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https://www.pupia.tv - Roma - Delega in materia edilizia - Audizione -Compagnia delle Opere, UPPI, FIMAA, SUNIA, UNIAT, Alleanza Cooperative e Legacoop
La Commissione Ambiente, nell’ambito dell’esame, in sede referente, delle proposte di legge recanti delega al Governo per l’aggiornamento, il riordino e il coordinamento della disciplina legislativa in materia edilizia, ha svolto le seguenti audizioni:
ore 11.15 Compagnia delle Opere
ore 11.25 Unione piccoli proprietari immobiliari (UPPI)
ore 11.35 Federazione italiana mediatori agenti d’affari (FIMAA)
ore 11.45 Sindacato unitario nazionale inquilini assegnatari (SUNIA) e Unione nazionale inquilini ambiente e territorio (UNIAT)
ore 12.00 Alleanza delle cooperative italiane e Legacoop. (18.11.25)

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Trascrizione
00:00:00e dispongo all'attivazione della trasmissione della Web TV della Camera dei Deputati.
00:00:04La Commissione prosegue oggi il ciclo di audizioni informali nell'ambito dell'esame del sede referente
00:00:09della Prosta di Legge 535 Santillo e 2332 Mazzetti,
00:00:13Recanti, Delega al Governo per l'aggiornamento e riordino
00:00:16e il coordinamento della disciplina legislativa in materia di edilizia,
00:00:18l'ordine del giorno regala di edizione informale dei rappresentanti della Compagnia delle Opere.
00:00:22Ringrazio Simona Fergerio, coordinatrice della filiera nazionale di edilizia e membro esecutivo,
00:00:26è Riccardo Marletta, membro del board edilizio della Compagnia delle Opere per la partecipazione ai nostri lavori
00:00:30e cedo subito la parola alla dottoressa Fergerio. Prego.
00:00:35Industrie Presidente e gentili deputati, buongiorno.
00:00:40Rivolgo a voi un sentito ringraziamento a nome della Compagnia delle Opere
00:00:44e in modo particolare del nostro Presidente Andrea Della Bianca
00:00:48e della filiera nazionale di CDO edilizia che ho l'onore di rappresentare.
00:00:53Siamo grati per l'attenzione che ci avete voluto riservare chiamandoci a questa audizione
00:00:58su un testo di legge di fondamentale importanza per il settore delle costruzioni
00:01:03che in linea di principio accogliamo con favore perché oltremodo necessario è ormai urgente.
00:01:10Ora per gli aspetti tecnici e contenuti formali delle nostre osservazioni
00:01:14lascio la parola all'Avvocato Riccardo Marletta, esperto di diritto amministrativo e urbanistico.
00:01:20Grazie e buon lavoro.
00:01:22Grazie a lei. Prego dottore.
00:01:25Grazie.
00:01:26Crediamo che sia opinione comune che il riordino della disciplina in materia urbanistica ed edilizia
00:01:33si renda non solo opportuno ma addirittura indifferibile.
00:01:38In particolare valutiamo come estremo favore la presentazione di proposte di legge delega al governo
00:01:44dato che lo strumento del decreto legislativo è quello certamente più appropriato
00:01:49per poter intervenire a tale riordino.
00:01:53Rimmiando per una disamina più completa al documento che depositeremo
00:01:57segnaliamo alcuni aspetti che a nostro avviso devono essere considerati
00:02:01nella definizione dei contenuti della legge delega al governo
00:02:04e dunque dei conseguenti decreti legislativi.
00:02:07In primo luogo, poiché il governo del territorio ha una materia di legislazione concorrente
00:02:13ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione
00:02:15i legislativi dovranno enunciare chiaramente i principi fondamentali in materia urbanistica ed edilizia
00:02:22da cui espressione è riservata la legge statale
00:02:25e a cui dovranno attenersi le regioni nel dettare la disciplina legislativa in tale materia.
00:02:31Gli decreti legislativi dovranno poi essere adeguatamente considerate
00:02:36le previsioni dell'articolo 118 della Costituzione
00:02:39che, sulla base del principio di sussidiarietà
00:02:42affida di norma le funzioni amministrative all'ente più vicino ai cittadini, cioè al comune.
00:02:49Entrando nel merito dei possibili contenuti dei decreti legislativi
00:02:52si dovrà, a nostro avviso, pervenire al superamento delle previsioni
00:02:55di cui è la legge urbanistica numero 1150 del 42
00:02:59e del decreto ministeriale numero 1444 del 68.
00:03:06Nel primo caso, trattandosi di una legge approvata oltre 80 anni fa
00:03:09siamo di fronte a previsioni per lo più abrogate o comunque superate
00:03:13in particolare a seguito dell'istituzione delle regioni a statuto ordinario
00:03:18e della riforma del titolo quinto della Costituzione.
00:03:20In particolare, auspichiamo il superamento della previsione
00:03:25oggi contenuta nell'articolo 41 quinquies comma 6
00:03:28della legge 1150 del 1942
00:03:32secondo cui, nelle ipotesi di realizzazione di edifici
00:03:36avendo una volumetria maggiore di 3 metri di qui per metro quadro di aree edificabili
00:03:40o un'altezza superiore a 25 metri
00:03:43si pone la necessità della previa approvazione di un piano attuativo.
00:03:47È noto che tale norma sta generando contrasti interpretativi
00:03:50con riferimento ai casi in cui l'area destinata all'edificazione
00:03:54ricada in ambiti già urbanizzati.
00:03:57Noi riteniamo che in linea di principio
00:03:59l'individuazione degli ambiti nei quali si pone
00:04:01la necessità di preventiva approvazione di un piano attuativo
00:04:04debba aspettare ai comuni.
00:04:07Onde evitare situazioni di mancanza di coordinamento tra le norme
00:04:11si potrebbe prevedere che entro un termine definito
00:04:13decorrente dall'entrata in vigore della nuova norma
00:04:16i comuni mediante deliberazioni di consiglio comunale
00:04:19provvedono a identificare gli ambiti del proprio territorio
00:04:23in cui in caso di superamento dei limiti di altezza e di volumetria
00:04:28attualmente previsti dall'articolo 41 quinquies
00:04:31è richiesta la preventiva approvazione di un piano attuativo.
00:04:34Quanto al DM numero 1444 del 68
00:04:39essenzialmente si tratta di una disciplina che in realtà
00:04:43avrebbe dovuto essere tenuta presente in sé di formazione
00:04:46e di revisione degli strumenti urbanistici
00:04:49secondo le previsioni della legge numero 765 del 1967
00:04:54la cosiddetta legge Ponte.
00:04:57Come sappiamo la giurisprudenza ha invece interpretato la norma
00:05:00come riferita in generale ai rapporti tra i comuni e i cittadini
00:05:04ed anche ai rapporti tra i privati.
00:05:07Nella prospettiva del riordino della materia
00:05:09pertanto si deve a nostro avviso pervenire ad un superamento
00:05:13delle previsioni del DM numero 1444 del 68
00:05:17fermo allestando che la legge ben potrà introdurre nuove previsioni
00:05:21in materia con particolare riferimento alle distanze tra i fabbricati.
00:05:26Quasi quotidianamente vengono pubblicate decisioni
00:05:29per lo più della magistratura penale di quella amministrativa
00:05:32spesso di segno tra loro antitetico
00:05:34volte a precisare le condizioni a ricorrere delle quali
00:05:38un intervento di demolizione e di successiva ricostruzione
00:05:42possa considerarsi rientrante nella nozione di ristrutturazione edilizia
00:05:47di cui è l'articolo 3,1 lettera D del testo unico dell'edilizia.
00:05:51Riteniamo che i decreti legislativi debbano ridefinire
00:05:55le diverse tipologie di intervento edilizio in modo da evitare questi contrasti interpretativi.
00:06:00In particolare sarebbe opportuno a nostro avviso
00:06:03espungere dalla nozione di ristrutturazione edilizia
00:06:06gli interventi di demolizione e ricostruzione
00:06:08e disciplinare gli stessi in una nuova tipologia
00:06:11che potrebbe essere denominato di sostituzione edilizia
00:06:15prevedendo che nell'ambito dei relativi interventi
00:06:17debba essere corrisposto il contributo di costruzione
00:06:21e debbano essere riferite dotazioni e servizi
00:06:24nella stessa misura prevista per le nuove costruzioni
00:06:26ma che sia comunque in ogni caso possibile recuperare la superficie lorda esistente.
00:06:33Un'ultima considerazione sulla tematica relativa alla doppia conformità.
00:06:38Come è noto, l'articolo 36 del testo unico dell'edilizia
00:06:41subordina l'accertamento di conformità
00:06:43nelle ipotesi di assenza di titolo o di totale difformità
00:06:47alla conformità alla disciplina urbanistica ed edilizia
00:06:51vigente sia al momento della realizzazione dell'intervento
00:06:54sia al momento della presentazione della domanda.
00:06:56A sua volta, l'articolo 36 bis del testo unico dell'edilizia
00:07:01introdotto dal cosiddetto decreto salva casa
00:07:03nelle ipotesi di parziale difformità e di variazioni essenziali
00:07:07consente l'accertamento di conformità
00:07:10se l'intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica vigente
00:07:14al momento della presentazione della domanda
00:07:16nonché ai requisiti prescritti dalla disciplina edilizia vigente
00:07:20al momento della realizzazione
00:07:22attenuando dunque la doppia conformità richiesta.
00:07:26Si verifica in ogni caso il paradosso che se l'intervento fosse conforme
00:07:30alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente alla presentazione della domanda
00:07:35ma non a quella dell'epoca dell'intervento
00:07:37non resterebbe che demolirlo
00:07:39per poi poterlo ricostruire esattamente così com'è
00:07:42dato che le norme di oggi lo consentirebbero.
00:07:46Per qualche tempo aveva preso piede la cosiddetta sanatoria giurisprudenziale
00:07:51che consentiva di ritenere sanabili gli immobili
00:07:54che risultassero conformi anche solo alla disciplina urbanistica ed edilizia
00:07:59vigenti al momento della domanda.
00:08:01Si trattava di un orientamento che poi è stato superato tuttavia
00:08:05in considerazione del dato letterale dell'articolo 36
00:08:09che non consentiva questa interpretazione.
00:08:13Nell'ambito della nuova normativa sarebbe dunque a nostro avviso
00:08:16opportuno prevedere il superamento del requisito della doppia conformità
00:08:19ritenendo sufficiente al fine dell'accertamento di conformità
00:08:23che l'intervento sia conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia
00:08:27vigente al momento della presentazione della domanda di sanatoria.
00:08:32Da dove poi si temesse che in questo modo alcuni comuni
00:08:35possano approvare varianti agli strumenti urbanistici
00:08:39al solo fine di rendere conforme l'intervento alla normativa urbanistica ed edilizia
00:08:44e sarebbe sufficiente prevedere che la conformità vada accertata
00:08:50con riferimento alla normativa urbanistica ed edilizia
00:08:53vigente non già al momento della presentazione dell'istanza di sanatoria
00:08:57quanto piuttosto alla data di entrata in vigore della legge.
00:09:00Un minuto dottore.
00:09:02Grazie per l'attenzione.
00:09:02Ah ok, invece mi sa che è terminato.
00:09:06Ha terminato, vero?
00:09:07Ho finito, sì sì.
00:09:07Ah mi scusi, ho parlato proprio sopra nel momento in cui stavo dicendo
00:09:10che è all'ultimo minuto. Va bene, grazie.
00:09:13Grazie. Allora vediamo se ci sono dei colleghi qui presenti in commissione
00:09:17o collegati che vogliono intervenire per fare quesiti informazioni.
00:09:21altrimenti ringrazierei i rappresentanti della Compagnia delle Opere
00:09:25per il contributo dei nostri lavori e dichiariamo conclusa l'audizione informale.
00:09:29Grazie, buona giornata.
00:09:31Grazie a voi.
00:09:31Grazie a voi.
00:09:32Grazie a voi, buona giornata.
00:09:33Grazie.
00:09:51Grazie a voi.
00:10:21Grazie a voi.
00:10:51e Paolo Morini, presidente della Commissione Urbanistica di Uppi
00:10:54per la partecipazione ai nostri lavori.
00:10:56E cedo subito la parola al presidente. Prego.
00:10:58Grazie presidente, onorevoli deputati, ringrazio per l'opportunità concessa all'Uppi,
00:11:03Unione Piccoli e Proprietari Immobiliari, di intervenire in questa audizione.
00:11:07Una relazione illustrativa è già stata inviata
00:11:10e quindi ci rimettiamo al contenuto della relazione.
00:11:16Comunque, la riforma incide direttamente sui diritti e sugli obblighi dei proprietari privati,
00:11:25in particolare dei piccoli proprietari, che costituiscono la parte maggioritaria del tessuto immobiliare nazionale.
00:11:31Sulle finalità dell'intervento normativo e sugli obiettivi,
00:11:36siamo sempre, se tempestivamente e correttamente attuati,
00:11:43diamo un parere positivo.
00:11:46Le nostre considerazioni generali, poi entreranno nel particolare l'ingegner Morini,
00:11:51sono sulla valutazione favorevole relativa alla semplificazione dei procedimenti
00:11:57che oggi risultano eccessivamente frammentati,
00:11:59sulla garanzia dell'uniformità e delle definizioni edilizie,
00:12:03sulla riduzione dell'onere interpretativo a carico dei comuni
00:12:06e sulla naturale introduzione dei modelli digitali uniformi e interoperabili.
00:12:14Rileviamo tuttavia la necessità che i decreti rispettino il principio di proporzionalità,
00:12:21evitando che l'inastrimento degli adempimenti gravi sui piccoli proprietari
00:12:25garantiscano la continuità e certezza per i procedimenti in corso,
00:12:29definiscano chiaramente le modalità di attuazione del fascicolo del fabbricato
00:12:34e prevedano misure di supporto economico per gli obblighi energetici e sismici
00:12:39eventualmente previsti nella delega.
00:12:42Sottolineo e concludo che il patrimonio immobiliare italiano
00:12:46è detenuto per oltre il 90% da persone fisiche proprietarie di meno di due unità immobiliari
00:12:53e voglio evidenziare in qualità di Presidente che il piccolo proprietario
00:12:58non dispone di strutture tecniche di grande operatori
00:13:01e ogni aggravio documentale e procedurale può tradursi in un ostacolo
00:13:06alla manutenzione ordinaria del patrimonio edilizio.
00:13:09Una disciplina edilizia complessa può determinare a un monto del contenzioso
00:13:14rallentamento degli interventi e minore proporzione all'emersione delle rigoreità minore.
00:13:20Mi fermo qui e lascio la parola all'ingegner Paolo Morini
00:13:25che è il nostro responsabile della Commissione Urbanistica edilizia dell'Uppi
00:13:30per maggiori dettagli.
00:13:31Grazie Presidente.
00:13:32Ingegner Morini, prego.
00:13:33Buongiorno.
00:13:34La delega nella formulazione attuale non chiarisce la disciplina applicabile alle pratiche edilizie
00:13:41presenti prima dell'entrata in vigore dei decreti.
00:13:45Quindi sarebbe necessario tutelare il legittimo affidamento del cittadino
00:13:49e evitare sospensioni che possono creare delle problematiche.
00:13:53Il fascicolo del fabbricato.
00:13:57L'Uppi da sempre ha riconosciuto l'utilità del fascicolo del fabbricato
00:14:01anche ai fili della sicurezza dei fabbricati stessi.
00:14:06Quindi il fascicolo del fabbricato non è altro che un libretto sul quale riconoscere
00:14:13tutti i contenuti del fabbricato, tutte le criticità e per eventualmente superarle.
00:14:19Importante è la digitizzazione dei titoli edilizi che deve prevedere modelli unici
00:14:25nazionali e un'assistenza anche telematica agli udenti.
00:14:30Che cosa proponiamo noi con l'Uppi?
00:14:32Per quanto riguarda il fascicolo del fabbricato, sicuramente semplificato ma con parametri ridotti
00:14:39e costi contenuti per il monitoraggio dello stato di fatto dei fabbricati che, come ho detto
00:14:45poc'anzi, deve essere finalizzato anche e non solo alla sicurezza dei fabbricati.
00:14:51Una ridefinizione delle categorie di intervento, mantenendo sempre l'edilizia libera per opere
00:14:57interne prive di un valore strutturale, ma individuando delle categorie di intervento
00:15:03urbanistico ed edilizio, distinguendo tra interventi di trasformazione del territorio, interventi
00:15:08di trasformazione del patrimonio del diritto esistente e interventi di adeguamento funzionale.
00:15:12Lasciare tre solo titoli abilitativi nei regimi amministrativi, quindi una scia, un'attività
00:15:22libera e un permesso di costruire.
00:15:25E avere dei supporti finanziari per gli eventuali nuovi obblighi energetici o sismici.
00:15:33Direttiva green o meno, riqualificazione energetica che si rende indispensabile sicuramente
00:15:40nel nostro patrimonio edilizio che è esistente e sismica per la tutela e la sicurezza dei cittadini.
00:15:51Fare delle semplificazioni specifiche nei centri storici e sensualmente una regolarizzazione
00:15:59delle varianti interventi ante legge 10.1977 che la legge 105.2024 ha esaminato, ma non
00:16:11a nostro parere nel miglior modo possibile.
00:16:16Infatti, fabbricati che hanno più di 50-60 anni fa, che sono stati realizzati con concetti
00:16:22progettuali e esecutivi ben diversi dagli attuali, mostrano delle criticità con difformità
00:16:29che io definisco incolpevoli per il cittadino perché è il costruttore che all'epoca li ha
00:16:35realizzati.
00:16:35Quindi, un fabbricato che ha dimensioni, planivolumetiche diverse e che vanno anche oltre la tolleranza
00:16:41devono, a nostro parere, essere guardati a una particolare attenzione.
00:16:46E cioè, intanto non con sanzioni, come prevede il decreto salvacasa, fino a 10.000 euro,
00:16:52da 1.000 a 10.000 euro e oltre, ma con sanzioni più modeste.
00:16:58Perché, ripeto, si parla di difformità, tra l'altro coeve con la costruzione, perché
00:17:02questo è il tema importante, quindi con sanzioni che possono andare dai 516 ai 1.032 euro
00:17:11per gli abusi più gravi.
00:17:13E aggiungo, siccome il nostro territorio è sottoposto a vincoli paesaggistici, questo
00:17:20tipo di costruzioni, quindi realizzate prima della legge Bucalossi, dovrebbero essere rilasciati
00:17:26anche in presenza di vincolo paesaggistico, evidentemente con una sanzione, come è stato fatto
00:17:34anche per i tre condoni edilizzi per una sanzione.
00:17:41L'altra situazione che ci preme rilevare è la datazione delle opere.
00:17:49Il decreto salvacasa spiega in che maniera possiamo datare le opere dell'abuso, ma prescrive
00:18:01anche che sia un professionista a certificare la data dell'abuso stesso.
00:18:07Ora, mentre per situazioni conclamate con i progetti è possibile che il professionista
00:18:16faccia una separazione del genere, rimane difficile capire e comprendere come un abuso
00:18:22visto da un tecnico che deve asseferare sia rilevabile con una certa datazione precisa.
00:18:28Credo che sia praticamente impossibile, quindi bisognerebbe mettere in primo piano il cittadino
00:18:36che ha commesso la difformità, il quale deve necessariamente dichiarare l'epoca dell'abuso
00:18:42e non certo un professionista che non può accorgersi e non può datare con certezza l'abuso stesso.
00:18:48Questo è importante perché, mentre da prove documentali, riallacciandomi a quello che dicevo
00:18:56prima sulle varianti ante 1977, è facile capire se l'abuso è avvenuto in data successiva
00:19:04al progetto, perché questa difformità evidentemente non è presente nel progetto, magari è presente
00:19:10una maggiore dimensione, come citavo prima, per anni volumetrica del fabbricato, quindi
00:19:15questo è facilmente accertabile. Se però allo stato attuale ci sono ulteriori difformità,
00:19:21evidentemente l'unico che può accertare la data esatta non può essere che il proprietario
00:19:27o chi ha interesse a presentare un accertamento di uniformità.
00:19:30Ingegnere, grazie. Vediamo a parte l'onorevole Milani, se c'è qualcuno dei colleghi che vuole intervenire.
00:19:39Prego, prego, prego Milani.
00:19:41Chiarimento anche se l'esposizione era abbastanza chiara, ma mi sembra di aver capito che la posizione
00:19:48di Uppi rispetto al Salva Casa è sostanzialmente positiva, però non è risolutiva, sia in termini
00:19:57di sanzioni, sia in termini di difformità, che il diere Salva Casa dell'anno scorso
00:20:02ancora qualche parte ha lasciato fuori qualche incongruenza, quindi voi la state sperimentando
00:20:08in questo anno di attività sul campo, la state evidenziando.
00:20:13Sì, nei termini che lei ha citato, allora con il 36 bis abbiamo eliminato la doppia conformità
00:20:20per una certa categoria di difformità. Però per gli abusi commessi nei fabbricati realizzati
00:20:30prima della legge Bucalossi, quindi prima del 30 gennaio del 1977, che sono una grossissima
00:20:36fetta del patrimonio di vizio esistente, secondo me la norma, rimandando poi di fatto a 36 bis,
00:20:42non coglie nel segno. Perché, ripeto, il cittadino non ha commesso un abuso, cioè l'accertamento
00:20:50di conformità in senso generale deve essere denunciato e deve essere ottenuto da chi ha
00:20:55commesso l'abuso. Ma nel caso in cui citavo io i fabbricati che sono diventati più larghi,
00:21:01più lunghi e più alti, non è colpa del cittadino. Allora, siccome anche nella legge
00:21:0547-85 questo problema nel condono era venuto fuori, ma il cittadino ha probabilmente pagato
00:21:12le obblazioni e le sanzioni, trovo giusto che lo faccia anche adesso, ma con una semplificazione.
00:21:18Benissimo. Ringraziamo i rappresentanti dell'Unione Piccoli e Proprietari Immobiliari per il contributo
00:21:22dei nostri lavori e chiamiamo concluso l'addizione informale. Grazie.
00:21:35Grazie.
00:22:05...all'addizione informale dei rappresentanti della Federazione Italiana Mediatore e Agenti
00:22:08d'Affari, nell'ambito dell'esempio in sede referente, le proposte di legge Santillo
00:22:11Mazzetti. Regante delega al Governo per l'aggiornamento e riordino il coordinamento della disciplina
00:22:15legislativa in materia edilizia. Ricordo ai nostri ospiti che l'audizione sarà trasmessa
00:22:19attraverso la web tv dalla Camera dei Deputati, dove non vi siano obiezioni. Ringrazio Santino
00:22:24Taverna, Presidente nazionale, e Michele Pizzullo, componente dell'ufficio legale della Federazione
00:22:28Italiana Mediatore e Agenti d'Affari per la partecipazione ai nostri lavori e cedo a loro la parola.
00:22:33Presidente, a lei.
00:22:33Grazie, buongiorno a tutti. A nome di FIMA, Federazione Italiana Mediatori e Agenti d'Affari,
00:22:41saluto il Presidente della Commissione Mauro Rotelli e gli onorevoli componenti della Commissione
00:22:46ringraziando per l'invito. FIMA concorda sulla necessità di intervenire per il riordino delle
00:22:52disposizioni legislative in materia edilizia e costruzione, così come previsto dalle due proposte
00:22:59di legge all'esame della Commissione. Ambiti nei quali sarebbe auspicabile che le misure e le
00:23:06modifiche da adottare permettessero soluzioni di maggior garanzie e certezze per i cittadini
00:23:13coinvolti nelle compravendite immobiliari, oltre che agevolare l'attività degli stakeholder della
00:23:20filiera. Trattandosi di due proposte di legge, in questa sede non possiamo far altro che limitarci
00:23:28ad indicare l'integrazione di alcuni aspetti che dovrebbero orientare tanto l'esame del Parlamento
00:23:35quanto l'operato del Governo nell'attuazione delle deleghe. Prima di passare la parola al Dottor
00:23:42Pizzullo, per evidenziare alcuni aspetti tecnici, gradirei sottolineare due passaggi. Il primo inerente
00:23:53alla semplificazione delle procedure attenienti alle compravendite di immobili e il secondo sui
00:24:00cambi di destinazione d'uso. Per le procedure inerenti alle compravendite immobiliari sarebbe
00:24:07auspicabile prevedere misure ben strutturate, definite e semplificate, senza margini di interpretazione
00:24:16e con tempi di risposta certi, soprattutto per le procedure d'accesso alla documentazione
00:24:22edilizia urbanistica. Un passaggio fondamentale per far sì che gli acquirenti di immobili possano
00:24:30manifestare consensi consapevoli, informati e compiuti sulle operazioni che intendono
00:24:38approcciare. Nonostante i termini previsti per l'accesso alla documentazione urbanistica,
00:24:45non è tuttora facile conseguire risposte nei tempi stabiliti e in questa proiezione sarebbe
00:24:53altresì auspicabile poter operare anche per il possibile allineamento tra catastro e denti
00:25:01locali in modo che la scheda rappresentativa di un immobile possa diventare probatoria anche
00:25:08nell'ambito della regolarità edilizia urbanistica oltre che per i fini fiscali. Quindi un percorso
00:25:16di coordinamento e maggiore interazione tra amministrazioni territoriali e l'agenzia delle
00:25:24entrate, in funzione anche di eventuali controlli incrociati senza previsione di aggravi per i
00:25:31cittadini. Per quanto riguarda i cambi di destinazione d'uso degli immobili, riteniamo che agevolarli,
00:25:39per semplificarli rappresenta una strategia fondamentale per adattare l'attuale asset immobiliare
00:25:47alle mutevoli esigenze richieste dal mercato. La flessibilità deve favorire la riconversione di
00:25:55edifici inutilizzati e inutilizzabili presenti tanto nelle città che su tutto il territorio nazionale
00:26:03verso soluzioni innovative e sostenibili. Quindi un approccio per favorire non solo la
00:26:12riqualificazione di spazi o di stabili obsoleti, ma anche per generare nuove unità e servizi
00:26:19nell'ambito della stessa edilizia popolare, propedeutiche anche alla sicurezza e dal benessere
00:26:26collettivo dei cittadini. Io vi ringrazio per l'attenzione e lascerei la parola al dottor
00:26:34Pizzullo.
00:26:35Dottor Pizzullo ha cinque minuti, prego.
00:26:38Bene, buongiorno Presidente.
00:26:40Dottore, riesci ad attivare la videocamera per cortesia?
00:26:45Perché non la vediamo, la sentiamo bene ma non la vediamo.
00:26:47Allora, vediamo qui che cosa mi dice perché sono a un computer che non è mio perché sono
00:26:56presso la sede della Confcommercio. Presidente, mi concede un minuto che mi faccio assistere
00:27:07dalla responsabile perché non saprei che neanche niente voi.
00:27:11Vorrei dire che parli a quattro invece che cinque, no sto scherzando però prego, prego.
00:27:15Avrei dove cercare questa videocamera.
00:27:16Se vuole, se vuole, se vuole, se vuole intanto, se vuole.
00:27:19Ecco, ecco, ecco, ecco, forse sta cambiando, sta cambiando qualcosa eh.
00:27:25Sì, però, vediamo se riesco da qua.
00:27:32Allora, un attimo che vedo di aprire confere un attimo.
00:27:37Pizzolo, non la vediamo, però faccia l'intervento, non ci sono problemi, non ci sono problemi.
00:27:42Sì, mi sembra che il Presidente, il Presidente Taverna abbia riconosciuto la sua voce, quindi
00:27:49non abbiamo difficoltà nel dire dubbiche sull'identità.
00:27:54Esatto, non ci sono dubbi sull'identità.
00:27:56Prego, prego Pizzolo, intervenga.
00:28:00Io parlo, come sia qui.
00:28:03Grazie.
00:28:03Sto provando a risolvere la questione.
00:28:06Eccomi, speriamo di aver risolto.
00:28:09Noi qui stiamo.
00:28:10Quando un po' ci vedono.
00:28:17Dovrebbero, ci vedono?
00:28:20No.
00:28:20No.
00:28:21Ma perché?
00:28:22Questa è la schermata di prima.
00:28:25Se andiamo qui su.
00:28:27Cioè, di San Mauro.
00:28:27Mi chiede, ti abbiamo riconosciuto l'identità, sei tu, puoi anche parlare.
00:28:31Il Presidente ha fatto da speed, diciamo, in questo caso.
00:28:34Ah, va bene.
00:28:35Ora parlo comunque.
00:28:37Sì, sì, prego, prego.
00:28:39Grazie.
00:28:40Non capisco perché non...
00:28:41Poco male, ha garantito al Presidente la mia identità.
00:28:44Grazie.
00:28:45Grazie.
00:28:45Allora, Presidente, grazie.
00:28:50Mi associo ovviamente, ringrazio per l'invito che abbiamo ricevuto.
00:28:54Tratterò a questo punto veramente, in modo estremamente sintetico, gli aspetti tecnici
00:29:00che sono stati introdotti dal Presidente da Verna e, in particolar modo, FIMA ha focalizzato
00:29:08la sua attenzione in quanto federazione che assiste gli agenti immobiliari, oltre a me,
00:29:14merciologici, creditizi, ma in modo particolare, dato l'argomento trattato, interessa che gli
00:29:20agenti immobiliari possano avere, dalla riforma del testo unico sull'edilizia, una maggiore
00:29:27facilitazione nel gestire gli affari di compravendire immobiliare.
00:29:32Quindi, secondo noi, occorre operare un coordinamento delle attuali disposizioni di legge, quindi
00:29:38mi riferisco all'articolo 40 della 47 dell'85 e all'articolo 46 proprio del testo unico
00:29:46edilizia, in materia di nullità formale degli atti di trasferimento o costituzione di diritti
00:29:52reali immobiliari, rendendo obbligatoria la già prevista allegazione agli stessi, appena
00:29:59di nullità, quindi non più facoltativo, ma obbligatorio appena di nullità dell'atto
00:30:05stesso, di una dichiarazione asseverata da un tecnico abilitato che attesti lo stato
00:30:10legittimo dell'immobile, quindi qualcosa che già è previsto dal testo unico edilizia,
00:30:16ma che dovrebbe per noi diventare un'allegazione obbligatoria, nonché una simile dichiarazione
00:30:24sempre asseverata da un tecnico abilitato che attesti la procedibilità della domanda di
00:30:30condono, perché questo è un punto importante, perché dobbiamo considerare che il riferimento
00:30:38in atto degli estremi della domanda stessa non potrà mai assolvere l'obbligo, appena di
00:30:44nullità dell'atto, di menzionare un titolo di edilizio abilitativo reale e differentesi
00:30:51all'immobile, secondo il principio sancito da Cassazione a sezioni unite del 2019 con la
00:30:58sentenza 8230. Per l'immobile, le cui opere risultino iniziate anteriormente al primo settembre
00:31:06del 67 e non siano ovviamente successivamente intervenute modifiche che avrebbero richiesto
00:31:13la presentazione di un titolo di edilizio anche in sanatoria, chiediamo che venga previsto
00:31:20l'obbligo per l'alienante di produrre una dichiarazione asseverata da un tecnico abilitato,
00:31:27sempre da allegare al contratto appena di nullità, attestante che l'opera risulta
00:31:32iniziata in un'epoca nella quale non era obbligatorio acquisire il titolo di edilizio
00:31:39abilitativo. Sappiamo che molti atti, Presidente, sono stati stipulati negli anni e dopo l'emanazione
00:31:46della 47 e 85 con questa semplice dichiarazione del venditore. Ancora oggi sappiamo che è possibile,
00:31:53la norma dell'articolo 40 della 47 e 85 per tutti quegli immobili realizzati successivamente
00:32:00all'entrata in vigore della legge 47 e 85, ma questo non ha mai offerto garanzie e continuerebbe
00:32:10a lasciare nel dubbio l'acquirente che ha acquistato o meno un immobile regolare sotto un profilo
00:32:17urbanistico ed edilizio. Inoltre, occorre prevedere che gli atti di compravendita siano
00:32:24nulli in assenza degli estremi del permesso di costruire o del permesso in sanatoria quando
00:32:30riferiti ai immobili la cui costruzione sia iniziata dopo il 30 giugno 2003, cioè la data
00:32:37di entrare in vigore del testo unico edilizia. Quindi è necessario coordinare la disciplina
00:32:43relativa agli immobili oggetto di procedure esecutive, sempre con richiamo al testo unico
00:32:48edilizia, prevedendo che il decorso del termine di sanatorio, ossia i 120 giorni, non debba
00:32:55riferirsi alla data del decreto di trasferimento dell'immobile, ma al momento dell'effettiva
00:33:01scoperta e conoscenza dell'opera abusiva da parte di colui che ha ricevuto l'immobile in base
00:33:07a un decreto di trasferimento. Quindi deve farsi risalire, in sostanza, alla conseguita
00:33:13consegna dell'immobile. Per quanto concerne l'agibilità, altro punto importante, noi
00:33:20ditegniamo che la sussistenza o meno di un certificato di agibilità costituisca ancora
00:33:25oggi un getto di controversie tra venditori e acquidenti. Sono spesso caratterizzate da pretesi
00:33:31infondate, prive di rilevanza in termini di regolarità giudizia dell'atto di compravendita,
00:33:37mentre ben sappiamo che un atto potrebbe essere considerato valido anche in assenza
00:33:42di citazione degli estremi della certificazione di abitabilità o agibilità, che dir si voglia,
00:33:49quindi tantomeno qualora non venga presentata dal venditore e consegnata all'acquirente
00:33:55dalla certificazione. Perché ciò a cui dobbiamo fare riferimento è proprio l'articolo 24 del
00:34:02testo unico. Quindi noi chiediamo che, mediante l'obbligo di dotare l'immobile di una certificazione
00:34:08di agibilità, avvenga solo nel caso in cui la costruzione sia stata iniziata successivamente
00:34:14al 30 giugno 2003 e per gli edifici già esistenti, nei quali siano stati ovviamente eseguiti interventi
00:34:21edilizi che possano influire sulle predette condizioni di agibilità.
00:34:26In ultimo e concludo, al fine di garantire una maggiore chiarezza nei rapporti tra alienante
00:34:32e acquirente nella fase di esecuzione del contratto di compravendita di un immobile, appare
00:34:38opportuno sostituire la dichiarazione dell'intestatario sulla conformità allo stato di fatto dei
00:34:45dati catastrati delle planimetrie, che deve essere presente negli atti appena di nullità,
00:34:51con un'attestazione di conformità rilasciata da un tecnico abilitato. Questo perché? Perché
00:34:57è utile e opportuno in quanto questo coordinamento tra deposito di planimetria e dichiarazione
00:35:04dello stato dei luoghi conforme può essere poi oggetto di eventuali contenziosi laddove la
00:35:11dichiarazione del venditore non corrisponde al vero e in questo purtroppo sotto un certo
00:35:17profilo siamo stati confortati da una recentissima sentenza della Corte di Cassazione che ritiene
00:35:24l'atto comunque valido indipendentemente dalla veridicità o meno della dichiarazione rilasciata
00:35:31da parte venditrice. Quindi in linea con quanto già, come ho citato prima, è deciso dalla
00:35:38Corte di Cassazione a Sessioni Unite in termini di regolarità urbanistica. Grazie Presidente
00:35:45per l'attenzione che ci è stata riservata. Poi invieremo ovviamente le memorie con un'apposita
00:35:50nota più ampie e comprensibile degli emendamenti che abbiamo proposto.
00:35:55Grazie a voi. Se non ci sono interventi ringrazio i rappresentanti della Federazione Italiana
00:35:59Mediatori e Agenti d'Affari per il contributo reso ai nostri lavori e dichiariamo conclusa
00:36:03l'addizione informale. Grazie Presidente e grazie a Michele.
00:36:07Grazie a voi. Grazie a voi. Grazie a lei Presidente. Grazie a voi.
00:36:11Grazie a voi. Grazie a voi.
00:36:15Grazie a voi.
00:36:45Grazie a voi.
00:37:15Grazie a voi.
00:37:45Grazie a voi.
00:38:15Grazie a voi.
00:38:45Grazie a voi.
00:38:47Grazie a voi.
00:38:49Grazie a voi.
00:38:51Grazie a voi.
00:38:53Grazie a voi.
00:38:57Grazie a voi.
00:38:59Grazie a voi.
00:39:01Grazie a voi.
00:39:03Grazie a voi.
00:39:05Grazie a voi.
00:39:07Grazie a voi.
00:39:09Grazie a voi.
00:39:11Grazie a voi.
00:39:13Grazie a voi.
00:39:15Grazie a voi.
00:39:17Grazie a voi.
00:39:19Grazie a voi.
00:39:21Grazie a voi.
00:39:23Grazie a voi.
00:39:25Grazie a voi.
00:39:27Grazie a voi.
00:39:29Grazie a voi.
00:39:31Grazie a voi.
00:39:33Grazie a voi.
00:39:35Grazie a voi.
00:39:37Grazie a voi.
00:39:39Grazie a voi.
00:39:41Grazie a voi.
00:39:43Grazie a voi.
00:39:45a questo tema che è importantissimo
00:39:49che sicuramente verita
00:39:51l'attenzione di tutti e noi siamo favorevoli
00:39:55all'aggiornamento e al riordino della disciplina edilizia lo siamo perché
00:40:02ce n'è sicuramente necessità però pensiamo anche che io questo aspetto possa
00:40:09e debba rientrare comunque in una programmazione strutturale
00:40:14Il riordino deve muoversi in una cornice più generale che metta al centro una trasformazione e riqualificazione del patrimonio abitativo in senso generale.
00:40:28L'obiettivo secondo noi è quello di tenere insieme i temi della casa, dell'ambiente e del territorio,
00:40:36quindi coniugare la disciplina urbanistica in senso generale anche con una penalità fiscale se forse vogliamo,
00:40:45ma che soprattutto intervenga in termini di sicurezza e di garanzia dal punto di vista della salute.
00:40:58Rispetto alle priorità noi pensiamo e sottolineiamo alcuni aspetti.
00:41:02Uno è quello di rendere il sistema più chiaro.
00:41:06Oggi è abbastanza faragginoso, qualche volta non è chiaro neanche agli stessi interlocutori tecnici.
00:41:15Noi abbiamo e pensiamo che sia necessario renderlo leggibile a tutti, al cittadino normale che nel momento in cui rientra in un contesto come questo
00:41:28possa capire le norme e possa avere contezza di quello che sta facendo.
00:41:35In questo senso io credo che una standardizzazione delle procedure possa essere un elemento importante che aiuta.
00:41:45Un altro elemento che vogliamo mettere sul tavolo della discussione è un maggiore confronto con le amministrazioni
00:41:51che devono essere più disponibili nel rapporto con l'utenza e con i tecnici e quindi con un maggiore supporto e maggiore assistenza.
00:42:03Poi c'è un altro aspetto importante che è la certezza del diritto, ovvero cercare di eliminare il più possibile,
00:42:14quindi con delle norme chiare, il contenzioso. Questo accorcerebbe sicuramente i tempi degli interventi, ma non solo, anche i costi.
00:42:25Poi c'è l'aspetto sociale, nel senso più ampio, sia noi come parti sociali che dobbiamo essere coinvolti,
00:42:38sia l'utenza che ha bisogno di essere sentita, di essere considerata.
00:42:46Noi ci proponiamo, siamo interlocutori, ci proponiamo a livello istituzionale di essere interlocutori con le istituzioni
00:42:54per ricepire questi stati che non sempre avviene, quindi un riordino in questo senso sicuramente è un aspetto importante.
00:43:06Poi c'è l'aspetto legato alla produttività e alla occupazione.
00:43:14In questo caso, come dire, le sottolineature che vorrei fare sono quelle legate alla lotta al sistema del massimo ribasso,
00:43:24che sicuramente non aiuta in termini costruttivi.
00:43:29L'inserimento delle clausole sociali, come ho detto.
00:43:32La lotta alla speculazione immobiliare, perché spesso e volentieri, per esempio, i processi di gentrificazione
00:43:43vanno più in questa direzione, piuttosto che creare inclusione.
00:43:50E spesso e volentieri creano le esclusioni, quindi non sono combattibili.
00:43:55Quindi un riordino che tenga conto delle diverse situazioni, sia a livello territoriale che rispetto alle istanze che arrivano dalle parti sociali.
00:44:10Quindi chiediamo una normativa che preveda in qualche misura un tavolo permanente, un tavolo istituzionale,
00:44:21dove all'interno ci stanno sia le parti sociali che le istituzioni, dove si opera un confronto continuo su questi aspetti
00:44:31e si raccolgono tutte le istanze del settore.
00:44:35Noi che siamo portatori delle istanze e voi che insieme a noi cercate di trovare le soluzioni per una trasformazione di un settore
00:44:48che ha bisogno di continuità, di interventi puntuali, che ha bisogno di un'attenzione particolare.
00:44:57Io mi fermerei qui e sottolineo che abbiamo mandato un intervento scritto, dove in modo più puntuale e approfondito
00:45:10sottolineiamo le nostre posizioni.
00:45:14Grazie Presidente, grazie alla Commissione e buon lavoro.
00:45:18Grazie a lei Presidente. Passiamo subito la parola al Segretario Generale di Isonia, al Dottor Chiappelli. Prego.
00:45:23Buongiorno. Come ha detto bene lei e per esempio anche l'Avvocato Aldo Rossi, che è responsabile del nostro ufficio legislativo nazionale.
00:45:37Anch'io ringrazio per questa opportunità, ringrazio lei, ringrazio la Commissione.
00:45:43In linea con le cose che diceva Pietro Pellegrini, noi pensiamo che sia corretto mettere in campo un percorso
00:45:59di revisione delle disposizioni del testo unico legislativo, un testo datato ormai 2001 e che nel corso di questi 25 anni
00:46:15dalla sua entrata in vigore pensiamo abbia necessità di modifiche, di articolazioni e di nuove esigenze
00:46:25che vanno ovviamente affrontate e di nuove criticità.
00:46:30Aggiungo su questo, come unico esempio, un aumento costante del disagio abitativo nel nostro paese.
00:46:40Mi fermo lì, ma credo che sia sotto gli occhi di tutti quanto diciamo.
00:46:47Noi siamo interessati.
00:46:50Ah, ecco una premessa che ho dimenticato, io farò un intervento molto di sintesi a flash
00:46:56perché in giornata arriverà un testo scritto, come diceva anche Pietro Pellegrini alla Commissione,
00:47:05ed entreremo più nel dettaglio anche degli aspetti che riguardano le due proposte, Santillo e Mazzetti.
00:47:15Io mi permetto soltanto in questo intervento di sottolineare alcuni aspetti di carattere politico e sindacale.
00:47:25Quindi ritengo necessario e corretto procedere ad una revisione.
00:47:32E noi siamo interessati a questo percorso perché questo coinvolge una domanda abitativa
00:47:40di tanti cittadini, ho detto prima, in difficoltà, che non possono accedere sia al mercato di edilizia pubblica,
00:47:50edilizia pubblica, sia al obiettivo mercato delle locazioni private.
00:47:55E possiamo testimoniare che tutto questo pesa anche sui comuni, sulle regioni e sulle imprese,
00:48:05che noi crediamo abbiano necessità di avere chiarezza sull'intervento.
00:48:11Dico anche qui a flash, noi rivendichiamo mai da tempo la necessità di un piano casa
00:48:21ad affitto sostenibile, che rilanci il mercato dell'affitto sostenibile.
00:48:29Lo diciamo non soltanto noi parte sociali, lo dicono tutti in un ultimo, per esempio,
00:48:36un'intervista che ho letto stamattina di Confindustria, che dice che c'è la necessità
00:48:43di un piano casa Italia, che c'è la necessità di un recupero del patrimonio pubblico,
00:48:49che c'è la necessità di mettere in campo risorse importanti per dare una risposta
00:48:57al bisogno abitativo. Credo che sia necessario, crediamo che sia necessario
00:49:03porre al centro una decretazione organica, che sia necessario quindi rimuovere le criticità
00:49:13che ci sono, ovviamente tenendo conto anche delle scelte che dobbiamo fare,
00:49:22ma soprattutto anche perché sono state mutate le condizioni. Dico soltanto questo.
00:49:31Sono state modificate le condizioni istituzionali e politiche e c'è anche una modifica importante
00:49:39che è quella di una crescente incidenza della comunità europea, del Parlamento europeo,
00:49:45anche sulla questione abitativa. Quindi un Parlamento europeo che si sta adottando
00:49:51di strumenti, di scelte, di proposte che vanno nella direzione di affrontare in maniera
00:49:58vuol dire europea il problema abitativo. Io credo che per il sindacato che rappresentiamo
00:50:07siano assolutamente in prescindibili alcuni aspetti. Uno, la tematica della rigenerazione urbana
00:50:18per politiche inclusive e per un miglioramento dell'efficienza energetica degli alloggi.
00:50:25Una riqualificazione delle aree degradate, una rivendicazione di investimenti per la riqualificazione
00:50:32energetica soprattutto in alloggi popolari e una politica organica che raffronta il tema
00:50:39della riqualificazione degli alloggi di patrimonio pubblico sfitti.
00:50:45Noi diciamo soltanto noi, ci sono 80.000 alloggi sfitti del patrimonio pubblico, case popolari.
00:50:52Nostre stime di sindacato ci dicono che sarebbe necessario un miliardo per i prossimi cinque anni
00:50:59per mettere mano ad un recupero e una riqualificazione di quegli alloggi da rimettere sul mercato.
00:51:06Noi pensiamo che questo sia un tassello importante di un piano casa che noi speriamo
00:51:13arrivi ad approvazione, ad illustrazione in tempi certi.
00:51:25Siamo preoccupati di un utilizzo del consumo del suolo e su questo mettiamo una forte attenzione
00:51:33a questo, come siamo nettamente, voglio dire, convinti che ogni processo di rigenerazione,
00:51:44di riqualificazione, di politiche abitative, di partenariato pubblico e privato, politiche
00:51:52di housing sociale che aprono non soltanto alle risorse pubbliche ma sappiano anche attirare
00:51:59risorse private del privato sociale del terzo settore e quant'altro io ritengo e noi riteniamo
00:52:06che sia necessario su questi processi importanti perché il pubblico da solo non ce la può fare
00:52:14ad affrontare l'emergenza abitativa ma ci vuole politiche, ripeto, di partenariato pubblico
00:52:29e privato ma è necessario che su questi processi si recuperi una forte regia pubblica che si
00:52:37generalizzi le complessità e che concorra a ridurre le distanze e le diseguaglianze in
00:52:44questo Paese. Chiudo con un'attenzione ovviamente al recupero del patrimonio dal punto di vista
00:52:51sia energetico che sismico e alla una politica di rigenerazione urbana che si intesa come un
00:53:00intervento organico di interventi, volte non soltanto alla riqualificazione della parte
00:53:05dell'edilizia ma anche a migliorare le condizioni sociali, abitative e di vivibilità dei nostri
00:53:11cittadini. Chiudo, ha ragione Pietro Pellegrini, mi associo a lui ma perché è una posizione
00:53:18dei sindacati degli inquilini, noi riconfermiamo non soltanto alla Commissione, al Ministro, al
00:53:25Governo la nostra piena disponibilità ad aprire un confronto con le parti sociali e con noi
00:53:32per un confronto su quale, e noi vogliamo dare il nostro contributo perché in questo
00:53:39Paese finalmente si apre una pagina nuova di una politica abitativa nuova che affronti
00:53:45le novità dell'emergenza a casa nel nostro Paese. Grazie per l'attenzione.
00:53:50Grazie a lei. Ringraziamo i rappresentanti del sindacato, non mi sembra che ci siano interventi
00:53:53da parte dei colleghi presenti e di quelli collegati. Ringraziamo i rappresentanti del sindacato
00:53:58unitario nazionale inquilini e assegnatari SUNIA e dell'Unione nazionale inquilini ambienti
00:54:01e territorio UNIAT per il contributo reso da nostri lavori e dichiariamo conclusa l'audizione
00:54:05informale. Grazie, grazie e buona giornata, buon lavoro. Grazie a voi, grazie.
00:54:28Grazie.
00:54:58Grazie a tutti.
00:55:28Costruzioni di Lega Coppa per la partecipazione ai nostri lavori. Cedo a loro la parola partendo
00:55:32dal Vicepresidente Galante. Prego, Vicepresidente.
00:55:35Sì, buongiorno. Innanzitutto ringrazio e porto i saluti del Presidente Maggioni che non
00:55:42può essere presente. Io non mi dilungherò molto. Noi a suo tempo abbiamo presentato un
00:55:52nostro contributo. Abbiamo espresso la convinzione e l'accettazione convinta che l'aggiornamento e
00:56:04il riordino del sistema edilizio e del testo unico dell'edilizia è ineludibile perché ovviamente è un
00:56:11testo che ha subito numerose stratificazioni nel tempo. Potremmo dire, usando un termine edilizio,
00:56:17superfetazioni edilizie e quindi richiede, diciamo così, un'attenzione e un riordino
00:56:26molto particolare. Ora, ovviamente è una materia delicata perché, come sapete, il nuovo paradigma
00:56:37è quello della rigenerazione urbana. Non siamo più in una fase espansiva del ciclo edilizio e quindi
00:56:43intervenire nel territorio urbanizzato richiede, diciamo, una particolare delicatezza e attenzione
00:56:51rispetto appunto alle implicazioni e alle ricadute che hanno nel territorio urbano consolidato. In più,
00:57:02come habitat, molto brevemente, sottolineo la questione abitativa. Anche la questione abitativa,
00:57:08diciamo, ricade nell'ambito di questa revisione generale del testo unico dell'edilizia. Una questione
00:57:20molto importante è quella della concorrenza, diciamo, tra legislazione nazionale e regionale in materia di
00:57:29del governo del territorio che tanti problemi ha creato di tutti i tipi e che, diciamo così,
00:57:38a nostro avviso dovrebbe essere declinata in una serie di, come dire, norme e di lessico che
00:57:47siano univoche per tutto il territorio, diciamo, nazionale. Ora, un discorso molto importante,
00:57:56adesso non vorrei dilungarmi tanto sugli aspetti generali, un discorso abbastanza importante è quello
00:58:03di non, come dire, per le trasformazioni urbane ed edilizie, non, diciamo, escludere per, diciamo,
00:58:12motivi di, come dire, opportunistica semplificazione anche il coinvolgimento degli organi democraticamente
00:58:22eletti e perché questo, soprattutto per interventi che, diciamo, impattano sul tessuto abitativo e
00:58:31al tessuto urbano esistente, potrebbe, diciamo, essere fonte, com'è, di conflitti, diciamo così,
00:58:39molto, molto pesanti, come, diciamo, tra l'altro avviene e sappiamo avvengano in molti territori del nostro paese.
00:58:50Ora, un aspetto molto importante è quello che noi avevamo individuato era quello di, proprio in funzione,
00:59:06di, come dire, richiamare anche una partecipazione istituzionalizzata dei cittadini impattati dai
00:59:15programmi di rigenerci edilizie nel territorio urbanizzato, era quello di, diciamo, riportare la scia
00:59:24in un ambito, diciamo così, edilizio oppure come esecutività di piani attuativo perché, diciamo, un suo,
00:59:35diciamo, utilizzo esclusivo come strumento di trasformazione del territorio,
00:59:39genera, abbiamo visto dei progetti che, potremmo dire in modo eufemistico, non virtuosi.
00:59:49Avevamo individuato, abbiamo individuato un compromesso giusto tra esigenze di semplificazione e di partecipazione
00:59:57nel potenziamento e nella ridefinizione del permesso di costruire convenzionato,
01:00:03che è uno strumento già previsto dal testo unico all'articolo 28 bis, che potrebbe essere una giusta, diciamo,
01:00:11via di compromesso.
01:00:14Ovviamente qui noi avevamo previsto per questo tipo di strumento la possibilità, anzi l'obbligo, per il dirigente comunale
01:00:24al fine di mettere in condizione il dirigente comunale di poter firmare la convenzione,
01:00:30un obbligo di pubblicazione sia del progetto che della stessa convenzione
01:00:35e di anche un periodo di osservazione terminato il quale si va a verificare se osservazioni sono pervenute o meno.
01:00:43Nel caso in cui queste osservazioni non fossero pervenute,
01:00:47in questo caso si procederebbe immediatamente con la firma da parte del dirigente,
01:00:52senza nessun tipo di problema, ma se invece alcune osservazioni fossero state presentate,
01:01:01ovviamente dovrebbe essere l'organo democraticamente elettro, e cioè il Consiglio comunale,
01:01:07a prendere le decisioni conseguenze come, diciamo, garante dell'interesse collettivo e dell'interesse generale.
01:01:14Altro ambito di intervento che noi abbiamo considerato era quello regato alla ridefinizione
01:01:23delle competenze della Commissione per il Paesaggio, che come sapete è una commissione di tipo consultivo
01:01:31che, diciamo così, la cui assunzione è, diciamo, compito e facoltà dei comuni.
01:01:40Andrebbe anche qui ridefinito l'ambito di competenza di questa commissione,
01:01:47nel senso che, diciamo, il suo compito, a nostro giudizio, non sarebbe quello di entrare nel merito
01:01:54come dire, di interpretazioni che hanno a che fare con gli aspetti quantitativi urbanistici dei progetti,
01:02:01ma debba più, diciamo, essere interessata a, diciamo, questioni legate alla composizione architettonica
01:02:08e all'impatto urbanistico degli interventi, sulla morfologia urbana e i materiali in relazione al contesto,
01:02:17sull'allocazione dei volumi, diciamo così, in progetto rispetto alla viabilità e allo spazio pubblico
01:02:28e questo è un aspetto molto importante negli interventi che vengono realizzati all'interno del territorio urbano
01:02:34e nel rispetto dell'impatto, diciamo, degli impianti tecnologici, perché anche gli impianti tecnologici
01:02:40all'interno del contesto urbanizzato è chiaro che possono avere degli impatti molto significativi.
01:02:47Avrebbe terminato il tempo a disposizione? Riesce a concludere l'intervento?
01:02:54Sì, sì, niente, molto bene.
01:02:57Vorraccia però abbiamo una necessità di terminare l'intervento.
01:03:01No, l'ultima cosa era sul concetto di, diciamo, restringere il campo di azione della ristrutturazione edilizia
01:03:10all'ambito edilizio e non urbanistico e abbiamo indicato anche, diciamo, la possibilità di fare la demo ricostruzione
01:03:21con modifica di sagoma e sedime, però legato a significativi aumenti di, diciamo, di volumetria
01:03:29e importanti modifiche di sagoma.
01:03:34In questo caso, ovviamente, si tratterebbe non più di ristrutturazione edilizia, ma di nuova costruzione.
01:03:39E niente, poi l'ultimo punto riguardava il fatto di considerare la rigenerazione urbana
01:03:48come un, diciamo, modo di trasformazione del territorio che deve toccare ambiti più ampi rispetto a quelli,
01:03:57ad esempio, della ristrutturazione edilizia o della sostituzione edilizia.
01:04:00Grazie.
01:04:01Grazie a lei. Subito la parola a Massimiliano Manuzzi, responsabile delle relazioni sindacali
01:04:05ed enti bilaterali di lsettore costruzione di Lega Coppa. Prego, dottore.
01:04:10Grazie, Presidente. Grazie a lei, ma a tutta la Commissione.
01:04:15Come da accordi assunti, l'amico e collega Marco Galante terminasse il suo intervento,
01:04:22lasceremo anche noi una memoria esplicativa, molto più tecnica.
01:04:26Qui mi si è consentito, come dire, affrontare alcuni temi proprio spot nei tempi che mi sono stati assegnati.
01:04:34Ovviamente noi accogliamo con favore queste due proposte, perché vanno evidentemente nel segno della razionalizzazione
01:04:44di una normativa che evidentemente, a parere di chiunque, credo nessuno abbia, chi mi ha preceduto,
01:04:52ma anche chi verrà detto è semplice da applicare e non sia una sovrapposizione di norme,
01:04:58a volte anche intervenuti in maniera emergenziale nel corso di questi anni.
01:05:03Ma su alcuni temi noi vorremmo porre l'attenzione del punto di vista di Lega Coppa,
01:05:08che come sappiamo ha al proprio interno diverse funzioni e diverse tipologie di realtà imprenditoriali.
01:05:15Andiamo dalle cooperative di progettisti, che quindi a tutto tondo rientrano e debbono applicare queste norme
01:05:21qualora, e noi ci auguriamo, diventino un organico testo da utilizzare,
01:05:26ma le cooperative di costruzione, che poi ovviamente mettono a terra, come dicono quelli bravi,
01:05:31le norme e i progetti, ma anche le cooperative di abitanti che gestiscono eventualmente immobili
01:05:36dedicati all'allocazione o ad altro.
01:05:38Quindi, la cosa che ci interessa sottolineare è, apprezzando l'approccio ovviamente del rapporto tra Stato e Regioni,
01:05:45garantire una impostazione uniforme alla norma, anche nel momento in cui, calata sulle altre competenze
01:05:54che comunque in questa materia si esprimono, penso alle Regioni e penso ai Comuni,
01:05:59non sia come oggi un coacervo di norme conflittuali.
01:06:05Molto spesso l'interpretazione della stessa norma viene letta e interpretata in maniera diversa
01:06:12e questo è oggetto di lavoro per gli amici avvocati, ma qui noi dobbiamo fare altro, credo,
01:06:18dare una linea semplice, univoca e soprattutto realizzabile di ciò che rispetto alle norme noi andiamo a leggere.
01:06:26Su questo, quindi, un'attenzione da parte delle due proposte nel trovare un giusto equilibrio
01:06:34anche nel rapporto successivo con le autonomie locali di livello inferiore.
01:06:40Il secondo punto è una evidente necessità di razionalizzare le tipologie di interventi dei titoli edilizi.
01:06:47Noi crediamo che effettivamente esistano incertezze interpretative nel momento in cui andiamo a definire
01:06:59manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro, risanamento, ristrutturazione.
01:07:05Insomma, ognuna di queste definizioni non può che avere una univoca interpretazione.
01:07:11Non possiamo immaginare di poterle utilizzare come sinonimi.
01:07:16Ho usato un termine sbagliato solo per farmi capire, ma evidentemente c'è questa vulgata,
01:07:22c'è questo modo di interpretare quelle parole.
01:07:25E noi quindi crediamo che nel testo unico questa cosa, in un testo unico futuro che noi ci immaginiamo esca,
01:07:32debba essere debitamente contemplata.
01:07:36Come deve essere debitamente contemplato il termine di rigenerazione urbana.
01:07:42Cos'è la rigenerazione urbana?
01:07:44Non può essere un po' di tutto quello che c'è oggi nello scenario dell'edilizia e dell'urbanistica.
01:07:51La rigenerazione urbana, che è un tema cogente per i tempi che stiamo percorrendo,
01:07:55deve avere una sua carta di identità.
01:07:58Questo aiuta in modo particolare a immaginare di non poter e di non utilizzare continuamente suolo,
01:08:07ma di interagire con quegli immobili che esistono sul territorio e dar loro una seconda vita.
01:08:15Sulla digitalizzazione e l'informatizzazione, che evidentemente sono terminologie utilizzate trasversalmente in ogni settore,
01:08:23ma che in questo, se è vero come è vero nelle premesse, abbiamo bisogno di riorganizzare e devono essere ben utilizzate.
01:08:30Anche secondo noi va evidenziata la finalità, cioè accompagnati anche da strumenti di investimento sulle strumentazioni.
01:08:44Quindi strumentazioni tecnologiche e non.
01:08:46Dobbiamo creare i presupposti perché tutti partano dagli stessi blocchi di partenza,
01:08:52tutti abbiano la possibilità effettivamente di digitalizzare e di informatizzare.
01:09:02Sulla rigenerazione ci soffermiamo perché la nostra associazione, Lega Coop,
01:09:09storicamente ha sempre provato a lavorare sulla rigenerazione urbana.
01:09:14E ultimamente ci stiamo confrontando anche con le pubbliche amministrazioni
01:09:18perché si riesca effettivamente a mettere a terra la rigenerazione in molte delle nostre città.
01:09:25Se effettivamente crediamo che sia uno strumento condiviso per risolvere alcune questioni
01:09:32che nelle grandi città, che sono diversissime le une dalle altre,
01:09:35io vado dalle città turistiche che hanno colonie sul mare,
01:09:39piuttosto che le città industriali che hanno ex stabilimenti oggi non più utilizzati,
01:09:46noi abbiamo bisogno di capire che intervenendo in quegli immobili,
01:09:49intervenendo in quella realtà, io dico in quegli ambiti,
01:09:52perché la rigenerazione urbana non è un intervento specifico
01:09:56su un singolo immobile, un foglio, particelle, subalterni.
01:09:59È un'area che viene messa e ridonata alla comunità con un'altra veste.
01:10:04Ma se questo è, e noi ci crediamo, anche sui tempi e le modalità
01:10:09con cui ci si approccia la rigenerazione urbana,
01:10:12occorrerebbe avere un approccio proattivo.
01:10:17Cioè, gli interventi di rigenerazione urbana che ridanno al territorio
01:10:22altre funzioni per le comunità e, ad esempio,
01:10:26mettono sul mercato degli immobili per la locazione
01:10:29in un momento in cui è difficilissimo dare risposta a questo problema,
01:10:34credo che dovremmo trovare la possibilità di avere riduzioni di oneri,
01:10:39permessi e tempi procedurali per chi realizza più veloci
01:10:43e io aggiungo che anche sugli standard urbanistici
01:10:46non si può trattare la rigenerazione urbana
01:10:49come in realtà noi trattiamo la nuova costruzione,
01:10:52semplicemente perché intervenendo sui immobili esistenti
01:10:56all'interno di un rettino sociale, anche le distanze
01:11:00debbono essere ricomprese.
01:11:02Finisco con una cosa, e poi il resto ovviamente sarà qui,
01:11:05l'accertamento di conformità, eccetera,
01:11:07su una cosa che a noi sta particolarmente a cuore.
01:11:10Noi crediamo che una parte importante della nostra associazione
01:11:15è dedicata alle cooperative a proprietà indivisa,
01:11:17cioè quel tipo di intervento che si può esprimere sui territori
01:11:22per fasce particolarmente deboli, che non hanno la possibilità
01:11:26di pagare i canoni o i prezzi di mercato.
01:11:29Legittimi prezzi di mercato, legittimi canoni,
01:11:32c'è una fascia di cittadini che non riescono comunque ad arrivare.
01:11:35Bene, su questo credo che un accenno alla storia
01:11:38delle nostre cooperative di abitazione vada messa anche
01:11:41in questi strumenti urbanistici, nel senso che se effettivamente
01:11:45è condiviso il servizio buono che hanno realizzato
01:11:49per le nostre comunità, vada data anche a loro la possibilità
01:11:53di realizzare interventi in maniera chiara, precisa e con dignità.
01:11:58Questo permetterebbe effettivamente di mettere sul mercato
01:12:01degli immobili che hanno un canone particolarmente agevolato.
01:12:06Non dico canone sociale, ma molto vicino al canone sociale.
01:12:09Questo vuol dire 40% in meno dei canoni che normalmente
01:12:12vengono praticati nel libero mercato.
01:12:15Io vedo il Presidente che è bravissimo, ma con dei segni nobili
01:12:20mi fa capire che ci sono, vero? Sono arrivato.
01:12:22Perfetto, va benissimo.
01:12:23Vi lascio ovviamente alla memoria.
01:12:26E vi ringrazio.
01:12:27E vi scriviamo come tutte le altre memorie sul portale.
01:12:29Grazie a lei, Manuzzi.
01:12:31Vediamo se ci sono dei colleghi o collegati o presenti
01:12:33che vogliono intervenire a formulare delle osservazioni.
01:12:37Altrimenti direi che possiamo ringraziare i rappresentanti
01:12:40dell'Alleanza delle Cooperative Italiane di Lega Coop
01:12:42per il contributo che hanno reso ai nostri lavori.
01:12:45Dichieriamo concluso l'audizione informale.
01:12:47Buona giornata a tutti. Grazie.
01:12:48Grazie mille.
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