perché abbiamo fatto questo primo passo
26:58dobbiamo fare gli altri passi
27:00e
27:00auspichiamo
27:03che tutti quanti voi
27:04ci date
27:05continuate a dare una mano d'aiuto
27:07per poter andare avanti
27:08grazie
27:09grazie
27:18grazie
27:18grazie veramente
27:19tanto
27:19all'editore
27:20Armando Siciliano
27:22e soprattutto
27:23vi aspettiamo
27:26a Modena
27:27questa è una promessa
27:28ma soprattutto
27:30tutti lo devono
27:32e tutte
27:33lo devono leggere
27:34adesso
27:34io lascerei la parola
27:36in collegamento
27:37al dottor
27:38Sebastiano Ardita
27:39che è una colonna portante
27:42della magistratura
27:43italiana
27:44noi
27:46della commissione antimafia
27:47compiera
27:48nella scorsa legislatura
27:50abbiamo veramente
27:51avuto modo
27:52di
27:53ascoltarlo
27:54e
27:55raccogliere
27:56i preziosi
27:57suggerimenti
27:58che
27:59ci ha dato
28:00tanto che
28:00è nata
28:02una relazione
28:03votata
28:04all'unanimità
28:05per quanto riguarda
28:07l'analisi
28:07del regime
28:08di 41 bis
28:10in Italia
28:10alta sicurezza
28:11grazie anche
28:12all'importante
28:13contributo
28:14che ha dato
28:15il dottor
28:15Ardita
28:17che ha scritto
28:18la prefazione
28:19del libro
28:20di Daniele Schito
28:21io le lascio subito
28:22la parola
28:23ringraziandola
28:24grazie mille
28:25dottore
28:26grazie davvero
28:28tante a lei
28:29onorevole
28:30è un piacere
28:32essere con voi
28:33stasera
28:34anche se a distanza
28:35per me
28:36è importante
28:37perché
28:37appunto
28:38ho avuto
28:39la possibilità
28:41il privilegio
28:43di leggere
28:43questo libro
28:44in anteprima
28:44e di annotare
28:45qualche considerazione
28:47nelle pagine
28:48iniziali
28:48come prefazione
28:49e devo dire
28:50che
28:51mi ha molto colpito
28:52che un giovane
28:53abbia avuto
28:54la sensibilità
28:55e l'attenzione
28:56di raccontare
28:57un po'
28:58un percorso
28:59istituzionale
29:00e di
29:01trasmettere
29:02dei contenuti
29:03che sono davvero
29:04molto rilevanti
29:05che riguardano
29:06il suo desiderio
29:07di equilibrio
29:08istituzionale
29:09di una giustizia
29:10che si incastroi
29:11in un paese normale
29:12dove c'è
29:13ovviamente
29:13anche un grande rispetto
29:15per tutte le istituzioni
29:16ho trovato
29:17questo libro
29:18molto interessante
29:19in un momento
29:19in cui il dibattito
29:20naturalmente
29:21è forte
29:22è complesso
29:23ed è anche
29:24un po'
29:26senza esclusione
29:27di colpi
29:27purtroppo
29:28in una materia
29:29nella quale
29:30non è
29:31in gioco
29:32il potere
29:34dei magistrati
29:35ma è
29:36in gioco
29:36la capacità
29:37dei cittadini
29:38di essere
29:39amministrati
29:41anche con riferimento
29:42alla giustizia
29:42nel modo più
29:43indipendente
29:43possibile
29:45io credo
29:46che la separazione
29:47delle carriere
29:47sia un argomento
29:48molto rilevante
29:50molto anche
29:51per certi versi
29:52affascinante
29:52perché riguarda
29:53una figura
29:54che è quella
29:56del pubblico ministero
29:57con una sua storia
29:58anche nel nostro paese
29:59ma è
30:00un argomento
30:01che va
30:02calato
30:03nella realtà
30:03un pubblico ministero
30:05separato
30:06non sarà
30:07un bene
30:07per i cittadini
30:08ma io
30:09ho motivo
30:10di ritenere
30:11che non sia
30:11neanche un bene
30:12per la politica
30:13in generale
30:14perché
30:15questa realtà
30:17di un mondo
30:18separato
30:19di un ufficio giudiziero
30:20che si sgancia
30:21dalla cultura
30:22della giurisdizione
30:22finirà poi
30:23per creare
30:25delle inizioni
30:27inevitabili
30:27derive
30:28ci sarà
30:29l'attrazione
30:29della comunicazione
30:32ci sarà
30:33l'attrazione
30:34di un'attività
30:35che dovrà
30:37portare a dei risultati
30:38a dei numeri
30:39numeri che molte volte
30:40saranno numeri di arrestati
30:42non numeri
30:43di soggetti
30:44che vengono scelti
30:45tra coloro
30:45di quali
30:46in particolar modo
30:48vivono la legge
30:49e appaiono
30:50come coloro
30:51di quali
30:52in modo più grave
30:53degli altri
30:53attaccano la collettività
30:55ma come
30:56diciamo
30:57una cernita
30:58di soggetti
30:59che saranno portati
31:00all'attenzione pubblica
31:01come arrestati
31:02come condannati
31:03come giudicati
31:04più ancora
31:04e quindi
31:05una situazione
31:06nella quale si perderà
31:07quella condizione
31:08di equilibrio
31:09che invece deve sempre
31:09rappresentare
31:10il presupposto
31:11dell'attività
31:12del pubblico ministero
31:13io penso che
31:13anche rispetto
31:14alla politica
31:15la neutralità
31:16del pubblico ministero
31:17sarà
31:18un errore
31:19vederlo
31:20separato dal giudice
31:21perché
31:21comporterà
31:23questo il pericolo
31:24di una sua
31:24politicizzazione
31:25ma
31:26dice una cosa
31:27c'entra
31:27questa
31:28politicizzazione
31:29c'entra
31:29perché
31:30quando non c'è
31:31la cultura
31:31della direstizione
31:32dell'indipendenza
31:33si rischia
31:34di prendere
31:35posizioni
31:35di parte
31:36di parteggiare
31:37per qualcuno
31:38anche dal punto
31:38di vista
31:38ideale
31:39come a volte
31:40capita
31:40nei paesi
31:41in cui
31:42questo regime
31:42esiste
31:43un sistema
31:45analogo al nostro
31:46è stato introdotto
31:46in Portogallo
31:47dove da tempo
31:49ci sono due
31:50CSM
31:51un po' come
31:52nel nostro
31:52questa riforma
31:54che è stata
31:55già votata
31:57e che sarà
31:57poi al vaglio
31:58dei cittadini
31:59con il referendum
32:00ebbene
32:01in quel paese
32:02abbiamo scoperto
32:02che ci sono state
32:03una quantità
32:04enorme di vocazioni
32:05alla politica
32:06dei pubblici ministeri
32:07che hanno svolto
32:07questo ruolo
32:08molti di più
32:09di quanto non ce ne fossero
32:10nel passato
32:11quindi abbiamo
32:12esempi concreti
32:13il rischio
32:15qual è?
32:16il rischio
32:16è quello
32:16di una realtà
32:17che sarà
32:18meno apprezzata
32:20dai cittadini
32:20di una realtà
32:22nella quale
32:22si perderà
32:23molto della storia
32:24del patrimonio
32:25culturale
32:25del pubblico ministero
32:26e inevitabilmente
32:28si andrà
32:30verso una deriva
32:31questo libro
32:32è fatto
32:32molto bene
32:33perché
32:33anche se è scritto
32:35da un giovane
32:36da un ragazzo
32:37ci sono delle prese
32:39di coscienza
32:40della realtà
32:41per esempio
32:42c'è un dato
32:43inevitabile
32:44che viene
32:46in qualche modo
32:47enucleato
32:47c'è una fase
32:48di crisi
32:48della magistratura
32:49una crisi
32:50che non può essere
32:51soltanto attribuita
32:52agli altri
32:53evidentemente
32:54anche la magistratura
32:55dal punto di vista
32:56della sua gestione
32:57politico-amministrativa
32:58interna
32:59ha commesso degli errori
33:00e anche errori gravi
33:01ma i rimedi
33:03devono essere
33:03sempre rimedi
33:04che guardino
33:04all'interesse
33:06dei cittadini
33:06a un modello
33:07che sia
33:07il più possibile
33:08equilibrato
33:09e quindi
33:10anche se
33:11l'idea del sorteggio
33:12che viene
33:13un po'
33:15proposto
33:15un unico testo
33:16con la separazione
33:17delle carriere
33:17può far pensare
33:19ad alcuni
33:19che questo potrebbe essere
33:20un modo per evitare
33:21gli abusi
33:22delle correnti
33:23che poi sarebbe
33:23un meccanismo
33:24di deterioramento
33:25della democrazia
33:26che purtroppo
33:27nel nostro paese
33:28assistiamo
33:29esiste a tutto campo
33:31tutto tondo
33:32ebbene
33:32anche se questo potrebbe essere
33:34considerato un rimedio
33:35messo insieme
33:35alla separazione
33:36delle carriere
33:36non viene fuori
33:38una miscela
33:39utile per i cittadini
33:40quindi
33:40la ragione
33:41per cui
33:42questo libro
33:43è importante
33:44perché apre
33:44un dibattito
33:45un dibattito
33:46chiaro
33:47un dibattito
33:47non ideologico
33:49noi il rischio
33:50che corriamo adesso
33:51è che ci si stia
33:52spaccando
33:53su questa questione
33:55facendo diventare
33:55argomento
33:56di lotta politica
33:57con un rischio
33:58grandissimo
33:59enorme ovviamente
34:00sotto il profilo
34:01degli effetti finali
34:02anche per i cittadini
34:03e quindi
34:03questo libro
34:04ha
34:04dalla sua
34:06il pregio
34:07di avere
34:07raccontato
34:08questi effetti
34:08con serenità
34:09con obiettività
34:10nonostante raccontato
34:11da un giovane
34:11però con tutti gli elementi
34:13di obiettività
34:15che ci consentono
34:16di farci un'idea
34:17e che naturalmente
34:19saranno apprezzati
34:20anche da chi
34:21si approccia
34:22alla materia
34:22proprio in questa fase
34:24in cui
34:24occorre scegliere
34:26e decidere
34:27fare le proprie valutazioni
34:27e in questo libro
34:28da una mano
34:29anche a farsi un'idea
34:30quindi
34:31ben vengano
34:32questi dibattiti
34:33e ben vengano
34:34le vocazioni
34:34a questa materia
34:35che preludono
34:36poi
34:37dal mio punto di vista
34:38alla speranza
34:39che ci siano anche
34:40vocazioni
34:40a svolgere
34:41la funzione
34:41di magistrato
34:42di cui c'è
34:44c'è molto bisogno
34:45ecco
34:46vocazioni
34:46nel senso
34:47vero del termine
34:47intese come
34:48attività di servizio
34:49per i cittadini
34:50io davvero
34:51vi ringrazio
34:52del vostro invito
34:53e mi scuso ancora
34:55per essere a distanza
34:56lascio a voi
34:57il dibattito
34:58in presenza
34:59che ha senso
34:59molto più stimolante
35:00e molto più
35:01avvincente
35:02di quanto possano esserlo
35:03ovviamente
35:04una comunicazione
35:05a distanza
35:05grazie ancora
35:06a voi tutti
35:07grazie mille
35:12grazie mille
35:13al dottor
35:14Sebastiano
35:14Ardita
35:15per l'importante
35:16contributo
35:18e le bellissime
35:19parole
35:19spese
35:20veramente
35:20per
35:21il libro
35:22di Daniele
35:23io adesso
35:24lascio
35:24la parola
35:25a
35:26un'amica
35:27prima di tutto
35:29e
35:30a una donna
35:31che per me
35:32è un esempio
35:32è veramente
35:34un esempio
35:34abbiamo
35:35ho avuto
35:36l'onore
35:37di stare con lei
35:38nella scorsa
35:40legislatura
35:41quattro anni e mezzo
35:42in commissione antimafia
35:44in cui facevamo
35:46le quattro del mattino
35:47in cui
35:49siamo riusciti
35:51a portare a casa
35:51nove relazioni
35:52votate
35:53all'unanimità
35:54in cui grazie
35:56al lavoro di Piera
35:57sono stati sentiti
35:59oltre 80
36:00tra testimoni
36:01e collaboratori
36:01di giustizia
36:02e imprenditori
36:04in cui
36:05abbiamo
36:06lavorato
36:07al caso
36:08della morte
36:10dell'orologo
36:10del dottore
36:11Attilio Manca
36:12da cui è nata
36:13una relazione
36:13che ha
36:14consentito
36:15uno spiraglio
36:17di
36:17riapertura
36:19processuale
36:20aiutando
36:21la famiglia
36:22e
36:23soprattutto
36:24veramente
36:24c'è stato
36:26un grande lavoro
36:28di rete
36:29e di squadra
36:30quindi
36:30davvero
36:31un esempio
36:32di rappresentante
36:33delle istituzioni
36:34lascio subito
36:35la parola
36:36a Piera Aiello
36:37grazie
36:37io
36:40voglio ringraziarti
36:41Stefania
36:42perché
36:42tu sei
36:44preziosissima
36:45per noi
36:46perché tu
36:46ancora
36:47essendo qui
36:47nelle istituzioni
36:48ci hai potuto
36:49anche consentire
36:50di essere qui oggi
36:51ma come
36:51anche altre volte
36:52ti abbiamo chiesto
36:53di venire qui
36:54in sala stampa
36:56e sei
36:56una persona
36:57studiosa
36:58attenta
36:58una persona
36:59che
36:59capisce
37:01quando
37:03una cosa
37:04ha meritocrazia
37:07perché questo libro
37:07è di Daniele
37:08merita tutta
37:10l'attenzione nostra
37:12io Daniele
37:13l'ho conosciuto
37:13diversi anni fa
37:14ancora prima
37:16di scrivere
37:17il primo libro
37:17l'ho seguito
37:18nella scrittura
37:20del suo primo libro
37:21mi ho fatto
37:21delle presentazioni
37:22e adesso
37:23anche qui
37:25io voglio
37:26assolutamente
37:27sostenere
37:28Daniele
37:30perché
37:30oggi i giovani
37:33sono distratti
37:34in molte cose
37:35avete
37:36molte distrazioni
37:37e molto spesso
37:39ai giovani
37:39fanno credere
37:40che la vita
37:41reale
37:42sia tutta
37:43Maria dei Filippi
37:45sia andare
37:46a sculettare
37:46in televisione
37:50fare le cheese leader
37:52ma la vita
37:53non è questa
37:54la vita è quella
37:54che fanno i ragazzi
37:56come Daniele
37:56che si impegnano
37:57studiano
37:58e che si stanno
37:59costruendo un futuro
38:00importante
38:02ma una parola importante
38:03la voglio spendere
38:04per la famiglia di Daniele
38:05perché Daniele
38:06non poteva essere
38:07quello che oggi
38:08se non aveva
38:09una famiglia onesta
38:10alle spalle
38:11se non aveva
38:12un papà e una mamma
38:13che gli avessero
38:14insegnato i veri valori
38:16fondamentalmente
38:17è la parola
38:18rispetto
38:18perché
38:19in tutto quello
38:21che fa Daniele
38:21emerge
38:23la sua famiglia
38:24e perciò
38:25è qui presente oggi
38:26io la voglio
38:27veramente ringraziare
38:28per questo
38:29è un lavoro
38:30non facile
38:31perché il lavoro
38:32di genitore
38:32molto spesso
38:33è un lavoro
38:34ingrato
38:34però noi
38:36ci impegniamo
38:37anch'io con le mie ragazze
38:39faccio la stessa cosa
38:40perché si deve far vedere
38:41ragazzi
38:42un lato
38:43costruttivo
38:44della vita
38:45non stare adagiati
38:47sul divano
38:48a guardare il telefonino
38:50dalla mattina
38:50alla sera
38:51ma bensì impegnarsi
38:52studiarsi
38:53perché la cultura
38:54è la base di tutto
38:55e lo diceva un grande uomo
38:56che è stato
38:57Nino Caponnetto
38:59io lo chiamavo
39:00nonno Nino
39:00perché con lui
39:01avevamo fatto un sacco
39:02di cose insieme
39:03e lui diceva sempre
39:05la cultura
39:06è la base
39:06di qualsiasi cosa
39:07e lo diceva anche
39:10Borsellino
39:11che quando io iniziai
39:12il mio percorso
39:13di testimonianza
39:14mi disse
39:14studia
39:15diplomati
39:16e laureati
39:17io mi sono diplomata
39:19negli anni
39:20a 53 anni
39:21mi sono laureata
39:22proprio per seguire
39:23le parole di questi
39:24grandi uomini di cultura
39:25e penso che Daniele
39:28seguendo questi esempi
39:29ne parla nel suo libro
39:30abbia
39:31tracciato la sua strada
39:34il suo percorso
39:35di cultura
39:36di ragazzo di cultura
39:37e futuro uomo
39:38di cultura
39:39per questo
39:41io
39:42mi sono impegnata
39:43sempre
39:44in tutto quello
39:45che lui fa
39:45quando mi chiama
39:46tant'è vero che
40:09e poi
40:39Grazie a tutti.
41:09Grazie a tutti.
41:39Grazie a tutti.
42:09Grazie a tutti.
42:39Grazie a tutti.
43:09Grazie a tutti.
43:39Grazie a tutti.
44:09Grazie a tutti.
44:39Grazie a tutti.
45:09Grazie a tutti.
45:39Grazie a tutti.
46:09Grazie a tutti.
46:39Grazie a tutti.
47:09Ormai l'antimafia in associazione è al primo posto e ci impegneremo sempre di più affinché questi valori di giustizia e legalità vengano portati da dentro l'università all'esterno.
47:27Grazie a tutti.
47:57Grazie a tutti.
Commenta prima di tutti