https://www.pupia.tv - Roma - Presentazione libro "Evolutamente" - Conferenza stampa di Andrea Barabotti (29.05.25)
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00:00Buonasera a tutti, benvenuti in quella che è una meravigliosa location, già meriterebbe
00:11da sola un applauso questa location, quindi scaldiamoci così.
00:18Buonasera a tutti, è una location che inizialmente quando Andrea, intanto mi presento, sono Martina
00:24Gatto, quando Andrea mi ha coinvolto in questa presentazione mi ha detto la faremo, nella
00:29sala conferenze della Camera dei Deputati, ho detto bello, però mi sono detto ma non
00:34sarà un pochino istituzionale, un po' troppo rispetto a quello che è il libro ed è la
00:39crescita personale, poi leggendolo invece ho riscontrato tante similitudini rispetto a quello
00:46che c'è scritto nel libro e quello che accade qui dentro, perché effettivamente ci sono
00:51tante persone, tante persone singole che lavorano in quello che dovrebbe essere una squadra,
00:57alcune volte però sono un po' gruppo, dovrebbero essere gestite, devono essere gestite da un
01:04leader che non deve essere un capo e soprattutto sono persone umane che si pongono degli obiettivi
01:10personali e sociali e lo fanno con tutte le contraddizioni interne o esterne che l'essere
01:17umano rispecchia ed effettivamente tutto ciò che c'è scritto qua dentro, quindi è effettivamente
01:23il luogo giusto per presentare e volutamente di Andrea Batti, a quale farei un grande applauso.
01:34Grazie mille, grazie. Tanto voglio ringraziarvi per essere qua perché la cosa per me più
01:41importante oggi è vedere tante facce amiche davanti a me, ancora più del libro, quindi
01:47voglio ringraziarvi uno per uno per essere venuti qua perché per me è veramente importante
01:51questa cosa, quindi grazie.
01:53Grazie a te per averci coinvolto e aver scritto quello che è un libro preziosissimo,
02:01lo dico subito, perché contiene veramente tanti strumenti adatti a tutti, non soltanto
02:07a sportivi, che salutiamo anche questi baldi giovani, ovvero Lorenzo Nista, atleta della
02:15nazionale di scherma e Fabio Batti, atleta della nazionale italiana Bob. Ecco, non è soltanto
02:29appunto strumenti per gli sportivi ma per chiunque volesse approfondire quello che è la crescita
02:34personale, che bisogna affrontare varie volte nella vita. Andrea Batti, coaching mentale,
02:43esperto nell'ottimizzazione della performance sportiva, ma io e te ci siamo conosciuti 14
02:48anni fa a Roma, a Cinecittà, quindi in una scuola di recitazione che non ha nulla a che vedere
02:55con il coach, forse, con la crescita personale. Quindi, la prima domanda che ti pongo è, Andrea
03:01Batti, prima di diventare coaching mentale, prima di evolutamente chi era, da dove viene?
03:07Allora, bella domanda, nel senso che ancora oggi, bene o male, devo capire chi sono, sto
03:14cercando di prendere la giusta direzione. Noi ci siamo conosciuti in un momento, sì, particolare
03:20perché io avevo 21 anni, 22, ero uscito dalle scuole superiori e in genere a quell'età è
03:26difficile trovare anche le proprie passioni. Io per fortuna ho sempre avuto la grande passione
03:31per la recitazione e quindi, finite le scuole superiori, ho deciso di imbarcarmi in questa
03:37avventura pazzesca. Diciamo che sembrano due lavori diversi, come ho scritto nel libro,
03:45ma in realtà ci sono molte similitudini fra la recitazione e il coaching. Innanzitutto,
03:50entrambi i mestieri devono avere a che fare con le emozioni e saperle gestire, saperle
03:55riconoscere, cosa che non è scontata. Infatti credo che dieci anni di recitazione mi abbiano
04:01aiutato a diventare un mental coach migliore. Ho degli strumenti che mi porto proprio dalla
04:07recitazione e che tuttora uso nelle mie sessioni. Quindi è un po' come se un ingranaggio si fosse
04:14incastrato alla perfezione per farmi arrivare dove sono oggi. Con Martina spesso scherziamo
04:21su come è iniziata la nostra avventura in Accademia, perché immaginatevi un ragazzo
04:27di vent'anni, comunque con tutte le paure del caso, cambia città, si trova nella città
04:31più grande, tante paure. Il primo giorno di Accademia ti aspetti di fare chissà cosa,
04:36invece ti trovi a fare uno scimmione in mezzo a venti persone o a fare la gallina.
04:41e diciamo che è subito stato traumatico per me quel momento, ma allo stesso tempo quel
04:47ragazzo che aveva un po' paura, era un po' insicuro di se stesso, del mondo, ha iniziato
04:53a conoscersi meglio. La recitazione mi ha aiutato proprio a entrare in contatto con le mie
04:59emozioni, cosa che a cose normali è difficile fare. Quindi diciamo che la recitazione ha accelerato
05:06un processo che probabilmente avrebbe impiegato molto di più a cose normali, fino ad arrivare
05:12qua. Quindi è un filo comune anche se non lo sembra.
05:18È vero e tutto parte dalla trasformazione, perché effettivamente sia la recitazione che
05:23la crescita personale hanno come obiettivo però primario, quindi alla base, la trasformazione,
05:28è un atto che è intrinseco nella vita, perché è l'unica costante della vita, però
05:35effettivamente alcune volte non attuiamo, cioè ci fermiamo prima di svolgere una trasformazione.
05:41Quindi è molto molto importante. Poi hai avuto anche una carriera come attore, diverse sono
05:47i film, le serie e anche i cortometraggi dove sei protagonista, tra l'altro ricordiamo
05:54anche Ferzan Ospetec e la Dea Fortuna, giusto? E poi a un certo punto però arriva il Covid
06:03anche complice, quell'anno che è un po' ha cambiato la vita di tutti, decidi di fare
06:08un altro passo. Che cosa accade quell'anno?
06:11Allora io avevo iniziato nel 2018 a intraprendere una scuola per diventare mental coach perché
06:16la psicologia è sempre stata la mia passione, solo che poi a un certo punto davanti a un
06:21bivi ho scelto, il mio cuore ha scelto la recitazione. Pensavo fosse altri bivi però
06:26va bene, ok sì. No, no, no, quindi ho scelto la recitazione tenendomi sempre questa passione
06:31per la psicologia. Nel 2018 ho intrapreso questo percorso con molto entusiasmo, è stato
06:36faticoso perché dovevo fare avanti e indietro da Roma a Milano due weekend al mese, quindi
06:42è stato un periodo tosto. In più in quel percorso ho dovuto affrontare molte cose su me stesso,
06:49immaginatevi. Già arrivavo dalla recitazione che è un mondo che ti mette di fronte alle
06:56tue emozioni, alle tue paure. Il percorso di coaching ancora di più ha approfondito
07:01queste dinamiche. E poi nel 2020, quando è successo del Covid, che le persone in quel
07:07momento erano in una situazione mentale particolare perché siamo stati chiusi in casa, quindi molte
07:14persone hanno sofferto di questa situazione, il lavoro del coaching è un po' esploso, quindi
07:19da quel momento mi sono dedicato al 100% su questo lavoro perché le produzioni cinematografiche
07:26non c'erano praticamente, i film erano, il mondo del cinema era completamente immobile.
07:33E quindi poi lavorando su questo mondo qua, dico sempre che quando finisco una sessione di
07:39coaching è come quando finiva uno spettacolo, quando c'erano gli applausi del pubblico, è
07:45la stessa emozione, quando riesco ad aiutare qualcuno a performare meglio o comunque a stare
07:50meglio in generale o a trovare una soluzione per lui, mi dà una grande soddisfazione.
07:56E quindi questo.
08:00Similitudini ne sono tante. Effettivamente il coach è un po' un regista perché dà indicazioni,
08:07ma soprattutto fa domande. È lo stesso attore, in realtà si deve fare quelle domande fondamentali
08:11che la crescita personale impone. E alla base di tutto c'è la domanda, l'ascolto soprattutto.
08:20Punto fondamentale del libro è proprio un ascolto, un ascolto diverso rispetto a quello che è
08:25la società moderna. Perché la crescita personale, quindi il coaching, mette necessariamente
08:35l'accento sull'ascolto e sul farsi delle domande. Nella società moderna invece non siamo più
08:41abituati ad ascoltare. Magari facciamo tante domande, magari siamo iperconnessi e distratti,
08:48ma quando due persone si incontrano non è detto che ci si ascolti davvero. Questo è fondamentale,
08:53però dentro di te questa è una cosa che hai come persona di base. Quindi forse questa è stata
08:59la miccia che ti ha fatto poi scegliere effettivamente di intraprendere questa strada?
09:04Sì, sicuramente mi è sempre piaciuto ascoltare le persone, che siano gli amici o qualsiasi persona
09:10con la quale mi incontravo. Credo sia un po' un talento alla fine, credo sia qualcosa che sicuramente
09:16si può allenare, ma credo che di base c'è chi ce l'ha di più, c'è chi ce l'ha di meno.
09:21Credo che oggi il grande problema sia proprio l'essere ascoltati dagli altri. È molto complicato
09:30anche quando si esce con gli amici o siamo a casa, con i genitori, ci rendiamo conto
09:34che l'ascolto è veramente basso, c'è dei livelli minimi. Io compreso che ci casco ancora
09:39in queste dinamiche, magari sono delle persone anche piacevoli, mi trovo a caso su Instagram
09:44senza un motivo ben preciso, ad esempio. E questa volta mi fa riflettere e dico ma io dove
09:50sono in questo momento, sono qua o sono da un'altra parte. Quindi mi rendo conto che
09:56è proprio una lotta oramai, ascoltare gli altri, farsi ascoltare è complicato. Infatti
10:04quando fateci caso, anche quando parlate con qualcuno e questa persona ha solo il telefono
10:09in mano, la vostra percezione è che l'ascolto della persona davanti a voi è molto più basso
10:14rispetto a una chiacchierata fra amici guardandosi negli occhi. Quindi credo che il
10:20mio lavoro ad oggi per la maggior parte delle sessioni che faccio sia proprio ascoltare
10:27gli altri. Il bello del mio lavoro è che non do soluzioni ma con le domande, come diceva
10:32Martina, faccio tirare fuori le risposte al mio cliente perché dare soluzioni non è
10:40il lavoro del coach. Il lavoro del coach è tirare fuori dalle persone le proprie risorse,
10:45anche quelle che non sanno di avere.
10:48Ecco, non sanno di avere perché se questo a prima vista può sembrare un libro sulla
10:55crescita personale, quindi l'obiettivo è solo vincere, raggiungere gli obiettivi,
11:01di invincibilità dell'atleta, del professionista, di qualunque persona si ponga degli obiettivi.
11:08E invece no, questo è un libro umano soprattutto e traspare proprio dalle parole di Andrea,
11:13sia qui che come scrive lui, perché effettivamente l'essere umano è portato anche al fallimento,
11:22ma non deve aver paura di affrontarlo, non deve aver paura di viverlo e quindi anche volendo
11:29il pensiero, parlo della vita e della scelta di mettere un secondo da parte la recitazione
11:36e iniziare un nuovo percorso, potrebbe sembrare così. Ho lasciato una strada, ho perso un'occasione,
11:44mi sono arreso e invece quel cambio di direzione o comunque tenendolo sempre vicino,
11:52perché non l'hai mai abbandonato veramente, invece ti ha fatto crescere e nascere tante altre possibilità.
11:58E questa è anche una parte importante del coaching, no?
12:01Esattamente, dobbiamo riabituarci a fallire, perché nella società di oggi il fallimento
12:06viene visto veramente come la fine di un percorso, secondo me non è così.
12:10Io ad esempio oggi sono qua a presentare un libro che fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile per me
12:15e se mi fossi fermata alle paure di dire, eh ma se cambio come se avessi buttato via tutti gli anni di recitazione,
12:22oggi chissà dove sarei, probabilmente sarei facendo l'attore, lavorando magari poco ed essendo infelice,
12:28non avendo seguito le mie emozioni o il mio estinto.
12:32Quindi dobbiamo un po' riabituarci al fallimento ed è quello che, parlando anche con gli atleti che seguo,
12:38cerco di farli capire.
12:40Cioè il fallimento semplicemente ci serve per capire cosa fare di meglio per non sbagliare,
12:46quindi cercare di fare un'evoluzione.
12:48Secondo me l'evoluzione si fa proprio sbagliando e proprio fallendo.
12:54Credo sia l'unica strada per fare qualcosa di buono.
12:57Abbiamo l'onorevole Andrea Parabotti, buonasera.
13:00Giusto appunto sull'impegno, la vocazione è la vittoria sempre delle persone, no?
13:16Ci imponiamo grandi obiettivi, però l'essere umano è portato anche ogni tanto a fallire.
13:20Non so cosa ne pensa lei.
13:21Intanto, buonasera, chiedo scusa per il ritardo, avevamo in corso votazioni sul decreto sicurezza.
13:39Certamente lo insegnano i manager più importanti del mondo, la strada verso il successo e la stricata anche di fallimenti.
13:47Però, ecco, qualcuno l'avrà già detto, forse è una frase usurata e utilizzata, diciamo così, in grande quantità,
14:00però non conta quante volte una persona cade o fallisce, ma conta come e quante volte riesce a rialzarsi.
14:09E quindi io credo, sono contento di ospitare qua la Camera dei Deputati e volutamente il libro di Andrea Batti,
14:17perché è un libro che ci dà, ci offre quell'energia, ci offre quella visione positiva e proattiva del mondo
14:26che ci invita, nonostante i fallimenti, a rialzarci.
14:29E lo fa con un approccio che guarda al dialogo con se stessi, che guarda al modo con cui ci guardiamo allo specchio,
14:40ci raccontiamo guardandoci negli occhi la verità, ci confrontiamo con le nostre debolezze in un percorso di crescita
14:47che deve essere costante e che ci rende persone più genuine e più vere.
14:52E io tengo molto a sottolineare il tema della genuinità, perché lo vediamo nel dibattito pubblico.
15:01Io faccio politica, abbiamo assistito in questi giorni a una grande discussione sul tema della sicurezza
15:07e vi garantisco che in quelle tante ore di dibattito si distinguevano bene le persone che credevano
15:17e che credono a destra o a sinistra nelle idee che propugnano e quelli che invece utilizzano le idee strumentalmente per secondi fini.
15:26E così la strada per il successo è sicuramente la stricata di difficoltà, è sicuramente la stricata di fallimenti,
15:33ma è una strada che diventa più facile se conosciamo noi stessi e se ci proponiamo genuinamente anche agli altri.
15:40Quindi grazie Andrea Batti, grazie a tutti coloro che sono intervenuti, sono veramente orgoglioso di poter ospitare qua stasera questo incontro.
15:49Grazie l'onorevole. A tal proposito si parla di sport soprattutto perché nella vita di Andrea c'è stato anche lo sport
16:03prima ancora della recitazione, ha mille vite quest'uomo, è più di un gatto, però appunto si è specializzato poi nel coaching mentale dedicato allo sport.
16:15E a proposito di fallimento, nella carriera di uno sportivo sono più forse i fallimenti che poi portano alla vittoria,
16:25la vittoria è soltanto veramente la punta dell'iceberg, di un grosso lavoro.
16:30E abbiamo qui due grandissimi atleti. Iniziere con Fabio Batti, atleta della nazionale italiana di Bob,
16:36partecipato da titolare a 24 coppe del mondo, due mondiali di Bob a quattro, un mondiale di Bob a due.
16:41Quando hai incontrato Andrea come coach?
16:48Allora, io ho sempre affrontato lo sport come se fossi, tra virgolette, invincibile.
16:56L'ho sempre presa come si può fare, si fa, non c'è problema, fisico, mentale, sempre dritto.
17:02Succede che c'è in ballo l'entrata in nazionale, quell'anno c'era i mondiali, era un'annata difficile,
17:11tutti lottavano per entrare e chiaramente, come è ovvio che sia, tre mesi prima mi faccio male,
17:17infortunio classico di ogni atleta.
17:19E ok, cosa facciamo? Dico, l'unica cosa devo provare a sentire tutti.
17:28Sento Andrea, in contemporanea mi curo, mi sistemo e mi accorgo a un certo punto che riesco a superare l'infortunio a livello fisico,
17:36quindi stavo da Dio, ma la mia mente mi bloccava, non mi portava mai a fare di nuovo le cose come potevo fare,
17:44cioè a pieno, pieno regime, sempre, ogni volta.
17:48E lì, in quel momento, senza Andrea, penso che non si sarebbe riuscita ad andare da nessuna parte,
17:53perché siamo riusciti a ritornare dove dovevamo stare, quindi con mente e corpo, paralleli, ben precisi,
18:02che sanno quello che devono fare e possono farlo.
18:06Ecco, come ha lavorato Andrea su di te? Poi chiederemo Andrea come ha lavorato con te,
18:11però, ecco, tu che cosa hai visto dal tuo punto di vista dell'atleta?
18:16Che cosa succedeva all'interno dell'incontro?
18:21Allora, in realtà mi sono ritrovato in certe sedute, soprattutto all'inizio,
18:28a parlare con me stesso, cioè praticamente mi istigava a farmi delle domande
18:36e mi ritrovavo ogni volta a dire, ok, la risposta la sapevo già, ce l'avevo già,
18:42però non riuscivo a tirarla fuori.
18:45Infatti mi ritrovo tuttora tantissime nozioni inconsciamente,
18:50le riutilizzo anche adesso, nella vita di tutti i giorni, in ogni ambito.
18:55Arriva però la parte del coach.
18:57Come hai lavorato con Fabio per affrontare questo momento importante?
19:01Insomma, l'infortunio è una cosa grave, insomma.
19:03Allora, in genere gli atleti hanno una problematica, se così la possiamo chiamare,
19:12che è quello che si raccontano, cioè il loro dialogo interno.
19:15E il dialogo interno fa la differenza su rimanere dove sei,
19:20quindi in una situazione che non ti piace,
19:23a arrivare invece alla situazione ideale, che è quella di stare bene.
19:27Lui è arrivato da me con una paura, che era quella di potersi rifare male.
19:32E la domanda è, cosa ti racconti quando ti alleni?
19:35Cosa ti dici? Che domande ti fai?
19:38Ok, da lì abbiamo capito e ha capito
19:40che era lui che si stava limitando in quel momento.
19:44Era lui che visualizzava la paura
19:46e visualizzava il fatto di potersi rifare male.
19:49Quindi abbiamo fatto un lavoro principalmente sul suo dialogo interno,
19:52che è un po' quello che poi, in genere, nella quotidianità,
19:56frega un po' tutti, no?
19:57Cosa ci raccontiamo e soprattutto come ci lo raccontiamo.
20:00Io, ad esempio, una volta ero con un cliente
20:04che era molto rigido con se stesso e gli ho chiesto
20:06ma se un tuo amico venisse da te
20:08e ti chiedesse aiuto,
20:11tu li parleresti come tu parli a te stesso?
20:13E lui ha detto no, non mi permettere mai.
20:15E allora perché con te sì?
20:18Perché noi ci trattiamo male?
20:20Perché noi, verso noi stessi, non abbiamo rispetto che avremo per gli altri?
20:25Questa è una cosa che mi fa riflettere, perché,
20:27e lo capisco perché, in primis, sono caduto in questa trappola,
20:30ed è un po' strano, no?
20:32Alla fine, con noi dovremmo essere più gentili, più buoni,
20:36invece tendiamo a essere più rigidi, a pretendere tanto, a pretendere troppo
20:41e questo, secondo me, è un po' quello che ci limita poi alla fine dei giochi.
20:47Hai parlato anche di visualizzazioni,
20:51preziosissimi sono gli strumenti all'interno del libro,
20:54perché adesso non staremo qui a raccontarli, perché lo dovete leggere,
20:58però appunto tra questi c'è anche la visualizzazione,
21:01che è una cosa piccola in realtà, gioca di fantasia,
21:04però funziona ed è molto, molto importante,
21:07anche io l'ho provata sulla mia pelle e dico, funziona.
21:10Grazie intanto Fabio, anche.
21:13Lorenzo Nista, invece, atleta della Nazionale Italiana di Scherma,
21:17nel 2009 campione del mondo individuale Under 17,
21:21giusto, 2013 campione europeo e vicecampione del mondo individuale,
21:252014 convocato nella Nazionale Assoluta
21:28e vince tre medaglie di bronzo a tre prove di Coppa del Mondo,
21:31nel 2017 bronzo a squadra in campionato europeo,
21:33due medaglie di bronzo in campionati italiani individuali
21:35e tre ori a squadre, quindi un applauso anche a Lorenzo Nista.
21:44Il tuo incontro invece con Andrea, non c'era un infortunio,
21:49ma comunque, perché magari l'infortunio viene da qualcosa di esterno,
21:52quindi un problema estrinseco, qui forse il problema era interno.
21:58Ciao a tutti intanto,
21:59e sì, direi che è stato più un blocco,
22:04non è venuto, non è partito dal fisico,
22:06ma è andato direttamente alla testa, diciamo.
22:10È chiaro, come diceva Andrea,
22:14il dialogo interno è un po' alla base di ogni atleta
22:19che può dare grandi cose, ma può anche togliere tanto.
22:23In quel momento il mio dialogo interno,
22:26ecco, prima di conoscere Andrea,
22:27era un po' confuso, diciamo,
22:29come una bussola che puntava un po' in troppe direzioni.
22:34Ecco, io, quando ho conosciuto Andrea,
22:37che l'ho conosciuto tramite la mia ragazza, in realtà,
22:41con amicizie varie,
22:43ecco, lui, come diceva anche Fabio,
22:47è stato bravo a farmi parlare,
22:49in cui io, diciamo, tiravo fuori un po' tutto
22:51quello che c'era nella mia mente,
22:53in quel momento un po' confusa,
22:55dato dal fatto che i risultati
22:57erano già da qualche anno che faticavano a venire.
23:02La schema è uno sport in cui gli atleti sono in livello altissimo,
23:06ci sono un sacco di atleti promettenti, giovani,
23:09che quindi sono pronti a rubare il posto
23:13a qualcuno che va un pochino più in soccoletà, ecco.
23:15Quindi io, in quel momento, non sapevo neanche bene io
23:20se volevo continuare realmente a fare l'atleta,
23:26diciamo, in modo professionista.
23:28Stavo facendo anche altre esperienze dall'altra parte,
23:31diciamo, da fondo pedana,
23:32di aiutare un pochino in una palestra.
23:34e diciamo che Andrea, in tutto questo,
23:37mi ha ascoltato molto volentieri,
23:39finché un giorno mi ha fatto una domanda
23:42che giustamente poi mi ha anche detto
23:43adesso mi tireresti una coltellata,
23:47in quanto dicevo che è tutto bello,
23:49ma te cosa vuoi fare realmente?
23:51Vuoi continuare a fare l'atleta
23:52o vuoi pensare di fare l'allenatore?
23:56Ecco, questa cosa, io, diciamo,
23:58la risposta ce l'avevo dentro di me,
24:01però probabilmente era un po' la paura
24:04di prendere la reale decisione
24:06che era quella, in realtà, di provarci
24:08e di continuare ancora.
24:10E quindi lì ci sono state, diciamo,
24:12una grossa decisione che ho preso quest'anno
24:14di cambiare comunque allenatore,
24:16in cui ho fatto un bellissimo percorso,
24:19però, ecco, era arrivato il momento
24:20di provare a dare una svolta
24:22fare di buttarsi, ecco,
24:24ed è quello che ho fatto
24:25e mi sono reso conto alla fine
24:27che era tanto più la convinzione mentale
24:32di non farla piuttosto che per provare
24:34e sta andando anche molto bene.
24:38Grazie, grazie Lorenzo.
24:40Andrea, anche qui, come hai lavorato invece?
24:45Allora, Lorenzo mi ricorda arrivato
24:48che, come ha detto lui,
24:49era una bussola impazzita,
24:50non sapeva qual era la giusta direzione.
24:53Diciamo che uno dei miei compiti
24:54è anche quello di ritrovare
24:56insieme all'atleta la giusta strada,
24:58una visione, ok?
25:00Che a un certo punto, poi, per gli atleti
25:02soprattutto, cioè, dobbiamo immaginarci
25:04che questi qua sono atleti
25:06che vivono per lo sport,
25:07cioè, sono persone che veramente
25:09stanno ore e ore della propria vita
25:11in una palestra o comunque ad allenarsi,
25:14quindi immaginate anche il senso di frustrazione
25:16quando magari i risultati non arrivano come vorremmo
25:19o comunque quando, come dice Lorenzo,
25:22arrivano ragazzi più giovani,
25:23quindi la minaccia
25:24e questo può portarti un po' a...
25:28può portare anche l'atleta
25:30un po' a preoccuparsi,
25:31a dirò che è, ma ne vale ancora la pena?
25:35Secondo me Lorenzo aveva ancora tanto da dare,
25:37ero convinto di questo,
25:39non perché a pelle ero convinto di questo,
25:42perché quando io parlavo con lui
25:43probabilmente neanche se ne rendeva conto,
25:46ma io vedevo l'amore, la passione
25:47che lui ha per questo sport
25:50e quindi diciamo che doveva ricapirlo lui questo,
25:55perché l'aveva un po' perso
25:57e poi devo dire che Lorenzo è una persona
26:00estremamente seria,
26:03che è una persona che è sempre venuto con piacere,
26:07anzi è una persona che mi chiamava lui,
26:09quindi molto proattivo
26:10e quindi è bellissimo anche per me
26:13lavorare con atleti di questo livello
26:15e con questa voglia di fare.
26:16Non a caso Lorenzo dopo qualche mese
26:19che aveva ritrovato la bussola,
26:21poi ha avuto la chiamata nazionale,
26:23ora è andato a Vancouver,
26:25erano i mondiali, giusto?
26:27Prova di Coppa del Mondo,
26:28quindi comunque è ritornato dove si meritava,
26:32che è quel...
26:33lui è un atleta di elite
26:34e a mio parere, anche a suo,
26:38è giusto che lui rimanga lì.
26:40Ne approfitto ancora di avere due grandi atleti
26:43per continuare ad approfondire alcuni temi
26:47che sono all'interno del libro,
26:49sempre per darvi degli spunti così,
26:51poi lo leggete bene a casa.
26:54Fabio, effettivamente tu gareggi per Bob A2,
26:58Bob A4,
26:59all'interno del libro si parla della differenza
27:02tra squadra e gruppo.
27:05È molto complicato,
27:07anche qui la crescita personale
27:09aiuta a gestire queste relazioni
27:12che sono fondamentali
27:13per ottenere poi il risultato.
27:18Nel nostro sport,
27:19dove tutto si basa ai centesimi,
27:22quindi il nulla più totale
27:23su un mezzo che va a 150 all'ora,
27:26sono veramente il nulla,
27:28riesci veramente col passare dei mesi,
27:33col passare quindi di tutte le varie situazioni critiche,
27:36comunque magari uno o più di un altro
27:39riescono a tirar fuori il meglio,
27:42in quel momento vedi proprio il cambiamento.
27:45Cioè, ne ho parlato anche con Andrea,
27:47lo sa,
27:48quando iniziamo la stagione spesso,
27:50essendo Bob A4,
27:51soprattutto comunque quattro persone strane
27:53che vengono messe insieme,
27:55perché magari sono le più forti al momento,
27:58ti trovi comunque a correre con persone
28:00che non conosci.
28:02E sì, affinità,
28:04comunque inizi a dire
28:05ok, so come si comportano,
28:07e tutto,
28:07però la parte fondamentale
28:09è quando tutti riescono
28:10a avere la stessa visione,
28:12tutti sono in linea
28:13e tutti sono in focus
28:14per il solito obiettivo.
28:16E lì vedi proprio durante i mesi
28:18le gare che passano
28:19che magari con la stessa voglia di fare,
28:22perché quella c'è dalla prima gara,
28:23l'ultima,
28:24i risultati sono completamente diversi.
28:26Cioè, è tutta un'altra cosa.
28:28Un altro sport proprio.
28:30Tutt'altro.
28:32In questo anche il ruolo del coach
28:35è fondamentale,
28:36anche per gestire quelle che sono
28:37le differenze proprio caratteriali
28:40delle persone,
28:41perché convivere in quei pochi centimetri
28:44di spazio,
28:45però avere lo stesso obiettivo
28:47è fondamentale.
28:48Invece,
28:49un altro aspetto
28:50che si tratta molto bene nel libro
28:52è quello della routine pre-gara
28:54e quindi ne approfitterei
28:56di parlarne con Lorenzo Nista
28:58che effettivamente
28:59per quella gara
29:01che dura tot minuti
29:03c'è una preparazione
29:04di concentrazione
29:05del famoso focus
29:06che troverete anche all'interno
29:07molto precisa.
29:10Ecco,
29:10la tua routine pre-gara
29:12qual è
29:12e se l'hai sviluppata
29:14anche grazie
29:14ad Andrea?
29:19Devo dire
29:20l'ho sviluppata
29:22un po'
29:23grazie,
29:24diciamo l'ho modificata
29:25grazie a Andrea,
29:26diciamo così,
29:27nel senso che
29:29prima
29:30parlavi di,
29:32hai accennato
29:32la visualizzazione,
29:34ecco,
29:35direi che
29:36è fondamentale
29:38al momento in cui
29:39siamo in gara
29:41o poco prima
29:42diciamo che inizi una gara.
29:44Ora,
29:44nella fattispecie
29:45la schema
29:46non sport
29:46l'andamento della gara
29:48è particolare,
29:49non è
29:50soltanto
29:51un incontro unico,
29:53non si svolge
29:54tutto nel giro di un'ora
29:55ma sono
29:55momenti
29:56lunghi
29:57con tante pause
29:58che potenzialmente
29:59può durare tutto il giorno.
30:01Quindi ecco,
30:03diciamo
30:04un'oretta e mezzo
30:05prima,
30:06prima diciamo che inizi
30:07il riscaldamento fisico,
30:09c'è
30:09una sorta
30:11di visualizzazione
30:12che non è sempre
30:13la stessa,
30:13con Andrea
30:14ne abbiamo fatte
30:15anche diverse
30:16e comunque
30:18sono riportate
30:19tutte
30:19sul
30:20anticipare
30:23un po'
30:23quello che potrebbe
30:23succedere in pedana.
30:26Si tratta
30:27molto
30:27ecco,
30:28quello che può
30:29fregare
30:30in uno sport
30:31del genere
30:32è di andare
30:33in pedana
30:34pensando troppo
30:35a quello
30:36che c'è
30:37da fare,
30:38ecco,
30:38quello che c'è
30:38da fare
30:39l'atleta lo sa,
30:40è il modo
30:41in cui si prepara
30:42ogni giorno,
30:44quindi quello che
30:45è importante
30:46è cosa fare
30:47in quel momento
30:48con quell'avversario,
30:49quindi c'è una sorta
30:49di, diciamo ecco,
30:51rilassamento
30:52e allo stesso tempo
30:53di concentrazione.
30:55Questa, diciamo,
30:56è diventata
30:56un po' la mia routine.
30:57questa è anche la base
31:00dei cenni iniziali
31:02proprio del coaching
31:03con
31:03The Inner Games
31:04of Tennis
31:05e il 6-1,
31:06il 6-2,
31:07quindi il 6
31:08autogiudicante
31:09e il 6 invece
31:09che va,
31:10fluisce tranquillamente
31:11ed è anche genuino
31:13come diceva
31:13l'onorevole
31:14ed è quello
31:15che poi
31:15effettivamente
31:16funziona
31:17e ottiene
31:17i risultati.
31:19Brevemente
31:20il più grande
31:21insegnamento
31:21che ti ha dato
31:22Andrea
31:22nel percorso
31:23con Andrea.
31:28Allora,
31:29farsi
31:30ecco,
31:31farsi le domande
31:32giuste
31:33che
31:34magari può sembrare
31:35una cosa banale
31:36però ecco
31:37ci sono delle
31:38delle volte
31:39che
31:40quando c'è un problema
31:42la
31:43la risposta
31:46in parte
31:47la sappiamo già
31:48però ecco
31:48non è
31:49passare all'azione
31:51si passa
31:52quando ci si
31:53abbiamo il coraggio
31:53di farsi
31:54la domanda
31:54giusta
31:55su come
31:56affrontare
31:56il problema
31:57e questo
31:58perché
31:58nelle sedute
32:00Andrea
32:00spesso
32:01mi fa
32:03delle domande
32:04che
32:04sembrano anche
32:05un po'
32:06scomode
32:06perché
32:07è noioso
32:08rispondere
32:08a certe domande
32:09però
32:10quando poi
32:11trovi una risposta
32:12in pratica
32:14hai già quasi
32:15risolto il problema
32:16hai già fatto
32:16il 70%
32:17il resto
32:17passa soltanto
32:18all'azione
32:19e quindi
32:20ecco
32:21questo
32:21soffermarsi
32:22e farsi le domande
32:22direi è il miglior
32:23l'insegnamento
32:24agganciandomi a questo
32:27discorso
32:28qualcuno
32:30pensa che
32:31il mental coach
32:32faccia cose
32:32tipo stregoni
32:34invece no
32:34il mental coach
32:35semplicemente
32:36intanto
32:37ascolta le persone
32:38che come dicevo
32:39prima
32:40non hanno più
32:41questa
32:41fortuna
32:43in famiglia
32:43o con gli amici
32:44quindi io ascolto
32:46persone
32:46e
32:47faccio delle domande
32:48principalmente
32:49le quali
32:51le risposte
32:51già ce l'hanno
32:52gli atleti
32:53e a volte
32:53è divertente
32:54perché
32:54o io sto seduto
32:56e ascolto
32:56per un'ora
32:57la persona
32:58e poi finisce
32:59la sessione
33:00e io dico
33:01ma mi trovo
33:02anche quasi in difficoltà
33:03a chiedere
33:03poi il compenso
33:05perché dico
33:06ma io non ho fatto
33:07nulla
33:07però in realtà
33:08è molto più potente
33:09l'ascolto
33:10di quanto pensiamo
33:11e
33:11se noi veramente
33:12ascoltassimo
33:13le persone
33:14in maniera attiva
33:15ci renderemo conto
33:16di come anche
33:17l'altra persona
33:18si rende conto
33:18di questo
33:19e ha un beneficio
33:20nel nostro ascolto
33:21e
33:22allo stesso modo
33:23le domande
33:24quando io
33:25gliele pongo
33:25loro hanno già
33:26la risposta
33:27e a volte
33:27si trovano spiazzati
33:29perché dicono
33:30ma io già
33:31questo lo sapevo
33:32bene
33:32allora perché
33:33non l'hai fatto
33:33cosa ti hanno pedito
33:34di fare quello
33:36che già sapevi
33:36quindi in realtà
33:38il lavoro del coach
33:39è un lavoro
33:40secondo me
33:41che non è banale
33:43assolutamente
33:44ma allo stesso tempo
33:45è un lavoro
33:46che
33:46se la società
33:48in qualche modo
33:48ad oggi
33:49fosse diversa
33:50sicuramente
33:50avremo
33:53già meno
33:53situazioni problematiche
33:55quando le persone
33:55vengono
33:56in studio
33:57ad esempio
33:57perché veramente
33:58per me è inconcepibile
33:59non ascoltare le persone
34:01è una cosa
34:02che io proprio
34:03naturalmente
34:05da sempre
34:05ma mi ricordo
34:06quando ero bambino
34:07per me era come
34:09e mi sento ricco
34:11come uomo
34:11perché grazie a queste persone qua
34:13che sono persone
34:13che hanno avuto
34:15risultati straordinari
34:17trovarmi
34:18avere a che fare con loro
34:20e poter dare una mano
34:20a queste persone
34:21a questi atleti
34:22tornando al discorso di prima
34:24fino a qualche anno fa
34:25è impensabile
34:26cioè cosa ho a che fare
34:27con persone
34:28che hanno dedicato
34:29la loro vita
34:29nello sport
34:31hanno vinto
34:31campionati del mondo
34:33medagli d'oro
34:33quindi questo
34:36veramente
34:37alla fine di ogni sessione
34:38mi fa sentire più ricco
34:40mi fa sentire meglio
34:41ora ad esempio
34:42con Fabio
34:42stiamo lavorando
34:43per l'Olimpia di Milano
34:45Cortina
34:462026
34:46quindi
34:47anche questa
34:48è una bella responsabilità
34:49che mi sento
34:51perché alla fine
34:52un po' l'atleta
34:53me la sento un po'
34:55come se fosse mia
34:56e quindi questo
34:57a proposito
35:00Fabio
35:00qual è il più grande
35:01insegnamento
35:01che ti ha dato Andrea
35:02ma insomma
35:03state facendo
35:04tuttora
35:05il lavoro
35:05io penso
35:08che
35:09la cosa più importante
35:10che mi porterò
35:11per sempre dietro
35:12in generale
35:14sia il come mi parlo
35:15perché
35:16me lo ritrovo
35:17sì a livello sportivo
35:19quindi
35:19gara
35:20allenamenti
35:22qualsiasi cosa
35:22ma proprio
35:23in generale
35:24nella vita
35:24mi accorgo
35:26che ho proprio
35:27cambiato il modo
35:27in cui mi parlo
35:29non dico le cose giuste
35:30nel momento giusto
35:31o comunque ci provo
35:32ovviamente
35:33qualche errore ci sta
35:33però riesco
35:35ogni volta
35:37a affrontare
35:37il momento
35:38nel modo migliore
35:39su questo
35:40sono
35:40100% sicuro
35:42grazie
35:45onorevole
35:47nel libro
35:48si parla anche
35:49di leader
35:50e di capo
35:51che sono
35:52due cose
35:52completamente
35:53diverse
35:54cosa ne pensa
35:56e ovviamente
35:57qual è il suo saluto
35:58poi
35:58intanto la ringraziamo
35:59anche per l'occasione
36:00per essere stati qui
36:01insomma
36:02beh
36:05diciamo che
36:06la differenza
36:09tra leader
36:10e capo
36:10è
36:11già a prima impressione
36:13ciascuno di noi
36:14la riesce a percepire
36:15il leader
36:17secondo me
36:17si differenzia
36:18dal capo
36:18per il grado
36:19di coinvolgimento
36:20che riesce
36:21a suscitare
36:23in una missione
36:25e quindi
36:25il leader
36:26condivide i valori
36:27oltre che gli obiettivi
36:28che ispirano
36:29la sua azione
36:30e quindi
36:31ha un approccio
36:32che è un approccio
36:33di squadra
36:34e io credo
36:36che
36:36ciascuno di noi
36:38io non sono
36:39stato
36:40uno sportivo
36:42nella mia vita
36:42ma
36:44lo sport
36:45è una
36:46è in continua
36:47è
36:48viaggia in parallelo
36:50con le nostre vite
36:51lo sport
36:51è una situazione
36:52no
36:53soprattutto
36:54quello
36:54nell'agonismo
36:55lo sport
36:56porta all'estremo
36:57le nostre capacità fisiche
36:59le nostre capacità mentali
37:00di concentrazione
37:01e quindi
37:02chi fa sport
37:03poi si ritrova
37:04questo grande bagaglio
37:06di esperienza
37:07e di
37:08anche di dialogo
37:09con se stesso
37:09nella competizione
37:11con gli altri
37:11secondo certe regole
37:13e le porta
37:13nella vita
37:14di tutti i giorni
37:15io
37:15forse
37:17soprattutto
37:18nella mia prima
37:19nella prima parte
37:21della mia esperienza politica
37:22avrei tanto voluto
37:24aver avuto
37:26un pochino più
37:26di esperienza
37:28nel mondo
37:28dello sport
37:29e
37:30non è un caso
37:31che in questa
37:32legislatura
37:33lo sport
37:34sia stato inserito
37:35in costituzione
37:36se i padri
37:37costituenti
37:38per
37:39taluni motivi
37:41nella prima stesura
37:42del nostro
37:43testo fondamentale
37:45avevano
37:46omesso
37:46in qualche modo
37:47lo sport
37:48noi abbiamo voluto
37:49in questa legislatura
37:50è un lavoro
37:50frutto anche
37:51della legislatura precedente
37:52portarlo all'interno
37:54della costituzione
37:55perché
37:56è giusto
37:57che lo stato
37:58metta
37:59al centro
38:00questa come tante altre attività
38:02che concorrono
38:02alla formazione
38:03del nostro
38:04modo di essere
38:06nel nostro modo di dialogare
38:07con noi stessi
38:08ma anche
38:09nel nostro modo di dialogare
38:10poi con tutti gli altri
38:11all'interno di una comunità
38:12perché è
38:14alla fine
38:15la qualità
38:16della relazione
38:17con noi stessi
38:18e la qualità
38:19della nostra relazione
38:20con gli altri
38:21che rende
38:22una civiltà
38:23e una comunità
38:24vincente
38:24oppure perdente
38:25e quindi
38:26il parallelismo
38:27tra l'individuo
38:28e la squadra
38:29poi lo abbiamo
38:30riproposto
38:31in un modo
38:32se vogliamo
38:32più complesso
38:33però anche
38:35nella nostra comunità
38:35e nella nostra società
38:37grazie
38:38grazie
38:40grazie
38:41grazie
38:41all'onorevole
38:42Andrea Barabotti
38:43in conclusione
38:45Andrea
38:45scrivi
38:46un aspetto particolare
38:48e affascinante
38:48di questa professione
38:49è la possibilità
38:50di riscrivere
38:51la propria storia
38:52perché ogni persona
38:53è il narratore
38:54della propria vita
38:55tu di storie
38:57e di vita
38:58ne hai cambiata tanta
38:59però
39:00ti ha permesso
39:01di arrivare
39:02fino a qui
39:02quindi l'ultima domanda
39:04che ti pongo
39:05è qual è la storia
39:06autentica
39:07e libera
39:09che ti prometti
39:10di riscrivere
39:11per te
39:12in futuro
39:12guarda
39:14io mi sono sempre
39:15fatto una promessa
39:16che è quella di
39:17fare quello
39:20che mi piace
39:20fare quello
39:21che mi stimola
39:21so che non è facile
39:23so che purtroppo
39:24tante persone
39:25per diversi motivi
39:26non sono riuscite
39:27a inseguire
39:27questo obiettivo
39:29che io ho
39:30ma per me
39:30è veramente importante
39:31amare quello
39:32che si fa
39:33è veramente fondamentale
39:35qualsiasi lavoro
39:36io quando parlo
39:38con certi clienti
39:39mi dicono
39:40ma io faccio un lavoro
39:40che non ha stimoli
39:42allora gli stimoli
39:43li devi trovare
39:44o devi fare in modo
39:44di cambiare lavoro
39:46fare qualcosa
39:47che quando ti fa stare
39:48alla mattina
39:49comunque
39:49ti dà piacere
39:50e io questo
39:51devo dire
39:52che ho sempre avuto
39:53la fortuna
39:53anche grazie ai miei genitori
39:56che mi hanno
39:56mi hanno aiutato
39:58in questo
39:58perché da solo
39:59non ce l'avrei fatta
40:00mi hanno proprio aiutato
40:02a capire
40:03chi volessi essere
40:04quindi non mi hanno mai
40:05imposto niente
40:06e mi hanno lasciato
40:08scrivere liberamente
40:09la mia storia
40:10e tuttora
40:11continuano a farlo
40:12sopportandomi
40:12ogni giorno
40:13quindi
40:13questo per me
40:15è la cosa più importante
40:16e che mi auguro
40:17per tutte le persone
40:17che conosco
40:18di essere
40:18di alzarsi la mattina
40:20stanchi
40:21ma felici
40:22e sereni
40:22grazie
40:24noi ovviamente
40:26te lo auguriamo
40:27e ringraziamo ancora
40:29Lorenzo
40:31Nista
40:31atleta della Nazionale Italiana
40:33di Scherma
40:33Fabio Batti
40:39atleta della Nazionale Italiana
40:40di BOD
40:41l'onorevole
40:43Andrea Barabotti
40:44per la sua presenza
40:45per averci permesso
40:46di stare qui
40:47grazie
40:47e ovviamente
40:51l'ultimo grande applauso
40:52ad Andrea Batti
40:53autore di Evolutamente
40:55grazie
40:57di essere venuti
40:58sono molto felice
40:59grazie davvero