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  • 18 ore fa
L'orto americano
Lingua originale italiano, inglese
Paese di produzione Italia
Anno 2024
Durata 107 minuti
Dati tecnici B/N
Genere giallo, thriller, orrore
Regia Pupi Avati
Soggetto dal romanzo omonimo di Pupi Avati
Sceneggiatura Pupi Avati, Tommaso Avati
Produttore Antonio Avati, Gianluca Curti, Santo Versace, Riccardo Suriano
Casa di produzione Duea Film, Minerva Pictures, Rai Cinema, Ministero della Cultura, Emilia-Romagna Film Commission
Distribuzione in italiano 01 Distribution
Fotografia Cesare Bastelli
Montaggio Ivan Zuccon
Effetti speciali Sergio Stivaletti
Musiche Stefano Arnaldi
Scenografia Biagio Fersini
Costumi Beatrice Giannini
Trucco Elvira Meola
Interpreti e personaggi
Filippo Scotti: Lui
Rita Tushingham: Flora
Chiara Caselli: Doris
Roberto De Francesco: Emilio Zagotto
Armando De Ceccon: Glauco Zagotto
Massimo Bonetti: Presidente della Corte d'Assise
Morena Gentile: Arianna
Mildred Gustavsson: Barbara
Romano Reggiani: P.M.
Robert Madison: Maggiore Capland
Patrizio Pelizzi: Giudice della Corte d'Assise a latere
Cesare Cremonini: Ugo Oste
Andrea Roncato: Maresciallo dei Carabinieri
Alberto Petrolini : Carabiniere carcerario
Alessandro D'Amico: Perito psichiatra
Nicola Nocella: Paziente psichiatrico
Claudio Botosso: Medico legale
Holly Irgen: Giudice popolare
Monia Pandolfi: 2° Giudice Popolare
Luca Bagnoli: Cancelliere
Filippo Velardi: Pubblico Ministero
Francesco Colombati: Psichiatra
Rino Rodio: disotterratore di morti (non accreditato)
L'orto americano è un film del 2024 co-scritto e diretto da Pupi Avati e tratto dal suo romanzo omonimo.[1]

Trama
Il film è ambientato tra l’Italia del dopoguerra e l’America rurale. Il protagonista è un giovane scrittore bolognese, fragile e introverso, che nel 1945 incontra per caso un’infermiera americana, Barbara Squillante, entrata in una bottega mentre presta servizio con l’esercito statunitense. Lei gli chiede indicazioni stradali e il loro scambio dura pochi istanti. Tuttavia, lui resta profondamente colpito da quella breve conversazione, tanto da idealizzarla e trasformarla in una vera e propria ossessione.

Nel 1946, decide di partire per l’Iowa per cercarla. Raggiunge la casa della madre di Barbara, donna anziana e diffidente, che vive accanto a un orto desolato. La madre gli racconta che la figlia è scomparsa dopo aver scritto una lettera dall’Italia in cui annunciava il fidanzamento con un italiano. Da allora, non si è più saputo nulla di lei. Il protagonista, sempre più inquieto, comincia a sentire di notte grida soffocate provenire dall’orto che separa le due case.

Una notte, scavando scopre un vaso contenente un liquido torbido e un’etichetta ambigua, che suggerisce qualcosa di legato all’anatomia femminile....:........
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