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TVTrascrizione
00:00Buongiorno agli amici di TeleTutto connessi con Radio Brescia 7 per il nostro incontro
00:19quotidiano. Oggi incontro doppio, nella prima parte sarà con noi al telefono, tra poco ve
00:25lo presento, lo psichiatra e sociologo Paolo Crepe che sta per arrivare a Brescia, nella
00:31seconda parte Marina Brognoli. Ma cominciamo a dare il buongiorno e il benvenuto a Paolo
00:37Crepe, grazie per aver accolto il nostro invito. Buongiorno. Allora dicevamo venerdì 5 dicembre
00:43arriva a Brescia al Teatro Clerici con il reato di pensare che in realtà è figlio di un libro
00:49che ha lo stesso titolo. Sì, esattamente, è proprio così, è un libro che è uscito
00:57dalla fine di giugno. Quindi è un libro fresco che racconta, forse le sintetizzo così poi
01:04chiaramente lei mi dirà se vado nella direzione giusta, quello che è un po' l'inquietudine
01:09di tutti noi nell'autodisciplinare i propri pensieri, nel sentirsi liberi di esprimersi
01:17e anche un po' spesso ci sentiamo nella condizione di autocensurarsi perché dobbiamo
01:22essere per forza politicamente corretti.
01:26Sì, questo è un po' il pericolo perché comunque la si voglia pensare è un danno
01:32che si fa alla libertà. Quindi credo che forse oggi la gente è poco abituata ad ascoltare
01:42persone che pensano come credono di dover pensare e non come la volgata che è un po'
01:57omogenea, fa sì che, non so, prendiamo questi bambini dal bosco di cui hanno tutti parlato,
02:08subito fare le due fazioni, chi vorrebbe che rimanessero sempre lì, chi invece hanno ragione
02:18quelli che portano i figli. Credo che le cose stiano diversamente, nel senso che è interessante
02:27che una coppia di genitori si dedica i figli in un certo modo, dall'altra parte è anche
02:34preoccupante che l'idea che avevamo, io spero che ci sia ancora, che la scuola sia un luogo
02:47dove si possa giocare, dove i bambini possono stare bene, eccetera, eccetera, questo per qualche
02:53italiano è ormai impossibile, dobbiamo pensare a chissà quale altra forma di educazione.
03:02Mi piacerebbe sapere dal suo doppio punto di vista, sia da psichiatra che quindi è a contatto
03:09con l'anima e il pensiero delle persone, ma anche di chi come sociologo ha una visione più ampia,
03:14se secondo lei ci sono dei motivi spiegabili per cui questo momento storico ha questi connotati.
03:23Beh, forse percepiamo un mondo in maniera totalmente diversa, le guerre sono entrate nella
03:36nostra quotidianità in qualche modo, però non ci facciamo neanche tanto più caso, ci
03:41sono, speriamo che qualche accordo si trovi, però noi abbiamo già dato per scontato che questa
03:50cosa ci sia, questa è una parte. Poi c'è un'altra guerra, molto o meno apparistente,
03:57che è quella delle tecnologie, che spaventa per certe cose, non perché io in particolare
04:07sia contro le tecnologie, anzi sono un consumatore di tecnologie tra certi versi, però poi le
04:16le tecnologie o le subisci o le controlli. In mezzo non c'è niente.
04:25È vero, la logica del governare un processo tecnologico.
04:31È molto complicata, è molto complicata, perché in quanto era governare il computer vent'anni
04:36fa, i telefonini vent'anni fa, i social quindici anni fa, eccetera, eccetera, queste erano
04:44anche cose che in qualche modo si potevano ordinare. L'intelligenza artificiale è tutt'altra
04:53cosa.
04:53Essendo autogenerativa lascia un margine di complicazione in più decisamente.
04:58Questo vale per qualsiasi campo, perché questa idea, discutiamone, questo è il problema di
05:08essere liberi di pensare, discutiamone. Elon Musk dice che il futuro sarà lavorare molto
05:18molto meno, ovvero far fare ai robot, all'intelligenza artificiale, tra grande parte delle cose che
05:26dovremmo fare noi, dopodiché però non ci dice cosa dobbiamo fare noi, che nel frattempo
05:34siamo diventati 10 miliardi e che nel frattempo abbiamo acquistato nuova speranza di vita,
05:41quindi cantiamo più anni. Questa doppia forbice che da un lato aumentiamo i cittadini della terra
05:51e dall'altra parte cantiamo una parte, noi, molto di più, e questo comporta che non so
06:00cosa facciamo, visto che lavorare si lavorerà due giorni alla settimana.
06:06Gli altri cinque, guardate che pericoloso è avere tanti milioni di milioni, a parte che
06:14poi ci dovranno anche spiegare come si fa a campare, perché che tutti abbiano risorse
06:20economiche, per non fare niente ho qualche dubbio, ma è anche diversa da me l'idea, perché
06:30io ho sempre lavorato per passioni, non ho mai pensato che il lavoro dovesse essere una roba
06:36come Charlie Chaplin con la Karen Levington, non Bullone. Quello era cent'anni fa anche di più,
06:45ma a me pare interessante che possa essere un lavoro creativo e perché se il lavoro è creativo
06:54dovrei fare almeno di farlo. Le faccio un esempio, perché uno scrittore dovrebbe smettere di scrivere?
07:00E sono d'accordo. Fra l'altro per chi ha la mia e la sua età diventa come dire un ragionamento
07:11che va fatto, ma che forse preoccupa meno. Penso in prospettiva a una generazione di ragazzi
07:18estremamente destabilizzati da questi temi, che partono magari già con delle fragilità in
07:25essere, oppure no? Questo me lo deve dire lei, che evidentemente è in costante contatto
07:31con i giovani per la sua professione. Sono preoccupati da questo momento o fanno finta di non pensarci?
07:40Ma guardi, io i ragazzi li incontro nei teatri, perché la parte clinica è l'onesta qualche anno fa,
07:46però continuo a parlarci, anzi forse ne incontro di più in mezzo alle città che non mi incontravo qui.
07:56E magari non con problemi specifici, non essendo appunto un approccio clinico e più, come dire, colloquiale.
08:03Sì, sì, sì, si parla, me lo dico, poi me ne accorgo, spesso a stare insieme a loro,
08:11per esempio di un cambiamento del loro comportamento, che è abbastanza visibile.
08:18Se lei parla con lei ragazzi, diciamo a vent'anni, la soglia di attenzione è di pochissimi minuti.
08:30Vero. Questa è un po' anche la nostra, siamo abituati allo scrollo costante, certo.
08:36Ma che ho fatto, guardi, io adesso vengo, come lei ha detto, gentilmente io vengo a Brescia.
08:42Ma quello è un esperimento rivoluzionario.
08:48Forse la gente se ne rende conto, cioè, che un signore seduto su una sedia, su un palco, su un teatro,
08:56parli per un'ora e mezza, è una cosa che non accade mai, primo.
09:01E accade ancora meno che ci siano mille persone che ascoltano un signore per un'ora e mezza.
09:10Molto vero. E infatti l'ultima domanda, perché il tempo è finito che ho da farla,
09:15è una domanda personale, spero che abbia voglia di rispondermi.
09:18Come le piacerebbe fosse lo stato d'animo una volta usciti dal teatro degli spettatori?
09:24Cosa le piacerebbe che restasse di questa ora e mezza di incontro e di dialogo con il pubblico?
09:31Con delle domande in più da farsi.
09:34Ognuno per sé, ognuno per la vita che fa, ognuno per le idee che ha, che magari però sono state,
09:41non dico cambiate perché non voglio cambiare l'idea di nessuno,
09:45però magari ha aggiunto qualche elemento di ragionamento, di pensiero.
09:51Forse anche, guardi, anche una risata.
09:55Quella fa assolutamente sempre bene e con qualche dubbio in più e con meno sicurezze.
10:02Grazie mille a Paolo Crepe.
10:04Appuntamento venerdì 5 dicembre al Teatro Clerici.
10:08Appuntamento alle 21 con il reato di pensare.
10:12Buona giornata, presto ci vediamo venerdì in teatro.
10:15Buona giornata.
10:15Buona giornata e buona serata.
10:17Eccoci, siamo in diretta nuovamente, prima parte con Paolo Crepe.
10:22Per la seconda cambiamo registro perché volevo presentarvi ufficialmente nel magazine,
10:28una collega che ha cominciato qualche mese fa il suo viaggio nel weekend su Radio Brescia 7,
10:33il sabato e la domenica mattina che è Marina Brugnoli.
10:37Buongiorno.
10:37Buongiorno, Maddi.
10:38Sei contenta di essere qui questa mattina?
10:41Sono molto contenta, un po' emozionata.
10:43Eh va bene, quella è sana.
10:45Finché avremo l'emozione di approcciarci a delle cose che magari sono meno consuete,
10:50vuol dire che siamo in salute emotiva.
10:53Io la vedo così, soprattutto per chi fa il nostro mestiere.
10:56E quindi piacerebbe raccontare agli ascoltatori la tua storia che poi ti porta a Radio Brescia 7.
11:02Quando hai cominciato a sentire la seduzione di questo strumento che è la radio?
11:07Allora, da sempre in realtà.
11:09Perché fin da quando ero piccolina, l'ho già un po' raccontato quando ci eravamo incontrate la prima volta,
11:14io ricordo che ero affascinata da questa scatola, da dove usciva una voce.
11:20E la cosa che mi piaceva di più era anche immaginare chi ci fosse al di là di questa scatola, no?
11:27Perché tu senti una voce e ti immagini una persona,
11:30però magari non corrisponde nemmeno alla realtà, perché poi ognuno ha le sue fantasie.
11:35Questo purtroppo è molto cambiato nel corso degli ultimi anni,
11:38perché questa suggestione, questa magia che abbiamo provato tutti da ascoltatori
11:43e chi fa il nostro lavoro l'ha vissuta anche dall'altra parte,
11:46è un po' finita con l'arrivo dei social, per quanto ci riguarda, con la dualità radio e TV.
11:52Però il bello di ascoltare una voce e immaginarti,
11:55così come quando leggi i libri che sono la tua grande altra passione,
11:59tu ti immagini i personaggi e i disegni esattamente come li vuoi tu.
12:03Ecco perché forse spesso, al di là della capacità di sintetizzarlo,
12:07è difficile traghettare un libro in un film,
12:11perché se tu hai letto il libro ti sei immaginato qualcosa,
12:14poi lo vedi al cinema e non sempre risponde alle aspettative.
12:17È proprio così, però ti devo dire che allora a questo punto è stato proprio un libro,
12:21un mio libro, a portarmi in radio, nel senso che io ho presentato per la prima volta
12:26il primo romanzo che avevo scritto e da lì è partita questa avventura incredibile,
12:31dove non avrei mai potuto immaginare che poi si sarebbe trasformato in un lavoro
12:38che ha una passione, perché devo ammetterlo, è un grande privilegio poter fare ciò che piace.
12:43Lo diceva poco fa Paolo Crepe, io il mio mestiere l'ho fatto per passione.
12:48Seduti a questa postazione ci sono due donne che hanno certamente un comune denominatore,
12:55cioè la passione per la nostra professione.
12:57Dall'altra parte del vetro, e lo saluto, c'è Ruggero Tavelli che altrettanto ha trasformato
13:02la passione in professione.
13:06Ci hai parlato dei libri, tu di libri ne hai scritti tre fino ad ora,
13:10e anche lì è interessante capire come ti sia insinuata la passione dei libri.
13:18Tu sai che una delle domande che faccio sempre ai miei ospiti è quali sono stati quegli incontri
13:22che ti rendono quello che sei oggi. È così anche per te, c'è stato un incontro particolare
13:28con un libro o con una persona che ti ha fatto venire voglia di leggere e poi di scrivere.
13:32Allora, diciamo che fin da piccolina mi avevano regalato questi diari, non so se te li ricordi,
13:37quelli con il lucchetto, dove tu potevi scrivere le tue memorie, i tuoi pensieri, queste cose.
13:43E da lì un po' era partito questo gioco.
13:45Poi c'è stato un libro che è Fahrenheit 451, che è un libro che io ho divorato,
13:51l'avrò letto 600 volte, sapendo tra l'altro come va a finire, quindi non è che ce l'ha proprio da...
13:56Però mi è sempre piaciuto e da lì ho iniziato...
13:59Quanti anni avevi, te lo ricordi?
14:00Ah, secondo me ne avevo 12, 13 anni più o meno, perché poi tutto quello che è stato il prima
14:06c'era la mia mamma che leggeva per noi e quindi...
14:09E lì, piccole donne, i viaggi di Gulliver, Alice nel paese delle meraviglie, in genere
14:14andavano forti questi libri.
14:15È vero, bellissimo, assolutamente.
14:17E quindi diciamo, forse quello è stato il primo che io davvero ho scelto.
14:21Ecco, mettiamola così.
14:22E da lì è partito questa idea che forse potevo anche scrivere, ma perché in realtà
14:27denominatore comune della mia esperienza è la voglia di comunicare.
14:32Certo.
14:33E che parte c'è dentro la radio, c'è dentro il libro, c'è dentro un po' di tutto.
14:38Anche mi piace molto quando l'ultima volta eravamo insieme a questo evento e tu vedi la
14:43risposta delle persone.
14:45Stiamo parlando della Stram Run?
14:46Sì, esatto.
14:47È stato bello perché di fatto poi è stata la tua prima diretta ufficiale con Radio Brescia
14:527 sul palco di Largo Formentone.
14:56Per la partenza e poi di arrivo eravamo tutti insieme al parco appunto di Via Colle Beato
15:02per accogliere queste 2000 persone che hanno camminato e corso sul percorso del futuro
15:09tram.
15:10E lì è vero, riesci proprio a capire l'affetto del pubblico, l'incontro.
15:15Io credo che tutti noi della radio abbiamo questa grande passione verso le dirette in esterna
15:21perché ci consentono di raccontare quanto di bello la nostra città e la nostra provincia
15:24generano ma anche perché ci consente di incontrare davvero chi ci ascolta e di avere l'impatto
15:32vero perché poi nessuno per fortuna ti regala niente.
15:35Il pubblico è estremamente sincero nel trasferirti e se ti deve dire qualcosa di bello te lo
15:41dice ma se ti deve fare una critica te la fa.
15:44Arriva, è vero.
15:44Però devo ammettere che dopo la partenza delle prime dirette ero un po' sulle uova
15:50no?
15:50Perché dici ma chissà cosa mi scriveranno cioè ovviamente.
15:53Certo.
15:53E invece stanno arrivando tanti commenti carini e più che carini li sento vicini.
15:59E questa è una grande cosa.
16:00E l'idea di sentire le persone vuol dire che non sono una pazza che il sabato mattina e
16:04la domenica mattina parla da sola ma comunque c'è qualcuno dall'altra parte, c'è uno scambio
16:09e io credo che la comunicazione sa questo cioè trovare proprio anche nell'altro uno stimolo
16:15nuovo sempre per andare avanti altrimenti il nostro lavoro sarebbe un lavoro come un
16:19altro.
16:20Infatti a chi ci dice ah ma a te piace parlare e io dico sempre a me in realtà piace più
16:28ascoltare che parlare nel senso che il bello del nostro lavoro è proprio che ti mette in
16:34contatto con mondi così diversi e questo è il vero grande privilegio.
16:38In realtà è un po' come i libri, ti dicono sempre a te piace scrivere i libri, no a
16:42me piace tanto leggere quindi poi magari da lì ti parte un'idea però la base è proprio
16:48la lettura, l'ascolto, la storia di qualcun altro.
16:51Fammi la sintesi dei tuoi tre libri, oh mamma, sei orgogliosa di averli scritti tutti e tre
16:55col senno di poi visto che dal primo è passato un po' di tempo, onesta.
16:59Onesta, il primo no, il primo era un romanzo, è stato scritto un po' per gioco, è stato
17:04pubblicato perché voleva essere un regalo di Natale visto che siamo in tema da mettere
17:09sotto l'albero proprio a tutti i parenti e tra l'altro quando il mio papà ha visto
17:13che aprivo questa grande scatola che era arrivata, si è emozionato, no in realtà mi ha detto
17:16perché hai comprato libri tutti uguali e io ho pensato ma no è mio questo, gli ho detto
17:22leggi, invece il secondo è stata una bellissima avventura perché erano 20 donne scrittrici
17:27che scrivevano di 20 donne imprenditrici quindi un'avventura incredibile perché c'è stato
17:32un vero e proprio scambio e l'ultimo affronta un tema che mi interessa moltissimo, un libro
17:37molto bello vi garantisco perché è tratto da una storia vera e racconta un tema attualissimo
17:42che è quello degli incidenti sul lavoro fondamentalmente, parte proprio da questa storia un po' importante
17:49ma l'obiettivo era quello di arrivare a comunicare a tutti come dalle piccole cose, dai piccoli
17:55passi possiamo veramente fare qualcosa di gigantesco per salvarci la vita a volte.
17:59Qui stiamo facendo una brutta figura perché non abbiamo ancora ricordato una cosa, il titolo
18:03dei tre libri.
18:03Devo dirlo?
18:07Il primo non compratelo, facciamo così, è la prima volta che ci capita, questo è
18:12il primo libro non compratelo ma gli altri due si, è giusto, il secondo invece è bellissimo
18:18perché sono le donne che fecero l'impresa quindi questo è assolutamente carino, dimmi un paio
18:23di nomi di donne che secondo te davvero si sono distinte nel fare impresa, quelle delle
18:27tue preferite?
18:28La mia preferita in assoluto è la Lady dell'Ottone, lei è Loretta Forelli e secondo
18:34me lei è stata una...
18:35Anche per il suo impegno come dire che va al di là dell'essere la Lady dell'Ottone
18:39perché la conosciamo molto bene per il suo impegno in Croce Rossa.
18:43Esatto ma poi io l'ho conosciuta anche come nonna e questo aspetto mi ha fatto un sacco
18:47piacere perché in realtà tutte noi donne sembriamo magari indistruttibili, super corazzate
18:54ma abbiamo intorno a noi dei legami familiari che ci rendono uniche e speciali e quindi...
19:01Il terzo libro?
19:02Il terzo libro si chiama Il destino a volte non c'entra proprio perché a volte bisognerebbe
19:07diciamo mettere in atto quelle precauzioni e quelle situazioni di sicurezza che conosciamo
19:14Può andare anche diversamente, basta...
19:16Sono pienamente d'accordo, sì.
19:18Siamo in dirittura d'arrivo per cui ti voglio fare un paio di domande e la prima è
19:23Ma i tuoi bambini, i tuoi due bambini piccoli di quanti anni?
19:27Allora uno è fatto i cinque e l'altro fa gli otto venerdì
19:30E quindi sono piccoli ma molto consapevoli anche di quello che fa la mamma
19:34Come raccontano di questa tua professione?
19:40Allora in realtà ci sono cose un po' bizzarre a volte perché la mamma è lì dentro
19:44però è anche in auto quindi non si capisce bene questa cosa
19:48No, una cosa che mi fa piacere e che vorrei dirti è che io ho fatto un po' un cambiamento
19:53a livello lavorativo
19:54Prima avevo un lavoro da dipendente tradizionale proprio
19:57però ero una mamma un po' isterica, posso dirlo?
20:01Non eri felice
20:02Non ero felice
20:03E quando ho fatto questo cambiamento è stato proprio per i miei bambini
20:08perché ho pensato vedranno sempre una mamma molto pazza
20:12sempre che corre a destra manca
20:13perché questo non si cambia, giusto? Caratterialmente resta quello
20:16È arrivata questa mattina con un passo, ho detto sono arrivati i bersaglieri
20:20Esatto, esattamente
20:21Colpa degli stivali però, diciamola così
20:24Va bene
20:25Però felice
20:26E quindi io spero che sia un modo anche per far capire a loro quanto nella vita sia importante
20:32essere in primo
20:33Credici, certo
20:33Felici noi
20:34perché tutti quelli intorno possano essere felici
20:37Non c'è dubbio
20:38Abbiamo un minuto invece perché tu ci racconti del tuo format
20:43del sabato e della domenica mattina
20:45orari, contenuti e un invito ai nostri ascoltatori a seguirti nel weekend
20:50Allora, assolutamente da non perdere
20:53Adesso faccio un po' l'arrogante
20:54Ma fai la promo, sì
20:55Weekend con Marina è in onda tutti i sabato e le domeniche
20:59il sabato dalle 10 fino alle 13
21:01e invece la domenica dalle 11 alle 13
21:04Salvo qualche partita
21:05perché dobbiamo dirlo che quando c'è la partita
21:08noi lasciamo volentieri lo spazio alla radiocronaca in diretta
21:11Mi preme, hai ragione
21:13con Michele Iacubello, con Alfredo Novello
21:15Mi preme ricordare che la domenica mattina
21:17dalle 10 alle 11
21:18c'è anche la radio in piazza
21:20dove Giorgio Zanetti
21:22prima di andare in onda in tv
21:23su TeleTutto
21:24con in piazza con noi
21:25regala al pubblico presente
21:27ai nostri ascoltatori
21:28l'atmosfera della piazza prescelta
21:31E io lo saluto sempre con molta gioia
21:33perché va bene
21:34fanno un lavoro pazzesco di prediscaldamento
21:36E quindi invitiamo i nostri ascoltatori
21:39a essere presenti
21:40vuoi aggiungere qualcosa
21:41ai 10 secondi sul format?
21:44No, che sono entrate in una squadra bellissima
21:47mettiamola così
21:47Questo ci fa molto piacere
21:49e proprio tu hai portato grande energia
21:53e gioia
21:54e quindi grazie per essere con noi
21:55Ci salutiamo qui
21:57ma prima Marina di salutarci
21:58ringrazio ancora Roger Rotavelli
22:00per la regia audio e video
22:01Grazie alle doppie M
22:02Grazie a voi che ci avete ascoltati alla radio
22:07a voi che ci avete seguiti in tv
22:08ma grazie soprattutto a Paolo Crepe
22:10che è stato con noi nella prima parte
22:12e a Marina Brognoli nella seconda
22:15grazie di cuore
22:15Grazie a presto
22:16Grazie a presto
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