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https://www.pupia.tv - Roma - Presentazione del libro di Luca Bonini "Le geometrie variabili" - Conferenza stampa di Gian Antonio Girelli (19.11.25)

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Trascrizione
00:00...interrogazioni. Dunque, un minuto di presentazione, tre minuti di replica del Governo, di risposta, chiedo su del Governo, buongiorno al Vice Ministro Bellucci, e due minuti di replica dell'interrogante. Iniziamo con l'interrogazione dell'onorevole Barzotti, prego.
00:23L'interrogazione che sottoponiamo oggi al Governo riguarda la figura dell'educatore scolastico, che è un professionista laureato con laurea L19, che sostanzialmente viene utilizzato all'interno delle scuole per supportare gli studenti con disabilità.
00:44Quindi l'addentellato normativo riguarda la legge 104 del 92 e purtroppo però questa figura non viene sufficientemente valorizzata, viene sottopagata spesso e volentieri perché in realtà non dipende dalla scuola, ma dal privato sociale.
01:01Spesso e volentieri da cooperative che sottopagano queste figure, non gli danno il giusto rilievo e in più all'interno delle scuole spesso e volentieri non sono inseriti all'interno dei percorsi scolastici insieme con gli insegnanti di sostegno.
01:18Cosa significa? A volte vengono per esempio esclusi dalle riunioni dei colloqui con i genitori.
01:23E quindi quello che vogliamo sapere noi è che figura volete creare con questi educatori scolastici se c'è intenzione del Ministero di riconoscerli a livello professionale, economico e dargli una professionalità, diciamo, congrue e dignitosa.
01:38Grazie. Prego, Vice Ministro.
01:40Grazie Presidente. L'onorevole interrogante pone all'attenzione sul tema del riconoscimento professionale economico degli educatori scolastici.
01:47In via preliminare, sentito nell'istruzione del merito, è doveroso precisare che a fronte della locuzione educatore scolastico utilizzata nell'atto di sindacato ispettivo,
01:57si presume che la stessa si riferisca a due figure distinte, l'educatore sociopedagogico e l'assistente per l'autonomia e la comunicazione.
02:03Con riferimento alla prima figura, si osserva che la legge numero 55 del 2024, istitutiva dell'Ordine professionale delle professioni pedagogiche ed educative,
02:14contempla una pluralità di figure professionali ben distinte, pedagogiste, educatore sociopedagogico ed educatore dei servizi educativi per l'infanzia.
02:21In particolare, con la legge de quo, tutte le professioni sovrarichiamate sono diventate professioni ordinistiche.
02:27Il relativo ordine professionale delle professioni pedagogiche ed educative è stato sottoposto alla viginanza del Ministero della Giustizia.
02:34L'educatore sociopedagogico opera nei servizi socioeducativi, socioassistenziali e sociosanitari previsti dalle leggi 2.3.8 del 2000,
02:42mentre l'educatore dei servizi educativi per l'infanzia opera invece esclusivamente in contesti educativi per bambini nella fascia 03
02:48e svolge quindi la propria professione prevalentemente come lavoratore subordinato all'interno di nidi, sezioni primavera e servizi integrativi.
02:57Le citate figure di educatori richiedono anche differenti requisiti di accesso.
03:02Per la professione di educatore sociopedagogico è richiesta la laurea in scienze dell'educazione di tipo generalista alle 19.
03:08Per l'accesso alla professione di educatore dei servizi educativi per l'infanzia, invece, il decreto legislativo 65 del 2017
03:14ha previsto l'istituzione di una laurea trennale in scienze dell'educazione a indirizzo specifico
03:20e di un corso di specializzazione post laurea concuennale a ciclo unico in scienze della formazione primaria.
03:25Si sottolinea che con la legge recante modifica la legge 15 dell'aprile del 2024, la numero 55, in materia di disciplina delle professioni pedagogiche educative,
03:35il ministro dell'istruzione e del merito ha intervenuto per quanto di propria competenza,
03:39introducendo importanti modificazioni al fine di valorizzare le specifiche figure dell'educatore dei servizi educativi per l'infanzia
03:46rispetto all'educatore socio-pedagogico, nonostante l'iscrizione nella medesima sezione dell'albo.
03:52Quanto all'assistente per l'autonomia e la comunicazione, si rappresenta che attualmente all'esame in Senato,
03:56il DDL e ASACOM, che intervenendo sull'articolo 3 del decreto legislativo numero 66 del 2017
04:03in materia di promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità,
04:07ridefinisce la figura dell'assistente per l'autonomia e la comunicazione personale
04:12al fine di garantire l'effettivo processo di inclusione scolastica degli alunni con disabilità.
04:16Sul veicolo normativo si sottolinea l'ampia disponibilità dei ministeri coinvolte
04:20a valutare tutti i contributi che perverranno in fase parlamentare attuativa.
04:25In particolare, il disegno di legge introduce un nuovo inquadramento della figura dell'assistente
04:29per l'autonomia e la comunicazione, l'ASACOM, qualificato come operatore socio-educativo
04:34con funzioni di mediazione e assistenza alle persone con disabilità.
04:37In ultimo, al fine di tutelare gli assistenti per l'autonomia e la comunicazione,
04:40già impiegati nei contratti vigenti alla data di entrata in vigore della nuova normativa,
04:45il disegno di legge prevede in loro favore, da un lato, il riconoscimento di un diritto di proprietà
04:48all'assunzione nell'ambito delle procedure concorsuari, priorità all'assunzione, a loro destinate,
04:54e dall'altro la validità dei contratti attualmente in corso fino alla loro naturale scadenza.
04:59È opportuno di conseguenza intervenire nell'esclusivo interesse delle figure citate
05:02sulle frammentate disorganiche discipline locali, al fine di evitare eventuali disparità
05:08di trattamento professionale e promuovere la valorizzazione e parificazione del trattamento
05:12concrattuale.
05:13Concludo ribadendo l'impegno del Governo a promuovere e sostenere anche attraverso i disegni
05:17di legge all'esame del Parlamento la valorizzazione sia della figura dell'educatore socio-pesagogio
05:22sia dell'educatore nei servizi educativi per l'infanzia, mediante un pieno riconoscimento
05:26professionale, così come per la figura dell'assistente per l'autonomia e la comunicazione,
05:30attraverso un più definito e puntuale inquadramento del profilo,
05:33conveniente con il percorso formativo e i contesti lavorativi in cui operano.
05:38Grazie, Vice Ministro Bellucci.
05:39Prego, due minuti, collega Barzotti.
05:42Grazie, Presidente.
05:43Non mi posso ritenere assolutamente soddisfatto dalla risposta della sottosegretaria per vari
05:48motivi.
05:49Allora, innanzitutto, l'ha detto la sottosegretaria, c'è un quadro normativo assolutamente disorganico,
05:55perché poi nella realtà dei fatti quello che succede è che all'interno dei plessi scolastici
06:01ci siano anche educatori con laurea L19, quindi educatori sociopedagogici e non soltanto
06:12gli educatori del DDL ASACOM AS 236, perché in realtà la realtà è molto più complessa
06:23di come poi viene a declinarsi a livello normativo.
06:27Io qui ho vari articoli che sono usciti anche recentissimamente rispetto al concetto
06:33di educatore di plesso, che sono appunto queste persone che purtroppo, proprio perché c'è
06:40un quadro disorganico, sono giovani laureati che purtroppo poi vengono sfruttati all'interno
06:47dei plessi scolastici o vengono utilizzati alla stregua di tappabuchi, cioè arrivano dove
06:54l'insegnante di sostegno non arriva, quindi va a coprire sostanzialmente quelle ore, e proprio
07:01perché c'è questa ambiguità normativa che cosa accade? Che queste persone si ritrovano
07:06spesso e volentieri escluse da tutte le dinamiche scolastiche e questo crea una forma di discriminazione,
07:14quindi è un qualcosa di gravissimo perché questi educatori di plesso che sono di fatto tutelati
07:20dalla legge 104 di 92. Perché? Perché, come ci dice la Corte di Giustizia, si applica
07:27anche a loro il concetto di discriminazione per associazione, che è la forma di discriminazione
07:32che non si applica quindi soltanto ai soggetti con fragilità e con disabilità, ma appunto
07:37a tutti coloro che si occupano del sostegno dei disabili. Quindi quello che accade nei fatti,
07:42nel concreto, e purtroppo questo succede quasi sempre, c'è una distanza incredibile tra il
07:48quadro normativo e poi quello che succede nei fatti, nei vari contesti, il problema è
07:54enorme, perché queste persone rischiano di essere discriminate all'interno dei contesti
08:01scolastici, rischiano di non essere assolutamente tutelati a livello lavorativo in termini di
08:07retribuzione, in termini di dignità lavorativa e in più, nonostante questo, vengono comunque
08:12inseriti all'interno di tutta la normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro,
08:16perché fortunatamente si trovano all'interno delle scuole, però evidentemente bisogna prendere
08:22in mano la situazione e definirla meglio, non pensando che questa suddivisione che lei ci
08:26ha dato sia soddisfattiva, perché in realtà nel concreto accadono cose ben diverse.
08:30Grazie, in relazione del collega Scotto. Prego, a un minuto, vi prego, rispetto dei tempi.
08:35Grazie Presidente. Qui parliamo di un'azienda, la Telecontact, nata a Napoli, che è una controllata
08:44del 100% della società Team e si occupa dell'assistenza ai clienti dal 2001. Ci sono 1.581 lavoratori
08:55e lavoratrici, molti soprattutto distribuiti nel mezzogiorno, ma non solo, Ivrea, Osta,
09:03eccetera, e questi lavoratori transiteranno dentro un aniuco, la DNA, che ha un capitale
09:11sociale di 10.000 euro. Questa esternalizzazione rischia di compromettere veramente la stabilità
09:21del lavoro, oltre che la loro qualità dei contratti e, contemporaneamente, rischia di avviare
09:28un processo di dismissione. Vorremmo capire se c'è la volontà di costruire un tavolo nazionale
09:36per salvaguardare questi posti di lavoro e rilanciare la loro azione.
09:41Grazie. Prego, Vizio Ministro.
09:43Grazie, Presidente. Ringrazio l'onorevole interrogante per il fatto di sindacato ispettivo
09:48che è ad oggetto la vicenda occupazionale della Teleco Center S.P.A., società controllata
09:56al 100% dalla team che si occupa della gestione dei clienti di quest'ultima.
10:01A riguardo, sentite le competenti strutture del Ministero del Lavoro e delle Politiche
10:04Sociali, si rappresenta che in data 11 giugno 2025 la società DNA S.R.L. ha inoltrato
10:10al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali istanze di convocazione del confronto
10:15in sede governativa, esenti dell'articolo 4.3 del Decreto Legge numero 4 del 2024.
10:20In tale sede si è proceduto a comunicare l'operazione straordinaria di aggregazione
10:24tra Telecontact e Center S.P.A., società interamente di nuovo controllata da team,
10:31e un ramo d'azienda di gruppo distribuzione S.P.A., attualmente unico socio di DNA S.R.L.
10:37con il coinvolgimento totale di numero 3.376 addetti.
10:42In attuazione del comma 2 del medesimo articolo 4.3, il 27 ottobre scorso DNA S.R.L.
10:49ha successivamente trasmesso al Ministero il piano industriale e il piano di formazione,
10:55volto a realizzare un nuovo progetto industriale e di politica attiva con azioni di tutela
10:59occupazionale, formazione e riqualificazione dei lavoratori per un adeguamento delle competenze
11:04professionali. Con specifica nota del 7 novembre scorso, la Direzione Generale competente del
11:09Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha chiesto alla società chiarimenti utili
11:13a perfezionare correttamente l'istruttoria. Per completezza di informazioni, in materia
11:18di esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, in merito alla procedura
11:23di cessione di ramo di azienda ai sensi dell'articolo 47 della legge numero 428 1990, si segnala
11:31che lo scorso 5 novembre si è svolta presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche
11:35Sociali alla presenza di rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy
11:38la seconda fase del tentativo di conciliazione. All'esito dell'incontro, il Ministero, sentite
11:44le parti e preso atto dell'impossibilità di addivenire un accordo tra le stesse, ha
11:48dichiarato formalmente esperita e conclusa la procedura con osito negativo. Sul punto in
11:53riferimento a Telecontact Center, si segnala che i lavoratori, a seguito della stipula
11:59di un contratto di solidarietà autorizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche
12:02Sociali, risultano beneficiari del trattamento CIGS per il periodo dal 16 luglio 2025 al 31
12:09dicembre 2026, in favore di un numero massimo di 1.601 lavoratori dipendenti dell'unità
12:14SITA nel centro direzionale di Napoli. Si rappresenta tra i sì che la Regione Campania,
12:19interpellata sulla questione, ha confermato la disponibilità a seguire la vicenda con la
12:24massima attenzione, significando l'importanza di avviare interlocuzioni multilivello, considerata
12:30la molteplicità di sedi coinvolte su più regioni del territorio nazionale. Ciò rilevato,
12:35si ribadisce la massima attenzione del Governo e del Ministro del Lavoro e delle Politiche
12:39Sociali sulla vicenda occupazionale segnalata e l'impegno ad accompagnare la transizione societaria
12:44in atto, anche alla luce dell'importanza strategica che riveste il settore delle telecomunicazioni.
12:50Grazie Presidente. Intanto purtroppo noi ci troviamo di fronte a un quadro molto
12:57particolare delle nostre aziende di telecomunicazioni, compresa un'operazione che è stata compiuta
13:10nel corso di questa legislatura della cessione di una parte dell'infrastruttura a investitori
13:18stranieri con la creazione dei FiberCop che non ci lascia tranquilli dal punto di vista
13:25della garanzia dei dati nazionali a proposito di sovranismo. Il punto è oggi che anche come
13:36fa lei rispetto a questo tipo di vertenza, nella sua risposta signora Vice Ministra, lei
13:45stessa ammette che questo piano industriale non va bene. Perché quando lei risponde dicendo
13:54abbiamo chiesto chiarimenti utili a perfezionare correttamente l'istruttoria, fa capire che le
14:02garanzie occupazionali, le garanzie di sviluppo di questa azienda sono ancora molto molto molto
14:13fragili. E noi qui abbiamo numeri molto molto significativi perché quando parliamo di quasi
14:201600 lavoratori stiamo parlando di qualcosa di estremamente forte dal punto di vista delle
14:33ricadute non soltanto rispetto alle famiglie di questi lavoratori e di queste lavoratrici
14:39ma anche rispetto a tutto l'indotto. Occorre un'iniziativa più energica, c'è la massima attenzione
14:46ma non c'è un tavolo permanente. Noi chiediamo la convocazione di un tavolo permanente.
14:54Dunque, grazie. Siamo all'interrogazione del collega Sumauro. Prego, ha un minuto per
15:00rispondere.
15:04Grazie Presidente. Questa interrogazione ha per oggetto quanto si sta verificando presso
15:11il gruppo 8 nel settore del distretto del mobile imbottito. L'azienda ha comunicato, ha
15:19fatto la scelta di avviare la procedura di licenziamento collettivo in modo unilaterale.
15:28Una situazione gravissima che allo stesso tempo non ha visto alcun percorso di coinvolgimento
15:37da una parte né delle organizzazioni sindacali, dall'altra parte né degli enti locali.
15:43Quindi a fronte di una situazione del genere gravissima, quale iniziativa il Governo, in
15:50questo caso il Ministero del Lavoro, intende mettere in campo al fine di tutelare i livelli
15:56occupazionali e dall'altra parte per quanto attiene anche al tema degli ammortizzatori sociali
16:03al fine di garantire ai lavoratori la possibilità di attraversare questa fase con l'unico obiettivo
16:10della salvaguardia dei posti di lavoro.
16:12Grazie. Prego Vice Ministro.
16:14Grazie Presidente. L'onorevole interrogante richiede l'attenzione del Ministero del Lavoro
16:18e delle Politiche Sociali sulla vicenda riguardante il licenziamento collettivo avviato dalla
16:22società 8SRL, operante nel settore della fabbricazione e commercializzazione di poltrone
16:27e divani con sede a Forlì. A riguardo la Prefettura di Forlì, interpellata sulla questione, ha manifestato
16:33che in data 26 agosto 2025 la società comunicava alle organizzazioni sindacali, ai sensi degli
16:39articoli 4 e 24 della legge 223 del 1991, la necessità di risolvere complessivamente il
16:45rapporto di lavoro con i 34 lavoratori della sede di Forlì. Nonostante i numerosi incontri
16:50svolti su insistenza della Prefettura al fine di raggiungere un'intesa volta a evitare la
16:55procedura di licenziamento, le criticità occupazionali non hanno trovato alcuna soluzione. Gli incontri
17:01hanno visto fallire tutti i tentativi di conciliazione proposti, in quanto la società, adducendo
17:06gravi perdite in termini di fatturato, minanti irrimediabilmente la sostenibilità finanziaria
17:12economica aziendale, si è dichiarata costretta a cessare ogni attività. Tale informazione
17:18acquisite, la vertenza conseguente al licenziamento collettivo dei lavoratori di gruppo 8SRL, è
17:26proseguita con tentativo di mediazione dell'assessore alle politiche del lavoro della Regione
17:31Emilia-Romagna. Tuttavia la Regione Emilia-Romagna ha dovuto prendere atto della mancata disponibilità
17:37aziendale, ma ritenendo strategico il distretto del mobile imbottito di Forlì, si è impegnata
17:45da subito a attivare in accordo con le parti sociali le istituzioni territoriali, un tavolo
17:49permanente di confronto. Concludo assicurando che l'attenzione del Ministero del Lavoro e
17:55delle politiche sociali nell'interesse di tutela dei livelli occupazionali del territorio
17:59rimane alta e le competenti strutture ministeriali seguono con attenzione l'evolversi della vicenda
18:06al fine di valutare possibili interventi volti alla salvaguardia dei posti di lavoro e alla tutela
18:11delle famiglie coinvolte. Grazie, prego, collega Sumoro, due minuti.
18:17Grazie, Presidente. Ho ascoltato con attenzione la risposta della Vice Ministra, ma dico da
18:24subito che qui il tempo passa. Non si tratta di considerare quanto a livello locale si stia
18:34mettendo in campo al fine di trovare delle soluzioni con l'istituzione del tavolo permanente.
18:39Se lo scopo del tavolo permanente in questo caso è quello di accompagnare quanto di competenza
18:46del Ministero del Lavoro, penso che questo dovrebbe essere l'obiettivo. Perché non istituire
18:52proprio presso il Ministero del Lavoro un tavolo permanente sul distretto, cioè sul distretto
18:59del mobile imbottito? Da una parte affrontare da subito la situazione di grave emergenza che
19:09si è venuta a creare, cioè con i licenziamenti, dando da una parte la possibilità, garantendo
19:18la continuità, la salvaguarda dei livelli occupazionali da una parte e dall'altra parte, cioè approfondendo
19:25quello che si sta verificando all'interno di questo settore in particolar modo. Penso
19:31che questo oggi sia urgente e per questo motivo che la risposta della Vice Ministra non mi
19:36trovo affatto soddisfatto, perché il Governo in questo caso, oltre a tener conto di quello
19:42che stanno facendo gli enti locali, ma qui c'è da dare un indirizzo, cioè una risposta
19:48precisa rispetto ai livelli occupazionali e dall'altra parte uno studio approfondito,
19:54un'analisi approfondita dell'insieme delle attività che si svolgono all'interno della
20:00filiera del distretto del mobile imbottito. Grazie.
20:04Comunque grazie. Interrogazione del collega Mari. Prego, un minuto.
20:12Grazie Presidente. Parliamo di un'azienda della provincia di Caserta, di Pignataro Maggiore,
20:20della Nurol. Dopo varie vicissitudini, come tante altre aziende di quel territorio è italiano,
20:33in realtà nel 24 il management turco che aveva acquisito la Nurol annuncia il fermo degli
20:43impianti di produzione e però sfrutta un periodo di classe integrazione ordinaria che fra l'altro
20:49sono stati concessi decisi senza le firme delle organizzazioni sindacali. Qui c'è un primo
20:58elemento di preoccupazione. Poi avviene ora quello che tutti temevano perché oggi i lavoratori
21:07dell'azienda sono interessati da un procedimento di licenziamento collettivo e la Nurol di Pignataro
21:16Maggiore rischia di essere destinata ad essere soltanto un polo logistico. Questa cosa va evitata
21:24e in questo momento bisogna fare in modo che questa vicenda esca da quella dimensione che
21:31purtroppo è solo al massimo regionale e arrivi a tavoli nazionali che possano occuparsi non solo
21:40della questione degli ammortizzatori sociali che pur è tema rilevante ma anche di una effettiva
21:47prospettiva perché in quei territori noi non possiamo perdere neanche un posto di lavoro.
21:53Grazie Presidente. Ringrazio gli onorevoli interroganti per l'interrogazione sulla situazione
21:59occupazionale della società Nurol S.P.A. azienda operante nella produzione di film in poliestere
22:05PET B orientato appartenente al gruppo Polinas con sede in Pignataro Maggiore. A riguardo dall'istruttoria
22:13svolta con le competenti strutture tecniche del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
22:17nonché con la Direzione Generale Lavoro e Formazione Professionale della Regione Campania
22:21e la Prefettura di Caserta è emerso che attualmente presso lo stabilimento di Pignataro Maggiore
22:26sussiste un organico complessivo di 64 lavoratori a tempo indeterminato.
22:31Tuttavia in data 14 novembre scorso la società ha comunicato all'ente regionale l'avvio della
22:37procedura di licenziamento collettivo ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 223-1991
22:44con 44 lavoratori coinvolti. Allo Stato la Regione Campania è in attesa dell'esito
22:50dell'incontro richiesto in sede aziendale dalle organizzazioni bancali. La procedura
22:55attualmente risulta incardinata a livello regionale e di conseguenza non è pervenuta
23:00alcuna richiesta di incontro presso la competente Direzione Generale del Ministero del Lavoro e delle
23:05Politiche Sociali da parte dei soggetti coinvolti nella procedura di licenziamento. Tuttavia
23:10voglio sottolineare che la tutela dei livelli occupazionali non è esclusivamente
23:13interesse del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ma un tema centrale nell'azione
23:18di governo che in diverse occasioni è intervenuto per garantire la salvaguardia dei livelli
23:22occupazionali. Pertanto pur fiduciosi che la questione verrà affrontata dai rappresentanti
23:28delle sedi istituzionali locali con soluzioni efficaci e rapide anche nell'auspicio che laddove
23:34necessario saranno attivate opportune misure territoriali di politica attiva. Assicuriamo
23:39che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali continuerà a monitorare la situazione
23:44al fine di valutare l'adozione di idonei strumenti a sostegno e a tutela dei lavoratori interessati.
23:49Grazie. Prego Mari. Due minuti. Onorevole Mari. Grazie Vice Ministro. Ma in realtà sono
23:56cose che sappiamo che noi ovviamente conosciamo perché conosciamo le norme, le procedure, però
24:03se ci rivolgiamo al Governo, Commissione Lavoro e anche per provare a individuare una strada
24:10che ci porti fuori da quella dimensione. Lo sappiamo che il numero dei lavoratori costringe
24:16i tavoli ad essere tavoli esclusivamente regionali, ma io mi permetto in questa sede
24:25di sollevare una questione. Ormai noi siamo di fronte a decine e decine di vertenze, di crisi
24:32industriali fatte di poche decine di lavoratori, ma è la somma che fa il totale. Esistono sì
24:42i tavoli nazionali, le crisi nazionali delle imprese più grandi, ma dobbiamo assolutamente
24:49porci il problema di quello che sta accadendo in questo Paese, in particolare nel Mezzogiorno.
24:54questo è una tragedia annunciata, la vicenda della Nucrol è una vicenda attorno alla quale
25:02il territorio, le organizzazioni sindacali, i lavoratori hanno speso mesi e mesi di denunce.
25:09Si comprende per tempo che le cose vanno in una certa direzione e da tempo non c'è un'iniziativa
25:16politica. Io non parlo neanche di politiche industriali che dovrebbero, diciamo così, portarci
25:22in una direzione diversa e alternativa, ma parlo di un'azione politica e istituzionale
25:28che a questo punto però si fa indispensabile perché c'è bisogno di intervenire in quella
25:37situazione con gli ammortizzatori sociali, provare a difendere i livelli occupazionali,
25:45ma anche l'esistenza di proposte alternative di acquisizione da parte di gruppi imprenditoriali
25:51o si fa in sede nazionale o altrimenti rischia di non avere nessun esito e noi stiamo nelle
25:59mani di speculatori, di imprese che prendono i soldi e scappano, che portano le risorse
26:06fuori dal nostro paese e ci troviamo soltanto ad osservare i nermi. Così non può andare
26:12avanti, così non può andare avanti e noi intendiamo fare di questa vicenda della Nurole
26:18di Pignataro Maggiore una vicenda emblematica, ma di vicende emblematiche, ce ne potrebbero
26:25essere decidi. Grazie.
26:26Grazie, passiamo alle interrogazioni.
26:29Dunque, due interrogazioni.
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