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https://www.pupia.tv - Roma - Presentazione libro su Monsignor Riboldi - Conferenza stampa di Pino Bicchielli (17.11.25)

#pupia
Trascrizione
00:00Questo incontro è l'occasione per la presentazione, la prima a livello nazionale, del libro Don
00:11Riboldi, l'uomo della carità integrale, scritto da Giovanni Bianco, ed è un'occasione per
00:17ripercorrere la figura e l'opera di uno straordinario sacerdote, vescovo di Acerra, Don Antonio
00:27Riboldi, uno delle personalità più splendenti del cattolicesimo italiano della seconda metà
00:34del ventesimo secolo e abbiamo pochissimo tempo, quindi io non porto via tempo. Sottolineo
00:43solo l'importanza di quel titolo, l'uomo della carità integrale, e il fatto che chi l'ha
00:49scritto, l'autore che è qui, è stato testimone diretto e questa è la particolarità, l'unicità
00:55di questo lavoro, testimone diretto di tutti gli anni di Monsignor Riboldi ad Acerra. Ha
01:03raccolto poi tutto il materiale anche sulla epoca precedente, quella di Parroco di Santa
01:10Nifa nella Valle del Belice, e dà qualcosa di assolutamente nuovo, cioè una testimonianza
01:18di prima mano del suo insegnamento. Passo subito la parola all'onorevole Bicchielli per
01:25il suo intervento, perché è lui che ci ha consentito questo incontro.
01:29Grazie, è davvero per me un onore aver avuto la possibilità di organizzare questo incontro
01:42che ritengo fondamentale. Innanzitutto voglio ringraziare in maniera particolare l'autore
01:48del libro, l'Avvocato Giovanni Bianco, per averci regalato un'opera preziosa e importante,
01:56una testimonianza che nasce da un'esigenza forte che arriva con tutta la sua intensità
02:02coinvolgendo tutti quanti noi, provocando emozioni forti e stimolando riflessioni. Io alcune
02:10riflessioni con voi le voglio fare. Io mi ritengo un uomo fortunato perché da giovane
02:15studente liceare, liceo De Santis di Salerno, noi frequentavamo negli anni Ottanta le marce
02:24della legalità di Don Ribolli. Ricordo la mia professoressa di religione, la professoressa
02:30Amato, che ci portava e quanto era importante per noi che viviamo poi in zone purtroppo
02:36dove era facile perdersi, soprattutto in quei periodi in cui per i giorni non c'erano tante
02:43alternative. Quindi o studiavi o ti trovavi in mezzo alla strada e le organizzazioni criminali,
02:50purtroppo alcuni amici sono stati attratti da quel mondo. Don Ribolli è stato per tanti
03:01di noi un riferimento culturale. Cioè ci ha insegnato prima di tutto a vivere, a capire,
03:09a saper discernere. Quindi questo libro per me non è un omaggio a un prete, come si definisce,
03:18un prete anticamora, perché definirlo un prete anticamora per me è troppo semplicistico.
03:26Lui era un uomo completo, sicuramente complesso, ma che ha lasciato delle impronte indelebili
03:34in ogni territorio dove lui è stato. E questo è un segnale chiaro della personalità dell'uomo.
03:41E ha aperto un cuore, tutti i cuori che lui avvicinava si aprivano al suo messaggio.
03:48E quindi credo che il merito di questo libro sia anche quello di restituirci una figura intima,
03:57una resa viva proprio dalle testimonianze che sono state raccolte da un pensiero che traccia
04:04un profilo di coraggio, un profilo di fede, un profilo di carità.
04:11Quello che ci colpiva, che mi colpiva, che mi ha colpito anche in questo libro è che lui
04:15vedeva anche nel male il bene. Cioè lui cercava di trovare anche lì dove c'era solo il male
04:23una luce, la possibilità del recupero. Quindi riscattare le vittime.
04:29Poi nel libro, ma lo ricorderete tutti quanti voi, l'attività che lui faceva anche all'interno
04:34delle carceri, proprio l'importanza di riscattare i carnefici. Quindi questa sua carità che possiamo
04:41definire integrale. Cioè non era una carità di parte.
04:46E questo, in questo libro, che possiamo definire un libro anche di storia, come possiamo non
04:52definirlo un libro di storia? C'è una storia che fa male, una storia che ci ha fatto molto male,
04:59e una storia che però ci dice che un futuro così è inaccettabile. E quindi in questo libro
05:10c'è una vera e propria cassa di risonanza da consigliare nelle scuole, da far leggere
05:15nelle scuole del pensiero di Don Riboldi. Perché molti di noi non sanno che alcune grandi conquiste
05:22di libertà sono state dovute proprio al suo messaggio, al suo impegno. E quindi prima
05:29l'autore mi chiedeva, diceva, ma tu l'hai letto sto libro? E ho detto, certo che l'ho letto.
05:34Ti devo dire che proprio perché era una cosa che mi ha colpito e l'ho letto anche con piacere,
05:41mi hanno appassionato. Perché non è che si rivivono solo le geste eroiche, perché rivivere
05:47del gestore è sempre un fatto bello. Soprattutto di un uomo che ha avuto il coraggio di puntare
05:54il dito anche contro le istituzioni, anche contro la politica, quando la politica si girava
06:01dall'altra parte. Quindi un uomo che, come dicevo, ha insegnato a vivere ancora prima che
06:08ha dato dei riferimenti. Poi ovviamente si parla di Siani, si parla di Dondiana, di Peppino
06:16impastato, tutti i grandi uomini che hanno pagato con la vita la loro lotta alla legalità.
06:27Però una cosa che mi ha sempre colpito di Dondi Boldi è stata questa forza di denunciare
06:35immediatamente, di non attendere un attimo, di non avere dubbi, di non avere riserve mentali.
06:43E quindi tutti questi eventi che io poi negli anni Ottanta, perché come me, io sono
06:48salernitano, vivevo quelle zone, vivevo lo scontro nella Camorra, i Cutoliani, la nuova
06:56Camorra organizzata. Questi eventi non sono solo cronaca, ma sono un monito, un monito vivo
07:05che deve rimanere sempre attento e poi ci spiega quanto è importante la parola, quanto
07:11è importante la cultura, quanto è importante l'impegno civile per combattere fenomeni
07:18così violenti e così duri. Quel grido famoso, non tacerò, nel 1982, proprio la costruzione
07:30di una coscienza critica. Però c'è un episodio che mi ha colpito, io l'avevo rimosso, però
07:37poi leggendolo, ed è quello quando lui praticamente fa quell'omelia dura contro la Camorra e nessun
07:49parrocchiano si ferma a salutarlo. Cioè l'idea in Sicilia, l'idea di parlare ai sordi, di parlare
08:01ai muti, di parlare ai ciechi. Eppure, fatemi dire, quello era un silenzio assordante, era
08:07un silenzio che valeva molto di più forse di tante mani, di tante... era... era un silenzio
08:17che in realtà faceva e ha fatto risvegliare le coscienze. E io mi domando, io non sono
08:25più un ragazzo, quando ero ragazzo volevo cambiare il mondo, oggi sono dentro le istituzioni
08:32e credo che noi abbiamo il dovere, invece adesso che siamo dentro le istituzioni, di
08:38non perdere quello spirito di gioventù, di voler cambiare il mondo in meglio. E qui
08:43per me è importante dire che le parole hanno un valore fondamentale. E c'è un pezzo
08:54del libro, una frase di Don Riboldi che mi ha colpito, quando lui dice ma affinché la
09:05lotta sia efficace bisogna sradicare il fare camorristico sin dai più piccoli comportamenti.
09:11la cultura, la cultura che torna. Quindi parole che restano, parole che sono un monito per
09:18tutti noi, che io sento e condivido soprattutto in questa fase della mia vita in cui la mia
09:25attività parlamentare mi ha portato anche a condividere con la Presidente Colossimo,
09:30che ringrazio di essere qui con noi, l'esperienza nella Commissione Antimafia. Io voglio ringraziare
09:38particolarmente la Presidente Colossimo, perché lei sa che le mie non sono parole di circostanza,
09:44perché mi conosce troppo bene, perché la sua presenza qui non è un segnale istituzionale,
09:50lei non è abituata ai fatti di forma, ma è un segnale concreto di attenzione.
09:58Guardate, la Presidente Colossimo sta guidando la Commissione Antimafia con grandissimo equilibrio
10:08e rigore in un periodo in cui ci stiamo occupando anche di storia, non solo di cose presenti,
10:15perché solo se impareremo che cosa è stata la nostra storia forse possiamo guardare al futuro
10:21con più serenità e con più attenzione. Quindi la ringrazio perché lei al centro
10:28di quella Commissione non è che ha portato un tema, lei al centro della Commissione Antimafia
10:34dopo tanti anni di una Commissione confusa ha riportato un lavoro fatto di ascolto,
10:43fatto di studio, fatto di confronto, fatto di responsabilità, cioè ha riportato al centro
10:49un metodo di lavoro serio di cui le istituzioni italiane avevano bisogno.
10:56Io credo di aver esaurito il mio tempo e voglio ringraziare ancora l'autore Giovanni Bianco
11:05per averci donato questa sua opera che diventa di fatto una gratitudine a Don Riboldi,
11:12ma non solo, gratitudine a Don Riboldi, gratitudine a tutti quanti noi che viviamo
11:18una vita in cui uomini come Don Riboldi ci hanno consentito di viverla sicuramente meglio.
11:24Grazie.
11:28In grato compito quello del moderatore quando c'è appena un'ora a disposizione.
11:33vado velocissimo. Non ha potuto essere presente fisicamente con noi Don Maurizio Patricello,
11:42il parroco di Caivano, e ha voluto però mandarci un video che chiedo di mandare subito in onda.
11:51Giovanni, innanzitutto devo dirti grazie per diversi motivi.
12:07Il primo è perché mi hai dato la gioia di essere tuo amico.
12:14Sei stato accanto a noi, con noi, in tutte le battaglie che sono state sostenute in questi anni,
12:21per il dramma ambientale che poi si riversa sempre sulla salute della povera gente.
12:30Grazie.
12:32Grazie perché sei una persona onesta.
12:36Grazie perché hai riportato Don Riboldi nella giusta luce.
12:43Come ha detto anche il Vescovo di Acerra, Monsignor Di Donna,
12:46Don Riboldi non è il prete antica morra che da tanti anni si è voluto far passare.
12:55Don Riboldi è stato innanzitutto un sacerdote, un credente, un Vescovo.
13:02Lui va a Santa Ninfa, in Sicilia, perché è mandato dall'obbedienza.
13:08Avrebbe voluto studiare, andare all'università.
13:10I superiori gli dicono di andare a Santa Ninfa e lui va.
13:16Qualche anno dopo accade quel telemodo terribile nel Belice
13:19e lui si mette accanto alla gente, con la gente, vive insieme alla gente.
13:25Non diventa il maestro, diventa il testimone, il fratello, l'amico.
13:29Dopodiché arriva ad Acerra.
13:36Io non ho mai compreso perché questa piccola diocesi campana
13:39sia rimasta per tanti e tanti anni priva del suo Vescovo.
13:45Posso immaginarlo, ma non l'ho mai compreso appieno.
13:48Finalmente arriva lui.
13:50Viene accolto.
13:51Acerra, dopo tanti anni, ha il suo Vescovo.
13:54E lui si mette a servizio della gente.
14:00Doriboldi non era un geno, era una persona intelligente, preparata, colta.
14:05E sapeva la realtà che avrebbe trovata da Acerra,
14:08sapeva quello che succedeva in Campania in quegli anni.
14:11Lui arriva da Acerra nel 78 e rimarrà da Acerra per più di vent'anni.
14:18si guarda attorno, si rende conto che la Campania, come la Sicilia,
14:24è prigioniera di questa maledizione che va sotto il nome di Camorra, di mafia,
14:28di questi prepotenti che hanno affossato il nostro territorio,
14:32la nostra dignità, hanno affossato la nostra salute.
14:35E lui comincia ad annunciare il Vangelo.
14:41No, non mi piace, non mi piace il prete Antica Morra.
14:44Io sono anni che dico che tutto ciò che si aggiunge al termine prete o vescovo
14:51lo sminuisce, lo umilia, lo mortifica.
14:55Perché se io sono un prete Antica Morra vuol dire che mi interesso di questa realtà.
15:00Ma non posso interessarmi della vecchietta che questa sera mi manda a chiamare
15:06perché vuole l'olio degli infermi.
15:09Non posso interessarmi dei bambini che ieri mattina hanno affollato la chiesa.
15:13E tra i bambini che stavano in chiesa ieri mattina c'erano almeno 5 o 6
15:17che erano bambini autistici.
15:20Giovanni, l'autismo sta aumentando terribilmente nella nostra zona.
15:25Tra i bambini e l'Alzheimer, tra i vecchi.
15:28E anche di questo dobbiamo parlare.
15:30E anche di questo voleva parlare Don Ribolli.
15:32No.
15:34Non prete ambientalista, non prete antiroghi, non prete Antica Morra,
15:38non vescovo Antica Morra.
15:40Assolutamente no.
15:42E tu hai reso all'Italia, alla chiesa, questo grande servizio.
15:47Il vescovo Don Antonio Ribolli è stato un uomo di Dio.
15:52Lo possiamo dire, forse anticipando anche la chiesa,
15:55è stato un santo, un santo uomo, un santo vescovo
15:58che ha amato Dio e non poteva non amare il prossimo.
16:03Chi ama Dio non può non amare il prossimo,
16:05se no si sta illudendo e sta illudendo gli altri.
16:09Questi due comandamenti vanno insieme, sono intrecciati, sono tutt'uno.
16:15Si fondono e si confondono.
16:18Ama Dio.
16:20Ama Dio che non vedi.
16:22Ma se tu ami un Dio che non vedi, non puoi non amare il fratello che tu vedi.
16:28Ed ecco Don Ribolli che si lancia in questa avventura di essere vescovo.
16:32Lui non era preparato, forse, neanche a fare il vescovo.
16:37Ma si lancia in questa avventura e fa il vescovo, come hai detto tu, a 360 gradi.
16:44Carità integrale.
16:46La carità che corre in aiuto del povero che non ha il pane.
16:49Ma si chiede anche perché questo povero non ha pane.
16:52Perché?
16:52E non si accontenta di dargli solamente il pane.
16:57Carità intellettuale.
16:59Culturale.
17:00Cerchiamo di portare i nostri giovani all'università.
17:04Forse li aiuteremo meglio.
17:06Tiriamoli fuori.
17:08Se sono nati in delle famiglie più povere, più bisognose.
17:12O anche famiglie, perché no?
17:14Di delinquenti, di camorristi.
17:16Tiriamoli fuori.
17:18E tu hai parlato della dignità dell'essere umano.
17:21Perché Don Rivoldi parlava della dignità.
17:24De ridare dignità.
17:26E quando c'è stato quel famoso corteo di cui tanto si è parlato e passerà nella storia.
17:34E quando si arriverà Ottaviano.
17:35Mi sembra che fosse nel novembre dell'82.
17:40Con migliaia di ragazzi fin sotto al castello di Cutolo.
17:45Chi l'avrebbe immaginato mai?
17:47Chi l'avrebbe fatto mai?
17:48E tu ci tieni a dirlo e a sottolinearlo.
17:56Mentre le imposte erano chiuse.
17:58Perché la gente di Ottaviano ormai viveva nella paura.
18:02E migliaia di giovani sfidarono questa paura.
18:06E nel dicembre dopo quelle persone si moltiplicarono.
18:09E quando il 19 marzo del 94 il mio confratello Don Peppino Diana verrà ucciso.
18:16Io sono arrivato là nelle prime ore.
18:18Io l'ho visto Peppino a terra.
18:20E quel cadavere mi ha segnato per il resto della mia vita.
18:26Perché davanti a Don Peppino mi sono chiesto a Giovanni.
18:29Ma perché a lui sì e a me no?
18:31Perché?
18:31Forse perché l'abbiamo lasciato solo?
18:33Certamente sì.
18:35O forse perché io ho avuto timore, paura e mi sono rintanato nella mia sacrestia, nella mia chiesa?
18:41Forse sì.
18:42O forse Peppino perché Peppino era un profeta che correva avanti.
18:46Correva avanti.
18:47E i profeti quando corrono è difficile raggiungerli.
18:51Io non lo so.
18:51So solo che nelle prime ore dell'uccisione di Don Peppino, anche a Casale, le finestre erano chiuse.
19:01Ma il giorno del funerale le imposte erano aperte e tante lenzuole bianche stavano a far bella mostra di sé sui balconi.
19:14Qualcuno voleva, volle, imbrogliare le carte e tanti ingenui ci caddero in questa grande maledizione, in questa bugia, in questa menzogna.
19:25Don Riboldi no.
19:27Don Riboldi cominciò subito a parlare.
19:31Che quell'omicidio era stato un omicidio di camorra.
19:35Tutte le menzogne cadevano davanti alla parola autorevole di questo uomo di Dio.
19:40Allora Giovanni, grazie.
19:41Grazie perché, come ha detto il Vescovo di Donna, un altro libro su Don Riboldi, sì, un altro libro su Don Riboldi,
19:50stavolta non scritto da un professionista qualsiasi, da un giornalista qualsiasi, da uno scrittore che non l'ha conosciuto,
19:57ma scritto da un testimone, da un avvocato oggi settantenne, che ai tempi di Don Riboldi era un giovane che si stava avviando alla vita, alla carriera.
20:07Io l'ho conosciuto poco Don Riboldi, l'ho conosciuto dopo, quando abbiamo iniziato la battaglia per la terra dei fuochi,
20:16sono andato da lui, sono stato ascoltato, consigliato, ricordo benissimo quell'incontro.
20:21Tu hai avuto la grazia, la gioia, la fortuna di essergli accanto per tanto tempo.
20:27E allora, meglio di chiunque altro, tu puoi dire all'Italia e alla Chiesa, chi era Don Antonio Riboldi, Vescovo di Acerra, dal 78 al 99.
20:39È stato un uomo di Dio, è stato un santo di cui la Chiesa si può vantare, ed è stato il testimone dal quale noi dobbiamo ancora imparare tante, ma tante, tante cose.
20:50Perché Don Riboldi alla fine ci ha insegnato che cos'è anche una sana laicità, cosa che ancora oggi tanta gente fa difficoltà a comprendere.
20:59Grazie Giovanni, Dio ti benedica, Dio vi benedica e buon proseguo.
21:03Nelle parole accorate, come sempre, di Don Maurizio Patriciello, ritroviamo una cosa straordinaria della storia di Don Riboldi che è ricordata in questo libro.
21:19Tanti fili che si uniscono, Bicchielli parlava prima di Siani, di Dondiana, di Impastato, ma anche l'esempio di Paolo Borsellino.
21:30Il primo monumento d'Italia che ricorda le stragi di Palermo si fa tre mesi dopo ad Acerra perché lo vuole Don Riboldi.
21:38È un filo che unisce e quindi la prefazione di questo libro è stata firmata da Lucia Borsellino e Fabio Trizzino, a cui adesso passo la parola per la loro testimonianza.
21:52Grazie a tutti voi, vi ringrazio per questo invito, ma soprattutto per l'onore che ci avete dato.
22:00Prima tu Giovanni di scrivere la prefazione di questo libro.
22:06Io non mi sentivo assolutamente adeguata a poterlo fare, tenuto conto della conoscenza veloce che ho fatto di Don Riboldi e che per me è stato un dono enorme.
22:18Grazie a tutti voi per averci consentito oggi di poter rendere la nostra umile testimonianza di fronte a una storia così importante.
22:29Credo che non a caso Don Riboldi sia stato definito in questo libro
22:35un uomo della carità integrale proprio per l'integrità dei suoi comportamenti, sia sul piano umano oltre che nell'azione pastorale.
22:46Poc'anzi l'onorevole Bicchielli si reputava una persona fortunata.
22:54Io mi unisco anche a questa considerazione, ritenendomi anch'io stessa una persona fortunata per avere vissuto una vita accanto a dei giganti.
23:02Non so quanto riesca a recepire e a trasmettere di questa enormità di insegnamenti che ho ricevuto.
23:13Ma nel numero dei giganti che ho conosciuto rientra assolutamente anche Don Riboldi.
23:20Tu Giovanni ci hai dato anche questa opportunità invitandoci presso il tuo comune,
23:26dove tra l'altro Don Riboldi svolgeva gran parte della sua azione pastorale di evangelizzazione
23:32proprio perché lì, a poco meno di un anno dalla sua morte, si tenne anche la presentazione del libro della mia mamma,
23:41ti racconterò tutte le storie che potrò, che proprio in quel mese veniva presentato presso il vostro comune
23:47e anche in occasione ricordo dell'installazione di una lapide in memoria di Giovanni Falcone e di mio papà
23:54nell'omonima piazza di questo comune.
23:56Io mi sentì particolarmente onorata e fu una delle poche volte della mia vita in cui cominciai,
24:03eravamo in una fase in cui io ancora facevo molta fatica ad allargire sorrisi,
24:08e lo dissi anche pubblicamente, ma mi sentì meno sola e cominciai veramente a capire
24:16quello che si era mosso attorno alla nostra tragedia in termini di solidarietà umana,
24:21perché la mia non era l'unica famiglia che era rimasta azzoppata dalla violenza criminale,
24:25ma ce n'erano tantissime, tanti territori erano stati massacrati come la mia regione
24:31e in questo il territorio campano chiaramente ha tanto da raccontare.
24:38E conobbi questa persona straordinaria che mi trovai accanto, di cui non conoscevo la storia,
24:45e rimasi impressionata proprio della forza con la quale rinnovava la sua passione
24:50per il suo impegno civile e pastorale, perché riteneva, nonostante fossero passati tanti anni
25:01da quel lontano 1968, dove il violento terremoto di cui si è fatto cenno colpì il territorio del Belice,
25:09mi dicono che si pronunzi così, dove molte famiglie rimasero colpite nel cuore della loro intimità
25:16con la distruzione delle loro case e di tutto ciò che avevano.
25:19E questo sacerdote appunto cominciò da lì stando accanto agli ultimi,
25:24a coloro che adesso vivevano nelle baracche, che facevano fatica a far sentire la loro voce
25:30e a far presente quelli fossero appunto i loro diritti.
25:38Da lui apprendemmo anche della conoscenza avvenuta con mio padre,
25:43io non lo sapevo che avesse conosciuto mio papà,
25:46e disse addirittura che si ispirava a lui nella sua azione pastorale,
25:52nel cercare di ricavare ciò che di buono si alberga nell'animo di ciascun essere umano.
26:03Papà è stato definito, io lo dico con grande umiltà, un pastore laico,
26:09perché anche nella sua attività cercava non solo di condannare il male in quanto tale,
26:15ma soprattutto di ricercare il bene che alberga in ciascun individuo,
26:20con un approccio laico ma anche profondamente cristiano,
26:25perché aveva una grande fede.
26:27Sentir dire a un uomo di chiesa della caratura di Don Riboldi,
26:32che si ispirava a mio papà, mi faceva sentire veramente piccola piccola,
26:35perché comunque nonostante la dimensione pubblica di questa mia storia,
26:41io faccio sempre fatica a ritenere mio papà un gigante sotto questo profilo,
26:48per cui mi fa veramente specie,
26:50però sicuramente c'è un filo che unisce le anime buone,
26:54che si cercano tra loro.
26:56E Don Riboldi, come mio papà, ritenevano proprio che la lotta al male
26:59non potesse limitarsi ad essere tale, ad essere una condanna fine a se stessa,
27:06perché la condanna morale o etica o giudiziaria del male,
27:10se non è accompagnata dalla ricerca del bene,
27:13come diceva proprio Don Riboldi,
27:14rischia di essere una condanna sterile che non porta frutti buoni.
27:20Tra l'altro in quella circostanza appresi che l'incontro che avevamo avuto da Cerra
27:26era la tappa di un percorso più ampio,
27:29che era stato denominato Organizzare la speranza,
27:32che era stato proprio ideato e realizzato da Don Riboldi,
27:34in tutto il territorio italiano, con varie tappe,
27:37e ciò che mi colpì è che proprio veniva associato il verbo Organizzare
27:42al termine speranza,
27:44lo stesso verbo che viene associato alla parola Criminalità,
27:48perché la criminalità organizzata appunto ha ritenuto,
27:53proprio nella sua organizzazione,
27:55di apparire ed essere più forte proprio in quanto strutturata.
27:58Quindi, allo stesso modo,
28:00lui aveva cercato di associare questo verbo al termine Speranza
28:05come monito affinché anche le forze del bene presenti nel tessuto sociale
28:12si organizzino, si strutturino tra loro e facciano rete,
28:17proprio per apparire ancora più forti
28:19ed esprimere con ancora maggiore forza
28:22la loro contrapposizione alle consorterie mafiose,
28:26qualunque nome esse abbiano,
28:28e alle loro diramazioni nella società civile,
28:30perché purtroppo ci sono anche quelle in termini di connivenza,
28:34complicità e contiguità.
28:36Io sono certa che questo messaggio sia passato
28:40e la realizzazione di questo libro,
28:44Gianni, rappresenta, come è stato detto,
28:45un'ulteriore fonte documentale preziosissima.
28:49Noi oggi non possiamo fare altro
28:50e di questo devo dare un grandissimo merito
28:52alla Presidente della Commissione Antimafia,
28:56Chiara Colosimo,
28:56che veramente sta facendo uno sforzo umanamente grandissimo
29:00nel cercare di ricostruire la storia,
29:04perché oggi quello che dobbiamo fare
29:05di fronte all'impossibilità a volte
29:10di una ricostruzione giudiziaria di alcune vicende
29:14è fare quantomeno ricostruzione storica,
29:17perché le generazioni che verranno dopo di noi
29:20e quelle che già sono in essere
29:21e che all'epoca non erano nate
29:22hanno tutto il diritto,
29:25ancorché non coinvolte direttamente,
29:28di conoscere la verità.
29:30E così come a tutti gli studenti
29:33di qualunque scuola,
29:35di qualunque ordine e grado,
29:36i libri di storia appaiono come la verità,
29:39noi dobbiamo fare in modo
29:40che anche quella storia
29:41appaia come una verità conclamata.
29:45e validata da atti, fatti, testimonianze concrete.
29:52Quindi lo sforzo enorme che io riconosco
29:55alla Commissione e a chi in questo momento
29:59è deputato a lavorare anche su altri profili
30:02nella ricerca della verità su questi grandi fatti,
30:05che non riguardano chiaramente solo
30:07quello che è capitato in Sicilia,
30:10ma anche tutte le altre stragi
30:13che si sono verificate
30:15in tutto il territorio italiano
30:16e non solo.
30:18Io penso che faremmo un torto
30:21anche a Dorinboldi
30:22se non coltivassimo questa speranza.
30:26Grazie.
30:27Grazie di questa testimonianza.
30:30Io penso che la nazionale del bene
30:32abbia molti santi in paradiso
30:34e qui lo vediamo questa sera.
30:36Fabio Trizzino, chiedo solo un po' di sintesi
30:38perché a 17.05 dobbiamo lasciare la sala.
30:41No, no, io...
30:43No, no, ci mancherebbe altro.
30:45No, io dirò, sarò molto telegrafico.
30:47A me interessava sostanzialmente evidenziare
30:49alcune cose.
30:51Primo, il libro è un escursus storico
30:54che definisce in maniera, diciamo,
30:58drammaticamente perfetta
30:59il contesto criminale
31:01all'interno del quale va inserita
31:03e innestata l'azione di questo gigante.
31:05vedete, a volte, quando i fenomeni
31:09sono così sistemici
31:11almeno questa è l'impressione
31:12che ho tratto io leggendo questo libro
31:14ho avuto la conferma
31:15cioè che di fronte alla natura così globale
31:19e sistemica
31:19di un'organizzazione criminale
31:21come quella della Camorra
31:23all'epoca dei fatti
31:24per cui, diciamo,
31:26vi è la testimonianza in questo libro
31:28fu quasi necessario
31:32l'utilizzo di un approccio etichettante
31:34perché è vero che accanto al termine prete
31:38non bisogna aggiungere altro
31:39perché già quello è, diciamo,
31:41dovrebbe essere una, come dire,
31:44un predicato
31:45che riesce a sostanziare
31:48in fatto e in spirito
31:51quella che è l'azione di qualunque prete
31:53però la necessità allora di, come dire,
31:59qualificare Monsignor Iboldi
32:02come un prete anticamorra
32:03nacque dal fatto
32:04che, come tutti coloro
32:06che si pongono all'avanguardia
32:07di un movimento
32:08che non c'era mai stato
32:09fino a quel momento
32:10era un modo per segnare anche
32:12in qualche modo
32:14una distanza
32:15tra quella che era
32:16l'organizzazione sistemica
32:18di una vita
32:19in quel contesto territoriale
32:20e chi da avanguardista
32:23si poneva, si stagliava
32:25al di sopra della media
32:26per contrastarlo.
32:28Quindi
32:29Dorin Boldi è per me
32:31un prete
32:32anticamorra
32:34nei limiti in cui
32:35oggi
32:36grazie a lui
32:37non è necessario
32:39appunto
32:39accostare
32:40questa, diciamo,
32:41questo predicato
32:42ai nuovi preti
32:43perché se non ci fosse stato
32:45appunto
32:46Dorin Boldi
32:47che in un contesto
32:48feroce
32:49di ferocia
32:50assoluta
32:50e troverete
32:51testimonianza
32:53all'interno di questo libro
32:54del livello
32:56dello scontro
32:57quindi dobbiamo
32:59anche a Dorin Boldi
33:00se oggi
33:01sia pure
33:01con nuove fatiche
33:03nuove
33:04nuove difficoltà
33:06bisogna
33:07sempre
33:08organizzare
33:08e coltivare
33:09la speranza
33:10e devo dire
33:10che da questo punto di vista
33:11l'onorevole Colossimo
33:13si è veramente
33:14spesa
33:15senza
33:17senza respiro
33:19fino ad oggi.
33:21L'altra cosa
33:21importante
33:22che secondo me
33:23emerge
33:23dalla lettura
33:24del libro
33:25e che
33:26a ben guardare
33:27Monsignor Riboldi
33:29chiedeva anche
33:33non soltanto
33:35come dire
33:35la necessità
33:39che venissero assicurati
33:40i diritti
33:42ma
33:43interpellava i giovani
33:45a coltivare
33:46l'etica dei doveri
33:47perché
33:49questo è l'altro punto
33:51fondamentale
33:52la paura
33:55nasce
33:55dal fatto
33:56che probabilmente
33:58in quei territori
33:59da sempre
33:59ci si è posti
34:00in una posizione
34:01pretensiva
34:02dell'azione altrui
34:03egli è il primo
34:04che forse
34:05fa riflettere
34:06le comunità
34:07che anche
34:07esse si devono spendere
34:09per poter
34:10diciamo
34:11quindi
34:12alimentando
34:13l'etica
34:13dei doveri
34:14per migliorare
34:16le condizioni
34:17del proprio territorio
34:18e in ultimo
34:19proprio per essere
34:20estremamente
34:21lapidario
34:23mi piace pensare
34:25al fatto
34:26che
34:26Don Riboldi
34:27ha sempre
34:30visto
34:32anche nelle tragedie
34:33peggiori
34:35la possibilità
34:36dello sviluppo
34:38di qualcosa
34:39di positivo
34:39a me ha colpito
34:41e veramente
34:41vado a concludere
34:42una lettera
34:43che gli scrisse
34:45all'indomani
34:46del terremoto
34:48del Belice
34:49e gli scrive
34:50una cosa
34:50che quando io
34:51l'ho letta
34:52mi ha fatto
34:53semplicemente
34:53rabbrivedire
34:54che dà un senso
34:56al nostro impegno
34:58come familiari
34:59del giudice Borsellino
35:00ma
35:01ci fa capire
35:03che
35:03il sacrificio
35:05sia esso
35:05sotto forma
35:06di incisiva
35:07azione pastorale
35:08sia sotto forma
35:09di sacrificio
35:10del bene più grande
35:11che noi abbiamo
35:12che può essere
35:13anche la vita
35:14solo per esercitare
35:15correttamente
35:16il proprio dovere
35:17e gli scrisse
35:18questa lettera
35:19del 15 gennaio
35:21del 1968
35:22che è fenomenale
35:24lui dice
35:25una fine imprevista
35:27un principio
35:28imprevedibile
35:29lui si riferisce
35:31proprio
35:32all'azione devastatrice
35:33del terremoto
35:34e dice
35:34di fronte a fatti
35:35come un terremoto
35:37che hanno
35:37tutta l'area
35:38di una fine
35:39e sono
35:40effettivamente
35:41per molte cose
35:43la fine
35:44per uno
35:45che ha fede
35:47si accorge
35:49che in fondo
35:50quella fine
35:50può essere
35:51come quella
35:52del grano
35:53da frumento
35:54caduto
35:54sulla terra
35:55che morendo
35:57produce frutto
35:57ecco
35:58noi oggi
35:59ci ritroviamo
36:00sostanzialmente
36:02in queste parole
36:03e vi posso assicurare
36:04che rispetto
36:05alla nostra vicenda
36:06personale
36:06su cui Lucia
36:07ha già detto
36:08quello è il fil rouge
36:09che unisce
36:09queste due
36:10esistenze
36:11meravigliose
36:12ecco
36:13noi oggi
36:14così come ha fatto
36:16Don Riboldi
36:16noi oggi
36:17siamo sicuri
36:19che il sacrificio
36:20per esempio
36:20del dottor Borsellino
36:21come di tanti altri
36:23tante altre vittime
36:25innocenti
36:26della mafia
36:26sia appunto
36:27come quel seme
36:28che diventa
36:29frumento
36:30e che
36:31diciamo
36:31sostanzialmente
36:33in un'ottica
36:34di miglioramento
36:35costante
36:36si può fare sempre di più
36:37consenta
36:38alla Campania
36:40come a tutte le altre aree
36:41del sud
36:42d'Italia
36:42che hanno da sempre
36:44avuto questa piaga
36:45di vivere
36:46con maggiore ottimismo
36:47e con l'azione
36:48di contrasto
36:49alla mafia
36:50da questo punto di vista
36:52Monsignor Riboldi
36:54è un santo
36:55un eroe civile
36:56è un gigante
36:58a cui noi tutti
37:00e per questo
37:00ringraziamo Giovanni
37:02dobbiamo tantissimo
37:04e Giovanni ha avuto
37:05il grande merito
37:06di essere
37:07di avere
37:08trasfuso
37:09in maniera
37:10esemplare
37:10in queste pagine
37:11non solo
37:13il racconto
37:14drammatico
37:15del contesto
37:15di riferimento
37:16ma
37:17l'intima
37:18rappresentazione
37:20di un uomo
37:21il cui carisma
37:22francamente
37:24è al di fuori
37:25diciamo
37:25della normalità
37:26grazie
37:27una minuscola
37:31chiosa
37:32purtroppo
37:32la criminalità
37:33organizzata
37:34non è assolutamente
37:35più
37:36un patrimonio
37:37del sud
37:37è un problema
37:40che riguarda
37:40tutta Italia
37:41questo purtroppo
37:42da uomo
37:43del nord
37:44ne sono profondamente
37:46colpito
37:46e cosciente
37:47presidente Colosimo
37:49grazie
37:50anzitutto
37:50veramente
37:51quale è il valore
37:53della testimonianza
37:55di Don Riboldi
37:56oggi
37:57nel territorio
37:58in cui operava
37:59e
38:00quali sono
38:01le cose più attuali
38:02del suo insegnamento
38:03dal suo punto di vista
38:04sì
38:05buonasera a tutti
38:05permettetemi
38:06prima di arrivare
38:07alla domanda
38:08dei ringraziamenti
38:09come ha detto
38:10il mio collega
38:12Bicchielli
38:12per chi mi conosce
38:14non sono mai
38:14formali
38:15ma sono sempre
38:16motivati
38:17il primo
38:18all'autore del libro
38:19all'avvocato bianco
38:21perché
38:21percorrendo
38:23e ripercorrendo
38:26la storia
38:27di Don Riboldi
38:28si arriva
38:28non solo
38:29all'uomo
38:30della carità
38:30integrale
38:31ma a quello
38:32che avete sentito
38:33essere
38:34l'antimafia
38:35integrale
38:35che per me
38:36è un passaggio
38:38in più
38:38e che
38:39racconta
38:41come
38:41alla fine
38:42noi parliamo
38:43di due uomini
38:44che sì
38:45a quanto abbiamo scoperto
38:47si sono incrociati
38:48ma che sono
38:49due facce
38:50della stessa medaglia
38:51uno laicamente
38:52e uno
38:53sotto
38:54l'egita
38:55di Cristo
38:56entrambi però
38:58hanno fatto
38:58dell'integrità
39:00e della giustizia
39:01la loro battaglia
39:03e questo è
39:04secondo me
39:04il più grande
39:05lascito
39:06di questo libro
39:07per cui ringrazio
39:08l'avvocato bianco
39:09ma anche quello
39:10su cui interrogarci
39:11per rispondere
39:11alla sua domanda
39:14prima però
39:14mi dovete permettere
39:15di dire
39:17pubblicamente
39:18a Lucia Borsellino
39:20a Fabio Trizzino
39:21che io
39:21come loro ben sanno
39:22sto facendo solo
39:23il mio dovere
39:24lo sto facendo
39:25sicuramente
39:25con un coinvolgimento
39:27maggiore di altri
39:28perché questa
39:29storia
39:30la storia
39:31del giudice Borsellino
39:32ha segnato
39:33la mia vita politica
39:34e oggi segna anche
39:35la mia vita personale
39:36ma
39:37lo sto facendo
39:39perché credo
39:40fortemente
39:41che ci sia
39:42un diritto alla verità
39:43e quel diritto alla verità
39:45che fin qui
39:45è stato negato
39:46non può essere
39:48più negato
39:49e non può esserlo più
39:50perché se qualcuno
39:51dopo più di 30 anni
39:53si è ancora affidato
39:55ad un'istituzione
39:56per chiedere la verità
39:56quel qualcuno
39:57non può essere tradito
39:59e io non li tradirò
40:00detto questo
40:05c'è un passaggio
40:06del libro
40:07o meglio
40:08un vircolettato
40:09del libro
40:09che mi ha particolarmente colpito
40:12e che ancora una volta
40:13unisce quello che è successo
40:14a Palermo
40:15con quello che è successo
40:17con Dori Boldi
40:18perché
40:19perché al funerale
40:21di Don Peppino Diana
40:23Dori Boldi
40:24viene riportata
40:25quella frase
40:25che è
40:26Billy
40:26avete ucciso un uomo
40:28ma è nato un popolo
40:29e questo
40:30a me
40:31che ormai
40:31diciamo
40:32conosco
40:33le carte
40:35di tutte le stragi
40:37e di tutti i fatti
40:38più sanguinosi
40:40della lotta
40:40alla criminalità
40:41organizzata
40:42mi ricorda
40:43i lenzuoli
40:44di cui parlava
40:45Don Maurizio Patriciello
40:46a Casal di Principe
40:48ma mi ricorda
40:49allo stesso tempo
40:50i lenzuoli di Palermo
40:51uno dei quali
40:52sta anche nel mio ufficio
40:53mi ricorda come
40:54davanti a fatti
40:55così
40:55si sono svegliate
40:58delle coscienze
40:58allora quello che
40:59che unisce
41:00questi due uomini
41:01è anche
41:02sì questo
41:03ma è anche
41:03soprattutto
41:04il messaggio
41:05oggi
41:06davanti a una
41:07assofazione
41:07pericolosissima
41:09che è ormai
41:10su tutte le giovani
41:11generazioni
41:12di dire
41:13a quelle coscienze
41:14non avete
41:15una strage
41:19da piangere
41:19per vostra fortuna
41:21non avete
41:22dovuto
41:23piangere
41:24il vostro prete
41:24di riferimento
41:25come può essere
41:26successo
41:26a Casal di Principe
41:28ma
41:28non potete
41:30dimenticare
41:31che questa nazione
41:32la legislazione
41:34anche di questa nazione
41:35che viene portata
41:36all'estero
41:36è nata
41:37sul sangue
41:38di quegli uomini
41:39e su quelle
41:40giovani generazioni
41:41che sono andate
41:41in piazza
41:42e hanno cambiato
41:44il destino
41:45di questa nazione
41:45sostenendo
41:46per la prima volta
41:47le forze di polizia
41:48e la magistratura
41:49ecco
41:50quel
41:51risveglio
41:53di coscienze
41:53oggi non c'è più
41:54perché se noi
41:55assistiamo a Palermo
41:57ad un ragazzo
41:57che dopo aver sparato
41:58per futili motivi
41:59l'unica cosa
42:00che sa fare
42:01è postare
42:02il suo selfie
42:03con le frasi
42:03di Totò Riina
42:04o se conosciamo
42:05ragazzi
42:06che fanno
42:06di Nico Pandetta
42:07un eroe
42:08noi lì
42:09dobbiamo fermarci
42:10e ricordarci
42:11che anche
42:12il lascito
42:13di Paolo Borsellino
42:14era per le giovani
42:15generazioni
42:15quelle giovani
42:16generazioni
42:17che oggi
42:17non capiscono
42:19quanto male
42:20fa la criminalità
42:21organizzata
42:22perché è una criminalità
42:23organizzata
42:24sempre più economica
42:25sempre più
42:26nordista
42:27tra virgolette
42:28nel senso che
42:29i suoi affari
42:29li fa sempre più
42:30ma che
42:31affama
42:32le proprie comunità
42:33e distrugge
42:35i nostri ragazzi
42:36con la droga
42:38con i soldi facili
42:39con il riconoscimento
42:41di un disvalore
42:42eletto
42:43al massimo
42:44del valore
42:45allora
42:46davanti a questo
42:47mettere insieme
42:48le verità storiche
42:50con l'attualità
42:50è fondamentale
42:51questo libro
42:52ci aiuta a farlo
42:53ci aiuta anche
42:54a raccontare
42:55come
42:56non esiste
42:57una differenza
42:58tra uomini
43:00se quegli uomini
43:01stanno nell'esercito
43:02del bene
43:03ma soprattutto
43:04se hanno scelto
43:05di dichiarare
43:07quella si
43:08guerra
43:09al male
43:09perché il male
43:11ha tanti volti
43:12ma in questo caso
43:13il volto che ci racconta
43:14questo libro
43:15è un volto
43:16che è
43:17innanzitutto
43:18la solitudine
43:20la solitudine
43:21che si incontra
43:22quando perdi la tua casa
43:23in un terremotio
43:24la solitudine
43:25che si incontra
43:26quando vedi
43:26il boss
43:27in un castello
43:28guardarti dall'alto
43:29al basso
43:29e pensi di non poter
43:30fare niente
43:31è la solitudine
43:33che abbiamo conosciuto
43:34in Paolo Borsellino
43:36è la solitudine
43:37che conosciamo oggi
43:38quando non sosteniamo
43:39quelli che denunciano
43:41che sia per usura
43:42o che sia
43:43per qualsiasi
43:44altro reato
43:45che gira
43:46intorno alla criminalità
43:47organizzata
43:48ecco
43:48quella solitudine
43:49si abbatte
43:50con l'integrità
43:51quell'integrità
43:53che Dori Boldi
43:53ha ben raccontato
43:55e che noi cerchiamo
43:56di raccontare
43:57a nostra volta
43:58grazie all'Avvocato Bianco
43:59la passione civile
44:06credo che caratterizzi
44:08l'onorevole Colosimo
44:10sono veramente
44:11felice
44:12di aver avuto
44:13la possibilità
44:14di moderare
44:15questa
44:15veloce
44:16tavola rotonda
44:18cedo
44:18la parola
44:19all'Avvocato Bianco
44:21che ha avuto
44:21il riconoscimento
44:22di aver fatto
44:23un lavoro
44:24davvero importante
44:25a lei
44:26sai tempi
44:28innanzitutto
44:30io voglio ringraziare
44:31tutti quanti
44:34i relatori
44:35che sono
44:35devuti a questo incontro
44:37e devo dire
44:38che
44:39poiché abbiamo avuto
44:40poi tante esperienze
44:41di presentazione
44:41di libri
44:42ho l'impressione
44:42che obiettivamente
44:43hanno letto il libro
44:44il che non è poca cosa
44:48il che non è poca cosa
44:49un libro
44:51nel quale
44:51io cerco
44:53di
44:53con la modestia
44:54delle mie espressioni
44:55di tracciare
44:57una figura
44:58di Monsignor Riboldi
44:59intorno ad un concetto
45:01rosminiano
45:02che è quello
45:03della carità integrale
45:04perché io ho inteso
45:05mettere i puntini
45:07sulle i
45:07in questo libro
45:08cioè l'impegno
45:10di
45:10lo stereotipo
45:12di Don Riboldi
45:13come prete
45:14di Antica Murra
45:14a mio avviso
45:15oggi lascia
45:16il tempo che trova
45:17se non si riesce
45:18a comprendere
45:18da dove nasce
45:20la scelta
45:21di Monsignor Riboldi
45:22la scelta
45:23di Monsignor Riboldi
45:24nasce
45:24da una
45:25profonda
45:27fede
45:29di questo testimone
45:31del nostro tempo
45:32come più volte
45:33l'ho definito
45:34in questo
45:35in questo
45:35in questo libro
45:36in quelle che
45:38era praticamente
45:39l'insegnamento
45:40di uno che
45:41non a caso
45:42era indicato
45:43come il santo
45:43proibito
45:44il santo
45:46proibito
45:47che poi
45:47sostanzialmente
45:48è quello che ha
45:49per così dire
45:51anche indirizzato
45:53le mie scelte
45:53di vita
45:54le mie scelte
45:54politiche
45:55ma al di là
45:56di queste
45:57considerazioni
45:57di natura
45:58personale
45:58carità
45:59integrale
46:00la carità
46:02non è
46:03da intendersi
46:04come la fariseica
46:05e l'emosina
46:06che si fa
46:07la domenica
46:07mattina
46:07fuori la chiesa
46:08ma la carità
46:09è l'impegno
46:10la carità
46:12integrale
46:12significa carità
46:13a 360 gradi
46:14e
46:15Monsignor Riboldi
46:16ricalcando
46:17quello che è il principio
46:18il pensiero
46:19rosminiano
46:20parla
46:21di
46:21carità
46:23culturale
46:24di
46:25mi sono fatto
46:28vecchi
46:28i 70 anni
46:29di cui faceva
46:29ripetimento
46:30praticamente
46:31don
46:34maurizio
46:36la carità
46:37temporale
46:38la carità
46:39spirituale
46:39ed una
46:39quarta
46:40che aveva
46:41aggiunto
46:41perché poi
46:42don Antonio
46:43era fatto
46:43così
46:43una quarta
46:45che era
46:45aggiunta
46:45era così
46:46questa carità
46:46pastorale
46:47che cos'era
46:48la carità
46:49temporale
46:49era
46:50l'impegno
46:51nel vivere
46:52quotidiano
46:53del laico
46:54nel lavoro
46:55nelle professioni
46:56in tutti i giorni
47:00quindi
47:00ed era tutto
47:01quello che riguardava
47:02la cosa
47:03terrena
47:03e quindi
47:04il diritto
47:05alla casa
47:05il diritto
47:06allo studio
47:06il diritto
47:07di difendere
47:10i senza
47:11tetto
47:11che
47:12don Antonio
47:13chiamava
47:14i senza
47:14tutto
47:14ma soprattutto
47:15il diritto
47:16di far conoscere
47:17attraverso
47:18l'impegno
47:18della carità
47:19culturale
47:20anche agli
47:21ultimi
47:22quelli con la
47:22U maiuscola
47:23di cui parlava
47:23praticamente
47:24Monsignor Riboldi
47:25il concetto
47:27di dignità
47:27che cos'è
47:30la dignità
47:31la dignità
47:31diceva don Antonio
47:33è il presupposto
47:34della libertà
47:35non c'è libertà
47:37se non c'è dignità
47:38ma non c'è dignità
47:39se non c'è libertà
47:41ergo
47:41l'impegno del cristiano
47:43anche in politica
47:44diceva don Antonio
47:45don Antonio
47:47non aveva
47:48e io ne sono l'esempio
47:49alcuna
47:50fonte
47:51di discriminazione
47:54rispetto alle scelte
47:55politiche
47:55di chi
47:55seguiva i suoi pensieri
47:57e le sue azioni
47:58diceva
48:00purché
48:00si difendessero
48:01quei diritti
48:02che erano i diritti
48:03fondamentali
48:04degli ultimi
48:05e che andavano
48:07salvaguardati
48:08con un impegno
48:09di carità
48:10integrale
48:11perché
48:12sostanzialmente
48:14diceva don Antonio
48:15la carità
48:16è come l'amore
48:17l'amore o è amore
48:20per sempre
48:20o è amore
48:21per sempre
48:21quindi
48:22tu ti impegni
48:24e ti impegni
48:25continuamente
48:25se no lascia stare
48:26non è il caso
48:27che tu continui
48:27in questo
48:28poi vi era la carità
48:29spirituale
48:30vabbè quella
48:30apparteneva a lui
48:31perché la carità
48:31vuole diventare santo
48:32e la carità
48:34pastorale
48:34cioè quella
48:35praticamente
48:35di dover
48:36praticamente
48:37con la parola
48:38del Vangelo
48:39cercare di cambiare
48:41il mondo
48:41che lo circondava
48:42diceva don Antonio
48:43una cosa
48:43don Antonio
48:44era un uomo
48:44di una
48:45attualità
48:46impressionante
48:4740 anni fa
48:49diceva don Antonio
48:50con una frase
48:52che io ho riportato
48:52testualmente
48:53la carità
48:55pastorale
48:56è una carità
48:57che posso esercitare
48:59solo se parto
49:00dal presupposto
49:01che in occidente
49:01l'uomo ha capovolto
49:02l'ordine dei valori
49:03anteponendo
49:04l'economia
49:05e la politica
49:06sembra che stia
49:07parlando di ieri mattina
49:08se non di stamattina
49:09addirittura
49:10don Antonio
49:11e qui
49:11diceva don Antonio
49:13l'impegno in politica
49:14perché la politica
49:15deve riprendere
49:16il predovinio
49:17sull'economia
49:18se non facciamo
49:19questi passaggi
49:20diceva don Antonio
49:21noi non potremmo
49:22praticamente
49:23costruire la dignità
49:24questo scandalizzava
49:25tanti
49:26o questo
49:27consentiva
49:28a talarti
49:28di pensare
49:29che don Riborghi
49:29avesse
49:30la toga rossa
49:31probabilmente
49:33la tonica
49:33la tunica rossa
49:35probabilmente
49:36don Riborghi
49:36aveva
49:37la talare
49:38incolverata
49:39che è una cosa
49:39completamente diversa
49:40perché era
49:41il sacerdote
49:42che in nome
49:43appunto
49:44di questa carità
49:45integrale
49:46e quindi
49:46dell'impegno
49:47sociale
49:48anche della chiesa
49:49era uscita
49:50dalle sagrestie
49:51imponendo
49:53alla chiesa
49:54di uscire
49:54dalle sagrestie
49:55perché quando
49:55don Riborghi
49:56nel 1972
49:58ricorrono i due
50:00poi vi spiego
50:00anche perché
50:01velocemente
50:02per i tempi
50:02che abbiamo
50:03quando nel 1972
50:05portò i bambini
50:06nella famosa
50:07marcia su Roma
50:08praticamente
50:08quando praticamente
50:09li accompagnò
50:11dal presidente
50:12Pertini
50:12dal presidente
50:13demoro
50:13perché loro
50:14reclamassero
50:15il diritto
50:15ad una
50:18casa
50:18visto che
50:19vivevano
50:20in quelle
50:21baracche
50:21che avevano
50:22la provvisoria
50:25eternità
50:26era l'affermazione
50:27praticamente
50:27di Monsignor Riborghi
50:28e in quell'occasione
50:30Don Riborghi
50:31fu ricevuto
50:31da Paolo VI
50:32e non è vero
50:34che Don Riborghi
50:34è stato
50:35spostato
50:36a Santa Ninpa
50:36promenuato
50:37per portarlo
50:38nella più piccola
50:39diocesi
50:40di Acerra
50:40d'Italia
50:41che era Acerra
50:42per rimuoverlo
50:43ma è stata
50:43una promozione
50:44perché obiettivamente
50:46era un filo
50:47che praticamente
50:47univa
50:48il dramma
50:49dei senza tetto
50:51di Belice
50:52con il dramma
50:53dei senza tutto
50:53di questo mio territorio
50:54e quando la prima volta
50:56il primo giorno
50:57arrivò ad Acerra
50:58Monsignor Riborghi
50:59io ne faccio un passaggio
51:00tra l'altro
51:00ho messo anche
51:01la fotografia
51:02che io definisco
51:03passionaria
51:04una simpatica
51:05avversaria
51:05che abbiamo avuto
51:06negli anni
51:07delle battaglie politiche
51:08della mia zona
51:08dove praticamente
51:10ci si faceva
51:11questa battaglia
51:11sotto il palco
51:12di Monsignor Riborghi
51:13e Monsignor Riborghi
51:13li invitò
51:14nella diocesi
51:17e li invitò
51:17nella diocesi
51:18e si mise a capo
51:19sostanzialmente
51:20non di quanti
51:21in modo farraginoso
51:23portavano avanti
51:24questo progetto
51:26tra virgolette
51:27rivoluzionaria
51:28ma per risolvere
51:29il problema
51:29tanto è vero
51:30che attraverso
51:31proprio l'impegno
51:32di Monsignor Riborghi
51:33che in quello
51:33era il periodo
51:34della sincenziale
51:35il cosiddetto
51:36male oscuro
51:36di cui si parlava
51:37riuscimmo ad ottenere
51:38una certificazione
51:40praticamente
51:40dell'ufficiale sanitario
51:42che dimostrava
51:42queste condizioni
51:43di precarietà
51:44di questo territorio
51:44e guarda caso
51:45il processo
51:46per l'occupazione
51:47delle case di Cesnei
51:48finì con la soluzione
51:49di tutti quanti
51:49per lo stato di necessità
51:50e quindi era il modo
51:52di far comprendere
51:53diceva Don Antonio
51:54anche agli ultimi
51:56che hanno il diritto
51:57di pretendere
51:58il diritto
51:59di poter
51:59ottenere
52:00i propri diritti
52:01anche
52:02gridandolo dai tetti
52:03questa è un'affermazione
52:05di Don Riborghi
52:07che io testualmente
52:08ho riportato
52:09praticamente
52:10nel libro
52:11ma Don Riborghi
52:13era anche qualcosa
52:14di più
52:15dopo la marcia
52:17del 72
52:17con i ragazzini
52:19io dicevo
52:19non mi sembravano
52:20il capo dei ragazzi
52:21della via palla
52:21perché queste impressioni
52:23mi davano questi bambini
52:24di questa manifestazione
52:26nell'82
52:28guidò
52:29la marcia
52:32degli studenti
52:33a Ottaviano
52:34mi direte
52:35ma sei in contraddizione
52:37perché tu hai detto
52:38che volevi
52:38combattere
52:40lo stereotipo
52:40di Don Riborghi
52:41come prete
52:42antica morra
52:43per parlare
52:43di un altro tipo
52:44di Don Riborghi
52:44non sono in contraddizione
52:46perché Don Riborghi
52:47ha fatto
52:48tutte queste attività
52:49in funzione
52:49di quello che era
52:50il concetto
52:50della carità integrale
52:51che gli derivava
52:52da quello che era
52:53il suo impegno
52:53rosminiano
52:54il suo impegno
52:55pastorale rosminiano
52:56e questi ragazzi
52:58che arrivarono
52:59fin sotto
52:59il castello di Cutolo
53:00io riporto
53:01una frase
53:02di Don Riborghi
53:03che mi sta molto simpatica
53:04perché dopo un po' di tempo
53:05noi con Don Riborghi
53:06ritornammo
53:07dopo un bel po' di tempo
53:08in verità
53:08in quel castello
53:09con Don Riborghi
53:10ritornammo
53:11per un concerto
53:12di musica
53:13e Don Antonio
53:13mi dice
53:14la musica è cambiata
53:15tanto per riportare
53:18quell'espressione
53:19di Don Antonio
53:20ma da queste
53:22due marce
53:24praticamente
53:25arriviamo
53:25a quella
53:26del 1992
53:2719 ottobre
53:281992
53:29dopo purtroppo
53:30la strage
53:30di Capaci
53:31di Via D'Ameria
53:32dove c'era
53:33protagonista
53:33di una manifestazione
53:35che ebbe una risonanza
53:37addirittura nazionale
53:38perché
53:38la prima manifestazione
53:41dopo
53:41queste terribili stragi
53:43effigui
53:44la posizione
53:44di questa famosa
53:45lapide
53:46voluta
53:46da Monsignor Riborghi
53:47ricordo che c'era
53:48il giudice Caponnetto
53:48c'era Fabio Tricoli
53:49c'era Anna Falcone
53:51insomma
53:51c'erano
53:52un po'
53:52quelli che poi
53:53ci hanno accompagnati
53:54in queste battaglie
53:57siamo al 1992
53:59nel 2012
54:02ecco il 2 che ricorre
54:04ci fu un'altra manifestazione
54:06ad Acela
54:07e ci fu una manifestazione
54:08estremamente importante
54:10che fu organizzata
54:13appunto da organizzare
54:14la speranza
54:15di cui parlava
54:16praticamente
54:17Lucia
54:18ricordi che era
54:19il periodo
54:20in cui noi parlavamo
54:21di realizzare
54:22l'officina Borsellino
54:23e parlavamo
54:24tanto a lungo
54:27in quel periodo
54:27con Don Antonio
54:29e praticamente
54:30noi abbiamo visto
54:31quello che sostanzialmente
54:33è cambiato
54:34perché stamattina
54:35quando mi chiedevano
54:36che cosa è cambiato
54:39nelle marce
54:41dal 72
54:45al 2012
54:47sono cambiate le imposte
54:49perché una volta
54:50le imposte erano chiuse
54:51oggi le imposte sono aperte
54:52vuol dire che la gente
54:53risponde
54:54e che la gente
54:54ha capito
54:55e credo che questo
54:56obiettivo
54:57siamo andati a braccio
54:59ovviamente
54:59che questo che era
55:00l'obiettivo di Monsignor Ribondi
55:02cioè quello di creare
55:02un mondo diverso
55:04è di consentire
55:05a quei giovani
55:07in quei territori
55:08dove addirittura
55:09era difficile sopravvivere
55:10c'è un passaggio
55:12e chiudo
55:12per il mio amore
55:14del mio popolo
55:15non tacerò
55:16dove lui praticamente parla
55:18della storia
55:19di tanti giovani
55:20che addirittura
55:21volevano andare via
55:22e che invece poi
55:23sono rimasti
55:24e hanno costruito
55:25una società
55:26completamente diversa
55:27nella nostra zona
55:28grazie di tutte le testimonianze
55:34e grazie a chi ci ha seguito
55:36anche sulla web tv
55:37della camera
55:38Don Ribondi
55:38l'uomo della carità integrale
55:40di Giovanni Bianco
55:41un libro consigliato
55:42grazie
55:43grazie a tutti
55:46davanti
55:47davanti
55:47davanti
55:47grazie a tutti
55:49grazie a tutti
55:50grazie a tutti
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