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Nordio - Violenza di genere, il videomessaggio di Nordio per Fondazione Atena Donna (25.11.25)

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Trascrizione
00:00Io ringrazio la Fondazione Atena e ovviamente Carla Mayra per questa splendida iniziativa
00:08sulla quale peraltro stiamo lavorando in sinergia da tempo.
00:13Abbiamo elaborato questo, oso dire, bello e utile opuscolo che sarà distribuito, come
00:22già viene distribuito in varie occasioni, dove sono indicati segnali di allarme che
00:29possono essere sintomatici di un comportamento aggressivo che magari può anche tradursi
00:36in violenze e addirittura in gesti fatali da parte essenzialmente di uomini nei confronti
00:45delle donne e più in genere dei soggetti deboli. Ritengo che questo sia molto importante perché
00:52l'arma penale della repressione che pure esiste e sulla quale siamo intervenuti vorrei
00:59ricordare che abbiamo per primi in Europa introdotto il reato di femminicidio in quanto
01:05tale. Il femminicidio è un reato di omicidio qualificato dal fatto che si uccide una donna
01:12in quanto donna, cioè in quanto soggetto debole che il partner ritiene sia quasi una cittadina
01:22di secondo grado. Ebbene, introducendo questo reato di femminicidio a sé stante, punito
01:30con l'ergastolo, noi abbiamo dato un segnale di grande fermezza nella lotta contro le violenze
01:36di genere. Ma, come ho detto prima e secondo anche quanto deriva dalla mia esperienza di magistrato,
01:45che per 40 anni si è occupato anche di questi reati, la deterrenza della pena, la deterrenza del potenziale
01:54carcere è necessaria, ma non è sufficiente per eliminare, forse per ridurre questo fenomeno.
02:02Occorre l'educazione e l'informazione. L'educazione intesa nel senso di far comprendere alle persone,
02:11soprattutto sin dalla tenera età, perché è lì che si forma il software della nostra personalità,
02:19quindi in famiglia, prima ancora che nelle scuole, far comprendere, dicevo, che occorre rispettare il prossimo
02:27e vedere nel volto del tuo interlocutore il tuo stesso volto, il volto di tuo fratello, a maggior ragione
02:35quando si tratta di un soggetto debole e a maggior ragione quando si tratta, come in questo caso, di una donna.
02:42Quindi educazione sin dalla più tenera infanzia, educazione fatta in famiglia
02:50ed educazione fatta attraverso l'esempio, prima ancora che attraverso le belle parole.
02:57Poi deve essere proseguita a scuola e anche nelle altre sedi.
03:01E poi c'è l'informazione, ed è a questo che mira essenzialmente questo opuscolo.
03:06Informazione significa anche allertare le donne su quelli che possono essere i segnali di allarme
03:15prodromici di un atteggiamento violento.
03:18Ma questo non basta, informazione anche per far comprendere innanzitutto ai potenziali violenti
03:25quali sono le conseguenze del loro comportamento violento, e quindi una sanzione penale estremamente severa.
03:32E alla fine, ultimo ma non ultimo, anche l'informazione, soprattutto per le vittime di questi reati,
03:39non soltanto dei segnali di allarme che possono essere, ripeto, sintomatici di eventuali violenze,
03:46ma anche di quelle che possono fare una volta che le hanno subite.
03:49Tra queste, per esempio, è molto importante, ma non tutte lo sanno, l'assistenza legale gratuita.
03:55Questo è un grande passo avanti perché sappiamo che molte vittime di questi reati
04:01non se la sentono di sporgere denuncia perché non hanno un'assistenza adeguata
04:07e perché magari non hanno le finanze idonee a coprire questa assistenza.
04:12Ecco, questi sono gli obiettivi nostri di questo Ministero e i miei personali.
04:17e con Carla Mayra abbiamo ragionato molto, siamo sempre a vostra disposizione per qualsiasi suggerimento
04:25e per qualsiasi adozione di misure che si ritengano opportune per, ripeto, eliminare
04:32o quantomeno ridurre questo fenomeno pernicioso.
04:35Ed è con questo auspicio di continua collaborazione che vi mando il mio affettuoso augurio di buon lavoro.
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